Tag: fulham

  • Intervista esclusiva: Marcello Trotta, il futuro Luca Toni

    Intervista esclusiva: Marcello Trotta, il futuro Luca Toni

    Contattato in esclusiva assoluta, la stella della Fulham Accademy, Marcello Trotta, si concede ai microfoni di Domenico Maione per Il Pallonaro.

    Profilo

    Questa è la storia di uno dei tanti italiani emigrati all’estero, partito ragazzo e desideroso di tornare uomo. Si è portato dietro un pallone,e quando ci corre dietro non sta giocando: insegue il suo sogno. Marcello Trotta, 1.86 metri X 80 chili, è l’amico che tutti vorrebbero avere a una festa se le cose dovessero mettersi male. Fortunatamente ha messo il fisico da granatiere al servizio del calcio. Attaccante classe ’92, viene adocchiato dagli osservatori del Napoli che non esitano ad inserirlo negli Allievi Regionali. L’allora sedicenne ripaga la fiducia concessa a suon di gol, tanto che mister Rocca lo convoca nella nazionale di categoria. In azzurro la sua parabola ascendente trova continuità nella finale di un torneo in Ucraina dove, partito dalla panchina, entra e risolve il match (n.d.r.:attualmente rientra nel giro della nazionale under-18). Le grandi prestazioni richiamano l’attenzione dei talent scout d’oltremanica. I ben informati raccontano che, l’allora allenatore dei citizen, Sven-Göran Eriksson, rimasto folgorato alla visione di un DVD del ragazzo, sguinzagliò i suoi uomini migliori ordinando loro di condurre il “marcantonio” alla sua corte. Il Marlon Brando svedese fece per venire all’entourage del giocatore “un offerta che non di poteva rifiutare”:oltre alla pecunia da intascare, si decise che Marcello sarebbe stato seguito da un tutor negli studi e avrebbe portato sua madre al seguito con la promessa di un posto di lavoro. Dal canto suo, Marcello non si fece pregare dato che il Napoli non aveva onorato la promessa di provvedere ai suoi spostamenti, da Portico di Caserta al campo d’allenamento, costringendo la nouvelle vague del calcio campano “all’autostop”. Seguì, dunque, una querelle legale che si concluse con una squalifica inflitta al giovane poi girato al Fulham. La militanza tra i baby “Cottagers” viene impreziosita dalle 25 reti messe a segno in campionato la scorsa annata. Le sue armi migliori sono: i movimenti senza palla e ovviamente i colpi di testa, dal momento che è in possesso di una grande elevazione che va a sommarsi ai centimetri: quando salta gli sbraitano “attento al cielo”. D’altronde, la grande prestanza fisica e il feeling col gol rendono la punta un prospetto di sicuro avvenire: quando segnerà in Premier, e sarà osannato a mo’ di Macheda sulle prime pagine dei giornali, non vi risparmierò il mio personalissimo “ve l’avevo detto”.

    Intervista

    Grande forza fisica e senso del gol. Scommetto che nella tua stanza c’è il poster di Luca Toni.

    No, non ho il poster di Luca, anche se non nascondo che per me rappresenta una fonte d’ispirazione. E’ davvero un grande attaccante.

    Di questi tempi i riflettori sono tutti puntati su un attaccante italiano, emigrato oltremanica, che quest’anno è pronto ad esplodere. Si tratta di te o di Balotelli?

    Beh, credo sia Balotelli, ma magari mi sbaglio…

    Qual è il marchio di fabbrica di Marcello Trotta?

    Il movimento nello spazio e ovviamente il gol.

    La tua “grande” impresa (finora s’intende):

    Senz’altro la doppietta contro l’Aston Villa. Ci giocavamo i quarti di finale della Youth Cup al Craven Cottage di Fulham (n.d.r.: secondo il Times tra i 10 stadi più belli al mondo) e sugli spalti c’era anche la mia famiglia. Ho provato una bellissima sensazione.

    Dall’Inghilterra investirono  su di te un milione di euro tra stipendio, indennizzo e benefit. Dal canto suo il Napoli rilanciò con “briciole per canarini” e nemmeno ti garantirono gli spostamenti al campo d’allenamento.  E’ vera la “leggenda” che narrò tuo padre?

