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  • La Roma si spegne nella ripresa e cade in casa dello Shakhtar

    La Roma si spegne nella ripresa e cade in casa dello Shakhtar

    La Roma spreca una grande occasione in casa dello Shakhtar, i giallorossi giocano un gran primo tempo e trovano pure il vantaggio con Under, nella ripresa però vengono messi sotto dai padroni di casa che ribaltano il risultato e s’impongono per 2-1.

    Come già anticipato la prima frazione dei giallorossi è stata di alto livello, il 4-2-3-1 messo in campo da Di Francesco crea parecchie difficoltà alla squadra di Fonseca ed il gol di Under, imbeccato da un assist meraviglioso di Dzeko, ne è la semplice conseguenza.

    Nella ripresa la Roma si è spenta ed ha permesso ad uno Shakhtar in crescita di ribaltare completamente il risultato. Senza uno strepitoso Alisson probabilmente per gli ospiti sarebbe potuta finire con un parziale ben più ampio.

    Finisce 2-1 per lo Shakhtar, la qualificazione rimane aperta ma all’Olimpico servirà la versione della Roma vista nel primo tempo altrimenti tutto potrebbe farsi complicato.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è a favore dello Shakhtar e al 3° minuto con gran facilità i padroni di casa arrivano sul fondo e con Fred mettono la palla in mezzo, il tocco però è troppo morbido per spaventare Alisson. La risposta giallorossa è immediata, al 5° infatti su azione di corner Dzeko gira debolmente verso la porta, Pyatov respinge male, la palla arriva a Fazio che però si fa rimpallare il tiro. Il pallino del gioco lo tengono gli ucraini e si rendono pure insidiosi con una giocata di Marlos che costringe Alisson alla parata in due tempi. Intorno al 20° doppia occasione per la Roma, prima su corner Manolas stacca solissimo ma di testa colpisce male, poi Perotti serve un bel pallone a Dzeko che però calcia debolmente, para Pyatov. Lo Shakhtar tiene palla ma non riesce a creare praticamente niente, la Roma controlla bene e al 41° Under, servito da Dzeko, da dentro l’area calcia verso la porta Pyatov tocca ma non basta, giallorossi in vantaggio. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per la Roma.

    Si riparte e si vede per la prima volta Facundo Ferreyra, il suo tiro finisce comodo tra i guanti di Alisson. Al 52° lo Shakhtar pareggia, Rakitskiy lancia lungo, Florenzi buca l’intervento, Ferreyra controlla la palla, dribbla Manolas e poi calcia battendo Alisson. La Roma accusa il colpo e al 55° serve un Alisson strepitoso a salvare sulla conclusione a botta sicura di Marlos. Il portiere giallorosso torna ancora protagonista al 62° quando toglie da sotto l’incrocio una gran conclusione di Taison. Al 70° Marlos si procura una punizione dal limite, Fred lascia partire la conclusione, il tiro è potente e preciso, Alisson parte con leggero ritardo e può solo vedere la palla sbattere sulla traversa e infilarsi. Di Francesco prova a cambiare la catena di destra inserendo Bruno Peres e Gerson per Florenzi e Under ma le azioni pericolose continuano a crearle i padroni di casa. Al 92° strepitoso salvataggio sulla linea di Bruno Peres che da terra manda il pallone in corner sul tiro a botta sicura di Ferreyra. Finisce così, la Roma esce sconfitta da Karkhiv, al ritorno non sarà facile ma non servirà nemmeno un’impresa.

     

    SHAKHTAR DONETSK – ROMA 2-1 (41° Under (R), 52° Ferreyra (S), 71° Fred (S))

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Kryvtsov (45°+3 Ordets), Rakitskiy, Ismaily; Fred, Stepanenko; Marlos, Taison, Bernard (91° Kovalenko); Ferreyra.

    Allenatore: Fonseca.

    Roma (4-2-3-1): Alisson; Florenzi (72° Bruno Peres), Fazio, Manolas, Kolarov; Strootman, De Rossi; Under (72° Gerson), Nainggolan (82° Defrel), Perotti; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Ferreyra (S), Taison (S), Perotti (R)

  • I flop di Brasile 2014, ecco chi ha deluso ai Mondiali

    I flop di Brasile 2014, ecco chi ha deluso ai Mondiali

    In tanti prima dell’inizio del Mondiale avevano puntato su di loro, ma durante il torneo brasiliano hanno ampiamente deluso le aspettative: ecco la formazione flop di Brasile 2014.

