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  • Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Clamoroso ai Mondiali di Russia 2018, la Germania campione del mondo in carica perde 2-0 con la Corea e viene eliminata nella fase a gironi.

    E’ un evento storico, i tedeschi avevano sempre superato i gironi nelle partecipazioni al mondiale.

    Una Germania brutta, con poche idee, con un possesso di palla sterile che già aveva fatto preoccupare i propri tifosi nelle altre due partite precedenti.

    Eppure, vista la netta vittoria della Svezia con il Messico, agli uomini di Low sarebbe bastato un semplice uno a zero contro la Corea. Nel recupero però i coreani hanno prima trovato il vantaggio e poi, con la Germania tutta sbilanciata hanno chiuso il match con il gol del 2-0 di Son a porta vuota. Agli ottavi vanno così la concreta Svezia ed un Messico, oggi deludente.

    Nell’altro gruppo tutto confermato, il Brasile pur senza Douglas Costa, Danilo e con Marcelo fuori dopo 10 minuti, si è comunque imposto 2-0 su una Serbia con molte buone individualità ma con poca concretezza. La Svizzera si è fatta fermare sul 2-2 da Costa Rica, ha comunque ottenuto il passaggio agli ottavi ma contro la Svezia dovrà fare a meno degli squalificati Lichtsteiner e Schar.

    Il quadro degli ottavi di Russia 2018 | © FIFA.com

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo F di Russia 2018, partendo da Corea del Sud-Germania. 

    La partita viene gestita dalla Germania, nei primi 10 minuti però non si segnalano pericoli per la porta di Jo. Al 19° su una punizione, non irresistibile, Neuer rischia di combinare la frittata ma poi con un gran riflesso mette in corner. E’ una buona Corea, al 24° il tiro al volo di Son passa non troppo lontano dai pali di Neuer. La Germania tiene il possesso palla e al 38° prova a rendersi insidiosa con il tiro di Werner, deviato in corner, e con Hummels che però in mischia non riesce a superare Jo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e al 47° Goretzka con il colpo di testa costringe Jo ad un vero e proprio miracolo. La Germania non convince ma con Werner va vicina al gol al 51°, il suo tiro va fuori. La Corea attende, si difende e prova a colpire con Moon ma la difesa respinge. Low si gioca le carte Gomez e Muller ed è proprio Gomez ad avere una buona occasione al 71° ma la retroguardia coreana salva. Nei minuti finali, con la notizia del triplice vantaggio svedese la Germania insiste e al 87° Hummels di testa fallisce clamorosamente il vantaggio. Ci prova anche Kroos con un tiro violento ma impreciso. Nel recupero Kim Yung-Gwon segna da due passi, su azione da corner, il guardalinee alza la bandierina e l’arbitro annulla ma il VAR lo invita a rivedere l’azione, la palla in effetti la tocca indietro Kroos, è gol valido, la Germania sprofonda nel baratro. Nei restanti minuti di recupero si butta in avanti anche Neuer, il portiere si fa soffiare il pallone che viene poi lanciato a Son che, a porta vuota, segna il comodo 2-0. Finisce così, la Germania per la prima volta nella storia, esce ai gironi di un mondiale.

     

    COREA DEL SUD – GERMANIA 2-0 (93° Kim Yung-Gwon, 97° Son Heung-Min)

    Corea del Sud (4-4-2): Jo Hyeon-Woo; Yong Lee, Yun Young-Sun, Kim Yung-Gwon, Hong Chul; Lee Jae-Sung, Jung Woo-Young, Jang Hyun-Soo, Moon Seon-Min; Koo Ja-Cheol (56° Hwang Hee-Chan (79° Ko Yo-Han)), Son Heung-Min.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Süle, Hummels, Hector (78° Brandt); Khedira (58° Gomez), Kroos; Goretzka (63° Muller), Özil, Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Jung Woo-Young (C), Lee Jae-Sung (C), Moon Seon-Min (C), Son Heung-Min (C),

     

    Passiamo ora alla sfida, sempre del Gruppo F di Russia 2018, tra Messico e Svezia.

    Passa un minuto e la Svezia, su calcio di punizione, ha una grande chance ma Toivonen non riesce a concludere sotto porta. Passano 5 minuti e su altro calcio da fermo ci prova Forsberg, Ochoa salva. E’ una costante, ogni calcio da fermo è una chance per la Svezia, al 11° la rovesciata di Berg esce di poco. Al 16° Lozano ruba palla, serve a Vela che fa partire un tiro a giro fuori di niente. Risponde Forsberg con il perfetto inserimento ma con il tiro alto. Al 30° intervento del VAR per un sospetto tocco di mano di Hernandez, l’arbitro verifica e assegna solo il corner alla Svezia, dal calcio d’angolo la palla arriva a Berg ed Ochoa deve superarsi per tenere lo 0-0. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.

    Si riparte ed al 50° Augustinsson riceve un assist involontario dal compagno Claesson, e batte Ochoa. AL 60° entrata di Moreno su Berg in area, è rigore, dal dischetto Granqvist è perfetto, la Svezia raddoppia. Il Messico sente il rischio dell’eliminazione e si lancia all’attacco ma al 74° una sfortunata deviazione di Alvarez regala il 3-0 agli scandinavi. Il Messico ci prova ma non riesce a riaprirla, sono momenti di tristezza per i messicani ma poi arriva la notizia del vantaggio della Corea del Sud ed è subito Fiesta. Svezia e Messico ottengono il pass per gli ottavi di Russia 2018.

    MESSICO – SVEZIA 0-3 (50° Augustinsson, 61° rig. Granqvist, 74° aut. Alvarez)

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo (65° Fabian); Guardado (75° Je.Corona), Herrera; Lozano, Vela, Layùn (89° Peralta); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson (57° Svensson), Ekdal (80° Hiljemark), Forserg; Berg (68° Kiese-Thelin), Toivonen.

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Gallardo (M), Larsson (S), Moreno (M), Layun (M), Lustig (S).

     

    Veniamo ora alle sfide del Gruppo E, partendo da Serbia-Brasile.

    Il Brasile prova a partire forte ma al 10° perde già Marcelo per infortunio, dentro Filipe Luis. Passano i minuti e la Serbia prova a crescere. Al 25° dopo una serie di rimpalli Neymar si trova a calciare nei pressi dell’area piccola, Stojikovic riesce a deviare la conclusione. Al 35° palla geniale di Coutinho per Paulinho che s’inserisce tra i due centrali e beffa il portiere con un pallonetto, Brasile in vantaggio. Nel finale ci prova Neymar da fuori ma non trova lo specchio della porta, si va al riposo con i verdeoro avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Brasile sembra voler gestire ma al 52° Ljajic riparte veloce trovando la squadra avversaria posizionata male, l’uno-due con Tadic però non si concretizza e la difesa salva. Al 57° gran palla di Coutinho per Neymar, il numero 10 tenta il tiro ma Stojikovic è attento e mette in corner. Clamorosa occasione per Mitrovic al 60°, l’attaccante gira di testa verso la porta una respinta di Alisson ma Thiago Silva è in traiettoria e salva. E’ un vero e proprio assedio della Serbia ma il Brasile tiene, al 65° Mitrovic colpisce di testa ma Alisson blocca. Nel momento di maggiore difficoltà il Brasile raddoppia con il colpo di testa di Thiago Silva su corner di Neymar. Nel finale Neymar cerca insistentemente il gol ma non riesce a trovarlo, finisce 2-0 il Brasile vince il suo gruppo e vola agli ottavi di finale.

