Tag: Genoa

  • Calciomercato Inter, è fatta per Kucka, la chiave è Muntari

    Calciomercato Inter, è fatta per Kucka, la chiave è Muntari

    Chiuso il girone d’andata nel migliore dei modi, ottenendo sette vittorie consecutive e scavalcando la Lazio quarta in classifica, Ranieri aspetta con ansia i regali promessi dal mercato di gennaio. Per intenderci non sarà come nella stagione passata quando all’arrivo di Leonardo coincise una sorta di rifondazione totale, con l’arrivo di Pazzini, Kharja, Nagatomo e Ranocchia per tentare una rimonta fallita non di molto. Questo mercato sarà all’insegna dell’oculatezza, in linea con le pretese e gli obblighi del Fair play finanziario.

    Il primo tassello da aggiungere al mosaico nerazzurro è già sbarcato in Italia: Juan Jesus è a tutti gli effetti un giocatore nerazzurro,  ma verrà ‘parcheggiato’ al Novara fino al prossimo giugno per fargli fare le ossa nel nostro campionato.

    Muntari per Kucka – In uscita c’è da segnalare l’affare Muntari, considerato ormai un eretico, per essersi già promesso al Milan nella prossima stagione. Essendo in scadenza di contratto verrà acquistato dai rossoneri a parametro zero. Ovviamente da qui a giugno per evitare di vedere il campo solo in foto, si è intavolata una trattativa, nella quale il giocatore, ora impegnato nella Coppa d’Africa dovrebbe essere girato al Genoa in prestito gratuito semestrale. Nell’affare dovrebbe rientrare anche l’inserimento di Kucka di cui il club di Massimo Moratti detiene già la metà del cartellino, portando in questo modo il centrocampista rossoblu alla corte di Ranieri sin da gennaio. Dopo aver rifiutato inizialmente l’ipotesi di giocare a Genoa, il ghanese pare abbia preso in considerazione l’ipotesi dopo l’incontro odierno tra Preziosi e il suo agente, Federico Pastorello.
    Thiago Motta al PSG? –  Occhio anche alla grana legata a Thiago Motta, con lo stesso Moratti che ha già spiegato quanto sia importante l’apporto del centrocampista italo brasiliano nell’Inter, e lo stesso Ranieri si è detto restio a voler cedere un pezzo pregiato come Motta. Ovviamente se dovesse arrivare un’offerta importante, l’Inter potrebbe valutare e guardarsi intorno. L’agente del giocatore oggi ha in un certo modo frenato le voci di un possibile addio: “A me e a Thiago non risultano che sia arrivata alcuna offerta ufficiale da parte del club parigino all’Inter – ha sottolineato Alessandro Canovi, a Calciomercato.it – È ormai chiaro che il giocatore piaccia al Psg. Squadra gradita? Certo ma esattamente come lo è l’Inter. Thiago non ha mai chiesto di essere ceduto perché a Milano sta bene. Poi, se ci sarà la volontà di tutte e tre le parti di intavolare la trattativa, ne parleremo”. La palla passa in mano ai francesi, ma difficilmente l’Inter si indebolirà a gennaio togliendosi un tassello così importante in mediana.

    Dichiarazioni tratte da Calciomercato.it, Gazzetta dello Sport.

  • La testa al mercato, Maxi Lopez e Cerci non convocati

    La testa al mercato, Maxi Lopez e Cerci non convocati

    Distratti dalle voci di mercato e quindi lasciati a casa. E’ quanto accaduto a Maxi Lopez e Cerci che non sono stati inseriti nella lista dei convocati dei rispettivi tecnici. Sia l’attaccante del Catania che l’esterno della Fiorentina hanno già le valigie pronte da un pezzo in attesa che si formalizzino i loro trasferimenti.

    Maxi Lopez | © Marcello Paternostro/Getty Images

    Su Maxi Lopez è tornato alla carica nuovamente il Milan che dopo averlo sedotto per un mese intero lo ha abbandonato tuffandosi a capofitto nell’affare Carlos Tevez. La brusca frenata che ha subìto l’operazione per portare in rossonero l’Apache con il no di Pato al Paris Saint Germain la cui cessione avrebbe dovuto finanziare l’acquisto di Carlito, ha rispolverato a Milanello il nome dell’attaccante argentino conteso anche dal Fulham.
    Vincenzo Montella ha preferito non convocarlo per la trasferta che il Catania affronterà ad Udine sia perchè, a detta del tecnico, “non sereno dal momento che potrebbe lasciare Catania a breve” sia per evitare spiacevoli infortuni che potrebbero far saltare il suo trasferimento all’ultimo momento.

