Tag: Genoa

  • Esonerato Del Neri. Pronto il Ballardini-bis

    Esonerato Del Neri. Pronto il Ballardini-bis

    E sono tre! Il Genoa cambia ancora staff tecnico, esonerando Gigi Del Neri e chiamando Davide Ballardini. Fatali per l’ex blucerchiato le due sconfitte consecutive contro Cagliari (in trasferta) e Catania (in casa). Subentrato tre mesi fa a De Canio, l’allenatore veneto non è riuscito a far sua la squadra, conquistando solamente 8 punti in 13 partite. Poca roba per Preziosi, patron ambizioso che dopo l’addio di Gasparini nel 2010, non è riuscito a trovare il tecnico giusto per far decollare il progetto dei grifoni. I continui cambi in panchina e le sessioni di mercato caratterizzate da piccole rivoluzioni non aiutano, ma adesso a preoccupare maggiormente è la classifica, che vede i rossoblu fermi al diciottesimo posto (e se non fosse per la penalizzazione del Siena, il grifone si ritroverebbe una posizione più sotto).

    “Se dopo tutte queste sconfitte Del Neri è ancora lì, vuol dire che la mia fiducia è eterna”, con questa frase, detta non tanto tempo fa, Preziosi si dimostra per l’ennesima volta incoerente.

    Ballardini torna sulla panchina del Genoa ©  Paolo Bruno/Getty Images
    Ballardini torna sulla panchina del Genoa © Paolo Bruno/Getty Images

    IL RUOLINO DI GIGI – Due vittorie (contro Atalanta e Bologna), due pareggi e ben nove sconfitte. La posizione in classifica è di quelle preoccupanti con la salvezza che dista 3 lunghezze. Oltre ai pochi punti conquistati, anche il gioco espresso dalla squadra di Del Neri non ha convinto Enrico Preziosi che ha deciso così di affidarsi al tecnico che ha portato i rossoblu al decimo posto nella stagione 2010/2011.

    PEGGIO DI DE CANIO – L’arrivo di Del Neri venne accolto tra l’entusiasmo del patron e quello più timido del pubblico (a causa della sua precedente esperienza nella sponda opposta di Genova), ma è riuscito a far peggio di De Canio, che conquistò 9 punti in 8 gare ad inizio stagione.

    BALLARDINI BIS – Ecco quindi il ritorno dell’ex tecnico di Cagliari, Palermo e Lazio. I tifosi rossoblu hanno un buon ricordo dell’allenatore che nel 2010/2011 portò il Genoa ad una tranquilla salvezza. Fu il primo successore dell’era post-Gasperini, l’unico in grado di confermare il grifone a buoni livelli. Ballardini ha firmato un contratto fino a giugno ed in caso di salvezza la sua conferma è assicurata. L’impresa non è delle più facili a causa del livello tecnico della squadra che non è di molto superiore rispetto alle altre squadre poco sopra il grifone.

  • Immobile si candida per la Juventus: “sono pronto”

    Immobile si candida per la Juventus: “sono pronto”

    L’esigenza della Juventus sul mercato di riparazione è, come noto, quella di riuscire a rinforzare il proprio attacco con una soluzione che possa conciliare l’esigenza di rispettare il budget limitato con la necessità di infoltire un reparto che, a causa dei problemi fisici di Mirko Vucinic, della vena non più ottimale di Fabio Quagliarella, del lungo stop a Niklas Bendtner, del rendimento a corrente alternata di Matri e Giovinco, sembra il principale “colpevole” della mini-crisi di inizio 2013, che ha portato agli uomini di Conte solo un punto in due partite di campionato. Per questo, nel post-partita del Tardini, dopo il pareggio contro il Parma, Antonio Conte non ha potuto sottrarsi alle domande sul mercato attaccanti ed ha usato toni schietti, ribadendo la necessità di acquisti low cost che ptrebbero portare, così, a Ciro Immobile, attuale attaccante del Genoa.

