Tag: Franco Baldini

  • Roma Parma probabili formazioni, Osvaldo sfida Giovinco

    Roma Parma probabili formazioni, Osvaldo sfida Giovinco

    Roma e Parma alla prova del nove per testare le rispettive ambizioni di classifica. Dopo gli alti e bassi stagionali i giallorossi vogliono restare attaccati al treno che porta in Europa e cancellare la brutta debacle col Siena nell’ultimo turno. Il Parma invece naviga in acque tranquille, ma vuole allontanarsi il prima possibile dalla bassa classifica e magari cercare di togliersi qualche soddisfazione di centro classifica.

    PROBABILE FORMAZIONE ROMA. Luis Enrique prosegue con la stessa mentalità di sempre e dunque anche con lo stesso modulo, il consueto 4-3-1-2 votato all’attacco. Tra i pali scenderà in campo il solito e affidabile Stekelenburg. La difesa perde Kjaer per squalifica, ma ritrova Juan reduce da problemi di tipo muscolare che affiancherà l’argentino Heinze. Sulle fasce Rosi a destra e Taddei a sinistra. Importanti rientri a centrocampo dove ritroveranno il posto da titolari De Rossi e Gago, al loro fianco Pjanic come da protocollo. Nel ruolo di trequartista agirà il capitano Totti a supportare il rientrante Osvaldo che dovrebbe partire dal 1′ minuto. Per la seconda punta è ballotaggio tra Borini e Lamela con l’argentino in vantaggio, ma attenzione a Bojan che potrebbe essere rilanciato a sorpresa.

    Osvaldo | ©Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE PARMA. Roberto Donadoni riconferma il 3-5-2 della bella gara contro la Juventus nel turno infrasettimanale di recupero. Tra i pali è tornato disponibile Mirante, ma il tecnico lombardo potrebbe confermare Pavarini che bene si è comportato fin qui. La difesa deve fare a meno di Paletta infortunato. E dunque giocherà il neoacquisto Ferrario in mezzo a Zaccardo e Alessandro Lucarelli. Centrocampo di grande densità con Mariga, Valiani e Morrone in zona centrale. Sulle fasce i ballottaggi tra Modesto e Gobbi a sinistra e Biabiany e Jonathan a destra. In attacco zero dubbi: Giovinco-Floccari.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA PARMA

    ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Rosi,Juan,Heinze,Taddei; Gago,De Rossi,Pjanic; Totti; Osvaldo,Lamela ALL. L.Enrique

    A disposizione: Curci,Jose Angel,Perrotta,Simplicio,Greco,Bojan,Borini

    PARMA 3-5-2 Pavarini; Zaccardo,Ferrario,Lucarelli; Biabiany,Mariga,Morrone,Valiani,Gobbi; Giovinco,Floccari ALL. R.Donadoni

    A disposizione: Mirante,Santacroce,Jonathan,Musacci,Modesto,Palladino,Valdes

  • De Rossi firma per 5 anni, Capitan Futuro resta a Roma

    De Rossi firma per 5 anni, Capitan Futuro resta a Roma

    Ieri è arrivato l’annuncio tanto atteso dai tifosi della Roma. De Rossi ha firmato il prolungamento del contratto che aveva in scadenza a giugno, legandosi ai giallorossi per i prossimi 5 anni. La comunicazione ufficiale è stata data da Franco Baldini, il quale ha avuto un ruolo determinante nella vicenda del rinnovo.

    Il centrocampista percepirà 5,5 milioni di euro a  stagione più relativi bonus, fra cui presenze nelle varie competizioni e gli obiettivi che verranno raggiunti dalla squadra nei prossimi anni. Il contratto non prevede alcuna clausola rescissoria. Possono tirare un sospiro di sollievo i tifosi della Magica, i quali temevano l’eventualità di un’offerta importante da parte di un club straniero (vedi Manchester City), che avrebbe permesso di scavalcare la società capitolina e parlare direttamente con il giocatore.

     

    Nella conferenza stampa di oggi De Rossi ha spiegato i motivi che l’hanno fatto rimanere a Roma. Ciò che più ha convinto il calciatore alla firma è stata l’innata passione verso i colori giallorossi, dichiarando apertamente di “avere bisogno” della squadra, della città e della gente che fa da cornice all’intero ambiente. Parole di elogio anche per il tecnico Luis Enrique, considerato da De Rossi come l’allenatore più forte mai avuto nella sua carriera. Affermazione importante ed impegnativa, anche perché sia Capello che Lippi hanno allenato entrambi il centrocampista.

