Tag: Genoa

  • Valter Birsa al Milan, accordo sull’asse Galliani-Preziosi

    Valter Birsa al Milan, accordo sull’asse Galliani-Preziosi

    Riuscirà Adriano Galliani a regalare un colpo ad effetto a Massimiliano Allegri e ai tifosi prima della chiusura della finestra estiva di calciomercato? Tra gli addetti ai lavori inizia ad esser un cauto ottimismo con i nomi di Honda e Ljajic accostati sempre più al Milan. In attesa delle fumate bianche il compito di Adriano Galliani in queste ore è quello di sfoltire la rosa privandosi degli elementi non più funzionali alla causa rossonera. L’ad rossonero deve riuscire a piazzare Zaccardo, Antonini e Nocerino entro il 2 settembre. Domani invece toccherà a Traoré svuotare l’armadietto a Milanello per trasferirsi sotto la Lanterna al Genoa, è di qualche minuto fa la notizia di un accordo tra Preziosi e Galliani per lo scambio di Traoré con Valter Birsa a titolo definitivo.

    Valter Birsa arrivato in Italia due stagione dopo aver entusiasmato con le maglie di Sochaux e Auxerre e della nazionale slovena non ha entusiasmato in Italia trovando poco spazio prima con la maglia del Grifone e poi con quella del Torino. Seconda punta o attaccante esterno Valter Birsa al momento più che un colpo utile ad Allegri sembra esser l’ennesima pedina di scambio sull’asse Milan-Genoa mirata a consolidare l’alleanza tra Preziosi e Galliani.

    Oltre allo scambio Birsa Traoré la cena tra gli amici Galliani e Preziosi è servita per ufficializzare un altro scambio, questa volta utile alla Primavera di Pippo Inzaghi. Arriva in rossonero infatti il giovane croato Stefan Simic duttile difensore classe ’95 considerato in patria una delle più grandi promesse. Stefan Simic arrivato in Italia come difensore centrale ha trovato fiducia e continuità tra i giovani grifoncini come esterno sinistro di difesa. All’occorrenza però può esser utilizzato anche come centrocampista difensivo. Al Genoa va invece il giovane Giacomo Lucarini, anche lui difensore classe ’95.

  • Rinviato Mauri perde ancora il procuratore Palazzi

    Rinviato Mauri perde ancora il procuratore Palazzi

    Si è ancora una volta deciso di non decidere. Con una sorprendente e per certi versi innovativa decisione la Corte di Giustizia Federale (altro…)

  • A Gioia Tauro il Primo Memorial Franco Scoglio

    A Gioia Tauro il Primo Memorial Franco Scoglio

    A poco meno di otto anni dalla scomparsa, si disputerà il primo memorial a lui dedicato. Parliamo di Franco Scoglio che verrà ricordato mercoledì alle 20:30 al Polivalente “P. Stanganelli” di Gioia Tauro dove si sfideranno la Nuova Gioiese, squadra che si appresta a cominciare la propria avventura in Serie D e l’Acr Messina, compagine neo promossa nella Seconda Divisione della Lega Pro. Non è un caso che per il primo memorial dedicato al Professore si sfidino le principali rappresentanti di Gioia Tauro e Messina: è da queste due città che è partita l’avventura di Scoglio come allenatore, prima che lo stesso girasse in lungo e in largo l’Italia e il Mondo come dimostrano le successive avventure alla guida, solo per citarne alcune, di Spezia, Reggina, Crotone, Genoa, Udinese, Bologna, Pescara, Torino, Cosenza, Genoa, Napoli e delle Nazionali di Tunisia e Libia, ed è a queste due città che Scoglio era legato, l’una perché gli ha dato i natali l’altra perché lo ha adottato dimostrandogli un affetto smisurato.