    Lo stesso Immobile non ha fatto mistero di esser pronto a correre a Torino qualora giungesse una chiamata della Juventus, un ambiente che conosce alla perfezione avendo fatto tutta la trafila nelle giovanili bianconere: ora, invece, il suo cartellino è a metà tra Genoa e Juventus, dopo l’operazione da 4 milioni di euro portata avanti nello scorso mercato estivo, e prima del nuovo interessamento della Juventus, per Immobile non c’erano altri pensieri fuorchè la squadra rossoblu, nella quale si è saputo mettere bene in luce in questo scorcio di stagione. Ma, dopo aver sentito “profumo di Juve” le cose sono cambiate, anche perchè per il giovane di origini campane sarebbe un sogno “lottare per lo scudetto ed avere un’occasione di svolta per la mia carriera: o bene o male male”. 

    Immobile si candida per la Juventus | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Immobile si candida per la Juventus | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La Juventus, dunque, potrebbe essere una sorta di trampolino di lancio definitivo per lui, finora considerato un giovane dal buon potenziale, ritrovando Antonio Conte in veste di allenatore dopo l’esperienza di Siena che sembra aver lasciato nel ventitreenne Immobile un ricordo molto positivo del tecnico salentino, al punto da sottolinearne le grandi doti di motivatore e la capacità di curare i dettagli e di restituire alla Juventus una mentalità vincente, aggiungendo di “essere orgoglioso per i complimenti dell’allenatore campione d’Italia non possono che fare piacere, sono uno stimolo per migliorarsi”.

    Se, quindi, dal canto suo Immobile sarebbe ben lieto di compiere il viaggio Genova-Torino, resta da capire quali siano le intenzioni dei due club: per la Juventus, l’affare potrebbe farsi considerando che il calciatore risponde alle caratteristiche richieste dal mister, ma resterebbe da comprendere su quali basi economico-tecniche poter discutere con il presidente del Genoa Preziosi. Infatti, l’entourage del numero uno rossoblu ha fatto trapelare che per la partenza dell’attaccante, il Genoa vuole in cambio una contropartita da scegliere fra Padoin e Marrone, due giocatori molto ben visti da Conte che, nonostante non li consideri due titolari, non ha mai negato loro il giusto spazio sia in campionato che in Coppa Italia, e che soprattutto in un periodo fitto di impegni come quello appena iniziato non vorrebbe lasciar partire.

    Probabilmente, per evitare di privarsi di uno tra i due calciatori, la Juventus dovrebbe alzare l’offerta economica per il cartellino fino a sei milioni di euro, una cifra ragionevole per concludere l’operazione in breve tempo anche considerando i buoni rapporti tra i due club.

  • Mauro Zarate all’attacco “A Roma a fare il pastore”

    Mauro Zarate all’attacco “A Roma a fare il pastore”

    Anno nuovo, storie vecchie. I rapporti tra la Lazio e Mauro Zarate rimangono ai minimi storici. Da una parte c’è una società che ha investito tanto nell’argentino (circa 20 milioni di euro), dall’altra un giocatore che dopo il primo anno ad alto livello ha subito un lungo e graduale crollo dal punto di vista fisico e tecnico. Dribbling sbagliati, passaggi intercettati e pochi gol. A che serve alla Lazio un calciatore così? A nulla! Prima Reja, poi Petkovic l’hanno messo alla porta e neanche il prestito annuale all’Inter nella scorsa stagione è servito per ritrovare la brillantezza del campionato 2008-2009. Adesso le due parti sono pronte a dirsi addio e le varie frecciatine iniziano ad infastidire anche i tifosi che da qualche mese hanno deciso di abbandonare l’argentino.

    Ma che ne sarà di Zarate? L’alto ingaggio, le prestazioni scadenti dell’ultimo periodo e Lotito sono gli ostacoli principali da superare per poter lasciare Roma.

