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  • Atalanta Milan, probabili formazioni. Pato in coppia con Ibra

    Atalanta Milan, probabili formazioni. Pato in coppia con Ibra

    Atalanta Milan si sfidano alle ore 15 presso l’Atleti Azzuri d’Italia. La partita, valevole per la 17^ giornata del campionato di Serie A, si preannuncia molto equilibrata. Analizziamo le due squadre alla vigilia del match e le probabili formazioni che scenderanno sul rettangolo di gioco.

    QUI ATALANTA – I bergamaschi sognano lo sgambetto ai campioni d’Italia in carica. Fino a questo punto hanno dimostrato di essere una delle compagini più in forma. Senza l’handicap di 6 punti in campionato, inflitta agli uomini di Colantuono per lo scandalo scommesse nella scorsa estate, l’Atalanta sarebbe al quinto posto. Al momento la classifica non preoccupa, essendo otto i punti vantaggio sul Lecce in ultima posizione. I padroni di casa schierano in attacco il capocannoniere della Serie A, quel German Denis che ha già segnato due gol al Milan con le maglie di Napoli e Udinese. Alle spalle del “Tanque” giocherà Marilungo. Sulle fasce torna l’argentino Schelotto a destra, mentre sul versante opposto ci sono Carmona e Bonaventura in ballottaggio per una maglia da titolare, con il secondo favorito sul cileno. In difesa spazio a Ferri e Thomas Manfredini. Il ruolino di marcia della “Dea” tra le mura di casa parla di 4 vittorie e altrettanti pareggi in 8 partite fin qui disputate, mentre la casella delle sconfitte è ancora ferma a zero.

    atalanta milan | © Marco Luzzani/Getty Images

    QUI MILAN – I rossoneri vanno a Bergamo con un obiettivo ben preciso, ottenere i 3 punti e provare a staccare la Juventus con la quale gli uomini di Massimiliano Allegri occupano il primo posto in classifica. La sfida contro l’Atalanta sarà l’occasione per il tecnico livornese di vedere i frutti del lavoro di Dubai. In attacco, aspettando Tevez, il punto fermo dell’11 titolare sarà ancora una volta lo svedese Zlatan Ibrahimovic. Il consueto ballottaggio fra i due brasiliani Pato e Robinho dovrebbe risolversi a favore del “Papero”, il quale si è presentato con un gol in questo inizio di 2012, nell’amichevole giocata contro il Psg dell’ex Ancelotti, e considerato dallo stesso Allegri come il nuovo acquisto del Milan per il girone di ritorno. A centrocampo la novità dell’ultima ora è rappresentata dall’infortunio di Aquilani, messo ko da un infortunio alla caviglia. Boateng quindi scala a centrocampo mentre l’ex Ajax Emanuelson dovrebbe partire titolare come trequartista. In difesa torna Alessandro Nesta al fianco dell’insostituibile Thiago Silva. Zambrotta e Bonera si contendono la maglia per il ruolo di terzino destro. I rossoneri nelle ultime tre trasferte hanno collezionato 2 vittorie (contro Genoa e Cagliari) e un pareggio (2-2 al Dall’Ara). Su un totale di 8 partite lontano da casa, il Milan è riuscito a raccogliere 14 punti sui 24 disponibili, solo la Lazio di Edi Reja è stata capace di fare meglio.

    CHIAVE TATTICA – Da osservare con molta attenzione la fascia destra bergamasca, che potrebbe mettere in difficoltà la squadra rossonera. L’ex cesenate Schelotto ha gamba e determinazione nel mandare in difficoltà il non entusiasmante Antonini. In suo aiuto non è difficile immaginare un eventuale spostamento di Marilungo largo a destra, creando così lo spazio per il taglio da sinistra verso il centro di Bonaventura, il quale è intenzionato a sbloccarsi e realizzare la prima marcatura in questo campionato. Inoltre il reparto difensivo di Allegri potrebbe soffrire la forza fisica del “Tanque” Denis, dotato di un gioco aereo difficilmente eguagliabile dalla coppia centrale Thiago Silva-Nesta, e i cross di Schelotto dalla destra potrebbero in più di un’occasione trovare la testa dell’argentino. Il contropiede nerazzurro rappresenterà un pericolo costante per il Milan, spesso bilanciato avendo due calciatori a centrocampo come Boateng e Nocerino che si spingono naturalmente in avanti, con il lento Van Bommel lasciato solo in mezzo al campo.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA MILAN

    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli, Masiello, Ferri, Manfredini, Peluso, Schelotto, Cigarini, Padoin, Bonaventura, Marilungo, Denis.
    Panchina: Frezzolini, Lucchini, Bellini, Carmona, Gabbiadini, Ferreira Pinto, Moralez.
    All. Colantuono

