Tag: Germania

  • Qualificazioni Euro 2012, la Germania passa in Austria, Francia bloccata

    Qualificazioni Euro 2012, la Germania passa in Austria, Francia bloccata

     

    UefaSi sono giocate ieri sera 11 partite valide per le qualificazioni agli Europei del 2012. L’Italia ha travolto a Modena l’Estonia per 3-0 (reti di Rossi, Cassano e Pazzini) e fa un grande passo verso Polonia e Ucraina 2012, così come la Germania che grazie alla doppietta di Mario Gomez vince in Austria sale a quota 18 punti con un distacco abissale da Belgio e Turchia.

     

    Impatta 1-1 la Francia in Bielorussia, Malouda rimedia all’autorete di Abidal, mentre la Romania ne fa 3 alla Bosnia (3-0), in rete anche Mutu, e la Svezia 4 in Moldavia (1-4). Stasera le altre gare: spiccano Inghilterra – Svizzera e Portogallo – Norvegia.

     

    Risultati e marcatori 7 Giornata Qualificazioni Euro 2012

    Gruppo A

    BELGIO – TURCHIA 1-1
    4′ Ogunjimi (B), 22′ Yilmaz (T)
    KAZAKISTAN – AZERBAIGIAN 2-1
    57′ Gridin (K), 63′ Nadirov (A), 68′ Gridin (K)
    AUSTRIA – GERMANIA 1-2
    44′ Gomez (G), 50′ aut Friedrich (G), 90′ Gomez (G)

    Gruppo C

    FAR OER – SLOVENIA 0-2
    27′ Matavz, 47′ Baldvinsson
    ITALIA – ESTONIA 3-0
    21′ Rossi, 39′ Cassano, 68′ Pazzini

    Gruppo D

    ROMANIA – BOSNIA 3-0
    36′ Mutu, 40′ Marica, 54′ Marica
    BIELORUSSIA – FRANCIA 1-1
    20′ aut Abidal (F), 22′ Malouda (F)

    Gruppo E

    MOLDAVIA – SVEZIA 1-4
    20′ Toivonen (S), 30′ Elmander (S), 59′ Elmander (S), 61′ Bugaev (M), 88′ Gerndt (S)
    SAN MARINO – FINLANDIA 0-1
    41′ Forssell

    Guppo F

    CROAZIA – GEORGIA 2-1
    16′ Kankava (G), 76′ Mandzukic (C), 78′ Kalinic (C)

    Gruppo I

    LIECHTENSTEIN – LITUANIA 2-0
    6′ Erne, 36′ Polverino

    LE CLASSIFICHE DEI GRUPPI

  • Dal 2012 tre italiane in Champions League

    Dal 2012 tre italiane in Champions League

    Bye Bye Champions, adesso è ufficiale. Dal 2012 solo tre squadre italiane andranno in Champions League. Il sorpasso tanto temuto e al tempo stesso evidente è avvenuto proprio da parte della Germania. L’immagine simbolo è stata l’eliminazione dell’Inter dai quarti di finale di Champions League proprio dai tedeschi dello Schalke 04. Una vendetta volendo considerare che lo scorso anno il ranking aveva sorriso ai nerazzurri quando nella finale di Madrid battendo il Bayern Monaco avevano lasciato un esiguo distacco tenendo ancora per un anno l’Italia davanti alla Germania. Lo snobbismo con il quale le squadre italiane hanno affrontato l’Europa di seconda fascia, l’Europa League ha fatto il resto. Infatti anche se l’Inter di Leonardo avesse bissato il successo europeo quest’anno ci saremmo ritrovati nella prossima stagione con la stessa situazione odierna. Squadre come la Juve ( che nel girone di qualificazione ha ottenuto 6 pareggi), il Palermo e il Napoli avrebbero sicuramente dovuto fare meglio fuori dal proprio territorio nazionale, e i presidenti delle stesse società invece che puntare forte su questa competizione l’hanno snobbata, considerandola come una serie B europea.