    Continuano le frecciatine tra Zarate e la Lazio © Paolo Bruno/Getty Images
    Continuano le frecciatine tra Zarate e la Lazio © Paolo Bruno/Getty Images

    Twitter“In partenza per Roma. A fare il pastore di Formello per un anno”. Questa la frase-frecciata, scritta da Zarate nel noto social network prima del suo rientro nella Capitale. La rottura sembra insanabile e l’addio del giocatore è certo. Petkovic non lo prende in considerazione e neanche con la cessione di Rocchi guadagnerà delle posizioni nelle gerarchie del tecnico.

    Mercato – A questo punto l’argentino dovrà guardarsi attorno alla ricerca di una società che voglia puntare sulle sue qualità. Il Fenerbahce sembrerebbe interessato al giocatore, che non vorrebbe però trasferirsi in Turchia, in un campionato di livello medio-basso e dal poco clamore mediatico. Allora rimane l’opzione Genoa, con Enrico Preziosi pronto a recuperare Zarate dal punto di vista mentale. Resta da capire quanto possa essere fattibile come operazione, visto l’alto ingaggio dell’attaccante e un caratterino non facile da gestire, soprattutto in una squadra che sta lottando con le unghie e con i denti per mantenere la categoria.

    The end – I titoli di coda del film Zarate Lazio sono partiti. Al momento si vive da separati in casa, con allenamenti regolari con il gruppo ma la convocazione per la partita contro il Cagliari del 5 gennaio è lontana anni luce.

  • Palermo su Ciro Immobile, Lo Monaco annuncia l’accordo

    Palermo su Ciro Immobile, Lo Monaco annuncia l’accordo

    Il gol segnato a San Siro contro l’Inter, potrebbe corrispondere all’ultima marcatura per Ciro Immobile con la maglia del Genoa. Il giovane attaccante aveva giá fatto capire di non essere piú in sintonia con la tifoseria gialloblu con la sua esultanza polemica. Dopo aver saltato Ranocchia e battuto Handanovic con tiro potente, Immobile ha voluto quasi azzittire la tifoseria genoana accorsa al Meazza. I tanti ultrá gialloblu non l’hanno affatto presa bene e hanno risposto per le righe all’ex attaccante del Pescara.

    STAGIONE NO – Il gesto dell’esultanza di San Siro e solo l’ultima goccia che fatto traboccare il vaso. Giá da un po’ di tempo il Genoa e Immobile erano arrivati ai ferri corti: la stagione del Grifone é stata fin quí molto travagliata. Tanti allenatori si sono succeduti sulla panchina gialloblu e per Immobile non é stato facile essere sempre al top.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile potrebbe lasciare il Genoa a gennaio | ©Getty Images
    Qualche gol, il giovane attaccante l’ha pure segnato, ma é nulla in confronto a quello che il giovane ci aveva fatto vedere ai tempi del Pescara di Zeman. La logica conseguenza delle cose é che il Genoa e Immobile non fanno piú l’uno per l’altro. Meglio per entrambi, la strada della separazione.

    LO MONACO – Certo, le qualitá di Ciro Immobile sono note a molti e non é difficile ipotizzare che la lista delle pretendenti per lui sia molto nutrita. La societá che peró sembra essere in vantaggio per l’acquisto di Immobile, sembra essere il Palermo. Le parole dell’Ad catanese Lo Monaco, dichiarate a Sky Sport, confermano quanto detto: “Alla luce dell’infortunio di Hernandez. Abbiamo un accordo sulla parola per Immobile con Preziosi, poi gli eventi mutano e stiamo alla finestra. Vogliamo una punta, questo è chiaro“.

    PALERMO SCATENATO – I rosanero intanto sono una delle societá piú attive sul mercato in entrata. Non solo Immobile in cima alla lista dei desideri ma anche tanti altri nomi. Fra gli affari conclusi ecco quello riguardante Aronica: l’ex difensore del Napoli é arrivato a Palermo perché voluto fortemente da Lo Monaco. Intanto sembra esserci anche l’intesa fra Dossena, altro giocatore del Napoli, e il Palermo: solo nei prossimi giorni vedremo se la situazione sará in grado di sbloccarsi del tutto. Per quanto riguarda l’attacco, qualora la strada per Immobile si complicasse, ecco un altro giocatore del Genoa: si tratta di Borriello.

