Tag: Genoa

  • Genoa – Cesena 1-1. Rossoblu ad un passo dal baratro

    Genoa – Cesena 1-1. Rossoblu ad un passo dal baratro

    Genoa Cesena potrebbe essere solo l’inizio del calvario rossoblù. Dopo l’ennesimo passo falso tra le mura amiche, ora i liguri viaggiano a solo due lunghezze di vantaggio sulla zona calda delimitata dal Lecce. Grande merito anche al Cesena, squadra con un piede e mezzo in Serie B, ma con un grande spirito condottiero.

    Genoa Cesena è una gara dal doppio volto. Partono meglio i padroni di casa, subito pericolosi con Palacio. Il Cesena risponde con un calcio piazzato di Mutu, disinnescato da Frey. Gli emiliani aumentano il ritmo, ancora Mutu vicino al goal, ma il suo tiro termina a lato di poco. Ma è il Genoa a passare in vantaggio a ridosso della fine del primo tempo. Sculli scodella per capitan Rossi, che con un tocco ravvicinato batte l’incolpevole Antonioli.

    La ripresa è una vera e propria girandola di sostituzioni. Malesani lancia Bovo per Kaladze, Beretta risponde lasciando negli spogliatoi Malonga e Djokovic rilevati da Rennella e Santana. La partita rimane sostanzialmente equilibrata. A metà ripresa ci prova Gilardino, ma Antonioli risponde presente. Per gli ospiti destro da fuori area di Guana, ma Frey è attento. Ancora Frey protagonista su colpo di testa ravvicinato di Rennella, vicinissimo al punto del pareggio per il Cesena.

    Genoa Cesena 1-1 © Marco Luzzani/Getty Images

    Malesani gioca la carta Jankovic per un esausto Sculli, Beretta risponde inserendo Del Nero per un acciaccato Martinho. Alla mezz’ora della ripresa il colpo di scena. Mutu, a ridosso dell’area di rigore, calcia un destro in diagonale, sul quale Frey non può intervenire, 1-1! Il finale serve solo per sancire l’ennesimo passo falso del Genoa, ora inguaiata seriamente nella bagarre salvezza. Tifosi rossoblù pronti all’ennesima contestazione. Grande merito al Cesena, che nonostante la stagione opaca, ha dimostrato grande professionalità, orgoglio e detrminazione.

    LE PAGELLE DI GENOA CESENA

    GENOA

    Frey 6,5: Evita scenari peggiori a squadra e tifosi. Spendida la parata su Rennella. Si dimostra sempre un portiere di grande affidabilità. INNOCENTE

    Mesto 4,5: Non è più il pendolino della passata stagione. Insicuro, lento e impacciato, ha perso quella freschezza atletica sinonimo di garanzia. SPAESATO

    M.Rossi 6,5: L’ultimo a mollare. Il capitano, l’esempio da seguire. E’ lui che lancia il grifone in vantaggio, ma poi si ritrova a dover lottare da solo. SOLO CONTRO TUTTI

    Gilardino 4: Il suo violino non suona più. Sbaglia tutto ciò che c’è da sbagliare. Spesso in ritardo sui movimenti, inerme in zona goal. DESAPARECIDO

    CESENA

    Antonioli 6: Ordinaria amministrazione. Incolpevole sul goal di M.Rossi. La sua esperienza consolida il reparto arretrato. INTRAMONTABILE

    Arrigoni 7:  Una delle note positive di questa stagione emiliana. Nonostante la giovane età, pare avere l’esperienza di un veterano. STANTUFFO

    Martinho 6: Parte bene, poi va via via spegnendosi. Buone alcune iniziative, ma può fare sicuramente di più. Esce per problemi fisici. RIMANDATO

    Mutu 7: Destro in corsa e palla in buca. Grande impatto sulla partita. Grande tasso d’esperienza messa al servizio della squadra accompagnata da tanta qualità. DECISIVO

    TUTTE LE PAGELLE

    GENOA (4-3-3): Frey 6,5, Mesto 4,5, Granqvist 5, Kaladze 5,5 (dal 1′ s.t. Bovo 5), Moretti 5,5, Rossi 6,5, Veloso 5, Biondini 5,5, Palacio 5, Gilardino 4, Sculli 5,5 (dal 23′ s.t. Jankovic 5,5). Allenatore: Malesani 5.

    CESENA (3-5-2): Antonioli 6; Benalouane 5,5, Moras 6, Rossi 6; Ceccarelli 5,5 Djokovic 6(dal ‘1’ s.t. Santana 5,5), Guana 5,5, T. ArrigonI 7, Martinho 5,5 (dal ’14’ s.t. Del Nero6); Malonga 5,5 (dal ‘1’ s.t. Rennella 6,5), Mutu 7. Allenatore: Beretta 5,5.

