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  • L’Inter frena con il Torino, Meggiorini incubo nerazzurro

    L’Inter frena con il Torino, Meggiorini incubo nerazzurro

    Termina 2 a 2 il posticipo serale tra Inter e Torino, dimostrando ancora una volta come i problemi di Stramaccioni e della sua squadra forse non saranno risolti nemmeno dagli innesti del mercato di gennaio. Ventura disegna un Torino spregiudicato che nonostante il gol dello svantaggio subito dopo cinque minuti, carica a testa bassa e mette in seria difficoltà la squadra di casa, trovando prima il pari, e poi il vantaggio nella ripresa. L’Inter si rialza con la determinazione e la voglia dei suoi giocatori, mentre il Toro si affida al gioco. Per questo motivo si può senza ombra di dubbio parlare di due punti persi per il Torino e un punto guadagnato dall’Inter. I fischi di San Siro al termine sono un segnale chiaro. Stramaccioni ha la sua bella gatta da pelare.

    LA PARTITA

    Stramaccioni sorprende un po’ le previsioni schierando Mudingay al posto di Pereira, con Zanetti e Nagatomo a scalare sugli esterni, mentre il centrocampista belga agirà in tandem con Gargano al centro. Davanti confermata la coppia Cassano Palacio. Ventura lascia in panchina Bianchi e lancia dal primo minuto Meggiorini affiancato da Barreto.

    Riccardo Meggiorini © Olivier Morin AFP
    Riccardo Meggiorini © Olivier Morin AFP
    Parte subito forte l’Inter, tanto che già al 5’ trova la rete del vantaggio sfruttando una perla su punizione di Chivu dai 22 metri che beffa Gillet, trovando l’angolo giusto e portando il risultato sull’1 a 0. La partita sembra già scritta, ma al contrario il Torino non subisce affatto il contraccolpo psicologico per la rete dello svantaggio, e inizia a macinare gioco sfruttando le corsie laterali. L’Inter soffre, e al 23’ da un erroraccio di Guarin in difesa, i granata trovano la rete del pari: il centrocampista colombiano prova un dribbling maldestro sul limite dell’area, regalando il pallone a Barretto, assist per Meggiorini che trova batte un incolpevole Handanovic. Il primo tempo mostra un’Inter che soffre in mediana la mancanza di un giocatore in grado di inventare e dettare i tempi di gioco, mentre il Torino creando buone trame riesce con facilità a mettere in difficolta la retroguardia nerazzurra.

    La ripresa parte con lo stesso piglio della prima frazione di gioco e al 7’ Cerci si beve Pereira e serve un cross basso su cui arriva nuovamente Meggiorini, timbrando la sua doppietta personale che porta l’Inter in svantaggio. L’Inter cerca di rialzarsi e sfiora il gol con Cambiasso, a seguito di una lunga azione palla a terra. Ed è proprio il centrocampista argentino entrato a sostituire Mudingay a trovare la rete del pari al minuto 22’: Zanetti entra in area saltando Rodriguez e servendo un tap in vincente a Cambiasso che da due metri non può sbagliare. La partita si infiamma e con squadre lunghissime, ed è il Torino a sfiorare la rete del 3 a 2, con Bianchi che si vede negare il gol da una prodezza di Handanovic e da un palo. Nei minuti finali il Toro cala sotto l’aspetto fisico ed è l’Inter a provarci con più intensità, senza però trovare mai il guizzo vincente, anzi è proprio Meggiorini nell’ultimo minuto a sfiorare il gol, negato solo dall’ennesimo miracolo di Handanovic . Partita che termina sul 2 a 2, con un risultato che sta più stretto al Toro che ai padroni di casa.

    PAGELLE INTER TORINO

    Handanovic 7 Nonostante le due reti subite, è l’uomo partita per i suoi, evitando un passivo che sarebbe stato sicuramente peggiore. Fortunato nell’azione del palo. Determinante sulla parata nel finale di Meggiorini.

    Pereira 4 Inguardabile. Si fa bucare da Cerci con una facilità estrema. In difesa non è evanescente, in attacco non mette dentro un cross buono. Quaresma bis?

    Zanetti 6,5 Il capitano parte a rilento, ma nella ripresa inizia a macinare km, regalando l’assist perfetto per Cambiasso

    Guarin 5 Regala un pallone a Meggiorini che di fatto si tramuta nella rete del 1 a 1. Errore imperdonabile. Ne risente per tutto il match provando a smacchiare una prestazione non sufficiente.

    Cerci 7 Scatenato. Sulla sua corsia brucia ogni difensore avversario. L’incubo di Pereira. Suo l’assist perfetto per Meggiorini sul gol del 2 a 1.

    Barreto 6,5 Perfetto per i movimenti e assolutamente geniale nell’assist che regala il pari al Torino firmato Meggiorini

    Meggiorini 7,5 Scatenato. Incontenibile. Man of the match. Doppietta contro la squadra che lo ha fatto esordire in serie A. Cosa vuoi di più della vita?

    VIDEO GOL E HIGHLIGHTS INTER TORINO
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  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 22 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 22 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, ecco i consigli fantacalcio della 22esima giornata di Serie A che si preannuncia molto incerta con tante partite interessanti e dal risultante finale assolutamente incerto con le big alle prese con i tanti infortuni e con la distrazione rappresentata dal calciomercato. La Juventus ospita un Genoa desideroso di cambiare pagina dopo la pessima parentesi di Gigi Delneri con il ritorno di mister Ballardini dopo i fasti della stagione 2010-2011, il Milan va a Bergamo in una trasferta sempre insidiosa per i rossoneri, il Napoli affronterà in trasferta la sorpresa Parma mentre sia la Lazio che L’Inter potrebbero approfittare di un turno casalingo apparentemente facile, ma occhio alle sorprese.

