Tag: gazzetta dello sport

  • La stampa massacra Del Neri, Capello torna in auge

    La stampa massacra Del Neri, Capello torna in auge

    I giornali devono vendere e per farlo devono trovare contenuti interessanti, la crisi della Juventus obiettivamente lascia grandi margini di svago ma c’è sempre la corsa a chi la spara più grossa. Dopo la sconfitta di Lecce, Tuttosport ha iniziato ufficialmente la campagna mediatica contro Del Neri annunciando l’imminente esonero per far spazio all’arrivo di Spalletti (Chi?). L’ex tecnico giallorosso e attuale tecnico dello Zenit Sanpietroburgo è nel vivo della nuova stagione, con i galloni di campione di Russia e con l’Europa League ancora in ballo, pensate possa lasciare?

    Oggi è la volta della Gazzetta dello Sport, la rosea una volta giornale autorevole sembra si sia adeguata alle concorrenti sportive e spara: il ritorno di Fabio Capello per la prossima stagione, confessando un rapporto di confidenza con la famiglia Agnelli e ipotizzando già al momento una forma di consulenza verbale. Come se gli Europei del 2012 non siano un impegno probante per il tecnico e la Federazione Inglese cosa farebbe?

    Le dimissioni di Ranieri dimostrano come la stampa possa condizionare il corso societario innestando dubbi in società e nei giocatori arrivando alla fine alla “vittoria”. Del Neri e la Juve hanno in parte disatteso i programmi stagionali ma con un progetto pluriennale è giusto non farsi prender dalla voglia di cambiare ad ogni costo.

  • Federica Nargi: “Matri? fatica più con me che con i terzini!”

    Federica Nargi: “Matri? fatica più con me che con i terzini!”

    Lunga intervista alla Gazzetta dello Sport (firmata da Francesco Velluzzi) per Federica Nargi attuale velina di Striscia la Notizia (insieme alla bionda Costanza Caracciolo) e compagna di Alessandro Matri attaccante in forza alla Juventus. La giovanissima e bellissima fidanzata del bomber juventino si racconta al giornale in rosa, parlando di sé, di Alessandro e del loro splendido rapporto e dei progetti per il futuro.

    Spiegando come gli inizi non siano stati facili, soprattutto per lui quando lei si faceva desiderare: “Io sono difficile. Mi ha corteggiata a lungo, a me piace. L’ ho fatto tribolare per tre mesi. Ci conoscemmo in discoteca, poi lo rividi a Roma in un locale e la sera dopo in un altro. Un caso. Lo chiamavo con l’ anonimo e impazziva, una sera chiamai da casa. Fu la fine. Poi cominciai a dargli il numero del cellulare, ma con le cifre sballate, doveva trovare quello giusto”.

    Il segreto per una coppia che dura da due anni e non risente della lontananza?: “Vedendoci poco è come se fosse sempre il primo giorno, siamo una coppia normale”

    L’intervista continua nell’elenco delle caratteristiche che l’hanno fatta innamorare del calciatore: “É un bellissimo ragazzo, è umile, semplice e, soprattutto, molto educato”. Analizzando anche gli aspetti negativi: “Le superstizioni dei calciatori. Lo chiamo cinque volte prima di una partita. Se va bene devo rifarlo ogni volta”.  Ammettendo come lei non si perda nemmeno una partita del suo fidanzato e lui faccia lo stesso nei suoi confronti, guardando ogni sera Striscia la Notizia!

    Poi un aneddoto in salsa culinaria in risposta alla domanda se cucina per lui: “Sì. La prima volta, a Milano, fu un dramma. Provai con la calamarata. Era salata, faceva fatica a mandarla giù. Ma non sono male. Soprattutto coi dolci. Lui è goloso, gli faccio il tiramisù e la crostata alla nutella”

    Alla domande se gli piacciono le altre Federica risponde con una sorriso “Quali altre? Non sono ipocrita: gli occhi sono fatti per guardare”. E con sorpresa scopriamo che in famiglia si tifa: “Inter. Ma ora mio padre e mia madre seguono Ale. E papà Claudio, dopo ogni partita, gli manda un sms con la pagella”.  Ammettendo come sia andata a vedere la partita a Torino tra Juventus e Inter e con la promessa che andrà più spesso poiché Alessandro ha comprato casa da poco.

