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  • Genoa – Brescia, per la salvezza. Le probabili formazioni

    Genoa – Brescia, per la salvezza. Le probabili formazioni

    Per la matematica salvezza e per i tifosi. Sono questi i motivi su cui Ballardini ha spinto in settimana per motivare il gruppo dopo il doppio ko contro Cagliari e Juventus. Buone notizie per l’ex tecnico rosanero che trova fosforo in mediana grazie al recupero di Kucka e Milanetto. In avanti Palacio dovrebbe esser preferito a Paloschi.

    Il Brescia è in un buon momento ma la lotta per la salvezza è+ serrata e non prevede passi falsi. Iachini deve far ancora a meno di Sereni, mentre mancherà per squalifica Eder. Dovrebbe esserci dunque un cambiodi modulo con Caracciolo unica punta e Diamanti e Kone a supporto.

    GENOA (4-4-2): Eduardo, Mesto, Kaladze, Dainelli, Criscito, Konko, Milanetto, Kucka, Rossi, Palacio, Floro Flores. All. Ballardini. Riserve: Scarpi, Chico, Moretti, Rafinha, Antonelli, Boselli, Paloschi.

    BRESCIA (3-5-2): Arcarci, Zebina, Bega, Zoboli, Zambelli, Kone, Zanetti, Hetemaj, Accardi, Diamanti, Caracciolo. All. Iachini. Riserve: Leali, Berardi, Mareco, Vass, Baiocco, Lanzafame, Jonathas.

    Arbitro: Christian Brighi di Cesena.

  • Juve infangata sul Secolo XIX: “rubava d’abitudine”

    Juve infangata sul Secolo XIX: “rubava d’abitudine”

    Attività giornalistica alquanto singolare, quella offerta da Stefano Tettamanti che in un articolo apparso ieri sul giornale ligure Secolo XIX commentava in maniera assolutamente discutibile la vittoria della Juventus sul Genoa nell’ ultimo turno di serie A.

    “Perdere contro la Juve è di per sé fastidioso (tanto più fastidioso quanto più è abituale, per lo meno negli ultimi settant’anni); perdere contro questa Juve, modesta come mai, è spiacevole; perdere contro una Juve che per vincere non ha neppure bisogno di rubare come d’abitudine, addirittura insopportabile”.

    Questo è lo stralcio dell’ articolo pubblicato sull’autorevole giornale ligure, articolo che sicuramente non farà piacere ai tanti tifosi juventini, che oramai da un po’ di tempo risultano essere sempre più defenestrati e derisi.

    Considerare la Juventus di oggi come una squadra modesta, senza qualità non è assolutamente un offesa, visto l’operato di Beppe Marotta e Gigi Delneri ma la definizione “rubare come d’abitudine”, risulta un po’ eccessiva e più consona al classico “bar dello sport” che ad un autorevole giornale italiano. Resta da vedere cosa succederà in Corso Galileo Ferraris a seguito di questo articolo che comunque, senza considerare che di giornalistico ha ben poco, offende e manca di rispetto a milioni di tifosi bianconeri.

  • Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus

    Motta 4: Straniato, smarrito, un pesce fuor d’acqua. Antonelli al rientro gli fa vedere i sorci verdi, anche se nel primo tempo il gol arriva in maniera fortuita, i problemi in entrambe le marcature arrivano dalla sua fascia di competenza. A Roma aveva illuso con una discreta prestazione, ma nel complesso la prova di oggi è l’emblema della sua stagione in bianconero.

    Traorè 6: A tratti è un po’ confusionario, ma in generale la sua è una buona prova, sia in fase d’attacco, dove molto spesso si fa trovare pronto con sovrapposizioni, sia in fase difensiva dove si rende protagonista di alcune ottime chiusure. Viene da pensare se non fosse stato tormentato dagli infortuni come sarebbe stata la sua stagione con la Juventus, non credo che lo scopriremo il prossim’anno, di certo si può dire che probabilmente Marotta c’aveva visto lungo.

    Pepe 7: La sua stagione è stata altalenante, condita da 4 reti tra cui quella fortuita di oggi e da prestazioni al limite dell’irritante per i tifosi juventini. Oggi però l’esterno romano si dà da fare, corre, combatte e lotta su ogni pallone, va vicino al gol in più occasioni e alla fine lo raggiunge nella maniera più fortuita. Se al suo rendimento offrisse un po’ più di costanza sarebbe sempre tra i migliori in campo.

