Tag: franco ceravolo

  • Palermo: incompatibilità con Zamparini, Sogliano si dimette

    Palermo: incompatibilità con Zamparini, Sogliano si dimette

    Sean Sogliano non è più il direttore sportivo del Palermo, il dirigente si è dimesso dal proprio incarico questa mattina dopo essersi incontrato con Maurizio Zamparini nella serata di ieri, quest’ultimo poi aveva rilasciato alcune dichiarazioni inequivocabili: “Con Sogliano ci sono dei problemi, è vero. Abbiamo due caratteri forti solo che io sono il capo e lui un collaboratore. Se vuole fare il capo ha sbagliato società“.

    Sean Sogliano | © Gabriele Guerra/Iguana Press/Getty Images
    Alla base del divorzio l’incompatibilità tra lo stesso ds e il presidente rosanero in un rapporto che aveva subìto già i suoi primi scricchiolii quest’estate, il 31 agosto, per delle divergenze riguardo al calciomercato e quando il vulcanico presidente del club siciliano aveva deciso di silurare prima dell’inizio del campionato il tecnico Stefano Pioli. Anche allora Sogliano fu sul punto di rassegnare le proprie dimissioni ma poi tutto rientrò nella normalità e venne ingaggiato come nuovo tecnico l’emergente Devis Mangia, vice campione d’Italia con il Varese Primavera, e voluto fortemente da Sogliano in persona che gli anni scorsi ricopriva il ruolo di ds nel club varesino. Zamparini si è rivelato un mangia-dirigenti oltre che un mangia-allenatori: a novembre dello scorso anno infatti si era dimesso anche Walter Sabatini, ora la storia si ripete con Sogliano la cui avventura a Palermo è durata solo 5 mesi. I tifosi rosanero auspicano che l’ennesima triste faccenda non si ripercuota sulla squadra ma è inevitabile che tutto ciò influisca in maniera negativa sulla testa dei giocatori e anche dell’allenatore. In questo momento la società si è trincerata dietro un no comment ma a breve potrebbe essere rivelato il nome del successore di Sogliano; in pole sembrerebbe esserci Franco Ceravolo, attuale consulente esterno di mercato per il Siena.

  • Processo Gea: c’è l’associazione a delinquere, chiesti 4 anni per i Moggi

    Pesanti accuse e colpi di scena al Processo d’appello contro i dirigenti della “Gea world”. Il pm Cozzella facendo sue le richieste di primo grado dei pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia, ha chiesto pene più dure ed esemplari in quanto sussisterebbe l’associazione a delinquere.

    Cozzella ha chiesto alla Corte, presieduta da Giovanni Masi, pene più severe per gli imputati perché, oltre ai reati contestati singolarmente, si è dimostrata l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di illecita concorrenza, nonchè alla commissione di reati di violenza privata. La prossima udienza si svolgerà il 29 settembre davanti alla prima Corte d’Appello.

    Queste le nuove richieste 4 anni e 8 mesi di reclusione per Luciano Moggi (in primo grado aveva avuto 1 anno e 6 mesi), 4 anni per Alessandro Moggi (1 anno e due mesi), 2 anni e 4 mesi per Francesco Zavaglia (assolto in primo grado), 1 anno e 4 mesi per Davide Lippi, figlio del ct della Nazionale, (assolto in primo grado) e 8 mesi per Francesco Ceravolo (assolto).

  • La Juve pesca ancora nel passato, il talent scout Franco Ceravolo vicino al ritorno

    La Juve pesca ancora nel passato, il talent scout Franco Ceravolo vicino al ritorno

    Franco Ceravolo - ds Arezzo
    Franco Ceravolo, di professione Direttore Generale per l’Arezzo. Ha avuto un mandato di cinque anni, con carta bianca per tutto ciò che concerne la gestione tecnica. La squadra è quarta in classifica in Lega Pro, anche se potrebbe fare di più con la rosa che ha a disposizione. A novembre è arrivata anche la scelta, piuttosto impopolare ad Arezzo, dell’esonero del tecnico Semplici in favore di Galderisi. Ha messo a segno qualche colpo interessante nel mercato Ceravolo e continua ad osservare soprattutto i giovani, la sua specialità. Assolto nel processo GEA, già Chief Scout del QPR e DS del Livorno, Franco non è certo una persona che deve dimostrare il suo valore. Ovunque abbia operato nella sua quasi trentennale carriera, da Crotone (8 campionati vinti sino alla B, da consulente) alla Roma, al Torino, al Napoli, alla Pro Patria… è riuscito sempre a lasciare una eredità straordinaria grazie a colpi di grande livello. Calabrese purosangue, è stato collaboratore, fra gli altri, di Luciano Moggi, alla Juventus, per tredici anni come direttore dell’area tecnica. Straordinario talent scout, osservava i giovani migliori in giro, e li portava a Torino.

    Con la Juventus si sente spesso. Chiede giocatori per il suo Arezzo (abbiamo ancora giovani interessanti…). Tra una chiacchierata e l’altra, alla Juve gli hanno chiesto di tornare. Dopo che lo avevano allontanato perchè imputato (ma poi è stato assolto) nel processo GEA, ora pare chei rapporti siano migliorati. Lo liquidarono l’anno della B, subito dopo Calciopoli. Lui passò a Lo Spezia, che si salvò, ricorderete, proprio con la vittoria in casa della Juve all’ultima giornata della Serie B. Ci prova, la Juventus, offrendogli un ruolo da consulente esterno. Se ne parla già da qualche settimana, ma la situazione è in stallo. Ceravolo pretenderebbe carta bianca come aveva con Moggi. Più “spazio”, meno rigidità, meno burocrazia.

    Secondo voci raccolte dall’entourage di Moggi, rimasto in buoni rapporti con Ceravolo, la trattativa non si dovrebbe concretizzare. Troppi nodi da sciogliere, troppe variabili in ballo, ma la presenza di Roberto Bettega potrebbe risultare decisiva. Lo pensa anche Michele Criscitiello di Sportitalia, che in un articolo conferma la possibilità di un ritorno di Ceravolo “all’ovile”. Sarebbe il secondo vero “colpo” di mercato di questa “nuova” Juventus dopo l’acquisto di Bobby-gol.
    via: juvemania