    Il giocatore ha anche rivelato come l’anno scorso avesse pensato di lasciare Roma, dopo che una parte della tifoseria si era schierata contro di lui in un determinato momento del campionato giallorosso. De Rossi non ha nascosto di aver parlato con altri club nell’ultimo anno, avendo sentito il bisogno di “vedersi in altri palcoscenici e confrontarsi con i più forti e per i trofei più importanti”. 

    La telenovela De Rossi ha quindi conosciuto il suo atto decisivo, un happy end che farà felice i fan della Roma e lo stesso Luis Enrique, che considera il calciatore la pedina fondamentale della sua idea di gioco. Se il progetto spagnolo si rivelerà vincente, Capitan Futuro avrà concrete possibilità di sollevare trofei importanti con la fascia di capitano della sua squadra del cuore.

  • Calciomercato Roma De Rossi firma in diretta tv. Video

    Calciomercato Roma De Rossi firma in diretta tv. Video

    Il rinnovo di Daniele De Rossi sta tenendo in ansia ormai da troppi mesi la parte giallorossa di Roma. Il cartellino di capitan futuro in scadenza il prossimo giugno fa gola a tantissime società disposte di riempire con ingaggi faraonici il suo conto in banca pur di convincerlo a lasciare la sua Roma. E’ proprio tra cuore e interessi, non soltanto di natura economica, che De Rossi sta combattendo la sua “battaglia” interiore in attesa di una scelta definitiva e di lunga durata. Le sensazioni che si hanno sono quelle di una ormai imminente firma con la società capitolina disposta ad accettare quasi tutte le richieste del procuratore del giocatore inserendo oltretutto una clausola per la sua cessione già nella prossima finestra di mercato.

    Che tra De Rossi e la Roma, rappresentata nella trattativa direttamente da Franco Baldini, ci sia stato un riavvicinamento lo si evince dall’ultimo sketch che ha visto il centrocampista azzurro protagonista. De Rossi intervistato da Diego Bianchi, in arte Zoro, inviato del programma della Dandini The Show must go off su La7.

    Daniele De Rossi | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Il simpatico siparietto si è svolto in un taxi con Zoro a far da autista e De Rossi nelle vesti di confuso e smarrito passeggero “Ma che sei Danielino? E ndo te porto?” dice l’autista Zoro, “E portame…” fa il centrocampista “A Manchester. Parigi. Tokyo!”.. Lo sketch, forse come segnale premonitore, si conclude però con la firma di un fantomatico contratto e per la gioia del popolo giallorosso “vabbè, alla fine, dai, resto qua. Scendo qua, va. Quant’è?”.

    E’ inevitabile che la dirigenza a stelle e strisce ma anche Baldini e Sabatini si giochino molta della loro credibilità nella trattativa De Rossi e il suo mancato rinnovo con una presenza sul calciomercato Roma non adeguato alle ambizioni del club potrebbe far perder la pazienza ai tifosi il cui apporto fin’ora è stato encomiabile.

    De Rossi firma in tv con Zoro. Video Youtube
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  • Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Il calciomercato della Roma è in fermento. Sono tre i nomi che nelle ultime ore ruotano intorno alla squadra giallorossa. Il primo è quello di Marquinho. Il brasiliano è volato nuovamente in Sudamerica, dove dovrà convincere la dirigenza del Fluminense ad accettare l’offerta di Sabatini. Dall’altra c’è il difensore del Cagliari Michele Canini, il quale è stato accostato al club capitolino dopo il pessimo avvio di stagione da parte del norvegese Kjaer. L’ultimo, ma non meno importante, è “Capitan futuro” De Rossi e la vicenda del contratto, che sta tenendo con il fiato sospeso tutti i fan giallorossi.

