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  • Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo D. Russia e Slovenia favorite

    Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo D. Russia e Slovenia favorite

    In ultimo analizziamo il Girone D, il più “facile” dell’intero torneo dove 2 squadre (Russia e Slovenia) hanno già già in tasca il pass per la seconda fase (a meno di clamorosi suicidi) e le altre 4 squadre si daranno battaglia per l’ultimo posto disponibile: in leggero vantaggio la Bulgaria ma Georgia ed Ucraina non staranno a guardare. Belgio nettamente dietro e con pochissime possibilità di inserimento nella lotta.

    GRUPPO D:

    © Kevin C. Cox/Getty Images

    RUSSIA: Sergey Bykov, Andrey Vorontsevich, Viktor Khryapa, Andrei Kirilenko, Timofey Mozgov, Sergey Monya, Anton Ponkrashov, Vitaly Fridzon, Alexey Shved, Semen Antonov, Nikita Shabalkin, Dmitry Khvostov.

    La favorita al primo posto del girone D, anche per via del coach (David Blatt è un’assoluta garanzia) e Kirilenko dovrà dimostrare di non essere sulla via del declino. Se AK 47 sta bene è in grado di ricoprire ogni zona del campo, un giocatore totale che nessuna squadra può annoverare, capace di gestirsi in 4 ruoli diversi (escluso quello di playmaker anche se le abilità di passatore non gli mancano di certo). Le speranze russe di fare strada nel torneo passano soprattutto dalle sue lune.

    SLOVENIA: Uros Slokar, Jaka Lakovic, Luka Rupnik, Saso Ozbolt, Matjaz Smodis, Samo Udrih, Dino Muric, Goran Dragic, Goran Jagodnik, Zoran Dragic, Mirza Begic, Erazem Lorbek.

    Sfiderà i russi per il predominio in questo raggruppamento: il team è di sicuro livello ed affidamento, giusto mix tra giovani e “vecchi”. L’assenza dell’ex NBA Bostjan Nachbar darà modo a Goran Dragic di caricarsi la squadra sulle spalle, attenzione inoltre ai sempre pericolosi Matjaz Smodis ed Erazem Lorbek.

    BULGARIA: Filip Videnov, Deyan Ivanov, E.J. Rowland, Nikolay Varbanov, Aleksandar Yanev, Kaloyan Ivanov, Pavel Marinov, Chavdar Kostov, Bozhidar Avramov, Zlatin Georgiev, Tencho Banev, Asen Velikov.

    Il destino della Bulgaria è praticamente in mano ai fratelli Ivanov, a Rowland ed al micidiale tiratore Videnov. Con loro 4 in forma, il terzo posto è a portata di mano.

    UCRAINA: Sergiy Gladyr, Oleksiy Pecherov, Dmytro Zabirchenko, Denys Lukashov, Serhiy Lishchuk, Oleksandr Kolchenko, Oleg Saltovets, Andriy Agafonov, Vyacheslav Kravtsov, Oleksandr Lypovyy, Maxym Pustozvonov, Kyrylo Fesenko.

    Squadra fisicamente di livello superiore, ma tecnicamente un pò limitata: darà filo da torcere alla Bulgaria per il terzo posto che permette l’accesso alla seconda fase: Pecherov e Fesenko sono 2 certezze, anche Vyacheslav Kravtsov è ormai un punto fermo, Gladyr l’eventuale sorpresa della squadra. In più c’è in panchina coach Mike Fratello che con la sua esperienza NBA potrebbe giocare un brutto scherzo alle altre nazionali del girone.

    GEORGIA: Giorgi Gamqrelidze, Anatoli Boisa, Tornike Shengelia, Vladimir Boisa, Giorgi Tsintsadze, Konstantine Tugushi, Manuchar Markoishvili, Viktor Sanikidze, Nika Metreveli, Giorgi Shermadini, Taurean Green, Nikoloz Tskitishvili, Zaza Pachulia.

