Tag: Genoa

  • Inter sbagliando s’impara riscattato Longo, Kucka al Genoa

    Inter sbagliando s’impara riscattato Longo, Kucka al Genoa

    Tre reti nella semifinale dello scudetto Primavera, e non contro una squadra qualsiasi bensì contro i cugini rossoneri del Milan, ed, in particolare, timbrando il cartellino di quella fondamentale vittoria con la rete del decisivo con una rete da incorniciare, un perfetto destro al volo: questo è stato il biglietto da visita di Samuele Longo, baby attaccante nerazzurro, classe 1992, venti anni d’età e una stagione da protagonista anche nella baby Champions League, ossia la Next Generation Series, con reti al Psv, al Marsiglia, ed all’Ajax nella finale del torneo vinta ai rigori dai nerazzurri, segnando con freddezza anche uno dei tiri dal dischetto.

    186 cm d’altezza per 75 kg di peso, Velocità e gran senso del gol, che ha portato i suoi frutti con ben 19 reti stagionali ed anche l’esordio in serie A, nell’ultima giornata di campionato, il 13 Maggio contro la Lazio, 14 minuti in campo per “assaggiare” il sapore del calcio dei grandi, per premiare il suo grande rendimento e per regalargli un antipasto della realtà della serie A che, se le premesse positive venissero confermate, potrebbe vederlo a lungo protagonista degli anni a venire.

    I suoi idoli – come lui stesso ha dichiarato – sono stati modelli non da poco, ossia Andrj Shevchenko e Ronaldo, mentre ora ha scelto di ispirarsi al Nino spagnolo campione d’Europa e del mondo, Fernando Torres, “ma quello di due anni fa“, ai suoi dribbling, alla sua corsa ed al suo senso del gol.

    Il futuro, dunque, è dalla sua parte e, pertanto, l’Inter ha deciso di non lasciarselo sfuggire, anche e soprattutto per la grande stima che il presidente Massimo Moratti nutre nei suoi confronti. Il suo cartellino era in comproprietà fra Inter e Genoa, ed il club nerazzurro ha riscattato in queste ore la totalità del cartellino, dopo un vertice con il presidente Preziosi, che ha portato ad uno scambio con Kucka. Samuele Longo, dunque, ora è tutto dell’Inter mentre lo sloveno Juraj Kucka è tutto del Genoa, così come ha confermato lo stesso presidente Enrico Preziosi ai microfoni di Sky Sport al termine del vertice con il club nerazzurro.

    Samuele Longo | © Christopher Lee/Getty Images

    Una saggia decisione, per una volta nel segno della lungimiranza e della programmazione nel lungo periodo, probabilmente influenzata anche dagli errori commessi in passato legati alla scarsa fiducia nei giovani italiani e nella non possibilità o, meglio non volontà, di valorizzarli in breve tempo, costringendoli a lunghi peregrinare in provincia, lontani dalla “casa madre” e scarsamente considerati (come nel caso di Mattia Destro, ndr).

    Nel cambio di strategia avvenuto, di certo, ci sarà stato lo zampino di mister Andrea Stramaccioni, colui che ha già valorizzato al meglio Samuele Longo, dandogli fiducia ed assegnandoli una maglia da titolare, convocandolo anche per la turneè in Indonesia dove il giovane bomber ha ben impressionato.

    Strama, quindi, lo conosce già alla perfezione, ed – anche alla luce della sua esperienza nel settore giovanile – è assolutamente consapevole che un baby talento così non bisogna allontanarlo bensì valorizzarlo in casa propria in quanto rappresenta un importante patrimonio: dagli errori di valutazione, a volte, si impara.

  • Caos Destro, il riscatto del Siena allontana l’Inter

    Caos Destro, il riscatto del Siena allontana l’Inter

    E’ la trattativa più calda delle ultime ore. Per Mattia Destro si sta scatenando una vera e propria bagarre in cui sono coinvolte numerose squadre. Il Genoa ne detiene metà cartellino mentre il Siena, squadra dove Destro ha giocato nella stagione 2011/2012, aveva il diritto di riscatto dell’altra metà. Bene andiamo con ordine perchè intorno al bomber di Ascoli Piceno si è acceso un vero intrigo di mercato. Nella mattinata di ieri il Genoa sembrava aver trovato l’accordo con la società senese per acquisire l’intero cartellino con un esborso economico di 6 milioni di euro più le comproprietà dei giovani Cofie e Polenta. Nei piani di Preziosi poi c’era l’intenzione di venderlo alla società che lo ha cresciuto nelle giovanili ovvero l’Inter. Ma i colpi di scena non mancano mai nelle trattative di mercato soprattutto quelle estive visto che i primi caldi possono provocare cambiamenti repentini di volontà.