    MARQUINHO ARRIVA? – Con tutta probabilità sì. L’esterno sinistro d’attacco del Flu è in volo verso il Brasile per discutere con la propria società riguardo gli ultimi dettagli per suo trasferimento in Italia. “Dettagli” che potrebbero però vanificare quanto fatto nella giornata di ieri. La distanza fra domanda e offerta rimane ancora elevata, con 4 milioni di euro che ballano pericolosamente sul tavolo della trattativa. Sabatini ha fissato il riscatto ad una cifra non superiore ai 5 milioni di euro, mentre la domanda iniziale da parte del Fluminense era di 9 milioni.

    marquinho

    PERCHE’ THIAGO NEVES? – Nonostante la discrepanza notevole, tutto lascia pensare che alla fine l’accordo verrà raggiunto. Il punto chiave dell’intera vicenda riguarda il recente acquisto del club carioca, quel Thiago Neves che durante la presentazione ufficiale aveva dato l’addio ufficiale a Marquinho, ereditando inoltre la sua maglia con il numero 7. Dal Brasile arrivano poi segnali incoraggianti, con il Fluminense che sarebbe disposto ad abbassare le proprie richieste economiche e avvicinarsi alla posizione della Roma.

    KJAER DELUDE, ARRIVA CANINI – Il danese ha profondamente deluso in questa prima parte di stagione, nella quale non ha ottenuto la fiducia del mister Luis Enrique e ha più volte dovuto assaggiare il sapore amaro della panchina. L’infortunio di Burdisso pareva aumentare le chances per una maglia da titolare al fianco di Juan o Heinze, ma questi ultimi due hanno estromesso l’ex Wolsburg dai giochi. Sabatini aspetterà il ragazzo fino al termine del campionato, ma qualora le prestazioni dovessero continuare ad essere negative, con molta probabilità Kjaer non verrà riscatto e tornerà in Germania. Al suo posto è stato già individuato un candidato ideale per sostituirlo. Il nome è quello di Michele Canini, difensore del Cagliari di Ballardini che da oltre 5 stagioni milita nella squadra sarda. Canini è in scadenza di contratto fra 6 mesi, e si tratterebbe di un acquisto a parametro zero, in quanto difficilmente il presidente rossoblu Cellino cederà il calciatore durante la sessione di mercato invernale.

    NODO DE ROSSI – Tarda ad arrivare la firma sul contratto di Daniele De Rossi. Le trattative, comandate in primis da Franco Baldini, sembrano essere comunque arrivate al traguardo finale. Nell’ambiente giallorosso si parla di un accordo già raggiunto fra società e giocatore, con quest’ultimo che percepirà 6 milioni di euro all’anno per 4 stagioni, con la possibilità che lo stipendio arrivi fino ad un massimo di 6,5 milioni. La clausola rescissoria rimane un punto interrogativo, e occorrerà aspetterà il comunicato ufficiale del club giallorosso per stabilire quale sia in realtà la cifra che potrebbe liberare De Rossi qualora una squadra sia disposto ad acquistare il cartellino di Capitan futuro. La settimana prossima è previsto un Cda della Roma, e l’annuncio potrebbe essere dato durante la riunione dirigenziale, per buona pace dei tifosi giallorossi.

  • De Rossi “Roma, ho le idee chiare”. City e Real sempre in agguato

    De Rossi “Roma, ho le idee chiare”. City e Real sempre in agguato

    La macchinosa trattativa per il rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi continua senza offrire ancora una soluzione chiara. Si sono susseguiti i vertici tra Franco Baldini, Walter Sabatini e l’agente del centrocampista Sergio Berti, ma lo status dell’operazione è in stallo. La presenza nell’ambiente giallorosso in questo ultimo periodo del futuro nuovo presidente, James Pallotta, potrebbe essere un segnale di conciliazione tra la Roma e il Biondo di Ostia. Quel che è certo è che la firma non è ancora arrivata e le sirene del Manchester City e del Real Madrid si fanno sempre più forti.

    Daniele De Rossi | © Paolo Bruno/Getty Images

    Nel post-partita di Roma-Chievo De Rossi stesso ha dichiarato che la standing ovation concessagli da Luis Enrique a pochi minuti dalla fine non era affatto un saluto ai suoi tifosi e che “non è legata al futuro ma perchè sono uscito per la prima volta in due anni. Continuo a non parlarne ed avere le idee sempre più chiare e continuo a lavorare con grandissima soddisfazione“.