     

    SERBIA – BRASILE 0-2 (35° Paulinho, 68° Thiago Silva)

    Serbia (4-2-3-1): Stojikovic; Kolarov, Velijkovic, Milenkovic, Rukavina; Milinkovic-Savic, Matic; Kostic (82° Radonjc), Ljajic (75° Zivkovic), Tadic; Mitrovic (89° Jovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo (10° Filipe Luis); Paulinho (66° Fernandinho), Casemiro; Willian, Coutinho (80° Renato Augusto), Neymar; Gabriel Jesus.

    Allenatore: Tite.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Ljajic (S), Matic (S), Mitrovic (S).

     

    Passiamo ora all’altra gara del Gruppo E di Russia 2018, Svizzera-Costa Rica. 

    Costa Rica, ormai matematicamente eliminata, sembra non aver niente da perdere e al 6° Borges con un buon colpo di testa colpisce il palo, al 7° altra occasione per i centroamericani ma Sommer salva sulla conclusione di Gamboa. Al 10° altro legno per Costa Rica, stavolta è Colindres a colpire la traversa con un tiro dal limite. La Svizzera si vede al 17° con un tiro di Gavranovic fuori non di molto. Costa Rica insiste e al 20° Sommer è ancora decisivo su conclusione di Colindres. Al 31° la Svizzera passa in vantaggio, lungo cross di Lichtsteiner, sponda di Embolo e tiro al volo di Dzemaili che batte Navas. Costa Rica torna a rendersi pericolosa ma al riposo si va con gli elvetici avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Dopo un inizio senza emozioni, da un corner al 55° arriva il pareggio di Costa Rica grazie al colpo di testa di Waston. La partita continua sui binari dell’equilibrio, non si assiste a grandi palle gol. Al 78° Drmic cerca il colpo di testa vincente ma il pallone colpisce il palo. Al 87° la Svizzera trova il vantaggio con la conclusione rasoterra di Drmic su assist di Zakaria. Nel recupero prima l’arbitro assegna un rigore, che poi toglie per fuorigioco grazie al VAR, poi al 92° fischia un fallo di Zakaria in area, rigore confermato, dal dischetto va Ruiz, palla sulla traversa, testa di Sommer e gol. Finisce così, è un pareggio che permette alla Svizzera di ottenere il passaggio agli ottavi.

    SVIZZERA – COSTA RICA 2-2 (31° Dzemaili (S), 55° Waston (C) 87° Drmic (S), 92° aut. Sommer (S))

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Rodriguez, Akanji, Schar, Lichtsteiner; Behrami (60° Zakaria), Xhaka; Embolo, Dzemaili, Shaqiri (81° Lang); Gavrinovic (69° Drmic).

    Allenatore: Petkovic.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (93° Smith), Acosta, Gonzalez, Waston Manley, Oviedo; Colindres (81° Wallace), Borges, Guzman Perez (91° Azofeifa), Bryan Ruiz; Campbell.

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Gamboa (C), Campbell (C), Lichtsteiner (S), Zakaria (S), Schar (S).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Un istante, la palla parte dal piede di Toni Kroos e s’infila alle spalle del portiere Olsen, è l’istante che decide la partita e mantiene vive le speranze della Germania di proseguire il cammino nel mondiale di Russia 2018.

    Il successo per 2-1 permette ai Campioni del Mondo in carica di tenere aperto il passaggio agli ottavi, una vittoria ottenuta in rimonta e con molta fatica, in 10 uomini dal 82° per il rosso a Boateng, che però fa decisamente morale alla Germania che ora dovrà cercare di battere la Corea del Sud, magari con diversi gol, per conquistare la qualificazione.

    La Svezia invece ha di che mangiarsi le mani, il vantaggio ottenuto nel primo tempo è stato vanificato dal gol subito ad inizio ripresa e da un secondo tempo disputato forse troppo in maniera difensiva.

    La possibilità di passare il turno rimane viva anche per gli svedesi che però dovranno vedersela con il brillante Messico vittorioso 2-1 nel pomeriggio contro la Corea, ed anche gli asiatici sono ancora in corsa per passare il turno.

    Vittoria pesante per il Belgio che con le doppiette di Lukaku ed Hazard, ed il gol nel finale di Batshuayi, batte 5-2 la Tunisia, gol di Bronn e Khazri, tiene la testa della classifica del gruppo G.

     

    Partiamo con il racconto della prima gara della giornata odierna di Russia 2018.

    Subito un’emozione, al 6° Hazard viene toccato, non si capisce bene se dentro o fuori area, l’arbitro, probabilmente aiutato anche dal VAR, assegna il rigore che Hazard stesso trasforma. La Tunisia prova a reagire ma viene punita da Mertens che ruba palla ed imbecca Lukaku, l’attaccante del Belgio davanti a Ben Mustapha lascia partire il diagonale vincente per il 2-0.Sembra tutto fatto ma poco più di un minuto dopo su calcio di punizione arriva il colpo di testa vincente di Bronn che accorcia le distanze. La partita si mantiene viva, il Belgio spreca un paio di buone occasioni, dopo errori degli avversari, la Tunisia però non sta a guardare e ci prova con Khazri. Al 2° dei 4 minuti di recupero, concessi per le due sostituzioni di due infortunati nella Tunisia, Lukaku per pochi centimetri non arriva a toccare in gol il bel assist di De Bruyne. E’ questione solo di un minuto perché al 48° Meunier imbecca Lukaku che riceve palla e col colpo sotto supera Ben Mustapha in uscita. Il primo tempo si chiude sul 3-1 per il Belgio.

    Ad inizio ripresa la Tunisia parte a testa bassa e prova a metter in difficoltà la difesa del Belgio. I Diavoli Rossi non si fanno spaventare e al 51° Hazard scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere in uscita e cala il poker. Il 4-1 in sostanza mette il sigillo sul successo belga, la Tunisia ci prova più con orgoglio ma le occasioni migliori sono sempre per la squadra di Martinez. Alla festa vuole unirsi anche Batshuayi che prima vede un difensore salvare la sua conclusione sulla linea e poi, pochi minuti dopo, colpisce la traversa. Alla fine però Batshuayi riesce a trovare il gol, lo fa al 90° girando in porta l’assist di Tielemans. C’è ancora tempo il gol del 2-5 della Tunisia messo a segno da Khazri su assist rasoterra di Naguez. Finisce così, il Belgio prosegue la corsa verso gli ottavi, la Tunisia saluta già i mondiali di Russia 2018. 