    Consigli Fantacalcio giornata 22 guida alla formazione

    Lazio-Chievo sabato ore 18:00
    Padroni di casa biancocelesti che devono con ogni probabilità fare ancora a meno di Miroslav Klose, Petkovic lo vuole preservare in vista del ritorno in coppa Italia contro la Juve e quindi spazio a Sergio Floccari con Hernanes, Lulic e Mauri su tutti. Nel Chievo orfano di Sorrentino diamo fiducia a Paloschi, Cofie e Thereau.

    Juventus-Genoa sabato ore 20:45
    Emergenza continua in casa bianconera, Pirlo è ancora fuori e da valutare sono le condizioni di Pogba e Bonucci. Dovrebbe tornare Quagliarella in avanti in coppia con Vucinic, inseriamo sempre Lichsteiner e Marchisio. Nel Grifone occhio a Borriello e Immobile con Jankovic e Vargas indisponibili.

    Bologna-Roma  domenica ore 12:30
    come sempre si prevedono tanti bonus quindi lasciamo a riposo la difesa rossoblù ma diamo spazio a tutti i giocatori di mister Pioli dalla mediana in su. Nella Roma out Destro, fiducia incondizionata a capitan Totti, Osvaldo e Lamela con la sorpresa Piris in agguato.

    Atalanta-Milan domenica ore 15:00
    Rossoneri che devono fare  ameno di Emanuelson, inseriamo Boateng oltre a tutto il tridente offensivo mentre nell’Atalanta potrebbe essere la volta buona per German Denis, a secco nelle ultime giornate.

    Cagliari-Palermo ore 15:00
    Ospiti rosanero rivoluzionati dalla cura Lo Monaco in questa finestra di calciomercato, diamo fiducia a Ilicic e Miccoli mentre nel Cagliari non si può fare a meno di Sau con Pinilla in odore di gol.

    Catania-Fiorentina ore 15:00
    Match ricco di spunti interessanti in primis con il ritorno di Vincenzo Montella nella sua Catania. Potrebbe essere la giornata giusta per Stefan Jovetic ma inseriamo anche Cuadrado, Pasqual e Gonzalo Rodriguez. Nel Catania impossibile fare a meno del tridente offensivo con il rientro con Marchese e Izco possibili sorprese.

    Antonio Cassano ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Antonio Cassano ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Parma-Napoli  ore 15:00
    Match difficile per i partenopei che sono però fortemente intenzionati ad espugnare il Tardini sin qui inviolato. Inseriamo i tre tenori oltre Inler e Britos mentre nel parma spazio a Biabiany, Belfodil e Marchionni.

    Sampdoria-Pescara  ore 15:00
    Blucerchiati che devono assolutamente conquistare tre punti in una sfida salvezza a tutti gli effetti ed in pronosticabile alla vigilia del campionato. Inseriamo De Silvestri, Poli e Icardi mentre nel Pescara diamo spazio al neo acquisto D’Agostino e a Celik.

    Udinese-Siena ore 15:00
    Sempre e solo Totò Di Natale show, capitano bianconero insostituibile ma diamo una possibile anche a Dusan basta e a Muriel, quest’ultimo opaco contro la Juve una settimana fa. Nel Siena lasciamo a riposo la difesa e spazio solo a Reginaldo e Rosina.

    Inter-Torino domenica ore 20:45
    Posticipo domenicale per i nerazzurri da sfruttare dopo il pareggio con la Roma di una settimana fa. Possibile rientro di Cassano che agirà a fianco di Palacio. Inseriamo anche Nagatomo e Guarin mentre fra i granata dentro Cerci, Santana ed il rientrante Rolando Bianchi.

  • Lampo Palacio, furia Guarin. Inter-Pescara 2-0

    Lampo Palacio, furia Guarin. Inter-Pescara 2-0

    Un Inter al piccolo trotto ha la meglio 2-0 su un Pescara decisamente sotto tono ed irriconoscibile rispetto alla sorprendente vittoria sulla Fiorentina della settimana scorsa. Decidono le reti di Palacio nel primo tempo e di Fredy Guarin nella ripresa.

    Sorpresa nell’undici iniziale nerazzurro, davanti la coppia d’attacco è formata da Rodrigo Palacio ed Antonio Cassano con Diego Milito in panchina e a centrocampo c’e’ l’esordio del giovane Benassi con Cambiasso arretrato in difesa a causa dell’emergenza che ha colpito il reparto arretrato interista. Nel Pescara invece Bergodi non cambia nulla rispetto alla vittoria di Firenze affidandosi alla coppia d’attacco formata da Celik e Jonathas.

    La prima frazione di gioco è letteralmente dominata dalla formazione di Andrea Stramaccioni che non rischia mai nulla in difesa tenendo sempre il pallino del gioco in mano. Tuttavia Perin non deve compiere tante parate nei primi 45’ ma deve capitolare al minuto 31 grazie al bel movimento in area di Palacio che sfrutta un filtrante di Chivu ed un velo di Cassano realizzando il gol numero 11 in stagione. Il primo tempo si chiude praticamente qui con una sola squadra in campo e con il Pescara troppo rinunciatario ed irriconoscibile rispetto ad una settimana fa.

