Tag: Frank Schleck

  • Frank Schleck positivo alla Xipamide

    Frank Schleck positivo alla Xipamide

    Come nel primo giorno di riposo, con l’arresto di Remy Di Gregorio, anche il secondo giorno di relax al Tour de France viene completamente stravolto dalla notizia della positività del lussemburghese Frank Schleck ad un diuretico.

    Il controllo fatale è stato quello effettuato alla fine della 14esima tappa, quella con arrivo a Cap D’Adge dove nelle urine del maggiore dei fratelli lussemburghesi sono state trovate tracce di Xipamide, un diuretico.

    Pronta la reazione della Radioshack che, anche se non obbligata dai regolamenti, ha immediatamente escluso il corridore dalla corsa. Frank Schleck si è consegnato alla Gendarmerieche come d’abitudine sottopone ad un interrogatorio formale tutti i corridori che risultano positivi all’intero del territorio d’oltralpe dichiarando la sua piena collaborazione al fine di poter chiarire la vicenda.

    Frank Schleck ©JOEL SAGET/AFP/GettyImages

    Tuttavia la Radioshack non ha abbandonato il corridore al proprio destino, ricordiamo che un valore anomalo di questo tipo non richiede l’esclusione obbligatoria dalla corsa, ma sia il corridore che il team hanno ritenuto giusto prendere tale decisione per poter far continuare in maniera serena la corsa a tappe francese. Inoltre, sempre il team di Schleck precisa che la sostanza incriminata non è una presente in alcuna medicina fornita dalla squadra. Il motivo per cui è finita nel campione di urine di Schleck è quindi ignoto. Schleck ha 4 giorni di tempo per richiedere le controanalisi all’Uci.

    Intanto oggi la corsa prosegue con la tappa regina dei Pirenei con i quattro storici colli pirenaici. Nell’ordine: Aubisque (16,4 km al 7,1%); Tourmalet (19 km al 7,4% e tetto del Tour a 2115 metri); Aspin (12,4 km al 4,8%) e Peyresourde (9,5 km al 6,7%). La tappa si concluderà con una discesa e quindi ci potrebbe essere lo spazio per un attacco del nostro Vincenzo Nibali anche se la squalo ha dichiarato nei giorni scorsi che la discesa in questione non è poi così tecnica da poter fare la differenza, sarà pretattica?

  • La Francia brinda con Pinot, Wiggins in giallo

    La Francia brinda con Pinot, Wiggins in giallo

    Il più giovane del gruppo, il francese Thibaut Pinot si aggiudica l’ottava tappa con sconfinamento in Svizzera a Porrentruy grazie ad una splendida azione di forza negli ultimi km. Ancora un secondo posto per Cadel Evans, bene Nibali in difesa.

    Prima vittoria in carriera per il giovane francese che come detto, con i suoi 22 anni, è il più giovane corridore presente al Tour de France 2012.

    Sconfinamento in Svizzera per l’ottava tappa con partenza da Belfort ed arrivo a Porrentruy per un totale di 160 km. Tappa breve che si vive praticamente tutta d’un fiato dato che viene conclusa con oltre 40km di media. È bagarre sin dai primi metri per riuscire ad entrare nella fuga buona, ci riescono alla fine Kessiakoff, Gallopin, Pinot, Chris Sorensen, Kruijswijk, Weening, De Wert, Kiserlovski, Ten Dam, Roy, Moncoutie, Nerz, Kern e Kadri. Di questi è lo svedese dell’Astana Kessiakoff che produce un allungo deciso con Pinot e Gallopinad inseguire.