    Non ne sono al corrente, dovreste chiedere a lui. (Per completezza d’informazione riportiamo le dichiarazioni di Angelo Trotta, padre del calciatore: “Sarò sempre grato al Napoli, perché ha lanciato mio figlio dandogli la possibilità di arrivare in Nazionale, ma credo che la società non abbia capito la situazione in tempo: Marino ci ha offerto briciole per canarini, mentre il Fulham ha studiato un programma eccezionale. Io non sono Rockfeller, avevo chiesto al Napoli almeno di garantirci gli spostamenti, ma la promessa non è mai stata onorata. Credo che De Laurentiis debba riflettere: dice che vuole un una squadra di napoletani e poi perde uno dei due ragazzi che giocano nelle nazionali giovanili”).

    Provocazione: il fatto che un sedicenne abbandoni la squadra che l’ha lanciato è il sintomo che davanti ai soldi non esistono bandiere oppure nel Napoli, semplicemente, non c’erano i presupposti perché tu potessi portare a compimento la tua maturazione calcistica. Insomma, colpa tua o colpa loro?

    E’ sempre un insieme di fattori a determinare una decisione. Nella carriera di un calciatore, purtroppo, le scelte da affrontare sono sempre difficili.

    Se si presentasse la possibilità di un ritorno al Napoli, questa volta da protagonista, come accoglieresti la possibilità?

    Valuterei con attenzione dato che Napoli è, pur sempre, la mia terra d’origine.

    Rossi, Macheda, Balotelli, tu e tanti altri. Credi sia dannoso per il calcio italiano che un giovane decida, spesso e volentieri, di maturare in terra straniera?

    Non penso, anzi, potrebbero offrire in dote alla Nazionale o alla Serie A, qualora decidessero di rimpatriare, quanto di buono hanno appreso all’estero.

    La scorsa stagione il Fulham, club in cui militi, ha centrato la finale di Europa League. A tuo avviso, siete in grado di bissare la precedente annata cercando, questa volta, di portare qualche trofeo in bacheca?

    Spero di sì. Quest’anno abbiamo un nuovo allenatore, vediamo come andrà a finire…

    Alex Ferguson, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Balotelli? Noi abbiamo Macheda. E il Fulham?

    Nel Fulham ci sono giovani davvero talentuosi, incluso un certo Trotta.

    In tutta sincerità, credi di poter trovare spazio già da questa stagione, anche solo per qualche breve apparizione?

    Me lo auguro. Lavoro duramente per perseguire quest’obiettivo, ed ogni mattina mi alzo per questo motivo.

    E se ci scappasse il gol?

    Sarebbe il massimo.

    Si dice che il calcio inglese sia molto più fisico di quello italiano, che invece predilige la fase tattica. Per un corazziere come te adattarsi deve essere stato un gioco da ragazzi, o sbaglio?

    Non è stato facile, ma adesso mi trovo veramente a mio agio.

    Dicerie a parte, tu quali differenze hai riscontrato?

    Il gioco è molto più veloce, gli avversari sono più duri e aggressivi.

    A due anni di distanza tira le somme in merito alla tua esperienza inglese.

    Credo di essere cresciuto molto sotto il profilo atletico, fisico e tecnico. Oltre a ciò, devo ammettere di essere migliorato anche come persona: sono più maturo, ecco tutto. Ovviamente, tutto questo non fa altro che stimolarmi a raggiungere nuovi traguardi.

    Ti sei mai pentito, anche solo per un attimo, della tua scelta?

    Assolutamente no.

    La consiglieresti ad un tuo coetaneo?

    Dipende, ogni calciatore ha le proprie ambizioni. Senza dubbio la Premier ha il suo fascino.

    Cosa ti manca dell’Italia?

    Naturalmente gli amici e la mia famiglia, ma purtroppo le rinunce sono necessarie se hai intenzione di realizzare un sogno.

    Vediamo se ti hanno contaminato. Spuntino: pizza o tè coi biscotti?

    Pizza forever.

    Te lo chiedo direttamente in inglese: Do you speak fluently English?

