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  • De Angelis trionfa a Phillip Island

    De Angelis trionfa a Phillip Island

    E’ Alex De Angelis a imporsi nel terz’ultimo appuntamento stagionale sul circuito di Phillip Island, in Australia. Il pilota sanmarinese vince beffando nel finale il tedesco Stefan Bradl, che comunque ritorna in vetta alla classifica mondiale complice il terzo posto di Marc Marquez.

    Alex De Angelis | © Mirco Lazzari / Getty Images
    Lo spagnolo ha tuttavia corso una grande gara, partendo dal fondo dello schieramento a causa della penalizzazione di 1 minuto inflittagli per l’errore nelle qualifiche del sabato, è riuscito ugualmente a risalire fino ad agguantare almeno un terzo posto che lo tiene ancora in gioco per il mondiale. Ai piedi del podio Claudio Corti, che deve accontentarsi della bella bagarre proprio con lo spagnolo, ma che alla fine non gli ha dato la gioia del terzo posto. Soltanto un deludente ottavo posto per Andrea Iannone. Ordine d’arrivo 1 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 39:44.774 2 65 STEFAN BRADL KALEX VIESSMANN KIEFER RACING +1.358 3 93 MARC MARQUEZ SUTER TEAM CATALUNYA CAIXA REPSOL +6.362 4 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +6.475 5 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +14.815 6 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +15.155 7 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM +15.261 8 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +16.047 9 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +16.331 10 72 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 +20.337 11 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 +22.081 12 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +26.248 13 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 +29.295 14 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 +30.203 15 3 SIMONE CORSI FTR IODA RACING PROJECT +30.745 16 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM +30.776 17 88 RICARD CARDUS MORIWAKI QMMF RACING TEAM +30.784 18 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING +43.520 19 80 AXEL PONS PONS KALEX PONS HP 40 +47.064 20 35 RAFFAELE DE ROSA SUTER NGM FORWARD RACING +50.357 21 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +50.364 22 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +1:04.747 23 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO +1:04.907 24 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX +1:19.734 25 20 IVAN MORENO SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 1 Lap 26 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM 1 Lap 27 56 BLAKE LEIGH-SMITH FTR BRP RACING 1 Lap 28 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap

  • Stoner week-end perfetto. Vittoria e titolo mondiale

    Stoner week-end perfetto. Vittoria e titolo mondiale

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari / Getty Images
    Giornata di gloria per Casey Stoner che si aggiudica nel Gran Premio di casa di Phillip Island il secondo titolo mondiale, il primo con la Honda dopo quello conquistato con la Ducati. Il pilota australiano dopo la pole conquistata ieri completa un week-end perfetto andando a vincere in solitaria davanti al suo pubblico nel giorno del suo 26esimo compleanno, giornata impreziosita appunto dalla conquista del titolo mondiale. Il compito del canguro australiano è stato agevolato soprattutto dall’assenza di Ben Spies, infortunatosi durante il turno di prove, e soprattutto dal forfait di Jorge Lorenzo che ha dovuto rinunciare a correre la gara a causa di una brutta caduta nel warm-up che gli ha procurato una brutta lesione all’anulare della mano sinistra. Senza lo spagnolo a Stoner sarebbe bastato un sesto posto per chiudere in anticipo i conti mondiali, ma ha preferito chiudere in bellezza davanti al suo pubblico. Nona vittoria stagionale e quinta consecutiva per il portacolori della Honda, che chiude l’era delle 800 cosi come l’aveva iniziata, e cioè vincendo il titolo mondiale. In seconda posizione Marco Simoncelli che proprio nell’ultima parte di gara beffa il connazionale Andrea Dovizioso. Completa il dominio HRC Daniel Pedrosa, deludente a 13 secondi dal leader. Alle spalle della colonia Honda, Colin Edwards con la prima delle Yamaha, davanti a Randy De Puniet che fa meglio del suo ufficiale Nicky Hayden soltanto settimo. Terminano la gara soltanto in dieci piloti: ottavo Toni Elias davanti a Capirossi e Karel Abraham. Gara molto caotica, che miete molte vittime illustri a causa dell’asfalto resi viscido dalla pioggia. A parte Stoner, che sembra andare sul bagnato come sull’asciutto, ne fanno le spese Abraham che però cade e si rialza, Bautista, Aoyama e Crutchlow. Sfortunato invece Valentino Rossi, che complice l’assenza delle due Yamaha ufficiali stava lottando per le posizioni di vertice, ma la Ducati di piegare proprio non ne vuole sapere e dopo un sorpasso a Bautista nel 14esimo passaggio cade in terra mentre si trovava in quinta posizione. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   STONER HONDA 42:02.425
    2.   SIMONCELLI HONDA +2.210
    3.   DOVIZIOSO HONDA +2.454
    4.   PEDROSA HONDA +13.160
    5.   EDWARDS YAMAHA +30.886
    6.   DE PUNIET DUCATI +48.800
    7.   HAYDEN DUCATI +1:16.314
    8.   ELIAS HONDA +1 GIRO
    9.   CAPIROSSI DUCATI +1 GIRO
    10.   ABRAHAM DUCATI +2 GIRI
    11.   BAUTISTA SUZUKI RIT
    12.   AOYAMA HONDA RIT
    12.   CRUTCHLOW YAMAHA RIT
    14.   ROSSI DUCATI RIT
    15.   LORENZO YAMAHA NP
    16.   SPIES YAMAHA NP
  • Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Dopo essersi preso una pausa nello scorso Gran Premio del Giappone a Suzuka Sebastian Vettel torna a dettare legge e lo fa imponendosi senza alcuna discussione nel Gran Premio di Corea sul circuito di Yeongam, festeggiando nel migliore dei modi il titolo conquistato la settimana scorsa. Il campione tedesco si sbarazza già dalla partenza della McLaren di Lewis Hamilton che non sfrutta a dovere la sua pole position facendosi beffare dopo poche curve, e prende il largo giro dopo giro sfruttando la superiorità della lattina volante che si impone in testa alla gara dall’inizio alla fine. Neanche la safety-car, entrata in pista al 19esimo giro per un incidente che ha messo fuori causa Michael Schumacher e Vitaly Petrov, ha scombussolato i piani del bicampione del mondo che ha mantenuto la freddezza necessaria per arrivare fino in fondo al comando stampando proprio all’ultimo giro un formidabile miglior giro della gara in 1:30.605. Soltanto Alonso, durante il valzer dei pit-stop, è stato in grado di soffiargli la prima posizione, seppur per sole due tornate. Vettel conquista con la vittoria odierna il suo 20esimo successo in carriera eguagliando nella classifica di tutti i tempi il finlandese Mika Hakkinen, regalando alla Red Bull il secondo titolo mondiale