    Sullo stesso livello degli ucraini troviamo i georgiani a cui però manca un pò di esperienza internazionale vista la giovane età di gran parte (quasi tutti in verità) del gruppo. Se questi elementi “cresceranno” in fretta, i pericoli per Ucraina e soprattutto Bulgaria aumenteranno esponenzialmente. Team da non sottovalutare.

    BELGIO: Jonathan Tabu, Jorn Steinbach, Guy Muya, Dimitri Lauwers, Roel Moors, Marcus Faison, Maxime De Zeeuw, Randy Oveneke, DJ Mbenga, Christophe Beghin, Thomas Van Den Spiegel, Sam Van Rossom.

    Con l’infortunio di Axel Hervelle (ex Real Madrid, ora a Bilbao) le possibilità per il Belgio di passare il turno si riducono drastica

    Europei Lituania 2011: il Calendario

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  • Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo C. Per la Grecia insidie slave

    Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo C. Per la Grecia insidie slave

    Nel Gruppo C la Grecia, favorita al primo posto, dovrà stare attenta alle insidie che verranno dalle 4 formazioni slave inserite assieme a lei in questo girone: innanzitutto occhio alla Croazia, ma anche Montenegro e Bosnia Erzegovina meritano considerazione, un pò più staccata invece la Macedonia. Finlandia destinata sicuramente a chiudere il raggruppamento all’ultimo posto. GRUPPO C:

    © ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images
    GRECIA: Ioannis Bourousis, Michael Bramos, Nick Calathes, Antonis Fotsis, Kostas Kaimakoglou, Kostas Koufos, Dimitrios Mavroeidis, Kostas Papanikolaou, Konstantinos Sloukas, Kostas Vasileiadis, Vasilis Xanthopoulos, Nikolaos Zisis. La Grecia deve affrontare pesanti defezioni (Schortsanitis, Spanoulis, Diamantidis, Papaloukas e Mavrokefalides) ma resta pur sempre una squadra di livello. Con i giocatori citati prima gli ellenici avrebbero potuto veramente fare bene e magari tentare di sorprendere la Spagna per la vittoria finale, senza questo tipo di atleti ovviamente tutto è più difficile ma non impossibile perchè il talento è sempre considerevole e Bourousis (neo acquisto di Milano) un giocatore che può completamente spaccare in 2 una partita giocata sul filo dell’equilibrio. CROAZIA: Ante Tomic, Damjan Rudez, Marko Popovic, Bojan Bogdanovic, Rok Stipcevic, Marko Tomas, Dontaye Draper, Damir Markota, Krunoslav Simon, Luka Zoric, Luksa Andric, Stanko Barac. Subito dietro la Grecia merita un posto di rilievo la Croazia, guidata da Ante Tomic, la nazionale a scacchi biancorossi potrebbe essere la mina vagante del torneo. Senza Roko Ukic ci sarà molto meno “cervello” e raziocinio in campo, ma tutto questo verrà compensato in altri settori del campo. MONTENEGRO: Goran Jeretin, Vladimir Mihailovic, Omar-Sharif Cook, Boris Bakic, Vlado Scepanovic, Vladimir Dasic, Milos Borisov, Milko Bjelica, Vladimir Dragicevic, Nikola Vucevic, Nikola Pekovic, Slavko Vranes. Il terzo posto nel girone C se lo contendono Montenegro e Bosnia. Ma i montenegrini hanno un’arma che gli altri faranno fatica a contrastare: Nikola Pekovic, una forza della natura che in area pitturata non teme nè rivali, nè confronti tecnici e fisici. Il centro dei Minnesota Timberwolves potrebbe risultare decisivo anche contro avversari più quotati ed illustri. C’è da fare molta attenzione con questa nazionale che se assistita da un pò di buona sorte potrebbe imporsi all’attenzione mondiale come squadra emergente del panorama cestistico. BOSNIA-ERZEGOVINA:  Mirza Teletovic, Kenan Bajramovic, Nihad Dedovic, Elmedin Kikanovic, Sasa Vasiljevic, Ermin Jazvin, Milan Milosevic, Edin Bavcic, Henry Domercant, Goran Ikonic, Nemanja Gordic, Aleksej Nesovic. Buona squadra, quella bosniaca, che in partita, a tratti, diventa anche irresistibile. Peccato che questi picchi non trovino poi costanza nell’arco dell’intero match, ma se si trova la quadratura del cerchio ci sarà da soffrire per tutti. MACEDONIA: Lester McCalebb, Vlado Ilievski, Dimitar Mirakovski, Marko Simonovski, Darko Sokolov, Vojdan Stojanovski, Damjan Stojanovski, Gjorgi Cekovski, Pero Antic, Todor Gecevski, Predrag Samardziski, Kiril Nikolovski. Tutto dipenderà da Bo McCalebb. Il play della Montepaschi Siena sarà chiamato a trascinare un gruppo che non offre molto a livello di talento e di qualità. Missione difficile, probabile che i macedoni escano dal torneo già in questa prima fase. FINLANDIA: Mikko Koivisto, Antti Nikkila, Kimmo Muurinen, Shawn Huff, Gerald Lee Jr, Vesa Makalainen, Tuukka Kotti, Petteri Koponen, Sasu Salin, Hanno Mottola, Petri Virtanen, Teemu Rannikko. Assieme al Portogallo è stata l’ultima nazionale a qualificarsi. Possibilità ridotte a 0 di passare il turno, troppo inconsistente il roster finnico! Europei Lituania 2011: il Calendario ANALISI E ROSTER GRUPPO A ANALISI E ROSTER GRUPPO B   ANALISI E ROSTER GRUPPO D  

  • Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo B. Italia nel girone di ferro

    Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo B. Italia nel girone di ferro

    Dopo aver esaminato il Gruppo A, che ha nella Spagna la super favorita, passiamo al girone B, il più difficile della competizione, nel quale, purtroppo, è stata inserita anche l’Italia. Gli avversari (Serbia, Israele, Francia e Germania) sono ostacoli di non poco conto e per acciuffare uno dei primi 3 posti utili alla qualificazione alla seconda fase non bisognerà risparmiarsi, mettendo in campo tutto il cuore e tutte le armi a nostra disposizione. GRUPPO B: SERBIA: Nemanja Bjelica, Marko Keselj, Nenad Krstic, Milan Macvan, Boban Marjanovic, Stefan Markovic, Ivan Paunic, Kosta Perovic, Aleksandar Rasic, Dusko Savanovic, Milos Teodosic, Milenko Tepic. Con la Francia la compagine serba si giocherà il primo posto nel girone, non mancano nè qualità nè mezzi atletici, e proprio per questo è probabile che la Serbia faccia molta strada nella manifestazione continentale. Forse è l’unica squadra in grado di poter opporre una valida resistenza alla Spagna che resta la principale candidata al titolo, l’esordio sarà proprio contro l’Italia e qui si vedrà di che pasta sono fatte le 2 nazionali. FRANCIA: Nicolas Batum, Nando De Colo, Boris Diaw, Andrew Albicy, Charles Lombahe-Kahudi, Mickael Gelabale, Joakim Noah, Tony Parker, Florent Pietrus, Kévin Seraphin, Steed Tchicamboud, Ali Traore. Il quintetto dei transalpini è formato quasi tutto da giocatori NBA, Tony Parker, Nicolas Batum, Boris Diaw e Joakim Noah. In pratica una garanzia di successo, anche se mancherà Turiaf che era l’anima dello spogliatoio. Punto forte della squadra sarà l’incredibile atletismo, arma che potrebbe diventare anche devastante per gli avversari. In parole povere un team da tenere d’occhio e da non sottovalutare. ITALIA: Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Marco Carraretto, Andrea Cinciarini, Marco Cusin, Luigi Datome, Danilo Gallinari, Daniel Hackett, Antonio Maestranzi, Stefano Mancinelli, Marco Mordente, Andrea Renzi. Gli Azzurri proveranno a giocarsi l’ultimo posto disponibile, che fa accedere alla seconda fase, contro la Germania dato che Francia e Serbia sembrano un gradino sopra le altre. Finalmente potremo contare sui 3 giocatori NBA (Gallinari, Bargnani e Belinelli) più Hackett (che in America ha fatto l’Università) e Mancinelli (che potrebbe benissimo giocarsi le sue chance nel massimo campionato americano). In pratica anche qui un quintetto da NBA (anche se atipico che proverà a farsi largo con la tattica dello” small-ball”) che non dovrà sprecare nessuna occasione e dovrà sfruttare amnesie e momenti difficili degli avversari. Solo così potremo fare più strada possibile e tentare l’assalto alla Finale che regala la qualificazione alle prossime Olimpiadi di Londra.