     

    BELGIO – TUNISIA 5-2 (6° rig., 51° Hazard (B), 16°, 45°+3 Lukaku (B), Bronn (T), 90° Batshuayi (B), 93° Khazri (B))

    Belgio (3-4-3): Curtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, De Bruyne, Witsel, Carrasco; Mertens (86° Tielemans), Lukaku (59° Fellaini), E.Hazard (68° Batshuayi).

    Allenatore: Martinez.

    Tunisia (4-3-3): Ben Mustapha; Bronn (24° Naguez), S.Ben Youssef (41° Benalouane), Meriah, Maaloul; Khaoui, Skhiri, Sassi (59° Sliti); F.Ben Youssef, Khazri, Badri.

    Allenatore: Maaloul.

    Arbitro: Marrufo.

    Ammoniti: Sassi (T).

     

    Passiamo ora alla prima sfida della seconda giornata del Gruppo F di Russia 2018.

    La partenza migliore è quella del Messico, niente di esaltante però il pallino del gioco è tutto in mano alla squadra di Osorio, Corea del Sud un po’ troppo fallosa. I coreani si chiudono ma al 21° hanno una tripla chance con Son che va tre volte al tiro ma trova tre respinte. Al 25° Jang HyunSo in scivolata commette fallo di mano in area, è rigore, dal dischetto Vela trasforma. I messicani si caricano e al 27° serve il tocco di Jo ad alzare sopra la traversa il tiro di Layun. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Messico.

    Si riparte senza cambi nelle due compagini. Al 58° Guardado, appena dentro l’area, lascia partire un tiro potente e preciso ma Jo è pronto a mettere in corner. Il Messico lascia sfogare la Corea del Sud ma al 66° Lozano recupera palla, la serve ad Hernandez che dentro l’area non sbaglia. Al 75° un pasticcio della retroguardia messicana rischia di regalare il gol alla Corea ma Marquez prima e Ochoa poi, salvano. Al 92° il gol che riapre la gara arriva e lo segna Son con un gran tiro da fuori che supera Ochoa. E’ una rete che arriva troppo tardi, il Messico s’impone 2-1 e mantiene la vetta del Gruppo F di Russia 2018.

     

    COREA DEL SUD – MESSICO 1-2 (26° rig. Vela (M), 66° Hernandez (M), 92° Son HeungMin (C) )

    Corea del Sud (4-4-2): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, Kim MinWoo (84° Chul Hong); Moon SeonMin (77° Jung WooYoung), Ju SeYong (64° Lee SeungWoon), Ki SungYueng, Heechan Hwang; Lee JaeSung, Son HeungMin.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Messico (4-3-3): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo; Layùn, Herrera, Guardado (67° Marquez); Vela (76° G.Dos Santos), Hernandez, Lozano (71° Je.Corona).

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: YungGwon Kim (C), Yong Lee (C), Lee SeungWoon (C), Jung WooYoung (C).

     

    Concludiamo con l’ultima partita di giornata, la sfida tra Germania e Svezia, valevole per il Girone F di Russia 2018.

    Pronti via e la Germania nei primissimi minuti mette subito alle corde la difesa svedese che con qualche affanno riesce sempre a cavarsela. Passano 10 minuti in cui il copione sembra a senso unico che la Svezia si rende pericolosa con Berg che si lancia in contropiede ma al momento del tiro viene sbilanciato e non riesce a superare Neuer in uscita. Gli svedesi si chiudono bene, i tedeschi non trovano spazi e al 31° perdono pure Rudy, costretto ad uscire per una forte perdita di sangue dal naso, che viene sostituito da Gundogan. Neanche il tempo di risistemarsi che Claesson indovina il passaggio perfetto per Toivonen, l’attaccante con un morbido pallonetto beffa Rudiger e Neuer per il vantaggio svedese. La risposta della Germania è in un gran tiro di Gundogan, respinto da Olsen, e da un tentativo di Boateng, che prova a sorprendere Olsen, con la palla fuori di niente. In pieno recupero serve un vero e proprio miracolo di Neuer per negare il gol a Berg e tenere ancora in vita la Germania. Al riposo va avanti la Svezia per 1-0.

    Si riparte con l’inserimento di Gomez per Draxler nella Germania. L’inizio è uguale a quello del primo tempo solo che questa volta al 48° la Germania trova il gol con Reus pronto all’inserimento sul cross basso di Werner. I tedeschi premono e in altre due occasioni, nel giro di due minuti, rischiano di trovare il vantaggio. La Germania insiste, la Svezia è spesso costretta a lanciar via il pallone per far respirare la difesa. Al 82° Boateng già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 87° miracolo di Olsen che alza in corner un gran colpo di testa di Mario Gomez su perfetto traversone di Kroos. Al 92° gran tiro di Brandt ma il palo dice no alla Germania. Nell’ultimo minuto di recupero, Werner si guadagna un calcio di punizione dal lato dell’area, Kroos pennella all’incrocio per il vantaggio tedesco. Finisce così la Germania si salva, rimonta la Svezia e mantiene viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    GERMANIA – SVEZIA 2-1 (32° Toivonen (S), 48° Reus (G), 95° Kroos (G))

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Boateng, Hector (87° Brandt); Rudy (31° Gundogan), Kroos; Muller, Draxler (46° Gomez), Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson (74° Durmaz), Larsson, Ekdal, Forserg; Berg (89° Kiese-Thelin), Toivonen (78° Guidetti).

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Ekdal (S), Larsson (S).

    Espulso: Boateng (G).

  • Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    E’ stata una giornata incredibile e piena di sorprese quella appena conclusasi al Mondiale di Russia 2018.

    In questa domenica erano in programma gli esordi per due grandissime favorite, la Germania, campione del mondo in carica, e il Brasile ed entrambe hanno deluso.

    Una Germania poco equilibrata e poco incisiva sotto porta ha concesso molte occasioni al Messico e dopo aver subito il gol di Lozano, su una ripartenza, non è stata in grado di recuperare il risultato ed è uscita sconfitta per 1-0.

    Il Brasile invece, partito molto bene e con 20 minuti di bel gioco, ha sbloccato il risultato con un gioiello di Coutinho ma poi ha abbassato i ritmi, ha permesso alla Svizzera di crederci e ha incassato il gol di Zuber, su azione di corner ad inizio ripresa.

    Nell’altra gara di giornata sorride la Serbia che, grazie ad un gran gol di Kolarov su calcio di punizione, ha sconfitto 1-0 Costa Rica ed ha conquistato così la vetta del girone.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata a Russia 2018. 

