Tag: Gasperini

  • Inter-Trabzonspor ultime e probabili formazioni. Difesa a 4 e Sneijder

    Inter-Trabzonspor ultime e probabili formazioni. Difesa a 4 e Sneijder

    Servono risultati e urgentemente! Questo dev’essere stato il Gasperini pensiero negli ultimi due giorni a seguito della sonora sconfitta contro il Palermo. Nessun altro sport come il calcio offre occasioni di rivincita con soli tre giorni di tempo. Stasera infatti direttamente da San Siro, la nuova Inter targata Gasp fa il suo debutto stagionale in casa propria a Milano e nella cornice europea della Champions League contro una modesta squadra turca, il Trabzonspor (eliminata al terzo turno dal Benfica e ripescata per l’esculsione del Fenerbhaçe).  

    Vietato sbagliare è il messaggio lanciato poco implicitamente dal presidente nerazzurro Massimo Moratti ai suoi giocatori e in primis al suo tecnico, perché la partita contro il Palermo, come definiscono fonti vicine al numero uno interista, non sia stato affatto gradita, a prescindere dal risultato, ma soprattutto per le solite falle difensive evidenziate.

    INTER– Stasera più che mai Gasperini dovrà fare un’inversione di rotta, abbandonando il suo tanto amato modulo con la difesa a tre uomini, adattando la sua filosofia calcistica ad una formazione che fornisca più garanzie. I risultati e i numeri ovviamente non sono dalla sua parte, considerando prima di tutto le amichevoli estive, con le sonore sconfitte contro il Manchester City e contro il Chievo, evidenziando in seguito  le due prime batoste stagionali in partite ufficiali come la finale di SuperCoppa Italiana persa proprio contro il Milan e la prima di campionato contro il Palermo. Ognuno di queste partite è finita con un passivo mai inferiore ai tre gol, quindi si potrà ancora parlare di tempo degli esperimenti in casa nerazzurra se dovesse arrivare anche stasera un altro risultato negativo? Gasperini sembra aver capito il messaggio e stasera sembra voglia scendere in campo con un 4-3-3 più adeguato ai suoi uomini. Nella nuova difesa a quattro dovrebbero figurare Lucio e Ranocchia al centro, concedendo un turno di riposo a Samuel, con a supporto sulle fasce Jonathan e Nagatomo. A centrocampo rimangono i dubbi maggiori, poiché se il Gasp dovesse puntare sul rombo ci sarebbe spazio per Sneijder dietro le due punte, mentre con un centrocampo a tre, l’olandese slitterebbe in avanti, e in mediana ci sarebbero Cambiasso, capitan Zanetti e il ballottaggio tra Obi, Alvarez e Stankovic in lotta per una maglia. Davanti con l’ipotesi tridente dovrebbero giocare Pazzini, non utilizzato a Palermo , con Zarate e Sneijder ai lati; con l’ipotesi due punte potremmo vedere insieme l’accoppiata Pazzini Milito a scapito dell’ex laziale apparso davvero spento contro il Palermo.

    TRABZONSPOR- La squadra turca che di primo impatto può sembrare un avversario facile, potrebbe riservare non poche insidie ai nerazzurri. Il Trabzonspor guidato dallo squalificato Senol Gunes scenderà in campo con un  4-2-3-1, cercando di fare male all’Inter sfruttando le ripartenze dei suoi giocatori. Gunes tecnico molto abile (arrivò terzo con la Turchia nel Mondiale nippo-coreano del 2002) sta sciogliendo gli ultimi nodi sugli uomini da mandare in campo, soprattutto in vista degli indisponibili con il forfait del giocatore migliore, Burak Yilmaz.  Questi i possibili titolari: Tolga tra i pali,  Celustka, Giray, Glowacki, Cech a comporre il quartetto di difesa, con un centrocampo molto robusto per arginare le avanzate nerazzurre: Serkan, Colman, Zokora, Sapara . Attenzione nella zona avanzata del campo dove troviamo i nomi più altisonanti: Halil Altintop fratello gemello dell’Altintop in forza al Real Madrid e Paulo Henrique brasiliano prelevato dall’Atletico Mineiro in ballottaggio con Vittek, nome che riporta alla memoria la disfatta azzurra nei mondiali sudafricani, poiché proprio l’attaccante slovacco segnò la doppietta che condannò gli azzurri di Lippi.