    La Germania in questi ultimi quattro anni ci ha bruciato, in termini di sorpasso, recuperandoci 11 punti, e accumulandone 9 in più. Oltre al sorpasso dunque c’è anche la beffa della distanza accumulata, difficilmente recuperabile visto che all’orizzonte il futuro non è affatto roseo. L’Italia fino al 1999 era la prima in classifica, segnando poi col passare degli anni una discesa impietosa fino a quella odierna che ci ha relegato al quarto posto, con l’eliminazione di un posto e di un ticket per l’Europa dei campioni. La classifica vede queste prime quattro squadre nel ranking: Inghilterra prima, Spagna seconda, Germania terza, e Italia quarta. Fortunatamente considerando come la Francia abbia fallito come gli italiani nelle coppe siamo ancora distanti da una nuova discesa in classifica. Ma l’avanzata del Portogallo che ha portato 3 squadre su 4 nelle semifinali di Europa League dovrebbe essere un campanello d’allarme per il nostro campionato.

    Il risultato è evidente a tutti, con le prossime volate Champions League in futuro ristrette a tre squadre. Dove la prima e la seconda staccheranno direttamente il biglietto per la Champions League, mentre la terza affronterà il preliminare. Per il quarto e quinto posto lotta a due per l’Europa League con la sesta ad affrontare il preliminare.

    Il disastro era ben visibile sotto gli occhi di tutti, ma le armi per affrontare questo declino non sono state affatto utili. La palla passa ai presidenti delle società calcistiche e alla Figc, che in breve tempo dovranno dare risposte concrete sul campo e non rilasciare semplicemente dichiarazioni di facciata e di buoni intenti, mai realizzate nel concreto.

    Suggerimenti per il futuro, e per il rilancio del calcio nostrano? Investimenti sul settore giovanile, Stadi di proprietà (bloccati per l’immobilismo della legislazione italiana sulla famosa leggi sugli stadi), fair play finanziario che se attivato secondo le giuste regole potrà porre un freno agli investimenti e agli stipendi folli. Il resto sarà in mano ai tecnici che dovranno organizzare e indottrinare le proprie squadre con una mentalità vincente non solo all’interno della nostra nazione, ma soprattutto nelle serate europee, sia di Champions League che di Europa League, ovviamente con l’ordine tassativo di non fare distinzione tra le due competizioni.

    La strada da percorrere non è affatto in discesa, anzi, ma il primo segnale di risalita è arrivato proprio da un’altra classifica che ha riportato la nazionale Italiana tra le prime dieci squadre del mondo (con due posti guadagnati) dopo il tracollo del mondiale sudafricano. Il tecnico azzurro Prandelli ha sentenziato: “E’ solo l’inizio”. Questo è lo spirito giusto!

  • Under, che carattere! Germania – Italia 2-2

    Under, che carattere! Germania – Italia 2-2

    La sfida Kessel era forse il primo vero banco di prova per gli azzurrini di Ciro Ferrara e proprio dalla Germania arriva la conferma che il calcio italiano ha ancora un anima ed un futuro.

    Sia ben chiaro, lo avevamo detto anche contro la Svezia ed è utile ripeterlo questa sera: la strada è ancora lunga e piena zeppa di insidie e difficoltà ma il bicchiere è mezzo pieno.

    La lotta tra il calcio tedesco e quello italiano in questo momento è improba considerando che la selezione Under 21 teutonica può contare su ragazzi che giocano in pianta stabile in Bundesliga mentre molti dei nostri ragazzi fanno ancora parte della Primavera e tranne gli spezzoni di Paloschi e Macheda nessuno gioca in serie A.

    Rispetto alla partita di Reggio Emilia Ferrara opta per due cambi lanciando nella mischia Faraoni e il promettente Mori per Donati e Camporese. L’avvio è tutto di marca tedesca con il centrocampo azzurro che non riesce a opporre filtro al pressing asfissiante dei padroni di casa.

    Al 14′ la Germania leggittima l’avvio positivo con il promettente Holtby , abile a sfruttare una indecisione della coppia Crisetig-Cardirola e batter Pinsoglio. E’ proprio il giovane portiere scuola Juve il protagonista assoluto per gli azzurri miracoloso in diverse circostanze sugli avanti tedeschi.

    Dopo la mezzora l’Italia si sveglia e sull’asse Fabbrini, Macheda, Paloschi confeziona due buone azioni che però non trovano la rete. La ripresa si apre con Misuraca e Romizi al posto di Fabbrini e di un Crisetig, ma la Germania si porta sul doppio vantaggio ancora con Holtby lasciato incolpevolemente solo dalla difesa azzurra.

    La girandola delle sostituzioni stravolge la partita e proprio dalla panchina Ferrara pesca la forza e l’orgoglio per riprender l’incontro. Ad accorciare le distanze ci pensa Gabbiadini con un bel tiro su assist di Saponara. E’ poi Borini di testa a trovare il pari festeggiando nel migliore dei modi il suo compleanno.

