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  • Serie A: Juventus alla prova Genoa, Roma con il Cesena

    Serie A: Juventus alla prova Genoa, Roma con il Cesena

    Serie A 2014/2015, al secondo turno infrasettimanale della stagione. Riflettori puntati sullo stadio “Marassi” di Genova dove la capolista Juventus fa visita al Genoa. Impegno casalingo per la Roma,  seconda in classifica, che tra le mura amiche, riceve il Cesena.  Mazzarri deve blindare la panchina della sua Inter che riceve la Sampdoria. Il Milan impegnato a Cagliari.

    ATALANTA-NAPOLI La buona notizia è il recupero di Gomez, che si è allenato con i compagni, essendo a corto di condizione ma difficilmente mister Colantuono lo impiegherà dal primo minuto. Probabile il ricorso al turnover: si potrebbero rivedere Denis, Stendardo, Raimondi e Migliaccio. In casa ospite è rimasto a Napoli, non convocato, Michu per un problema alla caviglia; partirà per dalla panchina Britos. Benitez dovrebbe preferire Inler a Jorginho, ma scalpitano Henrique e Mertens.

    CAGLIARI-MILAN Mister Zeman ha la rosa completa a disposizione, con quattro maglie contese da otto giocatori: dietro Balzano e Capuano sembrano in vantaggio su Pisano e Ceppitelli. In mezzo Conti e Crisetig dovrebbero battere la concorrenza di Dessena. Mister Inzaghi dovrebbe inserire negli undici titolari Torres, Menez sembra essere il sacrificato nell’undici titolare; Honda e El Shaarawy dovrebbero completare il reparto offensivo. Nei tre di centrocampo spazio a Bonaventura, con Poli destinato a riposare, in difesa turn over per Alex giocherà Rami. In porta si rivedrà Diego Lopez.

    FIORENTINA-UDINESE Mister Montella ha visto tornare a lavorare con il gruppo Mario Gomez. Si è fermato invece Mati Fernandez, due settimane di stop; out anche Gonzalo Rodriguez. mentre torneranno dal primo minuto. Richards, Basanta ed Ilicic. Nell’Udinese mister Stramaccioni punta sul recupero di Badu; possibile turn over con Muriel in campo dall’inizio al posto di Di Natale. Non dovesse farcela Badu, ballottaggio tra Fernandes e Pinzi con l’ex laziale favorito.

    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter
    Carlitos Tevez festeggia la rete | Foto Twitter

    GENOA-JUVENTUS In casa Genoa Antonini in rampa di lancio per una maglia dal primo minuto. Fetfatzidis continua il suo programma di recupero, mentre Rincon è ancora fermo. Sturaro si allena con il gruppo, anche se non forza ancora i carichi di lavoro. Nei tre davanti possibili titolari Iago e Matri. In casa Juventus rifiata Pirlo, torna in panchina Pereyra. Mister Allegri riproporrà il duo Tevez-Llorente in attacco, nonostante Morata spinga per una maglia. A centrocampo Pogba e Lichtsteiner si riprenderanno il posto dall’inizio.

    INTER-SAMPODORIA In casa Inter più che probabile il rientro dal primo minuto di Vidic. A centrocampo dubbio Kovacic, potrebbe rifiatare ma è ancora il favorito su Kuzmanovic per un posto da titolare. In casa Sampdopria mister Mihailovic la novità potrebbe essere sulla fascia sinistra con Cacciatore favorito per una maglia da titolare al posto di Regini; in attacco conferme per il tridente Gabbiadini-Okaka-Eder.

    PALERMO-CHIEVO Mister Iachini dovrebbe apportare alcune modifiche: sugli esterni dovrebbero rientrare Morganella sulla destra e Lazaar a sinistra. In attacco ballottaggio tra Vazquez e Belotti, mentre a centrocampo Maresca spinge per una maglia, ma parte dietro a Bolzoni. dovrebbe essere Cofie a prendere il posto dello squalificato Radovanovic. Fra le tre mezzepunte del 4-2-3-1 dovrebbe trovar posto Lazarevic, in attacco scalpita Maxi Lopez. Sempre indisponibile Botta.

    Sampdoria-Roma 0-0 | Foto Twitter
    Sampdoria-Roma 0-0 | Foto Twitter

    ROMA-CESENA Mister Garcia prova a recuperare Keita e sorride per Destro: l’attaccante ieri non si è allenato per un’infiammazione al tendine della coscia, ma ha superato il provino di stamane e giocherà dal 1’ al posto di Totti, accanto a lui Gervinho, Florenzi, Ljajic e Iturbe si giocano tre maglie, con l’argentino che sembra aver archiviato il fastidio al ginocchio. In casa Agliardi sarà tra i pali dal primo minuto, dato che Leali è squalificato. Bisoli dovrebbe proporre un 4-1-4-1 con Magnusson nell’inedito ruolo di schermo davanti ala difesa. Djuric unica punta, con Marilungo dirottato sulla fascia sinistra. Solo panchina per Defrel e Garritano.

