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  • Pagelle Juventus-Milan: Gattuso mattatore

    Pagelle Juventus-Milan: Gattuso mattatore

    Pagelle Juventus

    Buffon 5: Se non fosse per la punizione di Ibra e il gol mancato di Cassano, il numero 1 della Juve e della Nazionale passerebbe una tranquilla serata con interventi di ordinaria amministrazione e la sufficienza piena in pagella, purtroppo per lui, però, il suo caro amico Gattuso ha deciso di trasformarsi in bomber e di rovinargli la serata. L’insufficienza in pagella è figlia, infatti, della mezza papera che il portierone compie sul non irresistibile diagonale del centrocampista rossonero.

    Barzagli 5.5: Nonostante gli tocchi marcare Ibra, un cliente non proprio facile, il centrale ex Wolfsburg si destreggia bene, copre, anticipa e prova a rendere inoffensivo l’attaccante svedese. Mezzo voto in meno perchè anche lui non è esente da colpe sull’azione del gol di Gattuso.

    Krasic 5: Il laterale serbo in settimana aveva suonato la carica e cercato di spronare i suoi per cercare di raggiungere un risultato positivo, ad inizio partita alle parole sembravano seguire i fatti e invece niente di fatto, dopo qualche sgroppata che aveva illuso i tifosi, l’ala di Del Neri si è spenta fino a risultare inconcludente e quasi mai pericoloso.

    Melo 6: Il centrocampista brasiliano sembra essere l’unico a non arrendersi, lotta in mezzo al campo e spesso recupera degli ottimi palloni, a volte si piace un po’ troppo e si perde in preziosismi che servono solo a far irritare il popolo juventino, ma nel complesso è l’unico a meritare la sufficienza piena.

    Matri 4,5: Quasi mai servito e quindi quasi mai pericoloso. L’attaccante scuola milan, che aveva fatto pensare alla Juve di aver risolto il proprio problema in attacco sembra l’ombra del castigatore di Cagliari e Inter, colpa anche della condizione generale della squadra e di un bomber con le polveri bagnate.

    Juventus: Buffon 5; Sorensen 5,5, Chiellini 5, Barzagli 5,5 ,Traorè 5 (84′ Bonucci s.v.); Krasic 5, Melo 6, Marchisio 5, Martinez 4,5; Matri4,5 (81′ Del Piero s.v.), Toni 5 (63′ Iaquinta 4,5)

     

    Pagelle Milan

    Abbiati 6: Sei politico per l’estremo difensore rossonero, mai chiamato in causa dall’attacco bianconero e ben protetto da due pilastri come Nesta e Thiago Silva, fossero tutte così le partite potrebbe dormire sempre sonni tranquilli .

    Thiago Silva 6,5: Non fa niente di eccezionale, ma non concede niente agli attaccanti avversari, sempre elegante e sicuro negli interventi, senza dubbio uno dei miglior centrali al mondo. Forma con Nesta una coppia che s’integra alla perfezione e che blinda la porta milanista.

    Gattuso 7: Il campione del mondo sembra essere rinato da quando sulla panchina del Milan si è accomodato Massimiliano Allegri, il gol partita di ieri sera, dopo 3 anni d’astinenza, ne è la prova lampante. “Una ciofeca” come lui stesso ha detto che però è valsa i tre punti e potrebbe mettere una seria ipoteca sullo scudetto.

    Cassano 5: Il pibe di Bari vecchia non è in serata e si vede, avulso dalla manovra milanista, il sostituto di Pato subisce e soffre la marcatura stretta di Sorensen e Chiellini. Non a caso Allegri lo sostituisce al 26° del secondo tempo con Seedorf. Sicuramente non il miglior Cassano, i tifosi del Milan si aspettano da lui molto di più.

    Ibra 5,5: Un gol sbagliato, una punizione pericolosa e la sponda involontaria sul gol di Gattuso, la partita dell’attaccante svedese potrebbe riassumersi tutta qui, di certo non una serata da protagonista. I tifosi del Milan si augurano che il Mago abbia in serbi qualche trucco da poter sfoggiare nella delicata sfida di mercoledì a Londra contro il Tottenham.

    Milan: Abbiati 6; Abate 6, Nesta 6, T. Silva 6,5, Jankulovski 6; Gattuso 7, Van Bommel 5, Flamini 6; Boateng 5,5 (46′ Robinho 5,5); Cassano 5 (71′ Seedorf 6), Ibrahimovic 5,5.

  • Il Milan allunga, Juve crisi nera

    Il Milan allunga, Juve crisi nera

    Terza sconfitta di fila per la Juventus stavolta ad opera del Milan che si conferma capolista e lancia un segnale importante alle inseguitrici Inter e Napoli, costrette a vincere per mantenere il passo della capolista.