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati, Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Van Bommel, Nocerino, Boateng, Emanuelson, Ibrahimovic, Pato.
    Panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Taiwo, Seedorf, Carmona, El Shaarawy.
    All. Allegri

  • Il pagellone di serie A. Super Atalanta, delude il Cesena

    Il pagellone di serie A. Super Atalanta, delude il Cesena

    Atalanta 7: La squadra allenata da Colantuono ha sorpreso tutti specie in questa seconda parte dell’anno. Dopo aver raggiunto la promozione con un avvicente campionato in serie cadetta e aver subito, in estate, una pesante penalizzazione a causa del coinvolgimento nelle indagini sul calcioscommesse, che di recente ha portato all’arresto del suo storico capitano Cristiano Doni, ha iniziato alla grande il campionato in corso raccogliendo ben 26 punti che senza i 6 di penalizzazione la collocherebbero in posizioni ben più nobili della classifica. Tra le note liete: la grande verve realizzativa del Tanque Denis e la sorpresa Moralez che insieme a Cigarini ha regalato grossa qualità al reparto centro-offensivo degli atalantini.

    German Denis | ©Getty Images
    Bologna 6: Il voto è la media fra l’ottima prestazione dell’anno scorso, che ha portato ad una salvezza tranquilla, con grosse soddisfazioni per l’undici guidato da Malesani, che avrebbe potuto anche puntare a qualcosa di più se nelle ultime 8 partite non avesse racimolato la miseria di 2 punti, in un anno decisamente complesso soprattutto a livello societario e la scarsa propensione alla vittoria registrata in questa prima parte dell’anno. Nonostante il rafforzamento della rosa con l’arrivo in squadra di giocatori di qualità come Alessandro Diamanti, i rossoblu non hanno dato grandi prove di gioco, perdendo punti importanti anche in casa, contrariamente all’anno scorso il Dall’Ara non è più fortino inespugnabile per le squadre avversarie anche per quelle meno blasonate. I punti di forza sono sempre il non ancora eccelso Gaston Ramirez, dal quale è obbligo aspettarsi molto di più, e dal capitano di lungo corso Marco Di Vaio meno prolifico rispetto agli altri anni ma pur sempre fondamentale.

    Cagliari 5: Per i sardi vale lo stesso discorso fatto per il Bologna, se si guarda allo scorso anno e alle prime uscite di questo il voto sarebbe di gran lunga più alto, ma nel corso delle giornate i risultati e sopratutto i gol sono venuti sempre meno. All’inizio della stagione poi ci si è messo anche il solito Cellino, che prima ancora dell’esordio in campionato ha esonerato Donadoni, affidando la squadra a Ficcadenti, che ha aperto la sua avventura in rossoblu con un’ottima doppia vittoria in trasferta a Roma, dove gli isolani non vincevano da 43 anni, e in casa contro il neo-promosso Novara. Ma alla lunga i problemi soprattutto in fase realizzativa sono venuti fuori e la mancanza di un vero bomber di razza si è fatta sentire, e come ci si aspettava anche l’ex tecnico del Cesena è stato sollevato dal proprio incarico, dal suo vulcanico presidente che ha affidato la squadra ad un cavallo di ritorno come Ballardini. Unica nota lieta di questo inizio di stagione è la riconferma, qualora ce ne fosse bisogno della compattezza del centrocampo cagliaritano che con in testa capitan Conti, seguito da Biondini e dal definitivamente esploso Nainggolan. Da tenere d’occhio il giovane Ibarbo che nella trasferta vittoriosa di Catania ha fatto vedere cosa è in grado di fare.

    Catania 6: splendida la stagione dello scorso anno specie sotto la guida del Cholo Simeone, quando gli etnei sono riusciti a chiudere l’anno in undicesima posizione battendo, con 46 punti, anche il loro precedente record in serie A fermo a 45. Quest’anno la squadra è stata affidata a Montella che tra alti e bassi sta regalando soddisfazione ai suoi nuovi tifosi, primo su tutti la strabiliante vittoria nel sentitissimo derby contro i cugini del Palermo. Tra le novità più liete o sarebbe meglio dire tra le riconferme ma quest’anno con prestazioni più continue rispetto allo scorso campionato, ci sono senza dubbio, il centrocampista Gomez mix di duttilità tattica unita ad un’ottima tecnica individuale e l’attaccante Bergessio, voluto fortemente da Simeone e riconfermato a differenza del tecnico argentino nella rosa etnea.