    Fredy Guarin ©Claudio Villa/Getty Images
    Fredy Guarin ©Claudio Villa/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con un Pescara un po’ più voglioso alla ricerca del pareggio ma basta una discesa di Guarin supportata da un sontuoso dribbling di Palacio con l’argentino che serve allo stesso colombiano un assist al bacio per un comodo raddoppio nerazzurro. Il Pescara proprio non riesce ad impensierire Handanovic e da segnalare negli ultimi minuti c’e’ solamente un incomprensibile nervosismo di Cassano dopo la sostituzione con Tommaso Rocchi con il barese ad abbandonare il campo senza salutare Stramaccioni.

    Buona vittoria per l’Inter supportata dalle belle prestazioni del giovane Benassi e con riscatti sulle fasce di Jonathan ed Alvaro Pereira. Pescara rimandato alla prossima giornata e decisamente sempre più destinata ad una provabilissima retrocessione.

    Le Pagelle di Inter-Pescara 2-0

    INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Silvestre 6, Cambiasso 6,5, Chivu 6; Jonathan 6,5, Zanetti 6,5, Benassi 6,5, Pereira 6,5; Guarin 7,5 (33′ st Mudingayi 6); Palacio 7 (42′ st Milito s.v.), Cassano 6,5 (23′ st Rocchi 6). (Belec, Di Gennaro, Bianchetti, Mariga, Obi, Duncan, Coutinho, Livaja). All. Stramaccioni

    PESCARA (4-3-1-2): Perin 6; Balzano 6, Capuano 5,5, Terlizzi 5,5, Modesto 5; Nielsen 5 (19′ st Cascione 5,5), Colucci 5,5, Bjarnason 5,5; Weiss 5 (37′ st Caprari s.v.); Jonathas 4,5, Celik 5 (32′ st Abbruscato 5). (Pelizzoli, Falso, Zanon, Romagnoli, Bocchetti, Blasi, Vukusic). All. Bergodi.

     

  • Guarin, un turno di stop ma l’Inter fa ricorso

    Guarin, un turno di stop ma l’Inter fa ricorso

    Dopo l’anticipo di sabato scorso con la Lazio, in cui la squadra di Stramaccioni ha subito una sconfitta per 1-0, importante ai fini della lotta per le prime posizioni in classifica, il nervosismo era nell’aria e sembrava aleggiare un pizzico di tensione di troppo a fine gara: in questo senso, il colombiano Fredy Guarin sembra abbia avuto un atteggiamento intimidatorio ed aggressivo nei confronti di un Assistente del direttore di gara Mazzoleni, ed in particolare un guardalinee, al punto da rendere necessario l’intervento di un dirigente nerazzurro al fine di trattenere il calciatore ed evitare che il diverbio potesse degenerare.

    Tutto questo è accaduto al termine della gara ma è stato comunque verbalizzato e, dunque, il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha inflitto al colombiano Guarin una giornata di squalifica proprio per il “comportamento aggressivo ed intimidatorio tenuto” alla quale si è aggiunta anche una multa da cinquemila euro.

    Guarin un turno di stop, Inter ricorre | © Claudio Villa/Getty Images
    Guarin un turno di stop, Inter ricorre | © Claudio Villa/Getty Images

    L’Inter però ha deciso di non accettare supinamente tale decisione e di presentare ricorso contro la squalifica attribuita al colombiano per evitare che debba essere costretto a saltare la gara contro il Genoa in programma a San Siro e valida per la 18. ma giornata di Serie A, l’ultima del 2012, confermando quella vis polemica nei confronti delle decisioni arbitrali che contraddistingue ultimamente le dichiarazioni del presidente Moratti che stavolta si è limitato a parlare di “sfortuna” negli episodi.

    In attesa di conoscere l’esito del ricorso dei nerazzurri, di seguito le altre decisioni in merito ai calciatori squalificati dal giudice sportivo per la prossima giornata, che sono ben sedici, che potranno anticipare così le loro vacanze natalizie:

    Manfredini dell’Atalanta, Conti del Cagliari, Roncaglia della Fiorentina, Moretti e Seymour del Genoa, Candreva della Lazio, Inler del Napoli, Munoz  del Palermo, Paletta del Parma, Castan della Roma, Tissone della Sampdoria, Neto, Paci e Vergassola del Siena, Allan ed Heurtaux dell’Udinese. Ammende pecuniarie, invece, a Juventus e Lazio, rispettivamente da dieci mila e due mila euro.

  • Inter spietata, sorpasso sul Napoli. Le pagelle

    Inter spietata, sorpasso sul Napoli. Le pagelle

    È un’Inter cinica e spietata, che soffre e nonostante tutto batte in casa propria per 2 a 1 un avversario mai domo come il Napoli. Stramaccioni senza Samuel reinventa Cambiasso centrale e affida le chiavi del centrocampo a Guarin, con il colombiano che caricato delle giuste responsabilità diventa l’uomo decisivo nel match. Al Napoli manca quel pizzico di lucidità e anche di fortuna sotto porta, perché nel complesso, la formazione partenopea non avrebbe certamente demeritato un pareggio. Rimane l’amaro in bocca agli uomini di Mazzarri puniti nelle due uniche occasioni del primo tempo, mentre c’è da fare i complimenti a Stramaccioni per aver ritrovato nei suoi uomini quella voglia di vincere, di soffrire e non mollare mai, come un collettivo unito e coeso. Si torna a sognare per la rincorsa alla Juventus, con un meno quattro in classifica e un punto in più proprio sul Napoli.

    LA PARTITA

    Tanta pretattica in conferenza stampa per Stramaccioni che alla lettura delle formazioni sorprende lasciando in panchina Silvestre e arretrando Cambiasso al centro della difesa. Spazio a Guarin e Pereira in mediana e davanti rimane fuori Palacio, con Milito e Cassano in coppia. Mazzarri conferma tutte le previsioni lanciando Insigne al fianco di Cavani.

