Tag: Frank Lampard

  • Lampard nella storia: è lui il miglior goleador del Chelsea

    Lampard nella storia: è lui il miglior goleador del Chelsea

    Frank Lampard: classe 1978, centrocampista del Chelsea dal lontano 2001, nazionalità inglese. Sono questi i tratti caratteristici di uno dei giocatori più importanti del panorama calcistico inglese. (altro…)

  • Premier chiusa? Lo United vola a +12. Buio totale per il City

    Premier chiusa? Lo United vola a +12. Buio totale per il City

    Lo United mette il turbo e si porta a +12 dai cugini del City, complice la brutta sconfitta esterna dei Citizens contro il Southampton. La Premier League sembra aver già trovato il suo vincitore ad inizio febbraio visto il vantaggio sempre maggiore che separa le due squadre. Roberto Mancini, ieri a Marassi per osservare da vicino Mauro Icardi (obiettivo estivo del club inglese da lui allenato), quest’anno non riesce a dare una vera identità alla squadra e dopo aver deluso in Champions League, saluta anche il campionato inglese. Per i Red Devils invece passo in avanti notevole e in vista del doppio impegno contro il Real Madrid, Alex Ferguson può dormire sonni tranquilli. Intanto continua la stagione altalenante del Chelsea, che vince e convince allo Stamford Bridge contro il Wigan.

    Premier chiusa? – Con un vantaggio del genere, il Campionato Inglese sembra già chiuso, anche se non bisogno dare per morto il City di Mancini, che riuscì a rimontare uno svantaggio importante anche la scorsa stagione, trionfando poi nell’ultimo minuti dell’ultima giornata. Certo, il +12 non dovrebbe dare grossi problemi allo United, che quest’anno si ritrova con un van Persie in più in squadra.

    Van Persie ancora decisivo con il Manchester United © Shaun Botterill/Getty Images
    Van Persie ancora decisivo con il Manchester United © Shaun Botterill/Getty Images

    Un facile 2-0 del Manchester United in casa contro l’Everton. Succede tutto nel primo tempo con le reti di Giggs (13′) e van Persie (45′). La squadra di Ferguson gioca con una tranquillità mai avuta e la presenza dell’attaccante olandese, ex Arsenal, ha dato maggiore sicurezza alla formazione di Manchester.

    Per il Manchester City invece ennesima prova poco brillante ed ennesima sconfitta inaspettata. In casa del Southampton, gli uomini di Mancini si ritrovano sotto di due reti dopo appena venti minuti. Il gol di Dzeko al 38′ sembra riaprire la gara, poi chiusa definitivamente ad inizio ripresa dall’autogol di Barry che condanna i Citizens. La posizione dell’ex tecnico dell’Inter è sempre più in bilico e nonostante l’ottimo rapporto con la tifoseria, potrebbe pagare con l’esonero a fine stagione la delusione in Champions e una Premier vissuta sempre in rincorsa.

    Benitez invece salva la panchina con la larga vittoria casalinga contro lo Swansea per 4-1. Apre le danze il brasiliano Ramires e Marin le chiude, in mezzo i gol di Hazard e Lampard, che non smette più di segnare da quando è stato messo alla porta dal club inglese (che ha deciso di non rinnovargli il contratto). I Blues confermano il terzo posto e puntano con decisione al City, ora distante solamente quattro punti. Vince anche il Tottenham con il solito, indispensabile Bale, autore di una doppietta contro il Newcastle che permette agli Spurs di rimanere al quarto posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Champions League.

    Un gol di Cazorla permette all’Arsenal di superare l’esame Sunderland, rimanendo così agganciato al treno Champions. Torna alla vittoria invece l’Aston Villa, che dopo un lungo periodo di prestazione ben al di sotto della sufficienza, supera di misura il West Ham. Il Qpr, ultimo in classifica, ne prende quattro dallo Swansea, rivelazione della stagione, a segno il bomber Michu (doppietta) al centro di numero trattative di mercato.

  • Chelsea, la nave che affonda. Adesso Benitez rischia

    Chelsea, la nave che affonda. Adesso Benitez rischia

    La stagione del Chelsea si tinge sempre più a tinte fosche dopo l’ennesima delusione rimediata nella semifinale di andata della Coppa di Lega contro il tutt’altro che irresistibile Swansea, con la sconfitta maturata con punteggio di 2-0, compromettendo il cammino nel trofeo Nazionale che, perlomeno, avrebbe potuto dare un po’ di respiro alla squadra di Benitez dopo le cocenti eliminazioni dalla fase a gironi della Champions League e la sconfitta in finale al Mondiale per Club nel mese di Dicembre.

    La delusione e l’amarezza continuano ad essere, dunque, i sentimenti prevalenti in casa Chelsea e potrebbero fare da preludio all’ennesimo cambio in panchina, con il benservito a Benitez che in questa stagione è subentrato in corsa dopo l’addio a Roberto Di Matteo – che pure era stato in grado di regalare la Champions dello scorso anno alla bacheca del club di Roman Abramovich – a seguito della sconfitta contro la Juventus nel girone di Champions League che, di fatto, ha condannato i Blues all’eliminazione dalla coppa dalle grandi orecchie.

    I campioni d’Europa in carica, dunque, stanno attraversando un tunnel nero e lunghissimo, dal quale non riescono più a venir fuori, al punto che gli stessi tifosi inglesi – notoriamente caratterizzati da grande sportività che gli consente di restare vicini alla squadra anche nei momenti di difficoltà – nella gara di ieri contro il Swansea hanno iniziato a fischiare sonoramente i Blues e rivolgere cori, anche molto pesanti ed offensivi, all’indirizzo di Rafa Benitez, – “Rafa non ti vogliamo” invocando anche il nome di Roberto Di Matteo e Josè Mourinho, due dei tecnici più amati dal pubblico dello Stamford Bridge. A questo, si è poi aggiunto il supporto del pubblico che si è schierato unanimemente al fianco di Frank Lampard, invocandone il nome e chiedendo di farlo entrare in campo, mostrando un altro segnale di profondo scontento in relazione alla decisione della società di non proporre al centrocampista il rinnovo contrattuale, lasciando andar via a parametro zero a fine stagione una delle bandiere storiche del Chelsea.

    Chelsea, Benitez rischia | © Clive Rose/Getty Images Sport
    Chelsea, Benitez rischia | © Clive Rose/Getty Images Sport

    Molti segnali di scricchiolii davvero pericolosi che, se ignorati, potrebbero rendere ancora più caldo il clima attorno alla squadra, ancor di più se il rendimento in campo dovesse continuare ad essere così negativo e se il tecnico Rafael Benitez continuerà a sminuire il problema, un po’ a voler “nascondere la testa sotto la sabbia”, archiviando la sconfitta di ieri con serenità e “soddisfazione per come ha giocato la squadra, che ha dominato la partita e tirato in porta ben 23 volte”. 

    A questo punto, dunque, sarebbe più opportuno prendere atto e riconoscere le difficoltà della squadra che appaiono primariamente di natura caratteriale, causate anche dal cambio di guida tecnica e dalla difficoltà di reggere il confronto con le aspettative dell’ambiente, abituato a competere ad altissimi livelli nell’era dei milioni di Abramovich e che, ora, riversa la sua delusione su quello che appare – come sempre – il capro espiatorio per eccellenza, ossia il tecnico Benitez.

    Non è escluso, però, che anche lui possa pagare per tutti e che presto vi possa essere un nuovo comandante per la nave Chelsea che, al momento, sembra realmente affondare a picco.

  • Lampard scaricato dal Chelsea, la Lazio spera

    Lampard scaricato dal Chelsea, la Lazio spera

    Sarà la “mina vagante” di questo mercato di riparazione Frank Lampard, considerando che dopo settimane di tira e molla, il suo agente ha confermato che esistono ben poche possibilità che il suo assistito possa proseguire il rapporto con il Chelsea e, dunque, Frank Lampard non rinnoverà il suo contratto, rivelando che i dirigenti del Chelsea erano già stati chiari a proposito del non rinnovo durante il Mondiale per Club disputato in Giappone e, poi, in seguito anche dopo la vittoria contro l’Everton e, da allora, “nulla è cambiato e non gli verrà proposto un prolungamento”: dapprima, infatti, sembrava che il Chelsea potesse proporre un rinnovo annuale a cifre ben al di sotto del suo attuale ingaggio ma, poi, anche quest’ultimo spiraglio sembra essersi chiuso.

    La professionalità e l’attaccamento alla maglia del centrocampista della Nazionale Inglese impongono di considerare quasi clamoroso tale strappo che porterà al termine della stagione a scrivere la parola “The End” ad una storia calcistica che rimarrà fra le più importanti del club londinese, anche considerando il grande rapporto che lega Lampard ai suoi tifosi considerando che il centrocampista è stato una bandiera dei Blues in cui milita dal lontano 2001, e per tal ragione in queste ore di confusione ed incertezza per quello che sarà il suo futuro lo ha spinto a rivolgere loro un messaggio di ringraziamento molto sentito: “Voglio ringraziare i tifosi perché mi hanno sempre sostenuto, specie nelle ultime settimane. Con me sono sempre stati fantastici e per questo devo dire loro grazie. Noi andiamo in campo per loro che pagano il biglietto per vederci”, rivelando che per ora la sua intenzione è esclusivamente quella di pensare al presente e concludere al meglio questa stagione con il Chelsea perchè “questo club e i suoi tifosi sono stati speciali per me”.

    Lampard scaricato dal Chelsea, Lazio spera | © OLLY GREENWOOD/AFP/Getty Images
    Lampard scaricato dal Chelsea, Lazio spera | © OLLY GREENWOOD/AFP/Getty Images

    Del Chelsea, Lampard parla, dunque, usando il tempo passato – quasi da ex – un modo per dire che, probabilmente, la sua intenzione non sarebbe stata quella di salutarli al termine di questa stagione ma che, per cause di forza maggiore, dovrà dire addio a Stamford Bridge e affrontare una nuova avventura che, con tutta probabilità, si preannuncia lontana dalla Premier League anche se, secondo il bene informato tabloid Daily Mail, il Manchester United e l’Arsenal potrebbero decidere di tentare un assalto. Se così non fosse e se Lampard preferisse la pista estera, in tal senso sono già ben noti gli interessamenti di Lazio ed Inter che – alla luce di una situazione che si sta delineando in maniera chiara verso il divorzio a fine stagione dal Chelsea – potrebbero provare l’assalto anche nel mercato di Gennaio o, altrimenti, attendere Giugno per provare a strapparlo a parametro zero.

    Il presidente biancoceleste Claudio Lotito, nonostante l’entusiasmo per il buon momento della Lazio di Petkovic, però mantiene i piedi per terra perchè “non è mia abitudine parlare di un calciatore prima che venga acquistato” anche se, ovviamente, conferma che la Lazio monitorerà la situazione: “siamo presenti sul mercato 365 giorni all’anno ed h24″.

    Di certo, comunque, le voci e le attenzioni nei confronti di Lampard continueranno ad essere molto insistenti.

  • La lista dei parametro zero a giugno 2013

    La lista dei parametro zero a giugno 2013

    In un mercato sempre più povero di soldi e privo di idee, con una programmazione in alcuni casi quasi ridicola (si inizia seguendo i giovani e si finisce comprano l’over 30), i parametri zero sono ossigeno puro per i direttori sportivi italiani (e non solo). Arrivati a gennaio, con l’apertura del calciomercato invernale, si pensa anche a rafforzare la squadra per il prossimo anno, gettando le basi per gli acquisti a costo zero dei giocatori in scadenza contrattuale. I nomi più importanti arrivano dall’Inghilterra e uniti in una sola squadra, formerebbero una formazione titolare da primi posti (perlomeno in Serie A). Probabilmente nella lista che poco più sotto analizzeremo, ci saranno dei giocatori che da oggi al primo febbraio troveranno l’accordo con l’attuale società di appartenenza per il rinnovo del contratto. Ecco il mercato a costo zero.

    Vediamo insieme le occasioni a parametro zero in Europa…

    Italia

    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images
    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images

    Nel massimo campionato italiano troviamo tre interessanti portieri in scadenza di contratto. Il più famoso (ed esperto) è Abbiati, ormai ai saluti finali con il Milan. Per lui si prospetta un’avventura all’estero, anche se non viene escluso un trasferimento in una squadra di media-bassa classifica. Disponibili a parametro zero troviamo anche Andujar (Catania) e Consigli (Atalanta), che avranno più mercato in Italia grazie al minore ingaggio rispetto al portiere rossonero.

    Discreti elementi in difesa, dove spicca su tutti Campagnaro. Il difensore del Napoli ha dichiarato di non voler rinnovare con i partenopei e su di lui si scatenerà un’asta. Anche intorno a Diakitè c’è buon mercato, con Genoa, Juve e Fiorentina pronte ad approfittare del mancato accordo tra il francese e la Lazio. Meno appetibili ma dal buon rendimento, troviamo Cesar e Andreolli del Chievo e Marchese del Catania.
    Tripletta a centrocampo con la corsa e l’agonismo di Perez (Bologna), Tissone (Sampdoria) e Flamini (Milan). Difficilmente avranno difficoltà a trovare un’altra società per l’anno prossimo.
    In attacco il genio e la follia di Fabrizio Miccoli e la forza fisica di Rolando Bianchi. Se il primo ha qualche possibilità di rinnovare con il Palermo, il capitano granata dovrà quasi sicuramente cercarsi una squadra per le prossime stagioni.

    Inghilterra

    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images
    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images

    Per gli inglesi proviamo a fare un gioco diverso. Creiamo una formazione titolare con i giocatori in scadenza. In porta troviamo l’ex viola Boruc (Southampton). Difesa a quattro composta dai due esterni Kolo Toure (City) e Cole (Chelsea), Rio Ferdinand (United) e Squillaci (Arsenal) come centrali difensivi. A centrocampo spazio alla velocità lungo le fasce di Arshavin (Arsenal) e Malouda (Chelsea). In mezzo al campo il dinamismo di Mahamadou Diarra (Fulham) e la tecnica di Lampard (Chelsea). In attacco si punta sul pezzo da novanta Walcott (Arsenal) in coppia con Di Santo (Wigan). Niente male direi, tutto a costo zero. In panca troviamo giocatori del calibro di Senderos (Fulham), Benayoun (Chelsea), Carlton Cole (West Ham) e il Pallone d’Oro 2001 Owen (Stoke).

    Spagna

    Giocatori importanti in scadenza anche nella Liga. Spiccano su tutti Ricardo Carvalho (Real Madrid), Saviola (Malaga) e Llorente (Athletic Bilbao). Il difensore portoghese potrebbe finire la carriera in Portogallo, ma anche l’ipotesi Milan non è da escludere. Per l’attaccante spagnolo invece sembra certo il suo passaggio alla Juventus a giugno. L’italiano Lanzaro (Real Saragozza) potrebbe tornare nel Bel Paese, mentre ha mercato ovunque il giovanissimo centrocampista classe ’93 del Bilbao Ruiz de Galarreta che al momento è fermo ai box per la rottura del legamento crociato.

    Altre Nazioni

    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images
    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images

    In Germania con il contratto in scadenza a giugno 2013 ci sono il portiere Rensing (Leverkusen), i difensori Schwaab (Leverkusen) e Boka (Stoccarda). A centrocampo spazio ad una vecchia conoscenza del calcio italiano, Kuzmanovic (Stoccarda) e due esperti come Tymoshchuk (Bayern Monaco) e Kehl (Dortmund), quest’ultimo alle prese con varie noie muscolari. In attacco si può acquistare a costo zero un tridente di tutto rispetto formato da Cacau (Stoccarda), Marica (Schalke) e Klasnic (Mainz).
    Pezzi da novanta anche in Francia con il brasiliano Nenè (Psg) e i centrocampisti Bodmer (Psg) e Moussa Sissoko (Tolosa). Tra Belgio e Portogallo troviamo due giocatori di qualità in scadenza contrattuale come Mbokani (Anderlecht) e Hugo Viana (Braga). Il primo, attaccante, è stato osservato in occasione della doppia sfida di Champions contro il Milan da parecchie squadre europee, mentre il secondo, centrocampista, ha visto la sua carriera scivolare via tra alti e bassi.

    Lampard, Walcott e Llorente sono sicuramente i giocatori più interessanti. La stella dei Blues è al centro di una sfida tra Lazio e Inter. L’esterno inglese e l’attaccante spagnolo sono sotto osservazione da parte della Juve. Ed infine il Milan potrebbe mettere a segno il doppio acquisto Carvalho – Nenè.

  • Lazio e Inter sognano il colpo Lampard a gennaio

    Lazio e Inter sognano il colpo Lampard a gennaio

    In Inghilterra è nato uno strano caso intorno a Frank Lampard. Il centrocampista del Chelsea ha ricevuto il benservito dal proprio club con tanto di invito a cercarsi un’altra squadra nel corso del mercato invernale. L’inglese non rientra più nei piani di Abramovich anche se il giocatore ha risposto a questo addio con la decisiva doppietta nella sfida contro l’Everton. Nonostante l’età (a giugno compirà 35 anni), Lampard è ancora in splendida forma e rappresenterebbe l’affare idealmente per tante squadre. Le italiane hanno già drizzato le orecchie, così come il Monaco di Ranieri che sta provando a convincere il suo ex giocatore a trasferirsi in Francia. Attenzione però all’ipotesi Mls. Con l’addio di Beckham, i Los Angeles Galaxy potrebbero puntare proprio sul centrocampista del Chelsea per rafforzare la rosa.

    Con il contratto in scadenza a giugno e con il nullaosta del Chelsea, Lampard si libererebbe a costo zero anche a gennaio.

    Per Lampard è sfida Lazio-Inter © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images
    Per Lampard è sfida Lazio-Inter © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Lotito vs Moratti – In Italia è sfida Lazio-Inter per il giocatore. I capitolini avrebbero individuato in Lampard un nuovo affare stile Klose, arrivato a parametro zero in età avanzata e risultato decisivo negli ultimi campionati importanti della squadra biancoceleste. L’ostacolo maggiore per Lotito è l’ingaggio dell’inglese, che attualmente tocca i 5 milioni annui. Il presidente laziale è pronto a proporre al centrocampista un triennale da 2.5 milioni di euro a stagione. L’Inter, alle prese con il caso Sneijder, vorrebbe rinforzare la mediana proprio con Lampard. La stella dei blues è stata più volte accostato ai nerazzurri negli anni scorsi.

    Le altre – Non è escluso però un trasferimento in un campionato più tranquillo come quello americano. I Los Angeles Galaxy ci hanno provato già in estate senza fortuna. Interessante anche l’inserimento del Monaco, attualmente in Ligue 2.

    West Ham – E poi c’è la squadra del cuore di Lampard, il club nella quale si è fatto conoscere al calcio che conta. L’ormai 34enne potrebbe pensare di chiudere la carriera li, dove è diventato grande!

    Se la strategia della Lazio, appare chiara, con un mercato sempre low cost, a caccia di pezzi da novanta a parametro zero o quasi, non si capisce cosa abbia davvero in mente l’Inter. Anno di transizione, voglia di riemergere e poi si punta su due over 33 come Rocchi e Lampard. Qualcosa non torna, siamo sicuri che Moratti abbia la pazienza di puntare sui giovani abbassando il monte ingaggi?

  • La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    Era probabilmente l’esordio che i tifosi bianconeri sognavano. La Juventus dopo una prestazione di grande personalità esce imbattuta da Stamford Bridge e conquista un punto preziosissimo in casa dei campioni d’Europa del Chelsea. Un pareggio griffato da Vidal e Quagliarella capaci di rialzare da terra una Juventus stordita dopo il micidiale uno due di Oscar alla mezz’ora del primo tempo. Ma la rete del cileno, dolorante alla caviglia ma stoico nel rimanere in campo, ha permesso alla Juventus di giocare un secondo tempo d’assalto alla ricerca del pari. L’ingresso di Quagliarella in tal senso è stato azzeccato, e per poco il giocatore napoletano non ha firmato addirittura la marcatura del sorpasso.

    Ma come inizio può andar bene così. Un premio per i tanti tifosi bianconeri che hanno incitato la squadra dall’inizio alla fine nella trasferta londinese ma anche per Conte, costretto a seguire la squadra dalla tribuna marcato stretto dall’Uefa. Al di là dei gol si è vista una Juventus tutt’altro che passiva. Il team bianconero ha cercato di fare gioco nonostante la serata no di alcuni uomini chiave come Pirlo e Asamoah, oltre ad un attacco che in fase conclusiva ha fatto veramente poco con Giovinco e Vucinic parecchio in ombra. Ma la cosa che fa ben sperare i bianconeri è che nonostante tutto si è riusciti a disputare una gara alla pari con la squadra campione d’Europa.

    Il Chelsea dal canto suo ha concentrato troppo il proprio gioco, specie sino al 2-0, sui cross per Torres, chiuso comunque bene dalla difesa bianconera. Ed in effetti i due gol del brasiliano Oscar sono arrivati per vie centrali. Ma andiamo alla gara. Carrera conferma l’undici della vigilia, con i cosiddetti titolarissimi tutti presenti. Dall’altro lato Di Matteo schiera a sorpresa il brasiliano Oscar al posto di Mata, quest’ultimo non al top. Una mossa che si rivelerà decisiva. In avvio il Chelsea prende l’iniziativa del match cercando di cogliere d’infilata la Juventus sulle corsie laterali, cercando sempre la giocata su Torres che oltre a prendere qualche palla di testa non fa tanto, chiuso com’è da Barzagli, Chiellini e Bonucci. Ma i bianconeri non solo non si fanno sorprendere, ma pungono pericolosamente anche di rimessa.

    L’esultanza di Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    E per due volte potrebbero passare in vantaggio con altrettanti inserimenti di Marchisio e Vucinic, ma prima c’è Cech a chiudere e poi è la mira del montenegrino ad essere sbagliata. Occasioni da non fallire contro una squadra dalla caratura del Chelsea che subito dopo punisce i bianconeri: su un tiro all’apparenza innocuo di Oscar da fuori Bonucci ci mette il piede deviando in maniera decisiva il pallone alle spalle di Buffon, con la Juve in quel momento in dieci uomini per via di un infortunio alla caviglia subito da Vidal poco prima. Nemmeno il tempo di riprendersi dallo shock che i piemontesi prendono il secondo schiaffone.

    Ma stavolta Oscar è tutt’altro che fortunato in quanto sfrutta un pallone involontariamente arrivatogli da Bonucci e con un favoloso tiro a giro infila Buffon sul palo lontano. Un 2-0 che annichilisce una Juve sin lì tutt’altro che negativa. Intanto Vidal, dopo l’1-0, rientra in campo ma zoppicante. Dalla panchina bianconera si alzano Isla e De Ceglie per riscaldarsi ma il cileno si sa, è uno che difficilmente molla. Tanto che qualche istante dopo sfrutta un assist di Marchisio e dal limite trova quel gol che riapre la gara e che sembra rinvigorirlo, tanto da non fargli lasciare il campo.

    Nella ripresa è la Juve a far la partita, ma manca la profondità. Asamoah sulla sinistra spinge poco, Pirlo in mezzo fa fatica ad inventare. L’unico a proporsi è Lichtsteiner sulla destra, con Vidal che in mezzo al campo è un leone. Il Chelsea si vede solo di rimessa e ci prova con Ivanovic ma senza pretese. Dall’altra parte invece c’è un buon inserimento di Marchisio ma nulla più. Giovinco fa a sportellate, per quanto riesce, ma non è efficace. Anzi. Vucinic dal canto suo prova ad inventare, ma intorno a lui si crea un capannello di uomini ogni qualvolta prende palla. E ciò lo condiziona parecchio.

    Carrera a questo punto cambia inserendo Quagliarella al posto di Giovinco mentre Mata rileva Oscar. Gli ultimi due ingressi in campo saranno decisivi. Il giocatore di casa infatti spreca in contropiede la palla del 3-1 e lo juventino puntualmente punisce gli inglesi scattando sul filo del fuorigioco a siglando il 2-2 sotto le gambe di Cech. Stavolta sotto shock ci va il Chelsea che per poco non subisce la rimonta completa con il tiro a giro di Quagliarella che si stampa sulla traversa. Finisce con un 2-2 che al di là del punto permette alla Juventus di continuare a sognare: la personalità e il carattere sono da grande squadra e i margini di miglioramento sono tanti.

  • Finale Champions League 2012, formazioni Bayern Monaco Chelsea

    Finale Champions League 2012, formazioni Bayern Monaco Chelsea

    Manco poco a Bayern Monaco Chelsea : la finale Champions League 2012. Tra meno di un’ora all’Allianz Arena di Monaco di Baviera si sfideranno i padroni di casa del Bayern Monaco e i londinesi del Chelsea allenato da Roberto Di Matteo. Arbitro della sfida sarà il portoghese Pedro Proença. C’è grande attesa in città da parte di entrambe le tifoserie e i tedeschi già pregustano l’idea di vincere la loro quinta coppa dalle grandi orecchie. Non mancherà però l’apporto dei tifosi londinesi (circa 20000 blues saranno presenti allo stadio) che sperano di alzare la coppa per la prima volta nella loro storia. Non saranno della sfida per squalifica ben 7 giocatori che hanno contribuito alla cavalcata europea delle due finaliste; rispettivamente mancheranno 3 giocatori per il Bayern (Alaba, Badstuber e Luiz Gustavo) e 4 giocatori per il Chelsea ( Terry, Ivanovic, Ramires, Raul Meireles).

    Finale Champions League 2012 Bayern Monaco – Chelsea

    Da tenere d’occhio in questa attesissima finale i pezzi pregiati dello scacchiere tedesco ovvero Mario Gomez, Arjen Robben, Frank Ribery e Bastian Schweinsteiger mentre nelle fila dei londinesi spiccano le presenze di Didier Drogba, Juan Mata e il capitano blues Frank Lampard. Grande sfida anche tra i portieri in quanto si affrontano due dei migliori portieri al mondo: Manuel Neuer e Petr Cech. E chissà che la sfida non si decida ai calci di rigore proprio come nel 2008 (Mosca) quando i ragazzi di patron Abramovic andarono vicinissimi alla conquista del trono europeo prima di perdere alla lotteria dei calci di rigore la finale contro il Manchester United. Anche il Bayern Monaco non ha ricordi positivi dell’ultima finale Champions disputata ( Madrid 2010 0-2 con l’Inter) . A Monaco sale l’attesa e i tedeschi sanno, e lo ha affermato anche il tecnico Heynckes nella conferenza stampa di ieri, che l’occasione di vincere una finale di Champions giocando in casa forse non ricapiterà mai più. Buona visione.

    PROBABILI FORMAZIONI  BAYERN MONACO – CHELSEA

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Tymoschuk, Contento; Muller, Schweinsteiger; Robben, Kroos, Ribéry; Gomez. Panchina: Butt, Usami, Riedmulle, Rafinha, Petersen, Pranjic, Olic. Allenatore: Heynckes

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech, Bosingwa, Cahill, David Luiz, Ashley Cole, Mikel, Lampard, Malouda, Mata, Kalou, Drogba. Panchina: Turnbull, Paulo Ferreira, Romeu, Essien, Lukaku, Sturridge, Torres. Allenatore: Di Matteo

     

  • Barcellona – Chelsea, è dentro o fuori. Si riparte dal gol di Drogba

    Barcellona – Chelsea, è dentro o fuori. Si riparte dal gol di Drogba

    Novanta minuti da dentro o fuori. Una finale di Champions League in palio partendo da quell’1 a 0 che all’andata premiò un Chelsea arcigno contro un Barcellona impreciso e sfortunato. Stasera si gioca al Camp Nou, il tempio dei catalani. Ed è anche sul fattore ambientale che fa affidamento Guardiola per cercare di ribaltare la beffarda sconfitta dell’andata arrivata per opera del gol messo a segno da Drogba a fine primo tempo. Dal canto loro gli inglesi ci sperano, e come dargli torto: il successo ottenuto nei primi 90’ consente di poter giocare per due risultati su tre. E forse anche più visto che, in caso di ko di misura con gol, sarebbero i ragazzi di Di Matteo a prendere la strada di Monaco di Baviera, sede designata per la finalissima.

    Guardiola ha deciso di non fare più esperimenti: dentro tutti i big tranne Fabregas che ancora una volta dovrebbe partire dalla panchina. Il tecnico catalano, a parte gli infortunati Afellay e David Villa non ha problemi di formazione. Nel suo 4-3-3 davanti a Valdes ci sarà una difesa formata da Piquè e Mascherano centrali con Dani Alves e Puyol esterni. Solo panchina dunque per Adriano. In mezzo al campo il trio formato da Xavi, Busquets e Iniesta mentre il trio d’attacco è quello composto da Sanchez, Messi e Pedro. Due i diffidati che dovranno prestare massima attenzione per non essere costretti, in caso di qualificazione, a saltare la finale: si tratta di Puyol e Mascherano.

    Didier Drogba in gol © Jasper Juinen/Getty Images

    Un solo indisponibile tra le file del Chelsea: si tratta di David Luiz. Di Matteo schiererà i suoi con un prudente 4-2-3-1. In porta c’è Cech. Davanti a lui una linea difensiva formata da Cahill e Terry centrali con Ivanovic e Cole laterali. Davanti alla difesa agiranno Mikel e Meireles mentre toccherà al trio Lampard, Mata, Ramires supportare l’unica punta Drogba, preferito a Torres. Tanti i giocatori diffidati e a rischio squalifica tra gli inglesi in vista di una possibile finale: si tratta di Ivanovic, Cole, Meireles e Ramires

    Barcellona Chelsea, le formazioni:
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Mascherano, Puyol; Xavi, Busquets, Iniesta; Sanchez, Messi, Pedro. In panchina: Pinto, Adriano, Thiago, Keita, Fabregas, Tello, Cuenca. Allenatore: Guardiola
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Cole; Mikel, Meireles; Lampard, Mata, Ramires; Drogba. In panchina: Turnbull, Bosingwa, Bertrand, Essien, Malouda, Torres, Kalou. Allenatore: Di Matteo

  • Drogba abbatte il Barcellona. Video e pagelle

    Drogba abbatte il Barcellona. Video e pagelle

    Il successo che Roberto Di Matteo sognava alla vigilia. Una vittoria senza subire gol che mette in condizione il Chelsea di poter affrontare la sfida di ritorno del Camp Nou con due risultati su tre e qualcosina in più visto che si potrebbe anche perdere con un gol di scarto. Opportunisti gli inglesi, abili a trasformare in gol con Drogba l’unica vera palla gol della partita. Tanto rammarico invece per gli spagnoli che tengono in mano il pallino del gioco per 90’ ma che non riescono a trovare il pari, sfiorandolo specie nel recupero con un palo colpito da Pedro.

    Un match tutto cuore e sacrificio quello del Chelsea, arroccato sin dall’inizio nella propria difesa e affidatosi a veloci ripartenze. Poche ma letali, come quella che ha portato al gol vittoria. Il muro eretto da Di Matteo è stato solido e per la seconda volta di fila in una trasferta di Champions il Barcellona non riesce a trovare la via della rete.

    Nel corso della prima frazione di gioco le occasioni per i blaugrana non mancano: al 9’ è Sanchez con un delizioso pallonetto a centrare in pieno la traversa. Un episodio che sembra mettere paura ai padroni di casa che stentano a creare palle da gol e in due casi con Fabregas rischiano seriamente di finire sotto, ma Cech e la difesa salvano. Quando il primo tempo sembra destinato a concludersi sullo 0 a 0 ecco che da una palla persa da Messi e recuperata da Ramires nasce il gol del Chelsea: merito di Drogba abile a centro area a depositare in rete il pallone appena servitogli dal compagno di squadra.

    Didier Drogba in gol © Jasper Juinen/Getty Images

    Ad inizio ripresa ricomincia l’assalto del Barcellona con Sanchez che al minuto 11 ha palla del pari su assist di Fabregas ma sbaglia clamorosamente. Guardiola decide cosi di togliere l’ex giocatore dell’Udinese inserendo Pedro. Cambia poco perché il team iberico continua a spingere ma non trova molti spazi. Specie Messi è molto limitato dal solido muro inglese che trema però proprio prima del gong: prima Cech si fa trovare pronto su una deviazione di Puyol a seguito di un calcio piazzato di Messi, poi al 93’ ecco che Pedro raccoglie una palla vagante in area di rigore e con un bel tiro a giro centra il palo, sulla sfera si avventa Busquets che spara alto. Finisce così con il successo del Chelsea.

    Chelsea Barcellona, le pagelle:
    Terry 7: Se per la sesta volta contro di lui Messi non va a segno un motivo c’è. Guida alla grande una difesa che riesce a contenere efficacemente ogni offensiva blaugrana.
    Drogba 7: Eccolo il grande attaccante: decisivo in gare come queste quando tocca un pallone e lo trasforma in oro. Un gol preziosissimo il suo che potrebbe valere tanto nel ritorno.
    Lampard 7: E pensare che fino a qualche mese fa era stato accantonato. Può dare ancora tanto ai blues.
    Mascherano 5: Sul gol sembra assente visto che Drogba è tutto solo al centro dell’area. Una leggerezza che rischia di pesare molto.
    Messi 5: Imbecca la classica serata no. Perde palla dando il via al gol del Chelsea e in più non riesce mai a concludere pericolosamente dalle parti di Cech.
    Sanchez 5,5: Ha il merito di farsi pericoloso in più occasioni, ma se non la metti dentro ti serve veramente a poco.

    Chelsea (4-3-3): Cech 6,5; Ivanovic 6,5, Cahill 6,5, Terry 7, Cole 6,5; Mikel 6,5, Meireles 6,5, Lampard 7, Mata 5,5 (27′ st Kalou 6), Drogba 7, Ramires 7 (43′ st Bosingwa sv). In panchina: Turnbull, Essien, Sturridge, Malouda, Torres. Allenatore: Di Matteo 7.
    Barcellona (4-3-3): Valdes 5,5; Dani Alves 5,5, Mascherano 5, Puyol 6, Adriano 5,5; Xavi 6 (42′ st Cuenca sv), Busquets 5,5, Iniesta 6; Sanchez 5,5 (21′ st Pedro 6), Messi 5, Fabregas 5,5 (34′ st Thiago Alcantara sv). In panchina: Pinto, Piqué, Bartra, Keita. Allenatore: Guardiola 5,5.

    La video sintesi della partita:
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