    Mattia Destro in azione © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nel pomeriggio di ieri i dirigenti del Siena si saranno detti: Ma perchè non esercitiamo il diritto di riscatto per 1,3 milioni e facciamo scatenare un’asta tutta italiana? Detto fatto perchè ieri sera la società senese ha esercitato il riscatto della metà del cartellino dell’attaccante dell’Under21 italiana. Questa mossa a sorpresa del Siena complica i piani dell’Inter, che avrebbe avuto vita facile nell’arrivare a Destro se il giocatore fosse diventato tutto genoano, e fa rientrare in gioco due società molto interessate al bomber italiano. Roma e Juve non hanno mai nascosto l’interesse per Destro e non dobbiamo escludere che dietro la mossa del Siena ci sia una delle due società a indicare mosse, tempi e compenso economico della trattativa.

    Le prossime ore saranno decisive per l’ex attaccante della primavera nerazzurra ma sicuramente l’Inter adesso è un miraggio lontano mentre Torino e Roma potrebbero diventare la sua prossima destinazione dove poter esprimere le sue indubbie qualità di gioco. A rafforzare questa ipotesi dobbiamo ricordare che nella giornata di ieri l’Inter in un incontro con il Genoa ha acquisito l’intero cartellino di Samuele Longo, campione d’Italia e d’Europa in carica con l’Inter Primavera, lasciando al grifone l’altra metà di Juraj Kucka, che torna ad essere interamente del Genoa. E se il bomber del futuro l’Inter lo avesse già in casa?

  • Accordo Genoa Siena per Destro. La Roma insidia Juve e Inter

    Accordo Genoa Siena per Destro. La Roma insidia Juve e Inter

    Nelle ultime ore il Genoa sembra essere sempre più vicino ad un accordo con il Siena per prendersi tutto il cartellino ed evitare il riscatto della metà da parte del club bianconero sul giocatore con un’offerta di 7,5 milioni comprese contropartite. Ma la notizia più importante per il giocatore è che in queste ore il Genoa è stato contattato dalla Roma. La società giallorossa ha sparato un prezzo altissimo pur di portarsi a casa Destro: la Roma è infatti pronta a offrire 13 milioni di euro, con due giocatori a scelta per Preziosi.

    La Roma però dovrà aspettare a lungo in quanto sull’attaccante c’è anche l’Inter e l’altra grande del campionato italiano, la Juventus, che non intendono lasciarsi scappare un giocatore di tale talento.

    Nella giornata di oggi il ds del Genoa Pietro Lo Monaco ha spiegato che dovranno concludere prima l’accordo con il Siena, che ha un diritto di riscatto pari al 50% e che poi potranno cominciare a muoversi con Inter, Juve e Roma. Il calciatore è stato chiamato anche da squadre estere ma è volonta proprio di Destro rimanere in Italia. Non è scontato poi la partenza dell’attaccante, il quale ha fatto capire che c’è anche la possibilità che rimanga a vestire per un altro anno la maglia del Genoa dove avrebbe sicuramente più visibilità e minutaggio, cosa importante per un giovane talento.

    Mattia Destro © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Mattia Destro ha anche dichiarato la sua preferenza per la squadra giallorossa, avendo grande stima dell’allenatore Zeman, arrivato quest’anno, ma il ballottaggio resta aperto ancora per molto, nonostante la cifra offerta dalla squadra capitale sia alta, il Siena ha intenzione di arrivare ad una conclusione che possa giovare sia al ragazzo che alla società; un talento giovane in mezzo agli esperti potrebbe rischiare di bruciarsi e di sparire lentamente come è successo per tante giovani promesse.

    Dopo l’incontro di oggi sapremo quindi se il Genoa avrà raggiunto un accordo con il Siena per risolvere la delicata compartecipazione.