    Primo memorial Franco Scoglio © GioiaSport
    Primo memorial Franco Scoglio © GioiaSport

    Il passo quindi è stato breve, con le due società che hanno organizzato il match e la famiglia di Scoglio che ha dato il suo benestare autorizzando la dedica di questo memorial e ricevendo i ringraziamenti del presidente dei viola Ferdinando Rombolà. Per tanti gioiesi che di Scoglio sono stati allievi nel 1973-1974 e nel 1981-1982 (campionati di Serie D chiusi rispettivamente al secondo e al primo posto alla guida della vecchia A.C. Gioiese) sarà l’occasione di ricordarlo con tanto affetto. E chissà che con il passare degli anni questo appuntamento non divenga ancora più prestigioso, magari con l’aggiunta di qualche altra squadra con la quale Scoglio aveva particolarmente legato, come ad esempio quel Genoa parlando del quale morì nell’ottobre del 2005. Intanto però Nuova Gioiese e Messina si apprestano a ricordarlo nel modo che lui amava: su un prato verde.

  • Calcioscommesse: Mauri e la Lazio limitano i danni

    Calcioscommesse: Mauri e la Lazio limitano i danni

    La sentenza della Commissione Disciplinare sullo scandalo del Calcioscommesse non delude le aspettative: per Stefano Mauri, capitano della Lazio, solo 6 mesi di squalifica e per il club biancoceleste un’ammenda di 40 mila euro. (altro…)

  • Sprint salvezza: le situazioni di Siena, Genoa e Palermo

    Sprint salvezza: le situazioni di Siena, Genoa e Palermo

    Lo sprint salvezza forse non è mai stato avvincente come quest’anno. In corsa per rimanere in Serie A troviamo la bellezza di sette squadre divise soltanto da nove lunghezze. (altro…)

  • Play-Off Primavera 2013 risultati in diretta live

    Play-Off Primavera 2013 risultati in diretta live

    Dopo che la stagione regolare ha emesso i primi verdetti il Campionato Primavera entra adesso nella fase più entusiasmante e letale con la sfide Play-Off che serviranno a qualificare le ultime due squadre alla Final Eight. Dei quattro match in programma questo pomeriggio l’unico già scritto, almeno sulla carta, sembra esser quello tra il Palermo e il Cesena con i rosanero assoluti favoriti dopo un campionato che li ha visti sempre protagonisti. Il match che riscuote maggiore interesse è quello tra Inter e Roma, una sorta di secondo atto della Supercoppa Primavera, con a confronto due squadre che negli ultimi anno hanno primeggiato nel settore giovanile.

    Molto equilibrato anche il confronto tra Chievo e Napoli e Torino e Genoa. I match tutti in programma questo pomeriggio si disputeranno in gara unica e metteranno di fronte nelle semifinali che si disputeranno tra sette giorni la vincente di Inter-Roma con la vincente di Torino-Genoa mentre chi uscirà vincitore dalla gara di Palermo affronterà chi avrà la meglio dal confronto tra Chievo e Napoli.

    Risultati live Play-Off Primavera 2013
    Inter-Roma 2-0 30′ Gabbianelli, 31′ Colombi
    Torino-Genoa 3-2 17′ Diop, 53′ Said(G) 63′ Gyasi, 83′ Diop, 88′ Velocci (G)
    Chievo-Napoli 4-2 25′ Cisotti, 34 Da Silva, 53′ Cisotti
    Palermo-Cesena 3-2 Bollino (P) , Goldaniga (P), Fulignati (C), Lolli (C), Kosnic (P)

