Tag: gerardo martino

  • Al Camp Nou finisce in parità, la Liga è dell’Atletico Madrid

    Al Camp Nou finisce in parità, la Liga è dell’Atletico Madrid

    L’Atletico Madrid corona il sogno, i Colchoneros di Diego Simeone riescono ad imporre il pareggio al Barcellona e conquistano così la Liga 2013/2014.

    La Festa dei calciatori dell'Atletico Madrid
    La Festa dei calciatori dell’Atletico Madrid

    Una partita tesissima nella quale i Colchoneros, hanno perso due uomini fondamentali nei primi minuti, sono andati sotto di un gol al riposo ma sono entrati in campo con un altro spirito agganciando subito il pareggio e difendendolo poi con i denti. Per il Barcellona arriva una cocente delusione, se si pensa a qualche settimana fa i blaugrana posson esser felici per essere arrivati a giocarsi il titolo all’ultimo turno, dopo il gol di Sanchez però avevano già iniziato ad assaporare il dolce sapore del successo che alla fine si è rivelato un gusto amarissimo.

    Per quanto riguarda le formazioni Martino sorprende tutti lasciando Xavi in panchina, i Blaugrana infatti scendono sul terreno di gioco con Pinto tra i pali, Dani Alves, Pique, Mascherano e Adriano in difesa, Busquets, Iniesta e Fabregas a centrocampo, Sanchez, Messi e Pedro nel trio d’attacco.

    Simeone risponde il suo 4-4-2 schierando in attacco l’ex David Villa a fianco del recuperato Diego Costa, Gabi, Tiago, Koke e Arda Turan a centrocampo, Cortuois tra i pali con Juanfran, Miranda, Godin e Filipe Luis in difesa.

    Dopo la spettacolare scenografia dei tifosi blaugrana, si parte e si sente subito la tensione dell’incontro, le due squadre si temono e non si assiste nei primi minuti a nessuna occasione. Il primo colpo di scena si verifica al 13° quando Diego Costa dopo uno scatto si ferma e rivolgendosi verso la panchina con una smorfia di dolore fa capire che la sua gara e la sua Liga possono considerarsi concluse, Simeone inserisce Adrian al suo posto. La fortuna non è certo amica dei Colchoneros al 20° infatti anche Arda Turan è costretto ad abbandonare il campo per infortunio, Raul Garcia lo va a rimpiazzare. Prova a crescere il Barcellona ma senza grosse occasioni sino a quando non arriva la perla di Alexis Sanchez, l’ex attaccante dell’Udinese al 34° dopo uno stop non perfetto di Messi, lascia partire un destro violento che va ad infilarsi sotto l’incrocio senza lasciare scampo a Cortuois. A questo punto l’Atletico Madrid si innervosisce con più interventi fallosi che occasioni create, fatta eccezione per qualche cross insidioso nel finale di frazione ed il primo tempo si chiude sul 1-0 per i catalani.

    Diego Godin
    Diego Godin

    Si riparte e Villa fa subito prendere un brivido ai tifosi del Camp Nou quando al primo minuto colpisce il palo e al 47° El Guaje si fa anticipare all’ultimo secondo da Pinto che respinge. E’ solo il preludio del pareggio che arriva al 49° con il colpo di testa vincente di Godin su corner. Il Barcellona non riesce a reagire ed i padroni di casa non si vedono in attacco sino al 63° quando Messi in girata trova il gol del vantaggio vanificato però dalla posizione di fuorigioco della Pulce. Nonostante l’ingresso di Neymar il Barcellona non riesce a pungere, l’Atletico si chiude bene concedendo praticamente niente nella propria area. Gli uomini di Martino ci provano in maniera confusa con Pique che si spinge anche a fare il centravanti ma non basta, l’Atletico resiste ed in attesa della finale di Champions League di sabato prossimo contro il Real, i biancorossi possono festeggiare la loro Decima, i Colchoneros sono infatti Campioni di Spagna per la 10ma volta.

     

    BARCELLONA – ATLETICO MADRID 1-1 (1-0) (34° Sanchez (B), 49° Godin (A))

    Barcellona ( 4-3-3): Pinto; Dani Alves, Pique, Mascherano, Adriano; Fabregas (76° Xavi), Busquets (57° Song), Iniesta; Sanchez, Messi, Pedro (62° Neymar).

    Allenatore: Martino.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Filipe Luis; Gabi, Tiago, Koke, Arda Turan (20° Raul Garcia) ; Diego Costa (14° Adrian (71° Sosa)), Villa.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Busquets (B), Messi (B), Pique (B), Song (B), Mascherano (B), Filipe Luis (A), Godin (A), Tiago (A), Raul Garcia (A).