    TORINO-PARMA Mister Ventura potrebbe tornare al 3-5-2 con Gillet fra i pali, Maksimovic, Glik e Moretti in difesa, Peres, o Molinaro e Darmian sulle fasce, Gazzi, o Nocerino, Vives ed El Kaddouri a centrocampo. In avanti, accanto a Quagliarella, toccherà all’ex di turno Amauri. In casa Parma non è certamente un momento felice e,come se non bastasse, la lista degli indisponibili è molto lunga: Lucarelli squalificato, Paletta, Biabiany, Cassani, Bidaoui, Palladino e Pozzi indisponibili, Coda e Acquah in forte dubbio. Dovrebbe recuperare De Ceglie a cui, però, potrebbe essere preferito Gobbi. Ballottaggio BelfodilGhezzal come spalla di Cassano e Lucas SouzaGalloppa sulla linea mediana. Lodi sarà in campo dal primo minuto davanti alla difesa.

    VERONA-LAZIO completerà la nona giornata del Campionato di Serie A e si disputerà giovedì 30 ottobre alle ore 20.45. In casa Verona mister Mandorlini avrà il rientro Marquez, ma il Verona perde Marques uscito per un problema muscolare al flessore della gamba sinistra che verrà valutato dallo staff medico nelle prossime ore. In casa Lazio dovrebbe essere ancora Djordjevic a guidare il tridente. Questa mattina a Formello sono rimasti in palestra Mauri e Keita: se per l’attaccante non ci sono margini di recupero, Mauri dovrebbe essere convocato, ma partirà probabilmente dalla panchina. Ciani dovrebbe essere preferito a Cana. Torna anche Cataldi. 

  • A Bertolacci risponde Tonelli. Genoa-Empoli 1-1

    A Bertolacci risponde Tonelli. Genoa-Empoli 1-1

    Bertolacci e Tonelli sono stati i marcatori del posticipo della settima giornata  del Campionato di Serie A Genoa-Empoli, terminata con il punteggio di 1-1; la squadra di Gasperini si è portata in vantaggio con la rete di Bertolacci; il pareggio della squadra di Sarri  è stato messo a segno da Tonelli, ma non sono mancate le polemiche sul tocco di braccio dello stesso difensore al momento della rete del pareggio.

    L’Empoli è partita bene con il piglio giusto e si è portata in vantaggio con Maccarone ma il direttore di gara ha annullato la marcatura per un presunto fallo in attacco dubbio nella stessa azione di Verdi su Burdisso. La risposta del Genoa è stata la rete realizzata da Bertolacci il quale è stato abile, dopo un’ottima sponda di Matri, a superare Bassi;

    Andrea Bertolacci, con la sua rete ha portato il Genoa in vantaggio
    Andrea Bertolacci, con la sua rete ha portato il Genoa in vantaggio

     

    l’occasione migliore della prima frazione gli ospiti la costruiscono con Pucciarelli ma il tiro dell’attaccante esce di pochissimo.

    Nella ripresa ci ha provato ancora Bertolacci al 66° con un tiro basso a giro pericolosissimo su cui però è bravissimo ad andare giù Bassi; il Genoa ha provato ad imbastire trame pericolose ma Bassi è apparso inoperoso; al minuto 78 è arrivato il pareggio dell’Empoli: il gol realizzato da Tonelli farà molto discutere, palla dentro su calcio d’angolo che Maccarone ha deviato verso il centro, il centrale di difesa dell’Empoli ha colpito di petto e poi probabilmente con una mano beffando Perin. Grandi proteste da parte dei giocatori del Genoa con Perotti in primis.

     

     

    Con questo pareggio il Genoa si porta a quota 9 punti in classifica agganciando Inter e Fiorentina mentre l’Empoli raggiunge quota 7 punti a pari dell’Atalanta.

     

    GENOA-EMPOLI 1-1 (14° Bertolacci (G); 78° Tonelli (E))

    Genoa (4-3-2-1): Perin; Edenílson, De Maio, Burdisso, Marchese; Rincón (53° Antonini), Bertolacci, Antonelli (80° Greco); Iago Falqué (63° Lestienne), Diego Perotti; Matri.

    All. Gian Piero Gasperini.

    Empoli (4-3-1-2): Bassi; Mário Rui, Tonelli, Rugani, Hysaj; Croce, Valdifiori, Vecino; Verdi (69° Zieliński); Pucciarelli (59° Tavano), Maccarone (84° Mchedlidze).

    All. Maurizio Sarri.

    Arbitro: Angelo CERVELLERA.

    Ammoniti: 71° Antonini (G), 76° Croce (E), 92° Bertolacci (G).

    Espulsi: nessuno.

  • Alluvione Genova, la solidarietà dello sport

    Alluvione Genova, la solidarietà dello sport

    Alluvione Genova. La Superba, dopo poco meno di tre anni dall’ultima volta, è stata colpita nuovamente dalla furia della natura, e forse in maniera peggiore dell’ultima volta si ritrova con molte zone della città sommerse d’acqua e strade che improvvisamente diventano fiumi trascinando verso il mare auto, moto e tutto quello che trovano lungo il loro drammatico percorso. Purtroppo si conta una vittima travolta dall’acqua, bilancio per fortuna inferiore a quello del 2011, ma l’evento è accaduto in tarda serata, quale sarebbe stato il tragico conto delle vite perse se fosse accaduto a metà mattinata come tre anni fa? Oltre al capoluogo ligure ad essere colpita dall’alluvione è tutta la regione Liguria con esondazioni di fiumi e frane che colpiscono tanto l’entroterra così come il ponente ed il levante ligure.