    Play-Off Primavera 2013: le semifinali
    Inter-Torino
    Chievo-Palermo

  • Genoa come la Samp del 2010? Analogie di due stagioni da dimenticare

    Genoa come la Samp del 2010? Analogie di due stagioni da dimenticare

    Genoa e Sampdoria sono due squadre della stessa città a tratti molto simili tra loro non solo per le rispettive tifoserie, sempre vicine ai giocatori e piene di entusiasmo, ma anche per alcune vicende calcistiche non proprio esaltanti. La somiglianza più in voga in questo periodo è quella della possibile retrocessione del Grifone  che potrebbe avvenire proprio con una dinamica simile a quella dei blucerchiati nella stagione 2010/2011. In quell’anno la Sampdoria iniziava l’annata disputando i preliminari di Champions League contro il Werder Brema e a momenti rischiava di qualificarsi alla fase a gironi. In rosa c’erano talenti purissimi come Antonio Cassano, Giampaolo Pazzini e Angelo Palombo tutta gente capace di rendere la Doria una formazione di tutto rispetto. Eppure dopo un girone d’andata in Serie A nella norma, i peggiori incubi si sono materializzati in quello di ritorno. Pochissimi punti fatti, cessioni illustri nella finestra di mercato invernale, contestazioni, cambi di allenatore. Morale della favola? Sampdoria retrocessa in Serie B dopo otto anni consecutivi nella massima serie con una giornata d’anticipo rispetto la conclusione del campionato. I tifosi genoani inizino a fare gli scongiuri ma la sensazione, almeno guardando le ultime uscite del Genoa, è che il Grifone rischi di effettuare lo stesso percorso dei cugini.

    Stagione difficile per il Genoa: riuscirà a salvarsi? | © Claudio Villa/Stringer / Getty Images
    Stagione difficile per il Genoa: riuscirà a salvarsi? | © Claudio Villa/Stringer / Getty Images

    POTENZIALITA’ SPRECATE – Il Genoa aveva già visto gli spettri di una probabile retrocessione anche nella scorsa stagione quando si  salvò soltanto nelle ultime partite. Memorabile (in negativo) la contestazione della tifoseria rossoblu in occasione della sfida Genoa-Siena dell’anno passato persa dai liguri per 4-1, quella rimasta nella memoria con il nome “la consegna delle maglie“. Tifosi imbestialiti che chiedono a gran voce le divise dei giocatori non degni di indossarle. Storia passata. Con la salvezza ottenuta e con l’arrivo di nuovi giocatori sembrava tutto lasciato alle spalle.  Il presidente Preziosi ha investito molto per rafforzare il Genoa: sono arrivati nomi importanti e le potenzialità della squadra erano molto alte almeno prima dell’inizio di questo campionato. Qualche nome?  Marco Borriello, Manuel Vargas, Ciro Immobile e tanti altri.

    TROPPI CAMBIAMENTI – Il Genoa è squadra che ogni anno cambia troppi elementi. E’ quasi impossibile cercare di costruire un modo di giocare se gli elementi cambiano sempre. In ogni caso, ancor peggio è la scelta di esonerare a raffica gli allenatori. Tutto questo è un mix micidiale per il cattivo andamento del Grifone che quest’anno si trova davvero a un passo dal baratro. La classifica recita impietosa (ultime cinque posizioni): Torino 36, Siena 30, Palermo 29, Genoa 29, Pescara 22. Niente è già sancito visto che basta poco per arrivare in quart’ultima posizione però serve un altro spirito. Più cattiveria agonistica da parte di tutti per evitare di imitare la Sampdoria nell’anno della sua retrocessione.

  • Infortunio Pazzini “Da Portanova dovevo aspettarmelo”

    Infortunio Pazzini “Da Portanova dovevo aspettarmelo”

    Il giocatore del Milan più in forma di questo momento non sarà della partita contro il Barça. E tutto questo grazie al difensore del Genoa Daniele Portanova! Il “Pazzo” ha riportato, si legge nel comunicato ufficiale sul sito del Milan, una “Importante contusione e micro infrazione alla testa del perone”.

    A prima vista l’infortunio dell’attaccante del Milan sembra un classico incidente di gioco, ma  andando a rivedere le prime fasi della partita del Marassi, si può notare come Portanova abbia ripetutamente puntato le gambe dell’attaccante del Milan.

    A gettare carne sul fuoco è lo stesso Pazzini, “Mi sa che Portanova ce l’ha con me”, “In passato è già successo qualcosa”. In effetti, già in questa stagione il centravanti del Milan aveva fatto letteralmente impazzire Portanova quando, nella partita giocata contro il Bologna, siglò una doppietta.

    A dire il vero l’atteggiamento “aggressivo” non è da attribuire al solo Portanova, ma a tutto il Genoa, che oltre al cuore ha messo anche qualcos’altro, come il dito di Bovo nell’occhio di Constant!