    Matri 8: Un cecchino. Al limite dell’incredibile la sua media gol in maglia bianconera, 7 gol in 10 partite e tutti di pregevole fattura, anche quello di oggi è un mix di potenza e tecnica, controllo di palla sulla sponda di Toni, dribbling sul diretto avversario palla sul destro e tiro secco alla sinistra di Eduardo. Ma non sono solo i gol a fare di Matri un ottimo acquisto per la causa juventina, l’attaccante scuola Milan è sempre molto partecipe alle manovre della squadra e non disdegna anche la giocata ad effetto.

    Toni 7,5: Entra e la partita cambia, in meno di mezz’ora offre a Matri un ottimo appoggio che il compagno di reparto trasforma nel gol del pareggio, poi offre una palla d’oro a Pepe che conclude e su cui Eduardo compie un mezzo miracolo ed infine sfrutta una dormita della difesa genoana, si precipita su una palla vagante e lo trasforma nella rete della vittoria per la Vecchia Signora. La vendetta è compiuta e stavolta il numero 3 che Preziosi gli aveva assegnato come voto della sua esperienza in rossoblu, gli porta bene.

    Juventus (4-3-2-1): Storari 6; Motta 4 (62′ Sorensen 6), Bonucci 5,5, Barzagli 6, Traore 6; Aquilani 6,5, Felipe Melo 6 (62′ Toni 7,5), Marchisio 6,5; Krasic 6, Pepe 7 (78′ Martinez s.v.) ; Matri 8.
    A disp.: Manninger, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Martinez, Toni.

    Pagelle Genoa

    Eduardo 6,5: Ai mondiali con il Portogallo aveva ben figurato, poi nel corso del campionato ha fatto sorgere dei grossi dubbi sulla sua affidabilità a molti tifosi del Grifone. Oggi ha riconfermato quanto di buono aveva fatto vedere in estate compiendo in molte occasioni dei veri e propri miracoli e salvando più di una volta il risultato, alla fine deve arrendersi ad una deviazione fortunata e a due prodezze degli avanti bianconeri.

    Dainelli 5: Fino a quando Toni non è entrato in campo non ha fatto una brutta figura, ma dal momento in cui il suo ex compagno di squadra ha messo piede in campo per lui è stato un incubo. Rischia di rimetterci l’osso del collo quando Kaladze decide di abbatterlo ed è forse dopo quella botta che rimane stordito a tal punto da farsi superare da Toni, concedendogli di battere a rete e di superare il proprio estremo difensore.

    Rossi 5,5: Tante chiacchiere, molto nervosismo e poca sostanza, il capitano del Genoa è lo specchio del pessimo momento che sta vivendo la squadra rossoblu, ha anche lo sfortunato demerito di vedersi carambolare addosso il pallone del pareggio colpito di testa da Pepe.

    Antonelli 6,5: A vederlo giocare non si capisce perchè il Parma, che non naviga in ottime acque, lo abbia lasciato andar via così a cuor leggero. L’esterno sinistro che quest’estate era stato più volte accostato all’Inter, rientra dopo 3 mesi lontano dai campi di gioco a causa di una brutta pubalgia e rende impossibile la domenica a Motta, che non riesce a contenerlo e se lo vede spuntare da tutte le parti. Entra come assist-man in entrambe le azioni che portano al gol i rossoblu.

    Floro Flores 7: La Juventus alla fine gli ha preferito Matri o forse è lui che a scelto Genova, ma oggi davanti al pubblico bianconero, che lo ha fischiato per tutti i 90 minuti, ha dato prova di poter essere un valido attaccante, sgusciante e spesso imprendibile per il povero Bonucci, svaria per tutto il fronte d’attacco e si rende pericoloso in più occasioni. Sigla la rete del momentaneo doppio vantaggio genoano, ma al 89° sbaglia da ottima posizione il punto del pareggio.Nel complesso ottima prova.

    Genoa (4-4-2): Eduardo 6,5; Mesto 5, Kaladze 5, Dainelli 5, Moretti 5; Rossi 5,5, Konko 6, Milanetto 6 (81′ Jelenic s.v.), Antonelli 6,5 (64′ Chico 5); Paloschi 5 (68′ Palacio 6), Floro Flores 7.
    A disp.: Scarpi, Chico, Doninelli, Jankovic, Boselli, Jelenic, Palacio.