    Sebastian Vettel | © Clive Mason/Getty Images
    Con il suo decimo sigillo stagionale Vettel vede sempre più da vicino Michael Schumacher, che detiene il record con ben 13 successi in una sola stagione. Gli toccherà vincere tutte e tre le gare rimanenti per eguagliare il sette volte campione del mondo, impresa che si presenta difficile ma non impossibile per il binomio campione del mondo. Alle spalle dell’inarrivabile Vettel è stata vera battaglia tra Lewis Hamilton e Mark Webber. L’australiano, ritrovatosi terzo dopo il primo pit-stop, le ha provate tutte per superare l’inglese che però ha resistito da campione, questa volta senza commettere alcuna scorrettezza. Visto il potenziale che presenatva oggi la Red Bull la prestazione di Hamilton è stata super. L’apice della lotta fra i due è culminato al 34esimo giro, al rientro in pista dopo una doppia sosta ai box, Webber cerca di sfruttare un errore di Hamilton alla curva quattro affiancandolo e percorrendo quattro curve praticamente appaiati, ma l’inglese è riuscito a resistergli costringendolo a rinunciare al sorpasso. Duello che si ripete al 49esimo giro quando Webber riesce a superare momentaneamente Hamilton alla curva 1 sfruttando anche l’ostacolo di un doppiaggio. L’inglese però ha risposto subito risuperandolo sul rettilineo opposto sfruttando il DRS. Da li in poi è riuscito a congelare la posizione e a controllare Webber, che si deve accontentare del gradino più basso del podio. Gara senza acuti invece per il vincitore di Suzuka Jenson Button, che pur avendo a tiro la coppia Hamilton-Webber non è mai riuscito a portarsi sotto il secondo per sferrare l’attacco decisivo. Grandissima ultima parte di gara invece per la Ferrari di Fernando Alonso che dopo essersi sbarazzato di Massa e Rosberg riesce a portarsi a ridosso del gruppetto di testa a suon di giri veloci, ma non è riuscito a portare un attacco concreto alla McLaren avendo sfruttato un pò troppo le gomme nel tentativo di rimonta. La nuova ala, montata solo sulla sua vettura, ha funzionato meglio in gara, ma per essere più competitivi bisogna migliorare innanzitutto le prestazioni in qualifica, in cui le Rosse sono ancora due passi indietro rispetto ai rivali. Male invece Massa, al suo 150esimo GP in carriera. Il brasiliano, come spesso gli accade, chiude una gara senza acuti chiudendo in ultima posizione il gruppetto dei migliori sei. Anche per lui il problema di aver avuto Rosberg per gran parte di gara a fargli da tappo ma questa non può essere certo una scusante. Bella gara delle due Toro Rosso di Alguersuari e Buemi che terminano entrambe nella top-ten a dimostrazione dei progressi della monoposto di Faenza. Le gemelle delle lattine volanti chiudono nella morsa la Mercedes di Nico Rosberg, velocissima in rettilineo, ma con ancora qualche problema di aerodinamica. Un punto anche per Paul Di Resta che chiude il gruppo dei primi dieci. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:01.994
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +12.019
    3.   WEBBER RED BULL RENAULT +12.477
    4.   BUTTON McLAREN MERCEDES +14.694
    5.   ALONSO FERRARI +15.689
    6.   MASSA FERRARI +25.133
    7.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +49.538
    8.   ROSBERG MERCEDES +54.053
    9.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:02.762
    10.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.602
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:11.229
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:33.068
    13.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    15.   KOBAYASHI   SAUBER FERRARI +1 GIRO
    16.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    17.   TRULLI LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    19.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    20.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   PETROV RENAULT RIT
    24.   SCHUMACHER MERCEDES RIT
  • Superbike: doppietta Checa a Silverstone

