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  • Bergodi a Pescara per il dopo-Stroppa

    Bergodi a Pescara per il dopo-Stroppa

    Dopo le dimissioni del tecnico Giovanni Stroppa, a seguito della sconfitta nello scontro-salvezza di domenica scorsa contro il Siena, il Pescara era alla ricerca di un nuovo tecnico che potesse ridare morale, motivazioni e nuovi stimoli ad un ambiente in palese difficoltà, in particolar modo psicologiche. La decisione del successore è arrivata proprio in queste ore ed appare come una sorpresa rispetto alle previsioni degli scorsi giorni: a guidare la squadra abruzzese fino al termine del campionato sarà il 47 enne Cristiano Bergodi, originario di Bracciano, che torna a Pescara dopo ventirè anni, essendo stato un ex calciatore biancazzurro dal 1984 al 1989 con Galeone in panchina prima di trasferirsi alla Lazio. Bergodi è, inoltre, ex allenatore del Modena (nella scorsa stagione) oltre che, in precedenza, anche di Cluj e Steaua Bucarest.

    Il neo tecnico ha firmato, così, un accordo fino al 30 Giugno 2013, con premio salvezza, e la sua presentazione avverrà nel pomeriggio intorno alle 14, presso la sede di Humangest di Pescara, e subito dopo il neo tecnico dirigerà la prima seduta di allenamento presso il centro sportivo Vestina a Montesilvano. Si tratta, dunque, di una scelta con cui il club biancoazzurro ha preferito affidarsi ad un uomo che conosce già l’ambiente, per averlo “vissuto” da calciatore, e che dovrà provare a fornire un grande apporto in termini di entusiasmo e di grinta, linfa vitale per poter affrontare l’ostica lotta-salvezza, risollevando la squadra dal terz’ultimo posto in classifica in coabitazione con Chievo, Palermo e Bologna.

    Cristiano Bergodi è stato, dunque, preferito a Franco Colomba – che appariva nelle scorse ore come il super favorito per il dopo-Stroppa – e pare che le motivazioni che abbiano indotto ad abbandonare la pista-Colomba siano state prettamente economiche. Infatti, dopo un incontro con il direttore sportivo Delli Carri, confermato dallo stesso Colomba, il tecnico si era dichiarato possibilista circa il buon esito della trattativa, sottolineando che “se sono arrivato a incontrare i dirigenti da parte mia c’è la volontà di intraprendere questa avventura”. Improvvisamente, però, qualcosa si è incrinato sulle richieste tecniche ed economiche dell’ex tecnico di Bologna e Parma e, dunque, si è preferita la scelta di Bergodi.

    Cristiano Bergodi, neo allenatore del Pescara
    Cristiano Bergodi, neo allenatore del Pescara | © Gabriele Guerra/Getty Images

    L’esordio di Bergodi, però, nel prossimo match casalingo non sarà dei più semplici, contro la Roma di Zdenek Zeman, grande ex che ha condotto lo scorso anno il Pescara alla promozione in Serie A, una presenza molto “ingombrante” nell’ambiente pescarese che, a detta di molti, può aver condizionato anche l’esperienza del suo immediato successore Stroppa, culminata proprio nella sorta di “ammutinamento” della gara contro il Siena, quando lo stesso tecnico avversario Serse Cosmi nel post-partita ha dichiarato di aver notato che “i calciatori del Pescara avevano negli occhi qualcosa di diverso rispetto alla gara che si stava giocando”. 

    Cristiano Bergodi dovrà, in primis, provare a sistemare le crepe di spogliatoio e provare a far girare pagina a tutto l’ambiente, prima che si possa avverare la minaccia dell’infuriato presidente Sebastiani che, dopo l’ultima deludente prestazione, ha tuonato: “Adesso daremo una scossa e qualcuno resterà attaccato al muro, poi a gennaio cambio tutta la squadra”.

  • Esonerato Colomba, Parma a Donadoni

    Esonerato Colomba, Parma a Donadoni

    L’allenatore del Parma non è più Franco Colomba. Nella serata di ieri infatti la società gialloblu ha esonerato l’ex tecnico e ha annunciato l’ingaggio di Roberto Donadoni. Tommaso Ghirardi quindi, patron del Parma, ha deciso di puntare sull’ex ct della Nazionale azzurra per risollevare le sorti della propria squadra che naviga in acque non tranquille in campionato. Per Donadoni si tratta di un rientro nella massima serie dopo l’esonero subito in estate da parte del presidente del Cagliari Massimo Cellino. L’ex ala della Nazionale ai Mondiale del ’94 aveva in precedenza rifiutato le proposte di numerosi club di Serie A e B, fra cui anche quella della Sampdoria.