    Iker Casillas: dopo il trionfo di quattro anni fa in Sudafrica quello brasiliano è stato sicuramente un Mondiale da incubo per il portiere spagnolo; la nazionale campione in carica abbandona la manifestazione al primo turno dopo aver perso contro Olanda e Cile. Protagonista in negativo il suo capitano che, dopo aver vinto la Champions League con il Real Madrid, arriva in Brasile scarico e fuori condizione. I suoi errori sono stati gravi e hanno condannato le furie rosse a una cocente eliminazione che brucia e sembra suonare come la fine del ciclo della nazionale spagnola.

    Un'immagine della sfida dello scorso anno
    Un’immagine della sfida dello scorso anno

    David Luiz: il difensore pagato poche settimane fa 50 milioni di euro dal Psg vive l’incubo di un Mondiale che i brasiliani sognavano come un possibile trionfo. Il 7-1 subito dalla Germania rimarrà come uno dei risultati più umilianti della storia del Brasile e l’ex mediano del Chelsea ha non poche colpe. Anche nella finale per il terzo posto con l’Olanda offre una prestazione da dimenticare: 3-0 e neanche la soddisfazione della medaglia di bronzo.

    Dani Alves: il terzino del Barcellona ha toppato partendo titolare ma finendo, con il passare delle partite a fare la riserva di Maicon. Da un difensore come lui ci si aspetta sempre di più sia in termini difensivi sia in termini di spinta sulla fascia destra.

    Gerard Pique: un altro artefice del flop spagnolo. Il centrale del Barcellona nel match contro l’Olanda non ci ha capito davvero nulla, offrendo una prestazione irriconoscibile per un difensore del suo livello internazionale, arrivando a perdere il posto nelle gare successive.

    Pepe: ha pagato la sua fama di calciatore cattivo lasciando, nel match contro la Germania, il suo Portogallo in dieci uomini.

    Steven Gerrard: il centrocampista del Liverpool, nonchè capitano della nazionale inglese, è l’emblema del fatto che la nazionale della regina ai Mondiali proprio non riesce a indovinare la competizione. A dir poco deludente il Mondiale degli inglesi eliminati in malo modo da Costa Rica e Uruguay. Il centrocampista ha sulla coscienza l’errore decisivo nella sconfitta patita ai danni dell’Uruguay.

     

    Thiago Motta: un Mondiale penoso e non aggiungiamo altro. Il centrocampista del Psg non è mai stato all’altezza della situazione.

    Kevin Prince Boateng: allontanato dal ritiro a poche ore dalla sfida contro il Portogallo per motivi disciplinari. Questa è stata la decisione presa dal C.t. Appiah dopo alcuni litigi verificatesi durante gli allenamenti, seguiti anche da alcuni diverbi fra i due calciatori da una parte  e il commissario tecnico e i dirigenti sportivi africani dall’altra.

    Fred: se i suoi connazionali lo hanno soprannominato l’inutile, ci sarà pure un motivo valido. Viene difficile pensare che in tutto il Brasile non ci sia un centravanti migliore. Lento, impacciato, mai pericoloso in area di rigore. Il crollo dei padroni di casa non è solamente colpa sua ma lui ci ha messo molto del suo.

    Mario Balotelli: tra le peggiori delusioni del Mondiale brasiliano: la nazionale azzurra esce ai gironi e il suo talento, dopo la rete decisiva all’Inghilterra, evapora in sudamerica. Nella sfida contro l’Uruguay Prandelli lo ha sostituito alla fine del primo tempo dopo un litigio avvenuto nello spogliatoio. I compagni di squadra lo hanno escluso smettendo di giustificarlo e pochi giorni dopo l’ex C.t. azzurro aumenta il carico: “ha i colpi ma non è un campione”.

    Diego Costa: il traditore, agli occhi del popolo brasiliano, ha scelto di vestire la maglia della Spagna. E, con il senno di poi, visto il finale della nazionale del dimissionario Scolari, ha quasi fatto bene. Forse ha pagato l’infortunio occorso alla fine della stagione con l’Atletico Madrid, ma dell’attaccante devastante, apprezzato con i colchoneros, non ne abbiamo visto nemmeno l’ombra.

     

     

     

  • Napoli, le prime parole di Fred: “posso fare bene nel campionato italiano”

    Manca ancora l’ufficialità ma dopo le voci della mattina provenienti dalla Francia e che annunciavano l’accordo tra il Napoli e Fluminense per Fred è lo stesso punteros carioca a parlare del suo futuro

    “Sono molto felice di tornare in Europa. Ho un buon ricordo del Lione, hanno apprezzato il mio calcio. Napoli è una grande piazza e lì ha giocato Careca, uno dei miei grandi idoli. Spero di fare tanti gol e seguire la sua strada. Ho ancora 26 anni, posso fare bene nel campionato italiano”.