    Chiusura di intervista con le ipotesi sul futuro considerando che questo sarà l’ultimo anno a Striscia la Notizia (considerando i 3 anni di permanenza un record come con la coppia Canalis Corvaglia): “Voglio studiare recitazione, il sogno è un musical”

    Riflessione finale, sulla situazione odierna italiana, con gli scandali delle numerosissime ragazze provenienti dal mondo dello spettacolo che frequentavano il premier:
    “Mi sembra una caccia al peccato. Io mi sento lontana da quella situazione e so che per fare quel che faccio ho fatto un concorso e sono arrivata dove sono con le mie gambe. E se davvero fosse vero quel che si legge, sono certa di poter affermare che nessuna velina è stata mai implicata in nessuno scandalo.”

    SEREDOVA, QUATTROCIOCCHE, CECCHETTO E… NARGI

  • La promessa di Kubica: “Tornerò più forte di prima”

    La promessa di Kubica: “Tornerò più forte di prima”

    Sta sempre meglio Robert Kubica che ha deciso di rompere il silenzio a distanza di 5 giorni dal terribile incidente durante una prova speciale del Rally di Andora che poteva costargli l’amputazione della mano, definita da alcuni al suo arrivo in ospedale come spappolata, ma soprattutto la vita. Il polacco ha concesso una breve intervista alla Gazzetta dello Sport prima di andare in sala operatoria per subìre il secondo intervento nell’arco di pochi giorni per rimettere a posto le fratture riportate al piede e alla spalla non operate durante il primo intervento.
    Trasferito ieri dal reparto di terapia intensiva a quello d’ortopedia dell’ospedale di Pietra Ligure, Robert ha detto di non ricordare nulla di quella maledetta mattina ma che si sente bene, di non vedere l’ora di cominciare la riabilitazione (che durerà molti mesi) per ritornare al più presto e più forte di prima dimostrando di possedere una forza di volontà enorme:

    Mi spiace per quello che è successo. Non doveva, ma non ricordo nulla. Mi ha spiegato tutto il mio manager Daniele Morelli.
    Le dita funzionano, le sento. Il braccio anche. Ma mi devono operare e solo dopo saprò.
    Sono arrivati i miei dalla Polonia e già ripartiti. Mi spiace tanto per mia mamma, l’ho fatta soffrire. Ho pochi dolori, dopo l’ultimo intervento comincerà il conto alla rovescia per tornare in pista.
    Dopo questi incidenti migliori. Mi era accaduto anche nel 2007, dopo il botto in Canada: ci sono capacità e motivazioni che ti vengono fuori, tornerò più forte come guidatore, come testa. Devo tornare quest’anno e il braccio destro lo sento meglio ora di quando venni travolto da un ubriaco 7 anni fa…
    Anche io mi sono chiesto il perché di correre un rally: è un allenamento duro, severo, per la F.1., aiuta nella concentrazione. Se li rifarò? vediamo…
    È stato bello vedere Briatore, una persona eccezionale. Poi sono passati Alonso, Lopez, Petrov, Alesi, Liuzzi: bello, la pista non ti permette mai di vedere il vero volto della gente
    “.

    E noi non possiamo che fargli un grande augurio di pronta guarigione sperando già di vederlo in pista al suo posto già in questa stagione.

  • La Gazzetta smentisce Zamparini:”Unico errore certo è ai danni dell’Inter”

    A smontare il teorema di Zamparini, il quale aveva dichiarato che al suo Palermo mancassero almeno 3 rigori netti contro l’Inter, ci ha pensato la Gazzetta dello Sport. Nell’edizione odierna infatti la rosea analizza bene tutto l’operato dell’arbitro Romeo giudicandolo quasi impeccabile nelle sue scelte di non concedere i presunti penalty.