    I DETTAGLI DELLE OFFERTE – Il numero 16 da parte sua ha sempre dimostrato l’attaccamento alla maglia e la volontà di rimanere, ma l’ostacolo economico potrebbe essere decisivo. La realtà è che la Roma mette sul piatto 6 milioni di euro fissi a stagione più altri due milioni “mobili” in conseguenza di obiettivi da raggiungere e bonus produttivi. Il Manchester City parte invece da una base di quasi 9 milioni circa fissi, con bonus e incentivi che non sono noti, ma si possono immaginare considerevoli date le possibilità economiche del club inglese. C’è tanta differenza. Si parla di almeno 3 milioni a stagione che moltiplicati per 5 anni di contratto diventano 15 milioni di euro per quella che sarà quasi sicuramente l’ultima firma della carriera da calciatore di De Rossi. Oltre a Roberto Mancini c’è anche il Real Madrid di Josè Mourinho che si è inserito con forza e offre cifre  di poco inferiori a quelle del City, ma ha dalla sua il blasone delle merengues.

    Dunque sembra essere ormai una questione soggettiva, anche perchè la Roma non può fare molto più di quanto ha proposto: De Rossi deve decide tra il cuore e la carriera. In ogni caso non sarebbe rinnegato dai suoi tifosi che lo amano e comprenderebbero una scelta difficile, ma troppo conveniente per essere scartata. Rimane la grave colpa della dirigenza giallorossa che non ha affrontato prima la questione del rinnovo e ora rischia di perdere a parametro zero un patrimonio da almeno 30 milioni di euro.

    Tra le mille voci che si rincorrono la sensazione è che nelle ultime ore stia prevalendo l’idea di un De Rossi in terra spagnola o inglese, col Real Madrid che sembra aver recuperato molto terreno. E’ vero però che una decisione così personale può avere virate repentine.

  • De Rossi Roma, ore calde per il rinnovo. Il City non molla

    De Rossi Roma, ore calde per il rinnovo. Il City non molla

    La Roma e Daniele De Rossi si ritroveranno oggi per discutere nuovamente il rinnovo del contratto in scadenza fra sei mesi. Per l’occasione è in arrivo dagli States James Pallotta, il nuovo azionista di maggioranza della società, “scomodatosi” per scongiurare la partenza di Capitan Futuro. Il suo sbarco nella capitale è previsto intorno alle ore 8.00 di questa mattina e l’intervento dell’americano è visto da più parti come decisivo. Il Paris Saint Germain, di ieri la notizia che il procuratore del giallorosso Berti fosse giunto a Dubai per ascoltare i dirigenti parigini, sembra essersi mosso troppo tardi. Dall’Inghilterra intanto sono convinti che il calciatore si trasferirà alla corte del City di Mancini, tanto che i bookmakers danno l’arrivo del calciatore in terra inglese a 1.50.

    Questo contratto non s’ha da fare. Anzi no, forse c’è qualche possibilità. E oggi lo spiraglio apertosi qualche settimana fa potrebbe aprirsi definitivamente in luce accecante. Le congiunzioni astrali sembrano esserci tutte. Il tavolo fra Baldini, il ds Sabatini, De Rossi e il procuratore Berti, con la presenza di Mr. Pallotta, ha il sapore del matrimonio, quello fra il centrocampista della Nazionale azzurra e la società che l’ha visto crescere fin qui.

    daniele de rossi | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Ma in ogni casa ci sono delle regole di convivenza che ciascun componente della famiglia deve rispettare. In questo caso è De Rossi ad avere l’ultima parola, e le sue condizioni sono chiare. Adeguamento del contratto fino a 6 milioni di euro, in modo tale da non rimpiangere i petroldollari degli sceicchi disposti a offrirgli un mega contratto da 9 milioni a stagione, e una moderna uscita di sicurezza per scappare via da Roma in caso di incendio. Tutto si gioca su quest’ultima porticina, che De Rossi vorrebbe fosse facile da spalancare qualora la situazione all’Olimpico si facesse preoccupante (che nel calcio significa “zeru tituli”). La società giallorossa è disposta ad accontentare il calciatore ma fino ad un certo punto. L’inserimento della clausola rescissoria sembra cosa fatta, ma è il prezzo a cui è stata fissata a far storcere il naso a De Rossi: 25 milioni di euro, troppi per un’ipotetica squadra che volesse acquistare il giallorosso e pagargli poi un contratto formato City, considerata anche l’età non più giovanissima di “Capitan futuro”. Il giocatore, d’accordo col procuratore Sergio Berti, vorrebbe avere il via libera ad una cifra fissata intorno ai 10 milioni di euro, prezzo evidentemente ritenuto irragionevole dalla coppia Baldini e Sabatini.