    Cesena 4: l’anno scorso una salvezza sudata ma meritata, quest’anno per evitare patemi d’animo il presidente Campedelli aveva deciso d’investire su giocatori di qualità, acquistando gente del calibro di Mutu e confermando anche Parolo. Questo però non è servito, tanto è vero che la squadra romagnola si ritrova ad oggi in una posizione di classifica che ai blocchi di partenza non era preventivabile. Solo il cambio in corsa alla guida tecnica sembra aver invertito un minimo la rotta, il 30 ottobre di quest’anno, infatti, al tecnico Giampaolo è succeduto il cesenate doc Daniele Arrigoni. Le stelle sono ovviamente Mutu e Parolo, il primo fuggito dalle pressioni di Firenze in una piazza sicuramente più rilassante e dove poter chiudere degnamente una carriera forse troppo sopra le righe; mentre il secondo ha rinunciato alle sirene provenienti da club più blasonati e militanti nella nostra serie A. Ma il vero guru della squadra è il portiere Antonioli, di anni 42, ex campione d’Italia con la maglia della Roma e ancora tanta voglia di mettersi in gioco nonostante l’età avanzata.

  • Atalanta, uno schiaffo allo scandalo scommesse

    Atalanta, uno schiaffo allo scandalo scommesse

    Atalanta vs calcio scommesse, potrebbe essere il titolo del prossimo bestseller sul nostro calcio nazionale. Un avvio di campionato strepitoso per la Dea, penalizzata dall’handicap di meno 6, senza il quale sarebbe attualmente al quinto posto in coabitazione con l’Inter, in piena zona Europa League. Qual’è il segreto della squadra bergamasca?

    Atalanta |© Giuseppe Bellini/Getty Images

    ALLENATORE: l’artefice principale della cavalcata nerazzurra è il tecnico Stefano Colantuono. Oltre all’abilità tattica, è un allenatore sanguigno, che spinge i giocatori a dare più di ciò che hanno da offrire. Romano di nascita è stato adottato dal presidente Gaucci ai tempi della Sambenedettese, dove alla prima esperienza da allenatore compì un miracolo, portando la squadra ascolana alla promozione in Serie C1 con una serie di 9 vittorie consecutive. Sambenedetto fu il trampolino di lancio ideale per il tecnico romano. L’anno seguente Gaucci gli offrì la panchina del suo gioiello preferito, il Perugia. E da lì l’arrivo a Bergamo, nella stagione 2005-2006, culminata con la storica promozione in Serie A dopo un’annata storica (81 punti, record per la serie cadetta). Il 2006-2007 è l’anno zero del calcio italiano, con Calciopoli che aveva mietuto numerose vittime fra i club della massima serie. Colantuono riesce a portare l’Atalanta fino all’ottavo posto, totalizzando 50 punti, un altro record per la società bergamasca. Seguono le sfortunate esperienze a Palermo e Torino, prima del ritorno in Serie A con la squadra che più l’ha fatto conoscere agli addetti ai lavori. Al momento è in corsa per realizzare una nuova stagione da incorniciare, di quelle che i tifosi ricordano e raccontano al bar dello sport dopo molti anni.

    SOCIETA’: dietro una squadra solida e compatta c’è sempre una società forte. Se poi questa squadra ha come direttore tecnico Pierpaolo Marino è già un passo avanti rispetto alle altre. L’ex ds di Napoli e Udinese è uno dei dirigenti sportivi più apprezzati in Italia. Unanimi attestati di stima arrivano dagli stessi colleghi e operatori di mercato. Durante la sua carriera ha vinto uno scudetto con il Napoli di Maradona e contribuito alle fortune del club friulano, per il quale ha lavorato per oltre otto anni, raggiungendo uno storico terzo posto in Serie A nella stagione ’97/’98. Fra le ultime scoperte di Marino ricordiamo i giovanissimi Hamsik e Lavezzi, acquistati a cifre irrisorie e oggi dichiarati incedibili anche per offerte che superano i 30 milioni di euro. Il suo arrivo a Bergamo è coinciso con una campagna acquisti che ha portato in maglia nerazzurra i vari Denis (attuale capocannoniere della Serie A con 12 reti), Maxi Moralez, Schelotto e Cigarini. Tutte trattative low cost che si sono rivelate vincenti per la causa atalantina.

    OMBRA DONI: il capitano Cristiano Doni rappresenta il passato. Le ultime vicende assegnano all’ex idolo della curva l’etichetta di traditore, la più alta offesa che il leader di una squadra possa subire durante la propria carriera. Lo scandalo sembra avere travolto Doni e gli altri indagati, quasi tutti ex calciatori, non l’Atalanta. La lezione data dall’Italia di Lippi nel mondiale tedesco del 2006 è stata studiata a memoria dai ragazzi di Colantuono. A volte le avversità aiutano nel fortificare il gruppo, che diventa ancora più forte di prima.

