Tag: Genoa

  • Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone 2011 di serie A, dopo aver analizzato la stagione di Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania e Cesena continuiamo il nostro cammino verso il nuovo anno con la seconda parte della nostra analisi. Tra le squadre sotto esame, sempre positiva la stagione del Chievo, in netta risalita quella della Juventus. Negative Fiorentina e sopratutto l’Inter.

    Chievo 6,5: Che sia ormai una realtà affermata della massima serie del nostro campionato è cosa certa, lo scorso anno la squadra degli asinelli si è mantenuta su livelli standard ottenendo una salvezza tranquilla con due giornate d’anticipo e impreziosita da risultati di prestigio come le vittorie su Inter e Napoli. Quest’anno dopo il cambio in panchina con il ritorno di Mimmo Di Carlo gli asinelli gialloblu stanno mantenendo fede alla loro fama di squadra arcigna e difficile da battere soprattutto in casa. La punta di diamante è sicuramente Sergio Pellissier, bomber di razza e bandiera della squadra veronese con il suo record di reti e presenze nella massima serie.

    Fiorentina 4,5: male molto la squadra viola che dopo l’addio del suo condottiero Prandelli ha perso la propria identità. Lo scorso anno sotto la guida di Mihajlovic, anche a causa della lunga assenza per cause diverse di giocatori talentuosi come Jovetic e Mutu, i risultati sono stati di gran lunga sotto le aspettative, la Fiore ha infatti chiuso il campionato ad un modesto nono posto che l’ha tenuta per la prima volta dopo l’era Prandelli, calciopoli a parte, fuori dalle competizioni europee. Quest’anno le cose dovevano essere migliori e invece dopo un inizio stentato ed una campagna acquisti molto al di sotto delle aspettative, con la perdita di giocatori importanti come il rumeno, a farne le spese è stato proprio il tecnico ex-catania, sostituito in corsa da Delio Rossi che a tutt’oggi sta faticando a trovare la quadratura del cerchio. Unica nota positiva il reintegro a tempo pieno del giovane talento montenegrino Jovetic che con qualche prestazione di alto livello sta regalando scampoli di felicità al deluso popolo viola.

    Claudio Marchisio| © Valerio Pennicino/Getty Images

    Genoa 5,5: doveva essere l’anno del rilancio dopo il mezzo fallimento di quello precedente che ha portato i grifoni ad ottenere risultati nettamente al di sotto delle aspettative d’inizio stagione, anche grazie ad un mercato molto ricco di colpi di livello. E invece anche quest’anno la compagine rossoblu non ha dato prova di grande valore, la poca compattezza e il poco gioco hanno portato il vulcanico presidente Preziosi ad un cambio in panchina proprio alla vigilia di Natale. Il tecnico Malesani è, infatti, stato rimosso dal proprio incarico e la squadra affidata all’ex Parma Pasquale Marino, una scelta difficile quella del patron che fino all’ultimo ha meditato sulla necessità o meno di dare nuova linfa ad una squadra apparsa abulica e poco determinata. L’unica nota positiva è stata l’esplosione del talento Merkel, tedesco scuola Milan e la conferma su ottimi livelli del bomber Rodrigo Palacio, trascinatore nella prima parte del campionato in corso dei grifoni genoani.

    Inter 6: solo la sufficienza per la squadra post triplete che ha deluso molto i suoi tifosi, solo la vittoria della coppa Italia, con alla guida il tecnico Leonardo, fuggito in estate a Parigi alla corte del Psg, ha dato lustro ad una stagione post triplete molto traumatica. Proprio questa instabilità ha portato l’armata milanese a perdere tutte quelle sicurezze che l’avevano portata sul tetto del mondo e i problemi si sono verificati anche in questo traumatico inizio di stagione, fino a poco più di un mese e mezzo fa l’Inter si trovava in posizioni molto poco nobili per il proprio rango, dopo il cambio in panchina, con Ranieri subentrato a Gasperini, le cose sembrano essere migliorate, ma se i meneghini vorranno tornare ai vecchi fasti post-calciopoli dovranno offrire qualcosa di più di quello visto fin’ora. Tra le note liete della nuova Inter, c’è soltanto, il che è tutto dire, la freschezza atletica dell’eterno capitan Zanetti, unico ed ultimo baluardo di una squadra che al momento sembra alla ricerca di una sua precisa identità