    Roberto Donadoni | © Claudio Villa/Getty Images

    L’esonero di Colomba non ha destato particolare clamore nell’ambiente gialloblu, che evidentemente si aspettava il licenziamento dell’allenatore nato a Grosseto nel 1955. Nell’ultimo periodo i risultati della squadra erano peggiorati, come dimostrano le due sole vittorie ottenute negli ultimi dieci incontri disputati. Le undici reti subite contro Lecce, Catania e Inter hanno mandato su tutte le furie il numero uno gialloblu, che nel match giocato a San Siro sabato scorso ha abbandonato lo stadio dopo il quarto gol dei nerazzurri. Lo stesso direttore sportivo Pietro Leonardi si era detto amareggiato dopo le ultime prestazioni, sebbene non si fosse sbilanciato ulteriormente nelle interviste del post partita, rimandando qualsiasi decisione all’inizio della settimana successiva. Decisione che è giunta nella serata di lunedì, attraverso un comunicato ufficiale sul sito della società.

    Donadoni si dice molto ottimista circa la nuova avventura al Tardini. Durante la conferenza stampa di presentazione, il tecnico ex Cagliari e Napoli dichiara che per un club come il Parma la salvezza non sia l’unico risultato a cui si debba puntare, e per questo non verranno guardate le squadre che attualmente sono dietro in classifica, ma l’obiettivo sarà quello di raggiungere ed eventualmente superare i club che al momento sono davanti ai gialloblu. Ciò a testimoniare l’ambizione di Donadoni, fattore chiave che avrà convinto la dirigenza del Parma a puntare decisa sull’allenatore bergamasco, scartando le ipotesi Del Neri e Gianfranco Zola.

  • Reja e Colomba, la panchina traballa

    Reja e Colomba, la panchina traballa

    Perdere con quattro o cinque gol di scarto non è mai bello, se poi la prestazione della propria squadra è nulla allora la sconfitta potrebbe trasformarsi in autentico capolinea. Reja e Colomba dopo i ko incassati ieri a Siena e Milano vedono allontanarsi la propria panchina. Sebbene siano completamente differenti i motivi per cui rischiano di non essere più gli allenatori di Lazio e Parma.

    REJA DIMISSIONARIO? – L’eventualità delle dimissioni del tecnico biancoceleste non è da scartare fra le possibili soluzioni del caos Lazio. Il 4-0 subito a Siena non passerà inosservato, come è normale che sia dopo un passivo del genere. Lo stesso Reja nelle interviste del post-partita si è addossato ogni responsabilità per la partita giocata dai suoi uomini, senza alcuna combattività e voglia di rimonta quando si son trovati in svantaggio. “La mia Lazio più brutta da quando sono qui”, questa l’affermazione più pesante dell’ex allenatore di Napoli e Cagliari. Reja ha pagato le assenze pesanti di Hernanes a centrocampo e del brasiliano Dias nel reparto difensivo. Da registrare l’ennesima prova deludente del francese Cissè, spesso criticato dai supporter della Lazio. Inoltre il tecnico biancoceleste non ha fatto nulla per nascondere un suo possibile addio alla panchina qualora la squadra non fosse in grado di reagire fin dalla prossima partita, (“bisognerà riflettere molto attentamente se la prestazione di oggi si ripeterà anche fra una settimana“)  che li vedrà impegnati contro l’Atalanta all’Olimpico.

    edi reja | © getty images

    Ciò che spinge Reja verso l’idea delle dimissioni è anche l’operato del presidente Lotito (ieri rimasto seduto in tribuna fino al fischio finale del match nonostante il 4-0 del Siena) e del direttore sportivo Igli Tare, colpevoli di non aver ascoltato fin qui le sue richieste di rinforzamento della squadra durante il mercato di gennaio. Se non bastasse, ad appesantire l’aria che si respira a Formello, il match di ieri all’Artemio Franchi ha lasciato in dote il caso Sculli. L’ex genoano è apparso molto nervoso fin quando è rimasto in campo, e quando è stato sostituito è sbottato platealmente contro il tecnico laziale. Ricordiamo comunque come la Lazio occupi attualmente il quarto posto in classifica, con 30 punti dopo 17 partite disputate, a meno 4 punti dalla vetta che vede Milan e Juventus viaggiare a braccetto. Non si può quindi parlare di vera crisi, ma Reja ha manifestato più volte il proprio malessere nel vedersi piovere addosso le critiche dei tifosi biancocelesti anche quando la Lazio lottava per un posto in Champions la scorsa stagione e la prestazione inguardabile dei propri uomini ieri sera ha fatto scattare il campanello d’allarme una seconda volta, dopo le dimissioni consegnate a Lotito, poi rifiutate dallo stesso numero uno laziale, all’indomani della seconda giornata di campionato che vide i biancocelesti sconfitti in casa dal Genoa.