    Gattuso festeggia dopo il gol
    La partita di per sé non regala delle grosse emozioni, ne è la prova il fatto che i due portieri non sono chiamati a grossi interventi, gli unici pericoli portati alle due porte sono soprattutto di marca milanista. Con Ibrahimovic, ancora a secco a Torino contro la Juve, al 3′ che viene anticipato da Traorè a pochi passi dalla rete e con Cassano, in campo per sostituire l’influenzato Pato, che dopo un dribbling  secco sul terzino francese spara alto con il sinistro. Poi più nulla, l’undici di Del Neri tiene bene il campo senza però creare grossi affanni a Nesta e compagni e il Milan sembra accontentarsi dello 0-0. In avvio di ripresa nel Milan c’è Robinho al posto dell’acciaccato Boateng. I pericoli, però, arrivano ancora da Ibra che mette alla prova i riflessi di Buffon con una punizione potente e insidiosa. La Juve, invece, continua a faticare quando si tratta di arrivare al tiro. Del Neri decide, quindi, di inserire Iaquinta al posto di Toni. Col passare dei minuti, però, la stanchezza comincia a farsi sentire e il ritmo della partita cala sensibilmente. Al 68° però cambia la partita su una sponda del solito Ibra, dopo un rimpallo fortuito la palla giunge a Gattuso, che di sinistro batte il numero uno bianconero, che nell’occasione non sembra esente da colpe. La Juve accusa il colpo e non riesce più a rialzarsi pur non rischiando in difesa, gli attacchi dei bianconeri restano sterili e inconsistenti. Del Neri tenta allora la carta Del Piero che entra per un Matri poco convincente, a dieci dal termine, anche con il nuovo ingresso però costruiscono poco in avanti e la partita si conclude dopo 4′ di recupero senza che vi siano azioni degne di nota. A fine gara Marotta ha ribadito la fiducia nel tecnico friulano: «La società deve fare un’analisi obiettiva e capire se l’allenatore è colpevole di questa situazione. Le responsabilità vanno suddivise tra tutti. Non si può mettere solo Del Neri sul banco degli imputati, quindi andiamo avanti con questa soluzione. Ora l’importante è ridare tranquillità al gruppo e poi speriamo anche di recuperare dei giocatori che per noi sono importanti». Cosa succederà in casa juventina? Di certo se ne saprà di più nei prossimi giorni, intanto in tribuna il presidente Agnelli è stato visto parlare con Nedved che abbia provato a convincerlo a rimettere la tuta e a tornare in campo, stavolta nelle vesti di allenatore? Di sicuro c’è che andando avanti di questo passo, la Vecchia Signora rischia di rimanere fuori anche dall’Europa meno nobile.

  • Van Bommel: “Cassano? Un pò pazzo”

    Van Bommel: “Cassano? Un pò pazzo”

    Dopo la sfida tra Napoli e Milan, il titolo è più una questione a due che una corsa a tre, in attesa del derby di Milano in programma tra tre giornate.  C’è chi in casa rossonera non la pensa così, e vive l’attesa del derby con serenità, sapendo che manca ancora molto alla fine del campionato.

    Mark Van Bommel centrocampista olandese ex Bayern Monaco è sicuro che la sfida con i nerazzurri non sarà la partita scudetto: “Il derby è una partita molto importante ma non credo sia ‘la partita’, – ha detto il centrocampista rossonero ai microfoni di Sky Sport- quella che deciderà la stagione. Mancano ancora tante partite, sarà importante vincere il derby , ma penso che le altre partite siano comunque decisive, per cui prima di pensare all’Inter dobbiamo pensare alla Juve, al Tottenham, al Bari e al Palermo”.

    Essendo il suo primo derby in maglia rossonera non può sentire le stesse emozioni di chi la partita la sente con spirito diverso. Sicuramente avrà parlato con Wesley Sneijder, suo grande amico e compagno di nazionale per capire quanto sia importante questa sfida al di là del valore dei 3 punti. Su Sneijder solo belle parole e una curiosità che ci fa capire come la scaramanzia sia forte anche in Olanda: “Wesley oltre a essere un ottimo giocatore è un amico e una bellissima persona. Ma non abbiamo parlato di scudetto, porta sfortuna”.