  • Comproprietà, affare Borini il più importante

    Comproprietà, affare Borini il più importante

    Il termine ultimo scade venerdì alle 19, ma sono tante ancora le comproprietà da sistemare per ciò che riguarda le formazioni di Serie A. Alcune tuttavia sono stante già risolte: parliamo di quella riguardante Acquafresca, passato interamente a Bologna (dopo accordo con il Cagliari), Giaccherini (ex Cesena) e Giovinco (ex Parma) alla Juventus, Destro (ex Siena) e Merkel (ex Milan) al Genoa, El Shaarawy (ex Genoa) al Milan. Concluso anche l’affare Acerbi: il giocatore, a metà tra Genoa e Chievo Verona, è stato acquistato per intero dalla squadra di Preziosi il quale ne ha girato subito la metà al Milan che lo inserirà subito nella propria rosa.

    Altre invece sono state rinnovate. In tal senso spiccano quelle del giovane talento Comi, a metà tra Milan e Torino e rimasto in rossonero, Immobile al 50% tra Juventus e Genoa e che vestirà la casacca rossoblù, Rodriguez che continuerà ad essere a metà tra Bologna e Genoa rimanendo in Emilia, Sorensen anch’esso nuovamente a Bologna nonostante sia stata rinnovata la comproprietà con la Juventus. Questi gli affari fatti, o almeno i principali. Su tante altre comproprietà invece si continua a discutere mentre il tempo stringe. Partiamo da Borini: l’attaccante della Nazionale infatti è a metà tra Parma e Roma.

    fabio borini | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Nelle ultime ore però si sarebbero aperti gli spiragli per un eventuale rinnovo della compartecipazione. Tutto sembra dipendere dal giocatore. Inter e Palermo invece discutono del portiere Viviano: l’affare quasi fatto tra le due squadre per Silvestre potrebbe sbloccare anche questa trattativa. Neroazzurri che con il Parma devono invece discutere di Crisetig mentre con il Genoa puntano a risolvere gli affari Kucka e Longo, bomber della squadra Primavera neroazzurra richiesto da numerosi club. Manuel Canini è a metà proprio tra la formazione di Moratti e il Cesena mentre Genoa e Brescia stanno discutendo di Caracciolo.

    Le Rondinelle tra l’altro posseggono la metà di Diamanti, nell’ultimo anno al Bologna che vanta l’altro 50%. Sul giocatore Azzurro si è già mossa l’Udinese. Kharja è ancora a metà tra Fiorentina e Genoa mentre per Khrin ne discuteranno Bologna e Inter. Novara e Catania devono decidere il da farsi su Morimoto con i piemontesi che in Sicilia dovranno chiudere un altro discorso, quello per il portiere Ujkani con il Palermo che a sua volta sembra interessato a trattenere il giocatore.

    Insomma ce ne sono per tutti i gusti e nelle prossime ore di sicuro si andranno a definire la maggior parte di questi affari. Probabile che invece si arrivi alle buste per giocatori considerati di secondo piano, in particolare per quelli contesi tra club di Serie A e formazioni di Lega Pro. Certo è che il mercato sta entrando nel vivo dato che molte società stanno attendendo di chiudere queste situazioni a metà per poi potersi tuffare in maniera convinta e determinata sull’acquisizione di nuovi giocatori. Strategia questa che sembra accomunare sia Juventus che Inter, alle prese con diverse compartecipazioni da risolvere ma che ora sono pronte a sferrare gli attacchi per portare a casa alcuni top player.

  • Acerbi al Milan, parola di Preziosi. Torna di moda Balzaretti

    Acerbi al Milan, parola di Preziosi. Torna di moda Balzaretti

    Il Milan è a un passo da Acerbi. Come ha confermato ieri sera Enrico Preziosi, il cartellino del giocatore è stato interamente riscattato dalla società rossoblu (ricordiamo che il giocatore era in comproprietà con il Chievo, club con cui ha disputato l’ultima stagione in Serie A). Una trattativa già anticipata da tempo dallo stesso presidente del Genoa. Non ha mai fatto mistero infatti di avere già un accordo con i rossoneri per la cessione di Acerbi, qualora fosse riuscito a risolvere a proprio favore la comproprietà con la squadra gialloblu. Il difensore 23 enne non è però l’unico acquisto che Galliani ha in mente per la difesa. Nei prossimi giorni infatti verrà dato l’assalto a Balzaretti. Il terzino ha rifiutato il rinnovo con il Palermo e appare sempre più probabile un approdo in rossonero.