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  • Jovetic salva la Fiorentina ma non evita la contestazione

    Jovetic salva la Fiorentina ma non evita la contestazione

    Troppo poco il pari ottenuto ieri sera nell’anticipo di Serie A con l’Atalanta, dopo aver rischiato addirittura la sconfitta, alla Fiorentina per evitare la contestazione. I tifosi viola infatti, dopo aver “firmato la tregua” con il cambio di panchina da Mihajlovic a Delio Rossi invocato a gran voce, hanno manifestato tutto il loro malumore per la situazione attuale della Viola che non gode di una buona classifica.

    Fiorentina – Atalanta | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il 2-2 finale serve di più agli orobici che ai padroni di casa, entrambe le squadre sono appaiate a quota 17 punti ma vivono situazioni differenti con l’Atalanta che anche ieri sera ha dimostrato ancora una volta di essere una delle squadra più in forma del campionato e il rammarico di Colantuono a fine gare per i due punti “persi” la dice lunga sulla “fame” di risultato del club bergamasco, mentre Delio Rossi, 1 vittoria, 2 pareggi e altrettante sconfitte da quando ha preso il timone di comando, deve fare i conti con i limiti caratteriali della squadra che anche ieri non è riuscita a tenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti facendosi rimontare il vantaggio di Gilardino nell’arco di 5 minuti e salvata proprio allo scadere da Jovetic.

    Succede tutto negli ultimi dieci minuti di gioco: la Fiorentina in vantaggio fino all’80’ grazie alla zampata di Gilardino all’ottavo che torna a segnare realizzando il suo secondo gol stagionale anticipando i difensori avversari su un cross dalla sinistra di Vargas, va in tilt quando Masiello con un tiro sporco da fuori area pareggia i conti beffando il colpevole Boruc e mette il muso avanti con il capocannoniere della Serie A Denis che firma il suo 11esimo centro stagionale. Ci pensa poi Jovetic a ristabilire l’equilibrio ma l’azione del gol è viziata da un rimpallo di mano galeotto di De Silvestri che serve l’attaccante montenegrino liberissimo di spingere la sfera in rete che però non ha evitato la contestazione dei tifosi che hanno paura di vedere lo spettro della retrocessione.

    IL VIDEO DI FIORENTINA – ATALANTA 2-2

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  • Fiorentina – Atalanta, probabili formazioni. Jovetic si, Cerci no

    Fiorentina – Atalanta, probabili formazioni. Jovetic si, Cerci no

    La Fiorentina di mister Delio Rossi ospiterà questa sera al Franchi l’Atalanta ormai definita dei miracoli. La squadra di Colantuono ha stupito tutti in questo girone d’andata recuperando la penalizzazione inflitta a causa dello scandalo estivo sul calcio scommesse e questa sera tenterà il colpaccio nei confronti di una Fiorentina, che a sua volta ha una necessità estrema di trovare i tre punti, soprattutto davanti i suoi tifosi.

    Il recuperato Jovetic ©Claudio Villa/Getty Images

    La notizia più gradita per i tifosi viola è il recupero definitivo del giocatore sicuramente più importante e cioè quel Stefan Jovetic che ha completamente risolto i problemi all’anca destra che lo avevano costretto al forfait nella disfatta di San Siro contro l’Inter, la scorsa settimana.

    Ancora panchina per Alessio Cerci che non riesce a ritrovare lo smalto di inizio stagione, l’ex primavera della Roma, sicuramente in rotta con Sinisa Mihajlovic non sembra trovare il giusto feeling nemmeno con Delio Rossi che lo esclude per l’ennesima partita. Montolivo è ancora fuori ed a centrocampo si apre un ottima occasione per il giovane Salifu, mentre al centro della difesa il giovane Nastasic sembra favorito su Natali con De Silvestri a sostituire l’infortunato Cassani.

    Colantuono deve fare a meno di Simone Tiribocchi, il “Tir” non ha recuperato dell’infortunio patito in settimana, davanti sarà il solito German Denis a supportare come al solito tutto il peso dell’attacco bergamasco con Maxi Moralez a supporto che cercherà di impensierire la non sempre attentissima difesa viola. Per il resto solita difesa e solito centrocampo per i nerazzurri che sicuramente venderanno cara la pelle in un match aperto a qualsiasi risultato.