    COLOMBA VERSO L’ESONERO – Quella di ieri sera contro l’Inter a San Siro potrebbe essere stata l’ultima panchina di Franco Colomba con la società gialloblu. Il presidente Ghirardi ha lasciato infuriato il Meazza dopo il gol di Giampaolo Pazzini che fissava momentaneamente il punteggio sul 4-0 per i nerazzurri di Ranieri. Durante l’intervallo il numero uno del Parma era sceso negli spogliatoi per chiedere ai calciatori di scendere in campo nel secondo tempo per salvare quantomeno l’onore della maglia. Appello che non ha prodotto i frutti sperati e che ha reso ancora più cupo l’umore di Ghirardi. Lo stesso direttore sportivo degli emiliani Pietro Leonardi ha espresso tutta la sua delusione per lo spettacolo inaccettabile offerto dalla squadra e ha voluto rimandare qualsiasi decisione all’inizio della nuova settimana. L’esonero sembra una possibilità molto concreta. A pesare sul destino del tecnico il pessimo rendimento lontano dal Tardini, 4 punti in 8 partite con 6 sconfitte e 20 gol subiti (peggior difesa della Serie A in trasferta). In classifica il Parma occupa al momento il 13° posto, con 7 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ma se Novara e Lecce dovessero raccogliere tre punti nella giornata di oggi, lo spettro della Serie B si avvicinerebbe pericolosamente. Nelle ultime ore i nomi che circolano per sostituire Colomba sono tanti, fra cui l’ex ct della nazionale Donadoni, De Canio e Del Neri. Affascinante anche l’ipotesi di un ritorno a Parma dell’idolo Gianfranco Zola, già allenatore di West Ham e dell’Italia Under 21.

  • L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    Presentarsi al prossimo derby segnando cinque gol al Parma supera di gran lunga qualsiasi delle più rosee aspettative, lanciando un chiaro segnale ai cugini rossoneri, l’Inter è tornata ad essere una squadra pericolosa per chiunque. I nove gol segnati e zero subiti nelle ultime due partite sono un chiaro segnale di come la squadra di Ranieri abbia trovato la giusta quadratura, riuscendo a far esprimere al meglio i suoi interpreti, facendo tornare a segnare gol a raffica a Milito, evidenziando miglioramenti esponenziali di un Alvarez davvero “Maravilla” e lasciando spazio per il primo gol capolavoro di Marco Davide Faraoni. Il Milan è avvisato.

    Diego Milito, Inter | © Claudio Villa

    Ranieri non sottovaluta la sfida contro i gialloblu, evitando di pensare troppo al derby sceglie la formazione migliore schierando dal primo minuto i diffidati Thiago Motta e Maicon confermando le previsioni scegliendo un 4-3-1-2 con Alvarez alle spalle di Pazzini e Milito. Colomba mette in campo un 4-4-2 non cambiando nulla rispetto alle previsioni iniziali.

    PRIMO TEMPO – Buona la manovra nerazzurra nei primi dieci minuti, con un Alvarez letteralmente scatenato, dribbling e giocate di classe per deliziare i suoi tifosi. Il gol sembra nell’aria, e infatti, arriva al minuto 13’ su una bella progressione insistita di Zanetti che lascia ad Alvarez, con l’argentino che da sinistra serve un assist perfetto per Milito. Il Principe anticipa tutti e mette in rete, cancellando in questo modo l’hannus horribilis appena passato, iniziando quello nuovo con il gol. Ancora Inter con un Alvarez scatenato che mette a sedere un difensore e serve un assist perfetto  per Pazzini che calcia al volo mandando il pallone in curva.

