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  • Gattuso: “Non sono l’ultimo arrivato! Voglio giocare”

    “Non sono l’ultimo arrivato quando sto bene voglio giocare, non posso aspettare che per farlo si infortuni qualcun altro. Non sono contento, così non va. Parlerò con Galliani e vedremo quali decisioni prendere”.

    Finalmente parla Gattuso e conferma il suo malcontento, ai giornalisti di Sportmediaset, per la scarsa considerazione che ha Leonardo nei suoi confronti. Nei giorni scorsi a più riprese sia Adriano Galliani che lo stesso mister si erano trovati costretti a smentire l’esistenza di un caso Gattuso senza però convincere molto i media. Alla luce delle dichiarazione del centrocampista calabrese però la società non potrà più smentire e si dovrà trovare una soluzione prima che arrivi la sessione di mercato invernale in modo da poter maturare scelte comuni.

    Su Gattuso hanno manifestato un forte interesse Manchester City, Chelsea e Real Madrid dove ritroverebbe gli amici Hughes, Ancelotti e Kaka che caldeggiano l’acquisto nelle proprie società ma c’è anche l’ipotesi Bayern Monaco all’orizzonte

  • Milan: anche il Chelsea su Gattuso

    Continua a tenere banco in casa Milan la vicenda Gattuso, da qualche tempo da ambienti filo rossoneri rimbalza la voce di una possibile separazione tra il vice capitano e il Milan nella sessione estiva di calcio mercato.

    Sia l’ad Adriano Galliani che mister Leonardo hanno subito smentito l’esistenza di un caso Gattuso, ma i silenzi del giocatore e i continui accostamenti a diverse squadre di club straniere non fanno altro che alimentare il sospetto. Alla base della decisione di Ringhio di cambiare aria è la scarsa considerazione che sente da parte del tecnico dopo il cambio di modulo e il centrocampista della Nazionale da sempre soffre questo tipo di competizione. Per rendere al meglio Gattuso deve sentirsi indispensabile ed importante cosa che in questo momento il Milan non può concedergli per il nuovo modulo e sopratutto per il ritorno ad alti ritmi di capitan Ambrosini.

    Su Gattuso sembra ci sia la corte di Manchester City e Chelsea in Inglilterra, del Real Madrid e del Bayern Monaco. Tutti club titolati che garantirebbero al giocatore tanto spazio e fiducia in modo tale da arrivare al Mondiale in Sud Africa nelle migliori condizioni. I primi ad uscire allo scoperto sono stati gli inglesi del City sfruttando l’amicizia che lega mister Hughes con il centrocampista dai tempi di Glasgow, al Chelsea invece c’è Carlo Ancelotti che potrebbe far pendere dalla sua parte l’ago della bilancia mentre da Madrid trapela la voce che Kaka in persona avrebbe consigliato Gattuso alla dirigenza.

  • Milan: Gattuso vuol andar via a gennaio. Galliani smentisce anche se…

    Il positivo momento del Milan può esser in parte messo in discussione dalle voci che rimbalzano da San Siro nel dopo partita di oggi contro il Cagliari. Sembra che il centrocampista rossonero Gennaro Gattuso abbia chiesto di esser ceduto a Gennaio per trovare nuovi stimoli e continuità in vista del Mondiale in Sud Africa. Il vice capitano rossonero sarebbe scontento del nuovo modulo che penalizza i centrocampisti contenimento e a suo dire pare che Leonardo preferisce Ambrosini a lui a parità di condizione.

    Come avevamo detto nelle scorse settimane su di lui c’è l’interesse dell’amico e allenatore del Manchester City Hughes e a a questo punto potrebbero esserci davvero colpi di scena. Nel post partita Galliani e Leonardo hanno smentito la notizia anche se ha precisato Galliani con il nuovo modulo e con l’arrivo di Beckham a gennaio è necessario rivedere i nostri programmi. Può esser un segnale di rottura?

  • Serie A 13 Giornata: Milan – Cagliari. Probabili formazioni e live streaming

    E’ il match verità per il Milan di Leonardo, prima della sosta i rossoneri stavano vivendo un buon momento e sulla carta hanno l’intenzione di continuare a stupire tenendosi attaccati al treno scudetto. Il tecnico brasiliano nell’ormai consueto 4-2-3-1 dovrà fare a meno di Alessandro Nesta per squalifica e di Gattuso e Jankulovsky, in dubbio Ronaldinho per un influenza. Dida sarà ancora, in difesa Kaladze sarà il sostituto di Nesta e Oddo è preferito ad Antonini. Allegri sogna l’impresa a San Siro ma dovrà fare a meno del fantasista Cossu appiedato dal giudice sportivo e Marzoratti. Coppia d’attacco formata da Jeda e Nene.