    Juventus 6,5: mezzo punto in più per la squadra del neo condottiero Antonio Conte, solo perchè i bianconeri sono stati bravi a risollevarsi in così breve tempo dopo due annate drammatiche chiuse entrambe al settimo posto e racimolando figure che cozzavano con il blasone della squadra torinese. Se si guarda al primo semestre del 2011 infatti, il voto non potrebbe essere superiore al 4, con pochissime note positive e con tanta amarezza, mentre quest’anno i giocatori di Madama, guidati da un uomo di carattere e dalla forte juventinità, sono riusciti in breve tempo a conquistare la vetta della classifica mostrando gradevoli sprazzi di gioco. I punti forti di questa Juve, sono due, il primo: è il ritorno a livelli di eccellenza del portiere numero uno al mondo Gigi Buffon, mentre il secondo è la rinascita o meglio la consacrazione di un grosso talento come Marchisio, acclamato ormai come erede del grande Marco Tardelli.

  • Gilardino al Genoa, aria di rivoluzione a Firenze

    Gilardino al Genoa, aria di rivoluzione a Firenze

    Incassato il no di Amauri, il Genoa sferra il primo colpo del mercato di riparazione: è Alberto Gilardino che era stato già ad un passo dal Grifone la scorsa estate quando il trasferimento saltò all’ultimo momento. L’intesa con la Fiorentina e l’attaccante di Biella è totale, si tratta solo di mettere nero su bianco sugli accordi per ratificare il trasferimento che avverrà il 3 gennaio alla riapertura ufficiale del calciolmercato. Accordo per 4 anni e mezzo a 1.6 milioni a stagione al giocatore mentre nelle casse della società viola verranno versati 8 milioni di euro. La firma è attesa in serata, Preziosi ha realizzato il suo sogno inseguito tutta un’estate.

    Alberto Gilardino | © Claudio Villa/Getty Images

    Arriva così il primo rinforzo per il neo tecnico del Genoa Pasquale Marino, subentrato al posto di Alberto Malesani esonerato dopo il pesante ko di Napoli lo scorso 21 dicembre nell’ultima gara prima della sosta natalizia. L’allenatore ex Catania, Udinese e Parma potrà contare su un centravanti di spessore dal momento che sia Pratto, sia Caracciolo sia Ze Eduardo non hanno inciso e convinto. Gilardino sarà il terminale offensivo del tridente nel 4-3-3 caro al tecnico siciliano nel quale troverà posto sicuramente anche Rodrigo Palacio fermato nell’ultimo periodo da guai fisici.

    Gilardino lascia Firenze dopo 4 anni e mezzo contribuendo in prima persona con le sue 59 reti in 148 presenze a alla rinascita del club viola dopo l’amaro fallimento del 2002 e la rifondazione dei Della Valle. Per la sua sostituzione si fanno i nomi di Amauri, che però continua, nonostante le parole, a rifiutare tutte le destinazioni, Maxi Lopez del Catania e Pinilla del Palermo.

    Per la Fiorentina invece si chiude un capitolo, quello iniziato sotto la gestione Prandelli che aveva raggiunto il suo apice con la qualificazione alla Champions League nella stagione 2009-2010. Iniziata dalle cessioni di Frey e Mutu in estate e, ora, anche con Gilardino, la rivoluzione a Firenze potrebbe proseguire con le partenze di Vargas (si parla di un forte interessamento dell’Inter) e Cerci (il Manchester City non ha mai smesso di seguirlo) in questo mercato di gennaio e quella scontata di Montolivo, in scadenza di contratto, a giugno.

  • Calciomercato Juve, grana Amauri rifiuta anche il Genoa

    Calciomercato Juve, grana Amauri rifiuta anche il Genoa

    Il calciomercato ha trovato uno dei suoi protagonisti in negativo: Amauri. L’italo-brasiliano rifiuta tutte le destinazioni che gli vengono proposte, e l’ultima sua vittima è stato il Genoa di Preziosi. Quale sarà il prossimo club che riceverà il no del bianconero?