  • Bale manda al tappeto il Barcellona, la Coppa del Re è del Real Madrid

    Bale manda al tappeto il Barcellona, la Coppa del Re è del Real Madrid

    Alla fine l’ha decisa lui, l’uomo che quest’estate aveva fatto storcere la bocca a molti per l’enorme cifra, si parla di circa 100 milioni, versata dal Real Madrid al Tottenham per accaparrarsi le sue prestazioni, questa sera il gallese Gareth Bale ha tirato fuori dal cilindro una grandissima giocata che a 6 minuti dalla fine ha dato il colpo del K.O. al Barcellona consegnando la Coppa del Re 2013/2014 ai Blancos di Madrid.

    Un trionfo quello degli uomini di Carlo Ancelotti che permette alle Merengues di sognare ancora di realizzare un triplete e che rende amarissima la stagione di un Barcellona che nel 2014, a meno di clamorosi recuperi in Liga, rischia di non alzare alcun trofeo, fatto assai raro per i blaugrana.

    Martino conferma 10/11 della formazione prevista alla vigilia con l’eccezione di Fabregas, al posto di Pedro, insieme a Messi e Neymar nel trio offensivo. In difesa come preannunciato c’è Bartra accanto a Mascherano con Dani Alves ed Alba sugli esterni, a centrocampo Xavi, Iniesta e Busquets.

    Ancelotti, dovendo rinunciare a Cristiano Ronaldo, anzichè il 4-3-3 inizia la gara con un 4-2-3-1 decisamente offensivo con Casillas tra i pali, Carvajal, Pepe, Ramos e Coentrao in difesa, Modric e Xabi Alonso mediani e poi davanti Bale, Isco e Di Maria alle spalle di Benzema.

    Prova a partire forte il Barcellona che cerca di tenere ritmi alti ma le prima chance capitano a Bale che va al tiro due volte non riuscendo a centrare il bersaglio grosso, ma il gol è nell’aria e al 11° ripartenza rapida del Real con Bale che imbecca Di Maria, l’argentino s’invola e batte Pinto per il vantaggio Blancos. Il gol è uno schiaffo pesante per il Barcellona che non trova la reazione ma anzi subisce ancora uno scatenato Bale che con la sua rapidità nelle innumerevoli ripartenze che gli vengono concesse mette paura ai catalani. Messi è praticamente un fantasma si segnala un suo tiro solo al 41°, il primo tempo intanto si chiude sul 1-0 per il Real Madrid.

    Il tecnico del Barcellona prova a cambiar qualcosa inserendo prima Adriano per Jordi Alba e  poi Pedro per Fabregas ma nel primo quarto d’ora è sempre Bale a far paura. Al 66° prima conclusione insidiosa del Barcellona con Casillas costretto alla respinta sul tiro da fuori di Bartra, passano due minuti ed il difensore catalano è abile a liberarsi dalla marcatura di Pepe e a trovare un incredibile ed insperato pareggio.

    L'esultanza di Gareth Bale
    L’esultanza di Gareth Bale

    A questo punto il Barcellona cresce ed il Real pare un po’ stanco, gli uomini di Martino paiono fare la partita ma ecco che al 84° arriva la perla di Bale: il gallese parte dalla sua metà campo vicino alla linea laterale, si lancia avanti il pallone e dopo aver bruciato  in velocità Bartra si presenta davanti a Pinto e lo batte per il nuovo vantaggio Merengues, un gol meraviglioso da stropicciarsi gli occhi. Tutto finito? Assolutamente no, al 89° Neymar avrebbe il pallone del pareggio ma la palla anzichè depositarsi in fondo al sacco si schianta sul palo demolendo così tutte le speranze del Barcellona e permettendo al Real di tirare un sospiro di sollievo e di poter esultare sollevando la Coppa del Re sotto il cielo di Valencia.

     

    BARCELLONA – REAL MADRID 1-2 (0-1) (11° Di Maria (R), 68° Bartra (B), 84° Bale (R).

    BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra (87° Sanchez), Mascherano, Jordi Alba (46° Adriano); Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas (59° Pedro).

    Allenatore: Gerardo Martino.

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Coentrao; Xabi Alonso, Modric; Bale, Isco (88° Casemiro), Di Maria (87° Illarramendi); Benzema (89° Varane).

    Allenatore: Carlo Ancelotti.

    Arbitro: Matheu Lahoz.