    Le formazioni

    Fiorentina (4-4-2): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Nastasic, Pasqual; Behrami, Salifu, Lazzari, Vargas; Gilardino, Jovetic
    A disp.: Neto, Romulo, Natali, Kharja, Cerci, Ljajic, Santiago Silva. All.: Rossi

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; A. Masiello, Lucchini, Manfredini, Bellini; Schelotto, Cigarini, Carmona, Padoin; Moralez; Denis
    A disp.: Frezzolini, Ferri, Peluso, Bonaventura, Ferreira Pinto, Marilungo, Gabbiadini. All.: Colantuono

  • Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Allo Stadio Bentegodi di Verona si affrontano Chievo ed Atalanta, due squadre che – nei match precedenti – hanno mostrato buon gioco e organizzazione, nonostante siano reduci da due delusioni nell’ultimo turno di campionato, rispettivamente contro il Milan per gli uomini di Mimmo Di Carlo, e contro il Napoli per gli uomini di Stefano Colantuono.

    Chievo – Atalanta | © Dino Panato/Getty Images

    Nei confronti precedenti le statistiche sono a favore del Chievo, mai sconfitto al Bentegodi dai nerazzurri bergamaschi, in nove sfide disputate fra serie A e serie B, con quattro vittorie e cinque pareggi.

    La gara nel primo tempo non decolla in termini di emozioni, anche se i padroni di casa sembrano prendere in mano le redini del gioco, soprattutto dopo i primi minuti di gara, sfruttando le ripartenze veloci, ma peccando di precisione al momento dell’ ultimo passaggio, una sola grande occasione per il Chievo, al 20′, con Moscardelli che tenta la conclusione deviata in extremis dalla difesa Atalantina.

    L’Atalanta di Colantuono nella prima parte della prima frazione di gioco è partita bene, poi, però, nonostante non abbia mai rischiato molto, è parsa accontentarsi di subire le iniziative dei gialloblu padroni di casa, con una buona iniziativa al 41′ da parte di Denis per Cigarini, sventata, però, in uscita da un attentissimo Sorrentino.

    Il secondo tempo ricomincia con un’altra occasione per Pellissier al 50′, che però non trova la porta. Un minuto dopo, al 51′, è l’undici di Colontauono, con Denis, a rendersi pericolosissima, ma Sorrentino si fa trovare pronto ed è decisivo nel salvare il risultato.

    Al 67′, ancora Chievo con Pellissier che di testa sfiora la traversa della porta di Consigli, una grande occasione sfumata, mentre al 73′ è Consigli a salvare il risultato, sempre su Pellissier che colpisce di testa. Al 76′, ancora Chievo in avanti con Thereau dalla distanza, ma il pallone termina alto sopra la traversa.

    Dopo i brividi nella parte centrale del secondo tempo, però, la gara si affievolisce gradatamente nel ritmo e nelle occasioni, con le due squadre che non si fanno male a vicenda, concludendo la gara con un pareggio a reti inviolate.

    Un punto per entrambe, che come si suol dire “muove la classifica”: il Chievo sale a quota 16, mentre l’Atalanta si porta a quota 15 punti in classifica. Ai punti, per quanto mostrato in campo, meglio il Chievo dell’Atalanta, ma il confronto fra i due tecnici era destinato a non sovvertire l’equilibrio delle precedenti gare, in cui vi era stata una vittoria per Colantuono, una vittoria per Di Carlo ed un pareggio. Con lo 0 a 0 di oggi, la parità continua.

    Maratori, risultati e classifica 14esima giornata

  • Atalanta Napoli 1-1 vendetta Denis, beffa Cavani

    Atalanta Napoli 1-1 vendetta Denis, beffa Cavani

    Partita maschia e ricca di emozioni Atalanta Napoli ha confermato che forse in casa partenopea hanno sottovalutato la forza del Tanque German Denis ma anche di Cigarini che ieri in mediana ha mostrato oltre alle solite qualità grinta e carattere. Atalanta Napoli doveva esser considerata una partita d’alta classifica perchè i bergamaschi conti alla mano senza il fardello della penalizzazione sarebbero nelle posizioni altissime di classifica mentre i partenopei seppur attardati sono oramai una certezza del calcio italiano e una bella realtà anche in Europa.

    Cavani beffa l'Atalanta | ©Getty Images

    Atalanta Napoli la partita

    Colantuono e Mazzarri confermano le indiscrezioni della vigilia, i padroni di casa scendono in campo con il più solido 4-4-1-1 con Padoin preferito a Bonaventura per limitare le sgroppate di Zuniga sull’out destro mentre in avanti Moralez fa da collante tra il centrocampo e Denis. Gli azzurri presentano una formazione quasi inedita con Fernandez in difesa, centrocampo composto da Dzemaili e Gargano e Pandev al posto del diffidato Lavezzi. Nel primo tempo si fanno preferire i ragazzi di Mazzarri bravi a spingere sugli esterni e muover la palla velocemente evitando il pressing dei bergamaschi. Zuniga muove il primo pericolo per Consigli mentre l’Atalanta fatica a farsi vedere dalle parti di De Sanctis, la partita scivola via con qualche fallaccio di troppo e la sensazione che il meglio deve ancora venire. Nella ripresa l’Atalanta si trasforma e il Napoli non riesce più a reagire Carmona impegna De Sanctis, Denis prende la traversa prima di portare in vantaggio i suoi confermandosi tra i bomber più prolifici di serie A. MAzzarri cambia un evanescente Pandev con Lavezzi e poi butta dentro Santana e Maggio, la partita però scivola via e l’ATalanta si salva seppur a fatica. Nel recupero però arriva la beffa con Cavani che ci mette la zampata vincente su un tiro di Santana.

