Tag: franco brienza

  • Siena Inter 0-1, le pagelle. Ranieri fortunato e salvato da Castaignos

    Siena Inter 0-1, le pagelle. Ranieri fortunato e salvato da Castaignos

    La fortuna aiuta gli audaci recita un famoso proverbio latino, ma Ranieri sa benissimo che dovrà affidarsi a qualcos’altro per continuare a fare punti nelle prossime sfide che attendono l’Inter in campionato. L’audacia dimostrata dal tecnico nel finale non si discute, quando ha rischiato moltissimo togliendo Cambiasso e inserendo Milito disegnando un’Inter a trazione anteriore con 3 punte di ruolo, ma il gioco espresso nel corso dei 90 minuti devono far preoccupare tutto l’ambiente nerazzurro.

    Claudio Ranieri | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Se mancava il gol da parte di un attaccante da così tanto tempo è perché la manovra di gioco nerazzurra è assolutamente inadeguata e lenta per i ritmi del nostro campionato. Senza i vari Sneijder, Maicon, Forlan e soci i nerazzurri perdono tantissima qualità e anche se il nuovo modulo cerca di dare più peso al centrocampo, non riesce a mettere nelle condizioni migliori un attaccante d’area come Pazzini.

    Discorso a parte per il Siena che assolutamente non merita la sconfitta, cedendo solo nel finale della ripresa dopo aver disputato una partita di contenimento e velocissime ripartenze. Proprio per come è arrivata la vittoria nel finale Ranieri avrà molto lavoro da fare, perché sia il gioco espresso, sia la gestione della partita non sono stati affatto sufficienti per un allenatore che guida un grande club come l’Inter.

    Pagelle Siena

    Calaiò 6 Non si discute il suo impegno, soprattutto considerando come fosse in dubbio fino all’ultimo per il recupero dall’infortunio. Tiene il campo benissimo cercando di sorprendere i difensori nerazzurri senza troppa fortuna. Bocciato per la freddezza sottoporta, quando gli capitano un paio di occasioni buone calcia male senza trovare mai lo specchio della porta.

    D’Agostino 6,5 Assolutamente positiva la prova del centrocampista bianconero, che quando vede una big tira fuori una prestazione da giocatore di livello. Regge il peso del centrocampo toscano trascinando i suoi evitando in moltissime occasioni le incursioni dei giocatori interisti. Serve assist perfetti per gli attaccanti combattendo con Cambiasso per il ruolo di signore del centrocampo, tessendo ogni trama di gioco per la sua squadra.

    Brienza 5,5 Mezzo voto in meno per l’idiozia commessa nel finale quando rompe una bandierina per disapprovare una decisione arbitrale e si becca il secondo giallo finendo la partita in anticipo con un’espulsione decisamente evitabile. Partita di assoluto sacrificio per un attaccante di ruolo che gioca tutti i 90 minuti a supportare la fase difensiva come un terzino puro.

    Larrondo 5,5 L’argentino corre tantissimo e fa spesso a sportellate con Samuel e Ranocchia, ma non riesce mai a risultare pericoloso dalle parti di Julio Cesar. Anche lui è assolutamente prezioso in fase di ripiegamento.

    Pagelle Inter

    Samuel 6,5 torna ad appendere il cartello “non si passa” sulla zona da lui presidiata, chiudendo ogni velleità degli attaccanti toscani, e svettando su ogni pallone alto che si aggira nella propria area. Duro come una roccia l’argentino con l’aiuto di Ranocchia tiene inviolata la porta nerazzurra, e di questi tempi fa notizia.

    Zanetti 6,5 Trentotto anni e non sentirli, il capitano sempreverde nerazzurro, corre come un ragazzino senza fermarsi un istante, dimostrando la sua duttilità tattica giocando in qualsiasi ruolo lo schieri Ranieri. Chiusure perfette e diagonali difensive da manuale del calcio. Il pallone che toglie sulla testa di Calaiò gli vale un abbraccio da Julio Cesar e un coro da parte dei suoi tifosi.

    Alvarez 5 Talento puro o fuoco di paglia? Non bisogna eccedere nelle critiche, ma nemmeno negli elogi perché il giovane argentino non riesce a ripetere le buone cose evidenziate contro il Cagliari e contro i turchi, giocando al rallentatore e intestardendosi in dribbling inutili. Due buoni cross pervenuti in 45 minuti di gioco sono poca roba e Ranieri lo boccia perché troppo avulso dal gioco.