    Notte fonda per il Parma, l’Inter domina totalmente trovando il 2-0 al 18’ con Thiago Motta che da fuori area sfrutta un rimpallo e calcia al volo battendo Mirante che sicuramente ha le sue colpe sul gol. L’occasione per riaprire la partita per il Parma, arriva al 20’ con una ripartenza di Biabiany che serve ad un solissimo Giovinco davanti a Julio Cesar il pallone sulla testa. La ‘formica atomica’ incredibilmente sbaglia un gol facilissimo mettendo il pallone di poco a lato. Ancora Giovinco al 29’ su punizione trova una pronta respinta di Julio Cesar a negargli il gol. Dopo qualche guizzo dei gialloblu, al 41’ arriva il terzo gol dell’Inter, con Milito che trova la doppietta battendo Mirante di testa grazie a uno splendido cross di Maicon dalla trequarti. Nessun minuto di recupero e primo tempo che termina sul 3-0 per i nerazzurri.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio e nella ripresa le squadre tornano in campo con gli stessi uomini del primo tempo. Colomba al 10’ cambia qualcosa inserendo Pellè al posto di Modesto, disegnando un Parma più offensivo con il tridente davanti. Non passa nemmeno un minuto che i nerazzurri calano il poker con Milito che in velocità mette a sedere Brandao e serve un assist per Pazzini che con un tocco sotto scavalca Mirante e mette la sua firma nel tabellino dei marcatori decretando il 4-0. La partita non cambia con l’Inter che congela inevitabilmente i ritmi di gioco e il Parma continua a non creare nulla di pericoloso davanti. Grande azione di Giovinco al 26’ che praticamente salta tutta la difesa nerazzurra entra in area e  calcia sfiorando il palo alla destra di Julio Cesar prendendosi anche gli applausi di San Siro. Ranieri nel frattempo toglie uno spento Alvarez per inserire  un più fresco Coutinho.

    Siparietto particolare al 28’ con Zanetti nel tentativo di anticipare Gobbi in scivolata colpisce il pallone e manda la palla nella propria rete, con il guardalinee che annulla l’autogol per posizione di offside del centrocampista emiliano. Standing ovation per Milito al 30’ quando Ranieri lo toglie per far entrare Faraoni, schierando Coutinho seconda punta. Proprio Faraoni al 34’ trova un gol da incorniciare calciando al volo da fuori area scavalcando Mirante e colpendo la parte bassa della traversa facendo impazzire tutto lo stadio nerazzurro. La gara non regala ulteriori emozioni nel finale con un lungo possesso palla nerazzurra in attesa del fischio finale che arriva dopo due minuti di recupero, lanciando nel migliore dei modi possibile i nerazzurri verso il derby.

  • Inter Parma, probabili formazioni. Pazzini e Milito in avanti

    Inter Parma, probabili formazioni. Pazzini e Milito in avanti

    Smaltite le scorie delle vacanze natalizie e post epifania, torna in campo nell’anticipo serale l’Inter alla ricerca della quinta vittoria di fila stagionale contro l’insidiosissimo Parma di Colomba. Attenzione a non sottovalutare un avversario in grado di far cadere il Napoli e l’Udinese, soprattutto in un momento in cui i nerazzurri stanno vivendo il loro momento migliore, con la fine della sosta sorgeranno molti dubbi sulle reali condizioni dei giocatori.

    Milito e Pazzini | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Altra insidia per gli uomini di Ranieri è rappresentata dal pensiero fisso della prossima sfida di campionato, in cui dovranno scendere in campo proprio contro i cugini rossoneri del Milan in un derby che si preannuncia come al solito spettacolare. Il mercato di riparazione intanto impazza e buoni risultati sul campo potrebbero rendere Moratti più incline a regalare i giusti innesti per far quadrare il più possibile l’Inter che Ranieri sogna.

    INTER – Nonostante le dichiarazioni di rito in conferenza stampa, attraverso le quali Claudio Ranieri ha cercato di non parlare del prossimo derby, com’è naturale che sia, il tecnico romano ha lanciato un occhio alla stracittadina. Tutto ciò è evidente dalla lista dei convocati, dove risultano assenti top player del calibro di Sneijder, Stankovic, Chivu e Forlan, tutti rigorosamente a riposo per recuperare al meglio in vista del Milan. Peseranno anche nella scelta degli undici titolari anche le diffide di Maicon e Thiago Motta, con quest’ultimo probabilmente destinato a rimanere in panchina per evitare di saltare il big match del prossimo turno. Quindi per il modulo tattico la scelta ricade ancora sul classico 4-4-2 con i due esterni larghi: retroguardia classica formata da quattro uomini con Lucio e Samuel al centro e Nagatomo a sinistra e Maicon a destra. In mediana, mancando Thiago Motta, dovrebbe scalare al centro Zanetti in aiuto del compagno argentino Cambiasso, mentre sulle corsie laterali agiranno Faraoni (per coprire le sortite offensive di Maicon) e Alvarez apparso uno dei migliori nelle ultime uscite stagionali. Pochi dubbi in attacco dove i giocatori sono contati e con l’assenza di Forlan il tandem offensivo sarà composto da Pazzini e Milito.

