Tag: gabriele oriali

  • Inter, Oriali per il dopo Branca ma spunta l’idea Zanetti

    Inter, Oriali per il dopo Branca ma spunta l’idea Zanetti

    Con l’addio di Marco Branca, Erick Thohir sta definendo l’assetto societario dell’Inter. Marco Fassone è colui che l’indonesiano ha scelto di mettere al posto dell’ex dirigente che ha lasciato, dopo 12 anni l’Inter. L’ex dirigente di Juve e Napoli, finito nel mirino delle accuse dei tifosi, anche per i suoi trascorsi ai bianconeri, vuole conquistarsi un posto alla Marotta: un direttore generale che abbia il potere di firma, che gli è già stato conferito, ma soprattutto la responsabilità dell’area tecnica nerazzurra e la gestione delle operazioni di mercato. Insieme al ds Piero Ausilio, suo braccio destro, un po’ come Paratici con Marotta. Insomma, l’ispirazione è tutta presa dalla dirigenza bianconera.

    Nel  progetto di Fassone è previsto l’ingresso di Giampaolo Montali come responsabile dei rapporti con la squadra e staff tecnico.  Oriali è il nome che il popolo interista chiede a gran voce. L’uomo del triplete insieme a Mourinho, che ha regalato ai tifosi uno dei più grandi sogni. Walter Sabatini è l’unico che mette tutto d’accordo: difficile però strapparlo a James Pallotta. 

    Javier Zanetti
    Javier Zanetti

    Molti sono però i ds che hanno inviato la propria candidatura all’Inter: Franco Baldini, attualmente al Tottenham; Daniele Pradé, in scadenza alla Fiorentina, ma anche Pantaleo Corvino, ex ds dei Viola e del Lecce, Pietro Lo Monaco, ex di Genoa e per pochi mesi del Palermo e Antonio Imborgia, ex di ComoGenoa, e consulente di mercato per il Parma; ma anche Leonardo, ex dirigente di Milan e PSG, ma anche ex allenatore dell’Inter, al quale Moratti è molto legato.

    Ma c’è un nome che ovviamente è nell’aria da tanto tempo: capitan Zanetti difficilmente lascerà l’Inter dopo il suo ritiro dal calcio giocato. Non è difficile immaginarselo proprio nei panni di dirigente, e probabilmente i tifosi gradirebbero una scelta del genere. Il problema, se tale si può considerare, è che nessuno sa quando l’argentino, ormai arrivato a 40 anni, appenderà le scarpe al chiodo.

  • Caos Fiorentina: no di Oriali, Ranieri già contestato e addio Jovetic?

    Caos Fiorentina: no di Oriali, Ranieri già contestato e addio Jovetic?

    È finito uno dei campionati più disastrosi della storia della Fiorentina ma i problemi per la squadra viola non sono certo terminati con una ricostruzione completa di tutto l’organigramma gigliato difficile da realizzare dopo aver rischiato addirittura la retrocessione in serie B.

    Via da tempo il direttore sportivo Pantaleo Corvino, esonerato Delio Rossi dopo l’incredibile rissa con Adem Ljajic e per l’ultimo la perdita a parametro zero del capitano Riccardo Montolivo costringono i Della Valle ad una pronta e repentina rifondazione.

    Ma dalle ceneri la viola non si sta dimostrando certamente una Fenice e la sua rinascita rischia di essere definitivamente bocciata con le ultime evoluzioni. È infatti arrivato il rifiuto netto di Lele Oriali a ricoprire la carica di Direttore Sportivo lasciata vuota in maniera non troppo elegante da Pantaleo Corvino, l’ex Ds dell’Inter e campione del Mondo del 1982 ha seccamente bocciato il progetto presentato dai Della Valle una situazione questa, decisamente imbarazzante per la dirigenza viola. L’altra grana è rappresentata dalla contestazione già iniziata dalla tifoseria viola sul possibile approdo in panchina di Claudio Ranieri dopo il sì confermato dall’allenatore romano ad un suo ritorno dopo oltre 20 anni dalla sua ultima esperienza al Franchi.