    Thibaut Pinot ©LIONEL BONAVENTURE/AFP/GettyImages

    Dietro è la Liquigas che tenta di ricucire il gruppo per poter cercare la quarta vittoria di Peter Sagan, ma sul Col de la Croix lo slovacco si stacca mentre davanti Pinot stacca Gallopin ed in cima raggiunge e sorpassa Kessiakoff. Dietro lo scatto lo produce il belga Van Den Broeck che nella tappa di ieri, complice un sanguinoso salto di catena, ha perso dei secondi preziosi in ottica maglia gialla, tengono tutti i migliori con Nibali che si produce anche in un allungo in discesa venendo però ripreso da Evans. È proprio l’australiano che conquista ancora, dopo ieri, la piazza d’onore mentre davanti è gioia immensa per Pinot sicuro astro nascente del ciclismo transalpino.

    Bradley Wiggins conserva saldamente il primato in classifica generale e domani tenterà di piazzare il primo allungo tentando di vincere la cronometro di Besancon di 41,5 km. Grande prestazione ancora di Vincenzo Nibali che domani dovrà stringere i denti per tentare di non perdere più di tre minuti sia da Wiggins che da Evans, se vuole ancora coltivare dei sogni in giallo.

    Ordine d’arrivo.

    1 PINOT Thibaut FRA FDJ 3 56’10”
    2 EVANS Cadel AUS BMC        26”
    3 GALLOPIN Thomas FRA RNT        26”
    4 WIGGINS Bradley GBR SKY        26”
    5 NIBALI Vincenzo ITA LIQ        26”
    6 VAN DEN BROECK J. BEL LTB        26”
    7 FROOME Chris GBR SKY        26”
    8 MENCHOV Denis RUS KAT        26”
    9 ZUBELDIA Haimar SPA RNT        26”
    10 SCHLECK Frank LUX RNT        30”

    Classifica Generale

    1 WIGGINS Bradley GBR SKY 38 17’16”
    2 EVANS Cadel AUS BMC        10”
    3 NIBALI Vincenzo ITA LIQ        16”
    4 MENCHOV Denis RUS KAT        54”
    5 ZUBELDIA Haimar SPA RNT        59”
    6 FROOME Chris GBR SKY        1’32”
    7 MONFORT Maxime BEL RNT        2’08”
    8 VAN DEN BROECK J. BEL LTB        2’11”
    9 ROCHE Nicolas IRL ALM        2’21”
    10 TAARAMAE Rein EST COF        2’27”
  • Tour De France 2012, Wiggins ed Evans i favoriti. Speranza Nibali

    Tour De France 2012, Wiggins ed Evans i favoriti. Speranza Nibali

    Parte oggi dal Belgio,e precisamente da Liegi, l’edizione numero 99 del Tour De France 2012, la corsa a tappe più prestigiosa di tutta il panorama ciclistico internazionale.

    È un edizione un po’ anomala della “Grande Boucle” con i due ciclisti protagonisti degli ultimi anni, Alberto Contador ed Andy Schleck, assenti per motivi diversi: lo spagnolo deve ancora scontare la contestatissima squalifica al clembuterolo mentre il lussemburghese ha dovuto dare forfait per dei problemi fisici che lo stanno perseguitando dall’inizio di stagione.

    Ecco quindi che la ristretta cerchia dei papabili alla maglia gialla si restringe ad una rosa di quattro nomi: il vincitore della passata edizione Cadel Evans, il dominatore delle mini corsa a tappe del 2012, Bradley Wiggins, l’enigmatico Frank Schleck e la speranza italiana rappresentata da Vincenzo Nibali.

    Bradley Wiggins, ©Doug Pensinger/Getty Images

    È opinione di chi vi scrive che, salvo debacle eccezionali in salita, che per giunta non è presente in grande quantità in questo Tour, che il favorito numero uno è il capitano del Team Sky Bradley Wiggins. Infatti, la grande notizia di questa edizione del Tour de France è il ritorno ad oltre 100 km a cronometro (per l’esattezza 101,4) con il cronoprologo di oggi e poi due cronometro lunghe, lunedì 9 luglio a Besancon e sabato 21 luglio – penultimo giorno di corsa – a Chartres. I tapponi di montagna sono rarissimi: gli arrivi in salita sono infatti soltanto due, anche se rispetto al solito al Tour ci saranno più tappe di mezza montagna, oltre alle solite Alpi (con Grand Colombier, Madeleine e Croix de Fer) e Pirenei (Aubisque, Tourmalet, Aspin, Peyresourde, Port de Bales).