    Esondazione del Bisagno in zona Marassi, Genova | Foto Web
    Esondazione del Bisagno in zona Marassi, Genova | Foto Web

    Da Valentina Arrighetti, stella della Nazionale di volley femminile a Mattia Perin, portiere del Genoa, arrivano da tutti gli sportivi e dalle società incitazioni per il popolo ligure a non mollare e a resistere alla difficile situazione.

    Proprio il centrale della Nazionale di volley femminile aveva iniziato ieri, quando arrivavano le prime notizie di allagamenti della sua città, con un tweet di supporto alla sua Genova prima del match Italia-Russia:

    Il tweet di Valentina Arrighetti | Foto Twitter
    Il tweet di Valentina Arrighetti | Foto Twitter

    Valentina Arrighetti nel 2011 era in Giappone proprio con la Nazionale ed al suo ritorno si era prodigata per raccolte fondi e iniziative per aiutare le famiglie messe in ginocchio dall’alluvione e ieri sempre con l’Italia era impegnata nel Mondiale di volley a Milano. Intervistata dal Corriere della Sera dice:

    “Da piccola aspettavo ottobre perché arrivavano sicuro quei 20 cm. d’acqua che ti facevano saltare la scuola. Poi crescendo ho imparato a capire cosa significava realmente, quando a mia zia si allagava il negozio con tutto il materiale e mi diceva quanto fosse pesante da superare”.

    Tutto il mondo dello sport ligure si sta stringendo alle famiglie colpite ed alla città martoriata, i due club della Serie A attraverso i propri siti ufficiali manifestano la loro solidarietà. Il Genoa:

    “Il Genoa Cfc esprime il proprio cordoglio per la vittima dell’alluvione che ha colpito il capoluogo ligure e desidera esprimere la propria affettuosa vicinanza alle persone impegnate a fronteggiare l’emergenza”.

    Inoltre è stata comunicata la cancellazione dell’amichevole prevista per domenica sera tra il Genoa e lo Shakhtar Donetsk, lo Stadio di Marassi è in una delle zone maggiormente colpite.

    Non è da meno la Sampdoria che attraverso il proprio sito dice:

    “Il Presidente Massimo Ferrero, i dirigenti, Sinisa Mihajlovic, la squadra e tutta la società sono vicini alla città di Genova, ai suoi abitanti. E in particolare alle famiglie delle zone maggiormente colpite dall’alluvione di questa notte. Coraggio Superba, a testa alta, non mollare!”.

    Anche i giocatori delle due società si sono fatti sentire attraverso i social. Toccante l’incitamento di Mattia Perin, portiere del Genoa che su una bella foto notturna della lanterna, simbolo di Genova, dice:

    “Siamo una città che non molla mai! Vinceremo insieme anche questa volta! TUTTI INSIEME!”.

    Anche il ponente ed il levante ligure sono state colpite duramente e nella mattinata di oggi si è registrata l’esondazione moderata dell’Entella, fiume che si trova a Chiavari ed in tal senso è da registrare anche il probabile spostamento della partita di Serie B tra Entella e Ternana.

  • Gabbiadini regala alla Sampdoria il Derby della Lanterna

    Gabbiadini regala alla Sampdoria il Derby della Lanterna

    Una punizione laterale insidiosa di Manolo Gabbiadini ad un quarto d’ora dal termine ha consegnato il successo nel Derby della Lanterna alla Sampdoria.

    Una gara non certamente indimenticabile per quanto riguarda il gioco espresso dalle due squadre ma è stato senza dubbio un match intenso, pieno di aggressività da ambo le parti che è vissuto per tutto il tempo sul filo della tensione e dell’equilibrio spezzato al minuto 75° dal tiro da tre punti di Gabbiadini. Gioia in tribuna per il presidente Ferrero, la Sampdoria, in attesa della gara di domani dell’Udinese si trova momentaneamente al 3° posto solitario della classifica.

    La Gradinata Nord | © Luana Ambrico | Il Pallonaro
    La Gradinata Nord | © Luana Ambrico | Il Pallonaro

    Per quanto riguarda la sponda rossoblù, i ragazzi di Gasperini hanno fatto principalmente la gara, cercando di provare a sfondare l’ottima difesa blucerchiata che ha retto sino alla fine. Il tecnico del Genoa, che ha anche provato a modificare lo schema, però può comunque essere contento dello spirito e della grinta messa in campo dai suoi, oggi i punti non sono arrivati ma giocando così non tarderanno ad arrivare.

    Veniamo al racconto della gara, la prima sorpresa è subito nelle formazioni non certo da parte del Genoa con Gasperini che schiera il 3-4-3 pronosticato alla vigilia con Roncaglia, De Maio e Burdisso davanti a Perin, Sturaro e Rincon in mediana con Edenilson ed Antonelli esterni. Davanti trio d’attacco formato da Perotti, Pinilla e Kucka.