  • Cuore Juve. Matri Toni, la Champions a -6

    Cuore Juve. Matri Toni, la Champions a -6

    Domenica al cardiopalma per i tifosi juventini, quella che alla vigilia si prospettava come una gara decisiva per le ambizioni Champions dell’undici di Del Neri, non ha deluso le aspettative. Cinque gol e tante altre occasioni che hanno reso la partita scoppiettante e divertente, ma quasi tutte nella seconda frazione di gioco.

    Sotto un sole estivo e anomalo per questo periodo le due squadre si affrontano per ambizioni diverse, contrariamente alle previsioni della vigilia però nelle file del Genoa non c’è Palacio, al suo posto gioca Paloschi. Le due compagini sembrano contratte e complice anche il gran caldo fanno fatica a proporre manovre di gioco che possano portare pericoli ai portieri, soprattutto i bianconeri appaiono a tratti timorosi e poco propositivi e sono, infatti, gli ospiti a passare approfittando di una distrazione in copertura di Motta, Antonelli scambia con Floro Flores e mette in mezzo di nuovo per l’attaccante napoletano, sfortunata la deviazione di Bonucci che insacca all’angolino battendo l’incolpevole Storari. 1-0 e Juve in bambola. Il gioco si trascina lentamente con i rossoblu ad amministrare e a difendere in 10 dietro la linea della palla e i padroni di casa a provare vanamente ad imbastire qualcosa di pericoloso, solo al 38° su azione d’angolo, Bonucci si ritrova a tu per tu con Eduardo e prova a farsi perdonare, ma il portiere porteghese è bravo a respingere il colpo di testa ravvicinato. Al 42° Pepe prova a sfruttare un cross di Motta anticipando Mesto, schierato oggi come quarto esterno di difesa, e mandando poco a lato di testa. Si va al riposo, brutta partita e brutta Juventus che rivede i fantasmi del recente passato.

    Al rientro il discorso cambia, il pubblico che fino a poco prima aveva fischiato i giocatori decide di concedere un po’ di tregua agli uomini di Del Neri e questo serve da scossa. Al 49° i padroni di casa raggiungono il pareggio con Simone Pepe che sfrutta un cross di Aquilani e complice una deviazione di M.Rossi insacca all’angolino. Sembra un’altra Juve e invece così non è. Infatti, dopo una bella azione che porta al tiro Krasic su cui Eduardo compie un mezzo miracolo, sono di nuovo gli uomini di Ballardini a riportarsi in vantaggio con una bella azione manovrata sempre sull’asse Antonelli-Floro Flores, con quest’ultimo pronto a raccogliere il cross del compagno e a battere Storari con un preciso destro all’angolino. A questo punto il tecnico della Vecchia Signora prende in pugno la situazione e al 62° con un doppio cambio, Toni per Melo e Sorensen per uno spaesato Motta, riporta la squadra al vecchio 4-4-2, con Marchisio spostato al centro e Pepe e Krasic sugli esterni. E’ la mossa decisiva perchè un minuto dopo la Juve ritrova il pareggio, stavolta è il bomber Matri a rimettere le cose in sesto sfruttando una sponda del neo-entrato Toni, dribbla un avversario e con uno splendido destro batte Eduardo. Ballardini cerca di correre ai ripari ed inserisce forze fresche: entrano Chico per uno stanco Antonelli, ottimo al rientro dopo 3 mesi di assenza per pubalgia, e Palacio per un evanescente Paloschi. La Juve si rende pericolosa con l’ex Toni che sfiora la rete su calcio d’angolo, sul ribaltamento di fronte Palacio sfodera un tiro a giro che accarezza il palo. Al 74° è ancora Pepe che crea il panico nella difesa genoana con un ottimo inserimento, però, al momento del tiro spreca sparando addosso ad Eduardo. Poco dopo l’esterno romano esce fra gli applausi per far posto a Martinez. Ma è all’83° che si concretizza la rimonta bianconera, e come nelle più classiche delle situazioni è l’ex di turno, Toni, a siglare la rete che porta alla vittoria l’undici bianconero. L’attaccante è bravo a sfruttare una dormita generale della difesa del Grifone e a battere con preciso tocco di esterno per la terza volta l’incolpevole Eduardo.