    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Jonathan, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Obi (Stankovic); Zarate, Pazzini, Sneijder.

    TRABZONSPOR (4-2-3-1): Tolga; Celutska, Glowacki, Giray, Cech; Serkan, Colman, Zokora, Sapara; Altintop, Henrique. All. Gunes.

  • Inter-Trabzonspor, per Gasperini è l’ora della verità

    Inter-Trabzonspor, per Gasperini è l’ora della verità

    Il match di Champions League tra Inter e Trabzonspor è alle porte e per Gasperini l’affaire modulo rischia di trasformarsi in esonero. Sono già noti i malumori del Presidente Moratti che ha mal digerito la sconfitta col Palermo e quel modulo che probabilmente limita le potenzialità della squadra.

    Massimo Moratti ©Valerio Pennicino/Getty Images
    IL PROBLEMA DEL MODULO. Il 3-4-3 del tecnico di Grugliasco sembra il maggior imputato dell’inizio di stagione zoppicante. Posto che serve tempo alla squadra per metabolizzare movimenti e schemi tattici del nuovo assetto, ciò che non convince è l’adattabilità degli interpreti in rosa a questo sistema di gioco. Un punto cruciale è l’utilizzo di Wesley Sneijder. Il talento olandese, infatti, è il numero 10 tipo. L’uomo che gioca dietro alle punte, il trequartista che sta scomparendo pian piano nel calcio moderno. E’ un calciatore che ama ricoprire la zona centrale del campo per ispirare i compagni con le sue intuizioni geniali, quei passaggi in profondità che eludono il fuorigioco e regalano uno contro uno col portiere agli attaccanti. Può vantare enormi qualità come palleggiatore ed ha superba visione di gioco e rapidità di decisione nel fare il passaggio giusto. Tutte caratteristiche che non si adattano al ruolo dell’ala dove Gasperini lo posiziona per rimanere fedele alla propria idea di squadra. Sneijder non ha nel Dna calcistico il cambio di passo e il cross dal fondo. Mal digerisce il lavoro di elastico tra attacco e centrocampo da fare sull’esterno anche perchè è dispendioso e ne limita lucidità e creatività. E infatti come visto contro il Palermo anche se schierato sulla fascia sinistra tende ad accentrarsi e a ricoprire la sua posizione naturale di trequartista. Questo movimento inevitabile rischia di ingolfare il centrocampo e di lasciare spazio sull’esterno agli avversari. Al momento Snejder dietro alle punte è  la cosa miglior che l’Inter riesce ad offrire in fase di attacco, ma non si concilia col 3-4-3. Altro aspetto importante potrebbe essere il ruolo di Maicon che l’allenatore dell’Inter farà giocare più avanzato come quarto di centrocampo. L’impressione è che il brasiliano riesca ad esprimere al meglio la propria esplosività partendo da terzino puro. Fa della progressione la propria forza, infatti, e per sprigionarla ha bisogno di grandi spazi che riesce a trovare solo dalla retroguardia. Altri interrogativi riguardano una difesa a 3 composta da giocatori di grande esperienza come Walter Samuel, ma non più capaci della reattività richiesta per bloccare da soli i guizzi degli attaccanti. In passato le diagonali difensive dei due terzini hanno risolto molte situazioni delicate all’Inter di Mourinho, ma anche di Leonardo. A condire il problema difensivo, poi, c’è stata la scelta di Gasperini di schierare Javier Zanetti nei tre dietro lasciando in panchina il giovane Ranocchia che sarebbe perfetto in una difesa di questo tipo. Restano, poi, da stabilire le situazioni di Zarate e di Pazzini. Per l’argentino, sostituito dopo solo mezz’ora nell’esordio in campionato, oltre al dubbio in merito al suo valore assoluto c’è un dilemma tattico. La domanda è si sia in grado di fare le due fasi difensiva e offensiva sulla fascia come vuole il 3-4-3 gasperiniano. Nell’esperienza laziale, infatti, era il calciatore più talentuoso del team e per questo poteva permettersi cali di intensità e fasi di anonimato durante i match alternati a sprazzi di vivacità. Ma proprio questa scarsa attitudine al sacrificio e alla partecipazione al gioco di squadra avevano indotto Edi Reja a relegarlo in panchina in diverse occasioni. Nel caso di Pazzini l’esclusione contro il Palermo potrebbe essere stata dettata soltanto da questioni di turn over in vista dell’Europa che conta. Certo è che l’ammirazione del Gasp per Diego Milito è nota a tutti. Inoltre l’argentino è l’attaccante che più di tutti conosce il calcio del tecnico e più di tutti ne sa interpretare filosofia e meccaniche. Ma in casa Inter un Pazzini panchinaro non è pensabile come lo stesso Moratti ha fatto trapelare.