     

     

    Come detto la sorpresa arriva da Mihajlovic che lascia in panchina Gastaldello scegliendo la coppia Silvestre, Romagnoli come centrali, Regini e De Silvestri esterni, Obiang, Soriano e Palombo a metà campo, Gabbiadini, Okaka ed Eder in attacco.

    Dopo lo spettacolo delle due tifoserie, si parte.

    Distinti | © Luana Ambrico | Il Pallonaro
    Distinti | © Luana Ambrico | Il Pallonaro

    Primi 10 minuti molto nervosi con più fischi dell’arbitro che gioco con la Sampdoria costretta ad un cambio con Regini che si fa male muscolarmente, entra Mesbah, per inseguire una ripartenza veloce di Edenilson. La prima vera occasione, se si eccettua un inserimento di Eder il cui cross viene agevolmente bloccato da Perin, arriva al 20° con un bel colpo di testa di Pinilla che impegna Viviano nella presa a terra. La gara prosegue con l’intensità dei primi minuti, ma occasioni sostanzialmente non se ne vedono. Sul finale di tempo brivido per il Genoa con Perin che pasticcia sul rinvio e regala la palla agli avversari che però non riescono a sfruttare l’occasione. Dopo due minuti di recupero si va al riposo sullo 0-0.

    Il secondo tempo riparte senza cambi ed il Genoa prova a far subito la gara con aggressività ed un tentativo di fuori di Rincon. Gasperini al 59° cambia lo schema passando al 4-4-2 con l’inserimento di Matri per Kucka, ma è la Sampdoria che prova a rendersi insidiosa in contropiede. Al 75° la gara si sblocca, punizione laterale di Gabbiadini, nessuno la tocca, forse la sfiora De Maio, e la palla si insacca alle spalle di Perin. Il Genoa si lancia in attacco in maniera rabbiosa ma non riesce a rendersi mai pericoloso. Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro Damato fischia la fine. Il Derby della Lanterna lo decide Manolo Gabbiadini.

     

    GENOA – SAMPDORIA 0-1 (0-0) (75° Gabbiadini)

    GENOA (3-4-3): Perin 5.5; Roncaglia 6.5, De Maio 5.5, Burdisso 6 (70° Bertolacci 5.5); Edenilson 6.5, Sturaro 6, Rincon 6 (81° Iago Falque sv), Antonelli 6; Perotti 6.5, Pinilla 6.5, Kucka 5 (59° Matri 5.5)

    Allenatore: Gasperini.

    SAMPDORIA (4-3-3): Viviano 6; Regini sv (11° Mesbah 5.5), Romagnoli 7, Silvestre 6, De Silvestri 6.5; Soriano 6.5, Palombo 6, Obiang 5 (90° Krsticic sv); Eder 6, Okaka 6.5, Gabbiadini 6.5(85° Sansone sv).

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Silvestre (S), Burdisso (G), Eder (S), Pinilla (G), Okaka (S), Sturaro (G), Obiang (S).

  • Genova freme per il Derby della Lanterna

    Genova freme per il Derby della Lanterna

    Una competizione nella competizione, il Derby della Lanterna è una rivalità continua, il pensiero comunque a quello che hanno fatto i cugini, subito dopo aver seguito e patito per i propri colori, sentire il cuore palpitare all’impazzata e sentirlo morire in un istante. Questo è il derby di Genova, un derby che si concretizza in novanta minuti ma che non finisce mai.

    Genoa e Sampdoria sono pronte, tirate e posizionate in classifica nel modo migliore per offrire uno spettacolo incredibile, e poi ci sono i tifosi, quelli in grado di costruire un’atmosfera incredibile, con coreografie mozzafiato e cori di scherno originali e mai banali. Sarà una partita spettacolare, emozionante e imprevedibile così come è Genova, capace di stupire gli stessi genovesi in alcune circostanze nel bene e nel male.

    Coreografia Genoa | Foto Twitter
    Coreografia Genoa | Foto Twitter

    La Lanterna è pronta a tingersi dei suoi colori, ad illuminare con il suo faro la metà genovese che uscirà vittoriosa dal confronto e che fino al re-match poi girerà per la città con la possibilità di guardare il cugino dall’alto in basso e non conterà la classifica di Serie A, perché vincere entrambi i derby equivale a vincere lo scudetto cittadino.

    Coreografia Sampdoria | foto twitter
    Coreografia Sampdoria | foto twitter

    Nelle ultime stagioni più che a partite di calcio si è assistito a duelli rusticani, ma è sintomo anche questo di quanto la tensione sia alta sia in campo che fuori per l’importanza della posta in palio ed al pubblico piace così, perché anche se si esce sconfitti si deve uscire dal campo avendo dato tutto. Il cuore di ogni tifoso presente batte all’unisono e impazzisce se la palla entra nella porta giusta o smette di battere per alcuni secondi se finisce dietro le spalle del proprio portiere.

