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  • Parma: la regia di Kerimov dietro alla cessione?

    Parma: la regia di Kerimov dietro alla cessione?

    Manca solo l’ufficialità ma i principali esperti del settore confermano che il Parma, per una cifra tra i 7 e gli 8 milioni più i debiti da ripianare è stata ceduta dal patron Ghirardi ad una cordata russo-cipriota operante nel settore degli idrocarburi. Il legame tra Russia e Cipro nei settori gas e petrolifero sono moltissimi e spesso si intrecciano anche con interessi ed investimenti in Italia quindi non è semplice trovare il bandolo della matassa che coinvolge anche una squadra di calcio.

    Era nell’aria già da qualche tempo che in Emilia, sponda gialloblù, qualcosa dovesse accadere dopo le grane piombate addosso alla società gestita da Ghirardi che a più riprese si è sentita accomunare da parole pesanti come macigni e dal significato inequivocabile di fallimento. E pensare che alla fine della stagione scorsa il Parma stava rivivendo una seconda vita con prospettive europee. La cordata russo-cipriota è rappresentata dall’avvocato Fabio Giordano che già oggi è stato presentato alla squadra e che verrà da subito inserito nell’organigramma societario con la carica di vice-presidente esecutivo, in pratica ha già in mano il potere di decisionale per preparare il nuovo corso parmigiano.

    L’ufficialità è attesa per la settimana prossima, quando si sarà deciso chi ricoprirà la carica di presidente, che ancora non si sa sé sarà un italiano o meno, un po’ come accadde alcuni mesi fa con l’affare Paparesta-Bari, e quindi si presenterà la nuova proprietà, al momento non sembra in bilico la posizione del D.S. Leonardi che comunque non avrebbe certo problemi a rimanere quale uomo guida nel mercato nella prossima finestra di gennaio.

    Sulejman Kerimov | Foto Web
    Sulejman Kerimov | Foto Web

    Gli indizi sull’identità della misteriosa cordata russo-cipriota non mancano, ma come detto sono nebulosi viste le tante trame che legano i due paesi nel settore degli idrocarburi, tuttavia la mano lunga della Gazprom che opera già nel settore calcistico con il rilevamento di diverse società in Europa e la massiccia sponsorizzazione della Champions League sono un precedente da non sottovalutare. Ecco che quindi legando insieme i fattori che si conoscono le strade sembrano portare alla figura di Sulejman Kerimov, azionista di Gazprom che a sua volta attraverso la Nafta-Moskva investe sul mercato cipriota con una quota pari al 20% della Aniket Investments Limited.

    Sulejman Kerimov condivide con Roman Abramovic la passione per il calcio o meglio il suo aspetto lucrativo, ne è amico ed al tempo stesso legatissimo partner commerciale, oltreché investitore del mercato delle risorse energetiche è anche un importante azionista della Sberbank, la più grande banca russa. Attualmente Kerimov è già proprietario dell’Anzhi, squadra che ha rilevato nel 2011 ma secondo voci insistenti non sarebbe molto soddisfatto della scelta fatta. Nel 2004 era stato avvicinato all’acquisizione della Roma, andata poi agli americani con James Pallotta, proprio su suggerimento di Roman Abramovic che in quel periodo stava rilevando il Chelsea.

    Insomma l’identikit di chi potrebbe essere il prossimo mecenate del Parma potrebbe essere il suo, in ogni caso per la squadra di Roberto Donadoni potrebbe trattarsi di una nuova rinascita che dovrà obbligatoriamente passare per importanti rinforzi nel mercato di gennaio. Del resto Ghirardi tranquillizzava tutti dicendo che il Parma entro febbraio si sarebbe tolto dai guai, in effetti la promessa pare mantenuta se la cordata russo-cipriota risulterà solida come sembra.

  • Milan apre alla Russia. Accordo commerciale con lo Spartak Mosca

    Il Milan raggiunge un accordo commerciale con lo Spartak Mosca, a darne notizia ufficiale è il sito della società rossonera con un comunicato nel quale specifica la portata dell’accordo:

    Due popolari società di calcio della Russia e dell’Italia, FC Spartak Mosca e AC Milan, hanno firmato un accordo di reciproca cooperazione nell’ambito delle relazioni sportive della durata di tre anni.

    L’accordo è stato firmato dall’Amministratore Delegato di FC Spartak Mosca Leonid Fedun e dal Vice Presidente Esecutivo di AC Milan Adriano Galliani e presuppone incontri regolari tra i rappresentanti dei Club che riguardano la presa in esame e la discussione di vari argomenti, tra i quali l’istituzione di “Giornate di Amicizia” che prevedono l’organizzazione di partite amichevoli tra le squadre dei rispettivi Settori Giovanili, tra la squadra dei “Veterani” di FC Spartak Mosca e “Milan Glorie” e, quando possibile, tra le Prime Squadre dei due Club.

    Le parti si sono accordate anche in merito all’organizzazione di campi di allenamento per bambini e ragazzi, scuole calcio nate dalla collaborazione tra Spartak Mosca e Milan (Milan Junior Camp). Quest’evento avrà luogo a Mosca per la prima volta.

    Lo scambio di esperienze si estenderà anche agli aspetti tecnici e medici, con particolare riferimento alla metodica di cura e riabilitazione dei calciatori in seguito agli infortuni.

    Spartak Mosca e Milan collaboreranno anche nel campo dello sviluppo dei Canali TV tematici dei rispettivi Club.

    E’ inevitabile comunque che dopo quest’accordo si torni a prospettare l’interesse del colosso russo Gazprom ad entrare nella società rossonera.

  • Milan – Gazprom: la stampa russa rilancia

    Il possibile passaggio di quote azionarie in casa Milan continua a tenere banco, nonostante le smentite sia da parte rossonera tramite la Fininvest che dal colosso russo di Gazprom i media sono sicuri che sotto traccia qualcosa si sta muovendo.

    Se in Italia è Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, ad alimentare i sospetti con una frase sibillina “se arriveranno offerte valuteremo” in Russia il maggior quotidiano sportivo “Sport Express” rilancia la trattativa definendo logica la smentita della società leader nella distribuzione del gas ma allo stesso si dice sicura dell’interesse commerciale di Gazprom in Europa.

    La trattativa tra il Milan e i russi non sarebbe infatti solo per mero interesse sportivo ma per affermarsi in Europa e la società rossonera potrebbe esser un ottima cartina di tornasole. Proprio in quest’ottica vanno viste gli altri investimenti sportivi con lo Zenit in patria e con lo Schalke 04 in Germania.

    Il quotidiano russo sostiene che “può darsi che Gazprom non si comporti da ipocrita negando le trattative con il Milan: una cosa è negare le trattative e un’altra è acquistare le azioni, non in seguito alle trattative ma ad accordi già raggiunti. È del tutto possibile che il Milan possa piacere a Gazprom indipendentemente dalle prospettive di sviluppo del calcio russo, ma solo come un oggetto del rafforzamento dell’influenza commerciale del consorzio statale sui partner europei”