    Incontentabile Amauri. Alla Juventus cominciano a preoccuparsi e chiedersi il perché del comportamento del proprio tesserato. Estromesso dalla prima squadra, e più volte umiliato a giocare tra le fila della Primavera, Amauri è determinato a non lasciare Torino. Stavolta è toccato al Genoa a ricevere il personalissimo due di picche del giocatore italo-brasiliano. Enrico Preziosi si è visto rifiutare un’offerta oggettivamente allettante: 1,7 milioni di euro per tre stagioni, con la possibilità di rilanciare una carriera che negli ultimi 3 anni ha avuto una preoccupante involuzione.

    amauri | © Claudio Villa/Getty Images

    Prima del suo arrivo alla Juve, Amauri aveva attirato intorno a sé numerosi top club italiani ed europei. In cinque anni era riuscito a realizzare oltre 40 gol con le maglie di Chievo prima e Palermo poi. Il brasiliano scelse proprio il club bianconero per la consacrazione definitiva. Sbagliò i conti. Dopo un primo inizio convincente, la luce si è spenta. Panchine e tribune hanno accompagnato il giocatore nell’ultimo anno e mezzo. La possibilità di rimettersi in gioco era arrivata lo scorso gennaio, quando il presidente del Parma Ghirardi decise di dargli fiducia. Amauri lo ripagò segnando 7 reti in 11 presenze, risultando decisivo nella salvezza del club emiliano. In estate la volontà di tornare a Torino e giocarsi le proprie chance. Nonostante fosse chiaro che Conte non lo considerava neanche come quarta scelta, Amauri si impuntò nella sua decisione e rifiutò proposte allettanti provenienti dallo stesso Parma, Turchia e il Psg di Leonardo.

    Anno nuovo, Amauri vecchio. Il brasiliano esordisce in questa finestra invernale di mercato con un ennesimo no, lasciando stupito lo stesso Preziosi che si sentiva sicuro di chiudere l’affare. Tra gli addetti ai lavori si mormora che Amauri sarebbe capace di rifiutare anche un’offerta del Barcellona. Nel frattempo Marotta si dispera.

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  • Ruben Amorim al Genoa, colpo a sorpresa aspettando Amauri

    Ruben Amorim al Genoa, colpo a sorpresa aspettando Amauri

    E’ ormai arcinoto quando le finestre di calciomercato iniziano a spalancarsi il presidente Preziosi si esalta regalando spesso stravolgimenti e grandi colpi al suo Genoa. Dopo l’esonero di Malesani e l’arrivo in panchina di Marino Preziosi e il suo entourage vogliono tentarle tutte per riuscire a centrare il traguardo europeo annunciando colpi di mercato mirati al completamento della rosa e adatti al 4-3-3 annunciato dall’ex tecnico di Udinese e Parma.

    Ruben Amorim | © FRANCISCO LEONG/AFP/Getty Images
    Quando tutti si aspettavano l’ufficializzazione di Amauri il Genoa ha chiuso con il Benfica il passaggio in prestito di Ruben Amorim centrocampista classe ’95 che nel suo palmares vanta un titolo con i portoghesi e due coppe portoghesi oltre a svariate presenze nelle coppe Europee. Centrocampista dai piedi buoni, è il classico playmaker che può far fare il salto di qualità migliorando la circolazione di palla e facendone tesoro per la sua gestione in fase di possesso. Ad ufficializzarne il passaggio è Report precisando però che la trattativa non ha ancora i crismi dell’ufficialità nonostante Genoa e Benfica siano praticamente d’accordo per il trasferimento in prestito secco con opzione di riscatto al termine della stagione.

    Il Genoa dunque parlerà ancor più portoghese con la presenza di Amorim che andrà ad aggiungersi a quella di Miguel Veloso che dopo una stagione tra alti e bassi quest’anno ha di gran lunga aumentato la qualità delle sue prestazioni.

    Tornando al capitolo Amauri l’ufficialità dovrebbe arrivare nei prossimi giorni vista l’intesa totale tra il Genoa, la Juventus e l’agente del giocatore. L’attaccante bianconero dovrebbe firmare un contratto da tre anni e mezzo e aver oltre ad un lauto contratto alcuni bonus derivanti dalle prestazioni personali, numero di gol e risultati conseguiti con la squadra. Preziosi pur avendo bloccato Amauri continuerà a fare dei tentativi per Alberto Gilardino sogno del Grifone sin da questa estate ma allo stato attuale difficile da raggiungere. Dovrebbe invece lasciare Genova e la Liguria Caracciolo il cui inserimento si è rivelato difficile.

  • Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Dopo il cambio della guardia sulla panchina genoana con l’avvicendamento tra Pasquale Marino e Alberto Malesani, esonerato nella giornata di ieri dal presidente Preziosi dopo il pesante ko per 6-1 incassato con il Napoli nell’ultima uscita del 2011, il Genoa comincia a guardarsi intorno per rinforzare la rosa nel mercato di riparazione.

    Amauri | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il principale obiettivo di Preziosi è portare sotto la Lanterna un bomber in grado di alzare il peso specifico in attacco dove a salvarsi è il solo Palacio e con Caracciolo, Pratto e Ze Eduardo che non si sono dimostrati all’altezza della situazione. In lizza tre nomi, come conferma lo stesso numero uno del club rossoblu: Amauri, Alberto Gilardino e Marco Borriello.

    Il sogno resta sempre il centravanti della Fiorentina, già ad un passo dal trasferimento a Genova quest’estate e sfumato quando la trattativa era ormai in dirittura d’arrivo sulla base di 11 milioni di euro. Preziosi vuole riprovarci a distanza di pochi mesi, bisognerà constatare quanta voglia abbia la società viola di privarsi di Gilardino specie ora con la Fiorentina che sta attraversando una situazione delicata e che naviga in acque non del tutto tranquille.

    Sondaggio anche per l’attaccante della Roma per il quale però esiste già un accordo di massima con la Juventus. Borriello, che ha già militato nel Genoa nel 2007-2008, la sua stagione migliore in Serie A, lasciando un bellissimo ricordo (19 reti in 35 presenze), non rientra più nei piani del progetto del tecnico Luis Enrique e difficilmente rifiuterà una seconda volta il trasferimento alla Vecchia Signora.

    Per questi motivi il favorito ad indossare la maglia rossoblu è Amauri. L’attaccante della Juventus, fuori rosa da inizio stagione, è l’attaccante sul quale Preziosi può arrivare più facilmente visto il suo status attuale all’interno del club bianconero e che è proprio lui l’indiziato numero uno a lasciare il posto a Borriello. Dopo essersi opposto alla cessione rifiutando tutte le possibili destinazioni preferendo rimanere ai margini della prima squadra, l’attaccante italo-brasiliano si è convinto a lasciare Torino a gennaio. Reduce dall’ottima mezza stagione di Parma, Amauri dunque dovrebbe essere il primo regalo del neo tecnico Marino per dare un senso alla stagione del Genoa.

  • Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani non è più l’allenatore del Genoa. Il tecnico veronese paga a caro prezzo la sconfitta per 6-1 subita dai suoi uomini al San Paolo l’altra sera. Il presidente Preziosi ha affidato il nuovo incarico a Pasquale Marino.

    Il ruolino di marcia del Grifone nelle ultime nove partite recitava quattro successi e cinque sconfitte. Evidentemente non sono bastati a Malesani i 21 punti fin qui ottenuti, 14 dei quali tra le mura casalinghe. In questo avvio di campionato il Genoa non ha conosciuto mezze misure, pareggiando soltanto in tre occasioni (in questa speciale classifica ha fatto meglio soltanto l’Inter con due pareggi). Attualmente la squadra si trova al 10° posto in classifica, distante tre punti dal sesto posto occupato proprio dal Napoli.

    Malesani |©Marco Luzzani/Getty Images

    L’esonero era nell’aria già dalla sconfitta contro il Cesena del 27 novembre scorso. Nonostante fosse deluso dalla gestione della rosa, Preziosi aveva scelto di proseguire il rapporto con l’allenatore, decretando di fatto lo stato di crisi. Prove tecniche di licenziamento sono state rilevate dopo le due sconfitte casalinghe contro Milan e Inter. Al terzo, pesantissimo, ko è scattato l’esonero ufficiale.

    Un idillio mai nato quello fra Malesani e il presidente rossoblu. La prima partita di campionato aveva segnato subito una profonda frattura fra presidenza e tecnico, quando l’Atalanta riuscì a sorprendere tutti e portarsi sullo 0-2 dopo pochi minuti con la doppietta di Maxi Moralez. Preziosi scelse di abbandonare la tribuna alla fine del primo tempo, per sottolineare il proprio totale disappunto.