    Mihajlovic e Gasperini conoscono perfettamente come è vissuto il Derby della Lanterna e sanno quanto le tifoserie ci tengono quindi è certo che avranno preparato al meglio questa partita, sapendo però anche che spesso i derby sono decisi da chi non ti aspetti, da chi magari entra dalla panchina e vuole lasciare un segno indelebile nella memoria dei tifosi. Come nel caso di Boselli nella stagione 2010/11 che per la memoria rossoblù rimarrà come il gol che ha fatto retrocedere la Sampdoria, anche se non è vero, la Samp perderà la gara decisiva più avanti. O come nel caso di Icardi, giovane promessa blucerchiata nella stagione 2012/13 che realizzò la rete del definitivo 3-1 per la Sampdoria e che sbatté temporaneamente in ventesima posizione il Grifone. Oppure come nella stessa partita, vivere giornate da incubo, come capitò a Cesare Bovo che realizzò un’autorete per il Genoa e che ancora oggi è ricordato con sfottò dal popolo blucerchiato.

    Genova è pronta anche a cambiare il look, come da tradizione, si vedranno scalinate e muraglioni tinti dei colori dei vincitori. Spesso capita infatti che chi vince, giusto per continuare a ricordarlo al cugino, durante i festeggiamenti della notte trovi ispirazione per colorare parte della città di rossoblù o blucerchiato.

    Un esempio delle scalinate di Genova
    Un esempio delle scalinate di Genova

    La febbre da Derby della Lanterna è già cominciata e il Grifone è pronto ad alzarsi in volo, tirare fuori gli artigli per fermare il marinaio che a sua volta ha spiegato le sue vele e ha pronte le sue salve di cannone.

  • Pinilla infiamma Marassi e la Lazio va KO

    Pinilla infiamma Marassi e la Lazio va KO

    Una bella Lazio solo nel primo tempo non riesce a realizzare nessuna delle tante occasioni che si crea nei primi 45′, nella ripresa la partita cambia e una rete di Pinilla nel finale abbatte le aquile biancocelesti. Il merito è tutto di Gasperini che ha letto meglio la partita del suo collega Pioli. Ha lasciato sfogare la Lazio nella prima fase di gara per poi, coi cambi, punirla nella ripresa.

    Il Grifone ritrova tra le sue fila Antonini, che pareva in estate potesse smettere a causa di un ginocchio mal ridotto, mette in campo dal primo minuto Matri e conferma sugli esterni Kucka e Perotti. La Lazio di Pioli invece continua a preferire davanti Djordjevic al posto di Miroslav Klose.

    Il match inizia all’insegna dei biancocelesti che sembrano a loro agio e trovano anche negli spazi stretti triangolazioni efficaci che portano al tiro diversi giocatori. Djordjevic manda prima di poco a lato dopo una bella discesa di Anderson e successivamente impegna uno strepitoso Perin con un tiro da fuori area. E’ Lulic a testare ancora, poco dopo, i riflessi del portierino genoano con un bel diagonale rasoterra da sinistra che l’estremo difensore rossoblù respinge d’istinto. Quando Perin è battuto ci pensa la traversa a salvare il Genoa in un tiro di Candreva.

    Il Genoa nei primi 45′ si vede solo con qualche lancio lungo per un isolato Matri, qualche dribbling di Perotti e tanta troppa confusione in campo.

    Nella ripresa si capisce subito che la partita stia per cambiare, perché il Genoa gioca più ordinato allargando di più le trame offensive, mentre la Lazio appare un po’ sulle gambe, Candreva a parte. A questo punto Gasperini completa il suo capolavoro inserendo fosforo, forza e fantasia, in dieci minuti fa entrare Bertolacci per dare le geometrie al gioco, Lestienne per cercare la superiorità numerica saltando l’uomo e Pinilla per avere un terminale offensivo più partecipe all’azione di quanto sia stato Matri.

    Mauricio Pinilla sblocca il match contro la Lazio | Foto Twitter
    Mauricio Pinilla sblocca il match contro la Lazio | Foto Twitter

    Al 74° Bertolacci dopo una bella incursione sulla sinistra mette in mezzo e Pinilla è solo davanti alla porta per colpire di piatto ma sbaglia incredibilmente mira, al 75° De Vrij ferma con un braccio un’altra incursione rossoblù in prossimità dell’area e prende il secondo cartellino giallo che gli costa l’espulsione. La rete del Genoa arriva a tre minuti dalla fine, quando un traversone dalla trequarti destra pesca Perotti solo al vertice sinistro dell’area piccola, l’argentino colpisce incrociando sul palo opposto di testa e prima che la sfera entri in rete come un falco arriva Pinilla che sbatte in porta l’1-0 rossoblù.

    Sono tre punti d’oro per il Genoa e valgono la prima vittoria stagionale.

    GENOA-LAZIO 1-0 (0-0) – 87° Pinilla (G).

    Genoa (3-4-3): Perin 8; Antonini 6 (60° Bertolacci 6); De Maio 5,5; Burdisso 5,5; Edenilson 6; Sturaro 5,5; Rincon 6,5; Antonelli 6; Perotti 6,5; Matri 5 (68° Pinilla 7); Kucka 6 (56° Lestienne 6,5).