    Video Genoa Novara 1-1, highlights Youtube

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  • Genoa – Cesena, il Grifone tenta il riscatto. Iaquinta out

    Genoa – Cesena, il Grifone tenta il riscatto. Iaquinta out

    Genoa Cesena, gara valida per la 32^ giornata di Serie A, nasconde alcuni retroscena di una stagione disastrosa per entrambe le squadre. Se da una parte, la squadra emiliana ha tutte le ragioni per via di un mercato un po’ sterile, eccezion fatta per gli acquisti di Mutu e Iaquinta a gennaio, il Genoa non ha alcun alibi.

    L’inizio devastante di Malesani ha gettato nello sconforto tutta la piazza genoana, illusa di poter finalmente lottare per un traguardo europeo con l’ arrivo di un bomber principe come Gilardino. Ma sappiamo benissimo come è andata a finire. L’arrivo di Marino non ha migliorato le cose, anzi, tanto da spingere la proprietà a richiamare Malesani. Il solo Palacio, non è sufficiente per colmare alcune lacune evidenziate in questa stagione. Il Presidente Preziosi in estate metterà mano al portafoglio per regalare definitivamente quel sogno Europeo stile “Gasperiniano”.

    Alberto Malesani © Claudio Villa/Getty Images

    Malesani si affida al collaudato 4-4-2. I difesa ritorna Moretti, che riprenderà il suo posto come esterno basso di sinistra. A centrocampo Out Belluschi e Kucka, spazio dunque a Marco Rossi e Sculli. In avanti confermati Palacio e Gilardino.

    Genoa Cesena è un match di vitale importanza anche per gli emiliani, oramai con un piede e mezzo in Serie B,  pronti comunque a non mollare la presa. Beretta dovrà rinunciare ancora a Iaquinta, fermo ai box da un mese. Il mercato estivo è stato forse il primo tassello sbagliato di questa stagione per gli emiliani. I vari Martinez, Martinho, Mutu, Santana, non hanno garantito quel salto di qualità che la dirigenza Cesenate si aspettava. Martinez ha subito un’ involuzione imbarazzante; basti pensare che la Juventus due anni fa lo pagò al Catania 12 milioni di euro, per la gioia degli etnei! Beretta si affiderà ancora una volta al solito 4-3-1-2, con Ceccarelli e Lauro sugli esterni. A centrocampo ancora out Parolo, quindi spazio a Guana dal 1′. Sugli esterni confermati Martinho e Santana. In attacco l’inedita coppia Malonga-Mutu.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA – CESENA

    Genoa (4-4-2): Frey, Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti, Rossi, Veloso, Biondini, Sculli; Gilardino, Palacio.
    Panchina: Lupatelli, Granqvist, Bovo, Jankovic, Birsa, Jorquera, Ze Edoardo.
    Allenatore: Malesani

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli, Ceccarelli, Moras, Rodriguez, Lauro, Arrigoni, Guana, Martinho, Santana, Malonga, Mutu.
    Panchina: Ravaglia, Benalouane, Colucci, Djokovic, Del Nero, Filippi, Rennella.
    Allenatore: Beretta

  • Genoa, ritorno al passato. Via Marino, c’è di nuovo Malesani

    Genoa, ritorno al passato. Via Marino, c’è di nuovo Malesani

    Costa piuttosto caro a Pasquale Marino il 5 a 4 rimediato a San Siro contro l’Inter. Il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha deciso infatti di esonerare il tecnico siciliano e di riaffidare la panchina dei Grifoni ad Alberto Malesani, a sua volta mandato a casa appena tre mesi e mezzo fa dopo la pesante debacle del San Paolo contro il Napoli, che in quell’occasione passeggiò sui rossoblu come dimostrò il 6 a1 finale.

    Il divorzio tra Marino ed il Genoa però non è solo frutto della sconfitta a Milano, che sulla carta può anche starci, ma va ricercato nella mancanza di sintonia con gran parte dello spogliatoio genoano che non ha mai celato il desiderio di rivedere Malesani alla guida della squadra. E così Preziosi ha adottato questa soluzione che non comporterà nulla dal punto di vista economico in considerazione del fatto chec il tecnico era comunque a libro paga della società.

    Alberto Malesani | © Getty Images

    Per il Genoa questo è indubbiamente un momento delicato visto che la vittoria manca da due mesi, da quando cioè al Ferraris veniva battuta per 2 a 1 la Lazio. Nonostante tutto la posizione di Marino sembrava ancora sicura, almeno per una settimana, fino cioè alla gara di Novara. Ed invece ieri Preziosi ci ha ripensato dando il ben servito all’ex tecnico del Catania e contattando nel primo pomeriggio Malesani il quale, dopo aver dato la propria disponibilità al rientro, si è recato immediatamente a Genova. Una scelta comunque dettata più dalla volontà dello spogliatoio che dall’ammirazione che Preziosi nutre per lo stesso Malesani, considerando che dopo quel 6 a 1 di Napoli il patron dei liguri rilasciò dichiarazioni piuttosto sibilline in tal senso.”Siamo stati inguardabili, non avevo altra scelta. Ma forse l’ errore è stato puntare su un allenatore la cui filosofia non si sposa con le esigenze della società“.