    Ammoniti: Isco (R), Neymar (B), Pepe (R), Mascherano (B), Xabi Alonso (R)

     

     

  • Barcellona-Real Madrid, il clasico che vale la Coppa del Re

    Barcellona-Real Madrid, il clasico che vale la Coppa del Re

    Questa sera alle 21.30 allo stadio Mestalla di Valencia si assegnerà il primo titolo in Spagna, a contendersi la Coppa del Re saranno le due grandi del campionato iberico: il Barcellona ed il Real Madrid.

    Il terzo Clasico di stagione è una sfida delicata da ambo i lati, il Barcellona non può fallirla per non chiudere la stagione con solamente la Supercoppa spagnola messa in bacheca, ai danni dell’Atletico Madrid, ad inizio stagione, anche Carlo Ancelotti non può permettersi di consegnare il trofeo agli eterni rivali catalani e poi il Real Madrid è ancora in corsa per un ipotetico Triplete che permetterebbe al tecnico italiano di consacrarsi sulla panchina dei Blancos.

    Gerardo “Tata” Martino ha probabilmente l’ultima occasione, ma anche in caso di successo pare comunque complicato, per cercare di confermare la sua presenza sulla panchina del Barcellona. Ovviamente il tecnico dei blaugrana punterà sul suo fenomenale trio d’attacco Neymar-Messi-Pedro, nel reparto difensivo ancora fiducia a Bartra per sostituire l’infortunato Pique, a centrocampo Xavi-Iniesta-Busquets.

    Messi vs Pepe
    Messi vs Pepe

    Oltre a Martino osservato speciale sarà Leo Messi che viene da un periodo non certo brillantissimo e che dovrà cancellare le voci che girano in Spagna e che parlano di una Pulce impegnata a riposarsi per esser poi in grande forma al mondiale brasiliano.

    Carlo Ancelotti invece dovrà rinunciare a Cristiano Ronaldo, lo staff del Real ha provato ad ogni modo il recupero di Cr7 ma ieri è stato deciso di rinunciare al portoghese. L’allenatore italiano molto probabilmente inserirà Isco nel tridente offensivo insieme a Bale e Benzema, spostando Di Maria a centrocampo con Modric e Xabi Alonso per un Real Madrid decisamente a trazione offensiva. In porta andrà Casillas e davanti a lui si schiereranno Carvajal, Pepe, Sergio Ramos e Coentrao.

     

    BARCELLONA – REAL MADRID le probabili formazioni

    Barcellona (4-3-3): Pinto; Alves, Bartra, Mascherano, J. Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Neymar.

    Allenatore: Martino.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Pepe, Ramos, Coentrao; Modric, X. Alonso, Di Maria; Bale, Benzema, Isco.

    Allenatore: Ancelotti.

  • Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Questa sera la Champions League conoscerà il quadro completo delle quattro semifinaliste che continueranno a coltivare il sogno di raggiungere la finale di Lisbona ed alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

    Ieri sera, nelle prime due gare di ritorno dei quarti di finale, a Stamford Bridge e al Westfalenstadion non sono mancate emozioni e spettacolo, con una rimontata completata, dal Chelsea di Josè Mourinho ai danni del Psg, ed una solo sfiorata, da parte dei gialloneri di Dortmund contro i Blancos di Carlo Ancelotti, oggi ci aspettiamo ancora tanto bel calcio e magari diversi colpi di scena, dal derby spagnolo del Vicente Calderon e dalla sfida dell’Allianz Arena di Monaco tra il Bayern e il Manchester United.

    Atletico Madrid Vs Barcellona
    Atletico Madrid Vs Barcellona

    A Madrid, dopo il pareggio per 1-1 dell’andata al Camp Nou, andrà in scena una sfida all’insegna dell’equilibrio tra l’Atletico Madrid ed il Barcellona. Simeone, che conterà sul tifo bollente del Vicente Calderon, potrebbe dover far fronte ad assenze importantissime come quella di Arda Turan e sopratutto del Bomber Diego Costa che ancora non pare essersi ristabilito al 100% dal problema muscolare subito nella gara di andata e che potrebbe rimanere in panchina per dar spazio all’ex blaugrana Villa. Anche Martino dovrà rinunciare a pedine fondamentali come gli assenti di lungo corso Victor Valdes e Puyol e anche l’altro centrale di difesa Gerard Pique infortunatosi nella gara di 8 giorni fa. Il tecnico del Barcellona però dalla difesa in giù potrà schierare tutti i suoi talenti confidando di trovare quella vittoria,  ma andrebbe bene anche un pareggio con almeno due gol segnati, che lancerebbe i catalani verso la semifinale.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA LE PROBABILI FORMAZIONI

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia, Gabi, Tiago, Koke; Villa, Adrian.