    Detto dei favoriti è d’obbligo dare spazio anche a qualche possibile sorpresa del Tour 2012, in cima alla lista c’e’ il vincitore del Giro 2012, il canadese Ryder Hesjedal poi non può assolutamente mancare lo spagnolo Alejandro Valverde ed veterani Leiheimer e Denis Menchov. L’Italia, oltre a correre per la vittoria con Nibali avrà sicuramente chance di vittoria di tappa con il duo Lampre rappresentato da Alessandro Petacchi e Michele Scarponi.

  • Rabottini che impresa! Rodriguez scatto rosa

    Rabottini che impresa! Rodriguez scatto rosa

    Fantastica impresa per Matteo Rabottini che si aggiudica di forza, cuore e soprattutto carattere la 15esima tappa con arrivo in salita davanti agli spagnoli “Purito” Rodriguez ed Alberto Losada, entrambi del team Katusha.

    Joaquim Rodriguez riconquista la maglia rosa a scapito del canadese Ryder Hesjedal che ha patito un po’ sia il freddo che la durezza della tappa negli ultimi km.

    Il capolavoro di Rabottini inizia al km 18, il corridore della Farnese Vini si stacca dal gruppo insieme al francese Guillaume Bonnafond (Ag2r La Mondiale). Sulla rampa verso il Gpm di Valico di Valcava (11.6 km. con media pendenza 8.1%) scattano Ulissi, Malori, Petrov, Pinotti, Pirazzi, Txurruka, Losada, Bruseghin, Carrara e Sella. Come nella tappa di ieri l’unico dei c.d. big a provarci seriamente è Damiano Cunego con il corridore della Lampre che indossa il simbolo rosa virtuale per molti km.

    Prima dell’attacco dell’altopiano di Pian Resinelli (7.8 km. con media pendenza 7.8%), Cunego perde il primato virtuale con il gruppo maglia rosa comandato come sempre dalla Liquigas – Cannondale di Ivan Basso. Davanti Losada stacca sia Pirazzi che Cunego con il gruppo maglia rosa che inizia a perdere pezzi importanti come Domenico Pozzovivo e la maglia rosa Ryder Hesjedal. Il primo attacco serio lo piazza Michele Scarponi ma è l’azione di “Purito” quella che fa veramente male con lo spagnolo autore di due km finali mozzafiato. Rabottiniviene ripreso ai 500m finali con tutti a prevedere l’inesorabile crollo del corridore italiano che invece, con uno scatto d’orgoglio e di forza, recupera le ultime forze in corpo per completare un impresa sicuramente d’altri tempi.

    Matteo Rabottini ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Rabottini: “E’ una sensazione stupenda! Ero venuto al Giro pensando e sperando di vincere una tappa e ci sono riuscito, è il giorno più bello della mia vita, anche se, quando ho visto arrivare quello della Katusha (Rodriguez, ndr) avevo perso le speranze e invece ce l’ho fatta. Una vittoria speciale con una dedica speciale al bambino che tra quindici giorni la mia ragazza darà alla luce”.

    In classifica generale Rodriguez, come detto, si riprende la maglia rosa con Hesjedal che perde quasi un minuto mente c’e’ da registrare purtroppo, la giornata no di Domenico Pozzovivo. Prova positiva comunque di Michele Scarponi ed Ivan Basso che sembrano i più titolati pretendenti per indossare la rosa a Milano, situazione che assolutamente non proverà il lussemburghese Frank Schleck, presentatosi sin dalla Danimarca in ritardo di condizione e ritiratosi dopo pochi km dal via.

    Domani giorni di riposo per la carovana rosa in attesa dell’ultima durissima settimana con il passo Giau, il Mortirolo e l’arrivo, sempre affascinante, sullo Stelvio.

