Tag: gabriel heinze

  • Lecce – Roma, le formazioni. Luis Enrique deve rinunciare a Totti

    Lecce – Roma, le formazioni. Luis Enrique deve rinunciare a Totti

    Una delle ultime chiamate in ottica salvezza per il Lecce che dopo il deludente pareggio interno contro il Cesena fanalino di coda chiede spazio alla Roma. Un impegno tutt’altro che agevole per gli uomini di Cosmi contro il team di Luis Enrique, galvanizzato dalla valanga di reti rifilate al Novara e che crede ancora nel terzo posto che vale i preliminari di Champions League, complice anche il cammino non impeccabile di chi sta davanti.

    Non tanti problemi di formazione per il tecnico dei salentini che oltre a Julio Sergio non dovrebbe avere grossi problemi, anche se persiste il dubbio relativo ad Esposito ancora non al top. Al rientro invece Obodo che ha smaltito i postumi dell’infortunio al ginocchio. Davanti a Benassi, nel 3-5-2 disegnato da Cosmi, agiranno Oddo, Miglionico e Tomovic in difesa. In mezzo al campo il trio formato da Giacomazzi, Blasi e Devecchio mentre sugli esterni il compito di pungere è assegnato a Cuadrado e Brivio. In avanti toccherà a Di Michele fare coppia con Muriel. Prevista panchina, almeno inizialmente, per Obodo e Bojinov.

    Totti e Luis Enrique © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Nella Roma invece non ci sarà, come noto da diversi giorni, il capitano Totti, causa un affaticamento al polpaccio sinistro. Out anche Borini, Simplicio, Cassetti, Greco, Juan, Burdisso e Lobont. Recupera invece il talentuoso Pjanic a centrocampo ma dovrebbe cominciare solamente dalla panchina. Nel 4-3-3 di Luis Enrique, davanti al portiere Stekelenburg agiranno Kjaer e Heinze centrali con Taddei e Josè Angel sulle corsie laterali. In mezzo al campo il trio formato da Gago, De Rossi e Marquinho, mentre in avanti il compito di bucare la difesa pugliese verrà affidato a Lamela, Osvaldo e Bojan.

    Lecce Roma, le probabili formazioni:
    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Delvecchio, Brivio; Muriel, Di Michele. In panchina: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Bertolacci, Obodo, Corvia, Bojinov. Allenatore: Cosmi
    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, Heinze, Josè Angel; Gago, De Rossi, Marquinho; Lamela, Osvaldo, Bojan. In panchina: Curci, Rosi, Cicinho, Pjanic, Perrotta, Viviani, Tallo. Allenatore: Luis Enrique

  • Serie A, squalificati 15 Giornata. Roma decimata contro la Juve

    Serie A, squalificati 15 Giornata. Roma decimata contro la Juve

    Problemi di formazione per la Roma in vista del big match della 15esima giornata contro la Juve. Luis Enrique infatti non potrà contare sull’apporto di tre pedine fondamentali come Juan, Gago e Bojan squalificati tutti per un turno dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel in seguito alle espulsioni che hanno rimediato domenica a Firenze lasciando la squadra giallorossa in 8 contro 11 contro i viola.

    Bojan | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il tecnico spagnolo, al quale è stata rinnovata la fiducia, a tempo, dopo le due sconfitte consecutive e le deludenti prestazioni della sua squadra, ritroverà però Osvaldo dopo il turno “punitivo” per il pugno sferrato al compagno di squadra Lamela e con ogni probabilità si affiderà alla classe di capitan Francesco Totti, il grande escluso della partita di Firenze. Niente prova tv invece per Gabriel Heinze per la gomitata a Gamberini giudicata involontaria e che poteva aggravare ulteriormente la posizione della Roma. Con la Juve il difensore ex Manchester United, Real Madrid e Marsiglia ci sarà.

