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  • Udinese – Inter, Stramaccioni sceglie Sneijder

    Udinese – Inter, Stramaccioni sceglie Sneijder

    Il patto con Moratti per Andrea Stramaccioni è chiaro: vincerle tutte per restare. La sua Inter dovrà di fatto affrontare uno spareggio Champions contro l’Udinese di Guidolin, per capire se le ambizioni europee siano ancora realizzabili in questo finale di stagione. I nerazzurri vincendo contro i friulani potrebbero realmente rientrare di diritto nella lotta al terzo posto, considerando come la sfida contro l’Udinese sia un vero e proprio scontro diretto. La classifica parla chiaro, i nerazzurri fermi a quota 49 punti, vincendo potrebbero agganciare i friulani e a quel punto dovrebbero solo attendere i risultati delle altre pretendenti, tra cui la Lazio, la Roma e il Napoli per capire se la corsa Champions sia qualcosa di effettivamente realizzabile.

    UDINESE – Il tecnico dei friulani Guidolin non si fida affatto dei nerazzurri, nonostante abbiano dimostrato di avere una difesa molto perforabile e una discontinuità di risultati evidente, spiegando in conferenza stampa come l’Inter sia nonostante tutto una squadra di campioni. C’è da fare i conti con lista degli indisponibili tra cui figurano i soliti noti : Badu, Isla, Coda, Ferronetti. Squalificato Fernandes in mediana fortunatamente per il tecnico dei friulani c’è il rientro di Pinzi, giocatore fondamentale per gli schemi dei bianconeri. Nel dettaglio Guidolin dovrebbe schierare quindi un 3-5-2 con in difesa Danilo, Benatia e il reintegrato Domizzi dopo la punizione rimediata nell’ultimo turno. In mediana vengono riproposti viste le assenze Pinzi con Pazienza,  con Basta sull’esterno l’ immancabile Asamoah e la velocità devastante di Armero sul versante opposto. Davanti pochi dubbi con Di Natale affiancato da Torje leggermente arretrato, con Barreto che si riaccomoda in panchina vista la brutta prova contro il Chievo.

    Wesley Sneijder © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    INTER – L’indisponibilità di Samuel, unita ai forfait di Chivu e probabilmente anche  quello di Zanetti, pesano moltissimo nella linea difensiva nerazzurra.  Stramaccioni dovrebbe risolvere il problema tenendo in pre-allarme Ranocchia al centro della difesa con Lucio, avendo a disposizione Nagatomo per la corsia laterale. Dovrebbe cambiare anche il modulo, con il già proposto 4-2-3-1 per dare spazio già dal primo minuto a Wesley Sneijder nel suo ruolo naturale di trequartista. Stramaccioni dovrebbe schierare un undici titolare così composto: difesa con Ranocchia e Lucio al centro e Maicon e Nagatomo sugli esterni. Centrocampo a due per proteggere la difesa con Stankovic Cambiasso, mentre più avanzati Alvarez e Zarate dovranno coprire le corsie laterali offrendo spinta e protezione allo stesso tempo. Nel suo ruolo ideale, agirà Sneijder a supporto dell’unica vera prima punta Diego Milito in forma strepitosa che giocherà dal primo minuto a scapito di Pazzini, con l’ex doriano molto nervoso dopo il mancato ingresso contro la Fiorentina. I dubbi maggiori riguardano il centrocampo, con Cambiasso apparso spento nell’ultimo match, e con un Guarin fin troppo poco utilizzato in orbita riscatto.

    Probabili Formazioni Udinese Inter

    UDINESE  (3-5-2):Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Pinzi, Basta, Pazienza, Asamoah, Armero; Torje, Di Natale.
    A disp: Padelli, Neuton, Pasquale, Abdi, Fabbrini, Barreto, Floro Flores.
    Allenatore: Guidolin.

    INTER(4-2-3-1) Julio Cesar; Ranocchia, Lucio, Maicon, Nagatomo; Stankovic, Cambiasso, Sneijder; Alvarez, Zarate, Milito.
    A disp: Castellazzi, Cordoba, Poli, Obi, Guarin, Pazzini, Forlan.
    Allenatore: Stramaccioni.