  • Inter, Stramaccioni avrà il vice Milito. Si tratta per Borriello

    Inter, Stramaccioni avrà il vice Milito. Si tratta per Borriello

    Mercato Inter. Che regalo ci sarà sotto l’albero di Natale di Stramaccioni? Non si sa, ma Moratti, Branca e company vorrebbero dare al proprio tecnico il vice Milito tanto richiesto. In questi giorni si sono fatti tanti nomi, alcuni piuttosto suggestivi se non impossibile ma nelle ultime ore il campo sembra essersi ristretto a due-tre giocatori trattabili con i rispettivi club. Tra questi ci sarebbe una punta che fino a sabato difficilmente si sarebbe potuto muovere dal club di appartenenza ma che a causa di un litigio potrebbe salutare tifosi e città. Parliamo di Marco Borriello, bomber del Genoa, messo sul mercato da Preziosi dopo il recente litigio tra il giocatore e il direttore sportivo Foschi che ha di fatto escluso il giocatore dalla sfida di San Siro contro l’Inter di sabato.

    La trattativa con il Genoa sarebbe già avviata e l’ottimo rapporto tra i due club potrebbe portare ad una facile conclusione dell’affare, anche perché il club rossoblu avrebbe mostrato un certo interesse verso Silvestre, in lista di trasferimento dall’Inter dopo il pessimo inizio di stagione.

    Borriello nuovo obiettivo dell'Inter © Paolo Bruno/Getty Images
    Borriello nuovo obiettivo dell’Inter © Paolo Bruno/Getty Images

    La trattativa – Scambio alla pari Borriello – Silvestre? Si può fare! Le due società non hanno intenzione di spendere e da una parte si cerca una punta (Inter) e dall’altra un difensore (Genoa) e le due situazioni potrebbero favorire l’esito positivo dell’operazione. L’argentino a Milano non trova spazio e ha bisogno e sopratutto voglia di giocare per tornare ai livelli di Catania e Palermo. L’ex Milan invece, pur godendo della stima dei tifosi rossoblu ha avuto un litigio con Foschi e la conseguente esclusione dalla partita Inter-Genoa da parte del tecnico Del Neri per scelta tecnica.

    Con l’arrivo di Borriello, Stramaccioni potrebbe consentire a Livaja di andare a fare esperienza lontano da Milano trovando la continuità che non trova con la maglia nerazzurra (se non in Europa League). Il mercato è alle porte e tutto lascia intuire che l’affare si farà!

  • Solo un pari tra Inter e Genoa. Adesso la Juve dista nove punti

    Solo un pari tra Inter e Genoa. Adesso la Juve dista nove punti

    Grandi emozioni e tantissime occasioni nel match dell’ora di pranzo della diciottesima giornata di Serie A. In campo Inter-Genoa in un San Siro piuttosto vuoto che non rende merito alla bella gara giocata dalle due squadre. Finisce 1-1 tra nerazzurri e rossoblu con le reti di Immobile e Cambiasso con un palo clamoroso di Livaja a pochi centimetri dalla porta. Con un solo punto conquistato, la formazione interista si allontana ulteriormente dalla testa della classifica e la Juve adesso dista ben 9 punti. I liguri invece rimangono in zona retrocessione ma i ragazzi di Del Neri mostrano ottimi segnali di cresciuta. L’Inter invece continua il suo non brillantissimo periodo e Stramaccioni a fine gara si complimenta con la squadra per il coraggio dimostrato in campo nonostante una condizione da rivedere.

    La partita – Gran bella gara quella vista a San Siro. Da una parte un’Inter in affanno dopo un recupero in classifica importante, dall’altra un Genoa a caccia di punti salvezza arrivato a Milano senza nulla da perdere. Buon ritmo fin dai primi minuti, con azioni importanti verso le porte difese da Handanovic e Frey.