    Thiago Motta 6,5 Il playmaker italo brasiliano che dovrebbe dettare i tempi di gioco alla manovra nerazzurra è fin troppo spesso raddoppiato dai giocatori del Siena e non riesce mai a servire la palla giusta ai suoi compagni. Non sfigura in fase di interdizione, ma Ranieri gli chiede di costruire gioco e lui si vede solo nel finale quando serve l’assist vincente per Castaignos. Buona anche la punizione calciata nella ripresa, con una pronta respinta di Brkcic.

    Castaignos 6 Assolutamente inesistente per 44 minuti. Viene mandato in campo per sostituire Zarate e garantire il giusto mix di spinta e copertura in fase di ripiegamento, ma non riesce a combinare niente di buono, anzi perde diversi palloni sbagliando controlli decisamente facili. Qualcosa cambia nel finale quando prima conquista una buona punizione dal limite dell’area e all’ultimo respiro inventa il gol del vantaggio sorprendendo tutti, (forse anche Ranieri) e regalando una vittoria inaspettata che gela la squadra toscana.

    VIDEO HIGHLIGHTS SIENA INTER 0-1

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  • Castaignos all’ultimo respiro Siena Inter 0-1

    Castaignos all’ultimo respiro Siena Inter 0-1

    Dal 24 settembre a Bologna nessun attaccante nerazzurro riusciva più a trovare il gol e con la rete di Castaignos l’Inter torna a casa con 3 punti fondamentali dalla difficile trasferta di Siena, anche senza  convincere per il gioco espresso. Ranieri punta forte con il nuovo modulo, ma la partita stenta a decollare con pochissime azioni da gioco rilevanti e un Pazzini a fare lo spettatore in attacco. È il Siena a giocarsela, coprendo tutti gli spazi e rischiando di trovare il vantaggio in diverse occasioni. Stesso copione nella ripresa, nonostante i cambi di Obi e Castaignos per Alvarez e Zarate, l’Inter gioca un calcio compassato e lento che si riduce spesso all’inutile fraseggio in orizzontale e in pochissime verticalizzazioni. Quando la partita sembra finire sul pari, arriva il guizzo vincente di Castaignos che ripaga la fiducia del tecnico romano segnando la sua prima rete stagionale e regalando 3 punti assolutamente decisivi per una risalita in classifica.

    Nel dettaglio la sintesi di Siena Inter:
    Ranieri non cambia nulla rispetto alle previsioni iniziali e sceglie il 4-1-4-1 già visto contro il Trabzonspor: centrocampo con Motta affiancato da Cambiasso e Stankovic, mentre Alvarez e Zarate agiscono sugli esterni in appoggio di Pazzini. Tribuna per l’altro baby talento Coutinho, che non ha smaltito al meglio i fastidi muscolari. Niente novità nemmeno per Sannino che scioglie i dubbi sull’attacco, vista l’indisponibilità di Destro schierando dal primo minuto Calaiò in coppia con Larrondo.

    Castaignos decide Siena Inter | ©Getty Images

    PRIMO TEMPO- Squadre molto chiuse nei primissimi minuti, con entrambe le compagini che chiudono tutti gli spazi e di conseguenza la partita si gioca molto a centrocampo in attesa che vengano serviti palloni migliori per le punte. Primi spunti nerazzurri che arrivano dalla fascia di Alvarez al 16’, con l’argentino che serve un gran cross in area a trovare la torre di Pazzini per un colpo di testa facilmente neutralizzabile da Brkcic di Zarate. Ritmi fin troppo lenti per i nerazzurri che si appoggiano troppo spesso a Julio Cesar in fase di ripartenza, permettendo in questo modo al Siena ogni volta di riorganizzare la linea difensiva.

    La partita si infiamma alla mezz’ora sugli sviluppi di un calcio d’angolo per l’Inter, con Samuel che avrebbe l’occasione di segnare il gol del vantaggio e invece calcia malissimo addirittura facendo uscire il pallone fuori dall’area. A seguire ripartenza velocissima del Siena che ha sui piedi di Brienza l’occasione buona per punire l’Inter, con la conclusione del giocatore bianconero che va di poco alta sulla traversa. Ancora Siena nel finale con Calaiò che fa a sportellate con Samuel, calcia a incrociare di precisione sul secondo palo sorprendendo Julio Cesar ma il pallone finisce di poco a lato.