    Si e no di Atalanta Napoli

    E’ decisamente positiva la stagione del bergamaschi competitivi in ogni partita e con un Denis devastante, ad esser pignoli è mancato il coraggio per chiudere il match sfruttando gli spazi che il Napoli lasciava in contropiede. I partenopei dimostrano ancora una volta di aver un’altra faccia in campionato rispetto alla Champions League, non convincono le seconde linee con Pandev abulico e distratto cosi come Fideleff. Vedendo la qualità del gioco di Cigarini e Denis forse il Napoli poteva crederci un pò di più.

  • Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Siena – Atalanta 2-2, le pagelle. Denis e Consigli protagonisti

    Bella e spietata l’Atalanta di Colantuono è come un killer a sangue freddo, si presenta due volte pericolosamente nell’area offensiva del Siena e colpisce in entrambi i casi. È sempre Denis a risultare decisivo nel corso della partita, prima procurandosi e realizzando il rigore, poi nella ripresa schiacciando e insaccando di testa il gol del momentaneo 2-1. Il Siena dimostra di essere un avversario duro, soprattutto galvanizzato dal tifo di casa, giocando un calcio veloce e di qualità. Il problema però è nella fase di finalizzazione, con diverse occasioni sprecate dagli attaccanti. Ovviamente decisivo nel corso della partita è stato soprattutto il portiere dell’Atalanta Consigli in grado di compiere interventi da numero uno.

    German Denis | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PAGELLE SIENA

    Rossettini 5 partita di grande lavoro per lui. Chiude quando può sulle offensive di uno scatenato Moralez e un pericolosissimo Denis. Si perde l’argentino sull’azione del rigore. Ancora colpevole sul secondo gol, quando si fa anticipare dall’argentino in complicità con Vitiello. Nonostante il gol sfiorato in avvio la sua prestazione non è assolutamente positiva, anzi, macchiata nel finale con un brutto fallo a centrocampo su azione di ripartenza dell’Atalanta, guadagnandosi un giallo facilmente evitabile.

    D’Agostino 6.5 ci mette l’anima e lotta su molti palloni. Batte tutti i corner servendo palloni perfetti sui quali i compagni arrivano ma si vedono negare il gol solo da interventi miracolosi di Consigli. Appena può si prende la rivincita insaccando il rigore del 1-1 con un tiro di potenza imprendibile per il portiere atalantino.

    Mannini 6 Corre come un treno sulla sua fascia cercando di allargare il gioco e colpire sugli esterni, servendo palloni e rasoiate continue per i compagni di reparto avanzato. Sostituito da un evanescente Gonzalez nel finale, lascia il campo per fare spazio a una formazione più offensiva.

    Larrondo 6 Cerca di domare tutti i palloni alti e nei primissimi minuti si vede negare il gol dal primo intervento decisivo di Consigli. Corre molto spostandosi sull’esterno, ma non riesce mai a far male alla difesa atalantina. Di buono c’è che si procura il rigore dell’1-1 poi trasformato da D’Agostino.

    PAGELLE ATALANTA

    Consigli 7.5 Man of the match assoluto. Decisivo in almeno 4 chiare occasioni da gol tiene in piedi da solo un risultato che senza di lui sarebbe stato sicuramente diverso. Si presenta nei primi minuti con un intervento in tuffo a negare il gol a Larrondo. Non bastasse si ripete con Rossettini pochi minuti dopo. Poi è il turno di Destro praticamente ipnotizzato davanti a lui. Unico neo nel finale sul gol del pareggio non riesce ad allontanare il pallone messo in rete in seguito da Gazzi.

    Manfredini 6 Croce e Delizia. Entra al posto di un ottimo Capelli che fin ad allora aveva fatto il suo mestiere a dovere e nemmeno il tempo di ambientarsi che atterra in piena area Larrondo concedendo il rigore al Siena. Nel secondo tempo si fa perdonare chiudendo lo specchio della porta in un paio di occasioni con interventi da grande difensore.