    Immobile zittisce la sua curva © Claudio Villa/Getty Images
    Immobile zittisce la sua curva © Claudio Villa/Getty Images

    Un match che rimane inchiodato sullo 0-0 fino al 75′, grazie soprattutto alle giornate di grazie dei due estremi difensori. Ad un quarto d’ora dalla fine, con i nerazzurri a caccia del gol vittoria arriva la doccia fredda. Immobile parte in contropiede, supera in velocità Ranocchia e insacca con il mancino alle spalle di Handanovic. Il pareggio interista arriva dieci minuti più tardi con il l’argentino Cambiasso, abilissimo ad inserirsi senza palla in area su un cross dalla sinistra e segnare con un preciso colpo di testa. Gli ultimi minuti sono un forcing nerazzurro, con quattro attaccanti in campo. Nei minuti finali Livaja colpisce un clamoroso palo a pochi centimetri dalla porta tra la disperazione generale dei compagni e di Stramaccioni.

    L’esultanza – Ciro Immobile dopo aver realizzato il gol del vantaggio, zittisc i suoi tifosi portando il dito all’altezza della bocca e urlando “zitti, zitti”. Cessione in vista per l’attaccante napoletano? Chissà…

    Addio scudetto? – La distanza tra Inter e Juventus diventa pesante ad una giornata dalla chiusura del girone d’andata. Una nuova rimonta pare quasi impossibile, anche se gli impegni di Champions dei bianconeri potrebbero far perdere punti preziosi.

    Preziosi – Già acquistati Floro Flores e Matuzalem, in arrivo almeno un difensore e un centrocampista. Il mercato invernale potrebbe consegnare a Del Neri una rosa profondamente rinnovata per una salvezza ampiamente alla portata dei genoani.

    PAGELLE INTER-GENOA
    Immobile 7.5 – Immenso lavoro per la punta rossoblu. Da profondità, tiene palla, subisce falli e perde tempo. Realizza anche il gol del momentaneo vantaggio e si lamenta con i propri tifosi che hanno criticato troppe volte il napoletano.
    Kucka 7.5 – Straordinario. Davanti agli occhi di Moratti e Branca che avrebbero voluto portarlo a Milano, prende in mano la squadra e la trascina verso un risultato importante. Ritrovato.
    Zanetti 7 – Quasi 40 anni e non sentirli! Corre come un giovanotto, vince tutti i contrasti e rimane sempre in piedi nei duelli. Extraterrestre.
    Cassano 6 – Prestazione ben al di sotto delle sue capacità. Prova qualche giocata, ma non entra mai nel vivo della partita. L’Inter ha bisogno delle sue invenzioni.

    TABELLINO INTER-GENOA 1-1
    Inter (3-4-3): Handanovic 6.5; Ranocchia 6.5, Samuel 6.5, J. Jesus 6 (46′ Chivu 5.5); Zanetti 7, Gargano 7 (79′ Livaja 5), Cambiasso 7, Alvarez 5.5 (30′ Pereira 6.5); Palacio 6, Milito 6, Cassano 6.
    Genoa (4-5-1): Frey 6.5; Sampirisi 6, Canini 6, Granqvist 7, Antonelli 6; Rossi 6 (72′ Piscitella 6.5), Kucka 7.5, Toszer 5.5; Bertolacci 6 (69′ Anselmo 5, 91′ Kranjic sv), Vargas 6; Immobile 7.5.
    Marcatori: 75′ Immobile (G), 85′ Cambiasso (I)

  • Le follie di Preziosi, Merkel per Floro Flores. Vicino Matuzalem

    Le follie di Preziosi, Merkel per Floro Flores. Vicino Matuzalem

    Ennesima operazione di calciomercato incomprensibile da parte del Genoa, che cede la comproprietà di Merkel e Alhassan all’Udinese per garantirsi Floro Flores. Una decisione che farà sicuramente discutere e aprirà i processi sportivi contro il presidente del Grifone Enrico Preziosi e il nuovo direttore sportivo rossoblu Rino Foschi. Oltre al 50% dei due calciatori, il Genoa ha dovuto versare nelle casse friulane altri tre milioni di euro. La notizia è stata riportata questa mattina dal noto giornalista esperto di calciomercato Carlo Laudisa, che tramite il profilo personale di Twitter ha rivelato la trattativa tra i due club. Va aggiunto inoltre che Floro Flores non è l’unico rinforzo per la squadra allenata da Gigi Delneri. Da questa mattina infatti c’è un nuovo calciatore che si allena con i rossoblu.