    © DON EMMERT/AFP/Getty Images
    GERMANIA: Robin Benzing, Chris Kaman, Steffen Hamann, Johannes Herber, Jan-Hendrik Jagla, Dirk Nowitzki, Tim Ohlbrecht, Tibor Pleiß, Heiko Schaffartzik, Sven Schultze, Philipp Schwethelm, Lucca Staiger. I teutonici saranno l’avversario diretto dell’Italia nella caccia al terzo posto, rispetto ai nostri giocatori i tedeschi sono fortissimi sotto canestro potendo disporre di atleti molto alti e grossi. I punti fermi sono Dirk Nowitzki, neo campione NBA con i Dallas Mavericks (votato anche M.V.P. delle Finals) e Chris Kaman, centro di livello dei Clippers. Da tenere d’occhio anche il giovane Tibor Pleiss di cui si dice un gran bene, che sotto i tabelloni non teme nessun confronto. ISRAELE:  David Blu, Tal Burstein, Lior Eliyahu, Yaniv Green, Yotam Halperin, Elishay Kadir, Uri Kokia, Gal Mekel, Yuval Naimy, Afik Nissim, Yogev Ohayon, Guy Pnini. Ci fosse stato Omri Casspi, giocatore in rampa di lancio in NBA, forse le insidie israeliane sarebbero state difficili da schivare per tutti. Senza di lui Israele perde tanto e probabilmente si dovrà accontentare del penultimo posto nel gruppo B. LETTONIA: Andrejs Selakovs, Martins Meiers, Mareks Jurevicus, Rihards Kuksiks, Davis Bertans, Mareks Mejeris, Arturs Berzins, Rolands Freimanis, Janis Blums, Janis Strelnieks, Dairis Bertans, Edgars Jeromanovs. Anche qui vale lo stesso discorso fatto prima per Israele: con Andris Biedrins i lettoni avrebbero potuto dire la loro, ma senza il centrone dei Golden State Warriors, le speranze di raggiungere la seconda fase restano davvero minime. Europei Lituania 2011: il Calendario ANALISI E ROSTER GRUPPO A  ANALISI E ROSTER GRUPPO C  ANALISI E ROSTER GRUPPO D

  • Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo A. Spagna favorita

    Europei Lituania 2011: Roster e analisi del Gruppo A. Spagna favorita

    Analizziamo i 4 gironi e pubblichiamo i roster ufficiali della 24 squadre che prenderanno parte all’Europeo di basket che si aprirà domani pomeriggio (ore 15.30 circa) in Lituania. Partiamo dal gruppo A, quello dei favoriti spagnoli, e nelle prossime ore passeremo in rassegna anche gli altri 3 gironi.