    Chi è che può far sbloccare la trattativa? Sono due le componenti: da una parte l’amore per la maglia e la città, dove è nato e cresciuto fino a diventare uno dei centrocampisti centrali più apprezzati nell’intero panorama calcistico mondiale, tanto da far scomodare lo stesso Mourinho ai tempi del Chelsea e di recente al Real Madrid. Dall’altra c’è quel James Pallotta che nel mese di dicembre ha spodestato Thomas Di Benedetto ed è diventato l’uomo più influente della Roma calcistica. Pallotta ha il compito non tanto di garantire al giocatore l’accordo economico o una clausola rescissoria bassa, quanto la bontà del progetto. Se infatti il nuovo capocordata statunitense riuscirà a usare argomenti convincenti, delineando le ambizioni della squadra giallorossa per il futuro in maniera concreta, De Rossi non ci penserà su due volte per prendere in mano qualsiasi penna gli capiti fra le mani e firmare il prolungamento di contratto per 5 stagioni, legandosi così a vita alla causa Roma. Se invece James Pallotta dovesse fare un buco nell’acqua, rendendo così il suo viaggio inutile, Luis Enrique e i tifosi della “Magica” rischierebbero seriamente di perdere l’idolo di casa, per la gioia di tutti gli scommettitori inglesi che in tempi non sospetti avevano quotato il trasferimento di De Rossi al Manchester City, un club che in poco meno di 3 anni si è trasformato in una superpotenza europea.

  • Roma, rinnovo De Rossi: spunta una clausola rescissoria

    Roma, rinnovo De Rossi: spunta una clausola rescissoria

    Il rinnovo del contratto di De Rossi con la Roma tiene con il fiato sospeso tutto il popolo giallorosso. L’ultima novità è il probabile inserimento di una clausola rescissoria fissata intorno ai 25 milioni di euro, cifra per la quale il centrocampista della Roma e della Nazionale sarebbe libero di lasciare il club della capitale. I tifosi non hanno preso la notizia particolarmente bene. La popolarità di Franco Baldini è in forte discesa, e qualora “Capitan futuro” dovesse lasciare l’Olimpico per il Manchester City degli sceicchi, la frattura fra la nuova dirigenza e la tifoseria diventerebbe difficilmente colmabile.

    Daniele De Rossi | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Sono ore di fermento quelle che stanno vivendo i supporter della Roma. Il futuro di Daniele De Rossi non è più così certo come in passato. Quella che sembrava solo una delle tante chiacchiere del calciomercato si sta trasformando in autentica bomba di inizio anno. Oggi è previsto un incontro tra il direttore generale giallorosso Franco Baldini e il procuratore del calciatore Sergio Berti. Nella giornata di ieri Baldini ha definito il rinnovo del contratto di De Rossi come una priorità assoluta, una vicenda che non può più essere rimandata. L’offerta romanista è di 6 milioni di euro, cifra raggiungibile attraverso il conseguimento di numerose clausole (come ad esempio la partecipazione alla prossima Champions League). Inoltre nelle ultime ore si è parlato di un probabile inserimento all’interno del nuovo contratto di una clausola rescissoria pari a 25 milioni di euro, che scoraggerebbe tanti club interessati al giocatore nell’offrirgli un contratto faraonico, ma allo stesso tempo rappresenterebbe un limite non proprio insormontabile per club come City e Real Madrid che più volte hanno dimostrato il proprio interesse per “Capitan futuro”.