    Oltre ai tre giallorossi, sono altri 9 i calciatori appiedati per una giornata, in relazione al 15esimo turno di Serie A, dal giudice sportivo: si tratta del portiere del Cesena Francesco Antonioli, espulso in occasione di Juventus – Cesena, il difensore e il centrocampista dell’Udinese Damiano Ferronetti e Giampiero Pinzi, il primo espulso per doppio giallo dopo aver commesso il fallo da rigore su Milito e le seguenti proteste, il secondo, in diffida, per l’ammonizione rimediata nella stessa partita con l’Inter, il difensore del Genoa Kakhaber Kaladze, espulso nella gara contro il Milan, il difensore dell’Atalanta Stefano Lucchini, i centrocampisti di Palermo, Bologna e Lecce Giulio Migliaccio, Nico Pulzetti e Rodney Strasser e il capitano dell’Inter Javier Zanetti, alla sua prima espulsione in assoluto in campionato dopo 551 presenze in Serie A (la sola ed unica espulsione dell’argentino prima di sabato era stata rimediata in Coppa Italia). Infine un turno all’ex tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco, espulso in occasione di Napoli – Lecce, e fresco di esonero.

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  • Roma arriva Heinze, si complica Stekelenburg

    Roma arriva Heinze, si complica Stekelenburg

    E’ sbarcato a Roma il nuovo acquisto giallorosso Gabriel Heinze. Il difensore appena svincolatosi dal Marsiglia di Didier Deschamps, che era stato vicinissimo alla panchina giallorossa, è in attesa di effettuare le visite mediche prima di mettere la firma sul contratto con la società capitolina. Per il difensore argentino accordo annuale fino al 2012 con opzione per il secondo anno.

    © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    Heinze, 33 anni, è stato soffiato ad una concorrenze che prevedeva anche i cugini della Lazio e andrà a rinforzare la pattuglia difensiva a disposizione del tecnico Luis Enrique che attende sempre l’arrivo di Bojan Krkic dal Barcellona (operazione che si sbloccherà solo quando i catalani ufficializzeranno Alexis Sanchez. Si complica invece l’arrivo nella capitale di Maarten Stekelenburg: l’Ajax continua a sparare alto per il portiere che andrà in scadenza il prossimo anno, 9 milioni di euro. Se i Lancieri decidessero di concedere uno sconto di un paio di milioni, Sabatini è pronto a chiudere già nei prossimi giorni altrimenti si virerà definitivamente su un altro portiere. Nelle ultime ore alla Roma è stato accostato Sebastian Frey in uscita dalla Fiorentina.

  • Roma, arriva Heinze. Kjaer o Silvestre il sostituto di Mexes

    Roma, arriva Heinze. Kjaer o Silvestre il sostituto di Mexes

    Il calciomercato della Roma vive su due piani il primo è la ricerca di giocatori giovani e funzionali al progetto societario e all’idea tattica di Luis Enrique, il secondo è quello di capire nel minor tempo possibile chi dei big in organico farà le valigie e quanto le cessioni permetteranno di reinvestire sul mercato.

    © Kenzo Tribouillard/Getty Images
    Nella prossima settimana Sabatini dovrà chiarire i casi spinosi di Vucinic, Borriello, Menez e sopratutto di De Rossi. Il rinnovo del contratto con capitan futuro stenta a decollare con le parti ancora distanti e con tante sirene sul giocatore. I rinforzi impellenti per i giallorossi sono in difesa dove alla partenza di Mexes si sono aggiunti dei lievi acciacchi per Burdisso e Juan che praticamente lasciano sguarnita la retroguardia. Il brasiliano oltretutto è richiesto sul mercato anche dalla Juventus. Il primo rinforzo per Luis Henrique sarà l’esperto difensore argentino Heinze che arriverà a parametro zero garantendo solidità e alternative. Tra domanda ed offerta al momento ci sono ben un milioni di differenza ma la sensazione è che si chiuderà a metà strada. Il colpo per la difesa uscirà dal ballottaggio tra Silvestre e Kjaer, entrambi promettono qualità e temperamento ed hanno più o meno la stessa valutazione. Toccherà a Luis Enrique studiarne le caratteristiche e indirizzare Sabatini.