    DI CHI STIAMO PARLANDO?– Di lui, Matuzalem. Il brasiliano della Lazio infatti inizierà a conoscere l’ambiente genoano a partire dalla giornata di oggi, dopo che è stato raggiunto ufficialmente l’accordo tra i presidenti Preziosi e Lotito.

    Genoa CFC v SSC Napoli - Serie A
    Da gennaio Merkel giocherà con l’Udinese. Al Genoa arriva Floro Flores | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    IL REGISTA CHE MANCAVA – Matuzalem è quel regista di qualità tanto desiderato da Delneri quanto necessario per la squadra rossoblu, che in questi mesi ha evidenziato palesi difficoltà nel proporre il suo gioco.

    PERCHE’ PROPRIO MERKEL? – In ogni caso rimane incomprensibile la scelta di “perdere” Merkel, che in questi primi anni di Serie A aveva dimostrato di possedere i numeri giusti per fare bene in un campionato difficile come quello italiano. A sorridere è l’Udinese, che con Merkel può iniziare a ricostruire il proprio centrocampo dopo le partenze di Asamoah e Isla.

    CALCIOMERCATO GENOA – In queste ultime ore si parla anche di una possibile trattativa con il Napoli che vedrebbe Frey trasferirsi in azzurro in cambio di Rosati e la comproprietà di Vargas. Operazione mal digerita però dal presidente del Napoli De Laurentiis, che preferirebbe invece il giovane Perin e l’attaccante Ciro Immobile.

  • Pescara-Genoa 2-0, il Grifone sprofonda

    Pescara-Genoa 2-0, il Grifone sprofonda

    L’ottava sconfitta nelle ultime nove partite sono più di una prova della crisi del Genoa, che con la sconfitta di oggi viene scavalcato dallo stesso Pescara e retrocede solitario al penultimo posto in classifica: l’incubo serie B si ripropone come non mai, e spesso, come accade nel calcio, a farne le spese potrebbe essere proprio la conduzione tecnica, con Gigi Del Neri sempre più in bilico.

    Sull’altra sponda invece Cristiano Bergodi centra la prima vittoria sulla panchina adriatica, acquisendo tre punti chiave in prospettiva salvezza, sfruttando le lacune dell’avversario e ringraziando le circostanze fortunate, come i legni colpiti dagli avversari.

    Primo tempo un po’ contratto, in cui prevale la paura di perdere rispetto alla voglia di vincere: soffre il Pescara, riuscendo a tamponare il gioco avversario, e in maniera casuale il Genoa arriva a sfiorare il goal in più occasioni. Nel tentativo di crossare, Vargas al 17’ centra la traversa, complice anche il vento che modifica pesantemente le traiettorie del pallone. Al 41’ sarà la volta di Kucka, il cui destro al volo si infrangerà ancora sulla traversa, fedele alleata dei padroni di casa. In mezzo ai due episodi uno svarione della difesa abruzzese che regala palla a Borriello, che spreca malamente una volta giunto in area e due conclusioni da fuori del Pescara degli stranieri Weiss e Bjarnason.

    L’Adriatico non risparmia fischi ai suoi beniamini, ma nella ripresa la partita cambia: per il Genova non è giornata e la sentenza la firma all’ 8’ Abbruscato, che porta in vantaggio i suoi. Bjarnason lancia bene in profondità Weiss, che da sinistra aggira il fuorigioco e serve rasoterra il centravanti pescarese, che non può esimersi dal depositare facilmente in rete di sinistro.