    Milan (4-2-1-3): 1 Dida; 44 Oddo, 33 Thiago Silva, 4 Kaladze, 15 Zambrotta; 21 Pirlo, 23 Ambrosini; 10 Seedorf; 7 Pato, 22 Borriello, 80 Ronaldinho.
    In panchina: 12 Abbiati, 19 Favalli, 77 Antonini, 16 Flamini, 20 Abate, 22 Huntelaar, 9 F. Inzaghi.
    All. Leonardo. Squalificati: Nesta.
    Indisponibili: Gattuso, Bonera, Di Gennaro, Onyewu, Jankulovski

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3
    Cagliari (4-3-1-2): 22 Marchetti; 21 Canini, 6 Lopez, 13 Astori, 31 Agostini; 4 Dessena, 5 Conti, 8 Biondini; 10 Lazzari; 9 Nenè, 27 Jeda.
    In panchina: 24 Lupatelli, 14 Pisano, 16 Sivakov, 18 Parola, 20 Barone, 32 Matri, 23 Larrivey. All. Allegri.
    Squalificati: Cossu.
    Indisponibili: Marzoratti

  • Milan: Gattuso in prestito al Manchester City

    Secondo il Daily Mirror il campione del mondo  Rino Gattuso sarebbe pronto a lasciare il Milan per approdare al Manchester City. L’abbandono del centrocampista rossonero è giustificato, secondo il tabloid inglese, dal fatto che Ringhio non è considerato un titolare da Leonardo, situazione questa che rischierebbe di fargli perdere il posto in Nazionale per i prossimi Mondiali di calcio in Sud Africa. L’idea sarebbe quella di lasciare il club rossonero in prestito per sei mesi al Manchester City per poi essere acquistato definitivamente dal club inglese. Un’operazione che non è facile da concludere in quanto Ringhio è legato al Milan da un contratto in scadenza nella prossima stagione.
    Intanto tra i tifosi rossoneri imperversa il malumore per questa probabile partenza del loro idolo.

  • Milan: bello e giovane. Braida guarda la Francia per tre baby talenti, Galliani al bivio Nani o Krasic?

    L’immobilismo estivo in casa Milan sembra ormai un lontano ricordo, la società di pari passo con il buon momento che sta vivendo la squadra sembra aver ritrovato entusiasmo ed idee per il rilancio dei rossoneri verso nuove sfide e sopratutto nuovi traguardi.

    I siti web, la stampa, le trasmissioni sportive rischiano di cadere nel ridicolo parlando dei tanti giocatori che per un motivo o un altro sono accostati ai rossoneri. E’ logico, le bufale ci sono e ci saranno sempre ma quel che vi possiamo assicurare è che l’immobilismo rossonero del passato campionato è un miraggio. Il cambio di strategia imposto da motivi economici ha fatto si che la società si rituffasse sul mercato alla ricerca di talenti ancora in erba, il rilancio del settore giovanile è indispensabile ma lo è sopratutto aver il coraggio di dar fiducia ai prodotti del vivaio in prima squadra dando loro la possibilità di dimostrare il proprio valore.

    In quest’ottica arriveranno i nuovi colpi di mercato, dopo aver monitorato il Sud Africa ed esser riuscito a prender Hottor e Adiyiah e si continua ad avere una corsia preferenziale in Brasile grazie all’ottimo fiuto di Leonardo è Braida che partito in direzione Francia in cerca di nuovi giovani per rimpolpare la cantera rossonera. Il viaggio del ds rossonero Oltr’Alpi non è stato infruttuoso avendo annotato sul proprio taccuino addirittura tre nomi. Si tratta Cedric Mongogou roccioso difensore del Monaco sulle cui tracce c’è anche l’Arsenal di Wenger, Moussa Sissoko centrocampista del Tolosa accostato molte volte a squadre italiane con la Juventus su tutte al Milan potrebbe ricoprire in futuro il ruolo di Ambrosini e Gattuso vista la naturale propensione alla corsa e a ricoprire gli spazi davanti la difesa. Il nome più interessante sembra quello di Remy del Nizza, caratteristiche simili a quelle di Pato e del nuovo arrivato Dominic Adiyiah, ama giocare largo, esser lanciato negli spazi e non sembra disdegnare il dribbling sul diretto avversario.