    Allenatore: Simeone.

    BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

     

    Anche nell’altra gara di serata si partirà dal risultato di parità per 1-1 con il quale si è chiusa la partita d’andata all’Old Trafford, in questo scontro però, al contrario del derby spagnolo, la bilancia pare pendere principalmente verso il Bayern Monaco. Pep Guardiola all’Allianz Arena dovrà fare a meno degli squalificati Javi Martinez e Bastian Schweinsteiger, schierando così un Bayern a trazione decisamente anteriore con il consueto 4-2-3-1 con Kroos e Lahm nel ruolo di mediani e un pacchetto offensivo composto da Robben, Goetze, Ribery e Mandzukic. Moyes che spera in unica notte di poter virare il senso, per ora negativo, della stagione tenterà l’impresa dovendo rinunciare a Van Persie e con un Rooney non al 100%, schierandosi a specchio con un 4-2-3-1 che vedrà l’inserimento dal primo minuto di Kagawa, Evra e Fletcher per Giggs, Buttner e Fellaini confidando in difesa nel duo Vidic-Ferdinand e davanti in un Welbeck più concreto di quello visto all’andata.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED LE PROBABILI FORMAZIONI

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Kroos; Robben, Goetze, Ribery; Mandzukic.

    Allenatore: Guardiola.

    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Evra; Fletcher, Carrick; Valencia, Rooney, Kagawa; Welbeck.

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

     

     

  • Real Madrid-Barcellona: tutto pronto per “El Clasico” della Liga

    Real Madrid-Barcellona: tutto pronto per “El Clasico” della Liga

    La Spagna, ma tutto il mondo del calcio europeo, attende con ansia le 21.00 di domenica 23 marzo 2014 quando al Santiago Bernabeu di Madrid sarà dato il calcio d’inizio de “El Clasico” Real Madrid-Barcellona.

    Ronaldo e Messi, due protagonisti de "El Clasico"
    Ronaldo e Messi, due protagonisti de “El Clasico”

    Lo scontro tra le due super potenze del calcio spagnolo non è una partita come le altre: una sfida stellare con il confronto diretto tra due delle più brillanti stelle del calcio mondiale, Cr7 contro Leo Messi. Una sfida che anche quest’anno potrebbe rivelarsi decisiva per decidere i destini della Liga.

    Le Merengues di Carlo Ancelotti infatti comandano già la classifica con un vantaggio di tre punti sui cugini dell’Atletico Madrid e di quattro nei confronti proprio dei blaugrana. Un successo del Real permetterebbe  ai bianchi di togliersi di mezzo uno degli ultimi ostacoli, impostando una strada in discesa, sempre senza dimenticare i colchoneros, allontanando a +7 i catalani a 9 giornate dalla conclusione del torneo 2013/2014.

    Se per il Real è la gara per tentare di chiudere il torneo, il Barcellona deve cercare di espugnare la casa dei Blancos per portarsi a -1 e riaprire completamente i giochi.

    All’andata furono i catalani ad imporsi per 2-1 grazie alle reti di Neymar e Sanchez per i Blaugrana e di Jese per le Merengues che però recriminarono parecchio per un calcio di rigore non concesso per un fallo subito da Cristiano Ronaldo.

    Per quanto riguarda le formazioni Ancelotti non dovrebbe rinunciare al suo 4-3-3 con Diego Lopez tra i pali, Carvajal e Marcelo sugli esterni di difesa, Pepe e Sergio Ramos coppia centrale, centrocampo di classe e fantasia composto da Modric, Xabi Alonso e Di Maria, davanti il trio BBC, ovvero Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo.

    Anche Martino, costretto a vincere per rilanciare le ambizioni sue e del club, schiererà un 4-3-3 con Victor Valdes, probabilmente l’ultimo Clasico per lui, tra i pali, Jordi Alba, Pique, Mascherano e Dani Alves nel pacchetto arretrato, Xavi, Busquets ed Iniesta nel trio di centrocampo con Neymar, Messi e Cesc Fabregas.

    Difficile fare un pronostico in una gara condizionata da mille fattori come questa, senza dubbio il Real ha il vantaggio di giocare in casa ma certamente il Barcellona farà di tutto per portar via i tre punti nello stadio dei rivali.

     

    REAL MADRID – BARCELLONA le probabili formazioni

    REAL MADRID (4-3-3): Lopez; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Modric, Alonso, Di Maria, Bale, Benzema, Ronaldo.

    Allenatore: Ancelotti.