    Si parte con un certo equilibrio, la prima emozione al 12° quando Gonzalez, tutto solo in mezzo all’area colpisce male di testa spedendo alto. La partita la fa la Serbia, a parte però due buoni inserimenti di Milinkovic-Savic, la porta di Navas non corre rischi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed al 50° Milinkovic-Savic mette Mitrovic davanti a Navas, la sfida tra i due la vince il portiere che respinge la conclusione. Al 56° Kolarov pennella una punizione perfetta che non lascia scampo all’estremo difensore del Costa Rica, Serbia in vantaggio. La squadra di Ramirez prova un tentativo di assalto ma non riesce a creare occasioni nitide. Costa Rica insiste, la Serbia spreca le chance di 2-0 in contropiede, alla fine, dopo quasi 8 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, la prima gara del gruppo E di Russia 2018 la vince la Serbia 1-0.

     

    COSTA RICA – SERBIA 0-1 (56° Kolarov)

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa, Acosta, Gonzalez, Duarte, Calvo; Venegas (60° Bolanos), Guzman (73° Colindres), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (66° Campbell).

    Allenatore: Ramirez.

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic (82° Rukavina), Milinkovic-Savic, Ljajic (70° Kostic); Mitrovic (89° Prijovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Calvo (C), Guzman (C), Ivanovic (S), Prijovic (S).

     

    Ora andiamo a raccontare la partita d’esordio a Russia 2018 dei campioni del mondo in carica della Germania.

    La partenza è frizzante ed in soli due minuti si registrano una chance per parte. Il Messico tiene alti i ritmi ed impegna due volte Neuer. E’ una sfida che viaggia su ritmi alti, con potenziale occasioni da ambo i lati. Al 35° l’ennesima ripartenza messicana si concretizza con Lozano che dentro l’area batte Neuer. La risposta tedesca è immediata, il calcio di punizione di Kroos è quasi perfetto ma Ochoa la tocca quanto basta per metterla sulla traversa. Il primo tempo si chiude con il Messico meritatamente avanti 1-0.

    Ci si aspetta una Germania aggressiva ed invece i tedeschi tengono ritmi troppo bassi per sorprendere la difesa messicana. La squadra di Low mantiene un atteggiamento spregiudicato e concede spazi al Messico che però non li sfrutta per trovare il potenziale 2-0. Il copione non cambia, Germania a provare di trovare il pareggio, Messico pronto a chiudersi e ripartire. Low prova ad inserire più punte, Brandt con un gran tiro sfiora il palo ad un minuto dal 90°. Finisce così, il Messico compie l’impresa di battere la Germania.

     

    GERMANIA – MESSICO 0-1 (35° Lozano)

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Plattenhardt (79° Gomez); Kroos, Khedira (60° Reus); Müller, Özil, Draxler; Werner (86° Brandt).

    Allenatore: Low.

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Salcedo, Ayala, Moreno, Gallardo; Herrera, Guardado (73° Marquez); Layùn, Vela (58° Alvarez), Lozano (66° Jimenez); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Moreno (M), Muller (G), Hummels (G), Herrera (M).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna, l’esordio al Mondiale del Brasile.

    La partenza del Brasile è super, ritmi alti, giocate veloci. Al 12° Paulinho si lancia in area sfruttando un’indecisione della difesa Svizzera, il centrocampista verdeoro colpisce male la palla e Sommer riesce a salvarsi, anche se la terna non concede il corner. Al 20° il Brasile passa in vantaggio con Coutinho che lascia partire un tiro a giro stupendo, che bacia il palo interno e s’insacca. Trovato il gol il Brasile inizia ad abbassare i ritmi, la Svizzera si fa più audace, ci mette più intensità ma alla fine Alisson non corre rischi. Si va al riposo sul 1-0 Brasile.

    Pronti via, la Svizzera ci prova e al 50° trova il pareggio con il colpo di testa di Zuber su azione da corner. La Svizzera ci crede e prova a rendersi insidiosa, mantenendo sempre la giusta intensità. I verdeoro provano nuovamente a premere sull’acceleratore ma non riescono a sfondare il muro elvetico. Al 90° Sommer è bravissimo a respingere il colpo di testa di Firmino su punizione di Neymar. Al 91° è Miranda ad avere la grande chance ma la sua conclusione passa molto vicina al palo ma esce. Nell’ultimissimo minuto di recupero ci prova anche Renato Augusto ma Schar è attento e respinge a due passi dalla linea. Finisce così, la Svizzera riesce a fermare sul pareggio il Brasile.

     

    BRASILE – SVIZZERA 1-1 (20° Coutinho (B), 50° Zuber (S))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Casemiro (60° Fernandinho), Paulinho (67° Renato Augusto); Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (79° Firmino).

    Allenatore: Tite.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner (87° Lang), Schar, Akanji, Rodriguez; Behrami (70° Zakaria), Xhaka; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic (80° Embolo).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Lichtsteiner (S), Casemiro (B), Schar (S), Behrami (S).

     

  • Brutta Italbasket ma la sconfitta con la Germania è indolore

    Brutta Italbasket ma la sconfitta con la Germania è indolore

    L’Italbasket sforna una prestazione davvero scadente in attacco e contro la Germania arriva il secondo ko consecutivo del girone.

    La squadra di Ettore Messina però, a fine della serata di ieri, ha potuto gioire e tirare un sospiro di sollievo perchè grazie al successo della Georgia contro Israele è arrivata la matematica certezza della qualificazione agli ottavi di finale ed oggi pomeriggio, proprio contro la Georgia, gli azzurri si giocheranno la possibilità di conquistare la terza piazza nel girone B.

    Una giornata storta, si spera, dal punto di vista offensivo non deve oscurare una buona partita dal punto difensivo, l’Italbasket dovrà ripartire con la convinzione di avere una difesa difficile da superare e sperare che la mancanza di precisione al tiro si sia concentrata tutta nella sfida coi tedeschi.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza dell’Italbasket è positiva, Belinelli trova 6 punti in pochi minuti, anche Melli va a canestro, la Germania sembra scivolare indietro ma Schroeder e Tadda risistemano le cose sul 8-8. Il primo quarto è avaro di canestri e nel finale si ergono a protagonisti Aradori da una parte e Lo dall’altra, al suono della sirena l’Italia chiude avanti sul 17-16. La seconda frazione si presenta ancora più scarsa come percentuali di realizzazione, la Germania scappa sul +5 (19-24) ma il primo canestro dell’Italbasket dal campo, una tripla di Datome arrivata al 5°, ricarica gli azzurri che proseguono nel parziale positivo sino al 27-24 del 17°. Gli errori fioccano e all’intervallo lungo si va sul misero risultato di 29 pari. Il terzo periodo mantiene il trend degli altri due, si segna poco da ambo i lati e regna l’equilibrio, ai pochi canestri tedeschi, rispondono i pochi canestri dell’Italbasket. Lo strappo arriva sul finale di tempo Voigtmann segna la tripla del +4, Belinelli segna solo uno dei due liberi a disposizione e Lo trova il lay up che manda le squadre all’ultimo riposo sul 38-43. Messina le prova tutte per dare verve all’attacco, mandando in campo anche Cinciarini ma i tiri non ne vogliono sapere di entrare, nonostante tutto però l’Italbasket si mantiene in scia sul 45-47 a 6 minuti dalla fine. Si accendono però il temibile Schroeder e Theis, l’Italia non segna e la Germania scava il solco decisivo portandosi sul +12 (47-59) a 3 minuti dal termine. Due triple nel finale di un mai domo Filloy servono solo a rendere meno amara la sconfitta, l’Italbasket perde per 55-61 contro la Germania. 