    SECONDO TEMPO- Cambio a sorpresa per Ranieri che inaspettatamente all’inizio della ripresa boccia entrambi gli esterni e sostituisce Alvarez inserendo Obi,  con Castaignos a rilevare Zarate. Non cambia il modulo ma cambiano gli interpreti, ma è ancora il Siena ad essere pericoloso nei primissimi minuti con il solito Calaiò particolarmente ispirato. Il cambio effettuato da Ranieri non sembra modificare l’atteggiamento dei nerazzurri, che faticano a creare gioco, con i tifosi ancora in attesa di un azione degna di nota in zona offensiva. È invece il Siena a fare la partita e a rendersi particolarmente pericoloso nei pressi dell’area presidiata dal portiere nerazzurro, aiutato dalle tempestive chiusure di Samuel e Zanetti che tengono ancora immutato il risultato. Intanto Sannino al 19’ sostituisce uno stremato Calaiò inserendo Reginaldo. L’Inter di rivede in attacco al 21’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo in un azione molto rocambolesca dove arrivano alla conclusione prima Stankovic, poi Ranocchia, ma entrambi vengono murati senza trovare la porta del Siena. Ancora un cambio per Sannino che affida il peso dell’attacco a Gonzalez rilevando uno spento Larrondo, mentre Ranieri si gioca l’ultima carta rischiando tutto inserendo Milito per Cambiasso, con un’Inter a trazione anteriore. Arriva all’ultimo respiro il vantaggio nerazzurro con il peggiore in campo sin in quel momento, Castaignos che riceve palla da Thiago Motta, spalle alla porta controlla, si gira e calcia di precisione battendo Brkcic, segnando il suo primo gol in maglia nerazzurra. Espulsione negli ultimi minuti per Brienza che macchia la sua prova distruggendo per un gesto di stizza con un calcio la bandierina del corner, rimediando il secondo giallo e terminando la partita anzitempo.

    Fischio finale e i nerazzurri passano all’Artemio Franchi con una prova decisamente opaca che garantisce comunque i 3 punti fondamentali per la risalita.

  • Il Siena dilaga col Varese nell’ultima di Conte

    Il Siena dilaga col Varese nell’ultima di Conte

    Dopo la promozione in serie A ormai raggiunta, con la serenità e la consapevolezza dell’obiettivo centrato, il Siena di Antonio Conte pensa a giocare divertendosi, in scioltezza, ed archivia la pratica del posticipo della 41esima di serie B contro il Varese con un sonoro e schiacciante 5-0, firmato Caputo, doppietta di Calaiò, Brienza e Reginaldo, che incrina le certezze del Varese, pronto per affrontare i play off per giocarsi la promozione in A, ed esalta, invece, il pubblico di casa dell’Artemio Franchi, salutandolo nel migliore dei modi nell’ultimo match tra le mura amiche di questa stagione.

    E’ un saluto che vuol dire “Arrivederci”  in serie A, anche se per qualcun altro si profila come un Addio.

    Per il tecnico Antonio Conte, infatti, quella di ieri sera è stata l’ ultima panchina bianconera senese, in vista dell’approdo (o meglio, del ritorno) ad altri colori bianconeri, quelli che ha vestito per quasi tutta la sua carriera da calciatore, quelli della Juventus. Un congedo che il tecnico salentino ha sentito molto, compiendo a fine partita un giro di campo per salutare i tifosi, emozionato e visibilmente commosso.

    Il pubblico, però, ha capito i motivi della sua scelta e lo ha applaudito calorosamente. In settimana per Conte dovrebbe arrivare la firma e l’ufficializzazione dell’accordo con la Juve, ma a Siena lascerà sicuramente un grande ricordo.

  • Serie B: gli ultimi colpi di mercato. Siena scatenato

    Molto attive Siena e Livorno in queste ultime concitate ore di calcio mercato. I bianconeri, dopo Valdez (Reggina), tentano di portare in Toscana anche i difensori del Brescia Zoboli e Bega e confermano l’interesse per Franco Brienza.

    Gli amaranto, invece, stanno ri-pensando, per l’attacco, a Tomas Danilevicius, mentre per il centrocampista dell’Udinese Morosini, devono guardarsi da Varese, Frosinone e Torino.

    I granata, più che mai decisi a concludere l’estenuante trattativa per Gabionetta (ma attenzione al Cesena che potrebbe lasciarsi convincere dall’Atalanta a cedere Giaccherini), sono interessati anche a Giacomo Tedesco, ma il giocatore, probabilmente, finirà alla Triestina, nonostante la società alabardata non sia in grado di assicurargli l’attuale ingaggio.