    BARCELLONA (4-3-3): Valdés; Jordi Alba, Mascherano, Piqué, Dani Alves; Iniesta, Busquets, Xavi; Neymar, Fabregas, Messi.

    Allenatore: Martino.

     

     

     

     

     

  • Paraguay vamos Guaranì, i convocati

    Paraguay vamos Guaranì, i convocati

    Rivelazione un anno fa ai mondiali, con il sogno semifinale infranto soltanto da un gol di David Villa, la squadra guidata dal “Tata” Martino vuole ripetere in Coppa America la buona impressione fatta in Sud Africa. El Tata, al secolo Gerardo Martino, argentino di chiaro origini italiane, è un bielsista convinto quasi più del suo mentore Marcelo Bielsa, ha trovato da allenatore la sua “America” in Paraguay.

    © MARK RALSTON/AFP/Getty Images
    Cultore del 4-3-3 con il quale ha fatto piangere anche noi italiani al mondiale, in Copa dovrebbe adottare un 4-4-2 con gli esterni molto alti ed offensivi, che dovrebbero essere Jonathan Santana e Marcelo Estigarribia. In porta dovrebbe giocare l’ “anziano” o meglio esperto Justo Villar, mentre la difesa a quattro, leitmotiv di tutte le squadre prese in esame fino ad adesso, vedrà sugli esterni Caceres e Marecos, con la coppia centrale composta da Dario Veron e Paulo Da Silva, difensore del Saragozza. La linea mediana come detto è in teoria a 4 con i già citati Santana ed Estigarribia, esterni molto offensivi mentre al centro dovrebbero agire Cristian Riveros del Sunderland e Edgar Barreto, vecchia conoscenza del nostro calcio ed attualmente in forza all’Atalanta. In attacco tre uomini per due maglie, con il navigato Roque Santa Cruz in vantaggio su Nelson Valdez per far coppia con il bomber Lucas Barrios, campione in Bundesliga con il Borussia Dortmund e autore di 16 gol. Tra i ragazzi da tenere d’occhio, senza dubbio il nome più interessante è quello di Federico Santander, giovane attaccante classe ’91, in forza al Tolone ma già sul taccuino di Milan e Rom.

    I CONVOCATI

    N Portieri Club
    1 Justo VILLAR VALLADOLID
    12 Diego BARRETO CERRO PORTENO
    22 Roberto FERNANDEZ RACING AVELLANEDA
    N Difensori Club
    2 Dario VERON PUMAS
    3 Ivan PIRIS CERRO PORTENO
    4 Elvis MARECOS GUARANI’
    5 Antolin ALCARAZ WIGAN
    6 Marcos CACERES RACING AVELLANEDA
    14 Paulo DA SILVA SARAGOZZA
    17 Aureliano TORRES SAN LORENZO
    N Centrocampisti Club
    8 Edgar BARRETO ATALANTA
    10 Osvaldo MARTINEZ MONTERREY
    11 Jonathan SANTANA KAYSERISPOR
    13 Enrique VERA LDU QUITO
    15 Victor CACERES LIBERTAD ASUNCION
    16 Cristian RIVEROS SUNDERLAND
    23 Hernan PEREZ VILLARREAL
    N Attaccanti Club
    7 Pablo ZEBALLOS OLIMPIA ASUNCION
    9 Roque SANTA CRUZ BLACKBURN
    18 Nelson VALDEZ HERCULES
    19 Lucas BARRIOS BORUSSIA DORTMUND
    21 Marcelo ESTIGARRIBIA NEWELL’S OLD BOYS
    C.T.
    Gerardo MARTINO

    .

    Probabile Formazione (4-4-2)
    1 VILLAR
    6 CACERES          2 VERON          14 DA SILVA          4 MARECOS
    11 SANTANA          8 BARRETO          16 RIVEROS          21 ESTIGARRIBIA
    19 BARRIOS          9 SANTA CRUZ

    SPECIALE COPPA AMERICA 2011: NEWS, CALENDARIO, PROGRAMMA, CURIOSITA’

  • Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    La Spagna è in semifinale, un risultato storico perchè i campioni d’Europa in carica non erano andati mai oltre i quarti di finale in un Mondiale. Le Furie Rosse hanno la meglio su un Paraguay mai domo al termine di una gara giocata a ritmi altissimi, sia da una parte che dall’altra. Non sono mancate di certo le emozioni in una partita che vede il direttore di gara Batres assegnare due rigori, uno per parte, nel giro di pochi secondi ed entrambi sbagliati, il primo in favore dei sudamericani e sbagliato da Cardozo, poi per la Spagna e fallito al secondo tentativo da Xabi Alonso (il primo era stato messo a segno dal centrocampista ma annullato e fatto ripetere dall’arbitro). E chi poteva sbrogliare una partita così rocambolesca e con le Furie Rosse (oggi in tenuta blu notte) messe in difficoltà dagli avversari per gran parte del match? Proprio lui, David Villa che a 7 minuti dal termine trova il gol che scrive la storia spagnola, il quinto di questo Mondiale e che lo porta in vetta alla classifica marcatori.