    PRESTO SPOSI– Il calciomercato Milan si accende. La difesa è il reparto più coinvolto. Ieri il Genoa ha riscattato per 4 milioni di euro la seconda metà del cartellino di Acerbi. Il calciatore ha già le valigie pronte per l’approdo a Milanello. Un sogno che si realizza per il giocatore di Vizzolo Predabissi, che si è sempre dichiarato tifoso milanista. Il suo acquisto chiude (forse) in maniera definitiva le porte ad un ritorno clamoroso di Alessandro Nesta.

    francesco acerbi | © Dino Panato/Getty Images

    L’ormai ex difensore del Milan era stato messo in pre-allarme dall’ad rossonero, in caso di fumata nera sul fronte Acerbi. Con ogni probabilità il 23 enne contenderà la maglia da titolare a Philippe Mexes, sebbene sia lecito ritenere lui l’erede di Nesta, dal momento che il francese non gode di grande fiducia da parte del tecnico Massimiliano Allegri.

    SURPRISE – Non è propriamente una sorpresa a dir la verità. Già da un mese ormai se ne parla, e da ieri il nome di Balzaretti entra prepotentemente nell’orbita Milan. Il terzino rosanero ha rifiutato il rinnovo del contratto che scade nel 2013. Una scelta che mette la società del Palermo spalle al muro: cessione del giocatore adesso, oppure rischiare di perderlo a costo zero la prossima estate. In tarda serata l’agente (Alessandro Moggi ndr) ha voluto gettare acqua sul fuoco, sostenendo come sia il Palermo a decidere, e che per il momento il suo assistito è concentrato unicamente sugli Europei. Non ci stupiremo però se il 31 agosto Nocerino abbraccerà un vecchio compagno di squadra. A Milanello si intende.

  • Il mercato dei dispetti, la Juve insidia il Milan per Acerbi

    Il mercato dei dispetti, la Juve insidia il Milan per Acerbi

    Il calciomercato dell’estate 2012 verrà ricordato, senza dubbio, come quello delle trattative per dispetto, in particolare fra le big del nostro calcio che hanno proseguito gli screzi della scorsa volata scudetto nelle questioni di mercato. Protagoniste, dunque, proprio il Milan e la Juventus, che – soprattutto in queste ultime ore – si stanno dando battaglia per il difensore Francesco Acerbi che, invece, pareva destinato al Milan senza alcun tipo di intoppo. L’ad bianconero Beppe Marotta, invece, pare si sia inserito con una manovra di disturbo, mettendosi in contatto con il Chievo, comproprietario del cartellino insieme al Genoa. Il Milan, però, da tempo aveva un accordo con i rossoblu liguri, che avevano garantito loro che, nel caso in cui avessero rilevato la totalità del calciatore, l’avrebbero poi girato ai rossoneri. In tale intricata situazione, però, la “posizione chiave” è quella del Chievo, intenzionato a monetizzare al massimo dall’operazione e che, pertanto, vede di buon occhio l’inserimento nella trattativa della Juventus, anche perchè potrebbe essere un modo per alzare le richieste. La Juventus, dal canto suo, è andata direttamente alla “fonte” contattando il procuratore di Acerbi per “sondare” il terreno ed offrendo al Chievo ben 9 milioni di euro per il cartellino nel caso in cui i gialloblu riuscissero a riscattarlo totalmente.

    Il Milan non ha affatto gradito tale mossa bianconera, considerando che quello di Acerbi è da tempo un obiettivo dichiarato per ricostruire la difesa dopo l’addio di Alessandro Nesta ed, in particolare, pare che Adriano Galliani sia furioso con Marotta, reo di aver “invaso” il suo territorio, accusandolo di “predicare bene e razzolare male”: Marotta, infatti, aveva criticato – qualche giorno fa – il comportamento dell’Inter, artefice di manovre di disturbo nella trattativa fra Juventus e Parma per Sebastian Giovinco, invitando i nerazzurri a non trattare i giocatori in comproprietà con altre squadre.

    A margine dell’assemblea di Lega Calcio, i rapporti fra le due ex alleate Juventus e Milan sembra si siano distesi, considerando la battuta del presidente della Juventus Andrea Agnelli che, a domanda a proposito dell’affare-Acerbi ha così commentato: “Chi prende Acerbi? Lo prende lui…” ed il “lui” in questione era riferito proprio ad Adriano Galliani che si apprestava a salire insieme ad Agnelli in ascensore nella sede della Lega Serie A.