  • Under 21: esame tedesco per l’Italia di Ferrara

    Under 21: esame tedesco per l’Italia di Ferrara

    Dopo le tre vittorie casalinghe sotto la gestione Ferrara l’Italia Under 21 si appresta a compiere il primo esame oltre confine. Alle 18 a Kassen (diretta su Rai 2) gli azzurrini sfideranno i pari età della Germania in una sfida da sempre piena di insidie ma anche di enorme fascino.

    La cura Ferrara fino al momento ha dato i frutti sperati con il gruppo compatto e pronto a crescere insieme con l’obiettivo principe dell’Europeo 2013. La sfida contro la Germania sarà un banco di prova importante e servirà come piccola rivincita per l’esclusione dagli Europei del 2009, quando gli azzurrini allora allenati da Casiraghi furono sconfitti nell’unico tiro in porta dei teutonici nonostante una partita maiuscola.

    “Il test con la Germania sarà un collaudo tosto ed io
    – così il ct degli azzurrini – mi aspetto ulteriori segnali di crescita di un gruppo che sta cominciando a conoscersi. Ai ragazzi chiederò una prova di grande personalità”

    Per quanto riguarda la formazione potrebbe esserci qualche cambio rispetto alla sfida di Reggio Emilia contro la Svezia anche se l’attacco dovrebbe esser ancora composto da Paloschi e Macheda con Fabbrini e D’Alessandro a supporto.

  • Germania a forza 4, all’Inghilterra il derby con il Galles

    Germania a forza 4, all’Inghilterra il derby con il Galles

    Nel secondo round della quinta giornata di qualificazioni ad Euro 2012, la Germania di Low rispedisce il Kazakistan a casa con 4 reti sul groppone e viaggia a punteggio pieno nel Gruppo A con 15 punti all’attivo. Le reti di Klose che apre e chiude le marcature con in mezzo la doppietta di Muller.
    Nel Gruppo G l’Inghilterra vince il derby tutto britannico con il Galles privo ancora una volta di Gareth Bale. La nazionale guidata da Fabio Capello s’impone a Cardiff con una rete per tempo di Lampard, su rigore, e di Bent portandosi in vetta nel girone in coabitazione con il Montenegro.
    Da un ct italiano ad un altro: l’Irlanda di Trapattoni coglie una preziosissima vittoria superando a Dublino la Macedonia per 2-1 raggiungendo in vetta alla classifica del Gruppo B Slovacchia (1-0 in casa dell’Andorra) e Russia (pari a reti inviolate in Armenia).

    Di seguito i risultati delle gare giocate oggi

    Gruppo A

    GERMANIA – KAZAKISTAN 4-0
    3′ Klose, 25′ Muller, 43′ Muller, 88′ Klose

    Gruppo B

    ARMENIA – RUSSIA 0-0
    ANDORRA – SLOVACCHIA 0-1
    21′ Sebo
    IRLANDA – MACEDONIA 2-1
    2′ McGeady (I), 21′ Keane (I), 45′ Trickovski (M)

    Gruppo D

    BOSNIA – ROMANIA 2-1
    29′ Marica (R), 63′ Ibisevic (B), 83′ Dzeko (B)
    ALBANIA – BIELORUSSIA 1-0
    62′ Salihi

    Gruppo F

    GEIRGIA – CROAZIA 1-0
    90′ Kobiashvili
    ISRAELE – LETTONIA 2-1
    16′ Barda (I), 62′ Gorkss (L), 81′ Kayal (I)
    MALTA – GRECIA 0-1
    90′ Torosidis

    Gruppo G

    GALLES – INGHILTERRA 0-2
    7′ rig. Lampard, 14′ Bent
    BULGARIA – SVIZZERA 0-0

    Gruppo H

    CIPRO – ISLANDA 0-0
    NORVEGIA – DANIMARCA 1-1
    27′ Rommedahl (D), 81′ Huseklepp (N)

    RISULTATI E CLASSIFICHE DI TUTTI I GRUPPI

  • Ciclismo, mondiali su pista. Italia due gioie con Bronzini e Viviani

    Ciclismo, mondiali su pista. Italia due gioie con Bronzini e Viviani

    Cominciano alla grande i mondiali su pista ad Apeldoorn, in Olanda dove Giorgia bronzini ed Elia Viviani hanno conquistato rispettivamente la medaglia di bronzo nella corsa a punti e la medaglia d’ argento nello scratch.