    In ogni caso, i rimpianti per il buon Pazzini e per il Milan sono davvero molti. Per Gianpaolo sarebbe stata la prima partita al Camp Nou e per il  Milan la possibilità di giocarsi la partita che può valere una stagione con un giocatore al massimo della forma ed in grado di dare respiro alla squadra.

    Un consiglio a Pazzini: in vista del prossimo appuntamento importante, stai lontano da Portanova!

  • Pazzini e Balotelli abbattono il Genoa: Milan vicino al Napoli

    Pazzini e Balotelli abbattono il Genoa: Milan vicino al Napoli

    Genoa-Milan non si preannunciava una partita tranquilla. Il pronostico si è avverato e uno dei fautori del suo avvenire è stato il direttore di gara Damato, letteralmente disastroso sia da una parte che dall’altra. Fra rigori non dati ed espulsioni mancate, l’arbitro di Barletta ha inciso e non poco sul match di Marassi. Si comincia subito al 22′ del primo tempo quando Portanova interviene da dietro duramente sulle gambe di Pazzini. Il bomber rossonero, uomo più in forma del Diavolo, zoppica vistosamente ed è pronto ad uscire per lasciare spazio a Balotelli. Il destino è però amico del Milan perchè pochi istanti prima di abbandonare il campo, De Sciglio mette in mezzo un buon cross male allontanato dalla difesa. Il pallone schizza proprio sul destro di Pazzini che con una potenza singolare riesce a battere Frey portando il Milan in vantaggio.
    Al 25′ entra dunque Balotelli e il Pazzo si accomoda in panchina con il ghiaccio sulla gamba colpita: ancora non si sa se l’ex giocatore dell’Inter possa essere disponibile per il delicato match di martedì contro il Barcellona. Il Genoa, trovatosi improvvisamente sotto, non ci sta e diventa più aggressivo. In più di un’occasione i rossoblu hanno invocato il calcio di rigore. La moviola ha poi dimostrato che i genoani avevano ragione solo in due episodi: mano di Niang non sanzionata e spinta dello stesso francese su Granqvist. Arbitraggio a favore del Milan? Non proprio perchè anche i rossoneri hanno di che recriminare.

    Mario Balotelli ha segnato il secondo gol nella vittoria del Milan sul Genoa | © GIUSEPPE CACACE/Stringer / Getty Images
    Mario Balotelli ha segnato il secondo gol nella vittoria del Milan sul Genoa | © GIUSEPPE CACACE/Stringer / Getty Images

    BOLLETTINO DI GUERRA – Per il Milan si tratta di un vero bollettino di guerra. Gli interventi duri e decisi dei genoani, spesso anche cattivi, hanno causato un infortunio pesante in casa rossonera. Pazzini ko, Mexes anche: il francese è rimasto acciaccato e non ha proseguito la ripresa. Da segnalare le mancate espulsioni a Bertolacci (intervento killer su Muntari in netto ritardo) e Bovo (falcione da dietro a Constant) senza scordarsi della possibile espulsione iniziale di un Portanova decisamente troppo agitato. A rimetterci le penne è stato Constant che, dopo l’intervento di Bovo, ha perso completamente la testa scatenando una mini rissa: l’intervento del Genoano è stato duro e brutto, la reazione anche ma il rossonero non doveva reagire così. Non è una corrida ma Genoa-Milan.

    BOVO PALO, BALO GOL – Il Genoa scende in campo nella ripresa con un piglio diverso, decisamente più aggressivo volto a cercare il pareggio. Il Grifone ci va veramente vicino quando Bovo colpisce il palo direttamente da calcio di punizione. Potrebbe essere l’inizio di un’altra partita ma il Milan, zitto zitto, viene fuori e su un’azione nata da corner trova il secondo gol. Sul pallone respinto dalla difesa Zapata è bravo a rimettere il pallone dentro per Balotelli che batte Frey con un tocco sontuoso. Tutto finito? Nemmeno per idea perchè come detto il Milan si ritrova con l’uomo in meno e gli ultimi 25′ minuti circa di gioco sono un assedio genoano al fortino di Abbiati. Lo stesso portierone rossonero è bravissimo a salvare su Jorquera e Granqvist. Il Milan esce quindi da Marassi con tre punti pesantissimi per il campionato: adesso Allegri dovrà schierare una squadra simile anche al Camp Nou ma con un avversario ben diverso che, 11 contro 10, difficilmente lascia scampo: il Barcellona di Leo Messi.