    Oggi è in programma la prima seduta di allenamento sotto la guida di Malesani visto che ieri la stessa è stata svolta sotto l’occhio vigile del preparatore atletico Pilati e da quello dei portiere Spinelli. Serve ricompattare il gruppo dunque: la trasferta di Novara è molto delicata e Malesani punta a fare bene al proprio ritorno in rossoblu.

  • Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Entra subito nel cuore dei tifosi la nuova ‘Pazza’ Inter di Stramaccioni, con la grinta e la voglia di non mollare mai, marchio di fabbrica della vecchia squadra allenata da Mourinho. La vittoria pirotecnica e rocambolesca ottenuta contro il Genoa, potrebbe davvero rappresentare quella famosa scintilla di cui parlava Massimo Moratti. Nonostante il discorso terzo posto sia quasi compromesso, i giocatori hanno dato tutto in campo, dimostrando quell’attaccamento alla maglia che nelle ultime prestazioni era assolutamente mancato.

    Buona la prova tattica di Strama che con il nuovo 4-3-3 risveglia dal letargo invernale Mauro Zarate, dandogli la giusta dose di fiducia per fargli ritrovare la serenità smarrita. Il gol che realizza è la risposta migliore che un tecnico possa volere da un suo uomo. Da segnalare le note positive di Poli, Zanetti, un ritrovato Cambiasso, e un super Milito che con la tripla di oggi sale a 17 gol (avesse iniziato a segnare prima sarebbe stata un’altra stagione). Sale agli onori delle cronache anche l’oggetto misterioso Fredy Guarin che al suo esordio conquista il pubblico con buoni spunti, ottime giocate e un rigore conquistato. I quattro gol incassati non sono di certo un bel segnale, ma forse nemmeno Stramaccioni poteva immaginare un esordio così pazzo come la sua nuova Inter.

    Diego Milito © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Lucio 5,5 Qualche buona chiusura nel primo tempo, poi anche l’assist decisivo per Samuel, ma dimentica che il suo compito è quello di non far prendere gol, e nel finale compie un intervento un po’ troppo scomposto regalando il terzo rigore della partita ai rossoblu.

    Poli 6,5 Buonissimo l’impatto sulla partita del ex doriano. Il ragazzo ha qualità e sicuramente sta dimostrando di avere ulteriori margini di miglioramento. Chiude, corre, recupera e si concede anche qualche bella giocata nello stretto strappando gli applausi dei suoi tifosi.

    Zanetti 7 Il capitano nel suo vecchio ruolo, in sostituzione di Maicon non sfigura affatto, anzi. Corre come un ragazzino della primavera anticipando e scartando ogni avversario. Sfortunato sull’episodio del rigore, considerando come la distanza ravvicinata, il tocco di mano sarebbe potuto essere considerato involontario.

    Milito 7,5 Welcome back Principe. Per la serie scusate il ritardo. Mette a segno una tripletta che lo scaraventa a quota 17 gol. Considerando come abbia iniziato a segnare tardissimo, con una stagione migliore avrebbe lottato per il titolo cannonieri a mani basse.

    Zarate 6,5 Il vizio di non passare la palla ce l’ha sempre, ma stavolta i dribbling e le giocate da campione gli riescono, trovando un gol da cineteca con la palla che gira e beffa Frey. Ritrovato.

    PAGELLE GENOA

    Kaladze 5 Soffre tantissimo e commette una serie innumerevole di errori, tra cui il più brutto è dimenticarsi la marcatura su Milito nel primo gol.

    Veloso 5 Macchinoso e lento. Avrebbe dovuto essere il metro di riferimento della sua squadra, gestendo le chiavi del gioco rossoblu, invece risulta essere il peggiore in campo.

    Belluschi 6 Splendida la verticalizzazione per Palacio mettendolo in condizione di essere uno contro uno con il portiere nerazzurro. Poi fallo scriteriato su Guarin, che gli costerà il rosso diretto e il rigore per gli avversari

    Sculli 6,5 Bella e fortunata la sua rovesciata nel finale di primo tempo. Caparbio e determinato nell’azione in cui si conquista il calcio di rigore prendendosi il calcione in area da Lucio.

    Palacio 6 Spreca un occasione a inizio gara, poi segna un rigore e se ne procura un altro saltando con grande tecnica Julio Cesar.

    Video Inter Genoa

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  • Inter – Genoa 5-4, Stramaccioni parte col botto

    Inter – Genoa 5-4, Stramaccioni parte col botto

    Inizia con un risultato sudato e strappato con i denti l’avventura di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’ Inter . Cinque gol realizzati e quattro subiti, per ribadire come questa Inter sia più che pazza. Com’era prevedibile mancano ancora gli equilibri, ma i primi accorgimenti fatti dal neo tecnico nerazzurro, sono stati evidenti almeno dal punto di vista dello spettacolo, e nel saper rivitalizzare un giocatore dato per disperso come Zarate. Mentre la squadra di Marino mostra un evidente squilibrio tra la potenza del suo reparto offensivo, e le disattenzioni inspiegabili del proprio reparto arretrato, confermando le statistiche della peggior difesa della Serie A.