    Il Crotone ha ufficializzato il portiere Bindi, acquistato in comproprietà dal Genoa, dove per l’attaccante Zigoni si preannuncia un derby tutto emiliano tra Modena e Piacenza.

    Il Sassuolo, infine, è riuscito ad aggiudicarsi il tanto cercato De Falco, centrocampista del Chievo.

  • Pescara, parla Lucchesi: l’imperativo è cedere

    A pochi giorni dalla chisura delle trattative, e con il campionato in pieno svolgimento (dopo il pari dell’esordio con il Siena, infatti, i biancazzurri saranno di scena ad Empoli il 30 Agosto alle 19 per il posticipo della seconda giornata), in casa Pescara si pensa al mercato.

    Cedere i gicatori in esubero per poi piazzare qualche colpo è l’intenzione del sodalizio abruzzese. Dato per vicino l’accordo con Ariatti del Chievo (ai veneti andrebbero Dettori e la metà del giovane Inglese, poi girato in prestito in Prima Divisione), il Pescara pensa anche al reparto offensivo puntando Franco Brienza della Reggina ed il centravanti Arma del Cittadella (il laziale Kozac l’alternativa).

    Intanto, in collegamento telefonico durante ‘Diretta web’ di ForzaPescara.TV, il D.G. del Pescara Fabrizio Lucchesi ha fatto il punto sul mercato biancazzurro nell’imminenza della chiusura ufficiale delle trattative.“Ci aspettano giorni piuttosto intensi”, ha dichiarato il Direttore. “La linea di programma è tracciata da tempo, dall’anno scorso. Abbiamo mantenuto l’ossatura della scorsa stagione dove le cose fortunatamente sono andate bene, ed abbiamo inserito giovani di prospettiva. Ci piacerebbe migliorare, se possibile ma siamo un po’ fermi al palo. I soci hanno già fatto investimenti importanti ed abbiamo 7/8 in organico che non riteniamo funzionali al progetto. Se riusciremo a dismettere questi esuberi punteremo sulla qualità degli innesti e non sulla quantità. C’è stato un momento generale di grande contrazione sul mercato e dunque dobbiamo valutare bene come muoverci. Più ci si avvicina alla scadenza della fine del mercato è più la situazione è difficile. Da domenica sarò a Milano per operare. Sono, siamo, molto soddisfatti del gruppo che abbiamo, – questa è una premessa alla quale tengo-, però se ci capita una buona occasione e se il mercato offre la possibilità di migliorare noi la coglieremo”. Su Codrea : “negativo”.

    Su Zigoni: “ negativo al 95%”. Su Brienza: “è un sogno di mezza estate e l’estate è quasi finita. Ha uno stipendio che è quasi il quadruplo della media dei nostri calciatori…” . La porta al fantasista della Reggina, tuttavia, rimane aperta nonostante le smentite di rito. Il punto chiave del mercato pescarese resta comunque quello delle cessioni che possono garantire una certa capacità di operare in entrata: “ La società è disposta a fare un determinato sacrifico se c’è la possibilità. Il problema è quello delle dismissioni e qualche calciatore ha addirittura rifiutato 10 o 12 destinazioni. Prima ero più ottimista. Serietà, solidità e progettualità della società sono paradossalmente un handicap: qui non si fallisce e si paga regolarmente lo stipendio, altrove no”.

  • Serie B: impazza il calciomercato. Tedesco riabbraccia la Reggina, Pellicori vicino al Mantova

    Pellicori vicinissimo al Mantova. Nel mercato di riparazione, il giocatore dei Queen’s Park Rangers sembra più che mai intenzionato a rientrare in Italia. Si muove molto anche il Brescia che ha sondato la pista Ricchiuti con il Catania, portando avanti l’operazione con il Parma: Budel, Cordova e Manzoni (per Paghera e Rispoli).

    La Reggina attende Langella dal Bari e, nel frattempo, si riporta a casa Giacomo Tedesco. E’ stato, infatti, raggiunto nella tarda serata di ieri, l’accordo per il trasferimento di Tedesco alla Reggina che è il primo colpo del presidente Lillo Foti per il rilancio della squadra calabrese nelle mani di Iaconi. Al calciatore, già in amaranto dalla stagione 2003 al campionato 2007, va un contratto triennale a cifre di mercato da adeguare in caso di eventuale promozione in Serie A. Al Bologna dovrebbe andare, come contropartita tecnica, l’esterno napoletano Antonio Buscé che ha già lasciato casa a Reggio Calabria. In alternativa il club felsineo potrebbe avere anche il portiere Mario Cassano che verrebbe sostituito da Francesco Benussi oppure dal talento della Sampdoria Vincenzo Fiorillo.