    (n.d.r.: ride) Yes, sure!

    Dopo l’english-test, tra conterranei, la domanda in dialetto è d’obbligo: “aropp l’esordio in primma squadr cià pigliamm na tazzulella ‘e cafè assieme?”

    Certo, perché no?

    Colgo l’occasione per ringraziare il disponibile e simpatico Marcello.

  • Hodgson è il nuovo allenatore del Liverpool

    Sarà Roy Hodgson il successore di Rafa Benitez sulla panchina del Liverpool. Il tecnico inglese è stato ingaggiato ufficialmente per i prossimi 3 anni come riporta il sito ufficiale dei Reds e lascia il Fulham dopo 3 stagioni e dopo aver accarezzato il sogno di vincere l’Europa League, persa in finale contro l’Atletico Madrid ai supplementari.
    Queste le prime parole di Hodgson:

    • Questo è il più bel lavoro come allenatore e sono onorato di prendere il ruolo di tecnico di uno dei più grandi club dellla storia del calcio. Non vedo l’ora di incontrare i giocatori e i tifosi, e di iniziare a lavorare con la squadra“.

    L’ex tecnico dell’Inter era stato accostato anche alla nazionale inglese come successore di Capello dopo il flop al recente Mondiale sudafricano ma la conferma di don Fabio per i restanti due anni di contratto hanno spianato la strada per il suo trasferimento al Liverpool.
    Sul fronte mercato Hodgson dovrà decidere il futuro di Gerrard, Torres e Mascherano. Resteranno nel Merseyside oppure faranno le valigie verso altri lidi?

  • Le pagelle di Atletico Madrid – Fulham

    Diego Forlan: 8 Cosi come Milito è stato a lungo snobbato dal grande calcio. E’ uno dei migliori cecchini al mondo, in area di rigore non ha amici. Redivivo

    Aguero: 7 El Kun ha i numeri per esaltare i tifosi ma è ancora troppo discontinuo c’è comunque la sua zampata in ogni azione pericolosa dei suoi

    De Gea: 6,5 Un incertezza all’inizio ma poi dimostra di saperci fare. E’ un ’90 ne sentiremo parlare a lungo.

    Jurado: 6,5 Rileva l’inconsistente Simao e dà più vivacità ai suoi.

    Davies: 6,5
    E’ l’ultimo ad arrendersi. Ha buoni numeri.

    Zamora: 5,5 Questa volta non riesce ad esser decisivo.

    Hangeland: 5 Lo spilungone nei giorni scorsi è stato accostato al Milan. Questa sera dimostra di non aver l’attenzione giusta per certi livelli.

    IL TABELLINO
    Atletico Madrid-Fulham 2-1

    Atletico Madrid (4-4-2): De Gea 6,5; Ujfalusi 6, Perea 5,5, Dominguez 6, Antonio Lopez 6; Reyes 6 (33′ st Salvio 5), Assunçao 6, Raul Garcia 5, Simao 5 (23′ st Jurado 6,5); Forlan 8, Aguero 7 (14′ 2ts Valera sv). A disposizione: Robles, Camacho, Juanito, Cabrera. All.: Quique Sanchez Flores.
    Fulham (4-4-2): Schwarzer 6,5; Baird 6, Hughes 6, Hangeland 5, Konchesky 6; Duff 6 (39′ st Nevland 5,5), Etuhu 5, Murphy 5,5 (13′ 2ts Greening sv), Davies 6,5; Gera 6, Zamora 5,5 (10′ st Dempsey 6,5). A disposizione: Zuberbuhler, Pantsil, Riise, Dikgacoi. All.: Hodgson.
    Arbitro: Rizzoli (ITA)
    Marcatori: 32′ Forlan (A), 37′ Davies (F), 11′ 2ts Forlan (A)
    Ammoniti: Salvio, Forlan, Raul Garcia (A), Hangeland (F)

  • Forlan piega il Fulham ai supplementari. Europa League all’Atletico Madrid

    Forlan piega il Fulham ai supplementari. Europa League all’Atletico Madrid

    Un super Forlan autore della doppietta vincente permette all’Atletico Madrid di battere il Fulham e di alzare al cielo la prima Europa League della sua storia. Il gol decisivo dell’uruguagio che piega la resistenza degli inglesi arriva a 4′ dal termine del secondo tempo supplementare con un guizzo da vero bomber. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1. I Colchoneros vincono così la prima Europa League (ex Coppa Uefa) della storia tornando a vincere un trofeo a livello internazionale dopo l’ultimo successo in Coppa delle Coppe datato 1962.