    Prima dell’Inter la grande sfida nell’immediato sarà contro la Juventus a Torino, dove il Milan troverà sicuramente la squadra di Del Neri in crisi di risultati e non al top della forma, ma i bianconeri hanno già dimostrato contro l’Inter che contro le grandi squadre le motivazioni sono la carica in più per giocare grandissime partite.“E’ sempre un’emozione affrontare la Juventus e giocare questo genere di partite. – ha dichiarato il centrocampista olandese- Lì c’è anche il mio amico Salihamidzic, ma sarà una partita difficile, la Juve è in un momento complicato, ha perso molte partite e queste sono le gare più pericolose perché tutti credono che vinceremo, ma non sarà facile, soprattutto fuori casa”.

    Qualche parola anche sul suo perfetto inserimento negli schemi di gioco di Allegri e sul rapporto con il tecnico rossonero: “Allegri è un buon allenatore, è calmo e quando ti dice qualcosa è sempre corretto, anche nel suo modo di parlare in partita o in allenamento, dice le cose giuste”.

    Parlando dei nuovi compagni di squadra il centrocampista olandese ha spiegato come nel Milan ci siano tanti campioni con tanta voglia di vincere come Gattuso ed ha aggiunto particolari divertenti, in particolar modo parlando di Antonio Cassano: “Cassano è un bravo ragazzo, ma anche un ottimo giocatore. E’ uno che nello spogliatoio parla più di me, io parlo tanto in campo e lui fuori, ma è un giocatore importante per il gruppo. Lui e Gattuso ‘pazzi’? No, non sono pazzi, hanno un carattere forte ma stanno bene insieme. Gattuso è uno che vuole vincere tutto, è competitivo anche nelle corse in macchina. Cassano… Beh, alle volte sì, è un po’ pazzo”.

    (Fonte: Eurosport)

  • Gattuso racconta la rissa con Joe Jordan alle Iene. Video

    Gattuso racconta la rissa con Joe Jordan alle Iene. Video

    Vi avevamo anticipato dell’intervista di Gattuso alle Iene ma vederla è tutta un’altra cosa. Il centrocampista rossonero con ironia e con qualche frecciatina ripercorre i momenti della rissa creando un bel siparietto con la Iena Rosario Rosanova, guarda il video:

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  • Gattuso alle Iene: “Bassong pensava che fossi una mezza sega…”

    Gattuso alle Iene: “Bassong pensava che fossi una mezza sega…”

    L’Uefa è andata giù pesante comminandogli 5 turni di squalifica e il Milan ha deciso di non presentare il ricorso, Gattuso dovrà dunque aspettare la finale di Wembley nel migliore delle ipotesi o le ultime partite della fase a girone del prossimo anno se i suoi compagni non riusciranno a rimontare lo svantaggio.

    Ringhio ha capito di aver sbagliato ma ad esser criminalizzato oltremodo non gli va giù e beccato dalla Iena Rosario Rosanova ha scherzato e commentato l’accaduto con la solita ironia che lo contraddistingue:

    Gattuso: Ho fatto una figura di m***, ma per me il rispetto è importante. Mi hanno dato 5 giornate… ci manca solo che mi davano un mese di galera!

    Iena: Alla partita di ritorno ci sarai?
    Gattuso: Volevo esserci, ma mi hanno consigliato di no: sono in 37mila, sai come sarei tornato gonfio a Milano. Avrei preso 37mila schiaffi

    Iena: Quando è scoppiata la rissa Ibra non è intervenuto?
    Gattuso: E meno male, altrimenti ora eravamo ancora lì!

    Iena: E Pato se ne è andato negli spogliatoi?
    Gattuso: Sì, si è andato a chiudere in bagno…

    Iena: Quando hai messo le mani al collo a Jordan che cosa aveva detto?
    Gattuso: Gridava e diceva “Questa non è una piscina!” (riferito al fallo a Thiago Silva)

    Iena: Tu dovresti essere il tutor di Cassano…
    Gattuso: È questa la cosa bella, Cassano mi ha detto. Bell’esempio che mi hai dato… adesso lui è diventato il mio tutor!!!!

    Gattuso: Il mio motto è ‘portare rispetto a chi porta rispetto’. Buono sì ma scemo no. In questi anni non ho fatto male a nessuno e dopo la partita sono andato da Jordan e lui si è tolto gli occhiali con un gesto di sfida, gridando “fuck fuck”, poi è intervenuto Bassong dicendo “You and me” e noi abbiamo fatto “you and me” anche perché avevo esperienza con la telefonia… Nel sottopassaggio abbiamo fatto primo e secondo tempo io e lui (Bassong), che mi ha visto piccolo e pensava fossi una mezza sega…”.

  • Stangata per Gattuso, 5 turni di stop

    Stangata per Gattuso, 5 turni di stop

    Come preannunciato l’Uefa usa la mano pesante nei confronti di Ringhio Gattuso squalificandolo per ben cinque turni per la lite che lo ha visto protagonista nel finale di Milan Tottenham di martedi scorso.