    Su un altro fronte più suggestivo ed interessante forse sta lavorando Adriano Galliani, nei giorni scorsi vi abbiamo parlato di Milos Krasic e della sua voglia di Milan nei giorni successivi lo sfogo del portoghese Nani non più contento degli spazi che Alex Ferguson gli concede al Manchester United sembra aver fatto drizzare le antenne all’ad rossonero. Le qualità certo non mancano al giovane ragazzo che forse ha bisogno di maggiore continuità e sopratutto un allenatore pronto a creder in lui. Arrivare a Nani sarebbe forse più facile di Krasic per lo status di extra comunitario di quest’ultimo, starà al Milan e a Galliani prender la scelta più giusta senza dimenticare però l’interesse della Juventus per il portoghese.

  • Italia, i convocati: Lippi richiama Gattuso e Bocchetti

    Italia, i convocati: Lippi richiama Gattuso e Bocchetti

    Marcello LippiIl ct della Nazionale Marcello Lippi ha diramato le convocazioni per il doppio impegno dell’Italia contro Irlanda di Trapattoni (sabato a Dublino) e Cipro (mercoledì prossimo a Parma) per le qualificazioni ai Mondiali di Sud Africa 2010.
    Nella lista figurano i nomi del centrocampista del Milan Gattuso e del difensore del Genoa Bocchetti: Per loro si tratta di un ritorno: il primo torna dopo un infortunio che gli ha impedito di essere a disposizione di Lippi nelle precedenti partite, il secondo ha confermato di essere uno dei difensori più talentuosi del nostro campionato.
    Nei 24 convocati non figura il nome di Cassano: ormai la sua esclusione non fa più notizia.

    All’Italia per essere qualificata matematicamente basta un pareggio contro l’Irlanda.

    I convocati

    • PORTIERI

    Gigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Federico Marchetti (Cagliari).

    • DIFENSORI

    Fabio Cannavaro (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Salvatore Bocchetti (Genoa), Alessandro Gamberini (Fiorentina), Fabio Grosso (Lione), Nicola Legrottaglie (Juventus), Davide Santon (Inter), Gianluca Zambrotta (Milan).

    • CENTROCAMPISTI

    Mauro German Camoranesi (Juventus), Gaetano D’Agostino (Udinese), Daniele De Rossi (Roma), Rino Gattuso (Milan), Claudio Marchisio (Juventus), Angelo Palombo (Sampdoria), Simone Pepe (Udinese), Andrea Pirlo (Milan).

    • ATTACCANTI

    Antonio Di Natale (Udinese), Alberto Gilardino (Fiorentina), Vincenzo Iaquinta (Juventus), Fabio Quagliarella (Napoli), Giuseppe Rossi (Villarreal).

  • Milan: Gattuso reagisce da leader e si addossa tutte le colpe

    Milan: Gattuso reagisce da leader e si addossa tutte le colpe

    Rino GattusoDopo la debacle nel derby il Milan cerca di nasconder la testa sotto la sabbia per evitare le critiche e ripartire alla ricerca della convinzione necessaria a sopperire alle mancanze strutturali di un organico privo dei due elementi carismatici delle passate stagione, vale a dire il capitano di mille battaglie Paolo Maldini e Kaka. Gattuso è uno che di grinta e determinazione ne ha da vendere e la fascia di capitano al braccio forse lo ha ulteriormente caricato di responsabilità fin a sfinirlo nella confusione mentale che lo ha indotto a quell’inutile fallo da espulsione. Dalle pagine de “Il Giornale”(riportata in basso) spiega cosa è accaduto e dimostra di aver subito imparato l’ennesima lezione:

    • Caro Gattuso, come sta?

    «Sto che devo saltare la convocazione per la Nazionale e che devo stare fuori per 15-20 giorni. A questo punto spero di tornare col Marsiglia in Champions. Sto che sono andato in ospedale e mi hanno riscontrato lo stiramento dei legamenti della caviglia sinistra. Ecco come sto».

    • È finito anche in ospedale?

    «Certo, per capire quello che mi era successo. E d’altra parte la gente sa che se finisco a terra, a palla ferma, a San Siro, durante un derby, non è per fare la scena».

    • Ma il medico del Milan intervenuto ha capito al volo di cosa si trattava, della gravità dell’infortunio?

    «Avevo una vistosa fasciatura alla caviglia sinistra, sembrava avessi uno scarpino bianco, non era uno scherzo».