    Superbike: doppietta Checa a Silverstone

    Carlos Checa mette una seria ipoteca al mondiale Superbike grazie alla doppietta conquistata sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna, che solo da quest’anno ha abbandonato il vecchio tracciato e usufruito delle modifiche effettuate per MotoGP e Formula 1. Dunque circuito per metà da scoprire per le derivate di serie che ha visto però in Carlos Checa il miglior interprete delle curve del vecchio aeroporto della città.

    ©: GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Lo spagnolo festeggia cosi i suoi 100 Gran Premi in Superbike, centrando il suo 15esimo successo, e con un bis che lo avvicina al suo primo titolo mondiale. Gara 1 Combattuta per metà gara la prima manche del Gran premio di Gran Bretagna. Partito bene all’inizio Eugene Laverty, che tenta la fuga su un ritrovato Nory Haga con l’Aprilia delteam Pata e il poleman John Hopkins, wild card sulla Suzuki. Da dietro rinvengono bene Checa e Melandri, che recuperano posizioni sugli avversari, mentre Biaggi si trova a combattere nelle retrovie a causa di problemi alla leva del freno e alla frizione. A 10 giri dal termine Checa decidere di rompere gli indugi e scavalca Laverty mentre indietro la lotta è serrata con cinque piloti in lotta per la seconda posizione. Cade Haga e Melandri scavalca Hopkins, e con lo spagnolo che si invola verso il traguardo le posizioni restano invariate fino alla fine. Con questa vittoria Checa regala alla Ducati la 300esima vittoria in Superbike, davanti alle Yamaha di Laverty e Melandri. Haslam e Hopkins chiudono rispettivamente quarto e quinto. Gara da dimenticare invece per Max Biaggi che chiude in 11esima posizione, dietro alla Bmw di Ayrton Badovini. La sua domenica inglese, e la sua rincorsa alla vetta della classifica, non iniziano nel migliore dei modi. Ancora peggio va a Michel Fabrizio, che assapora l’asfalto di Silverstone già nel primo giro a causa di una scivolata nella curva che ammette al vecchio rettilineo del traguardo. Camier invece chiude anche lui nelle retrovie per un problema alla sua Aprilia. Gara 2 Il leit-motiv della seconda manche non cambia, con Laverty che cerca di fare subito l’andatura davanti alla Aprilia di Leon Camier. Intanto alle loro spalle cresce il gruppone degli inseguitore, che questa volta vede protagonista anche Max Biaggi. Lascia presto Noriyuchi Haga, che lascia la Gran Bretagna con uno zero in entrambe le manche. Davanti la lotta vede protagonisti Laverty Camier e Checa, con il pilota dell’Aprilia che dopo metà gara comincia a perdere colpi, consentendo la fuga dei due avversari. Checa intanto supera Laverty che sembra averne per restare nella scia dello spagnolo, ma che ben presto deve ricredersi e lasciare andare il capoclassifica, gestendo la seconda posizione. Alle spalle dei primi due bella lotta tra Camier Biaggi e Melandri, che danno spettacolo a suon di sorpassi e traversi. Alla fine a spuntarla e il ravennate della Yamaha che conduce la sua moto ai box con le gomme alla frutta, ma alla fine il podio è davvero meritato. Biaggi deve accontentarsi del quarto posto davanti al suo compagno di squadra e a Sylvain Guintoli, comunque staccatissimo, Hopkins chiude la seconda manche in settima posizione davanti ad Haslam e Fabrizio. Chiude la top-ten Ayrton Badovini. In definitiva Checa non ha avuto rivali in questo week-end dando impressione di una superiorità imbarazzante da parte del binomio moto-pilota. La Yamaha piazza due buoni risultati portandi entrambe le moto sul podio in entrambe le gare, ma questo non è ancora abbastanza per contrastare lo strapotere dello spagnolo. E sicuramente Biaggi ha vissuto tempi migliori, ma il campione del mondo è sicuramente ancora in corsa per sovvertire le sorti del mondiale, anche se l’impresa si presenta difficile. Si riprenderà dopo la pausa estiva, tra oltre un mese, il 4 settembre, al Nurburgrig, quart’ultima prova del mondiale.