  • Chievo – Udinese, Guidolin affianca Torje a Di Natale

    Chievo – Udinese, Guidolin affianca Torje a Di Natale

    Ad aprire la trenquattresima giornata di Serie A oggi alle 18 c’è la sfida tra Chievo e Udinese, una sorta di rivincita degli ottavi di finale di Coppa Italia, che allora vide trionfare i gialloblu per 2 a 1. La sfida pomeridiana vede affrontarsi due squadre con motivazioni assolutamente diverse, con i friulani guidati da Guidolin alla rincorsa del terzo posto utile alla qualificazione Champions, mentre il Chievo già raggiunta la quota salvezza a 42 punti vorrà semplicemente riscattare la sconfitta nell’ultimo turno ai danni del Milan giocando una partita a testa altissima. L’Udinese dall’altro lato non sta attraversando un ottimo momento, anche dovuto alle numerose assenze, considerando come nell’ultimo match di campionato abbia perso 3 a 1 proprio contro una diretta concorrente per il terzo posto come la Roma, non può più permettersi passi falsi. Soprattutto in merito al recupero del prossimo match che vedrà i friulani giocarsi l’ennesimo scontro diretto contro l’Inter.

    Totò Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    CHIEVO- In casa gialloblu l’atmosfera è tranquilla, poiché Di Carlo, raggiungendo quota 42 punti ha di fatto staccato il terzultimo posto di otto lunghezze, garantendo a  tutto l’ambiente la giusta serenità per lo scorcio di stagione rimanente. Con la squalifica di Pellissier e le assenze di Moscardelli e Sardo lo schieramento iniziale non lascia molti dubbi, con l’utilizzo di un 4-3-2-1 così schierato: nella linea difensiva spazio ad Acerbi (nel mirino del Milan per il prossimo mercato) con Andreolli al centro e Frey e Dramè larghi sulle corsie laterali. In mediana linea a tre con Bradley e Luciano per arginare le ripartenze bianconere e Rigoni a dare qualità a centrocampo. Leggermente avanzati Cruzado e il francese Thereau nel ruolo di supporto all’unica punta Alberto Paloschi che in assenza del titolare Pellissier, dovrà di fatto reggere il peso dell’attacco sulle sue spalle.

    UDINESE- Tre punti di ritardo dalla Lazio non sono tanti, ma occhio anche dietro a due rivali importanti come Roma e Inter che nonostante il ritardo sono rientrate prepotentemente nella corsa Champions. Guidolin a questo punto cerca di caricare i suoi, per tornare a vincere e non perdere ulteriore terreno dal terzo posto. Nella scelta della formazione pesa il dissidio interno con Domizzi, dove lo stesso tecnico ammette di non averlo convocato per punirlo, dopo che lo stesso giocatore avrebbe abbandonato anzitempo il campo senza permesso in seguito a un diverbio con Armero in allenamento. Rimangono indisponibili i soliti Badu, Isla e Pinzi squalificato, mentre recuperano Floro Flores, Benatia, Basta e Fabbrini. L’undici titolare dovrebbe vedere un 3-5-1-1 così composto: difesa a tre con Coda al posto di Domizzi, affiancato da Danilo e Benatia. In mediana centrocampo folto con Fernandes, Pazienza, e Asamoah più centrali rispetto ad Armero e Basta sugli esterni. In attacco inamovibile Totò Di Natale supportato alle spalle da Torje.

    Probabili formazioni Chievo Udinese

    CHIEVO (4-3-2-1): Sorrentino; N. Frey, Andreolli, Acerbi, Dramé; Luciano, L. Rigoni, Bradley; Cruzado, Thereau; Paloschi. All. Di Carlo

    A disp: Puggioni, Dainelli, Cesar, Vacek, Hetemaj, Sammarco, Grandolfo

     

    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Coda; Basta, Fernandes, Pazienza, Asamoah, Armero; Torje; Di Natale. All. Guidolin

    A disp: Padelli, Ekstrand, Pasquale, Pereyra, Abdi, Floro Flores, V. Barreto

     

  • Palermo – Udinese 1-1. Torje nel finale beffa i rosanero

    Palermo – Udinese 1-1. Torje nel finale beffa i rosanero

    Un punto a testa che fa più felice l’Udinese nell’anticipo serale giocato al Barbera di Palermo. E’ il rumeno Torje, a sei minuti dalla fine, a salvare la squadra di Guidolin che intravedeva ormai la sconfitta dopo il gol messo a segno alla mezz’ora del primo tempo da parte di Miccoli. Una rete che consente comunque di muovere la classifica anche se per il terzo posto ancora ci sarà da sudare. E anche tanto. Rosanero che dal canto loro incassano un altro punticino pur non avendo grosse ambizioni di classifica.