    Nella corsa a punti donne l’ azzurra partiva tra le favorite e quindi il podio era assolutamente da pronosticare ma la vittoria è  della bielorussa Sharakova mentre l’argento è andato alla ceca Machakova. Molto più sorprendente la medaglia di Elia Viviani che nello scratch conquista la medaglia d’ argento con forse qualche rammarico, visto che l’ oro è andato al corridore di Hong Kong Kwok Ho Ting in netto calo nell’ ultimo giro ma che ha tenuto i denti stretti rintuzzando la rimonta dell’ azzurro, terzo, il francese Morgan Kneisky . L’ultimo titolo della giornata in palio, la velocità a squadre uomini, è andato alla favoritissima Francia che ha superato in una finale senza storia la Germania con la Gran Bretagna a completare il podio.

  • Under 21: Ferrara premia Bardi. Paloschi torna in azzurro

    Under 21: Ferrara premia Bardi. Paloschi torna in azzurro

    Due novità assolute tra i convocati di Ciro Ferrara per il doppio impegno “amichevole” dell’under 21 contro Svezia e Germania. I volti nuovi sono Rossi e Bardi estremi difensori di Atalanta e Inter, per Bardi è un premio dopo l’exploit al Torneo di Viareggio dove ha ottenuto il riconoscimento come miglior portiere.

    Sempre dalla Primevera dell’Inter viene convocato il centrocampista Crisetig, in avanti si rivede Paloschi dopo i tanti infortuni stagionali.

    Questa la lista dei giocatori convocati:
    Portieri: Bardi (Inter), Pinsoglio (Esperia Viareggio), Rossi (Atalanta). Difensori: Biraghi (Inter), Caldirola (Vitesse), Camporese (Fiorentina), Crescenzi (Crotone), Donati (Lecce), Faraoni (Inter), Mori (Empoli).
    Centrocampisti: Crisetig (Inter), D’Alessandro (Livorno), Fabbrini (Empoli), Marrone (Siena), Misuraca (Vicenza), Rizzo (Reggina), Romizi (Reggiana), Saponara (Empoli), Soriano (Empoli). Attaccanti: Borini (Swansea City), Gabbiadini (Cittadella), Macheda (Sampdoria), Paloschi (Genoa).

  • Italia, auf wiedersehen quarto posto Champions

    Italia, auf wiedersehen quarto posto Champions

    Mi verrebbe da dire c’era una volta il calcio italiano… Sì, perchè questa volta non servirà neppure la vittoria della Champions League edizione 2010-2011 con una finale tutta italiana e con la terza squadra nostrana eliminata in semifinale da una connazionale a salvare il terzo posto nel Ranking Uefa e l’onore del nostro calcio che ha subìto un crollo verticale disastroso nell’ultimo lustro tanto da dilapidare un vantaggio enorme sui rivali tedeschi. Pensate che solo nel Ranking finale del 2006, l’Italia era al secondo posto dietro solo la Spagna davanti ai maestri dell’Inghilterra, della Francia e con un vantaggio abnorme sulla Germania di 18.36 di coefficiente Uefa.

    Vien da dire: Com’è possibile? Eppure è successo ed è cruda realtà. Non sono bastati quindi i recenti trionfi in Champions di Milan (2006-2007) e Inter (2009-2010) per inviare negli anni a venire le 4 squadre prime classificate in Serie A nell’Europa “che conta”. E i motivi del fallimento vanno ricercati proprio nel termine messo tra virgolette perchè la Germania si è dimostrata umile cominciando a costruirsi la scalata partendo dai discreti risultati ottenuti nell’ex Coppa Uefa ora Europa League da noi invece snobbata negli ultimi anni seppur siamo la nazione che ne detiene il maggior numero di titoli (9) così come per la Champions del resto (12 successi in coabitazione con la Spagna) rosicchiandoci punti poco per volta in maniera operosa.