     

    ITALIA – GERMANIA 55-61 (17-15, 29-29, 38-43)

    ITALIA: Belinelli 12, Aradori 9, Filloy 15, Biligha 2, Melli 8, Datome 9

    GERMANIA: Lo 4, Voigtmann 12, Tadda 6, Theis 11, Schroeder 17, Barthel 9, Heckmann 2

  • Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Con Star Sixes il calcio a sei indoor ha riportato diverse leggende del calcio su un campo di calcio, seppur in formato ridotto, fondendo così nostalgia e spettacolo.

    120 stelle per 12 Nazioni

    Dal 13 al 16 Luglio. alla O2 Arena di Londra, in Star Sixes si sono visti nuovamente giocare a livello agonistico calciatori del calibro di Alessandro Del Piero, Roberto Carlos, Rivaldo, Fabrizio Ravanelli, Steven Gerrard, Dida, Juninho, Chris Sorensen Sebastien Frey, Youri Djorkaeff, Vincent Candela, Fernando Couto, Nuno Gomes, Carles Puyol.

    Questi ed altri campioni, tutte vecchie glorie, si sono sfidati giocando in 12 nazioni, oltre alla nostra Italia sponsorizzata dal brand di gaming online StarCasinò, hanno partecipato  Spagna, Brasile, Germania, Francia, Inghilterra, Portogallo, Nigeria, Scozia, Messico, Cina, Danimarca.

    Il Cammino dell’Italia

    Il torneo ha messo in mostra contenuti di valore, unendo atletismo, sfida e spettacolo. La formazione Italiana, accompagnata ufficialmente da StarCasinò, motivo per cui il torneo in Italia ha assunto la denominazione ufficiale di Star Sixes ¦ StarCasinò, capitanata da Alex Del Piero ha purtroppo dovuto cedere il passo, nei quarti di finale, alla Francia che si è successivamente laureata campione del torneo. Le speranze di una vittoria finale non erano poche, infatti dopo un ottimo girone eliminatorio, dove la nostra compagine ha subito solo la sconfitto all’esordio contro il Brasile, a cui sono poi seguite due nette vittorie contro la Nigeria prima e la Cina dopo. Purtroppo l’incontro con la risvegliata Francia che si era qualificata dopo un girone eliminatorio non esaltante e soltanto di diritto per la differenza reti, ha spento ogni speranza.

    L’orgoglio Francese

    Si sa che i Francesi non demordono facilmente, così nella fase ad eliminazione diretta è venuto fuori l’orgoglio che li ha portati a battere prima appunto l’Italia, subito dopo la Spagna, che tra l’altro fino a quel momento era favorita insieme al Brasile in quanto uniche imbattute, per poi ritrovarsi in finale e giocare per la seconda volta contro la Danimarca, che appunto aveva eliminato i verdeoro, compagna del girone eliminatorio con cui aveva pareggiato, e batterla in finale per 2 a 1.

    Il torneo ha avuto una ampia copertura televisiva, trasmesso in italia dal canale FOX SPORT sul satellite di Sky, ma gli highlights del match e i contenuti più esclusivi, con la collaborazione del team di Serie A operazione Nostalgia, sono disponibili sul sito Star Sixes e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di StarCasinò.

    Buzzoole

  • Griezmann risponde a Cr7, Francia vola in finale

    Griezmann risponde a Cr7, Francia vola in finale

    Cristiano Ronaldo ha lanciato il guanto di sfida, Antoine Griezmann lo ha raccolto ed è pronto alla battaglia contro il fenomeno di Funchal.

    Quella che andrà in scena domenica 10 luglio allo stadio di Saint Denis sarà una sfida dal doppio sapore per i due protagonisti sopracitati: prima di tutto ci si giocherà il titolo di Euro 2016 tra Francia e Portogallo ma la gara sarà anche fondamentale per dare indicazioni sul prossimo vincitore del pallone d’oro con Griezmann alla ricerca anche della vendetta per la Champions League persa in finale con il suo Atletico Madrid proprio contro il Real guidato da Ronaldo.

    Torniamo un momento alla gara di ieri sera al Velodrome di Marsiglia.

    Dal punto di vista delle occasioni la Germania probabilmente ha creato di più, ha avuto più chance ma l’assenza di Mario Gomez si è rivelata più pesante del previsto calcolando anche un Thomas Mueller che si è dimostrato il fantasma visto in tutto Euro 2016.

    La Francia dal canto suo ha saputo cogliere al volo le occasioni, ha ringraziato Schweinsteiger che ha commesso un fallo di mano causando un calcio di rigore, il secondo in 5 gg dopo quello commesso da Boateng contro l’Italia, trasformato sul finire del primo tempo da Griezmann. Nella ripresa poi i transalpini sono riusciti anche a raddoppiare, siglando quello che si è rivelato il definitivo 2-0, sempre con Griezmann abile a girare in rete un’uscita non certo perfetta di Neuer dopo una splendida giocata di un Pogba in crescita.

    Le parate di Lloris, fondamentale una sullo 0-0 su Emre Can, hanno poi fatto il resto, la Francia prosegue il suo percorso raggiungendo l’obiettivo minimo che i transalpini si erano proposti prima dell’inizio dell’Europeo, ovvero essere presenti sul prato di Saint Denis domenica 10 luglio per giocarsi la finale.

    Adesso per i francesi c’è solo da superare l’ultimo ostacolo, un muro da abbattere che ha le sembianze sorridenti di Cristiano Ronaldo. Un obiettivo da centrare che sarà al centro di mente e cuore di tutti i calciatori Blues, uno però avrà la motivazione ancora più alta, perchè come detto certamente Antoine Griezmann vorrà alzare il trofeo di Euro 2016 al cielo di Parigi ma sicuramente Le Petit Diable avrà certamente la voglia di festeggiare in una serata di gennaio in quel di Zurigo. 

  • Italia-Germania ai tedeschi, ma solo ai rigori

    Italia-Germania ai tedeschi, ma solo ai rigori

    Italia-Germania non è una partita normale, non è una partita solo di calcio è molto di più. Si tratta di uno scontro tra due identità ben precise, una fatta di genialità, di capacità nel sopperire ad alcune mancanze con la tenacia, con il coraggio e con il cuore. L’altra è fatta di durezza, di manifesta superiorità e di vanto nell’ostentare la presunta perfezione.