    Brivido al 44° ancora su azione d’angolo Floro Flores in girata va vicino al 3-3. Prima della fine del match Toni ha l’opportunità di colpire per la seconda volta, ma sbaglia clamorosamente calciando a lato. Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine e la gioia bianconera può esplodere, terza vittoria di fila per i bianconeri, non era mai accaduto in questo campionato e Champions a -6, con questo carattere tutto pare possibile.

  • Juventus – Genoa: ultimissime e formazioni ufficiali

    Juventus – Genoa: ultimissime e formazioni ufficiali

    A mezz’ora dall’inizio dell’ultimo anticipo della 32ma giornata di serie A, quello fra Juventus e Genoa, le formazioni che scenderanno in campo non sembrano portare nessuna novità.

    La squadra bianconera costretta a vincere dopo l’exploit di ieri sera della Roma ad Udine, conferma il suo modulo ad una punta,Matri, e due mezze punte alle sue spalle Pepe e Krasic. A centrocampo riconfermato il terzetto composto da Aquilani, Marchisio e Melo, e in difesa a protezione del confermato Storari, una linea a quattro composta da Motta e Traorè sugli esterni e Bonucci e Barzagli coppia centrale. Niente panchina per Del Piero, Buffon e De Ceglie, che torneranno disponibile dal prossimo turno, insieme allo squalificato Grosso.

    Juventus (4-3-2-1): Storari; Motta, Bonucci, Barzagli, Traore; Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Krasic, Pepe; Matri.
    A disp.: Manninger, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Martinez, Toni. All.: Del Neri

    In casa del Genoa, invece, ci sarà qualche novità, Ballardini ha, infatti, recuperato in extremis Palacio, che ieri si è allenato con il gruppo e potrebbe partire titolare accanto a Floro Flores. La linea mediana del campo dovrebbe essere formata da Milanetto e Konko, con Rossi e Antonelli ad agire sulle corsie esterne. Davanti a Eduardo, ci saranno Mesto, Kaladze, Dainelli e Moretti.

    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Kaladze, Dainelli, Moretti; Rossi, Konko, Milanetto, Antonelli; Palacio, Floro Flores.
    A disp.: Scarpi, Chico, Doninelli, Jankovic, Boselli, Jelenic, Paloschi. All.: Ballardini

  • Juventus – Genoa, le ultime dai ritiri

    Juventus – Genoa, le ultime dai ritiri

    Marchisio e Milanetto
    Alla vigilia della partita di domani contro il Genoa si respira aria pesante in casa juventina, il match contro i grifoni rappresenta un crocevia importante per le ambizioni Champions dell’undici di Del Neri ed è sicuramente un’occasione da non mancare contro una squadra, quella rossoblu, che non ha più niente da chiedere al campionato. Tra le squadre che stazionano nei primi otto posti la Juventus è quella con la peggior difesa interna 23 reti subite e con il peggior rendimento su 15 partite 7 vittorie e 3 pareggi, ma i bianconeri vengono da due successi consecutivi che hanno riacceso le speranze per la conquista del quarto posto che fino a poco tempo fa sembrava improbabile. Come al solito Del Neri dovrà fare a meno di una lunga lista di indisponibili, oltre ai lungo degenti Quagliarella, per cui si preventiva un rientro nelle ultime quattro giornate di campionato, Iaquinta, Rinaudo e Sissoko, ci sono Chiellini, che ne avrà ancora per una ventina di giorni, De Ceglie che probabilmente tornerà disponibile per la prossima sfida, a questi si sono aggiunti Salihamidzic e lo squalificato Grosso, autore di un’ottima prova nella vittoriosa trasferta di Roma. Discorso a parte vale per Buffon disponibile ma non al 100% e Del Piero che probabilmente andrà in panchina. Recuperato Motta dovrebbe quindi essere questa la probabile formazione che il tecnico di Aquileia schiererà in campo:   Juventus (4-3-3): Storari, Grygera, Bonucci, Barzagli, Traoré; Melo, Marchisio, Aquilani; Pepe, Matri, Krasic. A disposizione:  Manninger, Sorensen, Motta, Giandonato, Martinez, Del Piero, Toni. In casa Genoa la situazione è totalmente diversa rispetto a quella juventina, i rossoblu vengono da una brutta batosta interna contro il Cagliari e anche se non hanno più ambizioni in questo campionato e galleggiano in una posizione di classifica sostanzialmente tranquilla, non hanno intenzione di partire già sconfitti e di concedere vita facile ai bianconeri. Il tecnico Ballardini dovrà fare a meno dell’ex col dente avvelenato Criscito che deve scontare un turno di squalifica e degli infortunati Veloso, KuckaDestro. Anche qui discorso a parte vale per Palacio che ci proverà fino all’ultimo, ma è difficile che riesca a recuperare dal problema alla coscia sinistra. Il tecnico ex Palermo dovrebbe quindi optare per un classico 4-4-2 con Rossi e Antonelli esterni di centrocampo e Paloschi e Floro Flores coppia d’attacco. Una curiosità la sfida tra Juventus e Genoa è l’unica fino a questo momento del campionato che s’è giocata sia all’andata che al ritorno nell’anticipo delle 12.30.