    Mutti mette in campo una squadra quasi obbligata, considerando i tanti infortuni hanno costretto il tecnico siciliano a schierare in difesa Labrin, Milanovic e Mantovani. A sorpresa invece la scelta di lasciare Ilicic in panchina. Dall’altro lato non sorride nemmeno Guidolin che però rilancia Basta dopo un lungo periodo d’assenza. Fuori, almeno inizialmente, Armero. La prima chance, su punizione, è targata Miccoli, con Handanovic che sventa il pericolo. I rosanero insistono e alla mezz’ora vengono premiati: lancio in verticale di Barretto che pesca il solito Miccoli il quale in diagonale beffa Handanovic. Nel finale di tempo i padroni di casa reclamano un rigore per un presunto tocco con il braccio di Abdi su punizione di Miccoli.

    Esultanza Udinese © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Guidolin capisce che bisogna cambiare e lascia in panchina gli evanescenti Basta e Pasquale giocandosi le carte Pereyra e Armero. Il predominio dell’Udinese è sterile ma Guidolin ha l’asso nella manica: è Torje, entrato a 24’ dalla fine. A 8’ dal termine Di Natale va vicino al pari ma davanti a Viviano si divora il pari. Delusione che si trasforma in gioia al 39’: Torje serve Pereyra il quale si infila nella difesa palermitana restituendo il pallone al rumeno il quale insacca alle spalle di Viviano. Il gol di fatto chiude un match che, a livello spettacolare, preannunciava molto di più. Ma le assenze e la fatica della parte finale di stagione, evidentemente, hanno avuto il loro peso.

    Le pagelle di Palermo Udinese:
    Miccoli 7.5: Nel primo tempo fa di tutto: un gol, un quasi gol e per poco non si conquista un calcio di rigore. Il solito trascinatore.
    Barreto 7: Tre le note positive dei rosanero. Corre tanto e serve anche l’assist a Miccoli per il gol del vantaggio.
    Hernandez 5.5: Alterna buone giocate a conclusioni da dimenticare. La continuità non è il suo forte.
    Handanovic 6.5: Solita gara con interventi decisivi, in particolare sulla punizione di Miccoli.
    Ekstrand 4.5: Va bene che è un giovane e che si era in emergenza, ma una squadra in lotta per la Champions non può fare certi errori.
    Torje 7: L’arma segreta di Guidolin. Un gol importante in un momento davvero molto delicato, quando le speranze sembravano venir meno

    Il tabellino di Palermo Udinese 1-1:
    Palermo (3-5-2): Viviano 6; Labrin 6, Milanovic 6,5, Mantovani 5,5; Pisano 6, Migliaccio 6, Donati 6, Barreto 7 (43′ st Della Rocca sv), Balzaretti 6 (36′ st Aguirregaray sv); Hernandez 5,5 (25′ st Ilicic 5.5), Miccoli 7,5. In panchina: Tzorvas, Acquah, Vazquez, Budan. Allenatore: Mutti 6
    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Coda 6, Danilo 5, Ekstrand 4.5; Basta 4,5 (1′ st Pereyra 6,5), Pinzi 6, Pazienza 6 (21′ st Torje 7), Asamoah 6, Pasquale 6 (1′ st Armero 6); Abdi 6; Di Natale 5,5. In panchina: Padelli, Fernandes, Neuton, Vydra. Allenatore: Guidolin 5,5
    Arbitro: Damato di Barletta
    Marcatori: 31′ pt Miccoli (P); 39′ st Torje (U)

    Il video con la sintesi di Palermo Udinese 1-1:
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  • Fiorentina Udinese 3-2, Jovetic rilancia i viola

    Fiorentina Udinese 3-2, Jovetic rilancia i viola

    Al Franchi di Firenze splende il sole, ma è un sole freddo e, soprattutto, è una giornata ventosa. Il vento, infatti, gelido e potente, diventa protagonista di Fiorentina Udinese, indirizzando in alcuni casi le traiettorie della palla, specialmente in occasione dei rinvii lunghi dei portieri, in particolare nel primo tempo.