    Pescara-Genoa
    Pescara-Genoa © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Grandi esultanze per il vantaggio, probabilmente immeritato, che deprime oltremodo il Genoa, che sente il colpo e non reagisce a dovere. Non servono a molto i cambi orchestrati al 12’ da Del Neri: entra Seymour al posto di Merkel a centrocampo e Immobile, che rileva Toszer, va ad affiancare Borriello, ma i liguri non sono lucidi nel costruire.

    Poco prima della mezz’ora il Pescara, che oggi riuscirà nell’impresa di mantenere la propria porta inviolata, trova il raddoppio che chiude la partita con Vukusic, che servito in area ancora da Weiss trafigge un Frey non impeccabile. Rossi rileva Jankovic ma ormai la frittata è fatta. Il Genoa, in pieno stato confusionale, non riuscirà più a impensierire il Pescara né a riaprire minimamente il match, che terminerà col successo per due a zero dei padroni di casa.

    Sospiro di sollievo in casa biancoceleste, Genoa in crisi con Del Neri vittima sacrificale designata. La palla passa ora a Preziosi e all’eventualità di un significativo mercato di riparazione.

    PESCARA (4-3-1-2): Perin 7; Balzano 6, Cosic 6, Terlizzi 6 (16′ st Capuano 6), Modesto 6; Nielsen 6, Togni 6, Bjarnason 6.5; Weiss 7; Abbruscato 6.5 (29′ st Cascione sv), Vukusic 6.5 (42′ st Jonathas sv).
    In panchina: Pelizzoli, Zanon, Crescenzi, Romagnoli, Soddimo, Celik, Brugman, Quintero, Caprari.
    All.: Bergodi 7.

    GENOA (4-1-4-1): Frey 5; Sampirisi 6, Granqvist 5,5, Canini 5,5, Moretti 5,5; Toszer 5,5 (12′ st Immobile 5,5); Jankovic 5,5 (29′ st Rossi 5), Kucka 6, Merkel 5,5(12′ st Seymour 5), Vargas 6,5; Borriello 6. In panchina: Donnarumma, Krajnc, Piscitella, Said, Stillo, Melazzi, Hallenius. All.: Delneri 5

    PESCARA:
    Perin 7: Tra i migliori del Pescara. Fortunato nel primo tempo, quando il Genoa coglie due traverse, ma nel secondo tempo salva i suoi più volte.
    Weiss 7: Gara non brillantissima sotto il profilo realizzativo, ma nella ripresa i due assist forniti sono decisivi.
    Bergodi 7: Nonostante un primo tempo a favore del Genoa, motiva i suoi che nella ripresa ribaltano l’andamento del match e vincono.

    GENOA:
    Frey 5: Non ha colpe sul primo goal di Abbruscato, ma sul secondo partecipa in maniera determinante.
    Sampirisi 6: Buona prova nel primo tempo, più opaca nella ripresa, con Weiss, assist-man del Pescara, che gli sfugge in due circostanze decisive.
    Delneri 5: Il suo Genoa è sfortunato nel primo tempo, ma cala molto nel secondo, e va in palla senza riprendersi dopo il primo svantaggio . Ancora un risultato negativo.

    VIDEO PESCARA-GENOA

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  • Delneri a rischio esonero, prossime ore decisive

    Delneri a rischio esonero, prossime ore decisive

    Ennesimo ko stagionale per il Genoa di Luigi Delneri, che a Pescara incappa nella ottava sconfitta nelle ultime nove partite di campionato disputate. Per l’ex tecnico di Juventus e Chievo quello di oggi in Abruzzo è il settimo ko da quando è subentrato a De Canio dopo la sconfitta interna contro la Roma. Un percorso costellato da prestazioni deludenti che hanno fatto rabbrividire i tifosi del Grifone in più di una circostanza, con l’episodio più eclatante registratosi la settimana scorsa a Marassi nel match contro il Chievo, quando i giocatori rossoblu hanno rivissuto quei terribili momenti che avevano macchiato il finale della scorsa stagione. Le prossime ore saranno decisive per il futuro del Genoa, con Delneri a rischio esonero e la concreta possibilità dell’ennesima rivoluzione orchestrata dal presidente Preziosi.