    Italia-Germania è uno scontro che ha attraversato generazioni, dal dopoguerra ad oggi le due Nazionali hanno sempre battagliato con un netto vantaggio a favore dei nostri colori, ma è anche vero che ogni volta la partita arrivava in condizioni quasi alla pari, oggi i tedeschi sono Campioni del Mondo mentre gli azzurri sono alla ricerca del loro limite.

    Gli azzurri prima di Italia-Germania | Foto Twitter
    Gli azzurri prima di Italia-Germania | Foto Twitter

    Già dagli inni nazionali si sente la differenza citata prima, inno italiano cantato a squarciagola dai 4000 tifosi azzurri presenti a Bordeaux, e inno tedesco ascoltato scandendo un brusio dai 40000 teutonici, ma tante bandiere bianconere divise in due settori con al centro uno striscione raffigurante la Coppa del Mondo e le annate che ricordano le vittorie tedesche.

    Dopo questo le due squadre e le rispettive tifoserie si accomunano al lungo applauso per le vittime dell’attentato terroristico in Bangladesh, Italia che gioca con il lutto al braccio per i connazionali rimasti uccisi.

    Antonio Conte deve fare a meno di Antonio Candreva che ha bisogno di altro tempo per recuperare, di Thiago Motta che è squalificato e Daniele De Rossi recuperato parzialmente ma tenuto precauzionalmente in panchina. L’assenza di De Rossi viene sopperita dall’inserimento di Sturaro che è schierato nei tre centrali di centrocampo al fianco di Parolo e GiaccheriniLow non ha alcun problema, modifica solo l’assetto tattico e al posto di Draxler inserisce Howedes per avere maggiore copertura sull’esterno.

    Italia-Germania inizia con il freno a mano tirato, il primo vero brivido lo regala Khedira che in uno scatto sulla destra rimedia un infortunio muscolare che lo costringe ad abbandonare il campo al 15°, al suo posto Low inserisce Schweinsteiger. Proprio il neo entrato al 27° segna di testa ma per farlo spinge fallosamente De Sciglio, l’arbitro Kassai vede e annulla.

    Il primo vero tiro verso la porta arriva al 41° con Gomez che dopo una bella ripartenza tedesca e il cross di Kimmich da destra incrocia di testa mandando fuori il tiro.

    Un minuto dopo Muller dopo un batti e ribatti in area effettua un tiro strozzato che Buffon blocca a terra. Passano pochi secondi e l’Italia in impostazione con il solito schema da lancio di Bonucci trova Giaccherini largo in area tedesca che mette rasoterra in mezzo senza trovare una deviazione vincente. Il pallone arriva a Sturaro al limite esterno dell’area che calcia verso la rete ma Boateng ci mette il piedone e devia in calcio d’angolo.

    E’ l’ultima emozione del primo tempo che ha visto a tratti la Germania in un palleggio asfissiante ma sterile e gli azzurri alla ricerca costante delle vie giuste per colpire che si sono intraviste con alcuni scambi veloci tra Pellè, Parolo ed Eder e con il lancio di Leonardo Bonucci quando è lasciato libero di farlo da Gomez che sembra marcarlo a uomo.

    La ripresa inizia senza cambi nelle due formazioni, ma l’atteggiamento tedesco sembra diverso. Anziché salire a pressare come nel primo tempo, dopo un paio di trame sbagliate e la conseguente ripartenza azzurra da manuale con De Sciglio sembra temere l’Italia.

    Al 54° i tedeschi riprendono coraggio dopo che su un disimpegno sbagliato la prima conclusione di Gomez ribattuta dalla difesa fa arrivare la palla a Muller al limite dell’area, dribbling riuscito e tiro sul secondo palo del tedesco che però trova in traiettoria Florenzi in tuffo che toglie dalla rete il fendente. Passano 5 minuti di fuoco con tre ammonizioni tutte azzurre che hanno l’unico merito di spezzare il ritmo tedesco.

    Al 62° Parolo avrebbe una buona occasione dopo un appoggio fuori area palla a terra di Eder ma il tiro termina abbondantemente a lato.

    Ozil e Muller sorridenti dopo aver sbloccato Italia-Germania | Foto Twitter
    Ozil e Muller sorridenti dopo aver sbloccato Italia-Germania | Foto Twitter

    Al 65° la Germania passa in vantaggio. Muller lavora un pallone che sembrava uscire sull’out di destra, il passaggio del centrocampista arriva in mezzo in modo rocambolesco dove Ozil devia alle spalle di Buffon dal limite dell’area piccola.

    Al 69° Gomez va vicino al raddoppio quando si fa trovare libero in area su un lancio illuminante di Kroos, lo stop però non è felice perché lo mette spalle alla porta. Gomez prova con un colpo di tacco a sorprendere Buffon che effettua una deviazione prodigiosa in angolo.

    Al 74° dopo un’azione elaborata degli azzurri De Sciglio riesce a trovare spazio per mettere in mezzo un pallone invitante sul quale Pellè si avventa e in torsione colpendo di prima di sinistro spara fuori di un metro dalla porta di Neuer.

    Leonardo Bonucci pareggia l'incontro realizzando un calcio di rigore | Foto Twitter
    Leonardo Bonucci pareggia l’incontro realizzando un calcio di rigore | Foto Twitter

    Al 78° l’Italia ritorna in partita, su un calcio d’angolo di Florenzi da destra Parolo fa ponte ma Boateng da centrale di pallavolo fa muro con le braccia causando calcio di rigore. Alla battuta va Bonucci che con una finta realizza il pareggio superando Neuer che comunque aveva intuito.

    Dopo tre minuti fatti di pressione tedesca alla ricerca del nuovo vantaggio con una ripartenza velocissima l’Italia va vicina a superare nuovamente il portiere tedesco. Pellè, terminale offensivo dell’azione, però si vede deviare il tiro da Hummels.

    De Sciglio all’89° da sinistra rientra con una finta e di destro calcia verso la porta ma il tiro va sull’esterno della rete, è l’ultima occasione dei tempi regolamentari. Anche questa edizione di Italia-Germania prende quel sapore epico degno delle precedenti.

    Il primo tempo supplementare regala solo un paio di emozioni con molti azzurri affaticati e la Germania che continua a fare pressing con il suo palleggio asfissiante. Solo due tiri da fuori area uno di Boateng ampiamente fuori ed un altro di Kross deviato a lato dalle gambe di un difensore.

    Il secondo tempo supplementare inizia subito con il brivido, Barzagli di testa alza a campanile in area il pallone su un cross di Kimmich. Draxler girato di schiena verso la porta tenta una un colpo rovesciato che va alto. Subito dopo Conte è costretto a far entrare Insigne per un Eder stremato. E proprio il napoletano a metà tempo supplementare ha una bella intuizione in area, dove si gira su se stesso e calcia verso la porta ma Neuer blocca senza problemi il tiro da posizione defilata.

    Nei minuti finale Conte si gioca la carta Zaza al posto di Chiellini per sfruttare lo juventino ai calci di rigore ormai inevitabili.