    • Ma perchè allora ha impiegato 20 minuti buoni prima di decidersi a chiedere la sostituzione?

    «Ho sbagliato, ora posso dirlo, ho la testa dura, dovevo uscire subito. Prima di arrendermi al dolore e all’infortunio, provo a restare in campo, a resistere. Mi sembra un comportamento da uomo, non è che voglio fare l’eroe. È già successo, d’altro canto».

    • Quando, scusi, Gattuso?

    «È successo nel campionato scorso. Vi ricordate di Milan-Catania? Mi faccio male sul finire del primo tempo, resisto in pratica tutta la partita e alla fine scopro che ho avuto la lesione del legamento del ginocchio. Tutti i medici che mi hanno visitato mi hanno fatto la stessa domanda: ma come hai fatto a giocare mezza partita in quelle condizioni?».

    • Torniamo al derby: dal minuto numero 17, ora dell’infortunio, al momento in cui ha alzato la mano e provato ad uscire, non ha detto niente alla panchina?

    «Ho avvertito Ambrosini, con un segnale in codice, di affrettare il riscaldamento perchè stavo per uscire, non ce la facevo più. Sull’infortunio ha avuto un peso anche quella rincorsa nei confronti di Eto’o da cui è nato il rigore».

    • Lo sa Rino, che ha rischiato l’espulsione già allora?

    «Ho letto e sentito: dovevo uscire prima del fallo su Sneijder ed è questa l’unica consolazione, se di consolazione si può parlare dopo aver preso quattro “fischioni” dall’Inter».

    • Torniamo al rigore: doveva esserci Gattuso a frenare il contropiede di Eto’o?

    «Mi sono trovato io da quella parte e mi sono lanciato senza riflettere nel tentativo di raggiungerlo. Come si vede bene dal filmato, l’ho raggiunto, gli sono passato anche davanti, è il mio braccio che gli procura il danno e la caduta. Comunque, alla fine di quello scatto, ho sentito un dolore della …».

    • Perchè non ha chiesto soccorso in quella circostanza, magari fermando il gioco per la seconda volta? C’era il rigore da battere, forse c’era tutto il tempo per far scaldare Ambrosini o Seedorf…

    «Perchè mi sono vergognato ad arrendermi e a buttarmi a terra un’altra volta. Lo sapete come la penso sull’argomento, lo trovo umiliante per un uomo vero».

    • L’altra domanda delle cento pistole è la seguente: sapendo d’essere ammonito, perchè ha fatto quel secondo fallo, inutile, a metà campo, su Sneijder andando incontro all’espulsione matematica?

    «Questa è una domanda che si può rivolgere a chi sta seduto in tribuna, con la bottiglia dell’acqua minerale in mano, e ha il tempo per riflettere, pensare, decidere cosa sia più utile. Io no. Io mi trovavo in una condizione molto diversa. Ero appena uscito dal campo, mi ero tolto la fascia di capitano e la tenevo in mano perchè il cambio non c’era stato, Seedorf si stava allacciando le scarpe. Le tv hanno addirittura cronometrato il tempo in cui sono rimasto fermo a bordo campo con la fascia in mano in attesa del cambio: 2 minuti e mezzo. In quelle condizioni, rientrato di gran corsa, è difficile valutare l’intervento più razionale: è l’istinto che ti guida. E mi ha guidato verso la soluzione sbagliata».

    • Nel frattempo c’è stato anche il derby dall’esito esaltante per l’Inter e umiliante per il Milan…

    «Guardi che ci eravamo preparati nel modo giusto, durante tutta la settimana. Sapevamo che non dovevamo prendere gol, altrimenti avrebbero preso il sopravvento. E infatti nei primi minuti siamo stati molto compatti, molto stretti, specie nella fase difensiva che era quella più delicata».

    • Molti critici sostengono che il Milan ha resistito all’Inter fino al momento del suo infortunio. Poi è come se si fosse aperta una falla da quella parte del centrocampo…

    «Non mi lascio lusingare da questi giudizi. Io sono una persona pratica, vado al sodo: abbiamo perso. E dico che l’Inter a un certo punto ha preso a martellarci nella tre-quarti dove ha guadagnato tanti palloni mettendo a durissima prova la resistenza della difesa».

    • Certo, il Milan non ha avuto neanche la più piccola delle reazioni…

    «A quel punto, con la squadra in dieci, e il risultato ormai fissato sul 3 a 0, nemmeno Rambo avrebbe fatto qualcosa. Pato era da solo in avanti».