    Denis 8 Voto tondo tondo con nove gol stagionali e primato solitario raggiunto nella speciale classifica dei marcatori in Serie A. Splendido il taglio in area e il modo con cui salta Pegolo prima di essere atterrato per conquistare il penalty. Freddo e cinico dagli undici metri, si presenta nella ripresa saltando imperioso tra due difensori del Siena e insaccando alle spalle di Pegolo un gol bellissimo. Qualcuno a Udine starà rosicando.

    Moralez 6.5 Non devastante come al solito El Frasquito, oggi mette su i panni dell’assist man servendo una verticalizzazione perfetta al compagno di reparto Denis, sulla cui azione ci sarà il calcio di rigore del primo vantaggio atalantino.

  • Il Siena fa 2-2 con l’Atalanta. Gol e spettacolo al Franchi

    Il Siena fa 2-2 con l’Atalanta. Gol e spettacolo al Franchi

    Partita scoppiettante e bellissima dal punto di vista dello spettacolo quella tra Siena e Atalanta. Le due squadre si affrontano a viso aperto per tutta la partita, realizzando due gol per parte. Orobici due volte in vantaggio e due volte recuperati, mentre i toscani possono recriminare per una partita dove sono state sprecate molte occasioni trovando un super Consigli che ha negato più volte il gol con parate miracolose.

    Siena – Atalanta | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Le squadre scendono in campo con alcune novità nell’undici titolare, il Siena deve rinunciare a Brkcic tra i pali (out per un problema di pubalgia) sostituito da Pegolo, e la sorpresa è l’utilizzo di Larrondo ad affiancare Destro nel reparto offensivo mentre nulla cambia per l’undici di Colantuono che conferma le scelte affidandosi alla coppia Moralez- Denis per scardinare la difesa del Siena.

    PRIMO TEMPO – Partono subito con un ritmo abbastanza elevato entrambe le squadre, il Siena forte del fattore campo spinge a testa bassa rendendosi pericolosa sin dai primissimi minuti. Al 13’ cambia il copione della partita con Moralez che verticalizza per Denis, l’argentino entra in area con un movimento da punta pura, riceve il pallone scarta Pegolo e viene atterrato dal portiere del Siena. Doveri non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Poche le proteste del Siena per un rigore abbastanza netto, Denis dagli undici metri è spietato superando Pegolo con un destro all’angolo basso ed è sempre più capocannoniere.

    Partita giocata a viso aperto, il Siena prova con una certa intensità a trovare il gol del pari, mentre l’Atalanta si chiude e sfrutta le ripartenze con le velocità di Bonaventura e Moralez in azioni di contropiede pericolosissime. Cambio a pochi minuti dalla chiusura del primo tempo nelle file dei nerazzurri con Manfredini che sostituisce l’infortunato Capelli. È proprio il neo entrato a trattenere Larrondo in area, con Doveri che da posizione ravvicinata assegna tra le proteste degli orobici il calcio di rigore per il Siena al 44′: Gennaro D’Agostino si assume la responsabilità di calciare e trasformare il rigore con un tiro imprendibile per Consigli. Bianconeri che trovano il pari e primo tempo che si conclude sul punteggio di 1-1.

    SECONDO TEMPO –  Le due squadre ripartono nella ripresa con gli stessi uomini che hanno lasciato il campo nel primo tempo. Occasionissima per il Siena nei primi minuti, con Larrondo che serve Destro lanciato a rete praticamente da solo. Il numero 22 bianconero calcia di destro ma si fa ipnotizzare da Consigli che rimane in piedi fino all’ultimo istante e compie l’ennesimo miracolo della partita tenendo il risultato sul pari.
    La partita si innervosisce improvvisamente, prima con un brutto faccia a faccia tra Destro e Lucchini e in seguito un nervosissimo Larrondo si scaglia contro Raimondi, sarà necessario l’intervento dei compagni di squadra per sedare gli animi.
    Punge nel momento decisivo l’Atalanta con il giocatore del momento German El Tanke Denis  che servito da uno splendido cross di Raimondi stacca di testa tra Rossettini e Vitiello e insacca il pallone alle spalle di un incolpevole Pegolo. Atalanta in vantaggio 2-1 al 53′, nel momento migliore del Siena a dimostrazione di quanto il calcio a volte possa essere davvero uno sport imprevedibile.

    Con il passare dei minuti si spegne la forza agonistica del Siena che accusa in maniera evidente il colpo dello svantaggio. Sannino si gioca il tutto per tutto schierando 4 punte inserendo anche Gonzalez al posto di Mannini, con una formazione a trazione anteriore. Il forcing finale dei toscani porta il all’87 in un’azione di mischia a seguito di un calcio d’angolo: Alessandro Gazzi sottoporta sfrutta il rimpallo del tiro di Reginaldo mettendo il pallone alle spalle di Consigli. Dopo 4 minuti di recupero Doveri manda tutti negli spogliatoi per un risultato che tutto sommato può star bene a entrambe le squadre.