    Stessa sorte per l’esterno della Fiorentina. Alessio Cerci non è mai entrato in sintonia con l’allenatore Delio Rossi sin dal suo arrivo sulla panchina viola trovando sempre meno spazio nell’undici titolare. Dopo un ottimo avvio di stagione, l’attaccante ha patito un’involuzione cui hanno fatto seguito delle frizioni con l’allenatore ex Palermo culminati anche lo sfogo della ragazza di Cerci sul suo profilo Facebook, smentite dallo stesso giocatore, etichettando i tifosi come ridicoli non risparmiando neanche l’allenatore.

    Non è convocato per scelta tecnica. Il ragazzo mi sembra turbato dalle voci di mercato” le dichiarazioni in conferenza stampa di Delio Rossi alla vigilia del match di domani pomeriggio al Sant’Elia contro il Cagliari. Su di lui è forte l’interessamento del Genoa dove ritroverebbe il suo ex compagno fino a qualche giorni fa Gilardino per un tridente, insieme a Palacio, temibilissimo. Il presidente del Grifone Enrico Preziosi era stato chiaro al riguardo, l’arrivo di Sculli sotto la Lanterna non avrebbe escluso quello di Cerci.

  • Tifoso Genoa grave dopo scontro con poliziotto, era ubriaco

    Tifoso Genoa grave dopo scontro con poliziotto, era ubriaco

    Un tifoso del Genoa, Massimo Moro, è stato ricoverato in ospedale in seguito ad una colluttazione con un poliziotto. Il 38enne era stato fermato all’ingresso dello stadio San Siro dove si era recato in compagnia del cognato e di due amici per assistere al match di Coppa Italia, disputat ieri sera, Inter – Genoa perchè, secondo la versione data dalla Questura, visibilmente ubriaco e perchè non avrebbe fornito la documentazione richiesta agli agenti.

    All’uomo è stato vietato l’ingresso e, separato dagli amici, mentre veniva portato al più vicino posto di polizia per un “normale controllo” è andato in escandescenza cercando di aggredire uno degli agenti soccorso prontamente da un collega, nella colluttazione l’uomo è caduto a terra sbattendo la testa e riportando, come si apprenderà poi, un trauma cranico e una lesione polmonare. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. Il tifoso, che secondo le prime analisi avrebbe avuto un tasso alcolico di 3g/l nel sangue e il quale è stato ritrovato in possesso di sostanze stupefacenti, è in stato di fermo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale piantonato dagli agenti nel reparto di rianimazione del Policlinico di Milano dove si trova ricoverato.

    I parenti di Massimo Moro hanno chiesto di fare luce sulla vicenda sollevando non pochi dubbi su quanto sia effettivamente accaduto e chiedono che i sanitari accertino se il loro familiare abbia riportato lesioni interne in seguito a delle percosse degli agenti. Queste le dichiarazioni del cognato del tifso genoano: “Vogliamo capire, per noi quello che è successo è inspiegabile abbiamo contattato un avvocato e stiamo cercando di capire i motivi per cui Massimo è ridotto in queste condizioni. Siamo arrivati a Milano per assistere alla partita e per una serata di festa e non ci saremmo mai aspettati che finisse così“.

  • Inter Genoa 2-1, le pagelle. Poli sente aria di derby

    Inter Genoa 2-1, le pagelle. Poli sente aria di derby

    Il carattere della squadra vincente è ormai un marchio ben evidente che Ranieri ha impresso nelle mente di tutti i suoi giocatori che scendono in campo. Dati alla mano l’Inter sta seguendo lo stesso strano percorso della passata stagione, quando Leonardo dovette rivitalizzare un gruppo dato per finito. L’arduo compito è capitato nelle mani di Ranieri che con questo filotto di vittorie e il morale alle stelle con la vittoria nel derby è riuscito a ridare colore ad una stagione più nera che azzurra. Il tecnico romano è riuscito nell’integrazione graduale dei più giovani, e nel rigenerare i vecchi senatori come Cambiasso e Maicon che molti davano per bolliti. L’Inter si disfa della pratica Genoa senza troppi problemi, grazie a una perla del terzino destro brasiliano, e con un’azione corale di rara bellezza tra Obi e Poli, a dimostrazione che il valore della panchina nerazzurra non sia così basso. La nota positiva è anche il buon rientro di Sneijder, che mette nelle gambe ottanta minuti e lotta sfiorando il gol in più di un’occasione. Poco da dire per un Genoa rinunciatario ancor prima di scendere in campo nelle parole del suo tecnico e di Preziosi, che hanno snobbato questa competizione per il campionato.