    Francesco Acerbi in azione contro la Juventus | ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Nel caso in cui l’assalto ad Acerbi dovesse fallire, dunque, la Juventus sembra avere già pronta la contromossa, di disturbo naturalmente, ma questa volta nei confronti dell’Inter, probabilmente anche per vendicare, come detto, l’intervento del club di Moratti nell’affare legato all’acquisizione di Giovinco: nel mirino juventino ci sarebbe, infatti, il difensore Andrea Ranocchia, che vorrebbe lasciare l’Inter a causa dello scarso impiego nella scorsa stagione, in cui non è quasi mai partito titolare, una situazione che, a suo avviso, ha condizionato non poco la sua non partenza per gli Europei di Polonia ed Ucraina.

    Ranocchia, dunque, sarebbe ben lieto di “cambiare aria” approdando alla Juventus, dove troverebbe un suo grande estimatore nel mister Antonio Conte.

    L’estate dei dispetti e delle ripicche, dunque, è appena cominciata.

  • Scontri Genoa Samp, arrestato un tifoso del Grifone

    Scontri Genoa Samp, arrestato un tifoso del Grifone

    Si è presentato alla Questura di Genova insieme ai suoi avvocati il giovane tifoso rossoblu 19enne che ora dovrà rispondere delle pesanti accuse di tentato omicidio e di lesioni gravissime ai danni di tre tifosi della Sampdoria appartenenti al club “Irish Clan“. L’aggressione è avvenuta Sabato notte nei pressi del locale in via Geirato dove si trova il club di tifosi doriani che stavano festeggiando il ritorno in serie A dei blucerchiati.  Un super testimone ha raccontato nei minimi particolari le fasi dell’aggressione che è sfociata poi in una vera e propria rissa. Alle origini della rissa ci sarebbe una frase “insulsa” detta con provocazione “Cosa avete da festeggiare?“.  Da lì il via alla follia del gruppo di tifosi che, armati di coltelli e con bottiglie di vetro rotte hanno dato vita ad una guerriglia. Alla fine sono rimasti a terra in cinque, tutti doriani: tre feriti gravi di cui due riportano ferite al polmone e al fegato e l’altro all’addome, altri due con lievi lesioni.

    Tifoseria Genoa | © Marco Luzzani / Getty Images

    Il giovane tifoso genoano fermato con l’accusa di tentato omicidio è stato interrogato per tre ore e quindi rilasciato per un cavillo burocratico, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi. Infatti in Questura il ragazzo avrebbe confessato di appartenere alla frangia degli “Ideale Ultras“, gruppo di sostenitori rossoblu che ieri aveva diffuso una nota per dissociarsi dall’episodio di sabato scorso, definendolo “un gesto folle“.

    Nel corso dell’interrogatorio il tifoso avrebbe più volte raccontato la stessa versione, ovvero quella di essere ubriaco la sera dell’aggressione e di essere stato raggiunto da un raptus di follia. Inoltre, il ragazzo avrebbe dichiarato di non essersi accorto se durante la rissa altri tifosi del Genoa si siano uniti a lui anzi, a tal proposito, uno dei suoi avvocati si è limitato di dire che “il suo assistito ha ammesso le sue responsabilità”. Il racconto non ha del tutto convinto gli inquirenti secondo i quali, invece,  il giovane non può aver portato a termine l’aggressione di Sabato da solo, per tale motivo sperano che il ragazzo possa dare loro indicazioni utili a rintracciare i suoi complici.

  • Sampdoria, festa promozione rovinata dagli scontri con i tifosi genoani

    Sampdoria, festa promozione rovinata dagli scontri con i tifosi genoani

    I festeggiamenti da parte dei tifosi della Sampdoria per le vie di Genova dopo la promozione in Serie A ottenuta sul campo del Varese sono stati rovinati da alcuni episodi di violenza. Ciò a causa della violenta aggressione, ai danni di supporters doriani, da parte presumibilmente di tifosi del Genoa che però non avevano addosso sciarpe o altro materiale della propria squadra, avvenuta in via Geirano nel quartiere di Molassana. Il bilancio è pesante: cinque tifosi blucerchiati feriti, tre dei quali in gravi condizioni.

    Un agguato secondo la squadra mobile della questura di Genova e a farne le spese sono stati L.S. di 18 anni, di Sestri Ponente, attualmente ricoverato in rianimazione all’ospedale San Martino per ferite all’addome e al fegato; M. S. di 20 anni, anche lui nello stesso reparto a causa di colpi al torace e un polmone perforato; P. R. di 21 anni, con ferite alle gambe, all’addome e ad un polso. Sebbene tutti e tre non sono in pericolo di vita hanno riportato brutte conseguenze. Ferite più lievi per altri due tifosi che se la sono cavata con prognosi di 10 e 7 giorni.