  • Genoa: spunta Atzori per il dopo Ballardini

    Genoa: spunta Atzori per il dopo Ballardini

     

    Atzori
    A pochi giorni da un match importante come quello contro la Juventus, in casa Genoa l’aria che si respira non è certo delle migliori. La sconfitta interna contro il Cagliari non ha fatto bene all’ambiente rossoblu, che si ritrova ad avere a che fare con un malcontento generale, figlio soprattutto del fatto che nonostante i maxi investimenti del proprio patron Preziosi, il grifone non stia vivendo una stagione che si possa definire esaltante, con 39 punti in classifica, una salvezza facilmente raggiungibile ed un posto in Europa che definire una mission impossible appare un eufemismo. Dopo lo splendido exploit dello scorso anno che vide i genoani, allora guidati da Gasperini, posizionarsi al quinto posto ci si aspettava sicuramente di più. Il Genoa, che nel corso della stagione ha visto proprio l’esonero del tecnico piemontese autore di quattro splendidi anni all’ombra della lanterna, sostituito alla guida da Ballardini, è ora chiamato ad onorare le restanti sette partite che mancano alla fine del campionato, con un occhio rivolto al prossim’anno. Proprio riguardo a questo sono molti i nomi che circolano su chi sarà il futuro allenatore dei rossoblu. Nonostante la riconferma da parte di Preziosi dell’attuale tecnico, i papabili aspiranti sono: Ranieri, Sannino, Conte, Tesser e Rossi. Allenatori che sicuramente non entusiasmano una piazza difficile ed esigente come quella di Genova, nomi ai quali oltretutto si è aggiunto di recente anche quello di Atzori. L’attuale tecnico della Reggina, che molto bene sta facendo nella serie cadetta, con la squadra dello stretto, essendo riuscito a portare gli amaranto in zona play off, malgrado l’organico messogli a disposizione dal presidente Foti non sia di primo livello. Ma proprio grazie al suo lavoro e al giusto mix di esperti giocatori e giovani alla prima esperienza, il tecnico ex Catania  sta riuscendo nell’impresa di fornire ai calabresi una possibilità per il rientro nel grande calcio. Un eventuale passaggio del giovane tecnico alla corte del grifone, andrebbe a consolidare ulteriormente l’asse Genova-Reggio Calabria che ha visto già il trasferimento per la prossima stagione del giovane terzino Francesco Acerbi dalla squadra amaranto a quella rossoblu, proprio l’arrivo del ragazzo potrebbe aprire numerosi scenari di mercato, come ad esempio il possibile addio di Mimmo Criscito, da tempo cercato da Milan e Inter e sul quale potrebbe inserirsi anche la nuova Roma di Di Benedetto. Viene dunque da chiedersi se l’acquisto del giovane esterno non sia un’esplicita richiesta del futuro neo tecnico genoano, non resta che stare ad aspettare, si sa in questo periodo le voci di mercato s’inseguono e si moltiplicano di continuo, ma di certo ad un’ eventuale chiamata da parte di Preziosi, Atzori non potrebbe rispondere con un secco no.