    Fredy Guarin © Claudio Villa/Getty Images
    Parte col botto la formazione nerazzurra sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al 8’ schema preparato dagli uomini di Stramaccioni che cercano Guarin sul secondo palo con il colombiano che di piatto colpisce a botta sicura battendo De Sanctis sul proprio palo. Il Napoli nonostante lo svantaggio non accusa il colpo, ma ha due chiari occasioni da gol non sfruttate, prima con Insigne e poi con Hamsik con entrambe le conclusioni di poco a lato. I nerazzurri soffrono e subiscono la supremazia territoriale del Napoli, ma nel momento più inaspettato grazie a una splendida percussione di Pereira, con l’assist confezionato da Guarin, arriva il raddoppio dell’Inter firmato Diego Milito: l’argentino con un destro vincente batte De Sanctis e firma la sua ottava rete stagionale, rompendo il digiuno con il gol. Inter cinica e spietata, con due tiri e due gol.

    Mazzarri nella ripresa manda in campo Pandev, schierando le tre punte, togliendo Gamberini e schierando una difesa a quattro. È l’Inter a sfiorare la terza rete nei primi minuti del secondo tempo, con Cassano che servito da Pereira trova l’esterno del palo. Il Napoli dopo due miracoli di Handanovic accorcia le distanze : azione rocambolesca con una traversa, un paio di salvataggi sulla linea, e alla fine arriva il gol del 2 a 1 firmato Cavani, che da due passi beffa tutta la difesa nerazzurra. Dai replay si nota la posizione di partenza di Pandev in fuorigioco non segnalata. Nel frattempo Stramaccioni toglie Cassano e inserisce Palacio. Stessa sorte alla mezz’ora per Milito, che lascia il campo per Coutinho. Brividi nel finale con Pereira che rischia di mettere la palla nella propria porta, deviando goffamente un traversone di Cavani. Finale concitato con occasioni pericolose da una parte e dall’altra, e fino all’ultimo minuto partita apertissima. Triplice fischio e Inter che può esultare per una partita tutt’altro che facile.

    PAGELLE INTER-NAPOLI

    Handanovic 7 Spiderman. Vola su tutte le conclusioni dei giocatori del Napoli, e sull’occasione del gol nega la rete in almeno 3 occasioni, prima di vedersi beffare da Cavani

    Juan JEsus 6,5 Mezzo voto in meno per il nervosismo espresso nel finale. Decisivo in almeno un paio di recuperi su Cavani e soci azzurri.

    Guarin 7,5 Man of the match. È praticamente in ogni punto del campo. Lotta, si batte, trova una bellissima rete e confeziona l’assist (splendido) per il 2 a 0 di Milito

    Milito 7 Un cecchino. Gli arriva un pallone giocabile e lui non perdona, rompendo il digiuno che durava da quattro gare.

    Insigne 7 Il pericolo costante nella retroguardia nerazzurra. Costringe Ranocchia agli straordinari, e sfiora due gol da cineteca in un paio di occasioni.

    Gamberini 5 Non convince, soprattutto nell’azione in cui non tiene botta a Milito e gli concede il tiro che si trasformerà nel gol del 2 a 0.

    Cavani 6,5 El Matador lotta e ci prova per tutta la serata. Segna un gol di rapina e timbra il suo personale cartellino aggiungendo l’Inter alle sue vittime preferite in Serie A.

    INTER (3-5-2): Handanovic 7; Ranocchia 6.5, Cambiasso 6 , Juan Jesus 6,5; Nagatomo 6.5, Zanetti 6.5, Gargano 6, Guarin 7.5, Pereira 5.5; Cassano 6 (59′ Palacio 6), Milito 7 (’74 Coutinho 5,5).

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6.5; Britos 6, Cannavaro 6, Gamberini 5 (46′ Pandev 6); Maggio 5.5, Behrami 6.5, Inler 5 (58′ Dzemaili 5.5), Zuniga 6; Hamsik 6 (83′ Mesto s.v.), Insigne 7; Cavani 6,5.

    Video Gol e Highlights Inter-Napoli
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  • Inter-Palermo, Stramaccioni col dubbio: Guarin o Coutinho?

    Inter-Palermo, Stramaccioni col dubbio: Guarin o Coutinho?

    Stramaccioni e la sua Inter oggi tornano sul prato di San Siro per affrontare il Palermo di Gasperini, cercando di scacciare la crisi di risultati negli ultimi match e l’eccessiva mole di critiche piombata sulla squadra nerazzurra. La squadra del patron Moratti, dopo la vittoria allo Juventus Stadium ha come mollato un po’ la presa, rilassandosi troppo e rallentando in maniera fin troppo brusca, raccogliendo un punto in tre match di campionato contro le modeste Atalanta, Cagliari e Parma. C’è bisogno di uno scossone, e subito, anche perché perdere terreno adesso sarebbe assolutamente autolesionismo, con una Juve che è tornata ad essere vincente nel delicatissimo derby di Torino. Problema o non problema Sneijder (con l’olandese disponibile ma ancora non convocato) Stramaccioni dovrà dimostrare che gli ultimi match siano stata l’eccezione, e che la sua Inter possa tornare a correre e a vincere, e cogliendo l’occasione per battere un ex nerazzurro con il dente avvelenato come Gasperini.