    Secondo quanto si è appreso l’episodio di violenza sarebbe avvenuto nei giardinetti pubblici vicino al club doriano “Irish Clan”, allorquando una trentina di tifosi si era riversato in strada per festeggiare la promozione della propria squadra del cuore, trovando però altrettante persone con volti coperti da caschi, con coltelli, cocci di bottiglia e catene ad aspettarli. Scoppia cosi una violenta rissa con l’allarme dato poi da una coppia di passanti in macchina. Nel momento in cui le prime volanti sono accorso sul posto c’è stato un fuggi fuggi generale con la Polizia che ha fermato i cinque feriti e altre sei persone, due delle quale denunciate per resistenza a pubblico ufficiale. Nessuno ha collaborato.

    Tifosi Sampdoria © Marco Luzzani/Getty Images

    Uno dei feriti, tra l’altro, era stato colpito da Daspo appena l’anno scorso dopo aver staccato alcuni seggiolini dello stadio Ferraris. Intanto i capi ultras del Genoa, nel corso di un’intervista a La Repubblica, dicono di aver “perso il controllo dei più giovani”. Il timore è che queste frange violente del tifo diano adito ad ulteriori scontri, e la paura è che ci siano conseguenze ancora più gravi. Tanto che le due fazioni si sarebbero incontrate in un bar, a serrande abbassate, per discutere della situazione, lasciandosi con la promessa di riportare un po’ di ordine all’interno delle rispettive tifoserie.

    Quelli che hanno tirato fuori le lame sono dei ragazzini. Cani sciolti. Cattivi, imbottiti di droghe chimiche, pieni di rabbia. Senza controllo. Due volte stupidi, e pericolosi. Per questa loro porcata rischia di scatenarsi un gran casino” dicono a La Repubblica i capi ultras genoani. “È una cosa che non ha niente a che vedere con il nostro mondo. Noi non rifiutiamo la violenza: ho passato una vita a battermi negli stadi di tutta ltalia. Ma rischiare di morire a diciott’anni per una coltellata è una cosa che mi fa venire il voltastomaco” continuano. Ci sarà finalmente un po’ di tranquillità che permetterà di ritrovare i veri valori dello sport?

  • Calcioscommesse, colletta Sampdoria per vincere il derby

    Calcioscommesse, colletta Sampdoria per vincere il derby

    Nuovi sviluppi e nuovi scenari sulla vicenda calcioscommesse, ed in particolar modo a proposito del “derby della Lanterna”, come si suole definire, fra Genoa e Sampdoria, dell’ 8 Maggio 2011: sulla partita in questione, infatti, sono piovuti sospetti di combine.

    L’aspetto più inquietante, in tal senso, riguarderebbe il fatto che i promotori dell’ iniziativa sarebbero stati gli stessi giocatori blucerchiati, i quali avrebbero organizzato una vera e propria colletta per raccogliere la somma di ben 350 mila euro e farla, poi, recapitare ai cugini genoani nell’immediata vigilia del derby in prossimità del finale di stagione per tentare di “comprare la vittoria”.

    Un derby che era realmente essenziale per le speranze di salvezza dei doriani ma che la Sampdoria perse contro un Genoa già salvo, dopo aver raggiunto il pareggio per 1 a 1, facendosi superare proprio nei minuti di recupero: una sconfitta che fu un passo decisivo verso la retrocessione in serie B ma che, ora, se la “colletta Sampdoria” venisse confermata, potrebbe avere conseguenze ben più gravi di quelle già negative del campo.

    Il tutto è emerso, come spesso accade, proprio da un’intercettazione telefonica che ha coinvolto il capo ultras della curva del Genoa, Massimo Leopizzi, anch’egli indagato con l’accusa di associazione per delinquere e frode sportiva: nell’intercettazione in questione, infatti, Leopizzi parla con un terzo interlocutore riferendosi esplicitamente ad un derby “comprato” dietro pagamento della somma in questione, precisando che la sua fonte informativa in merito sia stato proprio un giocatore del Genoa. Dopo l’interrogatorio che lo ha coinvolto a Cremona martedì scorso, però, il capo ultrà rossoblu avrebbe minimizzato la problematica, riferendosi ad una semplice “sensazione” nata dopo aver assistito alla gara di Marassi, simile alla stessa percezione degli altri ventimila spettatori presenti allo stadio.