    Ordine d’Arrivo

    1 Matteo RABOTTINI  ITA FARNESE VINI

    5.15.30

    2 Joaquim RODRIGUEZ  SPA KATUSHA TEAM

    +0

    3 Alberto LOSADA  SPA KATUSHA TEAM

    +23

    4 Sergio Luis HENAO  COL TEAM SKY

    +25

    5 Michele SCARPONI  ITA LAMPRE – ISD

    +25

     

     

     

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    65.11’07”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    +30

    3 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS – CANNONDALE

    +1:22

    4 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +1:26

    5 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +1:27

    6 Michele SCARPONI  ITA LAMPRE – ISD

    +1:36

    7 Beat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +1:42

    8 Sergio Luis HENAO  COL TEAM SKY

    +1:55

    9 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +2:12

    10 Sandy CASAR  FRA FDJ

    +2:13

     

  • “Pollicino” Pozzovivo sorprende tutti. Hesjedal in rosa

    “Pollicino” Pozzovivo sorprende tutti. Hesjedal in rosa

    Quando si dice “nelle botti piccole c’e’ il buon vino”, tale proverbio non può essere più azzeccato per descrivere la fantastica vittoria di Domenico Pozzovivo nell’ottava tappa della Giro 2012.

    Con la stessa esultanza di Sebastian Giovinco, Pozzovivo precede sul traguardo di Lago Laceno lo spagnolo Intxausti di 22” ed il connazionale Joaquim Rodriguez (che regola il gruppo dei migliori) di 26”.

    L’arrivo più meridionale del 2012 presenta un tappa dai contenuti molto interessanti, si attendeva la battaglia fra i big della classifica generale che tuttavia si sono controllati, l’unico a faticare è stato Damiano Cunego che ha ceduto ai meno 5km dall’arrivo riuscendo però a rientrare nel falsopiano finale. L’ultima salita viene affrontata dal gruppo praticamente compatto, è sempre l’Astana che prende le redini del comando nei primi chilometri ma, a 8 km dal traguardo si fa vedere Basso con il suo fido scudiero Sylvester Szmyd a menare il gruppo. Il grande numero di Pozzovivo è rappresentato ulteriormente dalla selezione che riesce a fare scattando proprio quando il polacco della Liquigas teneva alta l’andatura. È il tratto più duro al 12%, ai meno 7 dal traguardo che spiana la strada al corridore lucano che trasforma in realtà, ciò che non riuscì al grande Marco Pantani nel 1998 a cui furono fatali i 4km pianeggianti finali del falsopiano di Lago Laceno.

    La carovana rosa ©CLAUS FISKER/AFP/GettyImages

    Le dichiarazione di Pozzovivo all’arrivo: “Ci ho provato, si avvera un sogno. I cinque chilometri finali non finivano mai. Quando sono partito mi sono detto ‘o la va o la spacca’, sentivo che era il mio giorno e lo e’ stato. Ringrazio i miei concittadini che sono venuti e i tifosi del mio fans club“.

    Dopo la prima settimana del Giro si tirano un po’ le prime somme fra i protagonisti: Ivan Basso si è ripreso da subito, dopo la defaillance di Rocca di Cambio si è messo davanti al gruppo portando anche Damiano Caruso in maglia bianca; Scarponi ha dimostrato grande gamba sull’ascesa di Porto s.Elpidio relegando un deludente, sino a questo momento, Damiano Cunego ad un ruolo di comprimario di lusso; sprazzi positivi sia per Franck Schleck che per Roman Kreuziger ma fra gli stranieri, il più in forma sembra essere lo spagnolo del team Katusha, “PuritoRodriguez.

    La maglia rosa rimane sulle spalle del canadese Ryder Hesjedal che ha lottato, sofferto e resistito sulla salita riuscendo a recuperare nel falsopiano finale. Con il terzo posto e gli 8” d’abbuono conquistati Joaquim Rodriguez fa un bel balzo in avanti nella classifica generale piazzandosi adesso in seconda posizione a 9” dal canadese della Garmin.