    Alla Nordbank di Amburgo, teatro della finale 2010, si vede sin da subito un Atletico meglio organizzato e molto mobile soprattutto nelle punte Aguero e Forlan che svariano sul tutto il fronte offensivo: i due gioielli di Quique Sanchez Flores sfiorano il gol dopo una bella azione combinata con Forlan che, per sua sfortuna, colpisce il palo. Poco dopo il vantaggio: azione che si sviluppa senpre sull’asse Aguero – Forlan con l’attaccante uruguagio che si riscatta facendo centro con il piatto destro da posizione ravvicinata. Il gol però spegne la luce nelle teste dei madrileni che subiscono l’iniziativa della squadra di Hodgson che pareggiano alla prima vera occasione: passano infatti 5 minuti dal gol di Forlan che Davies con un bel destro al volo da dentro l’area beffa sul primo palo il portiere. Il primo tempo termina sul punteggio di 1-1.

    Nella ripresa si vede un ottimo Fulham che crea diversi pericoli alla porta difesa da De Gea ma senza successo; l’Atletico accusa la stanchezza e complice anche un terreno di gioco reso pesante dalla pioggia tirano i remi in barca. Dempsey, entrato al posto di Zamora, è una brutta gatta da pelare per la retroguardia biancorossoblu. Non succede gran che e si va ai tempi supplementari.

    I ritmi calano vertiginosamente e anche i muscoli delle gambe degli uomini di Hodgson accusano la stanchezza: l’Atletico ne approfitta e da l’idea di non volersi accontentare dei calci di rigore. Nel primo tempo supplementare grossa occasione per Aguero che non riesce a mettere la zampata giusta su un’azione travolgente di Forlan sulla sinistra, zampata vincente che trova poi nei secondi 15 minuti lo stesso Forlan che a due passi da Schwarzer e servito splendidamente per l’ennesima volta da Aguero trova il gol grazie anche ad una deviazione Hangeland che decide la finale. Tanta amarezza per Hodgson per la seconda finale persa dopo quella sulla panchina dell’Inter, festa grande per l’altra metà di Madrid che può vantare la conquista di un trofeo (e ha la possibilità di raddoppiare nella finale di Coppa del Re contro il Siviglia) da sfoggiare nei confronti dei cugini del Real che per questa stagione possono rimanere a bocca asciutta. Per una volta è la Madrid biancorossoblu a poter gioire.

    Il tabellino
    ATLETICO MADRID – FULHAM 2-1
    32′ Forlan (A), 37′ Davies (F), 116′ Forlan (A)
    ATLETICO MADRID (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio Lopez; Reyes (88′ Salvio), Assunçao, Raul Garcia, Simao (78′ Jurado); Forlan, Aguero.
    A disposizione: Robles, Valera, Camacho, Juanito, Cabrera.
    Allenatore: Sanchez Flores.
    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky; Duff (84′ Nevland), Etuhu, Murphy, Davies; Gera, Zamora (55′ Dempsey).
    A disposizione: Zuberbuhler, Pantsil, Riise, Greening, Dikgacoi.
    Allenatore: Hodgson.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Salvio, Forlan (A), Hangeland (F)

    GUARDA L’ALBO D’ORO

  • Europa League: Atletico Madrid e la sorpresa Fulham vogliono la Coppa

    L’Atletico Madrid di Diego Forlan e Sergio Aguero e la vera rivelazione del torneo, il Fulham di Roy Hodgson (ex allenatore dell’Inter), vanno a caccia del prestigioso trofeo.