    Nel primo tempo, nei minuti iniziali, sono i padroni di casa a provare a fare la partita, con un centrocampo folto che prova i lanci lunghi per cercare la punta di peso Amauri; già al 14′, però, è l’Udinese ad approfittare di un pallone perso ingenuamente a centrocampo da Riccardo Montolivo, con Armero – in fase offensiva devastante – che serve l’assist a Totò Di Natale che, a tu per tu con Boruc, beffa in pallonetto il portiere Viola realizzando l’1-0 per i friulani, oltre che il suo sedicesimo gol in campionato.

    Al 24′ la Viola prova a scuotersi con Amauri, che prova l’anticipo sul primo palo su cross di Lazzari, ma il suo tentativo non è fortunato. Al 38′, però, la Fiorentina conquista un calcio di rigore per fallo di mano di Benatia su cross di Pasqual: calcia dagli undici metri Jo-Jo Jovetic che riesce a beffare centralmente un para rigori come Handanovic, realizzando il gol dell 1-1 riportando la gara in parità. Al 43′, ancora pericoloso Di Natale su assist di Armero, con l’attaccante che prova il tiro al volo ma, questa volta, non concretizza.

    Al 55′, la Fiorentina passa in vantaggio con un bel gol di Cassani, bravo a sfruttare un perfetto cross di Pasqual, battendo sul tempo Armero, lento in fase difensiva, realizzando il gol del 2-1, sua personale prima rete in maglia Viola. Al 65′, ottima intuizione di Pazienza che pesca Totò Di Natale davanti al portiere Viola Boruc, ma il guardalinee ferma tutto, erroneamente, per posizione di fuorigioco dell’attaccante napoletano.

    Al 66′ ancora una grande occasione per la Fiorentina con Pasqual imbeccato da Jovetic a tu per tu con Handanovic, che, però, non riesce a concretizzare la ghiotta occasione. L’Udinese prova a scuotersi con un’occasione per Di Natale, che a distanza ravvicinata da Boruc non riesce a concretizzare la ghiotta occasione.

    All’83’, la gara si mette ancora più in sicurezza per i padroni di casa, con un calcio di rigore fischiato dal direttore di gara per fallo ancora di Benatia ai danni di Jovetic: dal dischetto calcia nuovamente il montenegrino che realizza il suo secondo penalty in gara, battendo ancora Handanovic e che vale il 3-1 e la doppietta personale.

    La gara sembra, così, ormai messa in ghiaccio (è proprio il caso di dirlo dato il gelo della domenica fiorentina, ndr) per i padroni di casa, ma l’Udinese riserba ancora qualche energia e realizza con il rumeno Torje, entrato da poco in campo al posto di Basta, il gol del 3-2 su assist di Di Natale, che era partito in contropiede e che in area di rigore confeziona l’assist per il giovane attaccante che infila Boruc nell’angolino basso con un bel tiro di sinistro.

    La gara termina così con una sconfitta inattesa per gli uomini di Guidolin, nonostante nel primo tempo il match sembrava essersi stabilizzato sui binari ideali per il gioco dei friulani, che avevano ampi spazi per il contropiede. La Fiorentina di Delio Rossi, dal canto suo, ha saputo reagire bene alla difficoltà iniziale, riuscendo a capovolgere il risultato e consolidarlo con il 3-1 di Jovetic che, di fatto, ha chiuso la gara permettendo ai Viola di conquistare tre fondamentali punti che consentono di salire a quota 28 punti in classifica. L’Udinese, invece, resta ferma a quota 41 punti, stabilmente al terzo posto in classifica, alle spalle della coppia di testa Juventus-Milan.