  • Button vince all’Hungaroring. Alonso sul podio

    Button vince all’Hungaroring. Alonso sul podio

    Pazza gara quella corsa sul circuito dell’Hungaroring, valevole per il Gran Premio d’Ungheria, 11esima prova del mondiale di Formula 1. Le condizioni meteo hanno fatto un pò da protagoniste durante la corsa, cosi come in tutto il week-end, andando a penalizzare o ad avvantaggiare alla fine, alcuni piloti piuttosto che altri.  

    © Mark Thompson/Getty Images
    Chi sorride più di tutti è Jenson Button, che festeggia nel migliore dei modi la sua 200esima gara della sua carriera in Formula 1 andando a conquistare la sua seconda vittoria stagionale, 12esima in totale, proprio sul circuito che ben 5 anni fa gli ha regalato la gioia del primo trionfo nel circus. All’inglese, oltre che al circuito, devono evidentemente portare bene anche queste condizioni di meteo variabile in gara, dato che, come già successo a Montreal proprio in questa stagione, ha approfittato al meglio dell’ incertezza e delle insidie della pista sfruttando la sua freddezza nei momenti clou della gara. Freddezza che è invece mancata al compagno di squadra Lewis Hamilton, che, dopo aver superato Vettel nelle battute iniziali ha avuto per metà gara la vittoria in pugno, per poi rovinare tutto alla fine dapprima con un testacoda alla chicane che ha permesso a Button e Vettel di recuperare tutto lo svantaggio, e poi con l’azzardo di montare gomme intermedie quando la pioggia è ritornata a cadere sul circuito. Scelta sbagliata quella dell’inglese, perchè l’intensità della pioggia cala improvvisamente, penalizzando non solo la sua McLaren, ma anche Webber, che era rientrato con lo stesso intento. La giornata nera del campione del mondo 2008 si chiude con il drive-through per aver effettuato un 360 gradi dopo il testacoda alla chicane, provocando una situazione di pericolo per i piloti che stavano accorrendo. Il suo ultimo acuto è dato dal sorpasso in fase di doppiaggio ai danni dell’australiano,quinto al traguardo, che gli permette di chiudere almeno con la quarta posizione.   In definitiva il week-end ungherese, che era iniziato con qualche problema di troppo, ha detto bene anche a Sebastian Vettel, che ritorna a casa con un vantaggio incrementato nei confronti dei principali avversari. Il tedesco, con la seconda posizione conquistata, può permettersi il lusso di amministrare da qui alla fine grazie al grande vantaggio accumulato nella prima parte di stagione, quando la sua Red Bull era imbattibile.  
    ©: Mark Thompson/Getty Images
    In terza posizione Fernando Alonso, che in una gara non proprio esaltante per lui sfrutta gli errori di Webber ed Hamilton conquistando almeno la consolazione del podio. Non ha pagato la scelta dello spagnolo di montare gomme supersoft, che si sono usurate in fretta, costringendolo ad una sosta in più per montare le gomme morbide. Felipe Massa chiude in sesta posizione. L’unico episodio in cui è stato protagonista è stato il testacoda all’inizio della corsa al secondo curvone in cui è andato a sbattere contro le barriere danneggiano l’ala posteriore. Per il resto il brasiliano non è molto d’aiuto al compagno di squadra in quanto è sempre l’ultimo pilota dei primi sei.   Dietro ai protagonisti, c’è stata una gara a parte. Da notare ancora una volta l’ottima prove della Force India, settima con Paul Di resta, ma ad un giro dal vincitore. A seguire Buemi, Rosberg ed Alguersuari che chiudono la top-ten. Ancora una volta deludente la prestazione delle Mercedes, nonostante la buona partenza, con Rosberg che certamente per i suoi 100 GP si aspettava qualcosa di più dell’ottavo posto, e con Michael Schumacher, che dopo essere ritornato in testa ad un Gran premio seppur per poche curve, è stato costretto al ritiro dopo un testacoda. Paura e ritiro anche per Heidfeld, costretto a parcheggiare la sua Renault fuori dalla pista proprio all’uscita della pit, dopo che la vettura ha preso fuoco nella parte tanto discussa degli scarichi frontali. Il Gran premio d’Ungheria, ultimo prima della pausa estiva, ha visto una McLaren in netta crescita, che deve mangiarsi le mani per la manovra azzardata di Hamilton, che avrebbe potuto regalare la doppietta alla Freccia d’Argento. La Ferrari che compie mezzo passo indietro rispetto alla Germania e la Red Bull sempre costante. Il ritorno alle corse che avverrà tra un mese, il 28 agosto, sul bellissimo circuito di Spa, in Belgio potrà sicuramente dirci di più sui reali valori in campo. Meteo permettendo.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. BUTTON McLAREN MERCEDES 1h46:42.337
    2. VETTEL RED BULL RENAULT +3.588
    3. ALONSO FERRARI +19.819
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES +48.338
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +49.742
    6. MASSA FERRARI +1:23.176
    7. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    8. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    9. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    10. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    12. PETROV RENAULT +1 GIRO
    13. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    14. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +2 GIRI
    15. PEREZ SAUBER FERRARI +2 GIRI
    16. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    17. GLOCK VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    18. RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +4 GIRI
    19. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +5 GIRI
    20. LIUZZI HISPANIA COSWORTH +5 GIRI
    21. KOVALAINEN LOTUS RENAULT RIT
    22. SCHUMACHER MERCEDES RIT
    23. HEIDFELD RENAULT RIT
    24. TRULLI LOTUS RENAULT RIT