    Tra gli spagnoli formazione confermata con i 2 gioielli Forlan e Aguero di punta pronti a sfruttare ogni minimo errore della retroguardia inglese.
    L’Atletico di Quique Sanchez Flores che ha eliminato proprio una formazione inglese nel turno precedente, ha vinto solo 2 partite in tutto il suo cammino di Europa League, ma è bastato lo stesso per arrivare in Finale. L’attaccante argentino Aguero, pupillo del Commissario Tecnico Diego Armando Maradona, promette battaglia, pronto ad alzare il primo vero prestigioso trofeo in Europa.

    Il Fulham invece cerca di continuare il sogno dopo aver eliminato i campioni in carica dello Shaktar Donetsk, dopo aver fatto fuori la Juventus praticamente distrutta nella gara di ritorno a Craven Cottage, e dopo aver estromesso dalla Finalissima da giocare nel proprio stadio, l’AOL Arena, l’Amburgo. Proprio per questo motivo probabilmente i bianconeri di Londra avranno il tifo sfavorevole dei tifosi locali, ancora con il dente avvelenato per la clamorosa eliminazione della loro squadra. Hodgson punta sul portiere australiano Schwarzer, sul difensore norvegese Hangeland e sul centrocampista irlandese Damien Duff. In attacco spazio all’inventiva dell’ungherese Gera e alla potenza fisica del bomber Zamora.
    Arbitra l’italiano Nicola Rizzoli.

    Probabili formazioni:

    ATLETICO MADRID: (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio Lopez; Reyes, Assunçao, Raul Garcia, Simao; Forlan, Aguero. A disposizione: Joel Robles, Camacho, Juanito,Valera, Fernando Lopez, Jurado, Salvio. All.: Quique Sanchez Flores
    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Konchesky, Hangeland, Pantsil, Hughes; Etuhu, Duff, Murphy, Gera; Zamora, Davies. A disposizione: Zuberbuhler, Smalling, Riise, Greening, Dempsey, Dikgacol, Nevland. All: Roy Hodgson
    Arbitro: Nicola Rizzoli

  • Europa League: Forlan gela Anfield. La finale è Atletico – Fulham

    Un gol di Diego Forlan al 12′ minuto del primo tempo supplementare regala la finale di Europa League all’Atletico Madrid di Quique Sanchez Flores. Gli spagnoli forti dell’1-0 dell’andata cercano di asfissiare il gioco del Liverpool con un partita accorta ma gli uomini di Benitez trovano con Aquilani, ottima la sua prova, il gol del vantaggio al 42′. Nella ripresa la paura di perdere fa scivolare via la partita senza grossi squilli di tromba, si va ai supplementari. Benayoun al 5′ segna il raddoppio ma è ancora Forlan l’uomo decisivo che regala la finale all’Atletico.

    Continua anche il sogno del Fulham di Roy Hodgson, al Craven Cottage gli inglesi giocano un primo tempo sottotono e all’intervallo una rete di Petric porta l’Amburgo virtualmente in finale. Nella ripresa però la partita cambia e in 7 minuti Davies (24′) e Gera (31′) regalano la finale. Ad Amburgo il 12 maggio ci andranno l’Atletico MAdrid e il Fulham

  • Europa League, semifinale: Fulham – Amburgo. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni FULHAM – AMBURGO (ore 21:00)

    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky; Duff, Etuhu, Murphy, Simon; Zamora, Gera. All.: Hodgson.
    AMBURGO (4-4-2): Rost; Demel, Boateng, Mathijsen, Aogo; Pitroipa, Jarolim, Ze Roberto, Trochowsky; Van Nistelrooy, Guerrero.
    Allenatore: Moniz.

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Europa League: Liverpool e Amburgo a caccia della finale

    Si giocano stasera le gare di ritorno delle semifinali di Europa League che mettono di fronte Liverpool – Atletico Madrid e Fulham – Amburgo.