    Le lacrime di Gigi Buffon dopo l'epilogo di Italia-Germania | Foto Twitter
    Le lacrime di Gigi Buffon dopo l’epilogo di Italia-Germania | Foto Twitter

    I rigori sorridono alla Germania ad oltranza, gli azzurri in totale sbagliano quattro rigori, mentre i tedeschi tre, quello decisivo lo segna Hector dopo l’errore di Darmian. L’Italia chiude l’esperienza ad Euro2016 con un bilancio decisamente positivo, ha tenuto testa ai Campioni del Mondo e per alcuni tratti ha anche rischiato di strappare quella semifinale che invece vedrà protagonista la Germania contro la vincente di Francia e Islanda.

    ITALIA-GERMANIA 7-8 (0-0 p.t./1-1 s.t)

    Italia (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7,5, Chiellini 7 (dal 120° Zaza s.v.); Florenzi 6,5 (dal 86° Darmian 6), Sturaro 6, Parolo 7, Giaccherini 7, De Sciglio 7,5; Pellè 5,5, Eder 6.

    C.T.: Antonio Conte 7

    Germania (4-4-2): Neuer 6,5; Howedes 5,5, Boateng 6, Hummels 6,5, Hector 7; Kimmich 7, Khedira 6 (dal 15° Schweinsteiger 6), Kroos 6,5, Ozil 7; Muller 7, Gomez 5,5 (dal 72° Draxler 6,5).

    C.T.: Joachim Low 6,5

    Arbitro: Viktor Kassai (HUN) 5

    Ammoniti: Sturaro (ITA), De Sciglio (ITA), Parolo (ITA), Hummels (GER), Pellè (ITA), Giaccherini (ITA), Schweinsteiger (GER) Espulsi: –

  • Germania e Polonia non si feriscono, a Saint Denis è 0-0

    Germania e Polonia non si feriscono, a Saint Denis è 0-0

    Era il risultato che mancava, fino ad ora almeno un pallone era finito in gol, questa sera invece a Saint Denis si è assistito al pareggio per zero a zero tra Germania e Polonia.

    Se si dovesse guardare solo al risultato si potrebbe parlare di un match noioso e senza occasioni, in realtà così non è stato perchè è vero che è stata una partita molto tattica ma di chances ce ne sono state, Milik sopratutto ha sulla coscienza un paio di palloni ghiottissimi e non concretizzati nel secondo tempo.

    La Germania ha dimostrato, come già accaduto in altre manifestazione, di soffrire il secondo match della fase a gironi. Joachim Löw avrà certamente da lavorare sui suoi attaccanti che, è vero sono tanti e anche di gran qualità ma che per ora in 180 minuti non hanno ancora segnato nemmeno una rete.

    Positiva invece la prestazione della Polonia che ha dimostrato solidità, dinanzi ai campioni del mondo, e ha messo in luce un ottimo Pazdan che là dietro ha lasciato pochissime chance agli avanti tedeschi. Nota stonata Milik, decisivo contro l’Irlanda del Nord, disastroso stasera sotto porta.

    Veniamo al racconto della gara.

    Parte meglio la Germania che con il possesso palla riesce a chiudere dietro la Polonia. Ci prova un paio di volte Khedira ma le sue conclusioni non spaventano Fabianski. I polacchi si chiudono bene e provano qualche ripartenza con i suoi attaccanti Milik e Lewandowski ma Neuer non ha alcun intervento da compiere, si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa pronti via e Milik, solissimo nell’area piccola colpisce male di testa e grazia Neuer. La Germania si riversa in attacco pronta a reagire ma è ancora Lewandowski ad avere il pallone del vantaggio, salva Boateng. Milik spreca ancora mancando completamente il pallone in mezzo all’area e sul fronte opposto, con un’azione identica, Ozil impegna Fabianski in un grande intervento. Entrambe le squadre provano a vincere anche se pian piano calano le energie e la lucidità. Le difese non cedono, finisce 0-0 con entrambe le squadre in testa al gruppo C.

     

    GERMANIA – POLONIA 0-0 

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Höwedes, Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Müller, Özil, Draxler (72° Gómez); Götze (66° Schürrle).

    Allenatore: Löw.

    Polonia (4-4-2): Fabianski; Piszczek, Glik, Pazdan, Jędrzejczyk; Błaszczykowski (80° Kapustka), Krychowiak, Mączyński (74° Jodłowiec), Grosicki (87° Peszko); Milik, Lewandowski.

    Allenatore: Nawałka.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Khedira (G), Özil (G); Mączyński (P), Grosicki (P), Peszko (P).

     

    La giornata si era aperta con il successo in rimonta dell’Inghilterra nel derby britannico con il Galles. Al vantaggio del solito Bale, su calcio di punizione, sul finale del primo tempo, hanno risposto nella ripresa prima Vardy e poi in pieno recupero Sturridge per un successo importante che rilancia gli uomini di Hodgson. 

    Successo importante anche per l’Irlanda del Nord che nel diluvio di Lione batte due a zero, ed elimina, l’Ucraina grazie ai gol di McAuley al 49° e McGinn al 95°.

    INGHILTERRA – GALLES 2-1 (42° Bale (G), 56° Vardy (I), 92° Sturridge (I))

    IRLANDA DEL NORD – UCRAINA 2-0 (49° McAuley, 95° McGinn)

  • Joachim Low, l’ hooligans della telecamera

    Joachim Low, l’ hooligans della telecamera

    Tra le tante sfaccettature di questo Euro 2016 registriamo anche il complicato rapporto di Joachim Low, tecnico della Nazionale tedesca, e le telecamere.

    Infatti come ad ogni competizione di questa caratura che si rispetti c’è anche la componente mediatica che, amplificata, tende a trovare tante piccole sfaccettature che in gare normali probabilmente passerebbero inosservate.

    Abbiamo visto come per esempio nella gara dell’Italia ieri sera l’infortunio di Antonio Conte, sanguinante nel post festeggiamento al gol di Giaccherini (testata di Zaza da rosso diretto n.d.r.), abbia quasi preso più tempo in telecronaca rispetto all’infortunio di gioco occorso a Pellé prima del secondo gol azzurro. E dire che oggi è più serio il secondo del primo.

    Oppure, sempre ieri, quando nel post partita Buffon per andare ad esultare sotto il settore riservato ai tifosi italiani si sia appeso alla traversa della porta per poi volare con il sedere per terra in un tuffo tragicomico. Fatto che oggi passa nel web come una scanzonata figuraccia e gira per la rete facendo sorridere un po’ tutti.

    Joachim Low | Foto Twitter
    Joachim Low | Foto Twitter

    La vittima però più pizzicata è Joachim Low, che durante Germania-Ucraina nelle fasi concitate del match trova il tempo per “esplorarsi”. Ecco il video:

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    Il tecnico tedesco mette alla prova, in una sequenza “da semaforo”, i suoi sensi quali, tatto, vista e olfatto per capire cosa porti sotto i pantaloni. Il video nelle sue tante varianti è cliccatissimo ed è diventato virale. Diciamo che se la prima dei Campioni del Mondo a livello sportivo è abbastanza rivedibile con una squadra che ha dominato sul campo l’avversario ma che non è riuscita a pungere più di tanto, la prima di Low in questo Euro 2016 è invece da “bollino rosso” per il suo comportamento in panchina.