  • Il nuovo Genoa di Ballardini

    Il nuovo Genoa di Ballardini

    Le gradinate del Luigi Ferraris ed il suo popolo rossoblu continuano seriamente a stupirsi. Il Genoa delle ultime settimane ha praticamente cambiato pelle, trasformandosi da una squadra abulica ed agonizzante, ormai sull’orlo di una retrocessione annunciata, in una compagine che viaggia a velocità di crociera. I rossoblù anzi risalgono la china in classifica proprio nel momento in cui il calendario gli propone una serie di impegni quasi proibitivi. Non scontri diretti nella lotta per la salvezza, ma bensì squadre che giocano per l’alta classifica. Ma del resto chi consoce Davide Ballardini ha di conseguenza poco da stupirsi. Il meticoloso tecnico 49enne di Bertinoro è infatti abituato a subentrare a campionato in corso e a risolvere le situazioni più delicate di squadre spente nell’animo e con seri problemi di classifica.

    Ballardini | ©  Paolo Bruno/Getty Images
    Ballardini | © Paolo Bruno/Getty Images

    Il Presidente Preziosi nel corso della stagione aveva già dato il benservito a Gigi De Canio, diremo in maniera quasi inopportuna considerata la posizione di classifica, e a Gigi Del Neri, il cui approccio con la sponda rossoblu si è rivelato del tutto fallimentare, ma ha avuto il coraggio ancora una volta di cambiare il padrone della panchina della sua squadra, affidandosi, come aveva fatto già nel 2010/2011, a Davide Ballardini, che al momento ha dato una vitalità ed un gioco nuovo alla squadra genovese, addirittura in grado di recriminare a giusta ragione per una vittoria che non è arrivata nella delicata sfida di Palermo.

    Ballardini è un tecnico meticoloso, decisamente disciplinato e che conferisce un’anima allo stesso tempo elegante ed operaia alle proprie squadre. E’ cresciuto nella sua carriera di calciatore alle dipendenze di Arrigo Sacchi ed Osvaldo Bagnoli, ereditandone la mentalità organizzativa della squadra. Nel 2004/2005 ha portato ai margini della Serie B la gloriosa Sambenedettese, ma nel corso degli anni si è specializzato in salvezze a campionato in corso. Nel 2008 ha compiuto la sua prima impresa di rilievo sulla panchina del Cagliari, ereditato da Sonetti con appena 10 punti in classifica, nel 2009 invece ha ottenuto lo stesso risultato di prestigio alla guida del Palermo. Nel 2011 ha ripetuto la stessa salvezza questa volta in sella al Genoa. Tuttavia, le sue esperienze non sono invece da ricordare nel momento in cui gli è stata affidata una squadra dal principio del campionato, raccogliendo esoneri sulle stesse panchine di Cagliari e Palermo e poi successivamente della Lazio.

    Senza dubbio Ballardini è abituato e temprato a lavorare in tutte piazze estremamente difficili o quasi, in cui i Presidenti di turno hanno nel loro hobby preferito quello di licenziare e riassumere con la medesima facilità gli allenatori. Così come successo con Zamparini e Cellino ed in parte anche con Lotito. Preziosi in fatto di esoneri non è da meno rispetto agli altri suoi rappresentanti della categoria. Ma il suo Genoa con Ballardini alla guida ha persino ritrovato la solidità nel carattere ed un gioco di squadra anche apprezzabili. Per il momento il Presidente gli ha chiesto la salvezza, poi si vedrà. Il 4 giugno del 2011 lo stesso Preziosi lo silurò dopo un’ottima stagione, in cui il Genoa vinse anche i due derby contro la Samp, dettaglio da non trascurare, e con un anno di contratto ancora da onorare, ma Preziosi dichiarò a Radio Radio: “Non dico perché va via, meglio non parlare di certe cose”. Come dire, a volte ritornano anche se non si sa per quanto tempo.