    • LIVERPOOL – ATLETICO MADRID

    Partita fondamentale per i Reds di Rafael Benitez che ad Anfield Road cercheranno di ribaltare la sconfitta per 1-0 subita in casa dell’Atletico Madrid.
    Tra le fila inglesi mancherà il grande ex Fernando Torres (stagione finita per l’attaccante) per cui Benitez punterà tutto sull’estro del capitano Gerrard. Nell’Atletico recupera Aguero, assente sette giorni fa e che affiancherà in attacco il giustiziere della gara d’andata Forlan.
    Per approdare in finale al Liverpool non basterebbe la vittoria con un gol di scarto mentre l’1-0 prolungherebbe il match ai supplementari. La conquista dell’Europa League potrebbe dare una bella rivincita a Gerrard e compagni dopo gli scarsi risultati ottenuti in Champions e in Premier e con una difficile crisi econimica che si fa sempre più pesante.

    Probabili formazioni

    LIVERPOOL (4-2-3-1): Reina; Johnson, Carragher, Kirgiakos, Agger; Lucas, Mascherano; Kujt, Gerrard, Benayoun; Ngong.
    Allenatore: Benitez.
    ATLETICO MADRID (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio; Reyes, Paolo Assuncao, Garcia, Simao; Aguero, Forlan.
    Allenatore: Flores.

    • FULHAM – AMBURGO

    Il Fulham riceve al Crave Cottage di Londra un Amburgo che deve far fronte a numerosi problemi culminati con l’esonero del tecnico Bruno Labbadia dopo il 5-1 incassato durante l’ultima giornata di Bundesliga dall’Hoffenheim e sostituito in panchina dall’olandese Ricardo Moniz.
    La gara d’andata finì a reti inviolate ma con i tedeschi che si resero più pericolosi degli avversari. Ancora è sotto gli occhi di tutti l’impresa che fecero gli inglesi allenati da Hodgson contro la Juventus agli ottavi in cui riuscirono a ribaltare il 3-1 di Torino con il 4-1 di Craven Cottage.
    A prevalere sarà chi avrà più voglia di centrare la finale: l’Amburgo per giocare la finalissima nel proprio stadio, la Nordbank Arena, il Fulham per disputare la prima finale europea della storia del club.

    Probabili formazioni

    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky; Duff, Etuhu, Murphy, Simon; Zamora, Gera. All.: Hodgson.
    AMBURGO (4-4-2): Rost; Demel, Boateng, Mathijsen, Aogo; Pitroipa, Jarolim, Ze Roberto, Trochowsky; Van Nistelrooy, Guerrero.
    Allenatore: Moniz.

  • Highlights Amburgo – Fulham 0-0

    Pareggio a reti inviolate tra Amburgo e Fulham. Padroni di casa che vanno vicini al gol nella ripresa con Pitroipa, Trochowski e Petric.

  • Europa League: solo 0-0 tra Amburgo e Fulham

    Ottimo risultato per il Fulham di Hodgson che alla Nordbank Arena di Amburgo, teatro della finale di questa edizione di Europa League, strappa un pareggio importante ai padroni di casa in vista della gara di ritorno tra sette giorni a Londra.

    Gara tutto sommato avara di emozioni con un primo tempo abbastanza soporifero e una ripresa che ha regalato qualcosa in più soprattutto ai tedeschi con l’entrata in campo di Petric che ha dato nuova linfa alla sua squadra. Il Fulham bada solo a contenere conscio che gli avversari faticheranno al Craven Cottage. L’Amburgo va vicino al gol solo con tiri dalla distanza prima di Pitroipa e poi di Trochowski e di Petric.

    Il tabellino
    AMBURGO – FULHAM 0-0
    AMBURGO (4-4-2): Rost; Demel (82′ Rincon), Boateng, Mathijsen, Aogo; Trochowski, Jarolim, Ze Roberto, Pitroipa; Guerrero (72′ Petric), Van Nistelrooy.
    A disposizione: Hesl, Rincon, Torun, Berg, Tesche, Rozehnal, Petric.
    Allenatore: Labbadia.
    FULHAM (4-2-3-1): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky, Etuhu, Murphy; Duff, Gera, Davies; Zamora (52′ Dempsey).
    A disposizione: Zuberbuhler, Greening, Nevland, Kelly, Dempsey, Dikgacoi, Smalling.
    Allenatore: Hodgson.
    Ammoniti: Mathijsen (A), Trochowski (A), Gera (F), Baird (F)