    Intanto le titubanze di Brienza a trasferirsi a Catania bloccano di conseguenza il trasferimento di Terlizzi, uno degli obiettivi della Reggina per la difesa con Ficagna del Siena. Il presidente Lillo Foti tiene viva anche la trattativa con l’Atalanta per Fabio Caserta, in attesa di sbloccare anche il passaggio di Sergio Volpi, sempre tra Atalanta e Brescia. Il Cesena, ormai superato dal Verona per Di Gennaro del Gallipoli, prepara l’assalto decisivo a Fofana dell’Arezzo. Il Lecce cerca una punta: obiettivi Bruno (Modena), Immobile (Juve), Cellini o Ruopolo (AlbinoLeffe) e nel frattempo attende sviluppi da Torino in merito alla posizione di Massimo Loviso.

    Il Padova è molto vicino all’ingaggio di Vantaggiato anche se ieri lo stesso direttore sportivo della società granata, Petrachi, ha voluto parlare con il calciatore non solo per il difficile momento attraversato dalla squadra. I biancoscudati però non perdono di vista le alternative e continuano a seguire anche Ferdinando Sforzini del Bari su cui resta attentissimo anche l’Empoli di Campilongo che ha rilanciato l’attaccante ad Avellino. Per il centrocampo di Sabatini è sempre calda la pista che porta al fantasista Adrian Ricchiuti del Catania. Perfezionato, invece, lo scambio tra difensori che porta alla Triestina Franchini dal Gallipoli in cambio di Magliocchetti che si accasa quindi in Salento. Anche il Torino tenta, nonostante il caos, si dedica al mercato. I granata sono sempre sulle tracce del difensore del Vicenza, Di Cesare, su cui però c’è sempre la concorrenza del Lecce. Si preannuncia piena di difficoltà anche la strada per arrivare al regista francese del Siena, Gael Genevier, seguito anche da Empoli e Brescia.

    Il Cesena di Bisoli pensa a sfoltire la rosa: sono infatti stati ceduti il mediano Roberto Biserni al Ravenna, l’attaccante Andrea Moretti all’Olbia in comproprietà e l’attaccante Davide Sinigaglia al Lanciano in prestito. Sempre sotto osservazione Mohamed Fofana e Francesco Di Gennaro del Gallipoli che è vicinissimo al Verona. I salentini, oltre allo stesso Fofana, aspettano una risposta dalla Salernitana per l’attaccante Emanuele Ferraro. C’ ancora movimento per il Gallipoli per lo scambio Camillucci-Moro. Ma, infine, il ds del Sassuolo Giovanni Rossi, dopo aver messo a segno il colpo Valeri, è alla ricerca di un altra pedna in grado di alzare ulte­riormente il tasso tecnico: l’obiettivo è De Vezze che a Bari è chiuso da Donati e Almiron.
    [via: goal.com]

  • Serie B: l’Empoli è troppo forte per questa Reggina. Al Castellani finisce due a zero

    L’Empoli con una prestazione maiuscola ha la meglio sulla Reggina nell’anticipo della  13° giornata di serie B. Dopo i primi dieci minuti di predominio calabrese è l’Empoli a prender in mano la partita e a impensierire la porta difesa da Cassano sopratutto con il giovane Musacci. Dopo diverse occasioni sprecate al 40′ arriva il vantaggio empolese con Marianini abile a sfruttare un indecisione della difesa amaranto su un cross dalla sinistra di Valdifiori.

    Nella ripresa non c’è l’attesa reazione ospite e al 60′ Coralli mette a segno la rete che chiude la partita, l’attaccante empolese prende palla dopo la metà campo e decentrandosi sulla destra fa partire un missile che non lascia scampo al portiere avversario. La veemenze dell’Empoli non accenna a scemare ed è Eder ad esser ancora pericoloso ma la sua conclusione si stampa sulla traversa.