    Fredy Guarin copy; Marco Luzzani Getty Images Sport
    INTER- Ancora indisponibile Antonio Cassano che continua a scontare i due turni di stop per la squalifica rimediata contro il Cagliari, Stramaccioni lascia a casa Sneijder, confermando in conferenza stampa come l’olandese sia ok fisicamente e sia arruolabile, ma prima di tutto ciò, sia necessario l’ok della società, che sta tentando l’operazione rinnovo e alleggerimento del contratto. Lunedì è previsto un incontro che farà chiarezza sul caso e ci dirà se il numero 10 di Utrecht vestirà ancora nerazzurro o a gennaio saluterà definitivamente Milano. Chiuso il tormentone degli ultimi giorni, Stramaccioni dovrebbe schierare un centrocampo più robusto, per evitare nuove discese palla al piede in stile Sansone, con i suoi uomini fermi a guardare. L’unico dubbio che tormenta il tecnico è quello sull’utilizzo di Guarin o Coutinho in mediana. Con il colombiano il centrocampo sarebbe più coperto, considerando anche il rientro di Gargano, e l’affiancamento di Cambiasso, mentre con il brasiliano, si passerebbe a un 3-4-1-2, e Coutinho agirebbe alle spalle di Palacio e Milito (recuperato in extremis).

    PALERMOGasperini aspettava questa partita da molto tempo. Dopo la parentesi più nera che azzurra alla corte di Moratti, e le parole al veleno volate tra i due, il tecnico rosanero ha finalmente l’occasione di controbattere all’Inter sul campo. Le sue idee di gioco, la difesa a tre, e la sua richiesta in chiave di mercato con il nome di Palacio, furono i motivi cardine per cui la sua avventura in nerazzurro terminò in così breve tempo, portandolo a naufragare in soli 3 turni di campionato. Oggi vedere l’Inter con la difesa a tre, e con Palacio acquistato con un anno di ritardo, hanno certamente fatto capire a Gasperini come il suo ingresso all’Inter fosse avvenuto in un momento sbagliato. C’è comunque tantissima voglia di rivalsa, e con il suo Palermo, oggi proverà a fare lo sgambetto a Stramaccioni, rinunciando a pedine importanti come Miccoli e Donati che scontano un turno di squalifica. Rimane in dubbio Von Bergen che dovrebbe stringere i denti e rientrare in difesa, affiancato da Pisano e Munoz. Assente il ‘ Romario del Salento’ davanti, spazio al baby talento Dybala affiancato ai lati da Ilicic e Brienza.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-PALERMO :

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Coutinho; Milito, Palacio.
    A disp.: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Mbaye, Guarin, Alvarez, Alvaro Pereira, Mariga, Duncan, Livaja.
    All.: Stramaccioni

    Palermo (3-4-3): Ujkani; Pisano, Von Bergen, Munoz; Morganella, Kurtic, Barreto, Garcia; Ilicic, Dybala, Brienza.
    A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Milanovic, Labrin, Viola, Rios, Giorgi, Zahavi, Budan.
    All.: Gasperini

  • Denis firma l’impresa dell’Atalanta. Inter ko

    Denis firma l’impresa dell’Atalanta. Inter ko

    Atalanta-Inter 3-2, la corsa dell’Inter si ferma a Bergamo dove i padroni di casa firmano una fantastica impresa battendo la squadra più forte del momento. Primo ko esterno in stagione per l’Inter, che vede interrompersi in un colpo solo sia la striscia di 10 vittorie consecutive (7 in campionato) sia la striscia di 10 vittorie esterne consecutive (record assoluto del club). A firmare l’impresa atalantina ci hanno pensato Bonaventura e Denis, quest’ultimo autore di una doppietta. All’Inter non sono bastati i gol di Guarin, splendido bolide su punizione, e Palacio per uscire indenne dall’Atleti Azzurri d’Italia. Con questo successo l’Atalanta vola al sesto posto con 18 punti mentre l’Inter resta inchiodata al secondo posto, di nuovo a -4 dalla Juve.

    LA PARTITA – Stramaccioni non rinuncia al tridente e schiera la sua difesa a 4 con Juan Jesus e Silvestre centrali e Zanetti e Nagatomo terzini. Gli ospiti partono molto bene costringendo l’Atalanta a rintanarsi nella propria area. Tuttavia ai padroni di casa bastano 9 minuti per affacciarsi nell’area avversaria e passare in vantaggio con un colpo di testa di Bonaventura su cross di Peluso. L’Inter va sotto e accusa il colpo prima di creare una nitida palla gol con il colpo di testa di Palacio parato da un super Consigli. L’Atalanta è sempre pericolosa in avanti e manca clamorosamente il raddoppio con Denis alla mezz’ora, l’argentino tutto solo davanti ad Handanovic spara alto. Nel finale di primo tempo Consigli dice di no ancora una volta a Palacio.

    Atalanta BC v FC Internazionale Milano - Serie A
    Il rigore realizzato da Denis © Marco Luzzani/Getty Images

    Nella ripresa forcing iniziale dell’Inter, che da i suoi frutti con un calcio di punizione di Guarin, che trafigge Consigli e firma l’1-1 momentaneo. Il pareggio galvanizza i nerazzurri che vanno vicini addirittura al 2-1 con Palacio che getta alle ortiche un ottimo pallone dal limite dell’area. Ecco che allora la Dea decide di rimettere la testa avanti con una splendida azione di Maxi Moralez finalizzata da El Tanque Denis. 2-1 Atalanta che dopo 5 minuti trova il 3-1 sempre con Denis che realizza un calcio di rigore inesistente, scaturito da un’azione viziata dal fuorigioco di Maxi Moralez. Nel finale l’Inter accorcia le distanze con Palacio ma il forcing finale non permette agli uomini di Stramaccioni di evitare la prima sconfitta esterna della stagione.