    In passato il centrocampista ha ribadito più volte la sua volontà di diventare il prossimo capitano della squadra, una volta che Totti si sarà ritirato. Ma le sirene inglesi del City rappresentano una tentazione assai pericolosa. Roberto Mancini nei scorsi giorni ha affermato apertamente di volere allenare De Rossi, il quale è considerato dal tecnico ex Inter un valore aggiunto in grado di far compiere ai Citizens quell’ulteriore salto di qualità per la conquista dello “status” di grande squadra. I petroldollari dello sceicco Mansour, presidente del City, sono tanti: 10 milioni di euro netti a stagione, quasi il doppio di quanto il calciatore giallorosso guadagnerebbe con il nuovo contratto. Dopo il colloquio previsto nel pomeriggio tra Baldini e il procuratore Berti sapremo qualcosa in più circa il futuro di De Rossi con la maglia della Roma.

  • Roma, fiducia “a tempo” per Luis Enrique

    Roma, fiducia “a tempo” per Luis Enrique

    La sconfitta della Roma contro la Fiorentina di domenica scorsa, con un sonoro e secco 3-0, ha scalfito non poco gli animi dei romanisti, ferendo le rosee aspettative di inizio stagione connesse all’ambizioso progetto italo-americano, all’arrivo di Luis Enrique, portatore del Barcellona-pensiero, all’illusione di poter tornare a segnare in grande.

    Luis Enrique | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    La partita del Franchi di Firenze, però, ha evidenziato in primis un malessere psicologico ed una non trascurabile confusione interna allo spogliatoio, che si è riflessa sulle azioni in campo portando la squadra a terminare la gara in otto per le espulsioni di Juan, Gago e Bojan, inducendo la battuta del fiorentino (e tifoso Viola) Roberto Benigni, che ha alluso al parallelo fra i tagli del Presidente del Consiglio Mario Monti e la situazione in campo dei giallorossi domenica scorsa.

    L’idillio, dunque, sembra essersi definitivamente infranto ed i tifosi hanno intrapreso la strada della contestazione, aspettando la squadra al ritorno da Firenze, alla stazione Termini, e contestando soprattutto il tecnico Luis Enrique invitandolo a dimmettersi: “dimettiti, chi ti credi di essere?“.
    L’unico non contestato (e non contestabile) fra i giallorossi, capitan Francesco Totti, rimasto seduto in panchina per l’intera durata del match contro i Viola, per scelta tecnica, immalinconito nel suo piumone con tanto di cappuccio nero.

    Una situazione molto delicata anche se il direttore generale della Roma Franco Baldini prova a difendere il tecnico spagnolo, sostenendo che la dirigenza è sempre convinta della scelta fatta ed ha intenzione di andare avanti, nonostante l’amarezza ed il dispiacere.

    La parola “fiducia” sembra ancora dominare nell’ambiente dirigenziale, almeno fino alla prossima gara, in programma lunedì sera, nel Monday Night, contro la Juventus di Antonio Conte, un impegno non propriamente agevole per testare lo stato di “salute” del gruppo giallorosso ed i rapporti della squadra con il tecnico. In queste ore, comunque, a Trigoria è in corso un vertice tra Baldini, Baldissoni, Fenucci e Di Benedetto, per discutere ancora della questione Luis Enrique anche se, appunto, l’orientamento prevalente è quello di concedere ancora del tempo al mister, almeno fino a Natale salvo clamorosi imprevisti.

    Ciò significa che, oltre all’ostacolo Juventus, il tecnico asturiano dovrà affrontare anche la partita contro il Napoli di Mazzarri e quella contro il Bologna, prima della sosta natalizia. Se arriveranno i risultati sperati nelle prossime tre gare, quindi, Luis Enrique – come si suol dire – arriverà a “mangiare il panettone”, altrimenti dovrà accontentarsi di qualche tortillas.

  • Roma De Rossi, senza scelta di cuore sarà addio

    Roma De Rossi, senza scelta di cuore sarà addio

    Dal primo gennaio Daniele De Rossi potrà esser libero di decidere in proprio il suo futuro liberandosi dalla Roma a costo zero e andando a concludere la sua carriera altrove alla ricerca di quei trofei che per le sue qualità e spessore mancano al palmares. Una scelta difficile per chi come Daniele De Rossi è cresciuto con la Roma nel cuore e con il soprannome di capitan futuro. La Roma americana ha messo il rinnovo di De Rossi come punto cardine e centrale del nuovo progetto ma è chiaro ed evidente che seppur con propositi di crescita e speranze di vittorie i giallorossi non hanno le possibilità economiche per competere con le multinazionali del pallone pronte a svenarsi pur di acquisirne le sue prestazioni.