    Il lunedì della corsa rosa sarà all’insegna delle ruote veloci, si parte da San Giorgio del Sannio e si arriva a Frosinone dopo 166 km pianeggianti con Mark Cavendish a tentare il tris con il solo Sasha Modolo (dopo gli abbandoni di Farrar, Hushovd e Bennati), a tentare di contrastare il dominio del campione del Mondo britannico.

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    20:25:28

    2 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    +9

    3 Paolo Tiralongo  ITA TEAM ASTANA

    +15

    4 Roman KREUZIGER  CZE TEAM ASTANA

    +35

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +40

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

    9 Frank SCHLECK  LUX RADIOSHACK – NISSAN

    +48

    10 Dario CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +52

  • Tiralongo beffa Scarponi. Hesjedal maglia rosa

    Tiralongo beffa Scarponi. Hesjedal maglia rosa

    Questa volta la vittoria è tutta sua, seconda gioia al Giro d’Italia per Paolo Tiralongo che piazza l’acuto sulla salita di Rocca di Cambio a scapito di un buon Michele Scarponi con Frank Schleck a conquistare l’ultimo gradino del podio.

    Infatti, dopo il successo dell’anno scorso a Mucugnaga, per gentile concessione di un Alberto Contador che ha voluto ripagare Tiralongo di tante sofferenze al suo servizio, questa volta la vittoria è tutta merito del corridore dell’Astana.

    Primo arrivo in salita della corsa rosa, sicuramente non le pendenze proibitive del Mortirolo ma tanto basta per smuovere le acque e mettere le cose in chiaro. Infatti con l’allungo nel tratto più duro della salita finale, Michele Scarponi ha fatto capire a Damiano Cunego chi è il capitano della Lampre con Ivan Basso ad arrancare un po’, su pendenze sicuramente non adatte alle sue caratteristiche. La fuga di giornata ha visto protagonisti Rabottini, Selvaggi, Beppu e Hollenstein, scattati appena lasciato il centro storico di Recanati. Beppu ha vinto il traguardo volante dell’Aquila, Rabottini è stato l’ultimo a cedere a 13,7 km dall’arrivo, quando l’ha raggiunto Pirazzi. Con Pirazzi, italiano della Colnago, attacca anche il Movistar Herrada, ma entrambi sono ripresi dal gruppetto dei migliori con l’Astana il team con più rappresentanti in gruppo. Ai meno 500m Scarponi, scortato da un ottimo Niemec ci crede, attacca e si porta dietro Tiralongo. Scarponi parte lunghissimo, rilancia e sembra poter vincere ma, quando si siede per rifiatare ai 100 metri finali, il siciliano dell’Astana dà tutto e lo passa proprio sul traguardo.

    Paolo Tiralongo ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Le parole del vincitore all’arrivo: “Ho fatto molta fatica a prendere la ruota di Scarponi, poi ho pensato che non sarebbe potuto arrivare così forte nel finale e allora l’ho seguito con il mio passo. Ho aspettato che si sedesse un attimo e poi ho fatto uno sforzo incredibile nel finale. Sono rimasto senza ossigeno. Contador? Lo sento spesso, e lo aspetto alla Vuelta. Tornerà fortissimo

    È il Giro d’Italia delle prime volte infatti, dopo la prima maglia rosa lituana con Ramunas Navardauskas ecco il primo canadese a comandare la generale, Ryder Hesjedal (Garmin), ex biker ha 15″ di vantaggio su Tiralongo e 17″ su Rodriguez: Basso ottavo a 40″. Adriano Malori, parmense di 24 anni, si è staccato dal gruppo dei migliori a 14,2 chilometri dalla conclusione, ma per lui è stata sicuramente una giornata indimenticabile.

    Domani altra battaglia con partenza da Sulmona ed arrivo a Lago Laceno (km 229), secondo arrivo in salita. E’ più impegnativo di quello di oggi. Si fa l’Altopiano delle Cinque Miglia con il Macerone, poi l’ascesa finale: 9,9 km, dislivello 589 metri, pendenza media 5,9% e punte del 12%.