  • Gasperini chiede rinforzi: Branca a Madrid per Forlan e Kakà

    Gasperini chiede rinforzi: Branca a Madrid per Forlan e Kakà

    Inter ancora in vacanza a meno di una settimana di distanza dall’inizio del campionato. La squadra nerazzurra guidato da Gasperini fatica e soffre contro l’Olympiaos, agguantando solo nel finale grazie ai gol di Pazzini un pareggio sul punteggio di 2 a 2. Proprio il tecnico ex Genoa che si era sempre detto tranquillo e soddisfatto in merito all’attuale rosa e al mercato attuato dalla società, inizia a vacillare e lancia dei segnali molto chiari ai vertici alti: Venduto un campione come Eto’o adesso rimangono dieci giorni per rinforzare la squadra.

    ©Getty Images
    RINFORZI NECESSARI–  E’ proprio nel post partita che l’allenatore nerazzurro analizzando il brutto pareggio contro i greci, lancia una richiesta d’aiuto negli ultimi giorni di mercato disponibili: “Eto’o? Perdiamo un giocatore di grande valore, ma questa Inter può essere costruita diversamente.- sono chiare le parole di Gasperini ai microfoni Sky-  E’ chiaro che il reparto offensivo è quello che alza il reparto della squadra. Senza Eto’o l’Inter ha tanti altri giocatori di valori, la forza di questa squadra è sempre stata l’unione dei campioni che hanno composto questo gruppo, ora dovremo recuperare chi è fuori e avremo probabilmente la possibilità di rinforzarci. Al momento siamo pochi, anche a centrocampo siamo contati soprattutto dovendo affrontare tantissime partite, anche in attacco. La società sa benissimo cosa fare, la squadra andrà completata anche con alternative che devono rientrare”. Il messaggio del tecnico è molto chiaro: servono un difensore (con in pole il difensore belga Vertonghen), un centrocampista e due attaccanti esterni. Vediamo nel dettaglio gli ultimi nomi accostati all’Inter. KAKA’ IN NERAZZURRO- Le voci che arrivano dalla Spagna e più precisamente dal quotidiano sportivo Marca parlano di una vera e proprio bomba di mercato: Branca volerebbe a Madrid per trattare l’acquisto di Forlan, e proverebbe al tempo stesso con l’avallo di Mourinho a strappare alle merengues l’ex milanista Kakà. Il costo del cartellino del brasiliano dopo l’ultima deludente stagione e le prime panchine stagionali si è deprezzato da 40 a 30 milioni di euro. Operazione suggestiva ma che risulta difficilmente realizzabile, per due motivi precisi: il primo  è l’ingaggio elevato del brasiliano che avrebbe un onere finanziario davvero ingestibile per le casse nerazzurre, proprio nel momento di alleggerimento dovuto alla vendita di un giocatore dall’ingaggio faraonico come quello di Eto’o; il secondo riguarda il costo dell’operazione, considerando che l’Inter difficilmente spenderà tutto il tesoretto dell’affare Eto’o in un unico acquisto. Attenzione però alle sirene inglesi, poiché se dovesse partire anche Sneijder in direzione Manchester United, il discorso potrebbe essere diverso, KUYT  TORNA DI MODA- Non bastassero queste ultime in descrizioni, dall’Olanda arriva un’importante conferma di un nuovo colpo di fiamma dell’Inter su Dirk Kuyt. L’olandese già corteggiato e cercato ai tempi di Benitez potrebbe rientrare nel piano tattico e nel sistema di gioco ideale previsto da Gasperini. Come riporta in anteprima il sito Fc Inter News.it Rob Jansen, procuratore dell’esterno olandese intervistato dalla televisione olandese RT ha dichiarato: “L’Inter ha fatto un’offerta interessante. Dirk deve pensarci bene. Comunque, i due club devono però ancora trattare”. Aggiungendo in seguito come in realtà le possibilità di vedere concluso l’affare siano non superiori al venti per cento. I SOLITI NOMI– Forlan, Tevez, Casemiro e Palacio: questo il poker d’assi sempre più vicini a vestire il nerazzurro. Ma quali sono le reali possibilità di conclusione di queste trattative? Per Forlan le possibilità di approdo ad Appiano Gentile sono in notevole aumento giorno dopo giorno, nonostante un possibile assalto del Paris Saint Germain con Leonardo in pressing sul bomber dei Colchoneros. Tevez nonostante sia sceso in campo contro il Bolton non nasconde la sua insoddisfazione e vorrebbe lasciare l’Inghilterra definitivamente, ma i nerazzurri accetterebbero solo l’ipotesi prestito evitando il salasso relativo al cartellino dell’argentino valuto più di 40 milioni di euro. Ancora non del tutto tramontate le possibilità di vedere Palacio salutare i tifosi del Genoa per riabbracciare il suo vecchio allenatore, con l’ipotesi di strappare a Preziosi anche Kucka sin da subito. Capitolo finale su Casemiro, su cui è forte l’interesse della Roma, e con i nerazzurri intenzionati ad acquistarlo parcheggiandolo al Genoa in prestito appunto per avere Kucka nell’immediato. Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Supermercato Inter: via Eto’o, Sneijder e Milito. La rivoluzione di Moratti