    Daniele De Rossi | © Paolo Bruno/Getty Images

    Un pò come avvenne per Mexes nella scorsa stagione la Roma nell’estate del 2012 potrebbe perdere De Rossi e le conferme arrivano dalle parole di Franco Baldini che quest’oggi in una intervista al Corriere dello Sport non è stato più garantista e perentorio come nelle precedenti interviste

    “Se ne parla troppo e dobbiamo imparare a tacere – ha detto il dg della Roma – Dico solo che, sia come calciatore ma soprattutto come persona lui è il tipo di cui abbiamo bisogno. Perché tante difficolta’? Parliamo di un giocatore appetito da tutto il mondo e che aveva solo sei mesi di contratto. Un uomo intelligente all’apice della carriera, tentato da mille prospettive, non solo economiche, tutte legittime. Questa è la difficoltà. Lui sta legittimamente valutando tutte le prospettive della questione e posso sperare solo che non faccia quella scelta. Nel caso non dovessimo riuscire, sarà perché avrà prevalso in lui una diversa prospettiva. Noi gli stiamo testimoniando quanto è importante per noi. Da qui in poi ne parleremo solo per dare la risposta definitiva. Contratto si fa o non si fa, non se ne parla”.

    Baldini ha poi tranquillizzato tutti sulla bontà del progetto Roma e sulla sicurezza che i giallorossi lotteranno tra qualche anno con le squadre più blasonate per il vertice in Italia e in Europa. L’addio di De Rossi però sarebbe la prima sconfitta della dirigenza ed un colpo per i tifosi che al momento nutrono fiducia e speranza in Baldini e Sabatini.

    Su De Rossi sembra esserci prepotentemente il Manchester City disposto a proporgli un quadriennale da quasi 10 milioni di euro a stagione, ma ovviamente, seppur sotto traccia ci sono i tentativi di Manchester United e Real Madrid mentre nei giorni scorsi qualche indiscrezioni portava il centrocampista azzurro nel taccuino di Adriano Galliani speranzoso di ripetere un affare alla Mexes.

  • Moggi condannato a 4 mesi per minacce a Baldini

    Moggi condannato a 4 mesi per minacce a Baldini

    Piove sul bagnato per Luciano Moggi: dopo la condanna per il processo Calciopoli giunta nei giorni scorsi dopo anni di attesa, all’ex direttore generale della Juventus è stata attribuita un’ ulteriore condanna da parte del giudice monocratico Luca Comand, del tribunale di Roma. In questo caso, il capo di imputazione atteneva alle minacce rivolte da Moggi nei confronti di Franco Baldini, ex team manager della Nazionale inglese oltre che braccio destro di Fabio Capello, avvenute il 19 Giugno 2008, proprio all’ interno del Tribunale Romano, dove all’ epoca dei fatti si stavano svolgendo le udienze per il processo alla Gea, la società di cui faceva parte – tra gli altri – anche Alessandro, figlio di Luciano Moggi.

    Franco Baldini | ©Paolo Bruno/Getty Images
    In quell’occasione, l’ex direttore generale minacciò Franco Baldini – che si era costituito parte civile nel processo ed era stato, pertanto, chiamato a testimoniare – puntandogli il dito contro ed apostrofandolo con un inequivocabile: “Buongiorno, pezzo di m… stai attento che finisce male”. Proprio quel “finisce male”, dunque, è stato considerato un tentativo di minaccia nei confronti di Baldini, appena prima che quest’ ultimo entrasse in aula per essere ascoltato. Nella fattispecie, dunque, il reato è “minaccia a pubblico ufficiale”, poichè Baldini, essendo stato chiamato a testimoniare, ricopriva in quella specifica circostanza la carica di pubblico ufficiale: la condanna – giunta quest’ oggi – prevede, così, quattro mesi per Luciano Moggi, oltre che un risarcimento danni nei confronti di Baldini, da liquidarsi in separata sede, per un ammontare di 5 mila euro. Non accolte, dunque, le richieste della difesa di Moggi, formata dagli avvocati Matteo e Marcello Melandri, che ritenevano le dichiarazioni del loro assistito “ingiurie” piuttosto che “minacce”.