  • Al Sachsenring Pedrosa torna a vincere

    Al Sachsenring Pedrosa torna a vincere

    Dopo aver perso tre delle nove gare fin qui disputate e dopo un Gran premio d’Italia, che segnava il suo ritorno alle corse dopo l’infortunio a Le Mans, corso in condizioni non perfette, Dani Pedrosa ritorna sul gradino più alto del podio e lo fa in uno dei circuiti che più predilige, il Sachsenring, dove con la vittoria ottenuta oggi conquista il suo quinto successo in carriera, terzo nella classe regina. Lo spagnolo manda un chiaro messaggio anche al team Hrc, sempre più deciso a schierare per l’anno prossimo due moto anzichè quattro come quest’anno, e indeciso sulla scelta di chi confermare tra gli attuali quattro piloti.  

    © ROBERT MICHAEL/AFP/Getty Images
    Dopo una gara avvincente ed emozionante, Pedrosa batte la concorrenza di Jorge Lorenzo e Casey Stoner, che si sono alternati più volte alla testa della gara. Lo spagnolo della Yamaha, dopo lo spavento iniziale causato dallo spegnimento della sua moto sullo schieramento di partenza, non è riuscito nell’intento di prendere la fuga solitaria e dopo essere stato superato dalle due Hrc ha atteso l’ultimo giro per sfoderare un’attacco strepitoso ai danni di Casey Stoner, il tutto mentre Pedrosa viaggiava spedito verso la sua seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta in Portogallo. Impaurito dal ritorno del campione del mondo, Stoner commette un errore fatale alla penultima curva che permette a Lorenzo di guadagnare il secondo gradino del podio e punti importanti nella classifica mondiale. Sono infatti 15 i punti che ora dividono l’australiano dallo spagnolo.   Alle spalle dei primi tre protagonisti, che hanno tenuto un ritmo infernale per tutta la gara, l’altro terzetto composto da Andrea Dovizioso, Ben Spies e Marco Simoncelli. Dopo un inizio incoraggiante i tre non sono più riusciti a mantenere il passo dei primi, soprattutto Spies, che sembrava più in difficoltà rispetto al duetto italiano, fino a quando negli ultimi giri della gara l’americano si rifà sotto e proprio all’ultimo respiro riesce a beffare Simoncelli che nel tentativo di superare Dovizioso esce più largo dall’ultima curva. Al settimo posto la Suzuki di Alvaro Bautista, che dimostra i miglioramenti effettuati da inizio anno vincendo la bagarre personale con le Ducati ufficiali di Nicky Hayden e Valentino Rossi.  
    © ROBERT MICHAEL/AFP/Getty Images
    La Gp11.1 di Valentino chiude forse cosi il suo campionato, poichè, da quanto sembra, già da Laguna Seca la prossima settimana il Dottore è pronto a rispolverare la Gp11 tradizionale, cioè quella attualmente utilizzata da Hayden. Per quanto riguarda il risultato, la nona posizione può essere considerata positiva vista la disastrosa qualifica di ieri e utile per mantenere il quarto posto nella classifica mondiale alle spalle di Dovi, mentre per il prosieguo del campionato ci sarà sicuramente da migliorare e anche in fretta, perchè attualmente ci sono poche moto che stanno dimostrando di essere più lente di queste Ducati.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. PEDROSA HONDA 41:12.482
    2. LORENZO YAMAHA +1.477
    3. STONER HONDA +1.568
    4. DOVIZIOSO HONDA +10.513
    5. SPIES YAMAHA +10.719
    6. SIMONCELLI HONDA +10.923
    7. BAUTISTA SUZUKI +27.451
    8. HAYDEN DUCATI +27.510
    9. ROSSI DUCATI +27.576
    10. EDWARDS YAMAHA +33.491
    11. BARBERA DUCATI +38.944
    12. ABRAHAM DUCATI +39.148
    13. DE PUNIET DUCATI +39.415
    14. CRUTCHLOW YAMAHA +39.477
    15. AOYAMA HONDA +54.516
    16. ELIAS HONDA +1:12.335
    17. GUINTOLI DUCATI +1 GIRO
  • Moto2, Sachsenring: Marquez non si ferma più