    Stefan Jovetic ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Ultima mazzata, ma non per importanza è il mal di pancia che Stefan Jovetic ha iniziato ad avere dopo la conclusione di una stagione per lui molto positiva, ma preoccupante per un futuro da capitano e trascinatore in una squadra da un progetto assolutamente lontano da diventare realtà. Tante squadre sono alla finestra per cercare di strappare il talento montenegrino, con il Napoli di Aurelio De Laurentiis che vorrebbe colmare la lacuna delle possibile partenza del Pocho Lavezzi  e trattenere così sia Cavani che Mazzarri ed anche la Juventus, che vorrebbe affidare a Jo Jo, la gloriosa maglia numero 10 che capitan Del Piero indosserà per l’ultima volta nella finale di Coppa Italia, proprio contro il Napoli di domenica prossima.

  • Mourinho, ritorno all’Inter? Sì, anche al Chelsea

    Mourinho, ritorno all’Inter? Sì, anche al Chelsea

    Dopo la vittoria contro l’Apoel nell’andata dei quarti di Champions League, Mourinho si è soffermato sul delicato momento che sta attraversando l’Inter. L’ex allenatore nerazzurro si è detto più che disponibile ad un suo ritorno in Italia, lasciando però un grande punto interrogativo circa l’arco temporale designato per il rientro alla Pinetina.

    Non è la prima volta che il tecnico portoghese pronuncia testuali parole. Quando se ne andò dal Porto, quando venne esonerato da Abramovich, quando lasciò l’Inter dopo la finale del Bernabeu, Mourinho non ha mai perso l’occasione di lanciare un messaggio di affetto o qualcosa di più verso i suoi ex tifosi. Una promessa rimasta tale dal 2004.

    Dopo il 3-0 rifilato all’Apoel, Mou è stato intervistato dal giornalista di Mediaset Premium Bruno Longhi, il quale ha riportato al tecnico del Real Madrid le domande di Lele Oriali, seduto in studio accanto al presentatore Marco Foroni. L’ex dirigente nerazzurro ha domandato se pensasse che il ciclo dell’Inter sarebbe terminato così presto (triplete 2009-2010 ndr) e se fosse possibile un suo ritorno all’Inter. Questa la risposta del vate di Setubal:

    jose mourinho | © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Ritornare a casa è sempre possibile, l’Inter è casa mia come casa sua (riferendosi ad Oriali), e per questo io penso che Gabriele debba ritornare. Ai tifosi dico che sono uno di loro, sono triste però ho sempre la speranza che tutto andrà migliorando e che la prossima stagione sarà diversa. La stagione che abbiamo fatto nel 2009-2010 è una stagione indimenticabile, irripetibile, e per questa ragione io penso che sia un peso difficile per i nuovi allenatori e per i nuovi giocatori.

    Gli stessi tifosi dell’Inter però avranno iniziato a prendere con le molle tali dichiarazioni, le quali ritornano ciclicamente fin dalla conferenza inaugurale di Mourinho da neo allenatore del Real Madrid. Dichiarazioni uguali a quelle rilasciate al suo approdo in Italia, quando il portoghese volle assicurare i tifosi del Chelsea che un giorno sarebbe tornato in Inghilterra. Immancabile anche il riferimento al Porto, il suo primo amore. A giugno mancano poco meno di 3 mesi, Mourinho manterrà la promessa che da anni ripete ormai con una frequenza quasi mensile?

  • Inter, parla Moratti: “Ranieri rimane, Oriali uscita antipatica”

    Inter, parla Moratti: “Ranieri rimane, Oriali uscita antipatica”

    Il presidente dell’Inter Massimo Moratti ha rotto il silenzio durato un intero giorno dopo il pareggio striminzito contro l’Atalanta. Intercettato dai microfoni dei giornalisti, ha rilasciato il suo punto di vista, come si legge oggi sulle pagine della Gazzetta dello Sport.  Periodo assolutamente negativo per la sua squadra, che dopo l’illusoria vittoria contro il Chievo e l’inutile vittoria contro il Marsiglia, che di fatto è costata i nerazzurri l’eliminazione della Champions, cerca in quest’ultimo scorcio di campionato nel tentativo di rendere possibile l’impossibile: in poche parole, conquistare il terzo posto.

    RANIERI RESTA– Sulla fuga nel primo tempo del match contro l’Atalanta, i più maligni hanno intravisto, la fine di una pazienza nei confronti del tecnico romano Claudio Ranieri. Moratti ha voluto subito smentire qualsiasi illazione, confermando a pieno la fiducia fino alla fine di questa stagione all’attuale allenatore nerazzurro:

    Massimo Moratti © Paolo Bruno Getty Images Sport

    Ranieri resta: è serio e responsabile. E non fa danni. Non si possono prendere in tre giorni decisioni che riguardano il futuro. C’è il rischio, con la fretta, di rovinare i piani, tutto. Ranieri è una persona seria, elegante, responsabile e mettendo mano alla situazione in fretta si potrebbero fare danni, e fra l’altro mi pare che Ranieri non sia uno che fa danni. Insomma: Ranieri rimane, è sicuro del proprio posto”.