  • Alla Juve il derby Primavera, Fiorentina a valanga sulla Samp

    Alla Juve il derby Primavera, Fiorentina a valanga sulla Samp

    La Juventus supera il Torino nel derby staccando i granata in seconda posizione in testa alla classifica. I bianconeri in vantaggio con Libertazzi a fine primo tempo si erano fatti raggiungere ad inizio ripresa con scaglia ma alla mezzora De Silvestro trova l’acuto da tre punti. Tiene botta la Fiorentina avversaria bianconera per il secondo posto, i freschi vincitori della Coppa Italia sbancano la Genova doriana grazie alle reti di Seferovic, Iemmello (doppietta), e Carraro. La capolista Genoa vince a Cesena grazie alle reti di Jelenic e Doninelli. Passo falso dell’Empoli a Livorno.

    Livorno-Empoli 3-2
    Sampdoria-Fiorentina 0-4
    Torino-Juventus 1-2
    Cesena-Genoa 1-2
    Novara-Modena 5-1
    Sassuolo-Parma 1-2
    Bologna-Piacenza 3-0

    Classifica:Genoa 56, Fiorentina 45, Juventus 45, Torino 42, Empoli 39, Novara 38, Parma 35, Sampdoria 31*, Bologna 30*, Sassuolo 24, Livorno 24, Cesena 18, Piacenza 13, Modena 11.
    *una gara in meno

  • Genoa, l’esperienza di Ranieri o la novità Atzori?

    Genoa, l’esperienza di Ranieri o la novità Atzori?

    La sconfitta di domenica a Marassi non è andata giù al presidente Preziosi, lo ha deluso il tecnico e lo hanno deluso i suoi giocatori che adesso, nelle restanti 7 partite, dovranno dimostrare attaccamento alla maglia per guadagnarsi un posto nel nuovo progetto.

    Chi ha perso la possibilità di esser protagonista del progetto di rilancio del Grifone è il tecnico Ballardini, chiamato da Preziosi a far da traghettatore nel tormentato post Gasperini e coinvolgendo i giocatori aveva scalato posizioni conquistando quasi la conferma.

    Il futuro tecnico del Genoa uscirà soltanto alla fine del campionato, è una scelta importante e per questo Preziosi non vuole escludere nesssuna ipotesi. I papabili al momento sono Claudio Ranieri, un curriculum di tutto rispetto e tanta esperienza per miscelare i tanti giovani prodotti dalla cantera genoana ai più anziani. Il problema maggiore è l’ingaggio del tecnico alto per una piazza come Genoa e la volontà del tecnico ad un contratto pluriennale.

    Il ritorno a Palermo di Delio Rossi ha scombinato un pò le carte, prende quota invece il nome di Gianluca Atzori. Il giovane tecnico della Reggina è apprezzato da tutto l’ambiente per il suo modo di fare calcio, lavora bene con i giovani e sa tenere in pugno lo spogliatoio, l’esperienza di Catania è stata negativa anche per un pò di sfortuna ma le qualità non mancano.

    Gli altri nomi che circolano sono quello di Malesani, rinato a Bologna, l’eroe di Varese Sannino e l’ex genoano Torrente

  • Luka Krajnc, Preziosi soffia alle big il piccolo Nesta

    Luka Krajnc, Preziosi soffia alle big il piccolo Nesta

    Come ho avuto modo più volte di scrivere la Slovenia, insieme al Belgio, è uno dei movimenti calcistici più floridi in Europa. Nata poco meno di venti anni fà la Slovenia in ambito calcistico ha da subito fatto capire di aver le carte in regola partecipando a due mondiali ed un Europeo. COme dimostrano i tanti ragazzi che si stanno mettendo in luce nel nostro campionato, e non solo, gli sloveni sembrano aver la tempra giusta per imporsi nel calcio che conta.

    Se in un bacino così florido ci aggiungiamo il fiuto per i talenti di Enrico Preziosi il risultato di certo non può esser che esaltante. Il patron del Genoa, da sempre esperto nel soffiare piccoli campioncini alle big, pare sia riuscito a metter le mani sul promettente difensore centrale scuola Maribor Luka KrajncLa Scheda:
    Cognome: Krajnc
    Nome: Luka
    Data di nascita: 19/09/1994
    Altezza: circa 188 cm
    Nazionalità: Slovena
    Posizione: difensore centrale
    Piede: sinistro
    Squadra: Maribor