    La rivoluzione alla lettura delle formazioni non c’è, perché Stramaccioni, punta forte sui soliti noti, inserendo solo Chivu al posto di Nagatomo e lasciando Lucio in coppia con Samuel. Confermata davanti la presenza di Zarate nel tridente offensivo con Milito e Forlan. Marino deve far a meno di Rossi, inserendo in mediana Belluschi e nel tridente offensivo spazio per Sculli, con Gilardino e Palacio.

    Zarate e Stramaccioni © Claudio Villa Getty Images Sport

    PRIMO TEMPO  Genoa vicinissimo al gol al 9’ con Sculli che sugli sviluppi di un corner impatta di testa e trova il salvataggio sulla linea da parte di Cambiasso con Julio Cesar battuto. I nerazzurri sono spietati e alla prima azione utile puniscono il Genoa: azione bellissima con Zarate che pesca Forlan sull’esterno e l’uruguaiano pennella in area un cross perfetto per Milito che di testa batte Frey e porta i suoi sul 1 a 0. Al 20’ occasione colossale sprecata dai nerazzurri, dove Samuel serve una sponda a Cambiasso che di testa da due passi colpisce a botta sicura ma trova un miracolo di Frey, e sulla ribattuta brutta svirgolata di Milito che manda il pallone altissimo. Il Principe si fa perdonare al 28’ realizzando la sua doppietta, e il suo 16esimo gol personale, pescato da un gran lancio di Stankovic, l’argentino scatta sul filo del fuorigioco tagliando fuori tutta la difesa rossoblu e battendo in solitaria Frey. I nerazzurri calano il tris al 38’ con la difesa del Genoa completamente in tilt. Pessimo disimpegno difensivo e la firma sul terzo gol è di Samuel che da due passi deve solo mettere dentro l’assist di Lucio dalla destra. Il Genoa non si arrende e nel secondo minuto di recupero trova un gol fortunoso dopo un altro salvataggio sulla linea di Cambiasso, dove Sculli di rovesciata trova la deviazione di Moretti utile a battere Julio Cesar: 3 a 1.

    SECONDO TEMPO – Cambio per Marino nella ripresa che inserisce Jankovic togliendo Veloso, schierando un modulo estremamente offensivo, il  4-2-4. Partita più equilibrata nei primi minuti, sia per un Genoa più attento in fase difensiva sia per un’Inter che sembra essere calata vistosamente. Al 13’ episodio chiave, con Zanetti che commette involontariamente fallo di mano in aera di rigore, Valeri non ha dubbi e assegna il penalty. Palacio dagli undici metri è spietato e spiazza Julio Cesar portando il punteggio sul 3 a 2. Stramaccioni intanto fa esordire Guarin al posto di Stankovic. Al 28’ grande giocata di Milito che salta l’uomo serve un pallone perfetto a Forlan che in area liscia clamorosamente la conclusione. Pochi istanti dopo il gol se lo inventa da solo Zarate, saltando l’uomo, creandosi lo spazio e trovando un tiro a giro sul palo lontano, imprendibile per Frey: Inter 4 Genoa 2. La partita non smette un attimo di regalare emozioni e al 34’ Belluschi serve una verticalizzazione perfetta per Palacio. L’argentino a tu per tu con il portiere si fa stendere ottenendo un altro rigore e l’espulsione di Julio Cesar. Gilardino dagli undici metri beffa il neo entrato Castellazzi con un diagonale imprendibile. Partita riaperta: 4 a 3! Finale pirotecnico al 38’ con un penalty guadagnato da Guarin, l’espulsione di Belluschi per la chiara occasione da gol, e dal dischetto di rigore Milito mette a segno il terzo sigillo personale. Incredibile al 44’ un altro rigore per il Genoa, per un intervento scomposto di Lucio su Sculli: Gilardino realizza nuovamente, portando la partita sul risultato rocambolesco di 5 a 4. Liberazione al fischio finale, per tutto l’ambiente nerazzurro.

  • Inter – Genoa, Stramaccioni fiducia a Zarate

    Inter – Genoa, Stramaccioni fiducia a Zarate

    È arrivato il momento della nuova Inter targata Andrea Stramaccioni. La sfida casalinga che i nerazzurri affronteranno domenica contro il Genoa di Marino, sarà un banco di prova importante per valutare se quantomeno l’influsso e le motivazioni positive del nuovo allenatore interista inizino a dare i loro frutti sin da subito. La classifica parla di due squadre assolutamente in crisi, dove per l’Inter bloccata con un punteggio che la tiene fuori dai giochi per il terzo posto, vincere significherebbe ritrovare quella scintilla che Moratti aveva già chiesto a Ranieri prima del match contro la Juventus. Discorso diverso per i grifoni, che dopo il pareggio acciuffato in extremis contro la Fiorentina, cercano la vittoria come l’acqua nel deserto, soprattutto considerando come i tre punti manchino in casa Genoa da otto turni.