    Supermercato Inter: via Eto’o, Sneijder e Milito. La rivoluzione di Moratti

    C’è aria di rivoluzione totale in casa Inter. Il mercato mai come in questi giorni potrebbe consegnare una nuova squadra, totalmente ridisegnata al nuovo tecnico Gian Piero Gasperini. Infatti attraverso le ultime indiscrezioni giornalistiche e le ultime dichiarazioni degli stessi diretti interessati si prevede una diaspora di campioni, con addii molto pesanti.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Se la società saprà ripetere il caso Ibra, monetizzando al massimo l’addio di un suo giocatore simbolo e reinvestendo gran parte del denaro per creare una rosa in grado di vincere tutto, sarà solo il tempo a dircelo. La paura di vedere i nerazzurri diventare una squadra supermarket sta comunque prendendo realmente piede negli incubi di tutti i tifosi interisti. ETO’O IN RUSSIA- Sembrava si parlasse di fantamercato quando si accostava il nome altisonante di un campione stellare come quello di Eto’o ad una squadra semisconosciuta russa come L’Anzhi. Invece la situazione è in completa evoluzione, e la trattativa è molto più concreta di quanto chiunque potesse immaginare. Gli emissari del club russo sono tornati all’attacco, proponendo al giocatore cifre davvero irrinunciabili, calcolando 20 milioni netti per un quadriennale si parla di 80 milioni di euro solo di ingaggio per Eto’o. All’Inter che chiede 40 milioni di euro per privarsi del giocatore sarebbe stata fatta un’offerta ancora non coerente con le richieste. Basti pensare che se meno di due settimane fa il primo grande innamorato di Eto’o, lo stesso presidente Massimo Moratti parlava dell’attaccante nerazzurro come unico incedibile e invece ieri uscendo dai suoi uffici della Saras ha rilasciato queste dichiarazioni che fanno capire come l’addio di Samuel sia davvero una cosa realizzabile nel giro di poco tempo: “L’offerta si può definire interessante, intelligente, congrua al valore del giocatore – ha detto Moratti – Non mi permetto di giudicare se è un’offerta indecente o meno, ma posso dire che è intelligente e dà valore al nostro giocatore Abbiamo tanti giocatori di alto valore, dunque è normale che arrivino numerose offerte. Valuteremo in questi giorni insieme ad Eto’o e ai nostri dirigenti. Se ho parlato con Samuel? Sì, tempo fa”. Lo stesso agente del calciatore Claudio Vigorelli parlando del proprio assistito in Russia, al portale Sports.ru, ha spiegato come tra il giocatore e la società russa l’accordo sia praticamente fatto: “Abbiamo quasi raggiunto l’accordo con l’Anzhi . Ora spero che le due società si accordino tra loro. Comunque, le cifre che la stampa ha messo in giro non corrispondono alla realtà”, SNEIJDER – Altra gatta da pelare in casa Inter, riflettendo sul futuro prossimo dell’olandese Wesley Sneijder che continua a rilasciare interviste, nelle quali non fa altro che alimentare le possibilità di un suo approdo a Manchester. Le ultimissime dichiarazioni arrivano da un’intervista al canale Sky Sports inglese: “La situazione è cambiata poco rispetto all’anno scorso. Ci sono delle possibilità che io possa rimanere all’Inter anche quest’anno, ma qualora ci fosse un’offerta importante, l’Inter la potrebbe prendere in considerazione e potrebbe anche vendermi”. Alla domanda sul suo addio dai nerazzurri, il centrocampista olandese risponde con molta fermezza: “No, non dipende da me, ma dall’Inter”.  Chiusura nel finale su una possibile chiamata del Manchester United?: “Di certo non direi di no”.  Secondo le ultime indiscrezioni del Daily Mirror stamani gli emissari dello United sarebbero a Milano per tentare l’affondo vincente e strappare Sneijder all’Inter. MILITO MARIGA E SANTON– Non bastassero questi addii difficilmente digeribili dai tifosi interisti, la Gazzetta dello Sport stamane riporta sulle sue pagine altri movimenti di mercato in uscita in casa nerazzurra. Il Principe Milito sarebbe stato richiesto dal Galatasaray e dai russi del Rubin Kazan, con l’Inter che starebbe pensando all’italo brasiliano Amauri per sostituirlo. Il centrocampista keniota Mariga che con Gasperini non è riuscito a trovare molto spazio sarebbe diretto in Spagna, direzione Real Sociedad per una cifra vicina ai 6 milioni di euro. Per il terzino italiano che un solo un paio di anni fa tutti paragonavano a Facchetti si prevede un’altra stagione lontana dalla maglia nerazzurra, con un possibile prestito con diritto di riscatto in Germania, dove Schalke 04 e Amburgo sarebbero le prime in lista per averlo. Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Milan campione in rimonta. L’Inter dura solo un tempo