  • Napoli-Udinese pagelle. Lavezzi super, De Sanctis un muro

    Napoli-Udinese pagelle. Lavezzi super, De Sanctis un muro

    De Sanctis 7,5: compie due interventi che valgono quanto due gol e che tengono il risultato invariato, consentendo ai suoi di dormire sonni tranquilli in difesa e di concentrarsi nella fase offensiva

    Aronica 7: è strana la sua storia, parte sempre come un panchinaro fisso e poi col sudore, il lavoro e le prestazioni si conquista e mantiene un ruolo da titolare inamovibile nelle gerarchie mazzarriane

    Maggio 6,5: non spinge come al solito ma ha il grosso merito di siglare la rete che chiude definitivamente la partita

    Hamsik 5,5: da lui ci si aspetta molto ma molto di più, sempre fuori dalla maggior parte delle azioni pericolose dei suoi, deve migliorare anche sotto l’aspetto fisico

    Lavezzi 7,5: quando incrocia i bianconeri friulani si scatena, contro di loro ha siglato il primo gol in A, contro di loro ha siglato la prima doppietta e contro di loro si è sbloccato dopo un anno di digiuno al San Paolo, partita ottima e da gran protagonista

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7,5; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 7; Maggio 6,5, Inler 7, Dzemaili 6,5 (35′ st Zuniga 5,5), Dossena 6 (43′ st Mascara sv); Hamsik 5,5 (29′ st Santana 6), Lavezzi 7,5; Cavani 6,5. A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, C. Lucarelli.

    Morgan De Sanctis| © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Handanovic 6: incolpevole su entrambe le reti dei padroni di casa, chiude la porta alla disfatta totale su un tiro di Lavezzi, peccato per la sua imbattibilità caduta dopo 407 minuti.

    Benatia 5: pessima serata per il difensore marocchino, che non sbaglia grosse durante il corso della partita, ma verso la fine sbaglia un intervento che apre la strada a Zuniga verso la porta protetta da Handanovic e non sfrutta una ghiotta occasione gol capitatagli su un calcio di punizione di Pinzi.

    Asamoah 6: a centrocampo ci prova a mettere un po’ d’ordine e prova anche con un ottimo tiro dalla distanza ma ha la sfortuna di trovare De Sanctis sulla sua strada.

    Torje 4,5: non morde, non punge e appare anche nervoso, di certo sa e può fare di meglio, come ha dimostrato in questa prima parte di campionato.

    Floro Flores 5,5: ci tiene a far bene nella sua prima da titolare al rientro dopo l’infortunio che coincide proprio con la partita contro il suo Napoli, prova a pungere e con un’ottima girata sembra essersi riuscito, ma De Sanctis è in serata di grazia e gli nega la gioia del gol

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6; Benatia 5, Danilo 5, Ferronetti 5,5; Basta 6 (39′ st Abdi sv), Badu 5,5, Pinzi 6, Asamoah 6 (19′ st Neuton 6), Armero 5,5; Torje 4,5 (1′ st Fabbrini 5); Floro Flores 5,5. A disp.: Padelli, Domizzi, Ekstrand, Doubai.

  • Basta, Di Natale l’Udinese sbanca Lecce. Video

    Basta, Di Natale l’Udinese sbanca Lecce. Video

    Se vendi Sanchez, Inler e Zapata è fisologico pensare di dover soffrire quantomeno ad inizio stagione, l’Udinese invece dimostra di aver capacità di programmazione, idee ed una veste camaleontica che le permette di cambiar pelle a seconda della partita. Guidolin a sorpresa cambia la formazione proponendo la difesa a tre con Exstrand e Domizzi ai lati dell’ottimo Danilo. Le maggiori novità a centrocampo dove i pezzi pregiati Isla e Armero vengono rimpiazzati da Basta e Pasquale mentre in mezzo Badu e Asamoah fanno da cerniera davanti a Pinzi. In avanti capitan Di Natale fa coppia con Torje.

    Di Natale riparte con un gol ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Giandonato per Bertolacci è l’unica novità di formazione apportata da Di Francesco rispetto alle indiscrezioni della vigilia, avanti tridente mascherato con l’ex Cuadrado schierato a sinistra e Corvia e Di Michele di punta. La partita parte subito in salita per i padroni di casa con Basta bravo ad insaccare su assist di Ekstrand. I salentini sembrano storditi e privi di idee in avanti e capitan Di Natale ne approfitta per segnare dal limite la rete della sicurezza. In vantaggio di due gol i friulani calano il ritmo complice anche una condizione approssimativa e il gran caldo ma il Lecce non riesce ad approfittarne andando a sbattere sul sempre positivo Handanovic. Nella ripresa DI Francesco fa ampio utilizzo delle sostituzioni non riuscendo però a dar una svolta alla partita controllata bene dall’Udinese che sbaglia anche il terzo gol con Torje.