    PARMA – Se per i nerazzurri la crisi sembra passata, il discorso è diverso per gli emiliani con 19 punti in 16 gare il tecnico Colomba sprona i suoi a cercare di conquistare i tre punti anche su un campo difficile come quello di San Siro per cominciare al meglio il nuovo anno. Lo stesso tecnico del Parma ha ammesso di non sentirsi in discussione nonostante gli ultimi risultati facciano traballare non poco la sua panchina. Colomba per quanto riguarda l’aspetto tattico dovrebbe scendere in campo per dare battaglia ai nerazzurri con un 4-4-1-1 con tutti gli uomini a disposizione. In difesa possibile esordio per Brandao in ballottaggio con Santacroce, affiancato da Paletta con Zaccardo e Gobbi ai lati. Centrocampo a quattro con al centro Galloppa e Morrone, mentre sugli esterni agiranno Modesto e il rapido ex di turno Biabiany in cerca di rivalsa proprio contro i suoi vecchi compagni. Più avanzati arrivano i pericoli maggiori per la retroguardia nerazzurra, con due clienti scomodi come Giovinco e Floccari. Curiosità con Massimo Gobbi che stasera festeggerà il traguardo delle 200 partite in Serie A, dopo essere stato acquistato dal Parma nel 2010 da svincolato.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER PARMA

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Motta, Cambiasso, Alvarez; Milito, Pazzini.
    A disposizione: 
    Castellazzi, Ranocchia, Obi, Faraoni, Poli, Coutinho, Zarate.
    Allenatore:
     Ranieri.

    PARMA (4-4-1-1) Mirante; Zaccardo, Santacroce, Paletta, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Modesto; Giovinco; Floccari.
    A dispozione:
     Pavarini, Musacci, Brandao, Valiani, Pereira, Palladino, Pellè.
    Allenatore: 
    Colomba.

  • Parma-Palermo probabili formazioni. Emergenza attacco per Mangia

    Parma-Palermo probabili formazioni. Emergenza attacco per Mangia

    Partita difficile quella di stasera al Tardini e non solo per la nebbia che minaccia di far sospendere la partita, ma soprattutto per i valori in campo delle due squadre, che vivono diverse situazioni di classifica e di morale. I padroni di casa del Parma sono, infatti, reduci da una pessima figura rimediata a Novara e vivono un momento non proprio esaltante, vorrebbero quindi cercare la vittoria per racimolare quei 3 punti fondamentali, contro un avversario di un certo livello, per risalire la china. Per far questo Colomba si affiderà al solito modulo con difesa e centrocampo a 4 e Giovinco a muoversi dietro l’unica punta che, nonostante il recupero di Sergio Floccari, sarà ancora Graziano Pellè. In difesa confermati Zaccardo e Rubin sugli esterni, con la solita coppia centrale composta da Paletta e A.Lucarelli. In mediana spazio all’ottimo Biabiany sull’out di destra e a Valiani largo su quella di sinistra, mentre a fare da diga contro gli avanti rosanero saranno Galloppa e capitan Morrone.

    Parma (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, A. Lucarelli, Rubin; Biabiany, Morrone, Galloppa, Valiani; Giovinco; Pellé. A disp.: Pavarini, Santacroce, Gobbi, Floccari, Palladino, Jadid, Crespo.

    Denis Mangia| © Tullio M. Puglia/Getty Images

    In casa Palermo, invece, Mangia, nonostante sia in forte emergenza specialmente nel reparto offensivo dove dovrà fare a meno di Hernandez, Miccoli e che avrà un Pinilla non al massimo della condizione, insegue la sua prima vittoria esterna. L’attaccante cileno sarà affiancato dal giovane Lores in vantaggio su Bertolo nel ruolo di seconda punta più arretrata quasi sulla linea di trequarti, dove agirà sicuramente Ilicic. La linea a quattro della difesa vedrà il rientro dello squalificato Balzaretti sulla corsia di sinistra e mentre sulla destra ci sarà Pisano. In mezzo confermato Migliaccio nel ruolo alla Mascherano ritagliato per lui dal tecnico lombardo, affiancato da Silvestre. Sulla linea mediana Acquah-Bacinovic-Barreto, completeranno la formazione, con un centrocampo arcigno e votato soprattutto a spezzare le trame di gioco avversarie.