    Tabellino Atalanta-Inter 3-2

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 7; Raimondi 6,5, Stendardo 6,5, Manfredini 6,5, Peluso 6,5; Schelotto 6, Carmona 6,5 (39′ st Cazzola s.v), Cigarini 6,5(28′ st Biondini s.v), Bonaventura 7; Moralez 7; Denis 7 (33′ st Parra 5). A disp.: Frezzolini, Polito, Ferri, Lucchini, Brivio, Matheu, De Luca, Troisi, Marilungo. All.: Colantuono

    Inter (4-3-3): Handanovic 6; Zanetti 5,5 (34′ st Livaja s.v), , Silvestre 5, Juan Jesus 6, Nagatomo 6; Guarin 7, Gargano 6, Cambiasso 6 (28′ st Alvarez 5); Palacio 6,5, Milito 5, Cassano 5,5 (28′ st Pereira 6). A disp.: Castellazzi, Belec, Mbaye, Jonathan, Romanò, Benassi, Duncan. All.: Stramaccioni

    Video Atalanta-Inter 

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  • Partizan – Inter 1 a 3, Palacio e Guarin per la decima vittoria

    Partizan – Inter 1 a 3, Palacio e Guarin per la decima vittoria

    Continua la marcia trionfale dell’Inter targata Stramaccioni. La trasferta di Europa League in quel di Belgrado contro il Partizan è archiviata con un secco 3 a 1, raggiungendo il record storico di 10 vittorie consecutive esterne, e con una qualificazione con due turni di anticipo. Situazione ideale che permetterà a Stramaccioni di concentrare tutte le energie necessarie della sua rosa sul campionato, continuando la rincorsa alla Juventus ora più vicina. Nonostante il risultato tondo, l’Inter ha sofferto più del dovuto nel primo tempo, e in qualche occasione nella ripresa, salvandosi solo grazie a una prestazione straordinaria di un Handanovic sempre più leader tra i pali. Da segnalare l’ottima vena realizzativa di Palacio, già a quota 8 gol con la maglia nerazzurra.

    LA PARTITA

    Qualche novità rispetto alle previsioni per Stramaccioni, che sceglie un 4-5-1 , con il ritorno della difesa a quattro e un robusto e folto centrocampo con Cambiasso in mediana. Davanti unica punta Marko Livaja, con Palacio e Cassano a riposo.

    Rodrigo Palacio © ANDREJ ISAKOVIC/AFP/Getty Images
    La partita stenta a decollare all’inizio, con l’undici nerazzurro che sembra tenere bene il campo, ma senza essere troppo pericoloso davanti. Marko Livaja sembra essere fin troppo isolato davanti, senza riuscire a reggere da solo il peso dell’attacco. Le uniche conclusioni dalle parti di Petrovic arrivano dalla lontanissima distanza, con le bordate di Guarin. Ma è proprio il Partizan a sfiorare per due volte il gol del vantaggio: entrambe le occasioni capitano alla mezz’ora sulla testa di Ivanov che si vede negare la gioia del gol da due veri e propri miracoli di Handanovic in versione Spiderman. Il primo tempo termina senza regalare emozioni, con le due squadre più attente a non scoprirsi che a cercare i varchi giusti nelle difese avversarie.

    Inizia la ripresa e Stramaccioni schiera un’Inter più offensiva, disegnando un 4-1-4-1 togliendo Nagatomo e inserendo Palacio. L’occasione della vita capita a Miljkovic che a tu per tu con Handanovic si divora un gol clamoroso, crossando e facendo rischiare l’autogol a Juan Jesus. L’Inter si sveglia e grazie a un’invenzione di Guarin nel momento più inaspettato trova la rete dell’1 a 0: il colombiano si libera della marcatura dei difensori del Partizan servendo il pallone a Palacio che di petto appoggia facile in rete. Nonostante il vantaggio l’Inter continua a rischiare moltissimo, soprattutto su un gran tiro di Scepovic neutralizzato dal solito Handanovic in forma strepitosa. L’Inter formato europeo è davvero cinica e spietata, soffre ma risulta vincente: alla mezz’ora su un’azione di ripartenza, Guarin verticalizza con precisione chirurgica per Palacio, con l’argentino che da solo davanti al portiere serbo è davvero implacabile, gonfiando la rete e timbrando la sua doppietta personale. Non bastasse la squadra di Stramaccioni a cinque dal termine trova la rete del 3 a 0 grazie a un’invenzione di Cassano (subentrato al posto di Livaja) che regala l’assist vincente per Guarin, che in area batte Petrovic con un rasoterra. Spazio negli ultimi spiccioli di partita per il gol della bandiera confezionato da Tomic, su assist di Miljkovic dimenticato da Jonathan. La partita termina, regalando la qualificazione anticipata e il record di vittorie esterne per Stramaccioni.

    PAGELLE PARTIZAN INTER

    Medo 4,5 Assolutamente né carne né pesce. Non fa mai il suo lavoro e sul primo gol nerazzurro perde totalmente la marcatura su Guarin. Il suo tecnico si sarà pentito realmente di avergli dato fiducia

    Miljkovic 5,5 Mezzo voto in più per l’assist per Tomovic. Si divora un gol incredibile sullo 0 a 0, sparando su Juan Jesus.

    Tomic 6 Ha l’onore di figurare sul tabellino dei marcatori riuscendo a battere un Handanovic che sembrava davvero impenetrabile.

    Markovic 5 Tanta corsa, ma in fin dei conti tanto fumo e niente arrosto.