    All’Ellis Park di Johannesburg si ammira un buon Paraguay che mette in difficoltà con il suo pressing asfissiante le fonti di gioco spagnole, Xavi e Iniesta su tutti che faticano così ad innescare le giocate di Villa e Torres. Con i sudamericani che non concedono nulla e con il ct iberico Del Bosque che cerca di trovare il bandolo della matassa portando vari accorgimenti tattici alla squadra, l’unica vera occasione del primo tempo è marcata Paraguay: Valdez si smarca in area e mette alle spalle di Casillas ma l’arbitro annulla per un fuorigioco inesistente dell’attaccante che fa venire i brividi a Villa e compagni.

    Passata la paura, nella ripresa si assiste a qualcosa di clamoroso e forse mai visto: è il 57′ e Piquè trattiene Cardozo in area mentre va per staccare di testa; il direttore di gara non ha dubbi e assegna il penalty che lo stesso attaccante si prende la responsabilità di calciare. Cardozo però si fa ipnotizzare da Casillas che blocca la sfera in tuffo e fa ripartire veloce l’azione di contropiede. Villa velocissimo entra in area di rigore e viene atterrato da Alcaraz: calcio di rigore anche per la Spagna. Sul dischetto si presenta Xabi Alonso che con freddezza spiazza il portiere; l’arbitro però fa ripetere per l’entrata in area di alcuni giocatori. Nuovamente Xabi Alonso contro Villar ma questa volta il portiere sceglie il lato giusto e para la conclusione, sulla respinta si avventa come un falco Fabregas, entrato da pochi minuti al posto di uno spento Torres, che viene travolto dall’estremo difensore sudamericano. Questa volta Batres (sbagliando) non se la sente di dare un’altra massima punizione.

    Le due squadre si spaccano in due, saltano tutti gli schemi e a beneficiarne è lo spettacolo. Del Bosque si gioca la carta Pedro che da la svolta alla partita: il giovane attaccante del Barcellona con le sue accelerazioni mette in difficoltà l’ormai stanca difesa paraguaiana e a 8 minuti dal termine ha la palla gol sui piedi ma anche qui succede l’incredibile: Pedro prende il palo da buona posizione, la sfera respinta dal legno va sui piedi di Villa che prende la mira e conclude con il piatto verso l’angolo più lontano. Palla ancora sul palo, danza sulla linea di porta e colpisce il legno opposto terminando la sua corsa in rete. E’ il gol liberazione che decreta la fine dell’avventura del Paraguay al Mondiale e spedisce dritta la Spagna in semifinale dove se la vedrà con una Germania che fa paura in un gara che sa di rematch della finale dell’Europeo di due anni fa. Le emozioni stasera non sono di certo venute meno.

    Il tabellino
    PARAGUAY – SPAGNA 0-1
    82′ Villa
    PARAGUAY (4-4-2): Villar; Veron, Alcaraz, Da Silva, Morel; Barreto (74′ Vera), Santana, Caceres (84′ Barrios), Riveros; Cardozo, Valdez (72′ Santa Cruz).
    A disposizione: Barreto, Bobadilla, Caniza, Bonet, Benitez, Torres, Ortigoza, Gamarra, Barrios.
    Ct: Martino
    SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Puyol (84′ Marchena), Capdevila; Busquet, Xabi Alonso (75′ Pedro), Xavi, Iniesta; Torres (56′ Fabregas), Villa.
    A disposizione: Valdes, Pepe, Albiol, Marchena, Mata, Arbeloa, Llorentes, Martinez, Silva, Navas.
    Ct: Del Bosque
    Arbitro: Batres (Gautemala)
    Ammoniti: Pique (S), Caceres, Alcaraz, Morel (P)
    Espulsi: nessuno

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010

  • In campo Spagna e Paraguay. Chi affronterà la Germania in semifinale?

    In campo Spagna e Paraguay. Chi affronterà la Germania in semifinale?

    Tra meno di un’ora a Johannesburg Paraguay e Spagna concluderanno i quarti di finale di questi Mondiali. La vincente andrà ad affrontare la Germania che nel pomeriggio ha umiliato l’Argentina sotto una valanga di 4 reti [vai all’articolo].