    Risolto anche il mistero, sulla sparizione dalla tribuna d’onore, dove Moratti, avrebbe abbandonato la sua poltrona, per dirigersi in una saletta degli spogliatoi da cui avrebbe visto il match, provando un qualcosa di scaramantico, che ovviamente a partita finita non avrebbe avuto i suoi effetti.

    CASO FORLAN- Ovviamente immancabili le domande sul rifiuto di Forlan di scendere in campo gli ultimi dieci minuti del match, per una posizione tattica da lui non gradita. Moratti come lo stesso Ranieri cerca di evitare di alimentare sterili polemiche spiegando il suo pensiero sulla questione:

    “Sì, ho parlato con entrambi, prima con l’uno e poi con Ranieri: innanzitutto non è una cosa grave, ma soprattutto quel che è accaduto mi pare una conseguenza del rapporto che c’è fra di loro, un rapporto franco”.

    Spiegando come lo stesso uruguaiano parli di una necessità forte di tornare a ritrovare una vittoria importante in grado di trasformarsi in una specie di scossa che faccia ripartire l’Inter sui giusti binari per il finale di stagione. La sfida contro la Juventus, potrebbe realmente riportare i nerazzurri a risorgere o ad affossarli ulteriormente, costringendoli a dire addio al sogno Champions una volta per tutte. Lo Stesso Moratti ricalca le parole dell’attaccante interista:

    “Forlan dice che dobbiamo tornare alla vittoria? Ha ragione, vincendo un match come quello di Torino può anche cambiare la situazione. Devono risvegliarsi tutti, e allora spero che possa davvero scattare la scintilla: a volte basta un successo per invertire veramente la rotta”.

    Chiusura netta e decisa anche sul fronte duello mediatico tra Oriali e Branca, dove il presidente nerazzurro, trova ‘antipatiche’ le esternazioni di Oriali considerando come adesso sia fuori dall’ambiente Inter. Sull’operato di Branca non ci sono ripensamenti, affermando come la sua permanenza in nerazzurro è dovuta al fatto che lui lo consideri un bravo direttore sportivo. Nel finale a chi gli chiedesse se il prossimo allenatore sula panchina dell’Inter sarà italiano o straniero, Moratti si svincola in maniera scaltra: “Buonasera eh…”.

  • Lite Branca Oriali, scintille in casa Inter

    Lite Branca Oriali, scintille in casa Inter

    L’Inter non trova pace. Dopo l’eliminazione dalla Champions League ad opera del Marsiglia, il gran rifiuto di Forlan nella sfida contro l’Atalanta, tiene banco la lite verbale tra l’attuale dt nerazzurro Branca e Oriali.

    L’ex dirigente di corso Vittorio Emanuele ha risposto piccato alle dichiarazioni rilasciate da Branca poco prima dell’inizio del match di ieri pomeriggio. I tifosi della Beneamata si sono già schierati da tempo in merito alla querelle che vede protagonista l’ex bandiera interista con la sua vecchia società.

    A giugno spetterà al presidente Moratti il compito non semplice di attuare l’ennesima rivoluzione tecnica.

    INIZIA BRANCA – Ai microfoni di Sky Branca è un fiume in piena. Mancano poche ore all’inizio di Inter Atalanta, e il direttore dell’area tecnica nerazzurra approfitta per lanciare vibranti frecciate ad Oriali, che in precedenza l’aveva criticato per alcune scelte di mercato discutibili. Branca ha affermato come Oriali non fosse a conoscenza delle dinamiche societarie come lui e il presidente, arrivando a sostenere che non fosse nemmeno un dirigente. Inoltre ha precisato come nelle scelte del mercato avesse partecipato solamente nei primi due anni da quando lui (Branca ndr) era stato nominato direttore tecnico, ovvero nel 2003.

    ORIALI RISPONDE – La risposta di Oriali non si è fatta attendere. L’ex dirigente nerazzurro, ora opinionista di Mediaset Premium, incalzato dalla conduttrice Micaela Calcagno, non ha avuto parole al miele. Di seguito le dichiarazioni più significative.