    All.: Giampiero Gasperini 6,5

    Lazio (4-3-3): Berisha 6; Basta 5,5 (46° Konko 6); Gentiletti 6 (69° Cana 5); De Vrij 5; Braafheid 6; Parolo 6; Biglia 5,5 (45° Ledesma 5); Lulic 6; Candreva 6,5; Djordjevic 5; Felipe Anderson 5,5.

    All.: Stefano Pioli 5,5

    Ammoniti: Rincon (G), De Maio (G), De Vrij (L), Ledesma (L). Espulsi: De Vrij (L)

  • Il Grifone di Gasperini a caccia della Lazio

    Il Grifone di Gasperini a caccia della Lazio

    La Lazio di Pioli fa visita al genoa d’assalto targato Giampiero Gasperini che da quando è tornato finalmente ha a disposizione una rosa che assomiglia a quella magica che conquistò l’Europa non troppo tempo fa. Il Grifone è reduce da un punto sudato ma meritato conquistato in quel di Firenze e da una sconfitta immeritata patita alla prima giornata contro il Napoli e maturata solo nei minuti si recupero.

    Le scelte di Pioli dovrebbero portare dei cambiamenti in avanti soprattutto in relazione al dinamismo dell’avversario che ha dimostrato, se vuole di poter mettere sotto ritmo chiunque, finché ha birra in corpo ed ecco che quindi il tecnico laziale proporrà dall’inizio Candreva, Djordjevic e Keita per poi utilizzare Klose quando il Genoa inevitabilmente allenterà la presa.

    Giampiero Gasperini | Foto Twitter
    Giampiero Gasperini | Foto Twitter

    A centrocampo il trio Lulic, Biglia e Parolo dovranno cercare di contrapporsi al meglio su Bertolacci e soci, mentre dietro Pioli dovrebbe confermare la linea difensiva vista contro il Cesena con Basta, De Vrij, Gentiletti e Braafheid.

    Gasperini deve sciogliere qualche dubbio su come schierarsi in avanti, c’è aria di ballottaggio tra Lestienne e Perotti ma alla fine potrebbero essere schierati entrambi con l’arretramento di Kucka in mezzo al campo a far legna, ma può essere una variante del match in corso. La punta centrale dovrebbe essere il confermatissimo Pinilla. Bertolacci-Rincon e Sturaro la linea a tre di centrocampo mentre in difesa la squalifica di Roncaglia rimette Edenilson tra i titolari al fianco di Burdisso e De Maio.

    Il Grifone cerca una vittoria contro le grandi proprio per andare in controtendenza a chi diceva che avrebbe fatto un inizio di campionato privo di punti a causa di questi scontri e la Lazio è la terza che capita sotto i suoi artigli, siamo sicuri che come contro il Napoli il Genoa cercherà di imporre il proprio ritmo e di colpire da subito gli avversari.

    GENOA-LAZIO LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Genoa (3-4-3): Perin; Edenilson, Burdisso, De Maio; Antonelli, Bertolacci, Rincon, Sturaro; Kucka, Pinilla, Perotti.

    All.: Giampiero Gasperini

    Lazio (4-3-3): Berisha; Basta, De Vrij, Gentiletti, Braafheid; Parolo, Biglia, Lulic; Candreva, klose, Keita.

    All.: Stefano Pioli

  • Genoa-Lazio e Udinese-Napoli, voglia di conferme e di riscatti

    Genoa-Lazio e Udinese-Napoli, voglia di conferme e di riscatti

    La prossima giornata di campionato presenta una serie di partite molto interessanti e che preannunciano spettacolo, soprattutto perché giocate ad inizio stagione. Tra queste c’è sicuramente Genoa-Lazio, una partita tra due squadre in forma e dal risultato incerto, anche per gli esperti di scommesse online betfair. I padroni di casa infatti, dopo la beffarda sconfitta contro il Napoli al 90°, hanno strappato un pareggio sull’ostico campo di Firenze, mentre gli ospiti, dopo la sonora sconfitta a San Siro, hanno sconfitto agevolmente il Cesena all’Olimpico per 3-0.
    Per quanto riguarda le formazioni, i due tecnici Gianpiero Gasperini e Stefano Pioli dovranno fare a meno di alcuni elementi importanti degli organici a loro disposizione. Il Genoa dovrebbe scendere in campo con il 4-3-3 con Perin confermatissimo tra i pali dopo l’ottima prestazione di Firenze. Nel reparto arretrato Roncaglia è squalificato e Antonini è in dubbio; Spazio quindi dal primo minuto a Marchese ed Antonelli sulle corsie esterne e la coppia DeMaio-Burdisso centrali.

    Giampiero Gasperini | Foto Twitter
    Giampiero Gasperini | Foto Twitter

    A centrocampo Rincon, Bertolacci e Sturaro sono i tre candidati a scendere in campo con Greco costretto in panchina, mentre in attacco è ancora out Fetfatzidis ma dovrebbe rientrare Matri per andare quantomeno in panchina con Perotti, Pinilla e Kucka come scelte iniziali del tecnico rossoblu e Lestienne pronto ad entrare a partita in corso.