    Andrea Poli | © Marco Luzzani/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Maicon 7,5 Il colosso. Assolutamente devastante, ricorda a tutti chi è il terzino destro più forte del mondo, mettendo la freccia e asfaltando la sua fascia destra. Nemmeno inizia la partita e fa partire un destro che toglie le ragnatele sotto il sette difeso da Lupatelli. Partenza col botto! Non bastasse recupera mille palloni e entra di diritto anche nell’azione del raddoppio servendo l’assist per Poli. Stakanovista della corsa.

    Cambiasso 7 E’ tornato ai suoi livelli migliori, con delega di vice allenatore in campo consegnata direttamente da Ranieri. Urla, lotta e recupera una quantità innumerevole di palloni in mediana, riuscendo a deliziare il suo pubblico anche con qualche giocata di fino. Da segnalare come sia l’unico giocatore a non aver mai riposato da quando c’è Ranieri in panca.

    Poli 7 Contro il Genoa sente ancora l’aria del derby della Lanterna e scende in campo con il coltello fra i denti, ringhiando e rincorrendo ogni avversario. Mette la ciliegina sulla torta trovando il gol del 2-0 nella ripresa, scambiando in maniera spettacolare con Obi e battendo Lupatelli. Primi applausi sentiti per lui di San Siro.

    Sneijder 6,5 Parte bene, cercando il gol con un paio di conclusioni dal limite dell’area, poi cala un po’ cercando giocate che non gli riescono alla perfezione. Nella ripresa scarta due avversari con un tunnel e prova una conclusione a giro che sfiora il palo lontano. C’è tempo per provare un pallonetto da fermo e prendersi i complimenti da Ranieri che lo toglie concedendogli la standing ovation per un rientro importante.

    Castaignos 5 Ranieri gli concede l’occasione e le chiavi dell’attacco nerazzurro ma lui si dimostra troppo timido in una serata in cui avrebbe dovuto dimostrare quanto vale. Spreca l’unica occasione buona nel primo tempo, senza lasciare il segno se non per un retropassaggio sciagurato a servire Pratto lanciato a rete contro Castellazzi.

    PAGELLE GENOA

    Sculli 6 L’aria di ‘casa’ gli fa bene, poiché entra nei minuti finali della ripresa e riesce a incidere sul risultato finale con un gran colpo di tacco al volo che si trasforma nell’assist per Pratto prima della ribattuta di Birsa sul gol del 2-1.

    Kucka 5,5 Sarà che ormai ha già le valigie in mano, o meglio ha già la maglia nerazzurra addosso, che stasera gioca una partita senza lodi, limitandosi a fare il minimo sindacale. Perde di netto il duello con Cambiasso in mediana.

    Birsa 6,5 Buona la sua partita, costellata di buone giocate, un bel tunnel ai danni di Poli, e il gol cercato e arrivato nel finale di match. Come un rapace d’area si è inserito con i tempi giusti per sfruttare la ribattuta sulla traversa di Pratto, per bucare Castellazzi.

    Ze Eduardo 4 Chi? Il suo nome si sente solo nel momento della lettura delle formazioni. Assente ingiustificato.

    HIGHLIGHTS INTER GENOA 2-1

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  • Inter Genoa 2-1, nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

    Inter Genoa 2-1, nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

    Continua il momento d’oro per l’Inter che dopo aver vinto il derby e riacceso i sogni scudetto, stacca il biglietto per i quarti di Coppa Italia in programma al San Paolo contro il Napoli, battendo un rimaneggiato Genoa. Ancora meriti e lodi per Ranieri che riesce a far quadrare la squadra inserendo forze fresche e giocatori inutilizzati, (trovando il gol di uno che siede in pianta stabile in panca come Poli) risparmiando i senatori in vista della prossima sfida contro la Lazio. Pochi spunti e troppa sterilità offensiva per il Genoa che trova la rete della bandiera solo negli ultimi minuti. I rossoblu già privo di moltissimi titolari devono inoltre fare i conti con due infortuni occorsi durante il match.