    Con tutti i problemi che purtroppo l’Inter ha in questo momento, credo che per Branca sia meglio che pensi a risolvere i problemi attuali, che lui ha contribuito a creare, e non rispondere al sottoscritto. Essendo tifoso è normale, dal momento che la squadra non va bene, che qualche critica la deve accettare. Credo che abbia la memoria un po’ corta anche perché lui sa che comunque molte trattative le abbiamo condotte insieme, fino all’ultimo anno della cessione di Ibrahimovic al Barcellona (2009-2010 ndr). Poi anche gli acquisti di Lucio, Milito, Thiago Motta e di Sneijder, fra le altre cose anche quando sono venuti ai nostri microfoni (Mediaset Premium ndr) i ragazzi lo hanno anche confermato, ringraziando sopratutto me per il fatto che sono approdati all’Inter.

    Oriali ha poi proseguito dicendo:

    gabriele oriali | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Quello che più mi preoccupa è l’aver dichiarato che sta già pensando al prossimo anno, e questo sinceramente mi preoccupa, spero non sia così. Speriamo sia per un’altra squadra e non per l’Inter. La realtà del momento è che lui lavora da due anni da solo, e questi sono i risultati. Dal mio punto di vista il presidente non ha colpe, perché comunque ha messo a disposizione di chi fa il mercato anche una cifra importante (quasi 100 milioni di euro negli ultimi due anni ndr).

    E mentre nello studio venivano riproposte le immagini di Oriali insieme a Mourinho nei momenti chiave della cavalcata trionfale nell’anno del triplete, l’ex dirigente nerazzurro ha voluto concludere così:

    Si vede che son stato all’Inter per undici anni da dirigente, secondo me, ma probabilmente sono stato preso in giro (e sorride ndr). Ero nel censimento, ero in panchina con Mourinho, firmavo i documenti, rappresentavo l’Inter sia in campo nazionale che internazionale, quindi non capisco il perché dell’uscita di Branca. Probabilmente è anche è un po’ l’invidia o la gelosia, per il fatto che fossi riconosciuto come la figura che rappresentava l’Inter.

    IL VIDEO DELLA RISPOSTA DI ORIALI A BRANCA

     

    Lite Branca-Oriali. Voi da che parte state?

    • Oriali (96%, 167 Voti)
    • Branca (4%, 7 Voti)

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  • Benitez sotto controllo, Ausilio sarà il nuovo Oriali

    Benitez sotto controllo, Ausilio sarà il nuovo Oriali

    Lo scorso anno mi trovai spesso a sentir elogiata l’Inter per la gestione societaria, veniva definita efficiente, preparata, puntigliosa e in molti casi mi trovai d’accordo soprattutto con la “finezza” di schierare Figo come dirigente accompagnatore contro il Barcellona per interloquire con l’arbitro.

    L’annata sappiamo com’è andata e in estate con la rottura con Mourinho è stato esautorato anche Lele Oriali promuovendo Amedeo Carboni su suggerimento di Benitez. Ora Benitez è messo in discussione e l’Inter prima di correre ai ripari ha deciso di far monitorare il lavoro dello spagnolo da Piero Ausilio, uomo della società e fautore di tanti successi con il settore giovanile.

    La figura di Ausilio praticamente sostituisce quella di Oriali limitando il campo d’azione di Carboni e magari evitando figure pessime come quella rimediata nel derby: l’Inter si è dimenticata di inserire in distinta l’addetto all’arbitro rimediando 4000 euro di multa…

  • Caliendo al vetriolo su Branca e l’Inter e su Maicon…

    Caliendo al vetriolo su Branca e l’Inter e su Maicon…

    La tranquillità di Benitez stride fortemente con i comportamenti sopra le righe di Chivu, Muntari e Maicon ed evidenziano qualche crepa a livello dirigenziale dopo i divorzi da Mourinho ed Oriali. Parlar di caso, o di polveriera come molto spesso ci capita di sentire sulla madre rete ci sembra eccessivo ma le parole da “picconatore” di Antonio Caliendo ad Eurosport non fanno altro che aumentare i sospetti.

    L’esperto procuratore ci va giù pesante accusando Branca e l’Inter di giocare sporco sul rinnovo di Maicon. Caliendo accusa pubblicamente il responsabile dell’area tecnica nerazzurra di manovrare nell’ombra in modo tale da escluderlo dall’Inter, magari convincendo Maicon ad affidarsi ad un nuovo procuratore.