    © Jorge Guerrero/AFP/Getty Images
    GRUPPO A: SPAGNA: Jose Manuel Calderon, Ricky Rubio, Victor Sada, Sergio Llull, Juan Carlos Navarro, Rudy Fernandez, Fernando San Emeterio, Victor Claver, Felipe Reyes, Serge Ibaka, Marc Gasol, Pau Gasol. Una vera e propria corazzata, basta scorrere l’elenco dei nomi per avere paura. La maggior parte dei giocatori sono atleti che giocano in NBA e ciò rende la squadra di Sergio Scariolo la vera favorita al titolo. Pau Gasol è il giocatore più dominante in ambito europeo, difficilmente contrastabile per chiunque. Ovviamente le altre squadre metteranno in campo tutto il loro potenziale per mettere in difficoltà la Spagna ma la missione pare veramente proibitiva, solo una debacle potrebbe impedire al team iberico di non arrivare quantomeno alla Finalissima. TURCHIA: Oguz Savas, Enes Kanter, Ersan Ilyasova, Hidayet Turkoglu, Cenk Akyol, Emir Preldzic, Ender Arslan, Kerem Tunceri, Omer Onan, Omer Asik, Izzet Turkyilmaz, Sinan Guler. La probabile seconda classificata nel girone A, negli ultimi anni il vivaio turco ha sfornato talenti di prim’ordine e con un gruppo del genere si punta decisi alla zona medaglie. LITUANIA: Tomas Delininkaitis, Paulius Jankunas, Simas Jasaitis, Sarunas Jasikevicius, Robertas Javtokas, Mantas Kalnietis, Rimantas Kaukenas, Ksistof Lavrinovic, Marijonas Petravicius, Martynas Pocius, Darius Songaila, Jonas Valanciunas. I padroni di casa si giocheranno il terzo posto con la Gran Bretagna, dato che rispetto all’ultima edizione del Mondiale la formazione baltica ha perso qualcosa in qualità. Il fatto di giocare in casa potrebbe dare la spinta a dare più del 100% anche perchè di solito il pubblico lituano nelle manifestazioni sportive diventa molto “caldo”. GRAN BRETAGNA: Ogo Adegboye, Robert Archibald, Andrew Lawrence, Kyle Johnson, Devon van Oostrum, Joel Freeland, Eric Boateng, Andrew Sullivan, Dan Clark, Luol Deng, Mike Lenzly, Nate Reinking, Ryan Richards. E’ probabile che la nazionale britannica si qualifichi per il girone successivo, e per farlo dovrà vedersela con la Lituania per l’ultimo posto a disposizione, visto che Polonia e Portogallo non sembrano essere alla sua altezza. L’assenza di Ben Gordon è pesante, ma Luol Deng può vincere una partita da solo a questi livelli, visto che risulta molto spesso decisivo anche in NBA. POLONIA: Robert Skibniewski, Tomasz Snieg, Piotr Pamula, Lukasz Koszarek, Dardan Berisha, Lukasz Wisniewski, Adam Waczynski, Thomas Kelati, Damian Kulig, Piotr Szczotka, Pawel Leonczyk, Adam Lapeta, Szymon Szewczyk, Adam Hrycaniuk. Ci proverà la Polonia ad impensierire chi commetterà un passo falso nel girone ma le speranze di passare il turno sono ridotte al lumicino. Ci fosse stato marcin Gortat, centro di notevole talento dei Phoenix Suns, saremmo qui a parlare di tutt’altre cose, ma la sua indisponibilità relega i polacchi ad un ruolo veramente marginale. PORTOGALLO: António Tavares, Jose Costa, Filipe da Silva, Miguel Minhava, Paulo Cunha, Fernando Sousa, Cláudio Fonseca, Carlos Andrade, Marco Goncalves, Elvis Evora, Miguel Miranda, Joao Santos. La vittima sacrificale del gruppo, ultima a qualificarsi, assieme alla Finlandia, all’Europeo. Senza giri di parole, non ci sono possibilità che questo gruppo superi la prima fase, troppo ampio il divario dalle altre, si punta magari ad ottenere una vittoria (che sarebbe già un bel successo) e per qualche giucatore di mettersi in luce e salire alla ribalta. Europei Lituania 2011: il Calendario    ANALISI E ROSTER GRUPPO B  ANALISI E ROSTER GRUPPO C  ANALISI E ROSTER GRUPPO D

  • Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Cerimonia spettacolare con il dolore nel cuore

    Olimpiadi Invernali Vancouver 2010: Cerimonia spettacolare con il dolore nel cuore

    La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Vancouver 2010 è stata a dir poco spettacolare, ma intrisa di commozione e dolore per la tragica morte (in una sessione di prove!), poco prima del grande evento, dello slittinista georgiano Nodar Kumaritashvili, sfortunato 21 enne che nel grande sogno di portare in alto i colori e lo spirito del suo Paese ha trovato, purtroppo, la fine del suo tempo in questo mondo.
    La Georgia, dal canto suo, sebbene con l’angoscia e il dolore nel cuore dei suoi atleti in Canada e della sua gente in Europa, ha deciso di portare avanti l’impegno Olimpico, e l’entrata nell’arena del Bc Place ha toccato gli animi di tutti i 60 mila presenti che si sono alzati in piedi per dare forza, sostegno, coraggio e solidarietà in un ideale abbraccio a tutta una nazione colpita da un dramma immane ed inaspettato. Immobile la bandiera dello sciatore, listata a lutto come le uniformi dei compagni di avventura di Norad presenti all’interno del BC Place. Nodar non c’è più, e loro con le lacrime agli occhi e una sciarpa nera al collo, seguono il loro portabandiera con la convinzione e la fierezza, ne siamo sicuri, di essere georgiani. Lacrime solcano il volto di qualche animo più sensibile sugli spalti, applausi scroscianti incoraggiano la delegazione che “sfila” nell’arena, non bastassero i problemi interni nel piccolo Paese dell’est Europeo, e i noti contrasti con la Russia, ora si aggiunge dolore che si accumula su già tanto dolore. Forza Georgia, il mondo intero ti è vicino, nel rispetto del tuo dramma e con un sorriso per aiutarti nel futuro.

    La macchina delle Olimpiadi quindi non si è fermata, la cerimonia è stata un grande show, ci sono voluti quattro anni di lavoro, otto gruppi composti dai rappresentanti di ogni etnia e culto religioso, simbolo della forte integrazione culturale e razziale del Paese Nordamericano, la missione di fornire un’identità attraverso le diversità. Su queste basi hanno lavorato David Atkins e Ignatius Jones, direttori artistici della cerimonia. Al centro del palcoscenico il nucleo concettuale della prima parte dell’evento: quattro enormi totem, gli elementi, a rappresentare i popoli nativi (Lil’Wat, Musqueam, Squamish e Tselil-Waututh); le braccia aperte al mondo come simbolo di integrazione fino al termine dello show musicale di Nelly Furtado e Bryan Adams, stelle ed “eroi” pop-rock nazionali (rigorosamente fatto in play-back).
    Poi un lungo omaggio alla storia del Canada per mezzo dei suoi simboli naturali (il ghiaccio, l’orso e la foglia d’acero), sociali-storico-culturali (gli aborigeni, l’era coloniale, la tolleranza e la libertà) e naturalmente sportivi (c’era anche Jacques Villenueve tra i sei che hanno portato la bandiera con i cinque cerchi e Donald Sutherland, famosissimo attore che ha scritto pagine importantissime ed indimenticabili della storia del cinema mondiale).
    Il via ai Giochi è stato dato da Michelle Jean, governatore della Columbia; tripode acceso da Wayne Gretzky, leggenda dell’hockey. Gli altri tedofori che hanno accompagnato il cammino della fiaccola sono tutti leggende sportive nazionali come Rick Hansen (atleta paralimpico notissimo da queste parti), poi Catriona LeMay Doan (pattinatrice), Steve Nash (cestista NBA per ben 2 volte MVP dell’intera Lega e che attualmente milita nei Phoenix Suns), Nancy Green (campionessa di sci alpino degli anni ’60). Il giuramento è stato letto dalla migliore giocatrice di hockey del mondo, Hayley Wickenheiser, sempre in compagnia di Wayne Gretzky.
    C’è stato anche un intoppo nell’accensione del tripode, ma tutto ciò non ha scalfito la spettacolarità dell’evento e della cerimonia, piena di coreografie spettacolari e giochi di luce che è stata seguita da 3 miliardi di telespettatori in tutto il mondo.