    Maicon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Novità per entrambi i tecnici alla lettura delle formazioni ufficiali: Ranieri risparmia Chivu per un leggero affaticamento schierando Zanetti al suo posto e avanzando Faraoni in mediana; Marino lancia il primavera Sampirisi dai primi minuti, preferendo Birsa a Biondini e schierando Ze Eduardo con Pratto davanti.

    PRIMO TEMPO – L’Inter è l’emblema della concretezza e al primo tiro in porta trova il gol del vantaggio: capolavoro calcistico di Maicon che al 9’ fa partire un destro violentissimo dal limite dell’area ad incrociare e battere Lupatelli, con il pallone che si infila nell’angolino alto, facendo esultare la curva nerazzurra.
    L’Inter arretra il baricentro, con il Genoa che si butta a testa bassa davanti senza riuscire a creare però azioni degne di nota. Al 23’ il freddo fa la sua prima vittima, con Rossi per il Genoa che accusa un dolore muscolare e viene sostituito da Constant. Alla mezz’ora si riaffaccia davanti l’Inter, con una bella discesa di Obi a servire Sneijder: l’olandese dal limite dell’area calcia di potenza trovando una pronta risposta di Lupatelli ad evitare il gol del raddoppio. Il primo vero e proprio tiro in porta del Genoa arriva al 40’ con Constant che prova la conclusione col sinistro da quasi 30 metri senza trovare lo specchio della porta di pochissimo. Assenti ingiustificati in questa prima frazione di gioco sia Pratto che Ze Eduardo, annullati dalla difesa interista. Nonostante il Genoa abbia un maggior possesso palla, la squadra di Marino non riesce mai ad essere incisiva, sfruttando pochissime le verticalizzazioni e abusando dei passaggi in orizzontale, rende in questo modo prevedibile ogni azione offensiva.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa con i tecnici che si affidano agli stessi uomini della prima frazione di gioco. Al 5’ arriva il raddoppio nerazzurro, frutto di un’azione bellissima: Maicon crossa dall’esterno, triangolazione tutta di prima tra Poli e Obi in area con l’ex doriano che segna la sua prima rete in nerazzurro. Al 9’ ancora un infortunio tra le fila del Genoa con Constant che a seguito di uno scontro di gioco lascia il posto al capitano della Primavera del Genoa Marchiori.
    Al 13’ grande spunto di Sneijder che con un tunnel salta Marchiori e Sampirisi provando un gran tiro a giro da posizione defilata: se fosse entrato sarebbe stato il gol dell’anno. Ranieri effettua il primo cambio togliendo Castaignos e inserendo Zarate. Pochi minuti più tardi Marino toglie uno spentissimo Ze Eduardo facendo vestire la maglia rossoblu ad una vecchia conoscenza come Giuseppe Sculli. Segnali di risveglio per il Genoa al 25’ quando su una brutta palla persa da Cambiasso è il cileno Jorquera ad approfittarne calciando dal limite dell’area e impegnando in una parata in due tempi Castellazzi.  Ultimi cambi in casa Inter, prima con Nagatomo a sostituire Poli e poi Sneijder che mette 80 minuti nelle gambe prima di lasciare il posto ad Alvarez. Nei minuti finali arriva il gol della bandiera per il Genoa: colpo di tacco di Sculli, Pratto di testa colpisce la traversa e Birsa sulla ribattuta, complice una dormita della difesa interista batte Castellazzi infilando la palla in rete. Fischio finale a distanza di un minuto, con i nerazzurri che continuano a vincere staccando il pass per i quarti di finale contro il Napoli di Mazzarri.

  • Coppa Italia, Inter Genoa. Forlan nuovo stop

    Coppa Italia, Inter Genoa. Forlan nuovo stop

    Cavalcando l’ondata di entusiasmo post derby l’Inter cercherà di allungare il filotto di vittorie consecutive battendo il Genoa negli ottavi di Coppa Italia nella sfida in programma questa sera al Meazza. Claudio Ranieri stigmatizza su chi lo riempie di critiche per un gioco poco brillante e poco spettacolare contro il Milan, spiegando come nel calcio l’importante sia raggiungere i risultati, che in quest’ultimo periodo ai nerazzurri proprio non mancano. Clima diverso per i rossoblu guidati da Marino, che nonostante l’ultima ottima vittoria contro l’Udinese, daranno la massima priorità al campionato, (secondo le stesse parole del tecnico) soprattutto a causa della lunga lista di indisponibili per il match di stasera. Più che una partita di Coppa stasera si assisterà a una vetrina importante per molti calciatori che per diversi motivi non hanno mai trovato spazio nelle rispettive squadre, cercando in questo match l’ultima speranza di convincere i propri tecnici. Kucka, Ze Eduardo, Castaignos, Zarate, e Birsa sapranno sfruttare l’occasione?