    • Lo sa che Moratti sostiene che l’Inter nella ripresa si è fermata?

    «Arrivederci».

  • Il Berlusconi resta un tabù per la Juventus. Il Milan vince ai rigori ma San Siro applaude Diego

    Continua a mancare la vittoria nel trofeo Berlusconi per i bianconeri a secco per il quinto anno consecutivo. Questa volta sono fatali i rigori alla squadra di Ferrara che per lunghi tratti della partita ha pensato di poter alzare il trofeo.

    Partita a tratti bella e spettacolare, con le due squadre in perfetto clima campionato pronte a lottare su ogni palla per vincere l’incontro. Nel Milan a sorpresa Ronaldinho gioca da prima punta con Huntelaar e Pato piu larghi, la Juve schiera Diego come punta avanzata del rombo di centrocampo con Iaquinta e Trezeguet in avanti. I rossoneri sembrano finalmente piu in palla e nei primi turni mettono alle corde la Juventus con le accellerazioni di Pato e una conclusione di Pirlo che si stampa sulla traversa a Buffon battuto. A sorpresa però è la Juventus a passare in vantaggio fortunosamente, Diego recupera palla nella merà campo rossonera e libero di agire scaglia un destro che diventa imprendibile per Storari grazie alla deviazione di Thiago Silva. Il Milan le tenta tutte ma la bravura della difesa bianconera con un Cannavaro sempre puntuale nell’anticipo e le imprecisioni dei rossoneri fanno chiudere il primo tempo con la Juventus in vantaggio. La ripresa dopo un paio di sussulti con il nuovo entrato Amauri il Milan prende le redini del gioco ma soffre di imprecisione sotto porta, fin quando il nuovo entrato Abate non serve un ottimo cross dalla destra per Pato che con un delizioso stacco supera Buffon regalando il pareggio ai rossoneri. Si va ai rigori dove Storari è ancora decisivo con una parata su Yago.

    Positiva in casa Juve le prove di Diego, Marchisio e Cannavaro, delude invece Felipe Melo apparso piu lento e distratto del solito e autore di numerosi errori di disimpegno a centrocampo non ytasfotmatosi in gol solo per l’imprecisione rossonera. Nel Milan fa ben sperara la solidità difensiva di Nesta e Thiago Silva, la vena ispiratrice di Pirlo e un Pato finalmente in condizione, lascia perplessi la scelta di Leonardo di utilizzare Huntelaar largo a destra

  • Attento Milan: Gattuso è deluso. Ancelotti lo vuole al Chelsea

    Attento Milan: Gattuso è deluso. Ancelotti lo vuole al Chelsea

    Prima il divorzio con Carlo Ancelotti, il ritiro dal calcio giocato di capitan Paolo Maldini, poi l’addio sofferto di Kakà, le grane Pato e Pirlo ora a tenere con il fiato sospeso i tifosi milanisti ci pensa Rino Gattuso che è deluso dalle mosse mercato del Milan e sta pensando anche lui di fare le valigie destinazione Chelsea. Il centrocampista Rino Gattusodella Nazionale strizza l’occhio al suo vecchio maestro Ancelotti approdato a Londra, ma ancora non si scopre: “Io sono un giocatore del Milan e devo pensare a fare il giocatore – ha dichiarato dal Sud Africa “Ringhio” dopo la partita dell’Italia contro la Nuova Zelanda – abbiamo dei dirigenti che sanno fare il loro mestiere. E’ chiaro che spiace per Ancelotti, spiace per Kakà. Ma dal Milan sono andati via Gullit, Van Basten e ha sempre saputo ripartire. Se ho parlato con Galliani e i dirigenti? Ma io al Milan sono un due di picche…
    Il suo procuratore Andrea D’Amico invece parla dell’amicizia che legava il suo assistito con “Carletto”: “Il rapporto tra il calciatore e il tecnico è molto forte e lui ha sofferto molto la decisione di cambiar allenatore. Gattuso è molto legato ad Ancelotti, ma allo stesso tempo credo che il Milan non si possa privare di un calciatore del genere. Poi, in tema di mercato, mai dire mai. Gennaro ha le caratteriste e qualità adatte per giocare nel campionato inglese, dovesse arrivare un’offerta molto importante al Milan, credo che si potrebbe intavolare una trattativa, ma al momento non ci sono pervenute richieste“.
    Come dire: attento Galliani, altro che “non smolibitermo la squadra“; i campioni del Milan sono in fuga…