    Caliendo elogia l’Oriali dirigente criticando il modo in cui è stato fatto fuori dai nerazzurri “Tra Branca e Oriali c’è un abisso. Non c’è nemmeno paragone e lo sa anche Moratti. Non ho mai parlato in questo modo e sono pronto ad affrontare qualsiasi conseguenza. Ma non mi sono sentito rispettato in quanto professionista. Questi sono dei mocciosi e devono imparare”.

    L’agente imputa a Branca anche il momento di appannamento di Maicon a duo dire più insicuro rispetto alle passate stagioni. In casa nerazzurra, dunque, dopo lo spauracchio Raiola inizia ad esserci un nuovo incubo che risponde al nome di Antonio Caliendo, Moratti però dovrà star attendo a far piazza pulita vista l’ormai conclamata forza dei procuratori.

  • Oriali, veleno sull’Inter

    “Non riesco a darmi una risposta. Probabilmente mi sono sognato di avere vinto tutto: svegliato dal sogno, la realtà è questa. Non mi sembra ci siano i presupposti per continuare, quindi credo proprio di essere arrivato al capolinea”.

    Con queste poche e amare parole Lele Oriali annuncia la fine del suo rapporto con l’Inter. La storia d’amore tra l’ex centrocampista nerazzurro e la sua squadra del cuore è giunta al termine.
    Non usa giri di parole Oriali che non nasconde tutta la delusione per la decisione improvvisa della società:

    “Avevo un ruolo ben preciso, che mi piaceva anche molto. Un ruolo che permetteva di stare a contatto con il tecnico e i giocatori rappresentando la società in tutto in Italia e all’estero. Di fatto sono stato sollevato, sostituito: fatto fuori, per essere chiari, e non so dire le ragioni”.

    L’ormai ex responsabile sportivo della prima squadra nerazzurra, pare, non avrebbe gradito l’arrivo Amedeo Carboni, nome caldeggiato da Rafa Benitez, che in pratica andrà a occupare proprio il ruolo di Oriali in seno alla squadra. Al termine di un incontro con il presidente Massimo Moratti, Oriali ha sfogato tutta la sua rabbia ai microfoni che lo aspettavano all’uscita dalla sede ed ha dato l’annuncio della separazione dall’Inter.

  • Giallo Inter, Oriali lascia

    Non c’è pace per il presidente Massimo Moratti. Dopo un annata strepitosa il presidente nerazzurro pensava di poter passare un estate tranquilla preparando la prossima stagione e pregustando la finalissima del Mondiale per Club che potrebbe riportare la sua Inter sul tetto del Mondo.

    Ma se la diatriba con il Real Madrid per libera Mourinho poteva esser un antipasto, i rinnovi di Milito e Sneijder conseguenze ammissibili, adesso spuntano i mal di pancia di Maicon e Lele Oriali. A stupire sono le dichiarazioni del dirigente nerazzurro che a sorpresa confessa di non esser sicuro del suo futuro in nerazzurro:

    Ci rifletterò ma non è sicuro che accettero anzi, non è sicuro che resterò all’Inter. Dopo la vittoria della Champions pensavo di potermi godere un po’ di più questo successo ma sono state prese delle decisioni che rispetto anche se non condivido totalmente. Per me l’Inter è tutto e se si decidesse di chiudere il rapporto coi nerazzurri mi dispiacerebbe molto e in ogni caso non avrei intenzione di andare in un’altra società”.

    E’ mistero ancora sui motivi del possibile addio ma la scelta di Benitez come tecnico e soprattutto la scelta di Moratti di ingaggiare anche Amedeo Carboni nel ruolo di dirigente hanno forse contribuire a minare un rapporto che sembrava indissolubile.

  • Oriali blocca Maicon: “ha un contratto e dal Real nessun offerta”

    Nella giornata odierna, è interventuto ai microfoni anche Gabriele Orali, riguardo al presunto interesse del Real Madrid sul terzino dell’Inter Maicon Douglas. Josè Mourinho infatti da quando è approdato al Real Madrid avrebbe richiesto rinforzi sulle corsie esterne difensive per completare la rosa, peraltro già ritoccata ampiamente nella passata stagione.

    Il primo nome che si è fatto è stato quello del terzino della Seleção, che, però, come conferma Oriali, ha già più volte ribadito la sua volonta di restare all’Inter. “”Maicon ha un contratto con noi fino a prova contraria. Offerta del Real di 30 milioni? Chi l’ha detto? Sembra che ci sia? Tante cose sembrano e poi non sono vere”, ha detto l’ex centrocampista nerazzurro.