    Per il tatto è facile intuire o meglio sperare che il gesto sia dovuto a qualche prurito da tessuto, tuttavia per l’olfatto e la vista compreso il “ricordino” rimasto nelle mani non troviamo pudica giustificazione.

    Siamo certi che se per esempio la regia francese teneva sott’occhio Conte per la sua trance agonistica e per vedere i suoi atteggiamenti da generale in panchina, adesso la stessa regia transalpina avrà un occhio di riguardo anche per Joachim Low per “beccarlo” in altri atteggiamenti equivoci o di mal costume. un po’ come capitò ai pantaloni di Zinedine Zidane per tutta l’ultima edizione della UEFA Champions League.

  • EuroBasket2015: un’Italia tutto cuore batte la Germania

    EuroBasket2015: un’Italia tutto cuore batte la Germania

    EuroBasket2015 per l’Italia prosegue.

    Dopo lo show contro la Spagna di ieri sera, oggi contro la Germania gli azzurri di Simone Pianigiani hanno avuto bisogno di tutto il cuore, di tutta la grinta e anche del talento, per rimontare e poi sconfiggere, dopo un tempo supplementare, la Germania, conquistando così il pass matematico per la fase ad eliminazione diretta.

    Una sfida diversa da quella vinta con gli iberici ma che ha esaltato il cuore di questo gruppo.

    Grande prestazione di Gallinari, ma anche di un Aradori deciso e decisivo a rimbalzo, senza dimenticare uno strepitoso Gentile, un Mago Bargnani in grande forma e il solito Belinelli decisivo nella seconda parte della gara.

    Alla Germania, di un Nowitzki ben limitato dagli azzurri, non è bastato un super Schroeder autore di 29 pt.

    Adesso, con la qualificazione ottenuta, la testa vola alla sfida di domani con la Serbia che, se vinta, permetterebbe all’Italia di conquistare la vetta del girone e garantirsi una sfida, sulla carta, più morbida negli ottavi.

    Danilo Gallinari | Foto Twitter
    Danilo Gallinari | Foto Twitter

    Veniamo al racconto di questa emozionante gara.

    Pianigiani decide di confermare il quintetto visto contro la Spagna: Cinciarini, Belinelli, Gallinari, Gentile e Bargnani.

    Fleming oltre al talentuoso Schroeder e al fenomeno Nowitzki, fa partire dall’inizio Benzing, Zipser e Karsten.

    La partenza è equilibrata con gli azzurri che se la giocano punto a punto ma nella Germania c’è uno Schroeder che pare in serata ed i padroni di casa allungano sul +8 prima che Bargnani, buon inizio per lui, e Gentile non riescano a ricucire un po’ lo strappo sino al 17-22 di fine quarto.

    Nel secondo quarto la Germania cerca ancora l’allungo ma Alessandro Gentile non ci sta e con una serie di canestri, sommati anche alle triple di Aradori e Gallinari, l’Italia rimane in scia ai tedeschi e anzi, sul finale del secondo quarto, Hackett trova il canestro che vale il sorpasso, sul 42-41, risultato con il quale si va all’intervallo lungo.

    Si torna in campo e Schroeder torna subito protagonista e insieme ai canestri di Zipser e Nowitzki, permette alla Germania di andare sul +9 al minuto 25. Belinelli ha iniziato a scaldarsi, Gallinari è sempre preciso dalla lunetta, ma questo non basta per chiudere il gap, alla sirena si arriva con i tedeschi avanti di 5 lunghezze.

    L’ultimo quarto è decisamente emozionante, Bargnani trova due canestri, Belinelli buca la retina dalla distanza e Alessandro Gentile, a 7 minuti dal termine, riporta la sfida in parità. La Germania reagisce e con il duo Schroeder-Nowitzki, tenta una nuova fuga, rintuzzata dal doppio tiro pesante di Marco Belinelli, che vale il sorpasso sul 69-68. Il finale è tutto un punto a punto, quando a 20 secondi dalla fine Schroeder dalla lunetta trova l’uno su due che porta la Germania sul 76-74, sembra che il sogno azzurro di far propria la posta, possa svanire. L’Italia però ha Gallinari che, a 4 secondi dal termine, s’inventa il canestro del pareggio, si va all’overtime.

    Nel supplementare si parte con tanti errori e tanta imprecisione. A Bargnani viene fischiato un quinto fallo inesistente, Nowitzki dalla lunetta impatta a quota 80, l’Italia sbaglia le conclusioni ma Pietro Aradori cattura dei rimbalzi fondamentali Gallinari segna i liberi, Zipser schiaccia, lo stesso Gallo trova un canestro impossibile per il +2. La Germania sbanda, non trova il canestro e Belinelli con una gran tripla chiude sostanzialmente i conti, l’Italia vince e vola a Lille.

     

    ITALIA – GERMANIA 89-82 d.1.t.s. (17-22; 42-41; 54-59; 76-76)

    Italia: Della Valle ne, Belinelli 17, Aradori 6, Gentile 15, Gallinari 25, Bargnani 17, Cusin, Datome ne, Melli 2, Cinciarini 4, Hackett 3, Polonara.

    Germania: Lo 2, Giffey, King 3, Schaffartzik 5, Tadda 4, Pleiss 10, Benzing 3, Nowitzki 14, Schroeder 29, Zipser 11, Gavel 1, Voigtmann ne.

     

    RISULTATI DELLE GARE DI OGGI

    BELGIO – REPUBBLICA CECA 64-66

    TURCHIA – SERBIA 72-91

    BOSNIA – FINLANDIA 59-88

    GRECIA – SLOVENIA 83-72

    LETTONIA – UCRAINA 74-75

    POLONIA  – ISRAELE 73-75

    ITALIA – GERMANIA 89-82 D.1.T.S.

    MACEDONIA – GEORGIA 75-90

    ESTONIA – LITUANIA 62-64

    ISLANDA – SPAGNA 73-99

    OLANDA – CROAZIA 72-78

    RUSSIA – FRANCIA 67-74

     

    CLASSIFICHE

    GRUPPO A

    Francia 4-0, Israele 3-1, Finlandia e Polonia 2-2, Bosnia 1-3, Russia 0-4

     

    GRUPPO B

    Serbia 4-0, Italia 3-1, Spagna e Turchia 2-2, Germania 1-3, Islanda 0-4

     

    GRUPPO C

    Grecia 4-0, Croazia 3-1, Slovenia 2-2, Georgia, Olanda e Macedonia 1-3

     

    GRUPPO D

    Repubblica Ceca e Lituania 3-1, Belgio e Lettonia 2-2, Ucraina e Estonia1-3