  • Siena Atalanta probabili formazioni: Calaiò out, ci pensa Destro.

    Siena Atalanta probabili formazioni: Calaiò out, ci pensa Destro.

    Torna il campionato di Serie A dopo due lunghe settimane di stop per gli impegni delle Nazionali proponendo dopo un week end col botto (Napoli-Lazio tra tutte) , la sfida tra Siena Atalanta, un match tra due squadre che sono partite fortissimo sorprendendo qualsiasi pronostico. Sannino e Colantuono sono riusciti infatti a far esprimere alle loro squadre un buon calcio riuscendo a portare in cascina quei punti salvezza assolutamente necessari ad entrambe le compagini. Si può parlare di vera e propria impresa per Colantunono guardando come in pochissime giornate sia riuscito ad annullare la pesante penalizzazione di 6 punti e rilanciare la “Dea” così in alto in classifica. Un’ulteriore curiosità è vedere nelle fila di entrambe le squadre la coppia del gol Destro-Gabbiadini, lanciatissimi nell’Under 21 di Ferrara.

    Mattia Destro | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    SIENA- Il tecnico dei toscani Giuseppe Sannino nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita ha analizzato il momento che sta vivendo la sua squadra e mettendo in guardia i suoi giocatori sulle numerose insidie nella sfida contro l’Atalanta: Abbiamo lavorato bene, ma ci aspetta una sfida molto impegnativa e dovremo giocare al meglio altrimenti rischiamo di andare in difficoltà”. Capitolo infortuni che sicuramente avrà un certo peso sull’andamento della partita, poiché proprio Sannino dovrà fare a meno oltre a Vergassola e Grossi alle prese con i recuperi dagli infortuni muscolari, anche del bomber Emanuele Calaiò (5 gol in 9 partite) assente dell’ultima’ora, anche lui alle prese con una lesione muscolare. L’undici che scenderà in campo quindi dovrebbe vedere Brkcic tra i pali, linea a quattro per il reparto arretrato con Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso. Centrocampo che vedrà sicuramente D’agostino e Gazzi agire centralmente supportati sulle corsie laterali da Brienza e Mannini. Coppia d’attacco inedita con Gonzalez e Destro, dove il giovanissimo attaccante ex Genoa e Inter avrà la possibilità di bissare l’ottima prestazione ottenuta con l’Under 21 contro la Turchia di dieci giorni fa, realizzando una pesante doppietta.

    ATALANTA– La squadra rivelazione del campionato è sempre di più l’Atalanta, considerando come senza i 6 punti di penalizzazione sarebbe a quota 18, staccata un solo punto dalla Juventus (da considerare una partita in meno per i bianconeri) al quinto posto in classifica. Colantuono ricevuti i complimenti della tifoseria e di un tifoso speciale come Zampagna, che in una recente intervista a Sky Sport 24 gli ha assegnato moltissimi meriti di quest’impresa, vuole confermare quanto di buono già fatto, riuscendo a mettere in difficoltà la squadra toscana guidata da Sannino. Gli orobici però, devono fare i conti con la lista degli indisponibili e degli squalificati: fuori Masiello e Cigarini, entrambi fermati dal giudice sportivo e ancora ai box per infortuni vari Bellini e Brighi. Le buone notizie arrivano dalla stella della squadra German Denis, che dopo essere tornato dagli impegni con la propria nazionale è tornato ad allenarsi con i suoi compagni di squadra. Novità nell’undici titolare, dove viste le assenze verrà probabilmente dirottato Raimondi sulla fascia in zona difensiva con Lucchini e Capelli al centro e Peluso sull’altra corsia. Da segnalare un possibile ballottaggio tra Manfredini che si candida per un posto da titolare nel ruolo di Capelli. Centrocampo con Carmona affiancato da Padoin, con Schelotto e Bonaventura a garantire tanta corsa sulle fasce. Coppia d’attacco inamovibile con il bomber Denis, (a quota 7 gol secondo solo a Di Natale) e la rivelazione del nostro campionato Maxi Moralez.

    Siena Atalanta Probabili formazioni

    Siena (4-4-2) Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Gonzalez, Destro A disp.: Pegolo, Belmonte, Contini, Angelo, Bolzoni, Reginaldo, Larrondo. Allenatore: Sannino

    Atalanta(4-4-1-1) Consigli; Raimondi, Capelli, Lucchini, Peluso; Schelotto, Carmona, Padoin, Bonaventura; Moralez; Denis A disp.: Frezzolini, Ferri, Minotti, Manfredini, Marilungo, Gabbiadini, Tiribocchi. Allenatore: Colantuono