    L’Italia ha avuto in Giorgio Di Centa il portabandiera della delegazione azzurra, in un elegantissimo completo grigio, bianco e blu. Il fondista (2 ori ai Giochi di 4 ani fa) ha detto:

    È un’emozione indescrivibile, solo ora mi rendo conto di quanto sono orgoglioso di rappresentare questa Italia: ringrazio chi mi ha fatto questo regalo. Ho tenuto questa bandiera non pensando solo a me, ma a tutta la squadra e mi auguro che ora anche la gente che sta lontano ci sostenga. Entrando in questo stadio, con tutto il bianco a ricordare la neve, ho pensato a un mondo libero, e a questo le Olimpiadi devono far pensare“.

    A chiudere la sfilata delle 82 nazioni partecipanti è stato il Canada, e subito dopo, un minuto di silenzio per lo sfortunato atleta georgiano.

    Il fuoco brucerà fino al 28 di febbraio quando calerà il sipario su questa 21esima edizione dei Giochi Olimpici Invernali, che per la terza volta saranno ospitati dal Canada (in passato ci sono state Montreal ’76 e Calgary ’88). Giochi però sui quali è passata la fredda mano della morte e la sua nera ombra, colpendo in tutta la sua atrocità un ragazzo che sognava i Giochi e non li riuscirà a vivere.

  • Qualificazioni Sud Africa 2010: Kaladze segna, Lippi ringrazia e si difende

    Il protagonista assoluto di Georgia Italia è il difensore milanista Kaladze autore di una doppia autorete che consente all’Italia di portare a casa tre punti importanti ma senza aver fatto molto per meritarlo. Il campo per molto tempo non si è vista la differenza tra i campioni del mondo in carica e la modesta Georgia di Hector Cuper.

    Il 4-4-2 messo in campo da Lippi è apparso da subito troppo prudente lasciando paradossalmente il controllo del gioco ai padroni di casa prediligendo la manovra di rimessa con lanci lunghi alla ricerca della testa di Iaquinta. Giuseppe Rossi questa sera ha faticato piu del dovuto per trovare la posizione in campo rendendosi autore di una partita modesta, anche Marchionni e Camoranesi sono apparsi molto prudenti non creando mai la superiorità sulle fasce. Meglio nella ripresa dopo il regalo di Kaladze con l’ingresso di D’Agostino e Quagliarella la manovra ha acquisito brillantezza con due suggeritori in campo come il centrocampista udinese e Pirlo. Discutibile la scelta di lippi nei 20′ minuti finali schierando a difesa del risultato Santon al posto di Camoranesi.

    IL TABELLINO
    GEORGIA-ITALIA 0-2 11′,22′ st aut. Kaladze

    Georgia (4-4-1-1): Lomaia; Lobjanidze, Khizanishvili, Kaladze, Sanaia; Khmaladze, Kobiashvili, Ramadze (28′ st Tskitishvili), Kenia; Ananidze (14′ st Vatsadze); Dvalishvili. A disposizione: Mamaladze, Khavkhadze, Devdariani, Gondadze, Mentesashvili. All.: Cuper

