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  • Coppa d’Africa: al Mali non basta la vittoria. Angola e Algeria ai quarti, Sissoko torna alla Juve

    La Juventus sarà sicuramente contenta dei primi verdetti emessi nel girone A della Coppa d’Africa in corso in Angola. Con la terza ed ultima partita del girone il Mali pur vincendo per 3-1 contro il Malawi deve dir addio alla competizione e cosi i tanti big maliani in campo potranno tornare nei rispettivi club di appartenenza, farà ritorno in bianconero anche Momo Sissoko.

    I padroni di casa dell’Angola e l’Algeria pur dando vita ad una partita accesa chiudono sullo 0-0 qualificandosi alla fase successiva. Il Mali mostra i muscoli quando ormai è troppo tardi e nonostante la netta vittoria sul Malawi firmata dagli “spagnoli” Kanoute e Keita e da Bagayoko intervallata dal gol di Mwafulirwa deve abbandonare la competizione.

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  • Coppa d’Africa: l’Angola reagisce, il Mali di Sissoko quasi fuori

    Non stecca questa volta l’Angola padrona di casa e con un secco due zero sul Malawi si prende la vetta della classifica. In Malawi ha cercato di impostare una partita difensiva facendo le barricate alla ricerca del punto che li avrebbe portati quasi certamente alla qualificazione grazie all’impresa compiuta nelle prima giornata contro l’Algeria.

    Il bunker eretto da Kinnah Phiri dura solo un tempo, l’Angola nella ripresa infatti trascinata dai cinquantamila calorosi tifosi nel giro di cinque minuti trova il micidiale uno-due che decide la contesa. Sblocca il punteggio il bomber Flavio Amado grazie ad un perfetto colpo di testa su un traversone di Djalma. Il raddoppio arriva con Manucho abile a sfruttare un incertezza della difesa ospite.

    Nell’altra partita dell’incontro il Mali cede l’intera posta in palio all’Algeria abbassando notevolmente le possibilità di passaggio del turno. I maliani pagano la scarsa condizione delle sue stelle con Keità e Sissoko ancora alle prese con i postumi di brutti infortuni e con Kanoutè a mezzo servizio. Partita molto combattuta e decisa nel finale di primo tempo da un inzuccata di Halliche su assist di Ziani.

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  • Coppa d’Africa: highlights Angola – Mali 4-4. Kanoute e Keita che gol

    La Coppa d’Africa inizia nel migliore dei regalando gol e spettacolo al numero sempre più elevato di curiosi e tifosi. La nazionale di casa in vantaggio per quattro a zero ha vissuto 15 minuti di straordinaria follia permettendo al Mali dello juventino Sissoko una miracolosa rimonta. Una doppietta di Keita e una inzuccata di Kanoute riportano sotto i maliani e negli ultimi secondi di partita è Yattabare.

  • Coppa d’Africa: Mali che rimonta! Con l’Angola finisce 4-4

    La Coppa d’Africa parte tra le mille polemiche susseguenti al terribile attentato di venerdì scorso ai danni della nazionale togolese e lo fa nei migliori dei modi. Il match inaugurale tra i padroni di casa dell’Angola e il Mali regala subito un pirotecnico 4-4 con la nazionale di casa che riesce nel difficile compito di farsi recuperare ben quattro reti.

    Il più quotato Mali di Kanoutè, Traorè, S.Keità e dello juventino Sissoko per 75′ minuti viene schiacciato ed umiliato dai padroni di casa. Il primo tempo si chiude sul doppio vantaggio della Nazionale di Manuel José grazie alla doppietta di Flávio Amado. Nella ripresa i rigori realizzati da Gilberto e da Manucho sembrano riaprir la partita, ma Keità trova il jolly in mischia e la partita cambia il suo cliché. Kanouté trova la rete del 4-2 a due minuti dal termine e pieno recupero ancora Keità a spingere il pallone in porta e 60 secondi dopo il nuovo entrato Yattabare trova il pareggio davvero insperato.

  • Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Il Milan non ha bisogno di una rinfondazione, basta qualche rinforzo.

    carloancelotti_773038In un intervista rilasciata al Corriere dello Sport e riportata su goal.com Ancelotti parla a tutto campo, dal suo futuro all’ormai antagonista Mounrinho. E’ consapevole che  il Milan quest’anno ha deluso tutti i tifosi e tutti quelli che in estate avevano prospettato lo scudetto per il Diavolo. A detta di Ancelotti: “Il mancato successo è legato agli infortuni pesanti come quelli di Nesta e Gattuso. E’ mancato Borriello, la sua assenza forse è stata sottovalutata ma in estate avevamo cercato un attaccante con quelle caratteristiche. Abbiamo puntato su Borriello ma non l’abbiamo mai utilizzato a causa degli infortuni”. E comunque, per spiegare le ragioni dei nostri problemi, bisogna aggiungere che l’inserimento di alcuni giocatori come Ronaldinho e Flamini ha comportato delle difficoltà».

    Si dice convinto di restare al Milan e di non aver bisogno di far una “lista della spesa”, convinto che un allenatore debba esser parte integrante della società e deve sapere oltre gli aspetti tecnici anche quelli economici e anche per questo si sente sempre in sintonia con la società, dopo tutti questi anni (5 da giocatore e 8 da allenatore) però non sottovaluta l’ipotesi di una separazione che comunque avverrebbe con un abbraccio. Poi analizza il mercato, il Milan fa rinforzato ma non rifondato, Kaka e Pato sono delle certezze, Flamini si sta integrando bene, e i “vecchietti” Pirlo e Gattuso sono ancora tosti e tra i piu forti al mondo. Nei giorni scorsi si era parlato di una acquisti di spessore, il difensore che farà coppia con il promettente Thiago Silva e la prima punta da sempre cercata dal tecnico. Come prima punta sembra che oltre ai soliti nomi di Eto’ò, Adebayor e Drogba, nelle ultime ore si sia aggiunto anche quello del bomber Kanoute, autore di una stagione strepitosa lo scorso, ma anche quest’anno sta segnando con continuità tenendo il Siviglia a ridosso del duo di testa Barcellona e Real. E’ inevitabile poi che le domande poi cadino sull’Inter e su Mourinho. Sul portoghese dopo le ultime esternazioni sulla dignità dell’allenatore che si fa imporre la squadra dal presidente, risponde:”Io la penso come Ulivieri e dico che la scuola italiana è molto apprezzata in Italia e all’estero. Mi sorprende quello che dice Mourinho e mi fermo. Non capisco perchè tira in ballo il Milan e a questo punto non mi interessa. E’ una sua strategia? “Non so quali sono le sue intenzioni, nè dove vuole arrivare”. Poi è convinto che l’Inter vinca lo scudetto meritatamente anche se rispetto alla sqaudra di Mancini  gioca peggio, quella mirava piu al fraseggio questa piu alla concretezza, è una squadra che basa molto sul fisico e sulla grande qualità dei suoi attaccanti come Ibrahimovic».