Tag: Gay

  • Giocatore Bundesliga fa outing: “Sono gay ma non posso dirlo”

    Giocatore Bundesliga fa outing: “Sono gay ma non posso dirlo”

    Gli omosessuali non hanno certo vita facile in Italia ma sembra proprio che il problema sia esteso anche all’estero e precisamente in Germania: nella giornata di ieri infatti un giocatore che milita in Bundesliga avrebbe dichiarato di essere costretto a condurre una vita praticamente doppia dove a casa sta con il suo fidanzato mentre in campo deve mantenere la figura di maschio eterosessuale.

    “Sono omosessuale, ma sono costretto a recitare ogni giorno. Se la mia sessualità diventasse pubblica non sarei al sicuro, ma non so se sarò in grado di mantenere per tutta la carriera questa continua tensione fra il modello di giocatore eterosessuale e la possibile scoperta”.

    Dichiarazioni che lasciano pensare che si tratta di un calciatore giovane e ben noto al pubblico, il quale mette sul piatto una realtà purtroppo amara: gli omosessuali sono ancora visti male da gran parte della popolazione mondiale, nonostante il numero di coloro che sono riusciti a venire allo scoperto sia elevato.

    Angela Merkel © ODD ANDERSEN/AFP/GettyImages

    “Chi potrebbe mai spiegare alla folla indignata prima della partita che i gay in realtà sono uomini assolutamente normali e poi scendere tranquillamente in campo? Inimmaginabile. Se non devi andare allo stadio il giorno dopo puoi dire tutto. Forse se tutti uscissero allo scoperto la portata del problema sarebbe minore, ma ho poche speranze che accada. Un po’ di normalità mi renderebbe felice, potere semplicemente andare con un partner futuro in un ristorante pubblico: sarebbe un sogno”.

    Il problema quindi non sono ne i compagni di squadra ne i famigliari ma purtroppo sono i tifosi, ancora una volta grandi protagonisti di questo sport. A rassicurare i giocatori è però intervenuta la Merkel, la quale ha voluto tranquillizzare tutti coloro che hanno paura del giudizio, invitandoli a fregarsene e ad uscire allo scoperto per vivere una vita serena:

    “Tutti coloro che si assumono il rischio e che hanno il coraggio devono sapere che vivono in un paese dove non c’è nulla da temere. È il mio messaggio politico. Possiamo dare un segnale forte: non abbiate paura”.

  • Anja Paerson, gay e mamma finalmente felice

    Anja Paerson, gay e mamma finalmente felice

    L’ex super campionessa del circo bianco in gonnella, la svedese Anja Paerson, si confessa a 360° durante un talk show alla radio pubblica svedese, dichiarando al mondo intero di essere gay e di voler diventare mamma.

    L’ indiscrezione dell’omosessualità della svedese circolava da tanto tempo all’interno del mondo dello sci con la Paerson che, abbandonata l’attività agonistica la scorsa stagione, finalmente può liberarsi di un peso insopportabile.

    La due volte vincitrice della coppa di cristallo e pluricampionessa olimpica (ricordiamo piacevolmente l’oro nello slalom a Torino 2006) e mondiale (sette ori iridati e dominatrice dei mondiali in casa sua, ad Are nel 2007), non si rese conto subito della sua vera identità sessuale, galeotto fu l’incontro nel 2005 con una giovane connazionale di nome Filippa. Tra le due scoppiò subito una bella amicizia che con il passare del tempo diventò sempre più profonda e intima. Una realtà sicuramente difficile non tanto da accettare, perché l’identità sessuale non si trasforma durante la vita ma si acquisisce dalla nascita, ma quanto riuscire a superare quella barriera di “vergogna” ed “imbarazzo” che l’ignoranza umana purtroppo crea nonostante comunque si siano fatti notevoli passi avanti.

    Anja Paerson ©SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images

    adesso il mio sogno è tornare in Svezia e vivere felice finalmente con la mia compagna Filippa, e so anche cosa farò in futuro, la mamma”, “ero follemente innamorata di Filippa ma era dura e non volevo accettare questa situazione ma non pensavo che il mio cuore potesse battere così per una donna”.

    queste le dichiarazioni della Paerson che annuncia anche di voler affrontare una grande e nuove sfida,  e cioè quella di poter avere un figlio con la consapevolezza di poter vivere liberamente la propria omosessualità, senza essere più attorniata dalle continue voci che le hanno reso la vita fuori e dentro l’attività agonistica, sicuramente non facile.