    “Chiede tre rigori il Palermo, ma l’unico errore certo è ai danni dell’Inter: Eto’o è fermato davanti a Sirigu per un fuorigioco che non c’è (difficile valutarlo: roba di centimetri). Sugli episodi in area nerazzurra, il dubbio più grande al 44’ della ripresa: Chivu entra in modo deciso su Nocerino. Prende prima il pallone, ma poi sullo slancio colpisce in pieno l’avversario. Gli va bene perché tiene la seconda gamba indietro (l’intervento a piedi uniti è sempre fallo anche se si colpisce il pallone), ma il rischio è davvero alto: Romeo poteva pure decidere di dare il penalty. Fa bene, invece, al 26’ del secondo tempo quando lascia correre (decisivo l’aiuto dell’assistente Grilli) sulla trattenuta reciproca tra Cassani e Chivu. Cassani protesta ed è ammonito. Qualche minuto dopo la leggera spinta di Santon a Maccarone non giustifica il fischio di Romeo. Certo, resta il problema dell’uniformità sulle trattenute (vedi rigore dato contro la Lazio)”.

  • Mou alla Gazzetta: “Sneijder merita il Pallone d’Oro”

    Josè Mourinho concede un’intervista esclusiova alla Gazzetta dello Sport e parla a ruota libera dalla sua nuova avventura in Spagna al rapporto d’amicizia con Massimo Moratti. I due anni in nerazzurro sembrano averlo segnato profondamente tanto da considerarsi ancora legato alle sorti della società che ha portato al Triplete più di quanto lo fosse quando lasciò il Chelsea.

    L’intervista va via veloce e lo Special One dice di aver scelto il Real perchè non ha fame di trofei ma perchè vuol dare stabilità ad un club cha da tanti anni è in forte confusione. In Spagna non parte da favorito per lo strapotere dimostrato dal Barcellona di Guardiola ma per il portoghese non è un problema ma anzi uno stimolo in più per colmare il gap verso il team di Guardiola.

    Qualche parole anche sul Milan trasformato rispetto alla scorsa stagione. Per Mou la società del presidente Berlusconi non ha nulla a che fare con la squadra dello scorso anno, Ibra e Robinho sono tra i migliori al mondo ma anche Papastathopulos e Boateng sono ottimi innesti. Ma spera che a trionfare in campionato e in Coppa Italia sia l’Inter mentre per la Champions…

    Una battuta anche sul Pallone d’Oro che per il portoghese merita per distacco Sneijder su Xavi mentre sarebbe un ingiustizia darlo ad Iniesta, decisivo nella finale mondiale ma per tutta la passata stagione fermo ai box.

  • C’era una volta…Il Fantacalcio…Storie e retroscene del gioco (prima parte)

    Stagione 1994/95. La Gazzetta dello Sport dà ufficialmente il via al gioco “simulatore” dello sport più diffuso, seguito ed amato in tutto il mondo: il Fantacalcio, con lo scopo di trasformare, in un colpo solo, tutti gli amanti del pallone in presidenti, direttori sportivi e allenatori di una squadra di calcio.

    In realtà, fu un certo Riccardo Albini a portarlo in Italia nel 1990, ispirandosi a un passatempo USA basato sul Football Americano (fonte wikipedia).

    Il giornale rosa, in particolare, creò la “Magic Cup”, un concorso a premi seguitissimo, divenendo così il punto di riferimento principale per tutti gli appassionati.

    Oltre a partecipare ai tornei della Gazzetta, infatti, sono tantissimi i gruppi che si divertono ogni anno a mettere in piedi campionati privati, organizzandosi in vere e proprie Leghe di “malati” e “folli” fantallenatori.

    Nel tempo, il gioco ha conosciuto anche altre varianti, dal “Mister Calcio” del Corriere dello Sport, al FantaGenius di fantagazzetta.com, alle versioni del sito ufficiale fantacalcio.it, ognuno con regolamenti e procedure specifiche che si sono poi adattate alle altre manifestazioni calcistiche: Mondiali, Europei, Champions League, ecc.