    Per il momento il ds partenopeo Bigon, intercettato da Sky smentisce l’accordo “Fred è un giocatore importante che stiamo seguendo insieme ad altri obiettivi. Ci sono state chiacchierate ma nulla di concluso. Il Napoli in questo momento non ha neppure lo spazio per tesserare extracomunitari. Mi fa piacere che il giocatore ha entusiasmo per la nostra piazza, ma devo smentire la conclusione di questa trattativa. Sfoltire rosa? C’è un buon lavoro da fare, è vero che per affrontare una stagione come quella che ci aspetta bisogna consegnare all’allenatore una rosa adatta alle esigenze. Adesso arriva la settimana delle comproprietà, vediamo come si risolvono – aggiunge Bigon – e noi siamo fiduciosi di poter fare un buon lavoro”.

  • Il Napoli ha scelto Fred. 7 milioni al Fluminense

    Il Napoli muove i primi passi sul calciomercato e lo fa acquistando il tanto agognato bomber. Quando le strade sembravano rivolgersi verso nuove direzioni il francese Equipe ufficializza il passaggio alla corte di Mazzarri del brasiliano Fred.

    Il bomber del Fluminense con un passato al Lione sarebbe costato 7 milioni di euro e nelle prossime ore dovrebbe aversi l’annuncio ufficiale. Fred, al pari di Adriano, è rinato in Brasile e adesso si spera do potersi imporre in una piazza calda come quella partenopea.

    A questo punto dovrebbe saltare l’ipotesi Gilardino troppo costosa e fuori mercato anche per l’ambizioso presidente De Laurentis.

  • Il Napoli vira su Fred, Bigon vola a Rio per concludere

    Il Napoli ha scelto il brasiliano Fred per completare il reparto d’attacco e fornire a Mazzarri la punta da 20 gol a stagione. Fuori budget Pazzini e Gilardino e con Balotelli difficile da raggiungere il direttore sportivo ha deciso di chiudere per l’ex attaccante del Lione facendo leva sulla sua grande voglia di ritornare ad esser decisivo in Europa.

    Se il giocatore sembra allettato di giocare nel caloroso San Paolo pronto ad esaltarsi con il calore partenopeo sarà difficile convincere il Fluminense per nulla convinto di perdere la sua punta di diamante. La trattativa potrebbe comunque concludersi intorno a 10 milioni di euro. Chiuso il capitolo attaccante si provvederà a ratificare l’accordo per Zuculini.

  • Napoli: Fred è la prima scelta per l’attacco

    In casa Napoli è la questione prima punta a tenere banco. Il presidente De Laurentis ha promesso un attaccante da 20 reti ma andando a trattare sul mercato si è reso conto della diffilcoltà di arrivarci senza doversi svenare. Scartati Pazzini, Maxi Lopez e l’irragiungibile Gilardino si era pensato a Luca Toni per poi accorgersi che anche quest’ultimo era fuori mercato per ingaggio ed età.

    Le nuove piste portano nuovamente al Sud America e precisamente al brasiliano Fred del Fluminense, vecchia conoscenza del calcio europeo per aver giocato e segnato con la maglia del Lione. Sembra ci sia già stato un incontro tra gli emissari partenopei e i dirigenti carioca e alla chiusura della trattativa ci sarebbe una differenza di appena cinque milioni di euro.

    L’alternativa al ventiseinne portano all’argentino naturalizzaro paraguaiano Barrios, mentre in Italia si monitora sempre la situazione di Robert Acquafresca.

  • Napoli: è caccia al bomber. De Laurentis sogna Balotelli, idea Toni

    Napoli: è caccia al bomber. De Laurentis sogna Balotelli, idea Toni

    Napoli è una piazza ambita da molti e in questi giorni si susseguono i nomi di bomber papabili al progetto del presidente De Laurentis per la prossima stagione. Il sogno del presidente e forse anche di Mazzarri è quello di arrivare a Mario Balotelli, il giovane azzurro verrebbe coccolato ed osannato dal caloroso pubblico partenopeo oltre che difeso e preservato da Mazzarri cosi come fece alla Samp con Cassano.

    Arrivare a Balotelli è difficilissimo ancor più adesso che il rapporto con i tifosi sembra ricucito e Mourinho, suo principale “nemico”, pronto al trasferimento a Madrid. Le alternative non mancano da Gilardino e Pazzini, nomi altisonanti ma difficilmente accostabili al Napoli in questa stagione ad altri bomber di razza ma con meno appeal.

    “Big Mac” Massimo Maccarone, “l’Airone” Andrea Caracciolo, Cavani, Fred tantissimi i nomi pronti a mettersi in gioco e provare a conquistare il San Paolo. Per ultimo l’idea Luca Toni, il bomber campione del mondo lascerà la Roma e potrebbe esser il grimaldello giusto per i doppi impegni del Napoli nella prossima stagione anche se età ed ingaggio non depongono a suo favore.