    Al suo posto è stato chiamato Pasquale Marino, fermo ai box dopo le recenti esperienze poco felici con Parma e Udinese, entrambe terminate con un prematuro esonero. L’ex Catania è un fedelissimo del 4-3-3, modulo con il quale è salito alla ribalta nazionale quando allenava ai piedi dell’Etna. La rosa del Genoa sembra potersi adattare alle idee tattiche di Marino, sebbene manchi una boa centrale di peso (se si esclude Caracciolo). Negli ultimi giorni si è parlato con insistenza di un possibile ritorno del Principe Milito al Luigi Ferraris. In forte ascesa anche le quotazioni di Alberto Gilardino, non più al centro del progetto viola come ai tempi della gestione Prandelli.

  • Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Immediato riscatto per il Napoli dopo il ko di domenica sera contro la Roma, al San Paolo i partenopei distribuiscono sei regalini al Genoa di Malesani nuovamente messo in discussione a a rischio esonero. Meritatissimo il 6-1 tennistico con il quale gli uomini di Mazzarri hanno messo al tappeto il Grifone, anzi, il risultato poteva essere ancor più largo.

    Edinson Cavani | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La partita si incanala subito sui binari giusti per il Napoli che già dopo 24 minuti di gioco mette la partita in cassaforte penetrando, come un coltello caldo nel burro, la difesa ballerina genoana: al 12′ è Cavani, imbeccato da Maggio, a sbloccare il risultato, cinque minuti più tardi arriva il raddoppio di Hamsik e al 24′ è ancora Cavani con uno splendido pallonetto mettendo a sedere Frey, a gonfiare la rete e a siglare la sua doppietta personale, il nono centro in questo campionato.
    Il gol del 3-1 momentaneo di Jorquera serve a ben poco e non da la sveglia necessaria ai suoi compagni perchè sul finire del primo tempo la difesa del Genoa continua a dormire e lascia a Pandev, con una rapida ripartenza, tutto lo spazio necessario per freddare il portiere francese dal limite dell’area.

    Nella ripresa la storia della gara non cambia, Mazzarri tiene alta la concentrazione dei suoi uomini mentre quelli di Malesani vengono mandati allo sbaraglio, tutto questo mentre Gargano trova la rete personale, che gli mancava da 4 anni, che vale il 5-1 e Cavani che cerca in tutti i modi e con tutte le sue forze la sesta tripletta in maglia azzurra divorandosi però due gol facili davanti a Frey.
    La ciliegina sulla torta arriva al minuto 78 quando Zuniga punisce per la sesta e ultima volta il Genoa con un gran destro a giro sul secondo palo.

    Il Napoli, che sale a quota 24, chiude il 2011 con una vittoria dopo le recenti prestazioni in campionato al di sotto delle aspettative e manda in archivio un’annata comunque super che ha visto gli uomini di Mazzarri qualificarsi per la Champions League, superare la difficilissima fase a gironi e approdare agli ottavi di finale della massima competizione continentale.
    Per i rossoblu invece il 2011 si chiude nel peggiore dei modi con un umiliante 6-1. Una squadra senza nerbo che va rivista in sede di calciomercato così come va rivista anche la posizione di Malesani, per la sua sostituzione si fanno i nomi di Del Neri e De Canio, che forse non riesce a trasmettere la giusta grinta ai suoi calciatori.

    LE PAGELLE DI NAPOLI GENOA 6-1

    NAPOLI

    Gargano 7: torna a segnare in campionato a distanza di 4 anni dall’ultima volta, oltre al gol una gara ad altissima intensità.

    Zuniga 7: indemoniato sulla fascia sinistra, chiude la gara segnando il 6-1 con un tiro a giro di pregevole fattura.

    Hamsik 7.5: è l’uomo più importante per Mazzarri. Se gira lui, gira tutta la squadra che altrimenti ne risente.

    Pandev 7: non fa rimpiangere assolutamente Lavezzi, segna il suo terzo gol in campionato dopo la doppietta segnata alla Juventus.

    Cavani 8: stasera in versione Babbo Natale, realizza un’altra doppietta. Attaccanti più completi del Matador non si contano neanche sulle dita di una mano. E’ straripante.

    GENOA

    Frey 5: ne prende 6, ma quando la tua difesa è impresentabile il portiere ha poche colpe.

    difesa Genoa 4: tutti bocciati con una netta insufficienza. Inguardabili.

    Jorquera e Jankovic 5.5: gli unici a salvarsi, il primo accorcia le distanze, il secondo cerca disperatamente di combinare qualcosa quando prende il posto di Caracciolo al 39′ del primo tempo.

    Malesani 4: sembra che la sua avventura al Genoa sia giunta al capolinea.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6 (21′ Fernandez 6), Aronica 6.5; Maggio 7, Inler 6.5, Gargano 7 (59′ Dzemaili 6), Zuniga 7; Hamsik 7.5, Pandev 7 (77′ Lucarelli sv); Cavani 8.
    Allenatore: Mazzarri 7

    GENOA (5-3-2): Frey 5; Mesto 4, Granqvist 4, Dainelli 4, Kaladze 4 (59′ Marchiori 5), Rossi 4.5; Seymour 4.5 (50′ Merkel 5), Veloso 4.5, Jorquera 5.5; Caracciolo 4 (39′ Jankovic 5.5), Pratto 4.5.
    Allenatore: Malesani 4

    IL VIDEO DI NAPOLI GENOA 6-1

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  • Napoli Genoa senza Lavezzi e Palacio

    Napoli Genoa senza Lavezzi e Palacio

    Dimenticare il più in fretta possibile la sconfitta con la Roma nel posticipo di domenica sera. Questo l’imperativo del Napoli che stasera ospiterà al San Paolo il Genoa di mister Malesani nè carne e nè pesce in questo primo scorcio di stagione con risultati altanelanti e gioco che si vede a sprazzi.

    Ezequiel Lavezzi | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Chiudere con una vittoria il 2011 sarebbe di fondamentale importanza per i partenopei rimasti troppo attardati in campionato conseguenza inevitabile delle fatiche di Champions League. Mazzarri però non potrà contare sul Pocho Lavezzi che nella gara contro i giallorossi si è procurato uno stiramento del retto femorale della coscia destra che lo ha messo fuori causa per almeno un mese. In luogo dell’attaccante argentino giocherà Goran Pandev che non è riuscito più a ripetere la buona prestazione fornita con la Juventus alla quale ha segnato una doppietta. Hamsik e Cavani saranno ai loro posti pronti a perforare la difesa del Grifone composta da Granqvist e Dainelli con l’appoggio di Kaladze camuffato fa terzino.

    Malesani, dopo aver superato, non senza sofferenza, la sua ex squadra, il Bologna, vuole dare continuità ai suoi risultati per non essere messo puntualmente in discussione ogni due settimane. In mediana il tecnico preferisce il dinamismo di Merkel, Constant e Seymour, che dovranno tenere a bada i due mastini napoletani Inler e Gargano, alle geometrie di Veloso che inizialmente si dovrà accontentare della panchina mentre in attacco il giovane Jorquera giocherà a sostegno delle punte Pratto e Caracciolo che faranno a sportellate con Cannavaro, Campagnaro e Aronica. Assente ancora per infortunio Rodrigo Palacio.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI GENOA (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Pandev; Cavani.
    panchina: Rosati, Fernandez, Santana, Dossena, Dzemaili, Lucarelli, Mascara.
    Allenatore: Mazzarri.

    GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Granqvist, Dainelli, Kaladze; Merkel, Seymour, Constant; Jorquera; Caracciolo, Pratto.
    Panchina: Lupatelli, Marchiori, Antonelli, Rossi, Veloso, Jankovic, Ze Eduardo.
    Allenatore: Malesani.

  • Genoa, caccia al bomber ma è necessario?

    Genoa, caccia al bomber ma è necessario?

    Da Malesani a Preziosi, dai tifosi a Capozucca tutti sono certi che al Genoa manchi una prima punta. Il mancato arrivo di Alberto Gilardino in estate ha effettivamente scombinato i piani del Grifone, costretto a ripiegare su Andrea Caracciolo. Nella prima parte di stagione, obiettivamente, l’undici di Malesani ha spesso evidenziato lacune nel reparto avanzato sopratutto quando Rodrigo Palacio è stato costretto al forfait. L’Airone non ha convinto, non si è integrato e sicuramente a gennaio lascerà il Genoa per cercar fortuna e riscatto in nuovi lidi mentre Preziosi cercherà di far un regalo ai proprio tifosi. I nomi che girano intorno al Genoa sono tutti importanti e di un certo spessore dai ritorni illustri come Diego Milito e Marco Borriello alle affascinanti piste che portano ad Amauri, Maxi Lopez e perchè no Gilardino. Prima di analizzare le varie trattative e lanciare il toto bomber, vorrei però porre la questione su un tema spesso poco dibattuto nel calcio italiano: il budget e la programmazione.

    Diego Milito possibile ritorno al Genoa | ©Getty Images
    Il Genoa nello scorso campionato puntò su un bomber esperto e costosissimo come Luca Toni sperando di poter rispondere all’exploit dei cugini doriani raggiungendo la Champions League. Quest’anno in estate il progetto era ugualmente ambizioso ma prevedeva l’inserimento di giovani interessanti al fianco di giocatori esperti con Malesani a far da timoniere al progetto Genoa. A -4 dal giro di boa il Genoa si trova in una posizione tranquilla di classifica e tante possibilità di migliorare sia la qualità di gioco che la posizione in classifica, ma obiettivamente sembra difficile raggiungere un posto in Europa considerato la riduzione dei posti disponibili nella competizione e la bagarre che c’è in vetta. Perché allora, invece di appesantire ulteriormente le casse societarie Preziosi e Capozucca non pensano a dar nuove chance a Pratto e Ze Eduardo che in questa prima parte hanno avuto difficoltà di adattamento? E magari lanciare qualche giovane del florido settore giovanile, quello dal quale sono usciti prospetti interessanti come Polenta, Destro (cresciuto nell’Inter), El Shaarawy e Ragusa. I tifosi ovviamente vogliono sempre il grande colpo, poi se il bomber è uno come Milito o Borriello che a Genova hanno lasciato ricordi indelebili è ancora meglio. Il Genoa ha però la possibilità di diventare una grande realtà come l’Udinese, un interessante fucina di giovani talenti come lo è l’Arsenal in Inghilterra e di questo i tifosi son convinto che ne sarebbero ancor più contenti.

    Per quanto riguarda il toto bomber invece l’ordine di gradimento dei tifosi è Milito, Gilardino, Borriello, Maxi Lopez, Amauri. Quello più vicino alla realtà invece è Amauri, Borriello, Maxi Lopez, Milito, Gilardino. L’italobrasiliano della Juventus è praticamente un separato in casa, libero di trattare la sua prossima destinazione e con una gran voglia di riscatto, Amauri dopo le remore estive sembra disposto anche a ritoccare a ribasso il suo ingaggio e trattare con la Juventus potrebbe non esser cosi difficile visto l’interesse della Vecchia Signora per il giovane Mattia Destro. Dopo Amauri chi deve cercare sistemazione è Marco Borriello dopo l’infelice stagione alla Roma tagliato fuori dalle scelte di Luis Enrique. In questo caso la trattativa è più difficile perché i giallorossi hanno l’esigenza di monetizzare o comunque attingere dalla rosa del Genoa. Maxi Lopez potrebbe esser l’ennesimo colpo nato e portato a termine sull’asse Milan Genoa. Il Principe Milito pur essendo arrivato ai titoli di coda difficilmente lascerà Milano a gennaio ed ancora più difficile sembra poter portar via Gilardino da Firenze.

  • Genoa Bologna, le pagelle. Sorpresa Pratto, Di Vaio che assist

    Genoa Bologna, le pagelle. Sorpresa Pratto, Di Vaio che assist

    Alberto Malesani contro la sua ex squadra, il Bologna, con la quale lo scorso compì un vero e proprio miracolo affrontando mille e più difficoltà ieri pomeriggio ci teneva a vincere, dimostrando ai suoi “nuovi” tifosi che la sua squadra lo segue, e che il Genoa può recitare un ruolo importante in campionato, portandosi a quota 21 punti in campionato, al pari del Napoli in attesa del posticipo di questa sera.

    Lucas Pratto, autore del gol decisivo | © Getty Images

    Decisivi in Genoa Bologna, per il Grifone, Marco Rossi, il capitano rossoblu autore del gol dell’1 a 0 (in posizione irregolare, ndr), e Lucas Pratto, autore del gol del vantaggio del 2 a 1. Nel Bologna, buona prova di Gimenez, prezioso con le sue giocate e vicinissimo al gol anche partendo dalla panchina ed entrando solo nel finale, ed il solito Di Vaio, che non segna ma colpisce un palo e regala assist preziosi.

    Pagelle Genoa Bologna:

    Frey 7 Attento e concentrato, salva con una parata importante, da campione su Gimenez. Salvato dal palo in occasione del tiro di Di Vaio

    Mesto 6.5 Buona gara, qualche inserimento, buon ritmo

    Granqvist 6 Non sempre attento e preciso, in un’occasione rischia molto in coppia con Kaladze

    Kaladze 6 Come il suo compagno di reparto, non sempre impeccabile nelle chiusure

    Moretti 6 Gara generosa, lotta con sostanza

    Rossi 7 Protagonista, nel bene e nel male, da capitano: è abile a segnare la rete dell’ 1 a 0, sfruttando l’esperienza per fare il passo decisivo che inganna il guardalinee, facendogli ritenere regolare la sua posizione; salva con un fallo tattico e provvidenziale una pericolosa ripartenza del Bologna sul finale: ammonito in tale circostanza

    Veloso 6.5 In buona giornata, lucido ed autore di buone giocate, soprattutto in fase di suggeriemento

    Constant 6 Solito gioco per il francese, che prova alcune buone iniziative, ma non incide molto. Sostituito da Caracciolo nel secondo tempo

    Merkel 6 Non la sua miglior giornata. Sostituito al 25′ del secondo tempo da Jorquera

    Ze Eduardo 6.5 Una buona occasione al 22′, sprecata e parata da Gillet: nel complesso, una gara positiva, sostituito da Jankovic al 24′ del secondo tempo

    Pratto 7 Gol decisivo, quello del 2 a 1, reso ancor più importante dal fatto che è la sua prima rete in serie A. Oltre alla rete, entra in maniera decisiva anche nel primo gol realizzato da Marco Rossi, proprio su assist di Lucas Pratto

    Gillet 6.5 Incolpevole sui gol subiti, attento nel corso della gara, salva in un occasione importante su Ze Eduardo

    Crespo 6 Gara sufficiente, non demerita particolarmente

    Portanova 5.5 Soffre in alcune occasioni, non sempre impeccabile in chiusura

    Raggi 5.5 Anche lui non sempre attento, commettendo alcuni svarioni, come quello che al 22′ serve involontariamente Ze Eduardo

    Cherubin 6
    Gara sufficiente, anche se sembra soffrire, come tutta la difesa, alcune accelerazioni del Grifone

    Pulzetti 5.5 Soffre alcune accelerazioni del Genoa, ammonito per brutto fallo su Moretti nel primo tempo, sostituito nel finale per Acquafresca

    Mudingayi 6 Vivace e nel vivo del gioco, autore di una gara generosa: anche lui finisce la gara ammonito

    Kone 5.5 Dovrebbe fare di più, ci prova ma non riesce ad incidere: nel finale avrebbe alcune buone occasioni per rendersi pericoloso, ma calcia non riesce a farlo, calciando malamente una punizione da buona posizione non sfruttandola a dovere

    Diamanti 6 La sua qualità è indiscussa, ma oggi la mostra a corrente troppo alternata, sostituito da Gimenez al 32′.

    Gimenez 6.5 Va vicinissimo al gol su suggerimento di Di Vaio di tacco: in quell’occasione, però, Frey si supera, mostrando tutto il suo valore

    Ramirez 6.5 Il suo gol del pareggio illude il Bologna, la sua prestazione è comunque molto importante, nel vivo della gara. Sostituito al 25′ del secondo tempo da Casarini

    Di Vaio 7 Sempre pericoloso, sempre in agguato: sfortunato nel colpire il palo, bravissimo nel suggerimento per il gol di Ramirez, di tacco. Non riesce a segnare contro il suo ex allenatore ed amico Alberto Malesani, interrompendo la sua personale striscia positiva di tre gol in tre partite

    Genoa Bologna, video highlights
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