    Mauro Zarate © Claudio Villa Getty Images Sport

    INTER- Per i più sognatori, e i tifosi più entusiasti che si aspettavano una rivoluzione ‘verde’, un rinnovamento totale dal punto di vista anagrafico, ci sarà ancora da aspettare. Stramaccioni ha iniziato a lavorare con il gruppo da una sola settimana, e la mission aziendale è stata subito chiara: Vincere. I giovani troveranno il loro spazio nel corso di quest’ultimo scorcio di campionato, ma ora spazio ancora una volta ai senatori, con qualche variazione tattica che permetterà forse di vedere una nuova Inter. L’assenza di Sneijder e Alvarez (non ancora recuperato al 100%) costringe il giovane Strama a schierare un 4-3-3 dove potrebbe rivedere il campo dal primo minuto proprio Mauro Zarate. Nel dettaglio, la linea difensiva potrebbe vedere tornare Ranocchia a fare coppia con Samuel, consegnando un turno di riposo a Lucio. Larghi sulle fasce, vista l’indisponibilità di Maicon, dovrebbero giocare il capitano Zanetti, e sul versante opposto uno tra Nagatomo e Chivu. In mediana la linea a tre vedrà Stankovic al centro con Poli da un lato e il ballottaggio tra Guarin e Cambiasso dall’altro. Nel tridente offensivo, posto garantito al centro per Milito, con l’innesto sulle fasce di Forlan e Zarate.

    GENOA-Le buone notizie arrivano dall’infermeria, dove è recuperato e arruolabile Rossi. Marino propone un modulo speculare a quella nerazzurro, schierando un 4-3-3 che garantisce buona copertura dietro e una discreta manovra offensiva in fase di ripartenza. Nel dettaglio, davanti a Frey agiranno l’ex rossonero Kaladze in coppia con Carvalho al centro, mentre sulle corsie laterali spazio a Mesto e Moretti. A centrocampo tanta responsabilità per Veloso che deve prendere le chiavi del gioco rossoblu in mano e guidare la sua squadra come un vero leader. Più larghi sugli esterni Rossi e Biondini. Davanti per cercare di bucare la retroguardia nerazzurra spazio al tridente composto da Gilardino ariete centrale, con Palacio e Jorquera  più decentrati. Attenzione all’incognita Belluschi già in gol contro la Fiorentina.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER GENOA:

    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Zanetti; Poli, Stankovic, Cambiasso; Zarate, Milito, Forlan.

    A disposizione: Castellazzi, Faraoni, Lucio, Obi, Guarin, Castaignos, Pazzini.

    Allenatore: Stramaccioni.

    GENOA (4-3-3) Frey; Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Biondini; Jorquera, Gilardino, Palacio.

    A disposizione: Lupatelli, Bovo, Belluschi, Birsa, Jankovic, Ze Eduardo, Sculli.

    Allenatore: Marino.

    Tutto Inter
    La Nuova Inter, Stramaccioni tra 4-2-3-1 e 4-3-3
    Conferenza stampa Stramaccioni si presenta con Balotelli
    Calciomercato Inter, Mourinho apre al ritorno
    Valentino Angeloni all’Inter. Moratti ingaggia il talent scout dell’Udinese

  • Genoa – Fiorentina 2-2, Palacio beffa i viola nel finale

    Genoa – Fiorentina 2-2, Palacio beffa i viola nel finale

    La sfida tra le due deluse del nostro campionato, ovvero Genoa e Fiorentina, non fa sorridere ne fa contento nessuno. Il match finisce sul punteggio di 2 a 2, con la Fiorentina che fino a quattro minuti dalla fine aveva i tre punti in tasca, e solo un gran guizzo di Palacio ha consentito al Genoa di riacciuffare un pari che regala un punticino poco utile a entrambe le squadre. Tanti fischi nel finale con un Genoa che con questo pari conquista 4 punti nelle ultime otto partite, confermando il primato negativo di peggior difesa della Serie A. La Fiorentina avrebbe sicuramente potuto gestire meglio l’andamento della partita, soprattutto chiudendola quando era in vantaggio, evitando di essere beffata sul filo di lana.

    PRIMO TEMPO – Avvio di gara interessante con la prima occasione della partita che arriva dopo soli due minuti da parte della Fiorentina: cross di Marchionni dall’esterno, in area Amauri in scivolata indirizza a rete, trovando un vero e proprio miracolo di Frey a negargli il gol. Al minuto 21’ la partita si sblocca con i padroni di casa che passano in vantaggio. Mesto fa partire un gran traversone dalla destra, sul quale svetta in area Belluschi che di testa anticipa tutti e mette in rete alle spalle di Boruc. Palacio poco dopo avrebbe l’occasione di portare i suoi sul 2 a 0, ma calcia alto sopra la traversa solo davanti al portiere viola. La Fiorentina accusa il colpo e rischia il tracollo, considerando anche una rete annullata per fuorigioco ai rossoblu. La reazione che Delio Rossi voleva dai suoi arriva alla mezz’ora con la rete del capitano Montolivo: la difesa ligure non rinvia bene, e da una situazione molto confusionaria il pallone finisce sui piedi di Vargas che da fuori area calcia forte e teso trovando la deviazione decisiva di Montolivo. Ancora Amauri nel finale si fa respingere una conclusione da Frey che mantiene il risultato invariato.

