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  • Berlusconi punta sul Milan, Maldini e Baresi in Forza Italia 2.0

    Berlusconi punta sul Milan, Maldini e Baresi in Forza Italia 2.0

    Il disegno politico di Silvio Berlusconi è ormai chiaro: dopo aver fermato le primarie del Pdl imponendo la sua ricandidatura, dopo aver dato ordine di staccare la spina al governo Monti, la sua campagna elettorale è già iniziata e passa proprio da Milanello.

    La scelta di ritornare ad essere presidente-presente della squadra rossonera, con le visite settimanali al campo di allenamento con tanto di elicottero che scende dal cielo ed atterra sul campo verde, non è casuale. Del resto, è noto, ogni mossa di Berlusconi è studiata e pianificata da un team di esperti di comunicazione che suggeriscono, di volta in volta, gli aspetti su cui far leva. Dopo il colpo di teatro, o dinosauro dal cilindro, del “toglieremo l’Ici” che gli permise di vincere le elezioni del 2008, nel clima sommesso dell’Italia distrutta e avvilita dalla crisi le promesse hanno perso tutta la loro valenza e, dunque, Berlusconi si affida a quella che è l’unica fonte della propria credibilità: il Milan. Da quando si è riavvicinato alla squadra, il Milan ha ripreso a vincere facendo sì da considerare il presidente a metà tra un talismano ed uno psicoterapeuta dello spogliatoio, lustrando nuovamente la sua immagine appannata dagli innumerevoli scandali che lo hanno coinvolto negli ultimi anni.

    Berlusconi punta su Maldini e Baresi per Forza Italia 2.0
    Berlusconi punta su Maldini e Baresi per Forza Italia 2.0 | ©Claudio Villa/Getty Images

    E’ proprio per questo motivo che il presidente rossonero e candidato (per la quinta volta) a presidente del Consiglio, ha intenzione di costruire un nuovo partito “su misura” per dare una spallata definitiva a coloro che all’interno del Pdl gli hanno remato contro, ricalcando quello che era il modello di Forza Italia nata nel 1994, coinvolgendo in tale progetto Ariedo Braida, direttore sportivo rossonero, e due vecchie glorie milaniste, come Paolo Maldini e Franco Baresi, protagonisti proprio del Super Milan degli anni novanta, quello che anticipò la sua prima discesa in campo.

    Il grande Milan trionfatore in Italia e in Europa di Sacchi e Capello “tirò la volata” alla costruzione dell’immagine del Cavaliere vincente e sorridente, ed ora il vecchio (ma a quanto pare non stanco) presidente ricalca i suoi stessi passi per provare a risollevare le proprie quotazioni puntando sulla popolarità di candidati ben visti dall’opinione pubblica, tra cui anche il conduttore di punta di Mediaset Gerry Scotti che, però, al momento sembra aver declinato l’invito alla candidatura.

    Nel caso di Braida, Maldini e Baresi, invece, le possibilità di candidatura sono maggiori ed, in tal senso, Berlusconi sarà ancora una volta facilitato proprio dalle liste bloccate del Porcellum, la vecchia legge elettorale che consente al leader di coalizione di godere della massima discrezionalità nel comporre le liste dei candidati che potrebbero includere anche Flavio Briatore, lo stilista Cesare Paciotti ed il discusso direttore del Giornale Alessandro Sallusti.

    Se tali candidature dovessero essere confermate, dunque, non è arduo intuire quali saranno i temi portanti della campagna elettorale, che verrà basata sull’ormai nota battaglia anti-giudici, sui messaggi populistici del “no tasse” e sulle sopracitate “facce nuove della politica, che senza esperienza in tale campo potranno facilmente essere plasmati e prenderanno il posto dei vari Gasparri, La Russa, Cicchitto, ormai diseredati dal loro leader, già proiettato verso la nascita del Forza Italia 2.0, nell’ultimo – e disperato – tentativo di provare l’ultimo assalto alla presidenza del Consiglio, che gli permetta di completare il suo “disegno” interrotto nel Novembre 2011 dalla caduta del Governo.