    Milan campione in rimonta. L’Inter dura solo un tempo

    Futuro più nero che azzurro per Gasperini che prende la prima battuta di arresto impattando contro lo squadrone rossonero guidato da Allegri. Niente di irrecuperabile ovviamente, calcolando che siamo al 6 di Agosto, ma ignorare questa sconfitta potrebbe essere l’errore peggiore per il prossimo inizio di campionato interista. Qualche indicazione? La difesa a 3 ha retto solo un tempo e la condizione dei nerazzurri è sembrata decisamente precaria nella ripresa.

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    Allegri e i suoi ragazzi dal canto loro hanno dimostrato di aver ancora una grande fame di vittorie e soprattutto dopo un primo tempo bruttino hanno saputo trasformarsi e risorgere nella ripresa dimostrando il loro reale valore. Una partita da Jekyll e Mr Hide per entrambe le formazioni, ma alla fine a spuntarla è stato il Milan molto più incisivo e freddo sotto porta. Le correzioni di Allegri hanno avuto il giusto effetto sulla partita e Galliani sicuramente avrà apprezzato. Novità nell’undici titolare nerazzurro con Gasperini che sorprende tutti scegliendo una formazione con due uomini alle spalle dell’unica punta Eto’o. Pazzini a riposo dunque e colpo di scena finale la presenza di Dejan Stankovic dato per indisponibile fino a pochi minuti prima della sfida. Nessuna sorpresa invece per il Milan, con Allegri che opta per un 4-3-1-2 e come già previsto lancia dal primo minuto Robinho bocciando in parte Pato. PRIMO TEMPO- Rossoneri che sprecano il primo match ball al 6’ quando Ibra attira su di se  tre difensori nerazzurri e serve un assist perfetto a Robinho solo in area. Il brasiliano non ha la giusta freddezza e spara alto facendo tirare un sospiro di sollievo al portiere nerazzurro. Ammonito Gattuso al 19’ per un fallo molto ingenuo su Alvarez. Non passa nemmeno un minuto e il centrocampista calabrese commette un altro brutto fallo su Obi rischiando moltissimo e scatenando molti nervosismi tra le file nerazzurre. GOAL! Gioiello di rara bellezza il gol realizzato da Sneijder al 22’. L’olandese mostra il suo colpo migliore in terra cinese, calciando una punizione nell’angolino alto alle spalle di Abbiati. Il portiere rossonero tocca il pallone ma non riesce ad evitare che la palla superi la linea, facendo urlare di gioia i tifosi interisti. È sfortunato il Milan al 40’ quando Ibra servito in area dall’assist di Abate colpisce di testa a colpo sicuro e solo il palo gli nega l’emozione del goal. Finale all’arrembaggio per i rossoneri che provano a rimettere la partita in parità presentandosi in avanti con molta più convinzione e pericolosità. Il risultato non cambia e si va a riposo con l’Inter in vantaggio. SECONDO TEMPO- Si torna in campo con le stesse formazioni, con i nerazzurri che scelgono un modulo più protettivo, optando per una difesa a quattro e un centrocampo in linea con Sneijder unico uomo alle spalle di Eto’o. Rossoneri più incisivi nei primi minuti con una maggiore intensità di gioco rispetto al primo tempo. GOAL! È il 60’ quando  Il Milan trova il goal con una manovra splendida, e riporta con Ibra il risultato sul pari. Robinho serve in area un pallone a Seedorf che scavalca con un cross Julio Cesar e trova il colpo di testa in tuffo di Ibra a gonfiare la rete. Milan 1 Inter 1.  Rossoneri completamente trasformati rispetto al primo tempo, riuscendo a mettere in seria difficoltà l’undici interista. GOAL! Al 69’ Uno due del Milan devastante con un gran tiro di Pato in diagonale a trovare prima la parata di Julio Cesar e poi il palo. Il portiere carioca non può nulla sulla zampata vincente in scivolata del BOA Kevin Prince Boateng. Milan 2 Inter 1. Rossoneri galvanizzati e devastanti nel giro di pochi minuti. Soffre moltissimo l’Inter e Gasperini butta nella mischia anche Pazzini provando a riportare la partita sul pari. Poca convinzione nei nerazzurri che non riescono a trovare l’affondo vincente nel finale provando ad affacciarsi davanti ma senza pungere. Game over a Pechino con i rossoneri che trionfano sull’Inter vincendo 2 a 1 e aggiudicandosi la loro sesta Supercoppa Italiana.