    Italia (4-4-2): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Marchionni (12′ st D’Agostino), Pirlo, Palombo, Camoranesi (27′ st Santon); Iaquinta, G. Rossi (12′ st Quagliarella). A disposizione: Marchetti, Legrottaglie, Pepe, Gilardino. All.: Lippi
    Arbitro: Marcin Borski (POL)
    Ammoniti: Criscito (I), Khmaladze (G)

  • Qualificazioni Sud Africa 2010: Georgia-Italia. Iaquinta, Marchionni e Criscito le novità di Lippi

    Qualificazioni Sud Africa 2010: Georgia-Italia. Iaquinta, Marchionni e Criscito le novità di Lippi

    Marcello LippiLippi abbandona gli esperimenti e schiera un Italia piu prudente per cercare di non riaprire il discorso qualificazione che ci vede in vantaggio sull’Irlanda del Trap di un punto e di una partita. La trasferta in Georgia sarà ricche di insidie per gli azzurri, che giocaranno in un clima incandescente e contro una vecchia conoscenza Hector Cuper. L’ex interista le proverà tutte per far uno sgarbo agli azzurri e per l’occasione recupererà il milanista Kaladze.

    Lippi schiera un 4-4-2 abbottonato con Criscito favorito a Grosso come esterno sinistro, centrocampo con Pirlo e Palombo sugli esterni Camoranesi dirottato a sinistra e la novità Marchionni a destra, attacco con Giuseppe Rossi e Iaquinta preferito a Gilardino per lo straordinario momento di forma

    Probabili formazioni di Georgia-Italia:
    GEORGIA (4-4-2): Lomaia; Kashia, Kaladze, Lobianidze, Khizanishvili; Kenia, Khmaladze, Seturidze, Kobiashvili; Dvalishvili, Merebashvili. Allenatore: Cuper
    ITALIA (4-4-2): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito (Grosso); Camoranesi, Pirlo, Palombo, Marchionni; Rossi, Iaquinta. Allenatore: Lippi
    ARBITRO: Borski (Polonia).

  • Italia: Lippi esclude ancora Cassano. Unica novità Marchionni

    Italia: Lippi esclude ancora Cassano. Unica novità Marchionni

    Marcello LippiIl ct della Nazionale Marcello Lippi ha convocato 23 giocatori in vista del doppio impegno contro Georgia (sabato 5 settembre a Tbilisi) e Bulgaria (mercoledì 9 settembre a Torino) valide per le qualficazioni ai prossimi Mondiali di Sud Africa 2010.
    Nella lista, come era prevedibile, non figura il nome di Antonio Cassano mentre il volto nuovo è il laterale di centrocampo della Fiorentina Marco Marchionni. Confermati invece Criscito e Marchisio dopo il buon debutto nella gara contro la Svizzera.

    Questi i 23 convocati:

    • PORTIERI

    Gigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Federico Marchetti (Cagliari)

    • DIFENSORI

    Fabio Cannavaro (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Domenico Criscito (Genoa), Fabio Grosso (Lione), Nicola Legrottaglie (Juventus), Davide Santon (Inter), Gianluca Zambrotta (Milan)

    • CENTROCAMPISTI

    Mauro German Camoranesi (Juventus), Gaetano D’Agostino (Udinese), Daniele De Rossi (Roma), Marco Marchionni (Fiorentina), Claudio Marchisio (Juventus), Angelo Palombo (Sampdoria), Simone Pepe (Udinese), Andrea Pirlo (Milan)

    • ATTACCANTI

    Antonio Di Natale (Udinese), Alberto Gilardino (Fiorentina), Vincenzo Iaquinta (Juventus), Fabio Quagliarella (Napoli), Giuseppe Rossi (Villarreal)

    I convocati dovranno trovarsi lunedì entro le ore 24.00 presso il Centro tecnico federale di Coverciano a Firenze. Martedì 1 settembre alle ore 10.30 la Nazionale sosterrà la prima seduta di allenamento.