    Ordine d’Arrivo

    1 Paolo TIRALONGO ITA

    5.51:53

    2 Michele SCARPONI ITA

    +0

    3 Frank SCHLECK LUX

    +0

    4 Joaquim RODRIGUEZ SPA

    +3

    5 Ryder HESJEDAL CAN

    +3

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    26.16’53”

    2 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +15

    3 Joaquim RODRIGUEZ  SPA KATUSHA TEAM

    +17

    4 Christian VANDEVELDE  USA GARMIN CANNONDALE

    +21

    5 Peter STETINA  USA GARMIN CANNONDALE

    +26

    6 Daniel MORENO FERNANDEZ  SPA KATUSHA TEAM

    +26

    7 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +35

    8 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    9 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    10 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

  • Giro d’Italia, al via domani da Herning. Scarponi e Kreuziger i favoriti

    Giro d’Italia, al via domani da Herning. Scarponi e Kreuziger i favoriti

    Partirà domani da Herning (Danimarca), con una cronometro l’edizione numero 95 della corsa rosa. Un edizione, quella 2012 del Giro d’Italia, che in molti considerano non troppo dura e selettiva rispetto agli anni precedenti.

    Infatti gli organizzatori hanno optato per una corsa che possa rappresentare interesse giorno dopo giorno anche se non mancano le tappe veramente cruciali, una su tutte, la tappa di Pampeago dove molto probabilmente si deciderà il tutto.

    Tanti i big del ciclismo nazionale ed internazionale presenti in Danimarca dove si è scelti di partire quest’anno più per ragione puramente economiche che per vere e proprie ricorrenze storiche come d’abitudine nelle partenze della corsa rosa. Le punte italiane per la vittoria finale sono rappresentate dal capitano della Lampre Michele Scarponi, che partirà con il numero 1 per la vittoria a tavolino dell’anno scorso causa la squalifica di Alberto Contador ed Ivan Basso che non ha vissuto un inizio di stagione sicuramente facile. Altro nome illustre alla partenza è quello del maggiore dei fratelli lussemburghesi  Frank Schleck che cercherà di mettere un sigillo importante in una delle corse più prestigiose al mondo come il ceco Roman Kreuziger, capitano dell’Astana ed atteso alla definitiva consacrazione dopo la maglia bianca di miglior giovane conquistata nel 2011.

    I protagonisti della corsa rosa ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Outsider di lusso sono il francese John Gadret (terzo la passata stagione), gli spagnoli “Purito” Rodriguez  e Mikel Nieve ed il nostro Damiano Cunego anche se il principino di Cerro Veronese, forse dovrebbe definitivamente puntare alle vittorie di tappa. La BMC orfana di Cadel Evans punterà sulle vittorie di tappa con l’ex campione del mondo Thor Hushovd ed il nostro Alessandro Ballan mentre le volate vedranno la lotta fra il campione del Mondo Mark Cavendish e lo statunitense Tyler Farrar con terzo incomodo il nostro Sasha Modolo anche se, l’inizio del 2012 per il velocista azzurro, è stato un po’ incolore.

    Altri italiani al via che potrebbero lasciare il segno nella corsa rosa sono ovviamente Pippo Pozzato, reduce da un ottima campagna primaverile sulle Ardenne dove è mancata solamente la vittoria ma anche Domenico Pozzovivo che tenterà di sorprendere i big in salita.

  • Parigi – Nizza, vittoria finale al britannico Bradley Wiggins

    Parigi – Nizza, vittoria finale al britannico Bradley Wiggins

    Bradley Wiggins, britannico del team Sky, vince l’edizione numero 70 della Parigi – Nizza grazie alla vittoria nella crono dell’ultima tappa – al fotofinish – nei confronti di Lieuwe Westra, vera rivelazione della corsa a tappe francese alla soglia dei trent’anni.