    Moto2, Sachsenring: Marquez non si ferma più

    Ci ha preso gusto ormai Marc Marquez. Il pilota spagnolo, dopo un inizio anno abbastanza travagliato in cui ha collezionato più cadute che piazzamenti, adesso pare aver capito come sfruttare al massimo la sua Kalex, tanto che con la vittoria odierna aggiudicatasi sul circuito del Sachsenring bissa i successi di Assen e del Mugello portandosi a tre successi consecutivi, e a quattro complessivi.

    © ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images
    Il campione del mondo 125 con questo filotto di tre vittorie supera un altro grande pilota del motomondiale, nonchè suo connazionale. Stiamo parlando di Jorge Lorenzo che prima di lui deteneva il record di pilota che ha ottenuto più successi di fila nella categoria 250/moto2. Alle spalle del vincitore l’idolo di casa Stefan Bradl, che fino all’ultimo ha cercato di resistere restando davanti a Marquez, per poi rinunciare alla lotta una volta vistosi superare dallo spagnolo nel finale di gara visibilmente più veloce. Sul gradino più basso del podio un ritrovato Alex De Angelis che riesce a conquistare il primo podio stagionale. Il sammarinese per tutta la gara ha fatto fatica a scrollarsi di dosso Thomas Luthi nonostante avesse anche il passo per restare con i primi due, ma la differenza di motore in rettilineo con lo svizzero lo ha costretto in una bagarre prolungata che gli ha fatto perdere molto tempo. Quinta posizione per Randy Krummenacher, autore di un’ottima rimonta e per un soffio alle spalle di Luthi. Ancora delusione invece per Andrea Iannone, che non riesce ad andare oltre la 14esima posizione, davanti all’altro italiano Claudio Corti. Migliore degli italiani è Simone Corsi, ottavo.   Brutto incidente per Max Neukirchner e Aleix Espargaro, entrati in collisione dopo appena sei giri. Ad avere la peggio è stato proprio il pilota spagnolo che ha subito una brutta botta, ma per fortuna non dovrebbero esserci conseguenze. Fuori anche Julian Simon, che rientrava proprio oggi dopo la frattura a tibia e perone subita al Montmelò. Ordine d’arrivo 1 93 MARC MARQUEZ SUTER TEAM CATALUNYA CAIXA REPSOL 41:37.457 2 65 STEFAN BRADL KALEX VIESSMANN KIEFER RACING +0.896 3 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 +1.387 4 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +3.413 5 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 +4.185 6 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX +7.691 7 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM +10.606 8 3 SIMONE CORSI FTR IODA RACING PROJECT +10.667 9 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING +12.079 10 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 +12.337 11 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +13.197 12 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +21.516 13 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +21.652 14 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +21.827 15 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +22.238 16 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +22.359 17 25 ALEX BALDOLINI SUTER NGM FORWARD RACING +26.498 18 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B +30.137 19 75 MATTIA PASINI FTR IODA RACING PROJECT +34.023 20 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +34.188 21 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +34.300 22 80 AXEL PONS PONS KALEX PONS HP 40 +34.949 23 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +49.149 24 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM +49.902 25 14 RATTHAPARK WILAIROT FTR THAI HONDA SINGHA SAG +53.180 26 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +57.673 27 97 STEVEN ODENDAAL SUTER MS RACING +1:12.318 28 88 RICARD CARDUS MORIWAKI QMMF RACING TEAM +1:12.943 29 24 TOMMASO LORENZETTI FTR AEROPORT DE CASTELLO 1 Lap 30 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap

  • Lorenzo show al Mugello. Che rimonta!

    Lorenzo show al Mugello. Che rimonta!

    Ancora un successo per la Yamaha dopo la vittoria ottenuta all’università del motomondiale ad Assen. Questa volta a trionfare sul circuito del Mugello, teatro del Gran premio d’Italia, ottava prova del motomondiale, è stato Jorge Lorenzo che con una prestazione superlativa ritrova il gradino più alto del podio che gli mancava dallo scorso 3 Aprile a Jerez.  