    Genoa Fiorentina © Valerio Pennicino/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Partita molto combattuta nei primi minuti della ripresa, dove entrambe le squadre lottano su ogni pallone. Al minuto 25 la partita prende un’altra piega , con la Fiorentina che trova il gol del vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Natali svetta in area e di testa mette in rete la palla del 2 a 1 per i viola. A seguire è il Genoa con Biondini a mancare la rete del pari con il centrocampista ex Cagliari che di testa sfiora il palo alla sinistra di Boruc. Rossi nel finale si copre togliendo Amauri stanchissimo per inserire un giocatore di contenimento come De Silvestri, lasciando unica punta Jovetic. Occasione d’oro nel finale per i viola sull’asse Lazzari Vargas, con la difesa rossoblu davvero in bambola. Negli ultimi minuti però è il Genoa a crederci, e al minuto 44 arriva il pari rossoblu: Rodrigo Palacio riesce a insinuarsi nelle maglie della difesa genoana  scartando Natali e infilando con un diagonale rasoterra Boruc. Punteggio che rimane sul 2 a 2 dopo i 4 minuti di recupero, e non fa contenta nessuna delle due squadre.

     

    TOP GENOA

    Mesto 6,5 Deve sorvegliare due clienti scomodi come Vargas e Beherami contenendo come meglio può. In fase propositiva regala belle discese e un assist di precisone estrema per la testa di Belluschi, a realizzare il gol del vantaggio.

    Palacio 6,5 non avesse segnato sarebbe stato un vote mediocre, perché per 80 minuti o più non gli riesce nulla. Poi si inventa un gol praticamente da solo riacciuffando un pari che rende il boccone meno amaro.

     

    TOP FIORENTINA

    Natali 6 Partita dal duplice volto, poiché dopo aver realizzato con un bello stacco di testa il gol del momentaneo vantaggio del 2 a 1 si fa bruciare con estrema facilità da Palacio sul gol del pari rossoblu.

    Montolivo 6 anche per lui luci e ombre, dove nel primo tempo si dimentica la marcatura di Belluschi e gli permette di staccare in solitaria per bucare Frey. Poi riesce a rifarsi con la deviazione decisiva sulla conclusione di Vargas.

     

    Video Highlights Genoa Fiorentina

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  • Genoa – Fiorentina, formazioni. Gilardino contro il suo passato viola

    Genoa – Fiorentina, formazioni. Gilardino contro il suo passato viola

    Partita dal sapore particolare quella in campo domani al Marassi tra Genoa e Fiorentina, viste le rispettive posizioni di classifica. 33 punti per i rossoblu guidati da Marino, che dopo la sconfitta contro la Roma cercano punti utili a far rilanciare la squadra, mentre i viola fermi addirittura un punto sotto i liguri, stazionano a cavallo della zona retrocessione. La sonora sconfitta incassata dalla Fiorentina domenica scorsa contro i rivali storici della Juventus ha lasciato inevitabilmente strascichi polemici da parte dei tifosi insoddisfatti per il rendimento stagionale. Sfida tra deluse quindi, con entrambe le società che nonostante il cambio in corsa, dove a Genoa dopo Malesani è arrivato Marino, e a Firenze dopo Mihajlovic è subentrato Delio Rossi, non sono riuscite a invertire il trend di risultati negativi.

    GENOA Marino deve fare i conti con la lunga lista di infortunati e indisponibili: Antonelli, Constant, Kucka e Granqvist tutti fermi ai box, aggiungendo anche Jankovic che deve scontare il turno di squalifica. Ci sono da segnalare i recuperi di Sculli e Bovo, ma per entrambi senza voler rischiare eventuali ricadute, possibile un subentro a partita in corso. Quindi formazione con modulo tipo 4-3-1-2 dove davanti a Frey la difesa a quattro sarà composta nel seguente modo: Carvalho e Kaladze centrali con Moretti e Mesto sulle corsie laterali. Centrocampo a tre con l’ex Cagliari Biondini affiancato da Rossi e il portoghese Veloso. Leggermente più avanzato nel ruolo di trequartista spazio a Belluschi, a supporto del duo d’attacco Gilardino-Palacio. Proprio Gilardino domani affrontando per la prima volta la sua ex squadra con la nuova maglia rossoblu, sentirà la partita in maniera particolare rispetto ai suoi compagni.