    Motivo la mia tesi:

    • stagione 2006-2007 la Germania porta una squadra in semifinale e due ai quarti, le italiane vengono tutte eliminate entro i sedicesimi (Parma e Livorno);
    • stagione 2007-2008 Germania e Italia portano una squadra a testa in semifinale Bayern Monaco e Fiorentina ma i viola sono un’oasi nel deserto perchè tutte le altre partecipanti vengono fatte fuori addirittura nel primo turno eliminatorio (Palermo, Sampdoria ed Empoli) mentre i tedeschi accedono con 5 squadre di cui 4 passano agli ottavi e tra queste 2 arrivano ai quarti.
    • stagione 2008-2009 derby tedesco in semifinale (il Werder poi perderà la finale contro lo Shakhtar Donetsk) mentre l’Udinese è l’italiana tra Milan, Fiorentina e Sampdoria che riesce ad andare più avanti fermando il proprio cammino poi agli ottavi.
    • stagione 2009-2010 tedeschi presenti fino alla semifinale con l’Amburgo, ai quarti anche con il Wolfsburg e agli ottavi con il Werder Brema nello stesso turno dove viene eliminata l’ultima italiana la Juventus per arrivare alla stagione attuale nella quale dopo bianconeri e Palermo saluta anche il Napoli eliminato nei sedicesimi dal Villarreal.

    Tornando ai giorni nostri, ammettendo infatti che Inter, Milan e Roma, le 3 squadre rimaste ancora in gioco in attesa di disputare gli ottavi di ritorno della massima rassegna continentale dopo che anche il Napoli unico superstite italiano in Europa League è stato eliminato, giungano fino in fondo e ottengano il massimo vincendo tutte le gare a disposizione (fermo restando che in caso di una obbligata semifinale tutta italiana una delle due non può ottenere punti), l’Italia accumulerebbe un punteggio massimo di 34 per un coefficiente di 4.857 da qui fino alla fine della stagione che tradotto in soldoni significa addio aritmetico al terzo posto nel Ranking e conseguente perdita del quarto posto Champions League. Tutto questo senza tener conto dei risultati delle squadre teutoniche che nelle ultime 5 stagioni (compresa questa che ancora deve terminare) hanno accumulato un coefficiente pari a 68.103 contro il 59.981 italiano. Una differenza per quest’anno incolmabile considerato che potremmo arrivare ad un massimo di 64.838 ben inferiore di quello che può vantare la Germania.
    E il gap resterà quasi certamente allo stesso modo incolmabile anche per le prossime due stagioni il che vuol dire che i nostri club dovrebbero ottenere risultati stratosferici nel biennio a venire per tornare in corsa tra 3-4 anni. Ma in quel periodo è probabile che il nostro avversario di turno non sia più la Germania ma la Spagna che secondo una proiezione comparando i risultati ottenuti finora con quelli delle ultime 4 edizioni, al via della nuova stagione perderebbe la seconda posizione nel Ranking in favore dei tedeschi.
    Come dire… prendere esempio e au revoir… Pardon… Auf wiedersehen quarto posto…

    Questo il Ranking Uefa aggiornato al 26 febbraio

    1. Inghilterra – 82.928 (6/7)
    2. Spagna – 77.329 (4/7)
    3. Germania – 68.103 (3/6)
    4. Italia – 59.981 (3/7)
    5. Francia – 53.511 (3/6)
    6. Portogallo – 44.596 (3/5)
    7. Russia – 43.541 (3/6)
    8. Ucraina – 42.550 (2/6)
    9. Olanda – 38.796 (3/6)
    10. Turchia – 35.050 (0/5)

    Tra parentesi le squadre ancora in corsa nelle due competizioni sul totale di squadre partecipanti di inzio stagione.

    Calcolo del coefficiente Uefa

    Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati:

    • 2 punti per vittoria;
    • 1 punto per pareggio;
    • 1 punto per vittoria nei preliminari;
    • 0.5 punti per pareggio nei preliminari;
    • 0 punti per sconfitta;
    • 4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
    • 5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
    • 1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale per ognuna delle due competizioni;
    • 0 punti per le finali vinte.

    Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
    Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei punteggi che vanno dalla stagione 2006-2007 fino al 2010-2011) e così via.

  • Messi vince, Cristiano Ronaldo convince. Sneijder è rinato

    Messi vince, Cristiano Ronaldo convince. Sneijder è rinato

    L’inedito mercoledi di amichevoli internazionali regalava nella Svizzera neutrale per antomasia un succulento Argentina-Portogallo che per l’ennesima volta metteva a stretto confronto Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. L’argentino autore di un assist e del gol vittoria su calcio di rigore ma CR9 si è dimostrato leader finalmente anche del suo Portogallo anche se poco supportato dai compagni.

    Sneijder ha messo alle spalle finalmente gli infortuni e la delusione del Pallone d’Oro e adesso è pronto caricarsi nuovamente l’Inter sulle spalle. Vince Capello, la Francia di Blanc supera il Brasile, vince anche se non con il solito piglio la Spagna.