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Lo spagnolo, dopo aver dato vita ad un acceso duello con Andrea Dovizioso per la seconda posizione, decide di salutare l’italiano e di prodursi in una rimonta a dir poco fenomenale raggiungendo Stoner a sei giri dal termine, in crisi per un problema al collo e con evidenti problemi di gomme,  superandolo senza troppi indugi alla prima occasione alla Casanova-Savelli. Da li in poi il monologo dello spagnolo che taglia il traguardo con un rassicurante vantaggio sugli inseguitori. Beffato dunque Casey Stoner, che ha provato ad andarsene all’inizio martellando giri veloci su giri veloci creando un distacco che però non è stato sufficiente per resistere alla rimonta dello scatenato Lorenzo. Possiamo considerare doppia la beffa per l’australiano, superato nel finale anche da Andrea Dovizioso, che finalmente riesce a sfoderare una grandissima prestazione battendo il leader del mondiale nonchè più quotato (per il titolo) compagno di squadra.   Alle spalle dei primi tre, a circa cinque secondi, l’altro duetto che ha infiammato la gara a suon di sorpassi, vale a dire quello tra Marco Simoncelli e Ben Spies. Lo statunitense, dopo aver vinto ad Assen la scorsa settimana, si ripete in un’altra bella prova, riuscendo a battere proprio all’ultimo giro la Honda dell’italiano, che a differenza delle altre gare, forse, ha usato un pò più di prudenza, che gli ha comunque consentito di chiudere in quinta posizione.  
    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Sesto posto più che positivo per Valentino Rossi che come sempre in gara riesce a tirare il meglio (che non è tanto) della sua Ducati e portare punti importanti per la sua personale classifica. A dispetto di tante difficoltà è la prima delle Ducati, davanti a quella di Barbera, settimo, e a quella di Nicky Hayden, male oggi soltanto in decima posizione dopo un dritto nelle battute iniziali che ne ha compromesso la prestazione. E’ vero, su una pista in cui il Dottore ha vinto nove volte su quattordici un sesto posto potrebbe essere considerato un risultato negativo, ma con questo potenziale è davvero il massimo che si poteva ottenere.   Il rientrante Dani Pedrosa invece chiude la sua gara in ottava posizione a 32″ da Lorenzo, davanti a Colin Edwards, mentre Cal Crutchlow ancora una volta, come ad Assen, accusa degli strani problemi all’anteriore della sua moto ed è costretto al ritiro. Chiude in ultima posizione il campione del mondo della Moto2 Toni Elias.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. LORENZO YAMAHA 41:50.089
    2. DOVIZIOSO HONDA +0.977
    3. STONER HONDA +1.143
    4. SPIES YAMAHA +8.980
    5. SIMONCELLI HONDA +9.076
    6. ROSSI DUCATI +26.450
    7. BARBERA DUCATI +28.745
    8. PEDROSA HONDA +32.043
    9. EDWARDS YAMAHA +33.421
    10. HAYDEN DUCATI +34.724
    11. AOYAMA HONDA +37.359
    12. ABRAHAM DUCATI +43.964
    13. BAUTISTA SUZUKI +47.654
    14. DE PUNIET DUCATI +48.840
    15. ELIAS HONDA +1:15.199
    16. CRUTCHLOW YAMAHA RIT
  • Moto2, Marquez conquista il Mugello

    Moto2, Marquez conquista il Mugello

    Marc Marquez conquista sul circuito del Mugello la sua terza vittoria stagionale, seconda consecutiva dopo il successo ottenuto ad Assen, al termine di una gara bellissima e combattuta che ha visto lottare fino a pochi giri dal termine per la prima posizione cinque piloti.
    Marquez, alla fine di una gara ben condotta, taglia il traguardo davanti a Stefan Bradl, che proprio all’ultimo giro riesce a superare l’inglese Bradley Smith.

    Bellissima come sempre la gara della Moto2, che mette in mostra un grande spettacolo fatto di sorpassi e rimonte.
    Glia altri due protagonisti della gara sono infatti il sammarinese Alex De Angelis e l’italiano Andrea Iannone, che è stato abilissimo a portarsi a ridosso dei primi fino a pochi giri dal termine, quando le sue gomme portate alla frutta hanno inevitabilmente ceduto. De Angelis e Iannone chiudono rispettivamente in quarta e quinta posizione.

    Staccatissimo in sesta posizione e a tredici secondi dal primo, L’ex campione del mondo Thomas Luthi, che precede sul traguardo Simone Corsi e l’ex pilota della Suzuki Superbike Max Neukirchner.
    Disastrosa invece la gara di Mattia Pasini, 20esimo a 30 secondi dal leader: il pilota italiano è sempre più l’oggetto del mistero di questa Moto2, continuando ad alternare delle buone gare, ad altre molto negative.