    Il ct spagnolo Del Bosque è alle prese con il dubbio Torres in attacco: la stella del Liverpool non ha brillato al contrario del suo compagno di reparto Villa e potrebbe essere sostituito nello scacchiere delle Furie Rosse da Llorente. Il pronostico dice Spagna ma il Paraguay si è fatto notare per la sua praticità e compattezza. Il ct sudamericano Martino si presenterà con il trio d’attacco Santa Cruz, Valdes e Barrios per provare a scardinare la rocciosa difesa iberica.
    Il pallino del gioco sarà a favore della Spagna che hanno un palleggio di palla senza eguali di cui Xavi ne sarà il direttore d’orchestra. Ancora panchina invece per Fabregas; Del Bosque continua a preferirgli Xabi Alonso.

    Probabili formazioni PARAGUAY – SPAGNA (ore 20:30)

    PARAGUAY (4-3-3): 1 Villar; 4 Caniza, 21 Alcaraz, 14 Da Silva, 3 Morel; 13 Vera, 6 Bonet, 16 Riveros; 9 Santa Cruz, 18 Valdes, 19 Barrios.
    A disposizione: 12 Barreto, 22 Bobadilla, 2 Veron, 5 J. C. Caceres, 7 Cardozo, 8 Barreto, 10 Benitez, 11 Santana, 15 V. Caceres, 17 Torres, 20 Ortigoza, 23 Gamarra
    Ct: Martino.
    SPAGNA (4-4-2): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquet, 14 Xabi Alonso, 8 Xavi, 6 Iniesta; 9 Torres, 7 Villa.
    A disposizione: 12 Valdes, 23 Pepe, 2 Albiol, 4 Marchena, 10 Fabregas, 13 Mata, 17 Arbeloa, 18 Pedro, 19 Llorentes, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas
    Ct: Del Bosque.

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010

  • Mondiali 2010: Paraguay senza patemi d’animo, ora gli ottavi di finale

    Finisce 0-0 a Polokwane tra Paraguay e Nuova Zelanda. Ma il risultato sta benissimo ai sudamericani che si confermano al primo posto nel girone F e passano, con gran merito, agli ottavi di finale della Coppa del Mondo. La Nuova Zelanda chiude imbattuta il suo Mondiale e si toglie, oltre a questo, la soddisfazione di stare in classifica davanti all’Italia ormai ex Campione del Mondo.

    Gara da sbadigli nella prima mezzora: la sensazione è che il Paraguay voglia fare la partita e decidere il ritmo di gioco, ma, di fatto, gli uomini di Martino si rendono pericolosi solo col perfido destro del capitano Caniza: di poco alto il suo tiro al 19esimo minuto, ancora più pericolosa la seconda conclusione al 29esimo. I neozelandesi fanno piuttosto fatica a superare le strette maglie difensive sudamericane e la situazione non migliora col passare dei minuti: al 35esimo arriva anche il primo tiro nello specchio della porta per i paraguaiani, ad opera di Nelson Haedo Valdez, subito imitato da Cardozo, ma senza successo. I biancorossi, tuttavia, complice la momentanea sconfitta dell’Italia per 1-0 contro la Slovacchia, non hanno fretta a concretizzare quanto creato e le squadre vanno al riposo sul risultato di 0-0.

    La ripresa mette in mostra, fin da subito, una Nuova Zelanda più intraprendente, molto più decisa nel cercare la vittoria per rendere reale un piccolo miracolo sportivo con una storica qualificazione agli ottavi addirittura come prima del girone! E così, bisognosa del vantaggio, costruisce la sua azione più pericolosa già al terzo minuto: percussione da metà campo sul fronte di destra di Elliot e conclusione a lato di poco. Il Paraguay amministra senza grandi difficoltà, ma non esita a portarsi in attacco, con l’immenso capitan Caniza prima e con Cardozo poi: il muro neozelandese regge l’urto e continua a sperare. Al 70esimo minuto Martino rivoluziona il reparto offensivo per garantire più ritmo e copertura ai suoi: Barrios e Benitez sostituiscono Valdez e l’immobile Cardozo. Proprio Barrios, servito da Santa Cruz, va vicino al vantaggio; quindi è lo stesso attaccante del Manchester City a salire in cattedra con un bolide centrale, respinto a pugni chiusi da Paston. Partita giocata più a viso aperto da entrambe le squadre negli ultimi minuti, con gli “All Whites” che ci provano visto il 3-2 slovacco sugli “Azzurri”, ma lo 0-0 non si schioda fino al fischio finale.