    Vittoria al cardiopalma quindi per il capitano del team Sky che ha preceduto l’olandese Westra per soli 8”, chiude il podio, lo spagnolo della Movistar Alejandro Valverde, al rientro dopo le note vicissitudini legate al doping.

    Il tre volte campione olimpico su pista, vince la corsa francese 45 anni dopo il suo connazionale Tom Simpson, ed è al suo illustre predecessore, che Bradley Wiggins dedica la vittoria finale. Una vittoria che non è stata per nulla scontata grazie alla tenacia dell’olandese della Vacansoleil Westrache ha reso incerta la vittoria di Wiggins, sino agli ultimi metri della cronometro finale vinta dal britannico, per soli 2″. Tuttavia la vittoria è ampiamente meritata per il 31enne capitano del team Sky che ha indossato la maglia gialla di leader nel corso della seconda tappa, riuscendo a mantenere il primato sino alla fine.

    Bradley Wiggins ©PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images

    Queste le dichiarazioni di Bradley Wiggins dopo la crono : “Conosco molto bene la storia del ciclismo, e so che la Parigi-Nizza è una corsa storica, anche il mio idolo Tom Simpson ha vinto qui”, ha ricordato il britannico, che quindi si iscrive di diritto alla lista dei pretendenti al Tour de France che partirà nel luglio prossimo. “Ho fatto un quarto posto al Tour nel 2009, ho vinto il Delfinato nel 2011 e ora la Parigi-Nizza: sono lì con i migliori, spero di essere tra i cinque che possono vincere il Tour“.

    Assolutamente non pervenuti per tutto l’arco della corsa a tappe, i fratelli lussemburghesi Schleck, ma si sa, per loro conta un’altra maglia gialla che dovrà essere conquistata durante il mese di luglio. In casa Italia tutto sommato buona la prestazione di Damiano Cunego che è riuscito a difendersi egregiamente in salita dando ottimi segnali per le future classiche sulle Ardenne. Sfortunato invece Ivan Basso, vittima di una caduta nel corso della seconda tappa, che ha costretto il varesino al ritiro nella tappa di Sisteron.

    Classifica Finale

    1 WIGGINS Bradley GBR
    2 WESTRA  Lieuwe NED 8”
    3 VALVERDE Alejandro SPA 1’10”
    4 SPILAK Simon SLO 1’24”
    5 VANGARDEREN Tejay USA 1’54”
    6 JEANNESSON Arnold FRA 2’13”
    7 MAXIME Monfort BEL 2’21”
    8 CHAVANEL  Sylvain FRA 2’42”
    9 KISERLOVSKI Robert POL 3’30”
    10 VICIOSO Angel SPA 3’59”
  • Tour De France, immenso Evans, suo il Tour. Crono a Tony Martin

    Tour De France, immenso Evans, suo il Tour. Crono a Tony Martin

    La rimonta è compiuta, l’australiano Cadel Evans conquista la maglia gialla nella crono di Grenoble strappandola al lussemburghese Andy Schleck e conquistando il suo primo Tour de France. Fantastico l’australiano che corona il suo sogno più grande e rincorso da tanto tempo, la vittoria del Tour rappresenta l’affermazione più importante di un corridore fantastico che molte volte ha dovuto fare i conti anche con la sfortuna. Troppa la differenza tra Evans ed Andy Schleck nella prova contro il tempo, il più piccolo dei fratelli Schleck ha cercato di difendersi ma nulla ha potuto contro la progressione inesorabile dell’australiano campione del mondo nel 2009. Con questa vittoria cadel evans diventa il primo australiano nella storia della Grand Boucle a conquistare la prestigiosa maglia gialla.