    Anche per la Lazio 4-3-3 con Berisha ancora preferito a Marchetti tra i pali. In difesa l’infortunato Radu dovrebbe essere sostituito a sinistra ancora da Braafheid con Basta sulla corsia opposta e con De Vrij e Gentiletti a fare muro davanti al portiere. In mediana sicure le assenze di Gonzalez ed Ederson e molto probabilmente ancora panchina per Ledesma che dovrebbe lasciare il ruolo di regista a Biglia con Parolo e Lulic accanto. In avanti il tridente dovrebbe essere composto da Candreva, Klose e Keita , con Djordjevic che scalpita e che potrebbe far rifiatare il tedesco in vista delle tre partite da giocare in una settimana.

    Un’altra bella sfida è sicuramente Udinese-Napoli, un incontro che presenta molte insidie per i partenopei, partiti con ambizioni di scudetto ma autori di un brutto avvio di stagione, con malumori e polemiche che hanno messo addirittura a rischio la panchina di Benitez.

    I padroni di casa ,dopo la sconfitta contro la Juventus, vogliono tornare a far punti davanti al pubblico amico. Per l’occasione Stramaccioni sarà costretto a gestire una vera e propria emergenza, soprattutto nel reparto arretrato e nelle corsie esterne.

    L’Udinese contro il Napoli dovrebbe partire con un 4-3-2-1 con Karnezis tra i pali, al posto dell’infortunato Scuffet. In difesa, i guai fisici di Domizzi costringono Stramaccioni a schierare Hertaux e Danilo in campo dal primo minuto come centrali, mentre sulle fasce, le assenze di Gabriel Silva e Riera, dovrebbero essere rimpiazzate da Widmer e Pasquale. A centrocampo Badu, Guilherme e Allan partiranno titolari, mentre in avanti nessun dubbio con Bruno Fernandes e Muriel a supportare Di Natale unico riferimento avanzato.

    Il Napoli resta fedele al 4-2-3-1 con Rafael titolare in porta. In difesa dubbio Ghoulam, che è recuperato ma potrà andare al massimo in panchina. Benitez dovrebbe quindi schierare Maggio e Zuniga sulle fasce e Albiol e Koulibaly al centro con Henrique, Britos e Mesto in panchina. A centrocampo conferma per Jorginho ed Inler anche se De Guzman scalpita per una una maglia da titolare e non è detto che non la trovi. In attacco il solito ballottaggio tra Mertens ed Insigne con il napoletano favorito per affiancare Callejon ed Hamsik sulla trequarti ad agire alle spalle del Pipita Higuain.

  • Quanto Genoa in Europa!

    Quanto Genoa in Europa!

    Guardando le rose presenti in Europa ecco spiccare quest’anno la presenza massiccia di ex giocatori del Genoa che, sparsi nel continente, denotano come il Grifone di Enrico Preziosi sia non solo attivissimo sul mercato, ma anche in grado di scovare in modo continuo calciatori che poi diventano di livello europeo. Non si tratta solo di due o tre intuizioni ma di una vera e propria squadra con tanto di riserve che impressiona e che fa mangiare le mani e inorgoglire i tifosi rossoblù.

    Partendo solo dalle italiane presenti nelle coppe europee sono già numerosi i calciatori che hanno calcato il campo di Marassi ed oggi sono in squadre di primissimo livello, come Ranocchia e Palacio nell’Inter, Destro e Borriello nella Roma, Bovo, Moretti e Nocerino nel TorinoMesto nel Napoli, Bonucci nella Juventus e Tomovic nella Fiorentina. Tutti calciatori usciti o passati dalla lunga veggenza rossoblù e come detto si tratta anche di altri fino a comporre una squadra intera più le riserve.

    Domenico Criscito | Foto Twitter
    Domenico Criscito | Foto Twitter

    Il Genoa “virtualmente europeo” che si può immaginare deve avere un angelo custode tra i pali, senza considerare che Perin è già un portiere di livello internazionale, e così si può trovare nella Dinamo Zagabria quel Eduardo che difese la porta rossoblù anche nella recente esperienza in Europa League del Grifone. In difesa, oltre a quelli già citati, non si può non fare riferimento a Domenico Criscito a San Pietroburgo in forza allo Zenit, o a Papastathopoulos e Granqvist rispettivamente nel Borussia Dortmund e nel Krasnodar.

    Il centrocampo sempre oltre ai riferimenti già fatti si devono menzionare sicuramente Thiago Motta del Paris Saint Germain e Rafinha del Bayern Monaco oltre a Miguel Veloso a Kiev nella Dinamo e Constant del Trabzonspor.

    In attacco l’esame si fa ancora più interessante perché già con Palacio, Destro e Borriello si parlerebbe di un tridente interessante, ma se si guarda agli ex giocatori del Genoa presenti nelle coppe europee si rimane sbalorditi. Facile ricordare l’esperienza, non proprio positiva, di Ciro Immobile tra le fila rossoblù, ma capocannoniere della Serie A scorsa ed oggi in forza al Borussia Dotmund e più intrigante e sconvolgente il passaggio di Ezequiel Lavezzi del Paris Saint Germain che dal 2004 al 2005 era un tesserato del Grifone pronto per fare la sua fortuna in Serie A ancora prima che a Napoli si pensasse a lui.