    A tempo scaduto arriva l’occasione più Ghiotta per la Reggina, su calcio di rigore per fallo da ultimo uomo di Antonazzo ma Brienza si fa ipnotizzare da Bassi. L’Empoli incassa i tre punti e sale a quota 20, agganciando Torino e Sassuolo in quinta posizione, per la Reggina è sempre più crisi ancorata a 12 punti in piena lotta retrocessione.

    TABELLINO
    EMPOLI-REGGINA 2-0 Marianini (E) al 40′ p.t.; Coralli (E) al 17′ s.t.

    EMPOLI:
    Bassi, Kokoszka, TostO, Valdifiori (Gulan 39′ st), Marianini, Vannucchi, Saudati (Antonazzo 41′ s.t.), Angella, Musacci, Vinci, Coralli (Eder 22′ s.t.). A disposizione: Dossena, Cupi, Fabbrini, Pasquato. All.: Campilongo.

    REGGINA: Cassano, Costa, Pagano (Missiroli 25′ s.t.), Carmona, Cascione, Rizzato (Barillà 6′ s.t.), Buscè (Viola A. 40′ s.t.), Morosini, Lanzaro, Brienza, Bonazzoli. A disposizione: Marino, Adejo, Valdez Suarez, Capelli. All.: Iaconi.

    Arbitro: Tommasi
    Ammoniti: Costa (R), Buscè (R), Lanzaro (R), Marianini (E), Angella (E)
    Espulsi: Costa (R) al 48′ s.t., Antonazzo (E) al 46′ s.t..

  • Reggina: serie B un parcheggio di soli dieci mesi

    Reggina: serie B un parcheggio di soli dieci mesi

    Walter NovellinoUsiamo come titolo una frase dell’esperto di mercato e reggino doc Alfredo Pedullà per dar la giusta enfasi alla Reggina che sta nascendo, il presidente Foti sta mantenendo le promesse acquistando gli uomini adatti per ritornare subito in serie A dove la sua Reggina ha dimostrato di poter stare negli ultimi anni. Prima l’ingaggio di Walter Novellino, allenatore esperto di promozioni dalla B alla A, poi Volpi, Rizzato, Bonazzoli, Pagano e ieri il laterale destro Buscè. Praticamente squadra pronta per partire completa in ogni reparto e con il giusto mix di esperienza e gioventù che fan ben sperare per il prossimo campionato. Paradossalmente la retrocessione ha fatto ritrovare entusiasmo e consapevolezza alla dirigenza ma anche ai tifosi che come negli anni di Baronio, Pirlo, Possanzini vogliono tornar ad esser il 12° uomo nel catino infernale del Granillo. Per esser completa alla Reggina forse ci vorrebbe un portiere che dia sicurezza anche se il giovane Puggioni si è ben disimpegnato nella scorsa stagione in serie A quando è stato chiamato a sostituire Campagnolo. C’è da sistemare il problema tra i tifosi e Brienza, se dovesse esser ricomposto lo strappo gli amaranto avrebbero a disposizione una coppia d’attacco importante e ben formata Bonazzoli Brienza potrebbero far faville, comunque il ds Martino e Lillo Foti sembra stiano lavorando anche alle alternative su tutti il pupillo di Novellino Francesco Flachi che in coppia con Bonazzoli diede tante soddisfazione alla Samp.

  • Palermo nel caos: 4 avvisi di garanzia per frode sportiva

    L’ex ds Rino Foschi e 3 giocatori, ex palermo, sono stati iscritti nel registro degli indagati con la pesante accusa di frode sportiva. L’indagine parte dalle dichiarazioni dell’ex procuratore sportivo Marcello Trapani su una presunta combine sportiva ordita, nel campionato 2002-2003, per far salire in serie A il Palermo. Trapani ha riferito ai magistrati che Foschi sarebbe intervenuto per truccare la partita Palermo-Ascoli, decisiva per la promozione. Sempre secondo gli inquirenti, per l’aggiustamento del match, i tre giocatori della squadra marchigiana avrebbero ricevuto 250mila euro. Sempre a dire dell’ex procuratore sportivo, che ora collabora con i magistrati ed è entrato nel programma di protezione per i pentiti, in quel campionato sarebbe stata ”truccata” anche la partita successiva: quella tra il Verona e la squadra siciliana. Dalle ricostruzioni sembra che l’allora allenatore dell’Ascoli Bepi Pillon fosse venuto a conoscenza della ipotesi di combina e non schierò i giocatori Brienza, Montalbano e Aronica che guardacaso insieme a sono gli indagati insieme a Foschi.