    Palermo (4-3-1-2): Benussi; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Acquah, Bacinovic, Barreto; Ilicic; Lores, Pinilla. A disp.: Tzorvas, Cetto, Mantovani, Della Rocca, Bertolo, Alvarez.

    Upgrade il Tardini è avvolto dalla nebbia a breve ci sarà il sopralluogo dell’arbitro ma la sensazione è che sarà rinviata la partita

  • Novara – Parma, probabili formazioni. Tesser vuole i 3 punti

    Novara – Parma, probabili formazioni. Tesser vuole i 3 punti

    Novara – Parma è uno dei primi due anticipi delle 18:00 e uno dei quattro anticipi del sabato della 13esima giornata di Serie A. Allo stadio Silvo Piola i padroni di casa neo promossi nella massima seriea, reduci da due sconfitte consecutive, vogliono trovare i 3 punti che in questa stagione sono arrivati solo contro l’Inter alla quarta giornata.

    Attilio Tesser | © Marco Luzzani/Getty Images

    Di fronte troveranno un Parma ancora in una fase altalenante di risultati e che ancora non ha mai pareggiato in questo primo scorcio di stagione, cinque vittorie e 6 sconfitte è infatti il bottino della squadra gialloblu alla ricerca di un equlibrio tra risultati casalinghi e in trasferta dove i ducali sono riusciti a vincere solo a Napoli nelle precedenti 5 uscite.

    Il tecnico dei piemontesi Attilio Tesser dovrà rinunciare a Meggiorini, che dovrà scontare una squalifica di tre giornate, e agli indisponibili Morimoto, Paci e al portiere titolare Ujkani. In porta ci sarà ancora una volta Fontana mentre Morganella, Dellafiore, Centurioni e Gemiti formeranno la linea difensiva degli azzurri; a centrocampo Radovanovic, Porcari, Rigoni verrà arretrato sulla linea dei mediani per far posto a Pinardi che si schiererà dietro la coppia di punte inedite che saranno Rubino e l’ex Cagliari e Lecce Jeda.

    Franco Colomba riconferma per dieci undicesimi la squadra che settimana scorsa ha fermato l’Udinese all’infuori della corsia di sinistra dove Gobbi dà forfait. Al suo posto il tecnico dei ducali, in virtù anche dell’indisponibilità di Modesto, ha scelto Rubin. Davanti al portiere Mirante prenderanno posto i soliti Zaccardo, Lucarelli e Paletta, zona mediana del campo con Galloppa e Morrone a far legna e Valiani e il fulmine Biabiany, decisivo domenica scorsa, sulle corsie laterali. Giovinco, come al solito, sosterà dietro l’unica punta Pellè.

    Probabili formazioni NOVARA – PARMA (ore 18:00)

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Dellafiore, Centurioni, Gemiti; Radovanovic, Porcari, Rigoni; Pinardi; Rubino, Jeda.
    Panchina: Coser, Ludi, Mazzarani, Pesce, Marianini, Granoche, Pinardi.
    Allenatore: Tesser.
    PARMA (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, A. Lucarelli, Paletta, Rubin; Biabiany, Morrone, Galloppa, Valiani; Giovinco; Pellè.
    Panchina: Pavarini, Santacroce, Feltscher, Ze Eduardo, Palladino, Jadid, Crespo.
    Allenatore: Colomba.

  • Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Alla vigilia, il pari era considerato il risultato maggiormente probabile, bilanciando le volontà dell’Udinese di balzare al comando della classifica e la volontà del Parma di far bene in casa, dando maggiore continuità alle sue prestazioni.

    Sebastian Giovinco | © Dino Panato/Getty Images

    E’ arrivato, invece, il risultato che non ci si attendeva, con la sconfitta per gli uomini di Francesco Guidolin, per lunghi tratti troppo lontani dalle loro caratteristiche di gioco, dalla loro abituale coralità di espressione: al contrario, al Tardini, questo pomeriggio non hanno avuto la possibilità di esprimersi, bloccati nelle ripartenze, meno incisivi nei recuperi, lontano dalla forma fisica migliore, soprattutto nei sette uomini impegnati con le rispettive Nazionali, sfiancati dai viaggi transoceanici.