    Insomma come detto si tratta di una rosa abbastanza variegata anche come dato anagrafico che farebbe invidia a molte formazioni. Se voi foste i fanta allenatori di questo “Virtual Genoa” come lo schierereste in campo?

    Certamente la rosa allestita quest’anno dal Presidente Preziosi non è da meno e nell’ambiente c’è molta curiosità nel vedere, una volta rientrati tutte le componenti, dove può arrivare il Genoa quest’anno considerato da tanti addetti ai lavori come una delle possibili rivelazioni della stagione.

     

  • Maxime Lestienne, un fiammingo per il volo del grifone

    Maxime Lestienne, un fiammingo per il volo del grifone

     

    Il colpo last minute del Genoa di Enrico Preziosi si chiama Maxime Lestienne, un giovane proveniente dal Club Bruges che si è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori attraverso colpi di classe ed un sinistro veramente chirurgico. Il calcio belga non è conosciuto per la presenza nella sua serie, chiamata Jupiler Pro League, di campioni affermati e che appaiono sulle copertine dei giornali, tuttavia non si può non notare come il calcio belga sia cresciuto esponenzialmente fino all’ultimo mondiale in Brasile, dove con una Nazionale giovane ed inesperta è andato più avanti di Italia e Inghilterra.

    Maxime Lestienne nasce nella cittadina fiamminga di Kortrijk il 17 giugno 1992 e cresce calcisticamente in una fucina di talenti, quella del Mousrcron che è anche una società sperimentale nel ricercare alternative tattiche in fase offensiva. Lestienne entra nella squadra Under 19 nel 2009 e si mette in luce grazie ad un ottimo dribbling naturale e ad una facilità di corsa con la palla al piede impressionante. Nel frattempo il progetto giovani messo in atto dalla Federazione belga mette i suoi frutti e Lestienne entra a far parte del gruppo nazionale dalla Under 15, segno che il ragazzo è visto come un predestinato.

    Dal Mouscron a Club Bruges il passo è breve, le squadre della Jupiler Pro League sono incentivate e non hanno problemi a mandare in campo giovani senza aspettare per forza risultati importanti da subito, come accade in Italia per esempio. Cristoph Daum nella stagione 2010/11 lo vuole a Bruges ed il ragazzo di Kortrijk inizia a fare qualche apparizione affinando la sa posizione in campo. Inizia a migliorarsi come trequartista esterno, in grado di giocare su entrambe le fasce ed essere un’arma in più per la sua squadra. Tuttavia manca ancora di continuità.

    Maxime Lestienne neo-acquisto del Genoa | Foto Twitter
    Maxime Lestienne neo-acquisto del Genoa | Foto Twitter

    L’esplosione arriva la stagione 2012/13 dove Maxime Lestienne in Jupiler Pro League ed i conseguenti play-off realizza 17 reti e 13 assist vincenti su 38 presenze. L’anno successivo si conferma mantenendo le cifre delle sue prestazioni e riportando il Club Bruges ai play-off. La stessa cosa avviene in Nazionale dove viene confermato fino all’Under 21.

    Finalmente il calcio che conta si accorge del suo talento, ma a prendere il cartellino di Maxime Lestienne è un fondo d’investimento, che nei paesi esteri operano anche su risorse economico-sportive., il pregio di questo fatto è che per gli addetti ai lavori è una conferma delle buone prospettive del ragazzo, il difetto è che il prezzo del cartellino di Maxime Lestienne nel 2012 era già di sette milioni di euro, troppi per un ventenne. Oggi il valore di Lestienne in relazione alle sue ultime prestazioni è più abbordabile, 10 milioni di Euro.

    Nella finestra di mercato corrente ci crede, prima il Milan che però non ha i liquidi per comprare il giocatore, poi l’Inter che però è imbavagliato dalla mancata cessione di Guarin ed infine s’insinua il Genoa che lo strappa alla concorrenza con una manovra lampo definita sul prestito con diritto di riscatto.

    Maxime Lestienne non ha un fisico particolarmente potente, tuttavia è velocissimo e possiede un’agilità spaventosa. Alto 1 metro e 76, pesa 62 Kg. fattori fisici che gli permettono di essere sguizzante sulla fascia, ma la sua caratteristica più importante è il dribbling negli spazi stretti dove riesce a saltare l’uomo e a prendersi quel vantaggio di spazio che gli permette di crossare o di tirare in porta. Può giocare sia a destra che a sinistra, nel primo caso grazie al suo sinistro “magico” ed alla sua ottima visione della porta può calciare con potenti e precisi tiri a girare sul secondo palo, nel secondo caso può fare l’ala e fornire assist preziosi per le punte. Vediamolo all’opera in questo video:

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    Maxime Lestienne a 22 anni si propone nel nostro calcio e lo fa in una squadra che assomiglia alla squadra della sua città il fortino di Kortrijk non è facile superarlo così come non è facile domare il “vecchio cuore rossoblù“, dal punto di vista ambientale si troverà bene riuscirà a farlo anche sul campo e sugli schemi di Gasperini?