    Alberto Gilardino © Valerio Pennicino/Getty Images

    FIORENTINA – Delio Rossi deve assolutamente cercare di riportare i viola alla vittoria, poiché un’ulteriore sconfitta oggi affosserebbe ancora di più la posizione di classifica dei toscani rilegandoli alla lotta salvezza con Siena e altre compagini. Il ricordo della batosta contro la Juventus è ancora fresco, e l’unica cura potrebbe essere rappresentato dal recupero del jolly offensivo Stevan Jovetic, leader e capocannoniere dei viola. Per quanto riguarda il modulo si va verso la conferma del 4-4-3 schierato nell’amichevole vinta contro il Montecatini: Boruc tra i pali, con il ritorno della coppia centrale Gamberini e Natali, dove il giovane Nastasic dovrebbe accomodarsi in panchina. Più larghi agiranno Davide Cassani e Pasqual, mentre in mediana solito centrocampo a quattro con Montolivo, Lazzari, e la corsa degli esterni garantita da Behrami e Vargas. L’unico dubbio al centro rimane sul ballottaggio tra Lazzari e Kharja, con il primo leggermente favorito sul calciatore marocchino. In attacco come preannunciato ci sarà il ritorno di Jovetic, considerando anche la squalifica di Cerci, che verrà affiancato dal suo nuovo partner ex bianconero Amauri.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA FIORENTINA

    GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Biondini; Belluschi; Gilardino, Palacio.
    A disp.: Lupatelli, Alhassan, Samprisi, Birsa, Sculli, Zé Eduardo, Jorquera.
    All.: Marino.

    FIORENTINA (4-4-2): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari, Vargas; Amauri, Jovetic.
    A disp.: Neto, Nastasic, De Silvestri, Olivera, Kharja, Marchionni, Ljajic.
    All.: Rossi

  • Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Seconda vittoria consecutiva per la Roma che nel Monday Night della 28esima giornata di Serie A supera il Genoa rilanciandosi a ridosso del terzo posto; la zona Champions League, che solo fino a due giornate sembrava ormai impossibile da raggiungere con la sconfitta nel derby che aveva portato la Lazio a +10 sui cugini, torna ad essere a portata di mano e distante solo 4 punti.

    Così come successo nell’ultimo turno di campionato a Palermo, i giallorossi riescono a sbloccare la gara nei primissimi minuti di gioco, infatti al 3′ è Osvaldo, che rientrava dalla squalifica, a portare in vantaggio la Roma: Greco lancia l’attaccante italo-argentino, in posizione millimetrica di fuorigioco, verso l’area di rigore, il quale punta Marco Rossi e con un preciso rasoterra diagonale batte Frey. Ottava rete stagionale e primo centro nel 2012 per il centravanti giallorosso che poco dopo si divora la palla del 2-0 che avrebbe chiuso virtualmente la partita. Orfana di Totti, la Roma gestisce bene il vantaggio nel primo tempo concedendo poco al Genoa di Marino con il suo lungo fraseggio in mezzo al campo. A differenza delle uscite precedenti però si è vista una squadra più prudente e meno votata all’attacco con i due terzini, fondamentali per il gioco di Luis Enrique, Taddei, preferito a Rosi, e Josè Angel più bassi del solito e parsa molto più attenta a non commettere leggerezze soprattutto a centrocampo per non farsi trovare scoperta nella eventuale ripartenza dell’avversario.

    Nella ripresa la gara regala tante emozioni, sia da una parte che dall’altra. Marino crede nel pareggio e inserisce prima Jankovic per il deludente Rossi e poi Jorquera per Belluschi per dare più peso e fantasia all’attacco rossoblu e mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa. Luis Enrique risponde togliendo uno spento Lamela per Bojan, cambio azzeccato perchè l’ex attaccante del Barcellona si rivela una spina nel fianco del Genoa mettendosi subito in mostra sfiorando il 2-0 da buona posizione angolando troppo il suo sinistro. La grande occasione però capita a Palacio, proprio il nuovo entrato Jorquera libera con un assist preciso al centro dell’area l’attaccante argentino che sciupa clamorosamente il punto del pari calciando la sfera sulla traversa. La Roma chiude in attacco, ci provano Marquinho, Osvaldo e Bojan ma Frey è sempre attento evitando ai suoi un passivo più pesante.

    Pablo Daniel Osvaldo © Paolo Bruno/Getty Images

    Buone notizie per i giallorossi vengono dalla difesa che per la seconda volta consecutiva riesce a non prendere reti, il nuovo atteggiamento difensivo di Luis Enrique ha dato più equilibrio al reparto arretrato che andava spesso in tilt. Ora servirà trovare continuità nei risultati, troppo altalenanti, per poter continuare ad ambire in un piazzamento Champions ma non sarà facile perchè sabato pomeriggio i giallorossi andranno a fare visita al Milan primo della classe e lanciato verso la conquista dello scudetto. Per il Genoa invece la classifica comincia a farsi preoccupante con una difesa che è la peggiore del torneo con 49 gol subiti in 28 partite disputate e con una vittoria che manca ormai da quasi due mesi. Il prossimo impegno casalingo contro una Fiorentina che sta attraversando una profonda crisi, sarà determinante per il futuro di Marino la cui panchina si fa sempre più rovente.