    Ordine d’arrivo

    1 93 MARC MARQUEZ SUTER TEAM CATALUNYA CAIXA REPSOL 40:02.941
    2 65 STEFAN BRADL KALEX VIESSMANN KIEFER RACING +0.071
    3 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING +0.419
    4 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 +2.091
    5 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +4.595
    6 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 +13.021
    7 3 SIMONE CORSI FTR IODA RACING PROJECT +13.092
    8 76 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +13.409
    9 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 +14.139
    10 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +14.419
    11 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +15.072
    12 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B +17.996
    13 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +18.573
    14 72 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 +19.720
    15 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING +20.357
    16 34 ESTEVE RABAT FTR BLUSENS-STX +22.208
    17 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM +22.420
    18 53 VALENTIN DEBISE FTR SPEED UP +24.297
    19 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +28.679
    20 75 MATTIA PASINI FTR IODA RACING PROJECT +28.876
    21 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +30.778
    22 88 RICARD CARDUS MORIWAKI QMMF RACING TEAM +33.084
    23 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +34.568
    24 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +36.000
    25 31 CARMELO MORALES MORIWAKI DESGUACES LA TORRE G22 +36.194
    26 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +36.195
    27 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM +46.731
    28 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +49.054
    29 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +50.101
    30 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM +1:08.557
    31 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap

  • 125, al Mugello trionfa Terol

    125, al Mugello trionfa Terol

    L’ottava tappa del mondiale 125 va a Nicolas Terol, che sul circuito italiano del Mugello ottiene la doppia cifra raggiungendo le dieci vittorie in carriera.
    Lo spagnolo beffa sul traguardo Joan Zarco, autore della pole position, grazie alla maggiore velocità sul rettilineo della sua moto, dopo aver duellato testa a testa per tutta la gara. Terol torna a vincere dopo due gare a secco.
    Alle spalle dei primi due la volata a tre per il gradino piùbasso del podio viene vinta da Maverick Vinales, che riesce a battere Efren Vasquez ed Hector Faubel. Sesto Luis Salom, che ha beneficiato della penalità di 20″ inflitta al tedesco Sandro Cortese, reo di essere stato scorretto proprio nel duello con lo spagnolo. Sergio Gadea al settimo posto completa un dominio tutto spagnolo, interrotto solo appunto da Joan Zarco, giunto secondo.
    Migliore degli italiani Simone Grotzkiy, 13esimo.

    Ordine d’arrivo

    1 18 NICOLAS TEROL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC 39:51.815
    2 5 JOHANN ZARCO DERBI AVANT-AIRASIA-AJO +0.167
    3 25 MAVERICK VINALES APRILIA BLUSENS BY PARIS HILTON RACING +8.379
    4 7 EFREN VAZQUEZ DERBI AVANT-AIRASIA-AJO +8.491
    5 55 HECTOR FAUBEL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC +8.594
    6 39 LUIS SALOM APRILIA RW RACING GP +22.908
    7 33 SERGIO GADEA APRILIA BLUSENS BY PARIS HILTON RACING +23.989
    8 44 MIGUEL OLIVEIRA APRILIA ANDALUCIA BANCA CIVICA +40.138
    9 23 ALBERTO MONCAYO APRILIA ANDALUCIA BANCA CIVICA +40.767
    10 84 JAKUB KORNFEIL APRILIA ONGETTA-CENTRO SETA +41.198
    11 77 MARCEL SCHROTTER MAHINDRA MAHINDRA RACING +41.255
    12 11 SANDRO CORTESE APRILIA INTACT-RACING TEAM GERMANY +43.999
    13 15 SIMONE GROTZKYJ APRILIA PHONICA RACING +46.172
    14 53 JASPER IWEMA APRILIA ONGETTA-ABBINK METAAL +58.976
    15 52 DANNY KENT APRILIA RED BULL AJO MOTORSPORT +59.725
    16 10 ALEXIS MASBOU KTM CARETTA TECHNOLOGY +1:00.127
    17 17 TAYLOR MACKENZIE APRILIA PHONICA RACING +1:00.227
    18 63 ZULFAHMI KHAIRUDDIN DERBI AIRASIA-SIC-AJO +1:08.245
    19 95 MIROSLAV POPOV APRILIA ELLEGI RACING +1:10.593
    20 19 ALESSANDRO TONUCCI APRILIA TEAM ITALIA FMI +1:13.662
    21 43 FRANCESCO MAURIELLO APRILIA WTR-TEN10 RACING +1:23.949
    22 31 NIKLAS AJO APRILIA TT MOTION EVENTS RACING +1:38.811
    23 30 GIULIAN PEDONE APRILIA PHONICA RACING +1:53.144