    Handanovic 8 Chiamatelo Samir Spiderman Handanovic. Stasera mette il lucchetto alla porta e decide di tenere inviolata la sua rete con dei voli da far invidia perfino ad Icaro. Incolpevole nel finale. Non gli si può chiedere di più. Idolo.

    Guarin 7,5 Il giocatore che si era visto all’inizio della stagione è ritrovato completamente. Il gol propiziato contro la Juventus era più che un segnale. Stasera due assist bellissimi e un gol da attaccante di razza. Che vuoi di più dalla vita?

    Palacio 8 Il giocatore che fa la differenza. Entra nella ripresa e cambia il volto della partita, realizzando una doppietta pesantissima. Voto 8 come le sue reti in nerazzurro.

    PARTIZAN BELGRADO: Petrovic 5,5; Miljkovic 5,5, Ostojic 5, Ivanov 5,5, Lazevski 5; Medo 4,5 (55’ M. Scepovic 5), Smiljanic 5; L. Markovic 5,5, Ilic 5,5 (29’ Jojic 5,5), Tomic 6; S. Scepovic 5 (69’ Mitrovic 5,5).

    INTER Handanovic 8, Juan Jesus 7, Jonathan 5,5, Silvestre 6, Pereira 6,5, Cambiasso 6,5, Guarin 7,5, Mudingayi sv (Gargano 6), Zanetti 6, Nagatomo 6 (Palacio 8), Livaja 6,(Cassano 6,5)

    Video Gol e Highlights Partizan Inter

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  • E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E ora sotto con la Juve. L’Inter batte in rimonta la Sampdoria per 3-2 e si proietta al big match di sabato prossimo, a Torino, contro i campioni d’Italia. Uno scontro diretto per il vertice della classifica. Cosa impensabile fino a qualche settimana fa. Ma prima, aveva detto Andrea Stramaccioni, bisogna pensare alla Sampdoria. Perché il tecnico nerazzurro sa che le partite contro i blucerchiati non sono mai semplici. O banali. E infatti, a San Siro, a passare per primi sono proprio i liguri con Munari abile a sfruttare un mezzo pasticcio di Ranocchia. È il 20’ e i padroni di casa vanno sotto alla prima incursione degli uomini di Ciro Ferrara. Partita tutta in salita? Di questi tempi no. Perché con l’entusiasmo che viaggia a mille gli uomini di Stramaccioni le partite le capovolgono, e le vincono. Ma bisogna aspettare la ripresa. Al 7’ palla in profondità per Milito, che la protegge facendosi mettere giù da Costa. Rigore e rosso. Il Principe trasforma centrando il palo interno: pareggio meritato.

    Marchio di fabbrica – Per trovare il vantaggio l’Inter sfodera l’arma in più di questo inizio campionato. Quel contropiede che sembra ormai diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Al 23’, con la Samp sbilanciata, i nerazzurri partono in velocità prima con Nagatomo, poi con Cassano che apre per Palacio, bravo poi a piazzare la palla nell’angolino più lontano. Rimonta completata e blucerchiati nel marasma. Al 37’ Guarin chiude di fatto il match (contestata la posizione di partenza di Nagatomo), scacciando qualche sasso dallo scarpino dopo un periodo tribolato. In pieno recupero la rete di Eder è materiale buono solo per le statistiche.

    Inter
    Esultanza nerazzurra in Inter-Sampdoria © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    Tridente “maravilla” – Con quei tre lì davanti c’è sempre da aspettarsi che accada qualcosa. Perché avranno mille difetti, ma segnano a raffica.  E la squadra li cerca, li sostiene, lavora per loro palloni in serie. Per la sfida con la Samp Stramaccioni si affida al 4-3-3, con Cassano e Palacio a scambiarsi spesso le fasce e Milito unico riferimento in avanti In difesa manca Juan Jesus , quindi spazio al tendem RanocchiaSamuel. I liguri giocano con due esterni d’attacco molto larghi – Estigarribia e Soriano – ma il 4-5-1 messo in campo da Ciro Ferrara la dice lunga sull’approccio alla partita. Alla fine, mettici anche la sfortuna, la Sampdoria esce da San Siro con la quinta sconfitta consecutiva in questa stagione. Certo non era quella contro i nerazzurri la sfida da vincere a tutti i costi, ma qualcosa di meglio era lecito attendersi. Per gli uomini di Stramaccioni situazione completamente rovesciata. Ottava vittoria consecutiva e secondo posto in classifica (complice la sconfitta del Napoli con l’Atalanta). Insomma, il tecnico dei milanesi voleva la vittoria contro i blucerchiati per arrivare a Torino da “grande”. È stato accontentato. Ora sotto con la Juve.

    INTER-SAMPDORIA 3-2

    INTER (4-3-3) Handanovic; Zanetti, Ranocchia (dal 39′ s.t. Silvestre), Samuel, Pereira (dal 18′ s.t. Nagatomo); Mudingayi (dal 1′ s.t. Cambiasso), Gargano, Guarin; Palacio, Milito, Cassano. (Castellazzi, Belec, Silvestre, Alvarez, Duncan, Bianchetti, Livaja). All.: Stramaccioni.

    SAMPDORIA (4-3-3) Romero; Berardi (dall’8′ s.t. De Silvestri), Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Tissone, Poli (dal 14′ s.t. Renan; dal 33′ s.t. Maxi Lopez); Estigarribia, Eder, Soriano. (Berni, Castellini, Mustafi, Poulsen, Juan Antonio, Savic, Falcone, Icardi). All.: Ferrara.

    ARBITRO Doveri di Roma.