    Diego Forlan | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    INTER – Stagione sfortunata per Diego Forlan, che ha accusato un risentimento muscolare nell’allenamento e i risultati degli esami non lasciano molte speranze: stiramento tra il primo e secondo grado al retto femorale della gamba destra (considerando inoltre come avesse appena recuperato dal grave infortunio al bicipite femorale dell’altra gamba). Il tecnico nerazzurro stasera dovrebbe lasciare spazio a chi ha giocato di meno, facendo riposare molti senatori in vista del prossimo big match contro la Lazio. È dunque il turno di Sneijder che dopo il lungo recupero e i pochi istanti giocati nel derby deve mettere più minuti nelle gambe e riprendersi le chiavi del gioco nerazzurro. Possibile l’utilizzo del modulo 4-4-1-1 con Ranocchia che torna a giocare dopo la rete di Cesena, affiancato da una vecchia conoscenza come Cordoba, supportati entrambi sugli esterni da Chivu e Maicon. In mediana, immancabile uno tra Thiago Motta e Cambiasso (leggermente favorito il brasiliano che contro la Lazio sconterà un turno di squalifica) con Poli al centro, mentre sugli esterni agiranno il capitano Javier Zanetti e l’altro argentino Ricky Alvarez. Leggermente avanzato nella sua posizione naturale c’è il ritorno di Sneijder a servire palloni all’unica punta Castaignos. Novità anche tra i pali dove Castellazzi concederà un turno di riposo a Julio Cesar.

    GENOA – La lista degli infortunati del Grifone è interminabile: Dainelli, Kaladze, Antonelli, Bovo e Gilardino sono out per la sfida di stasera. Marino inoltre lascia a casa altri pezzi da novanta: Palacio appena recuperato non è rischiabile, Frey si trascina da tempo un problema alla schiena e Veloso ha bisogno di un turno di riposo. Quindi sarà un Genoa ridisegnato con molti nomi nuovi, e alcuni rientri importanti, tra i quali quelli di Moretti che ha appena scontato il turno di squalifica e la possibilità per Kucka di tirar fuori una prestazione convincente proprio contro la sua prossima possibile squadra. Modulo speculare a quello nerazzurro, con Lupatelli a sostituire Frey, Moretti e l’autore della rete contro l’Udinese Granqvist al centro della difesa, con Mesto e Constant sulle corsie laterali. A centrocampo Seymour e Kucka dovrebbero giocare più centrali, mentre sugli esterni occhio a Rossi e l’ultimo arrivato dal Cagliari Biondini. Dietro l’unica punta Pratto dovrebbe giocare Jorquera, ma il ritorno in patria di Sculli dalla Lazio, potrebbe far cambiare i piani tattici di Marino. Occhio anche all’esterno destro di 19 anni Sampirisi (a metà con il Milan) che rientra nella lista dei disponibili e potrebbe avere un’occasione importante di dimostrare il suo valore.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER GENOA

    Inter (4-4-1-1): Castellazzi; Maicon, Ranocchia, Cordoba, Chivu; Zanetti, Poli, Cambiasso, Alvarez; Sneijder; Castaignos.
    A disp.: Orlandoni, Lucio, Thiago Motta, Faraoni, Obi, Milito, Zarate. All.: Ranieri.

    Genoa (4-4-1-1): Lupatelli; Mesto, Moretti, Granqvist, Constant; Biondini, Kucka, Seymour, Rossi; Jorquera; Pratto.
    A disp.: Scarpi, Marchiori, Samperisi, Birsa, Jankovic, Sculli, Ze Eduardo. All.: Marino.

  • Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Nel post-partita di Genoa – Udinese, vinta dal Grifone per 3-2, il presidente rossoblu Preziosi aveva lasciato intuire qualcosa in merito al prossimo futuro di Alexander Merkel, desideroso di giocare in una grande realtà come quella del Milan, con il quale nella scorsa stagione contro il Bari, negli ottavi di finale di Coppa Italia, aveva segnato il suo primo gol, il 20 Gennaio scorso: le parole del presidente, così, si sono rivelate a posteriori quasi profetiche, data la concreta possibilità che il giovane centrocampista tedesco possa ritornare in questa finestra di mercato di riparazione in casa rossonera, sfruttando proprio la comproprietà fra Genoa e Milan.