    Non sono bastate dunque le scuse del capitano rossonero e un fedina in Champions League quasi immacolata e senza nessun episodio antisportivo o di violenza.

    Il Milan impegnato in una difficile rimonta per coltivare le speranze di vittoria finale potrà avere a disposizione Gattuso solo per l’eventuale finale di Wembley.

  • Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Potrebbe avere conseguenze maggiori del previsto il triste epilogo di Milan – Tottenham giocata a San Siro martedi sera. L’Uefa ha aperto un procedimento nei confronti di Gennaro Gattuso e il capitano rossonero stando alla giurisprudenza e alla fermezza nel punire le risse e gesti antisportivi rischia fino a 5 turni di stop ma da quanto svela il Corriere dello Sport i rossoneri potrebbero avere conseguenze ben più gravi.

    Pare infatti che la rissa scattata in campo abbia avuto una seconda appendice nel tunnel che porta agli spogliatoi sotto gli occhi della quaterna arbitrali. I protagonisti della barussa sono ancora una volta Gattuso e Joe Jordan ma secondo il quotidiano avrebbe visto coinvolti attivamente anche Mario Yepes e Robinho e il difensore degli Spurs Bassong .

    A nulla sarebbero valsi i tentativi di conciliazione dell’ex Boateng e di Pienaar e adesso a rischiare sarebbero tre rossoneri rendendo ancor più difficile l’impresa al White Lane tra quindici giorni.

  • Le offese di Joe “Jaws” Jordan. Pasqualin difende Gattuso

    Le offese di Joe “Jaws” Jordan. Pasqualin difende Gattuso

    Il comportamento di Gennaro Gattuso di ieri sera ha sbalordito un pò tutti, il Ringhio rossonero infatti si è sempre distinto per la sua veemenza e il suo agonismo ma allo stesso tempo per la sua correttezza.

    Il capitano rossonero ha ammesso nel post partita di essersi fatto troppo prendere dalla carica agonistica e assumendosi tutte le colpe (rischia tre giornate) ha provato in qualche modo agli occhi dei suoi tanti tifosi. Chi però non ci sta a far passare il giocatore per un cattivo e violento è il suo agente Pasqualin intervenendo ai microfoni di Radio Kiss Kiss:

    “Quello che mi pare evidente è che il mio assistito sia stato gravemente provocato da Joe Jordan. Jordan, dopo averlo continuamente beccato, lo ha insultato con una frase di infimo profilo che recitava ‘Fucking Italian bastard’. Per uno come Rino, che ha forte il senso dell’appartenenza all’Italia, credo che questa sia la più vigliacca e inqualificabile delle ingiurie. L’azione disciplinare? Appena avremo notizie dall’Uefa valuteremo giuridicamente l’atteggiamento migliore da adottare”.

  • Gattuso recita il mea culpa ma sarà prova tv

    Gattuso recita il mea culpa ma sarà prova tv

    Il Milan ha perso per l’ennesima volta contro una inglese a San Siro e ancora una volta sembra aver messo a rischio il suo cammino in Champions League chiudendo anzitempo la sua partecipazione agli ottavi. I rossoneri hanno mostrato il fianco agli inglese del Tottenham dimostrandosi deboli e ancora non pronti per la maggiore competizione europea.

    Chi però l’ha combinata grossa è Gennaro “Ringhio” Gattuso autore di un comportamento non consono alla maglia rossonera e sopratutto alla fascia di capitano che aveva intorno al braccio. Il diverbio avuto con l’ex rossonero Joe Jordan costerà sicuramente una stangata mettendo ancora più in difficoltà Allegri già alle prese con un centrocampo in piena emergenza.

    Il rossonero, a fine gara, si è poi scusato per il suo comportamento: ”Ho perso la testa e mi assumo tutte le mie responsabilità perché ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Jordan per tutto il secondo tempo mi ha rotto le scatole ma questo non giustifica la mia reazione”.

  • Gattuso perde la testa, Milan Tottenham finisce in rissa. Video

    Gattuso perde la testa, Milan Tottenham finisce in rissa. Video

    Increscioso epilogo di Milan-Tottenham con Gattuso in versione troppo “Ringhio” che cerca di farsi giustiza da solo prendendo prima per il collo e poi con una testata l’ex milanista Jordan.

    Con la fascia di capitano al braccio il centrocampista calabrese non fa una bella figura palesando un inspiegabile nervosismo per tutto l’arco dell’incontro. Gattuso ammonito durante la gara salterà la gara di ritorno del White Line anche se potrebbe arrivare un supplimento di squalifica.

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