    MARCATORI Munari (S) al 20′ p.t.; Milito su rigore al 7′ s.t., Palacio al 23′ s.t., Guarin al 37′ s.t.; Eder (S) al 49′ s.t.

    LE PAGELLE

    Rossini 6,5: gli attaccanti dell’Inter lo mettono a dura prova. Lui risponde con reattività risolvendo un paio di situazione molto complicate.

    Costa 5: Fino all’azione del rigore aveva giocato una buona partita. Poi il fattaccio e il cartellino rosso. Questi regali all’Inter non li puoi fare.

    Tissone 6,5: Si sbatte come un dannato per lavorare palloni per le punte. Ma spesso predica nel deserto. Sua la punizione che propizia il gol del vantaggio.

    Munari 7: Segna la rete che spezza gli equilibri, poi fa legna a centrocampo per tutta la durata del match.

    Ranocchia 5,5: Non il difensore degli ultimi periodi. Indeciso sull’azione del vantaggio blucerchiato. In compenso evita il giallo che gli avrebbe impedito di essere disponibile per la trasferta di Torino.

    Guarin 7: Alla fine si scrolla di dosso tutte le polemiche degli ultimi tempi. Sta crescendo, e si vede. Contro la Samp la sua manovra è stata incisiva, mai banane. Segna il gol che, di fatto, regala i tre punti ai suoi.

    Cassano 6,5: Monta e smonta calcio giocato con disarmante disinvolta. Non sempre cinico, ha comunque il merito di sfornare gli assist decisivi.

    Milito 7: Stramaccioni lo aveva detto: Milito è la mia punta. E il Principe certe cose non le dimentica. Grande stato di forma e movimenti micidiali per la difesa doriana.

    VIDEO HIGHLIGHTS INTER-SAMPDORIA

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  • Inter-Sampdoria, Cassano torna dall’inizio

    Inter-Sampdoria, Cassano torna dall’inizio

    Battere la Sampdoria, è questo l’unico obiettivo dell’Inter: parola di Andrea Stramaccioni. Il turno infrasettimanale, che vedrà di scena i blucerchiati a San Siro, per il tecnico dell’Inter non è un fastidioso passaggio obbligato, ma un passo importante verso il big match di Torino contro la Juventus. Lo ha sottolineato con forza durante la conferenza stampa del pre partita, ma già subito dopo la sfida vinta contro  il Bologna il pensiero di Stramaccioni è stato sufficientemente chiaro. In fondo una grande pensa proprio così. «Se non battiamo la Sampdoria, e ci ritroviamo a -7, quello con la Juve non è più uno scontro diretto». Amen.

    Occhio alla Samp – I liguri si presentano alla sfida esterna contro l’Inter con le ossa rotte. La squadra allenata da Ciro Ferrara non vince ormai dalla terza giornata, quando di fronte c’era il Pescara e le sensazioni erano ben altre. Poi due pareggi e quattro sconfitte. Per la trasferta di Milano l’ex ct della Nazionale under 21 ritrova Romero in porta e Costa in difesa. Fuori invece Obiang e Maresca sostituiti da Tissone e Munari. In avanti, con Maxi Lopez, giocheranno Estigarribia ed Eder. La Sampdoria, nel bel mezzo delle polemiche per i risultati deludenti, dovrà fare molta attenzione: l’Inter di questo periodo è una corazzata. E il fattore psicologico, a secondo di come viene gestito, può risultare l’arma in più o l’ostacolo più grande. In soldoni: giocare con gli esterni d’attacco larghi è un azzardo in periodi di vacche magre. Ma per mister e giocatori l’obbligo è invertire da subito il trend negativo. Costi quel che costi.

    Stramaccioni e Cassano
    Stramaccioni contro la Samp lancia l’ex Cassano dal primo minuto © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Piedi per terra – L’Inter, a differenza della Samp, naviga in bel altre acque. Ma Andrea Stramaccioni non si fida. E non si fida nemmeno del momento difficile dei blucerchiati. «La Sampdoria – ha affermato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa – dopo un’ottima partenza, ha rallentato come risultati e non come prestazioni. In alcune gare che ho visto non aveva demeritato, ma è uscita dal campo senza punti, questo dà merito al loro lavoro e non deve ingannarci, arriverà una squadra che vuole invertire il trend e fare punti a San Siro. Hanno le caratteristiche strutturali per darci dei problemi, con due giocatori larghi sulle fasce: è una partita ad alto coefficiente di difficoltà». Insomma, per i nerazzurri è vietato abbassare la guardia. Quella contro la Samp è una partita da vincere. «Dobbiamo mantenere sempre la stessa mentalità perché questo è un campionato molto equilibrato». Quindi niente turnover e spazio all’ex Cassano dal 1’. Perché, nelle parole di Stramaccioni (e nei pensieri?) ci sono solo i blucerchiati. E per superare l’ostacolo che precede lo scontro diretto contro i bianconeri scenderanno tutti i titolari in campo. Anche quel Fredy Guarin tanto criticato in queste ultime settimane. «E’ il giocatore con il margine di miglioramento più ampio» ha spiegato Stramaccioni. Particolare non indifferente: perché la fiducia verso i calciatori non è un dettaglio.

    PROBABILI FORMAZIONI

    INTER (3-5-2): Handanovic; Silvestre, Samuel, Ranocchia; Nagaromo, Mudingayi, Gargano, Guarin, Pereira; Milito, Cassano. All.: Stramaccioni

     SAMPDORIA (4-3-3): Romero; Berardi, Rossini, Gastaldello, Costa; Munari, Tissone, Poli; Estigarribia, Maxi Lopez, Eder. All.: Ferrara