    Alexander Merkel | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Merkel, infatti, si è ben messo in mostra in questi mesi in rossoblu e potrebbe rivelarsi un utile innesto nel gruppo di Massimiliano Allegri, specialmente in un reparto tanto minato dai numerosissimi infortuni, anche di lungo corso, come il centrocampo, in cui mancano da tempo Gattuso (per il noto problema alla vista), ma anche il francese Flamini, assente per l’infortunio al ginocchio praticamente da inizio stagione, Alberto Aquilani, flagellato dai fastidi alla caviglia che potrebbero tenerlo lontano dai campi da gioco per lungo tempo, ed anche Kevin Prince Boateng, che nell’ultimo sfortunato derby ha riportato una lesione ai flessori della coscia sinistra e, pertanto, dovrà stare a riposo per almeno quattro settimane, sempre salvo ulteriori complicazioni, dovendo saltare con tutta probabilità anche la partita del 15 Febbraio contro l’Arsenal negli ottavi di finale di Champions League.

    L’urgenza e la fretta di riportare il giovane Alexander Merkel a Milanello, dunque, data l’emergenza infortuni, diventa una vera e propria necessità imminente, al punto che potrebbero essere accelerati i tempi dell’accordo fra le due società (fra le quali, comunque, i rapporti sono ottimi, ndr) per far sì che il 19enne possa essere già agli ordini di Allegri dalla prossima partita contro il Novara in campionato.

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  • Calciomercato Lazio si complica Dzagoev, Sculli verso il ritorno al Genoa

    Calciomercato Lazio si complica Dzagoev, Sculli verso il ritorno al Genoa

    Il mercato invernale biancoceleste è in fermento. La squadra è tornata alla vittoria contro l’Atalanta ma servono rinforzi per puntellare una rosa con ambizioni di vertice. Preso un talentuoso attaccante di grande prospettiva: uruguaiano classe 1988, Emiliano Alfaro, arrivato dal Liverpool di Montevideo per 3 milioni di euro. Ora però Igli Tare e Claudio Lotito cercano rinforzi a centrocampo.

    Giuseppe Sculli | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Il nome in cima alla lista dei desideri del club capitolino è Alan Dzagoev, 22enne trequartista in forze al CSKA di Mosca. La trattativa sembrava essere ad un buono stato, ma sono arrivate come una mannaia le smentite a ripetizione della dirigenza russa e del calciatore stesso. Prima Roman Babaev dg dei moscoviti ha dichiarato che Dzagoev “E’ un grande giocatore, è il presente ed il futuro del nostro club. Non abbiamo avuto ancor nessun contatto concreto con qualche club europeo – ha proseguito il dirigente russso –  ma non escludo che non sia sulla lista di qualche società. In ogni caso, ha un contratto con il Cska e resterà con noi”. La parola fine alla trattativa poi direttamente dalla bocca del gioiellino che chiude ogni speranza alla Lazio: “A Mosca sto bene e voglio restare, ma se proprio dovessi cambiare sceglierei la Spagna”.

    Archiviata la pista russa la Lazio pensa a risolvere la questione Giuseppe Sculli per il quale si prospetta un ritorno a Genova sponda rosssoblu. Il buon sangue che scorre tra Lotito e Preziosi ha permesso fino ad ora di intavolare con successo la trattativa: “Sculli è vicinissimo e credo che il suo ritorno sotto la Lanterna sia previsto in questi giorni” aveva detto il presidente genoano ieri aggiungendo che la formula sarebbe quella del prestito. L’ostacolo al trasferimento però si chiama Edy Reja che non ha intenzione di rinunciare al suo jolly di fascia. La contropartita Constant inoltre non interessa al tecnico goriziano. Inoltre il ds genoano Stefano Capozucca ha escluso lo stato avanzato della trattativa ricordando la volontà di Reja di tenere Sculli. La sensazione è che tutto passi per l’accordo tra i numeri 1 delle due società che notoriamente gestiscono in prima persona il calciomercato.