    Pur essendosi sviluppato in varie forme, “il gioco del gioco del calcio”, ha letteralmente rivoluzionato le domeniche (e non solo) di tutti i calciofili, contagiando chiunque come un’epidemia indelebile, per la quale, al momento, non esistono vaccini ed anticorpi.

    Felici di essere portatori non sani di siffatto virus, i patiti del fantapallone, da 17 anni a questa parte si danno appuntamento per sopravvivere a circa 9 mesi di esultanze, sofferenze, imprecazioni e scatti d’ira incontrollabili.

    Il tempo del concepimento è sempre lo stesso: le caldi estati, quando magari si è ancora al mare e le spiagge possono diventare insospettabili luoghi di strategie per gli imminenti colpi di mercato, da cui poi dipenderanno le sorti emozionali dei futuri week-end.

    Il mese d’Agosto, funge così da preambolo per quelle che saranno delle vere e proprie battaglie per accaparrarsi, in sede d’asta, i giocatori migliori, i pezzi pregiati, i pupilli di sempre, le possibili sorprese e gli scongiurabili flop.

    Tutto questo, per un unico e solo obiettivo: sbaragliare la concorrenza e vincere il campionato.

    D’altronde, quando si parla (e si gioca) di calcio nessuno ci sta a perdere, soprattutto in Italia, dove siamo tutti allenatori e tutti siamo convinti di saperla più lunga degli altri.

    I Fantacampionati, infatti, rappresentano anche un’occasione per ricercare conferme e soddisfazioni personali, un momento per gridare non solo “GOOOOOOOOOOL”, ma anche “EVVAI, CE L’HO NEL FANTACALCIO”, quando magari l’attaccante che abbiamo scelto e schierato in campo realizza una bella doppietta. Meglio ancora se fa parte della nostra squadra del cuore e la sua rete ci fa vincere pure una bella scommessa alla SNAI.

    E si, perché ormai il Fantacalcio ha condizionato notevolmente il nostro modo di seguire le partite. Siamo capaci di tifare contemporaneamente per più squadre e più calciatori anche se giocano contro, con un occhio attento all’avversario di turno, al risultato della propria squadra, al biglietto giocato alla ricevitoria. Poi, a fine serata, facciamo il nostro personale bilancio, pronti ad inveire contro tutto e tutti o a diventare i più gentili e disponibili del mondo a seconda se la buona sorte (tutto dipende da lei) ci ha sorriso o ci ha voltato le spalle…

    Continua…

  • Moggi: “se va via Mourinho all’Inter arriva Capello”

    Luciano Moggi nel suo consueto appuntamento della domenica in “Studio Stadio”, trasmissione di approfondimento di 7 Gold ha lanciato interessanti segnali di mercato per la prossima stagione. L’ex dg bianconero si è detto sicuro dell’arrivo di Fabio Capello sulla panchina dell’Inter qualora Mourinho dovesse cedere alle avance del Real Madrid, sempre per quanto riguarda gli allenatori dà per certo il passaggio di Prandelli alla guida della Nazionale con Marcello Lippi al Milan come direttore tecnico:

    Mourinho al Real Madrid? Io credo che la squadra spagnola punterà ancora una volta su Capello. Di certo se Mourinho andrà in Spagna, Capello allenerà l’Inter! La pista Benitez è solo un depistaggio, così come non è mai stata una pista concreta per la Juventus che sarà allenata da Del Neri. Prandelli sarà il prossimo allenatore della Nazionale con Lippi che potrebbe finire al Milan come Direttore Tecnico.”

    E altra stoccata alla Gazzetta dello Sport parte attiva in Calciopoli
    “Chissà se Ruggero Palombo avrà il coraggio di rispondermi a quanto gli ho scritto dalle pagine di Libero di ieri. Il suo compagno di banco Maurizio Galdi e il colonnello Auricchio sono amici dal 2003 ed è stato utilizzato per apprendere notizie investigative nell’ambito del calcio, mentre il Maresciallo Di Laroni chiedeva a Galdi in merito alle modalità del sorteggio arbitrale. Ecco perché la Gazzetta dello Sport conosceva le sentenze in anticipo, perché è stata parte attiva in Calciopoli. Si saranno pure inventati qualcosa appositamente?”