    PAGELLE ROMA – GENOA

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg 6.5; Taddei 6, Kjaer 6.5, Heinze 6.5, José Angel 6; Gago 6 (88′ Simplicio s.v.), De Rossi 6, Greco 6.5 (74′ Marquinho 6); Lamela 5.5 (59′ Bojan 7); Osvaldo 6.5, Borini 5.5. Allenatore: Luis Enrique 6

    GENOA (4-3-1-2): Frey 7.5; M. Rossi 4.5 (46′ Jankovic 6), Kaladze 5, Carvalho 5.5, Moretti 6; Mesto 6, Biondini 6.5, Veloso 6; Belluschi 5 (65′ Jorquera 6); Gilardino 5, Palacio 6. Allenatore: Marino 5.5

    HIGHLIGHTS ROMA – GENOA

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  • Roma – Genoa: Totti non convocato, torna Osvaldo

    Roma – Genoa: Totti non convocato, torna Osvaldo

    Stasera allo stadio Olimpico va in scena il Monday Night Roma – Genoa che chiude il programma della 28esima giornata di Serie A. Gara di vitale importanza questa per i giallorossi di Luis Enrique in ottica Champions League alla luce dei risultati maturati ieri al Massimino, a San Siro e al Friuli delle contendenti al terzo posto. La Roma infatti ha l’opportunità di accorciare sulla Lazio che ieri è andata ko a Catania rimediando il secondo stop consecutivo post derby rimanendo a quota 48, Udinese e Napoli, che avevano la possibilità di effettuare il sorpasso, hanno impattato 2-2 nel posticipo di domenica sera portandosi ad una sola lunghezza dai biancocelesti mentre l’Inter non è andata oltre lo 0-0 casalingo contro l’Atalanta; in più è doveroso inserire anche lo splendido Catania di Montella che comincia a respirare aria di Europa e che ha agguantato al sesto posto in classifica proprio la Roma e l’Inter.

    Conquistare i tre punti contro il Genoa però non sarà cosa facile per le diverse assenze alle quali dovrà far fronte il tecnico asturiano. L’infermeria si sta affollando sempre di più, a Burdisso, Juan (campionato finito per loro), Cassetti e Pjanic si è aggiunto anche Francesco Totti, infortunatosi al flessore della coscia sinistra e non convocato per il match di stasera. L’assenza del capitano giallorosso sarà in parte compensata dal rientro di Osvaldo che ha scontato i due turni di squalifica tornando a disposizione di Luis Enrique, a centrocampo quella di Pjanic si farà sentire allo stesso modo dal momento che il bosniaco si è rivelato fondamentale per l’economia del gioco del tecnico. Greco e Simplicio si contenderanno una maglia da titolare con Marquinho, ormai in pianta stabile in prima squadra, che scalpita per poter giocare dall’inizio.

    Pablo Daniel Osvaldo © Marco Luzzani/Getty Images

    A De Rossi toccherà il compito di caricarsi sulle spalle l’intero peso della squadra, dai piedi di Capitan Futuro dovranno partite le manovre giallorosse per mettere il tridente in avanti in condizione di segnare. Il centrocampo sarà completato da Gago, in difesa scelte obbligate con Kjaer e Heinze coppia centrale, Rosi sulla corsia di destra e Josè Angel favorito dal primo minuto su Taddei che dovrebbe accomodarsi in panchina. In attacco, con il rientro di Osvaldo, Lamela arretrerà di qualche metro il suo raggio d’azione agendo dietro le due punte con l’inamovibile Borini a guidare la Roma verso un successo che riporterebbe la Roma a dire la sua nella volata Champions League.

    Modulo speculare per il Genoa che ha la difesa più perforata del campionato con 48 reti subite in 27 partite. La cura Marino al momento non funziona perchè, oltre al primato negativo di gol incassati, il Grifone non vince in campionato da più di un mese, l’ultima vittoria risale allo scorso 5 febbraio quando riuscì ad avere la meglio sulla Lazio battuta per 3-2. Anche Marino ha notevoli problemi di formazione: Sculli, Kucka, Granqvist, Bovo, Antonelli e Constant sono ai box per i rispettivi infortuni, nell’undici titolare quindi dovrebbero trovare spazio Veloso e Belluschi a centrocampo, quest’ultimo che giocherà a ridosso delle due punte che saranno Palacio e Gilardino mentre Rossi, Carvalho, Kaladze e Moretti formeranno la linea difensiva a protezione di Frey.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA GENOA

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze, José Angel; Gago, De Rossi, Greco; Lamela; Osvaldo, Borini.
    Panchina: Lobont, Taddei, Perrotta, Simplicio, Marquinho, Bojan, Piscitella.
    Allenatore: Luis Enrique.

    GENOA (4-3-1-2): Frey; Rossi, Carvalho, Kaladze, Moretti; Mesto, Veloso, Biondini; Belluschi; Palacio, Gilardino.
    Panchina: Luaptelli, Sampirisi, Sturaro, Birsa, Jankovic, Jorquera, Zé Eduardo.
    Allenatore: Marino.

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