    L’inizio del match aveva dato l’illusione ai friulani, quest’oggi in maglia arancione, di una gara in discesa, ma – dopo un avvio positivo nei primi minuti – il Parma riesce a prendere le misure, e frenare le velleità friulane. Al 10′ il Parma si rende pericolosissimo con Galloppa che colpisce il palo su azione innescata da un’incursione di Biabiany, dopo il tentativo di parata di Handanovic, qualche minuto dopo, ci prova, invece, Sebastian Giovinco su punizione, ma la palla è alta.
    Solo sul finire del primo tempo, al 42′, si rende pericolosa l’Udinese con Totò Di Natale, ma la palla finisce alta sulla traversa: sarà questa, per l’Udinese, l’occasione più importante per i friulani nella gara di questo sfortunato pomeriggio.

    Nel secondo tempo, infatti, il Parma riesce a raccogliere quanto di buono aveva seminato nella prima frazione di gioco, con un Biabiany in grande spolvero, capace di accendere la luce delle ripartenza gialloblu, e di fare la differenza: è proprio del francese la rete che sblocca la gara, al 58′, su azione di calcio d’angolo, battendo di testa Handanovic anche se, in tale occasione, sono gravi le responsabilità della difesa Udinese, perchè l’esterno offensivo ducale è stato colpevolmente lasciato solo nell’area piccola.
    Un minuto più tardi, altra occasione per i padroni di casa gialloblu con Pellè che prova a girarsi per battere Handanovic anche se non riesce a tenere la palla bassa. Ad un quarto d’ora dalla fine altra straripante azione di spinta di Biabiany in contropiede, che termina in un’azione rocambolesca quanto sfortunata per i gialloblu: la difesa friulana riesce a sbrogliare sulla linea di porta, con Handanovic battuto, deviando in calcio d’angolo, mentre Sebastian Giovinco era pericolosamente in agguato a pochi passi dalla porta.
    La formica atomica, però, riesce a timbrare comunque il cartellino al 78′, su calcio di rigore concesso dal direttore di gara per ingenuo fallo di Basta sull’incontenibile Biabiany, battuto magistralmente, con freddezza e chirurgica precisione, spiazzando un “pararigori” come Handanovic e sigillando il risultato sul 2-0 definitivo.

    Al termine della gara, il tecnico dei friulani, Francesco Guidolin commenta la sconfitta attribuendo le responsabilità alla scarsa umiltà dei suoi, che hanno affrontato la gara con eccessiva sufficienza: con amarezza si dichiara “deluso”, sostenendo che i suoi – dopo quanto mostrato questo pomeriggio – non possono ambire a grandi traguardi, necessitando, invece, di “volare bassi” per non cadere nelle insidie che il campionato presenta. L’Udinese, infatti, ha mostrato poca cattiveria agonistica ed eccessiva leziosità, non supportata da una condizione fisica ottimale, aggravata soprattutto dalle non perfette condizioni di alcuni uomini chiave, soprattutto a centrocampo. Una leziosità che, secondo il mister dovrà essere corretta al più presto, con un approccio totalmente differente alle partite, e con maggiore cattiveria agonistica e concentrazione.

    Il Parma di Franco Colomba, invece, si proietta al sesto posto in classifica, dimostrando grande capacità di lettura del match, riuscendo a porre l’incontro sui binari giusti, quelli desiderati, ossia sfruttando i contropiedi e le ripartenze dei suoi uomini più rapidi, mettendo il luce Biabiany come il migliore in campo, e Sebastian Giovinco come punto di riferimento per i meccanismi di squadra, oltre che freddo e lucido nell’episodio del calcio di rigore.

  • Parma Udinese, Giovinco vs Di Natale

    Parma Udinese, Giovinco vs Di Natale

    Parma-Udinese, al Tardini, oggi pomeriggio alle 15, è la sfida fra due attaccanti “tascabili”, indiscussi protagonisti di questo avvio di stagione, Totò Di Natale, capitano dell’Udinese, e Sebastian Giovinco, formica atomica gialloblu. Il bomber napoletano è leader della classifica marcatori, mentre Giovinco lo segue a due reti di distanza, ma Sebastian, in piena fase di maturazione, sta riscoprendo una vena realizzativa invidiabile soprattutto grazie al ruolo ideato per lui da mister Colomba.