    Leggi il resto delle considerazioni di Moggi sul blog di Stefano Discreti

  • Inter – Rcs Sport: accordo rosanerazzurro. I tifosi bianconeri protestano

    Rcs Sport gestirà per il prossimi quattro anni le sponsorizzazioni dell’Inter. Il club di Massimo Moratti e la società di Via Solferino hanno siglato un accordo di partnership, per la valorizzazione del marchio nerazzurro, operativo dal prossimo primo luglio. Nasce una collaborazione strategica – recita la nota apparsa sul sito nerazzurro – per perseguire il traguardo comune teso ad attrarre, nell’orbita nerazzurra, un numero sempre più selettivo e qualificato di aziende e partner, partecipando a in sistema di marketing e comunicazione integrata che valorizzi in maniera ottimale la qualità del loro investimento.

    Per i tifosi bianconeri è la conferma di un progetto lungimirante nato ai tempi dell’inchiesta Calciopoli e che vedeva la “rosea” Gazzetta dello Sport incudine nell’accusare Juventus e Luciano Moggi e favorire di fatto l’Inter. Un pò come la pensione dorata regalata dalla Tim a Guido Rossi il giorno dopo le dimissioni da commissario speciale della Figc, l’accordo sancito oggi ha il sapore del ringraziamento. Sui vari blog dei tifosi della Vecchia SIgnora monta la protesta.

  • Galliani su Kakà: “Il Milan non può perdere 70 milioni”

    Galliani su Kakà: “Il Milan non può perdere 70 milioni”

    La conferma della cessione di Kakà arriva direttamente dall’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani: “ll Milan non può perdere 70 milioni di euro ogni anno. Anche il cuore deve confrontarsi coi numeri, ma non stiamo smobilitando. Arriverà un grande attaccante, una mezzapunta, visto che il prossimo anno giocheremo col 4-Adriano Galliani3-1-2“. E ancora: “Pato, Pirlo e Seedorf sono incedibili. I tifosi? Spero capiscano – spiega l’ad intervistato dalla “Gazzetta dello Sport” – Ricky al Manchester City non voleva andare, a Madrid invece sì. Il giocatore si è sempre comportato bene con noi, non ha mai chiesto adeguamenti o prolungamenti di contratto. E’ stato qui sei anni vincendo tutto quello che c’era da vincere“.
    Galliani poi accenna alla futura campagna acquisti del Milan: “Non ci stiamo ridimensionando, non arriveranno Amauri o Adebayor, nè giocatori del Real, ma un grande attaccante, uno che giochi nella posizione di Kakà. Il Milan è pronto a ripartire, per tornare a vincere“.
    Infine l’amministratore delegato spiega il problema di fondo della cessione di Kakà: “La radice del problema è economica, l’Italia ha perso competitività e la Serie A deve lottare per non farsi superare dagli altri campionati“.
    Siamo sicuri che senza Kakà e la probabile fuga di Ibrahimovic (anche lui in Spagna) la nostra Serie A diventerebbe più competitiva? Lo sarebbe se si investisse di più nei settori giovanili e se si valorizzassero i propri campioni, quei giocatori che hanno fatto grande il Milan e magari vendendo Ronaldinho (che quest’anno nella seconda parte di stagione è stato un fantasma), cercare di piazzare Dida in Brasile (visto il suo ingaggio faraonico da panchinaro di lusso da 4 milioni), non prendere Mathieu Flamini non per il vantaggio dell’operazione a costo zero ma per l’elevato ingaggio concessogli (il francese prende 4 milioni di euro a stagione e non ha dimostrato di valere tanto al momento), andare con i piedi di piombo su Thiago Silva che percepisce 3 milioni di euro circa senza sapere che impatto avrà il brasiliano con il nostro campionato.
    Tutto questo (e altro) aiuta a tenere i nostri campioni in Italia e non costretti a venderli al miglio offerente in Spagna o in Inghilterra.
    Galliani dovrebbe dimettersi e Berlusconi cedere la proprietà della società, per il bene del Milan che da squadra più forte del mondo sta passando inesorabilmente all’appellativo di “squadretta”.