    Tutti i risultati e marcatori:
    Armenia-Georgia 1-2
    22′ Iashvili (G), 34′ Siradze (G), 63′ Manucharyan (A) rig.
    Moldova-Andorra 2-1
    52′ Ayala (A), 66′ Picusciac (M), 90′ Bugaiov (M) rig.
    San Marino-Liechtenstein 0-1
    57′ Polverino (L)
    Bielorussia-Kazakhstan 1-1
    44′ V.Hleb (B) rig., 87′ Ostapenko (K)
    Grecia-Canada 1-0
    63′ Fetafatzidis (G)
    Bolivia-Lettonia 1-2

    43′ Verpakovskis (L) rig., 49′ Cauna (L) rig., 55′ Arce (B) rig.
    Russia-Iran 0-1
    90′ Khalatbari (I)
    Macedonia-Camerun 0-1
    75′ Andongcho (C)
    Croazia-Rep. Ceca 4-2

    10′ Eduardo (C), 13′ Kalinic (C), 20′ Sivok (RC), 45′ Rosicky (RC), 61′ Kalinicic (C), 75′ Ilicevic (C)
    Azerbaijan-Ungheria 0-2
    37′ Rudolf (U), 82′ Hajnal (U)
    Israele-Serbia 0-2
    23′ Tosic (S), 76′ Trivuonvic (S)
    Turchia-Corea del Sud 0-0
    Cipro-Romania 1-1 4-5. d.c.r.
    55′ Torje (R), 84′ Konstantinou (C)
    Svezia-Ucraina 1-1 4-5. d.c.r.
    7′ Elmander (S), 20′ Devic (U) rig.
    Sudafrica-Kenya 2-0
    3′ Somma (S), 45′ Pienaar (S)
    Albania-Slovenia 1-2
    25′ Novakovic (S), 62′ Bulku (A), 90′ Dedic (S) rig.
    Bulgaria-Estonia 2-2
    20′ Vassiljev (E), 41′ Popov (B) rig., 80′ Vassilijev (E), 82′ Popov (B) rig.
    Danimarca-Inghilterra 1-2
    8′ Agger (D), 10′ D.Bent (I), 68′ Young (I)
    Lussemburgo-Slovacchia 2-1
    56′ Jendriksen (S), 620, 82′ da Mota (L)
    Belgio-Finlandia 1-1
    60′ Witsel (B), 92′ Porokara (F)
    Olanda-Austria 3-1
    28′ Sneijder (O), 48′ Huntelaar (O), 71′ Kuyt (O) rig., 84′ Arnautovic (A) rig.
    Malta-Svizzera 0-0
    Norvegia-Polonia 0-1

    19′ Lewandowski (P)
    Germania-Italia 1-1
    16′ Klose (G), 80′ G.Rossi (I)
    Scozia-Irlanda del Nord 3-0
    19′ Miller (S), 32′ Maloney (S), 50′ Commons (S)
    Argentina-Portogallo 2-1
    14′ Di Maria (A), 21′ C.Ronaldo (P), 92′ Messi (A) rig.
    Francia-Brasile 1-0
    54′ Benzema (F)
    Spagna-Colombia 1-0
    86′ Silva (S)

  • L’Italia rinasce dalla Germania

    L’Italia rinasce dalla Germania

    Sarà perchè Dortmund evocava piacevoli ricordi o che il confronto con la Germania ha da sempre un fascino particolare ma l’Italia scesa in campo ieri sera può, finalmente, far sperare nel popolo un ritorno alla coesione e al gioco di squadra ponendosi poi traguardi più ambiziosi.

    Il gruppo azzurro ieri a fine partita aveva un sorriso particolare e la testa alta come chi sa di aver imboccato la strada giusta e fa bene Prandelli ad esser sodisfatto dei suoi anche se ci sarà ancora molta strada ada fare.

    Buffon torna ad esser leader e talismano azzurro, Ranocchia sembra un veterano e in avanti Giuseppe Rossi dimostra di esser oramai un punto di riferimento. La ricostruzione azzurra deve però continuare e Prandelli dovrà avere ancora più coraggio nel trovare alternative nei ruoli scoperti.

    L’innesto di Thiago Motta, cosi come quello di Amauri o di Ledesma sono discutibile perchè arrivano da scelte estemporanee e quando questi giocatori sono in fase calante della loro carriera. Il coraggio è dar spazio ai giovani, a chi vuol scegliere la maglia azzurra da giovane proprio come avviene in Germania.