    I due, alla vigilia della sfida hanno parlato sia del match di campionato che del loro momento stagionale, ma anche delle prospettive future, individuali e di squadra. Di Natale ha, così, voluto ricordare gli obiettivi della sua Udinese, volando basso e non facendo voli pindarici, puntando, invece, l’attenzione sull’Europa League e sulla quota 40 punti, “soglia salvezza”, da raggiungere al più presto per poter dormire sonni tranquilli.

    Giovinco, invece, è sempre in bilico fra Torino e Parma, fra il ritorno a “casa”, in bianconero, e la conferma nella città ducale: nel mercato di Gennaio, stando alle ultime indiscrezioni,  Sebastian non si muoverà e, pertanto, la sua attenzione è fissa sul campionato dei Parmensi, con l’obiettivo di mettersi ulteriormente in luce, anche in chiave Nazionale.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images

    I due mini bomber saranno sicuramente in campo e potranno dare vita ad una sfida nella sfida di sicuro interesse: Giovinco in coppia con Pellè, anche  a causa dell’assenza di Floccari, mentre – in casa friulana – Di Natale agirà al fianco di Floro Flores, con il giovane Torje che partirà dalla panchina.

    Negli altri reparti, qualche dubbio per i tecnici Guidolin e Colomba legati alle condizioni degli infortunati e dai reduci dagli impegni di Nazionale.

    Franco Colomba, dovrebbe schierare un 4-4-1-1, con Mirante in porta, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Galloppa, Morrone, Valdes; Giovinco, Pellè.

    Francesco Guidolin, invece, sembra proiettato sul suo classico modulo 3-5-2, concedendo un turno di riposo ad Isla, schierando Handanovic in porta, Ferronetti, Danilo, Domizzi, Basta; Badu, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores, Di Natale.

    Al Tardini, arbitrerà Romeo di Verona.

  • Lazio-Parma, probabili formazioni. E’ Giovinco vs Hernanes

    Lazio-Parma, probabili formazioni. E’ Giovinco vs Hernanes

    Squadra che vince non si cambia. Questa è il motto di Edy Reja che, complice anche le molteplici assenze a centrocampo con Mauri, Gonzalez e Matuzalem fuori causa, per la gara interna contro il Parma conferma in blocco l’undici che una settimana fa ha sconfitto il Cagliari al Sant’Elia. L’obiettivo, è inutile dirlo, sono i 3 punti per puntare alla vetta o quantomeno confermarsi seconda forza del campionato.

    Sebastian Giovinco | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Nonostante il recupero di Biava, il tecnico della Lazio dà ancora fiducia a Diakitè che farà coppia centrale in difesa con l’inamovibile Dias, sugli esterni bassi agiranno Konko, a destra, e Radu, a sinistra. Come dicevamo, centrocampo obbligato con Brocchi, Ledesma e Lulic, che si sta espimendo megli giocando qualche metro più avanti rispetto al ruolo di terzino ricoperto nelle prime partite, poi Hernanes a sostegno del bomber Klose e del potente Cissè. Il Parma arriva all’Olimpico reduce dall’importante vittoria conseguita con il Cesena che ha ridato ossigeno alla squadra guidata da Colomba dopo le due sconfitte consecutive con Atalanta e Milan. Il tecnico dei ducali dovrà rinunciare ancora a Floccari, infortunato, spazio quindi a Pellè per dare maggiore peso al reparto offensivo gialloblu che potrà godere delle giocate di Giovinco. Difesa e centrocampo confermate, Zaccardo e Gobbi saranno i due terzini, Lucarelli e Paletta la coppia centrale, in mediana Morrone e Galloppa con Modesto esterno di sinistra; l’unica variazione riguarda l’ingresso di Biabiany dal primo minuto al posto di Valiani per dare alla squadra una maggiore velocità viste le doti di velocista dell’ex Samp e Inter. Probabili formazioni Lazio – Parma (ore 15:00) LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Diakitè, Dias, Radu; Brocchi, Ledesma, Lulic; Hernanes; Klose, Cissè. Panchina: Bizzarri, Stankevicius, Biava, Cana, Sculli, Rocchi, Kozak. Allenatore: Reja. PARMA (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, A. Lucarelli, Paletta, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Modesto; Giovinco; Pellè. Panchina: Pavarini, Feltscher, Blasi, Musacci, Valiani, Valdes, Crespo. Allenatore: Colomba.