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  • Genoa Udinese 3-2, le pagelle. Super Frey

    Genoa Udinese 3-2, le pagelle. Super Frey

    La vittoria del Genoa è stata costruita in un solo minuto con due gol realizzati nel giro di un giro d’orologio di Granqvist e Jankovic e la responsabilità parziale del portiere friulano Handanovic: una vittoria fondamentale per risollevare l’ambiente e dar fiducia al neo allenatore Pasquale Marino, giunto per sostituire Malesani. Marino ora può lavorare con maggiore serenità, per plasmare la sua squadra ideale, ritrovando proprio quella tranquillità che, finora, è mancata all’ambiente rossoblu.

    Sebastian Frey | © Claudio Villa/Getty Images

    Una sconfitta per l’Udinese che giunge dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Chievo in settimana e che acuisce la problematica delle assenze di peso con cui i friulani dovranno fare i conti nelle prossime settimane, considerando i giocatori importanti impegnati in Coppa d’Africa. Guidolin, però, a fine gara non sembra voler cercare alibi a scusante della sconfitta rimediata, ritenendo comunque ottimo ciò che i suoi hanno saputo costruire finora, con un bottino di 35 punti in classifica.

    La gara ha comunque evidenziato due formazioni organizzate e vive, che non ci stanno ad arrendersi, costruendo occasioni e cercando sempre di affontarsi a testa alta.

    PAGELLE GENOA UDINESE

    GENOA

    Frey 7.5 Super in diverse occasioni, quando si rende “salvatore” del risultato subisce incolpevolmente il gol di Ferronetti ed il rigore di Di Natale, ma nelle altre occasioni è assolutamente impeccabile

    Mesto 6.5 Ottimo contributo alla causa, con qualche incursione pericolosa e molta sostanza

    Rossi 6.5 Si sacrifica in un ruolo non suo, in difesa, e fornisce tanta sostanza alla gara del suo Genoa, con generosità: viene espulso in occasione del rigore concesso a Di Natale, ma i dubbi sul suo fallo sono molti

    Granqvist 7 Ottima gara, un gol pesante realizzato che porta la gara in parità e molta attenzione in difesa

    Constant 7 Molto attivo e propositivo, sforna assist spesso decisivi, sembra ritrovato rispetto alle precedenti partite

    Biondini 7.5 Ottimo inserimento nei meccanismi del Genoa, gara maiuscola, di grande contributo

    Veloso 6 Partita sufficiente ma non brillante, soprattutto in confronto ai compagni di reparto, viene ammonito sul finire di gara

    Merkel 6.5 Dà il suo contributo alla gara, è prezioso anche in interdizione oltre che in impostazione

    Jankovic 7 Un gol importante realizzato, quello del 2-1, buone iniziative per tutta la sua permanenza in campo. Sostituito da Kucka nel finale

    Gilardino 6.5 Avrebbe voluto bagnare l’esordio a Marassi con un gol: non lo trova ma riceve comunque applausi per la prestazione generosa

    Palacio 7 Sta ritrovando la sua dimensione nell’attacco rossoblu: è suo il gol importantissimo del 3-1. Sostituito al 74′ da Seymour

    UDINESE

    Handanovic 6 Ci ha abituato ad una maggiore autorevolezza e sicurezza fra i pali, oggi non le esibisce particolarmente: in difficoltà in occasione del pareggio del Genoa, non perfetto in altre circostanze

    Ekstrand 4.5 Uno dei peggiori della gara, di certo il peggiore della difesa dell’Udinese: poco lucido, molto confuso. Rimedia anche un’ammonizione e partecipa “involontariamente” e goffamente al gol di Palacio. Sostituito da Pasquale al 33′

    Danilo 6 Gara sufficientemente attenta, ma il reparto difensivo ha comunque le colpe di aver concesso due gol nel giro di un minuto al Genoa.

    Ferronetti 6.5 E’ bravo a trovare il gol dell’ 1-0 che sblocca il risultato, per il resto una gara sufficiente

    Basta 6.5 Gara di sostanza, prova ad inserirsi anche in avanti in alcune circostanze

    Isla 5.5 Deludente, poco incisivo, molto lontano dai suoi standard abituali

    Pinzi 5 Anche per lui, una giornata di confusione

    Fernandes 6 Schierato per sostituire gli assenti della Coppa d’Africa, non sfigura particolarmente. Sostituito da Fabbrini al 37′ del secondo tempo

    Armero 5.5 Patisce le iniziative del centrocampo Genoano, pomeriggio appannato

    Floro Flores 6 Voleva segnare contro la sua ex squadra, ma non ci riesce: partecipa comunque alla manovra con generosità

    Di Natale 6 Realizza su rigore il suo personale tredicesimo gol in campionato, si rende pericoloso in molte circostanze andando molto vicino a realizzare il 3-3