  • Milan, Berlusconi III. Sarà il presidente onorario

    Milan, Berlusconi III. Sarà il presidente onorario

    A volte ritornano. Berlusconi è stato eletto per acclamazione presidente onorario del Milan dal consiglio di amministrazione rossonero.

    L’ex primo ministro  italiano torna a essere il numero uno della società di Via Turari per la terza volta in 25 anni.

    Una storia di grandi successi e imprese memorabili, che lo hanno reso uno dei presidenti più vincenti della storia del calcio.

    Riviviamo i momenti più belli che hanno contraddistinto la lunga storia d’amore fra il Milan e Berlusconi.

     

    CALCIO TOTALE – Tre anni dopo il suo arrivo, 24 marzo 1986, la squadra rossonera era diventato il dream team del calcio mondiale. Fondamentale la sua intuizione di ingaggiare l’allora sconosciuto Arrigo Sacchi, che alla sua prima stagione vinse lo scudetto grazie ad una rimonta incredibile sul Napoli di Maradona. Nei due anni successivi il Milan trionfò in Europa conquistando due Coppe dei Campioni, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali. Il calcio totale del tecnico italiano, futuro ct della Nazionale azzurra, diventò il simbolo di quel Milan considerato una delle squadre più forti di sempre.

    ERA CAPELLO – Concluso il ciclo di Sacchi, Berlusconi ebbe un’ulteriore colpo di genio affidando la panchina a Fabio Capello. Era il Milan degli Imbattibili, un primo triennio concluso con l’indimenticabile double della stagione ’93-94, scudetto e trionfo in Europa (memorabile 4-0 al Barcellona di Cruijff in finale). Nel ’95-96 Capello lasciò la panchina del Milan vincendo il quarto scudetto in cinque anni.

    ARRIVA ANCELOTTI – Dopo una parentesi non particolarmente esaltante che vide i ritorni di Sacchi e Capello, nella stagione 2001-2002 arrivò Carlo Ancelotti. L’anno successivo conquistò il successo in Champions League nella finale tutta italiana contro la Juventus di Lippi all’Old Trafford, per poi vincere lo scudetto nella stagione seguente. Nel dicembre 2004 Berlusconi lascia la presidenza per via dell’incompatibilità con la sua carica di primo ministro italiano. Tornerà nella stagione 2006-2007, facendo in tempo a celebrare il successo dei suoi giocatori nella storica rivincita di Atene contro il Liverpool, che al momento resta l’ultimo successo in Coppa Campioni del Milan. Nel 2008 lascia la società sempre per a causa dei suoi impegni istituzionali. A marzo del 2011 celebra i 25 anni di presidenza rossonera.

    silvio berlusconi | © Claudio Villa/Getty Images

    VAN BASTEN IL PIU’ GRANDE – Fra i calciatori che rimarranno nel cuore di Berlusconi un posto d’onore spetta a Marco Van Basten, forse il più grande calciatore che il Milan abbia mai avuto. Memorabile il trio olandese costituito da Van Basten-Gullit-Rijkaard, che hanno reso grande la squadra rossonera durante gli anni ’90. Berlusconi ha visto i suoi calciatori vincere il Pallone d’oro per 7 volte, con Van Basten autentico dominatore (3). Infine una menzione speciale per due colonne rossonere che sotto la sua gestione sono diventate delle vere icone del calcio italiano, Franco Baresi e Paolo Maldini, quest’ultimo vincitore di tutti i trofei dell’era Berlusconi.