    Procuratore Roberto Di Martino | OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Fra i presunti coinvolti ci sarebbe anche Mimmo Criscito, ex difensore del Genoa escluso dagli Europei dopo il blitz della Polizia a Coverciano, ed iscritto dalla Procura nel registro degli indagati, anche se in merito a tale vicenda la sua posizione dovrà essere ancora verificata. Nell’interrogatorio di Leopizzi però, pare siano emersi “a favore” dell’attuale difensore dello Zenith, considerando che il capo ultrà ha sottolineato come l’ormai famosa riunione cui parteciparono alcuni giocatori del Genoa – e, appunto, Criscito – insieme al trafficante Safet Altic: l’incontro, nel ristorante “il coccio” secondo Leopizzi, era finalizzato a “fare il culo a Criscito perchè non aveva esultato dopo il gol alla Sampdoria”  e, dunque, sarebbe da escludere in tal senso un riferimento alle scommesse.

    La questione combine legata al derby genovese, però, non è affatto secondaria ed, a tal proposito, il procuratore di Cremona Roberto Di Martino, a margine dell’interrogatorio di Omar Milanetto dopo l’arresto del calciatore, avrebbe rivolto all’ex rossoblu una specifica domanda in merito, riferendosi a quel derby come ad una gara che potrebbe avere “effetti devastanti”, aggiungendo che la vicenda legata alle combine sul derby “sarà la peggiore fra quelle connesse a questa inchiesta”.

    Al momento, però, i dubbi restano vivi, sia perchè la gara in questione – nonostante la presunta combine – terminò comunque con la vittoria del Genoa, sia perchè, secondo gli inquirenti, la cifra di 350 mila euro sarebbe troppo alta. Gli interrogativi da risolvere restano ancora molteplici.

    Video Sampdoria Genoa dell’ 8 maggio 2011:

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  • Inter, il baby Samuele Longo sblocca Destro

    Inter, il baby Samuele Longo sblocca Destro

    Potrebbe chiudersi ben presto la telenovela Mattia Destro. L’Inter è pronta ad affondare il colpo per regalare ad Andrea Stramaccioni il vice-Milito desiderato. La carta vincente è nelle mani dei nerazzurri e risponde al nome di Samuele Longo, bomber della primavera interista attualmente in comproprietà tra Inter e Genoa. Il classe 1992 Longo si è reso autore di una stagione incredibile nelle fila dell’Inter primavera e la tripletta segnata mercoledì sera nella semifinale scudetto (vinta 4-3 dall’Inter) contro il Milan ha pienamente convinto il Genoa a puntare su di lui. Resta da capire in che termini avverrà il passaggio di Longo al grifone anche perchè l’Inter potrebbe concedere solo il consenso di mandarlo a giocare a Genova e non cedere l’altra metà del cartellino, proprio per non ritrovarsi in un prossimo futuro nella stessa situazione verificatasi con Mattia Destro, anch’egli ex gioiello della primavera nerazzurra prima ceduto e adesso tanto desiderato.

    Mattia Destro in azione © Valerio Pennicino/Getty Images

    I rapporti sull’asse Genova-Milano sono davvero floridi, a testimonianza di ciò ricordiamo l’affare Rodrigo Palacio concluso in un batter d’occhio proprio in questo inizio di calciomercato 2012. Adesso l’esplosione di Samuele Longo potrebbe riservare una brusca accelerata nella trattativa per Mattia Destro. L’attaccante di Ascoli Piceno quest’anno ha giocato una grandissima stagione a Siena condita da 12 marcature e al momento il suo cartellino è di proprietà del Genoa. Il Siena ha la possibilità di riscattarne la metà per una cifra pari a 1,3 milioni di euro, niente in confronto al valore reale dell’attaccante della nazionale under21.

    Nel caso il grifone mantenga l’intero cartellino di Destro il presidente Preziosi potrebbe impostare la trattativa con l’Inter, che al momento sembra essere in vantaggio rispetto alle altre società interessate vedi Roma e Juventus. L’Inter oltre a Longo detiene anche la comproprietà di Juraj Kucka e queste due carte in mano a Branca sono davvero gradite al Genoa e potrebbero facilitare di molto il buon esito della trattativa.