  • Serie A 18 Giornata: risultati e classifica

    Serie A 18 Giornata: risultati e classifica

    Occasione sprecata per la Juventus che lascia per strada due punti pareggiando allo Stadium e non approfittando così del derby milanese con il Milan impegnato stasera nella stracittadina con l’Inter. I bianconeri, in rete subito con Vucinic, si fanno fermare dal Cagliari, rete di Cossu, e si portano momentaneamente in vetta alla classifica con 38 punti; magra consolazione il record stabilito di 18 risultati utili consecutivi, mai nella storia bianconera si era verificata una tale partenza in campionato da quando questo è a girone unico.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nel pomeriggio della 18esima giornata di Serie A il Genoa beffa l’Udinese di Guidolin, prima vittoria sulla panchina genoana per Marino: 3-2 il risultato finale con reti di Granqvist, Jankovic e Palacio, a nulla, se non per le statistiche, valgono i gol di Ferronetti e di Di Natale, sempre più capocannoniere della Serie A con 13 marcature.
    Brutto ko per la Fiorentina di Delio Rossi che cade in casa tra le mura amiche del Franchi contro il fanalino di coda Lecce che fa scoppiare l’ennesima contestazione dei tifosi viola: decide un rigore di Di Michele.

    Vittoria al debutto per Roberto Donadoni sulla panchina del Parma. I ducali battono il Siena 3-1 con una prestazione convincente, in rete vanno Biabiany, Valiani e Giovinco; Mutu trascina il Cesena alla vittoria nello scontro diretto per la salvezza con il Novara mentre il Palermo rimedia una sconfitta nella trasferta di Verona con il Chievo. Infine nell’anticipo di mezzogiorno la Lazio aveva battuta l’Atalanta 2-0 rientrando in piena corsa Champions League.

    RISULTATI E MARCATORI 18 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    CATANIA – ROMA 1-1 (sospesa al 64′)
    CESENA – NOVARA 3-1
    20′ Mutu (C), 39′ rig Mutu (C), 46′ pt aut Rinaudo (N), 89′ Morimoto (N)
    CHIEVO – PALERMO 1-0
    50′ Sammarco
    FIORENTINA – LECCE 0-1
    66′ Di Michele
    GENOA – UDINESE 3-2
    14′ Ferronetti (U), 49′ Granqvist (G), 51′ Jankovic (G), 71′ Palacio (G), 75′ rig Di Natale (U)
    JUVENTUS – CAGLIARI 1-1
    7′ Vucinic (J), 48′ Cossu (C)
    LAZIO – ATALANTA 2-0
    20′ rig Hernanes, 90′ Klose
    PARMA – SIENA 3-1
    24′ Biabiany (P), 66′ Valiani (P), 79′ Grossi (S), 94′ Giovinco (P)

    stasera ore 20:45
    MILAN – INTER

    domani ore 20:45
    NAPOLI – BOLOGNA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 38 18
    2. MILAN 37 17
    3. UDINESE 35 18
    4. LAZIO 33 18
    5. INTER 29 17
    6. NAPOLI 27 17
    7. ROMA 27 17
    8. GENOA 24 18
    9. CHIEVO 23 18
    10. CAGLIARI 22 18
    11. CATANIA 22 17
    12. PARMA 22 18
    13. FIORENTINA 21 18
    14. PALERMO 21 18
    15. ATALANTA [-6] 20 18
    16. SIENA 18 18
    17. BOLOGNA 18 17
    18. CESENA 15 18
    19. LECCE 12 18
    20. NOVARA 12 18

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    13 – Di Natale (Udinese)
    12 – Ibrahimovic (Milan), Denis (Atalanta)
    10 – Cavani (Napoli)
    9 – Klose (Lazio), Jovetic (Fiorentina)
    8 – Giovinco (Parma)
    7 – Calaiò (Siena), Matri (Juventus), Osvaldo (Roma), Palacio (Genoa)
    6 – Marchisio (Juventus), Hamsik (Napoli), Nocerino (Milan) , Rigoni (Novara), Milito (Inter), Mutu (Cesena)
    5 – Di Vaio (Bologna), Pepe (Juventus), Destro (Siena), Miccoli (Palermo)
    4 – Moralez (Atalanta), Basta (Udinese), Boateng (Milan), Di Michele (Lecce), Ramirez (Bologna), Lodi (Catania), Hernanes (Lazio), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter)