Il ricordo è ancora impresso nella mia memoria come il rewind di un videotape, la saggezza di Franco Scoglioe Nino Pirito mischiata alla sapienza tecnica di Claudio Onofri che analizzavano la situazione turbolenta, tanto per cambiare, del Genoa.
Nel dibattito condotto da Giovanni Porcella si inseriva la telefonata del presidente Enrico Preziosi che voleva tranquillizzare l’ambiente rossoblù sfruttando la vetrina di Primocanale, emittente locale genovese di spicco. Tranquilla sul divano rimanevo incuriosita e attenta alle parole che si scambiavano rendendomi conto dell’inconciliabilità di due modi diversi di vedere il calcio, poi con la velocità di un fulmine, mentre il presidente continuava a parlare, accadde l’irreparabile.
Con la coda dell’occhio vidi la testa del mister andare indietro e lo studio animarsi di quell’allarmismo insolito, la ragazza addetta ai messaggi e alle telefonate che prende la cornetta preoccupata, la trasmissione che si interrompe e poi con il passare del tempo la notizia. Franco Scoglio come aveva detto e promesso era morto parlando del suo Genoa.
Non potevo crederci, era come se una parte della storia rossoblù della quale mi ero sentita partecipe fosse stata spazzata via dal vento in pochi istanti e restai davanti alla televisione incredula e incapace di immaginare qualsiasi cosa che riguardasse il Grifone senza il volto riflessivo de “il Professore“. Era il 3 ottobre 2005 e a dieci anni dalla sua scomparsa il popolo genoano si stringe ancora nel ricordo di un uomo sanguigno come la sua Sicilia, carismatico e vero come le sue parole:
“Morirò parlando del Genoa”.
Franco Scoglio | Foto Web
Franco Scoglio per i tifosi rimane il cavaliere, che portò la squadra in Serie A sotto la presidenza di Aldo Spinelli e mantenne la categoria ponendo le basi di quella squadra, allenata da Osvaldo Bagnoli, che conquistò, per la prima volta, la partecipazione alla Coppa UEFA, ma non solo. “Il Professore” si rimise in gioco altre due volte per la causa del Genoa, sempre riportando equilibrio e soprattutto facendo pompare il “Vecchio Cuore Rossoblù” anche quando sembrava ci fossero poche chance.
Sono passati dieci anni da quel tragico momento ma Franco Scoglio “il Professore” rimarrà per sempre nel cuore di tutto il popolo rossoblù.
A poco meno di otto anni dalla scomparsa, si disputerà il primo memorial a lui dedicato. Parliamo di Franco Scoglio che verrà ricordato mercoledì alle 20:30 al Polivalente “P. Stanganelli” di Gioia Tauro dove si sfideranno la Nuova Gioiese, squadra che si appresta a cominciare la propria avventura in Serie D e l’Acr Messina, compagine neo promossa nella Seconda Divisione della Lega Pro. Non è un caso che per il primo memorial dedicato al Professore si sfidino le principali rappresentanti di Gioia Tauro e Messina: è da queste due città che è partita l’avventura di Scoglio come allenatore, prima che lo stesso girasse in lungo e in largo l’Italia e il Mondo come dimostrano le successive avventure alla guida, solo per citarne alcune, di Spezia, Reggina, Crotone, Genoa, Udinese, Bologna, Pescara, Torino, Cosenza, Genoa, Napoli e delle Nazionali di Tunisia e Libia, ed è a queste due città che Scoglio era legato, l’una perché gli ha dato i natali l’altra perché lo ha adottato dimostrandogli un affetto smisurato.
Il passo quindi è stato breve, con le due società che hanno organizzato il match e la famiglia di Scoglio che ha dato il suo benestare autorizzando la dedica di questo memorial e ricevendo i ringraziamenti del presidente dei viola Ferdinando Rombolà. Per tanti gioiesi che di Scoglio sono stati allievi nel 1973-1974 e nel 1981-1982 (campionati di Serie D chiusi rispettivamente al secondo e al primo posto alla guida della vecchia A.C. Gioiese) sarà l’occasione di ricordarlo con tanto affetto. E chissà che con il passare degli anni questo appuntamento non divenga ancora più prestigioso, magari con l’aggiunta di qualche altra squadra con la quale Scoglio aveva particolarmente legato, come ad esempio quel Genoa parlando del quale morì nell’ottobre del 2005. Intanto però Nuova Gioiese e Messina si apprestano a ricordarlo nel modo che lui amava: su un prato verde.