  • Heinze si offre alla Juve: “E’ una grande squadra”

    Heinze si offre alla Juve: “E’ una grande squadra”

    Tra rifiuti illustri e mancanza di appeal la Juventus scopre di avere un estimatore, il difensore del Marsiglia e della nazionale argentina Gabriel Heinze. Il terzino oggi ha svelato alla stampa il suo desiderio di giocare nel campionato italiano e con la maglia bianconera, tra l’altro già sfiorata in passato: “La Juventus è un grande club. Personalmente aggiungo che la mia carriera sarebbe perfetta se avessi la possibilità di giocare anche in Italia, possibilità che in passato svanì in due occasioni“.

    Heinze andrà in scadenza a giugno del 2012 ma ha già deciso di non prolungare il suo contratto con il club campione di Francia. Bisognerà capire quanto possa essere utile alla causa bianconera l’ex terzino di Manchester United e Real Madrid, considerata la sua non più giovane età (calcistica ndr) visto che lo scorso 19 aprile ha compiuto 33 anni, nonostante la sua notevole esperienza in campo internazionale che gli ha permesso di vincere il titolo sia in Inghilterra, sia in Spagna che in Francia.

  • Mondiali 2010: Argentina, buona la prima. Decide Heinze contro la Nigeria

    Un gol di Gabriel Heinze dopo appena 6 minuti di gioco del primo tempo permette all’Argentina di battere la Nigeria e partire col piede giusto nell’esordio del Mondiale.

    A Johannesburg la formazione sudamericana guidata in panchina da Diego Armando Maradona parte veramente forte (tra l’altro l’ex calciatore del Napoli fece la sua ultima apparizione in un campionato del mondo proprio contro la Nigeria con una larga vittoria per 4-0) e sbaglia un clamoroso gol dopo 3 minuti di gioco con Higuain, preferito a Milito come punta centrale, che dopo una superba azione di Messi che salta 3 uomini per poi passare al numero 9, mette a lato un pallone più facile da mandare dentro la porta!
    Dopo 2 minuti è proprio Messi che invece impegna l’estremo difensore africano Enyeama costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo dopo il sinistro del fuoriclasse del Barcellona: dagli sviluppi del corner arriva il gol di Heinze che di testa infila la porta della Nigeria e l’incolpevole Enyeama, unico tiro sul quale non potrà opporsi l’estremo difensore, dato che durante gli altri 85 minuti di gioco si ergerà ad assoluto protagonista della partita assieme a Messi in un duello che ha tenuto vivo l’entusiasmo del pubblico sugli spalti.
    La Nigeria cerca di organizzarsi e con Obinna e Taiwo cerca di rendersi pericolosa, ma senza risultato. Dall’altra parte del campo Messi imperversa ed Enyeama deve superarsi ancora una volta sul tiro mancino della “Pulce”.
    Al 21esimo minuto altro errore clamoroso di Higuain tutto solo davanti al portiere che si oppone ancora una volta da gran campione. Al 37esimo invece sono ancora Messi ed Enyeama i protagonisti: il fenomeno del Barcellona converge dalla destra e cerca il sinistro a giro sul palo lungo, Enyeama è perfetto e ci arriva con la mano di richiamo mettendo la palla in calcio d’angolo!
    Il primo tempo termina con una punizione calciata alta da Veron. Argentina nel complesso meritatamente in vantaggio.
    La ripresa si apre senza nessuna novità e nessun cambio da parte dei tecnici e al 49esimo i sudamericani vanno vicini al raddoppio: Messi parte dalla trequarti e chiede il triangolo a Veron che gli restituisce il pallone nello spazio, tocco di punta della “Pulce” con la conclusione del fuoriclasse del Barcellona che si spegne sul fondo di pochissimo.
    Al 59esimo altra iniziativa dello scatenato numero 10 albiceleste che fa 30 metri palla al piede, quindi cerca il mancino a incrociare sul secondo palo ma la conclusione viene murata in calcio d’angolo!
    Al 63 si fa vedere la Nigeria che però non riesce neanche tirare in porta visto che il tiro di Yakubu viene deviato in corner da Jonas Gutierrez. Al 66esimo ancora Enyeama protagonista sul tiro di Higuain servito perfettamente dal solito Messi. Ma 2 minuti più tardi si vede anche la formazione africana con Odemwingie, ma l’esterno africano inciampa sul pallone e non riesce a servire Martins tutto solo a centro area per un facile appoggio in rete. La Nigeria ci crede e con Taiwo va nuovamente vicina al gol con un bolide che termina di poco a lato. Il terzino nigeriano pochi minuti dopo lascia il campo per problemi fisici e allora ci pensa Martins al 78esimo ad impegnare per la prima volta Romero, portiere dell’Argentina che su un tiro dal limite dell’ex interista si salva respingendo coi pugni. All’80esimo spazio a Diego Milito che rileva Higuain e festeggia con una presenza i suoi 31 anni. Solo un minuto dopo Messi viene fermato da Enyeama e sul capovolgimento di fronte la Nigeria rischia di pareggiare con Uche che però spara alto da posizione più che favorevole.
    Poi non succede più nulla con l’Argentina che porta a casa una bella vittoria e di importanza capitale visto che la Nigeria dovrebbe essere la seconda forza del Girone B. La squadra di Maradona ha meritato la vittoria, pur patendo qualche sofferenza, ma in un match di 90 minuti, all’esordio, può anche starci qualche sbavatura.