    Esultano i sudamericani che prendono primo posto e un cammino più agevole per il prosieguo del torneo, soddisfazione per i neozelandesi che non hanno nulla da rimproverarsi per i 270 minuti giocati nel Mondiale, magari con qualche campione in più la storia sarebbe stata diversa!
    IL TABELLINO
    PARAGUAY-NUOVA ZELANDA 0-0
    Paraguay (4-3-3): Villar; Caniza, J. C. Caceres, Da Silva, Morel; Vera, V. Caceres, Riveros; Santa Cruz, Cardozo (21’st, Barrios), Valdez (21’st, Benitez). A disposizione: D. Barreto, Bonet, Bobadilla, Veron, Alcaraz, Torres, E. Barreto, Ortigoza, Santana, Gamarra. All.: Martino.
    Nuova Zelanda (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Vicelich, Bertos, Elliott, Lochhead; Fallon, Smeltz, Killen (34’st, Brockie). A disposizione: Moss, Bannatyne, Sigmund, Boyens, Brown, Barron, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Christie, Wood. All.: Herbert.
    Arbitro: Nishimura (Giappone)
    Marcatori: –
    Ammoniti: V. Caceres (P), Santa Cruz (P), Nelsen (N).

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010

  • Mondiali 2010: Partita “bollente” tra Paraguay e Nuova Zelanda

    Paraguay e Nuova Zelanda si affrontano a Polokwane nel loro terzo e ultimo match del girone F, lo stesso dell’Italia di Marcello Lippi che va a caccia della qualificazione agli ottavi di finale nella sfida contro la Slovacchia.

    La squadra sudamericana, molto in forma finora, va caccia del primo posto nel girone che gli permetterebbe di evitare la temutissima Olanda e parte da una posizione di vantaggio visto che ha a disposizione 2 risultati su 3 (a meno che tra Italia e Slovacchia non finisca in goleada per una delle 2 squadre se i paraguaiani dovessero fermarsi oggi con un pari).
    In caso di vittoria la selezione di Gerardo Martino avrà la sicurezza di chiudere al primo posto il Gruppo F.

    Prosegue invece la favola per gli “All Whites”. Acciuffato in extremis il pareggio all’esordio contro la Slovacchia, hanno gestito il match contro gli Azzurri portando via un preziosissimo e al tempo stesso clamoroso pareggio.
    Queste le parole del commissario tecnico dei “Kiwi” Ricki Herbert:

    • Sarà molto difficile vincere contro il Paraguay, sono consapevole di questo, ma i miei ragazzi hanno meritato di arrivare fin qui e l’intero Paese è al nostro fianco“.

    Per quanto riguarda le formazioni, intanto, il C.T. del Paraguay Gerardo Martino potrebbe apportare alcune modifiche: il difensore centrale Antolin Alcaraz (a segno contro contro l’Italia) ha subito una contusione alla caviglia e la sua presenza contro i neozelandesi è in dubbio. Non è sicura la presenza anche del centrocampista Jonathan Santana, alle prese con una contrattura. Herbert, invece, confermare il portiere Paston, protagonista di alcune decisive parate nel match contro gli azzurri. In difesa fiducia a capitan Nelsen, in attacco possibile schieramento con tre punte: Fallon, Smeltz e Killen.

    PARAGUAY-NUOVA ZELANDA, PROBABILI FORMAZIONI
    Probabili formazioni di Paraguay-Nuova Zelanda, terza giornata del gruppo F, in programma alle 16 a Polokwane.
    Paraguay (4-3-3): 1 Villa, 6 Bonet, 2 Veron, 14 Da Silva, 3 Morel, 13 Vera, 8 E. Barreto, 16 Riveros, 9 Santa Cruz, 19 Barrios, 18 Haedo Valdez. (12 D.Barreto e 22 Bobadilla portieri, 21 Alcaraz, 4 Caniza, 5 J. Caceres, 15 V. Caceres, 17 Aureliano Torres, 11 Santana, 20 Ortigoza, 10 Benitez, 7 Cardozo, 23 Gamarra). All: Gerardo Martino
    Nuova Zelanda (3-4-3): 1 Paston, 4 Reid, 6 Nelsen, 19 Smith, 11 Bertos, 5 Vicelich, 7 Elliott, 3 Lochead, 9 Smeltz, 10 Killen, 14 Fallon. (12 Moss e 23 Bannatyne portieri, 2 Sigmund, 18 Boyens 8 Brown, 13 Barron, 15 McGlinchey, 16 Clapham, 17 Mulligan, 21 Christie, 20 Wood, 22 Brockie). All.: Ricki Herbert. Arbitro: Yuichi Nishimura (Giappone)

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010