  • E’ la notte dell’asta tra Real e Chelsea per Kakà [breaking news]

    E’ la notte dell’asta tra Real e Chelsea per Kakà [breaking news]

    Adriano Galliani si trova a Madrid con il padre procuratore di Kakà, Bosco Leite per trattare con Florentino Perez la cessione del fantasista brasiliano al Real Madrid.
    Secondo il quotidiano spagnolo “As“, la trattativa potrebbe già chiudersi in serata; l’offerta iniziale di 65 milioni di Kakàeuro più Robben è stata rivista: è stata abbassata la quota in contanti (50 milioni di euro) più Robben e Sneijder che sono graditissimi al nuovo tecnico rossonero Leonardo, che ha in mente un modulo ultra offensivo per il suo Milan.
    Kakà stamattina aveva tranquillizzato i tifosi rossoneri dichiarando di voler rimanere al Milan. Il suo portavoce Diego Kotscho dice: “Kakà non vuole più parlare perché questa storia non finisce mai. Non si è ancora raggiunto un accordo tra il Real e il Milan. Quando ci saranno delle trattative, Kakà ascolterà gli spagnoli e deciderà se andare lì. L’offerta del Real è grande ma minore rispetto a quella del Manchester City, che ha offerto più di 100 milioni di euro. Sarà difficile“.
    Secondo quanto riporta la “Gazzetta dello Sport” l’amministratore delegato, interpellato telefonicamente dal quotidiano stesso, si troverebbe al mare in Romagna.

    Alle 19:40 il Milan conferma che Galliani si trova a Madrid perchè invitato da Florentino Perez per festeggiare la sua rielezione come presidente del Real Madrid.

    Alle 20:30 il presidente del Milan Silvio Berlusconi interviene sulla vicenda: “Non so se potremo trattenere al Milan Kakà perchè gli offrono talmente tanti soldi…comunque ancora non ho parlato ne con Galliani ne con Leonardo“.
    Nel frattempo la radio spagnola “Cadena Ser” da per conclusa la trattativa, al Milan 65 milioni di euro.

    Alle 20:45Marca” sostiene che Kakà sarà presentato la prossima settimana.

    La telenovela non finisce qui perchè alle 21:00 la trattativa si complica; Ancelotti, nuovo tecnico del Chelsea, piomba sul giocatore brasiliano. Secondo i quotidiani spagnoli però è soltanto una mossa del Milan per prendere tempo.

    Alle 21:45 quando tutto sembrava fatto nell’ordine di 65 milioni di euro piu il passaggio in rossonero di Robben è intervenuto Ancelotti a bloccare tutto. Il Chelsea è disposto ad offrire 80 milioni di euro e forse anche una contropartita tecnica, piu i 12 milioni a salire per il giocatore contro i 9,5 offerti dal Real Madrid. Il sorpasso non c’è ancora stato ma è ovvio che adesso Florentino Perez deve alzare la posta per controbbatere l’impennata dell’offerta ad opera degli inglesi. Quel che ormai sembra certo è che l’ex pallone d’oro lascierà il Milan, l’opera di smobilitamento come preannunciato da qualche giornalista sembra adesso evidente, ed è palese che la società non voglia piu risanare il bilancio mettendo mano al portafoglio.

    Alle 22:30 dal Brasile parla il portavoce del giocatore che conferma l’esito andato a buon fine della trattativa e che si aspetta solo l’annuncio sul sito del Milan per rendere ufficiale il trasferimento. Il Milan incasserebbe 64.5 milioni di euro mentre Kakà percepirà uno stipendio di 9 milioni a stagione per i prossimi 5 anni.

    24:00 Non ci sono piu fughe di notizie, Kaka è del Real Madrid l’annuncio arriverà nei prossimi giorni, l’attacco del Chelsea seppur piu allettante è arrivato troppo tardi