    Riepilogo successi Milan con Berlusconi presidente
    Scudetti: 8
    Coppe Campioni: 5
    Coppe Intercontinentali: 3
    Supercoppe Italiane: 6
    Supercoppe Europee: 5
    Coppa Italia: 1

    Totale trofei: 28

  • Il miglior undici dell’era Berlusconi. Vota il sondaggio

    Il miglior undici dell’era Berlusconi. Vota il sondaggio

    Domani 20/02/2011 il Milan del presidente Berlusconi compirà 25 anni. Come abbiamo anticipato ieri i rossoneri festeggeranno l’evendo scendendo in campo al Bentegodi con una maglia celebrativa con impressa la firma del presidente.

    L’avvento di Berlusconi ha cambiato radicalmente la sorte del club rossonero e il club 25 anni fa vicino al fallimento è adesso il club più vincente al mondo grazie all’incetta di trofei portati in via Turati dai tanti campioni che si sono avvicendati con la maglia rossonera che vanta ben sette palloni d’oro.

    Per celebrare l’evento vi proponiamo di votare il nostro sondaggio cercando di creare il miglior undici del venticinquennio. Il modulo è il 4-4-2 ma ci rendiamo conto che sarà un’impresa difficile scegliere tra campionissimi.

    IL MIGLIOR PORTIERE (1 SCELTA)

    Il miglior portiere dei 25 anni di Berlusconi

    Rossi Sebastiano (46%, 39 Voti)
    Dida Nelson (21%, 18 Voti)
    Galli Giovanni (19%, 16 Voti)
    Abbiati Cristian (14%, 11 Voti)

    Totale Votanti: 84

    LA MIGLIORE DIFESA (4 SCELTE)

    La migliore difesa dell’era Berlusconi

    • Maldini Paolo (97%, 83 Voti)
    • Baresi Franco (91%, 78 Voti)
    • Nesta Alessandro (69%, 59 Voti)
    • Cafu (40%, 34 Voti)
    • Tassotti Mauro (33%, 28 Voti)
    • Costacurta Billy (29%, 25 Voti)
    • Thiago Silva (29%, 25 Voti)
    • Panucci Cristian (2%, 2 Voti)
    • Serginho (2%, 2 Voti)

    Totale Votanti: 86

    IL MIGLIORE CENTROCAMPO (4 SCELTE)

    Il centrocampo del Milan di Berlusconi

    Kaka (84%, 72 Voti)
    Rijkaard Frank (80%, 69 Voti)
    Pirlo Andrea (70%, 60 Voti)
    Donadoni Roberto (42%, 36 Voti)
    Ancelotti Carlo (33%, 28 Voti)
    Gattuso Gennaro (24%, 21 Voti)
    Albertini Demetrio (19%, 16 Voti)
    Seedorf Clarence (16%, 14 Voti)
    Desailly Marcel (16%, 14 Voti)
    Rui Costa Manuel (7%, 6 Voti)
    Ambrosini Massimo (3%, 3 Voti)

    Totale Votanti: 86

    IL MIGLIORE ATTACCO (2 SCELTE)

    La coppia d’attacco del Milan di Berlusconi

    • Van Basten Marco (91%, 79 Voti)
    • Shevcenko Andrij (38%, 33 Voti)
    • Weah George (20%, 17 Voti)
    • Gullit Ruud (17%, 15 Voti)
    • Inzaghi Pippo (15%, 13 Voti)
    • Ibrahimovic Zlatan (9%, 8 Voti)
    • Savicevic Dejan (6%, 5 Voti)
    • Pato Alexandre (1%, 1 Voti)
    • Massaro Daniele (1%, 1 Voti)
    • Papin Jean Pierre (0%, 0 Voti)
    • Simone Marco (0%, 0 Voti)
    • Bierhoff Oliver (0%, 0 Voti)

    Totale Votanti: 87

    IL MIGLIOR ALLENATORE

    Il miglior allenatore

    • Sacchi Arrigo (46%, 37 Voti)
    • Capello Fabio (29%, 23 Voti)
    • Ancelotti Carlo (25%, 20 Voti)

    Totale Votanti: 80