  • Lecce-Udinese tridente per Di Francesco, Guidolin lancia Torje

    Lecce-Udinese tridente per Di Francesco, Guidolin lancia Torje

    Il nuovo e giovane Lecce di mister Di Francesco ospita al Via del Mare la temibile Udinese di mister Guidolin sperando di bissare il successo della scorsa stagione. I salentini schierano una formazione altamente spregiudicata con Corvia punta centrale e Di Michete e Cuadrado ai lati. A centrocampo l’ex tecnico del Pescara non può fare affidamento sul giovane prodotto della Primavera rossonera Strasser mentre il gioiellino della Juve Pasquato non è stato convocato per problemi fisici. A centrocampo al fianco di Giacomazzi dovrebbe esser preferito Oboto su Giandonato. Fuori gioco anche Olivera e Carrozzieri, gioca e titolare Bertolacci autore di una doppietta nella scorsa stagione.

    Bertolacci ©Maurizio Lagana/Getty Images
    La probabile formazione Lecce (4-3-3): Julio Sergio; Tomovic, Oddo, Esposito, Mesbah; Obodo, Giacomazzi, Bertolacci; Corvia, Piatti, Di Michele. A disp. : Gabrieli, Ferrario, Brivio, Strasser, Piatti, Giandonato, Ofere. All: Di Francesco. Tante assenze anche in casa friulana con la formazione di Guidolin alla ricerca di una nuova prospettiva dopo le partenze illustri di questa estate. Ancora out Floro Flores e Barreto toccherà al giovane e promettente Torje affiancare Totò Di Natale, in difesa squalificato Benatia toccherà a Danilo far coppia al centro con Domizzi, ai lati giocheranno Basta e Neuton. Udinese (4-4-1-1): Handanovic; Basta, Danilo, Domizzi, Neuton; Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Torje, Di Natale. A disp. : Padelli, Pasqua, Ekstrand, Abdi, Badu, Fabbrini, Doubai. All: Guidolin

  • Udinese, Torje doppietta in nazionale. Video

    Udinese, Torje doppietta in nazionale. Video

    Dopo le cessioni dei pezzi pregiati l’Udinese riparte adesso dalle fondamenta per dar lustro e nuove soddisfazioni al popolo friulano. Come abbiamo precisato in molteplici occasioni la vera forza della famiglia Pozzo è quella di poter operare in un ambiente altamente sportivo e innamorato dell’essenza del calcio e per questo non passibile agli isterismi che spesso si vedono in altre piazze.

    Gabriel Torje il Messi di Romania | © John Thys/Getty Images
    La società tenendo fede alla sua progettualità non è caduta nell’errore di acquistare giocatori più o meno affermati per sostituire i suoi pezzi pregiati affidandosi ancora una volta alla sua folta schiera di osservatori rastrellando ogni campionato e aggiudicandosi giocatori promettenti ma quasi semi sconosciuti. Chi sembra incaricato di raccogliere la pesante eredità di Alexis Sanchez è la giovane stella rumena Gabriel Torje soprannominato in patria come “il Messi di Romania” e che vanta tra i suoi estimatori Gheorghe Hagi un icona del calcio romeno. Il ragazzo deve crescere caratterialmente ma ha qualità formidabili e una duttilità tattica che lo porta a render al meglio in ogni zona del campo. La sua posizione è però quelle d’esterno d’attacco, bravo nei tagli alle spalle della prima punta è dotato una velocità eccezionale e di un ottimo dribling in corsa. Entusiasta per la nuova avventura friulana Torje ha pensato bene di segnare una doppietta ieri nella partita valida per le qualificazioni ad Euro 2012 in LUssemburgo portando a tre il suo bottino di reti con la maglia della Romania in undici presenze. Come potrete vedere dai gol il primo è di opportunismo dopo un batti e ribatti in area di rigore, il secondo invece ricorda uno dei tanti gol di Sanchez con un perfetto taglio alle spalle della difesa e corsa solitaria verso il portiere. [jwplayer config=”240s” mediaid=”94387″]