  • Supercoppa Italiana: Milan-Inter ultime e probabili formazioni

    Supercoppa Italiana: Milan-Inter ultime e probabili formazioni

    La Cina non è mai stata così vicina: ore 14 italiane, occhi puntati sul Bird’s Nest, (lo stadio nazionale cinese) per il primo assaggio di calcio italico in piena estate. Per la prima volta nella sua storia la Supercoppa Italiana sarà contesa tra Milan e Inter.  È un derby che entrambe le squadre vogliono vincere a tutti i costi per partire con il piede giusto e portare a casa il primo titolo stagionale.

    ©Paolo Bruno/Getty Images
    Vediamo nel dettaglio come Allegri e Gasperini abbiano in mente di giocarsi le proprie carte. Milan – Rossoneri che scenderanno in campo con il modulo che gli ha permesso di vincere il tricolore nella passata stagione. Difesa a 4 con l’unica assenza dell’ultimo arrivato Taiwo che lascia lo spazio sulla fascia a Gianluca Zambrotta. Centrocampo solido con la garanzia di Van Bommel e Gattuso e la qualità di Boateng e l’evergreen Seedorf. In attacco resta il rebus maggiore da sciogliere con il ballottaggio tutto brasiliano tra Pato e Robinho. Ibra è intoccabile e Robinho sembra comunque esser leggermente in vantaggio.  (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso, Van Bommel, Seedorf; Boateng; Ibrahimovic, Robinho. A disp.: Amelia, Antonini, Bonera, Emanuelson, Ambrosini, Cassano, Pato. All.: Allegri. Inter – Gasperini ha le idee chiare e la scelta di schierare la difesa a 3 non viene minimamente considerato un rischio. Con i sudamericani in vacanza obbligata e il forfait di Stankovic per infortunio il centrocampo sarà reinventato con Thiago Motta e Zanetti a dare copertura al terzetto difensivo. Sneijder secondo le ultime indiscrezioni della Gazzetta dello Sport dovrebbe giocare la sua ultima partita in nerazzurro per poi accasarsi al Manchester City alla corte di Roberto Mancini. In attacco dubbi anche per i nerazzurri con Eto’o unico inamovibile. Pandev parte favorito per il ruolo di esterno ma occhio alla corsa e agli inserimenti di Castaignos. (3-4-3) Julio Cesar; Ranocchia, Samuel, Chivu; Santon, Thiago Motta, Zanetti, Obi; Sneijder, Pazzini, Eto’o, Pandev. A disp.: Castellazzi, Faraoni, Caldirola, Muntari, Alvarez, Castaignos. All.: Gasperini.