    IL TABELLINO
    ARGENTINA-NIGERIA 1-0
    ARGENTINA (4-2-3-1): Romero ; Gutierrez, Demichelis, Samuel, Heinze; Veron (28′ st Maxi Rodriguez), Mascherano; Di Maria (40′ st Burdisso), Messi, Tevez; Higuain (34′ st Milito sv). A disposizione: Pozo, Andujar, Rodriguez, Bolatti, Garcè, Otamendi, Aguero, Palermo, Pastore. All.: Maradona.
    NIGERIA (4-3-3): Enyeama; Odiah, Yobo, Shittu, Taiwo (29′ st Uche); Haruna, Etuhu, Kaita; Obasi (14′ st Odemwingie), Yakubu, Obinna (6′ st Martins). A disposizione: Aiyenugba, Ejide, Kanu, Afolabi, Utaka, Brown, Yussuf, Echiejile, Adeleye. All.: Lagerback.
    ARBITRO: Stark (Germania)
    MARCATORI: 6′ Heinze
    AMMONITI: Gutierrez (A), Haruna (N)
    ESPULSI: nessuno

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  • Maradona ancora sotto accusa. E’ un giallo la convocazione di Heinze

    Maradona ancora sotto accusa. E’ un giallo la convocazione di Heinze

    diego_maradonaMaradona da sempre al centro del ciclone per la sua vita da numero uno che lo ha portato spesso ad eccessi in campo e fuori riesce se è mai fosse possibile a far ancor più notizia da quando è alla guida della sua amata Argentina. E’ sotto accusa il suo modo di gestire il gruppo albiceleste il modo con cui si pone alla stampa ma sotto accusa adesso sono finite anche le sue scelte.

    Da quanto si apprende da El Pais alla base di alcune scelte del tecnico per la sua Selecion ci sarebbero motivi extra calcistici, ed in particolare la convocazione dell’ex di Real Madrid e Manchester United Gabriel Heinze. Il difensore adesso al Marsiglia sarebbe favorito da Maradona a Walter Samuel ad esempio per l’aiuto che il fratello di Heinze diede al Pibe de Oro in un momento di difficoltà.

    Sebastian Heinze è il proprietario di una nota azienda che cura l’immagine di sportivi e persone famose “Passion”, azienda che vede tra i suoi clienti proprio Diego Armando Maradona e da quanto svela un misterioso dirigente argentino a El Pais: “Quando Maradona non aveva nulla, dopo la separazione dalla moglie, il fratello di Gabriel Heinze, che è rappresentante di calciatori, lo portò in India a tenere conferenze e gli fruttarono un milione di dollari. Poi cominciarono a organizzare partite di esibizioni di calcio a cinque per tutta l’Argentina. E’ stato un grosso affare”.