    IL BARATRO– La situazione in classifica del Genoa è drammatica. I rossoblu sono al penultimo posto in classifica, davanti soltanto al Siena di Serse Cosmi. I punti in classifica sono 12 dopo 16 giornate, e quando ormai mancano tre turni al termine del girone d’andata il timore di rivivere l’incubo retrocessione è più che giustificato.

    Pescara v Genoa CFC - Serie A
    Delneri guarda sconsolato i suoi durante il match contro il Pescara di oggi pomeriggio | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    IL CONFRONTO – Se poi mettiamo a confronto il ruolino di marcia dei due allenatori, per Delneri la situazione si fa imbarazzante. Rispetto a otto giornate fa, quando De Canio venne esonerato dalla panchina rossoblu, il Grifone ha racimolato soltanto tre punti. In classifica poi si è assistito ad un crollo verticale, che fin qui ha trascinato il Genoa nel baratro.

    LE PROSSIME PARTITE – Prima della sosta natalizia il Genoa affronterà il Torino a Marassi domenica prossima in quello che si preannuncia a tutti gli effetti come una sfida da dentro o fuori per la squadra genoana, e poi andrà a San Siro per cercare di bloccare l’Inter, impresa quest’ultima non di certo semplice. Il girone d’andata infine si concluderà con il match contro il Bologna sempre a Marassi. Fino a quando durerà la pazienza di Preziosi?

  • Napoli sogna la coppia Insigne-Immobile per gennaio

    Napoli sogna la coppia Insigne-Immobile per gennaio

    Il calciomercato Napoli si trova davanti ad una svolta importante. Per gennaio è infatti atteso l’assalto all’attaccante del Genoa Ciro Immobile, sbarcato in Liguria soltanto quest’estate e adesso già in procinto di lasciare il club di Enrico Preziosi. Un avvio di stagione in chiaro-scuro per il talentuoso attaccante dell’Under 21, che non si è mai realmente sbloccato con la maglia del Grifone. Oscurato nelle prime partite dal totem Borriello, Immobile ha poi conquistato il posto da titolare al fianco dell’ex romanista, per poi caricarsi sulle spalle tutto il peso del reparto offensivo dopo l’infortunio rimediato dall’ex Roma un mese fa. I numeri non hanno dato ragione al napoletano, che ha comunque sofferto il caos generalizzato vigente ancora oggi all’interno dell’ambiente rossoblu.

    LO SCAMBIO– Immobile arriverebbe a Napoli nell’ambito dell’operazione Vargas, con il cileno che andrebbe a rinforzare l’attacco genoano. A darne notizia questa mattina in edicola è il Corriere dello Sport, che rivela come Ciro Immobile sia tenuto in grande considerazione da Walter Mazzarri. Il tecnico livornese infatti reputa Immobile il sostituto ideale per Cavani, la cui assenza dall’undici titolare incide pesantemente sull’andamento degli azzurri proprio perché un vice-Cavani manca alla rosa partenopea.

    Genoa CFC v AC Chievo Verona - Serie A
    Ciro Immobile potrebbe tornare a Napoli | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    LA COPPIA DEI SOGNI – Immobile a Napoli ricomporrebbe la coppia che ha fatto divertire una città intera (Pescara) per dodici mesi. Insigne-Immobile è qualcosa di più che un semplice tandem d’attacco. Lo dicono i numeri, lo conferma l’indice di gradimento dei tifosi. Dopotutto lo scorso anno, con Zeman in panchina, Immobile e Insigne misero insieme qualcosa come 46 gol. Cifra assurda per due calciatori, sopratutto se si considera il contesto in cui sono stati realizzati.

    IL NAPOLI AI NAPOLETANI – Uno, Insigne, è nato a Napoli. L’altro, Immobile, a Torre Annunziata. Si potrebbero riunire a gennaio, sotto lo stesso cielo, ai piedi del Vesuvio.