    Cadel Evans primo Tour in carriera | ©PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images
    La crono finale è andata al tedesco Tony martin con proprio Evans secondo a soli 7” ed Alberto Contador a completare il podio. Senza lode e senza infamia la crono dei due italiani Damiano Cunego ed Ivan basso che chiudono il Tour in classifica generale rispettivamente al settimo ed ottavo posto. Domani Il conclusivo sprint sui Campi Elisi (95 km di tappa, partenza da Creteil), che assegnerà la maglia verde ancora in gioco tra Cavendish (in vantaggio di 15 lunghezze) e Rojas mentre la maglia a pois che rappresenta il più forte in montagna è andata allo spagnolo samuel sanchez e la maglia bianca del miglior giovane al francese, vincitore ieri sull’Alpe d’Huez, Pierre Rolland. Ordine d’ arrivo

    1 Tony Martin Ger
    2 Cadel Evans Aus  
    3 Alberto Contador Spa  
    4 Thomas De Gendt Bel  
    5 Richie Porte Aus  
    6 J. C. Peraud Fra  
    7 Samuel Sanchez Spa  
    8 Fabian Cancellara Svi  
    9 Peter Velits Svk  
    10 Rein Taaramae Est  

    Classifica Generale

    1 Cadel Evans  
    2 Andy Schleck 1’34”  
    3 Frank Schleck 2’30”  
    4 Thomas Voeckler 3’30”  
    5 Alberto Contador 3’57”  
    6 Samuel Sanchez 4’55”  
    7 Damiano Cunego 6’05”  
    8 Ivan Basso 7’23”  
    9 Thomas Danielson 8’15”  
    10 J. C. Peraud 10’11”  
  • Tour De France, Rolland sull’Alpe d’Huez. Andy Schleck in giallo

    Tour De France, Rolland sull’Alpe d’Huez. Andy Schleck in giallo

    In una delle tappe più belle della storia del Tour la prima volta di un francese sull’Alpe d’Huez, Pierre Rolland dopo tutto il Tour ad aiutare Thomas Voeckler, riesce ad imporsi sul prestigioso traguardo alpino precedeno gli spagnoli Samuel Sanchez ed Alberto Contador. Proprio Alberto Contador è l’assoluto protagonista della tappa, tagliato praticamente fuori dalla vittoria finale dopo la crisi della tappa di ieri, il “pistolero” tenta il tutto per tutto sulla prima salita del Col de Telegraphe staccando tutti tranne Andy Schleck che gli rimane a ruota fino ai piedi dell’ Alpe d’Huez. Thomas Voeckler compie l’errore più grande della sua carriera tentando di seguire Contador sin da subito, rimanendo da solo sul Galibier e sfiancandosi inutilmente perdendo alla fine più di 3’ dai primi. Mentre è superlativa la prova di Cadel Evans che prima raggiunge praticamente da solo Contador e Schleck e poi non molla i fratelli lussemburghesi che tentano dei timidi attacchi fino all’arrivo, diventando il favorito per la vittoria finale.

    Pierre Rolland maglia bianca al Tour | ©PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images
    Infatti la maglia gialla è sulle spalle di Andy Schleck ma il lussemburghese ha meno di un minuto di vantaggio su Evans difficilmente difendibile nei 42 km della cronometro di domani dove l’australiano è uno dei migliori al mondo. Per quanto riguarda gli italiani, prestazioni ottima di Damiano Cunego che tiene le ruote dei migliori mentre cede Ivan basso in crisi sull’ ultima salita concedendo tre posizioni in classifica generale. Ordine d’ arrivo

    1 Pierre Rolland Fra
    2 Samuel Sanchez Spa  
    3 Alberto Contador Spa  
    4 Peter Velits Svk  
    5 Cadel Evans Aus  
    6 Thomas De Gendt Bel  
    7 Damiano Cunego Ita  
    8 Frank Schleck Lux  
    9 Andy Schleck Lux  
    10 Rayder Hesjedal Can  

    Classifica Generale

    1 Andy Schleck  
    2 Frank Schleck 54”  
    3 Cadel Evans 57”  
    4 Thomas Voeckler 2’10”  
    5 Damiano Cunego 3’31”  
    6 Alberto Contador 3’55”  
    7 Samuel Sanchez 4’22”  
    8 Ivan Basso 4’40”  
    9 Thomas Danielson 7’11”  
    10 Pierre Rolland 8’57”