Tag: Franco Baldini

  • Roma, Zeman ad un passo. Domani incontro verità

    Roma, Zeman ad un passo. Domani incontro verità

    Tra meno di 24 ore la Roma potrebbe avere, o quasi, il suo nuovo allenatore, Zdenek Zeman. Negli ultimi giorni le quotazioni del tecnico boemo artefice della promozione in Serie A del Pescara hanno preso quota tanto da superare, in uno schiocco di dita, la concorrenza rappresentata da Vincenzo Montella, Marcelo Bielsa e Andrè Villas Boas.

    I dirigenti giallorossi hanno fissato per domani un incontro nella capitale con Zeman, disponibile ora che il campionato di Serie B si è concluso ad ascoltare ogni tipo di proposta, in primis quella della Roma che ha sì voltato pagina con Luis Enrique ma che ha scelto di voler proseguire con il progetto intrapreso un anno fa, ovvero proporre un calcio offensivo, votato all’attacco, e farlo con i giovani. Musica per le orecchie del boemo dopo la splendida cavalcata stagionale che ha portato gli abruzzesi a vincere il campionato cadetto riconsegnando alla città di Pescara la massima serie a distanza di 19 anni dall’ultima apparizione. Il Delfino infatti possiede una delle squadre con l’età media più bassa dell’intero campionato, il boemo ha lavorato e valorizzato giocatori in rampa di lancio come Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, Marco Verratti e Gianluca Caprari che probabilmente dall’anno prossimo vestiranno altre maglie in club importanti di Serie A.

    Zdenek Zeman © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Anche per quest’ultimo motivo il tecnico sarebbe orientato a lasciare Pescara nonostante il presidente Daniele Sebastiani abbia provato a riconfermarlo anche per la prossima stagione attraverso un significativo aumento di stipendio a farlo desistere dalle sirene provenienti dalla capitale. Difficile che il boemo non ceda al corteggiamento della sua ex squadra, a Roma ha lasciato un buon ricordo nelle due annate trascorse sulla panchina giallorossa: il tifo infatti, appresa la notizia della possibilità di un suo ritorno, ha preso posizione pronunciandosi in favore di Zeman. Domani se ne saprà di più, certo è che se il colloquio di domani dovesse essere proficuo per entrambe le parti, la fumata bianca non dovrebbe tardare ad arrivare. In molti si chiedono se la scelta dei dirigenti giallorossi di puntare sul boemo sia quella giusta dal momento che la nota dolente della Roma nel campionato appena concluso è stata la fase difensiva e quella di Zeman, che sarà anche uno dei precursori di un calcio propositivo e spettacolare, lascia certamente a desiderare.

    Resta comunque ancora in corsa per la panchina giallorossa Vincenzo Montella anche se la pista che porta all’Aeroplanino pare essersi raffreddata nelle ultime ore per le resistenze che il presidente del Catania Antonino Pulvirenti sta opponendo (vorrebbe un conguaglio in denaro per liberare il tecnico, ndr), più lontani dalla capitale Il Loco Marcelo Bielsa, candidatura bocciata sia da Franco Baldini che da Walter Sabatini dopo la missione perlustrativa a Madrid in occasione della finale di Coppa del Re Barcellona – Atheltic Bilbao, e lo Special Two Andrè Villas Boas, reduce dall’avventura disastrosa con il Chelsea che poi si è laureato campione d’Europa agli ordini del suo sostituto Roberto Di Matteo.

  • Montella non convince, Zeman allenatore Roma?

    Montella non convince, Zeman allenatore Roma?

    A Roma tiene banco il rebus allenatore. Vincenzo Montella non sembra più essere il favorito a sedere sulla panchina giallorossa e non a caso la società capitolina starebbe pensando di affidare il progetto Roma a Zdenek Zeman , attuale allenatore del Pescara neopromosso e accostato negli ultimi giorni a quasi tutte le panchine vacanti della Serie A. L’indiscrezione balzata nella serata di ieri è stata confermata oggi e l’ipotesi Zeman allenatore Roma farebbe contenti un pò tutti a Trigoria. I tifosi lo acclamano a gran voce, il capitano della Roma Francesco Totti da tempo è un estimatore del tecnico boemo e lo ha confermato in recenti dichiarazioni. Inoltre Zeman costa poco e chi meglio di lui potrebbe valorizzare al meglio il pacchetto giovani già presente nella squadra della capitale.

    Zdenek Zeman © Claudio Villa/Getty Images

    Fin qui tutto quadra, ma ci sono dei tempi tecnici da rispettare in quanto il tecnico boemo deve ancora concludere il suo straordinario campionato di serie B (sabato ultima partita) e poi valuterà se cedere alla tentazione romanista. Nei giorni scorsi si era intuito che Zeman volesse continuare la sua avventura a Pescara ma adesso l’interesse della Roma potrebbe far vacillare i suoi piani. La dirigenza capitolina ha già fatto capire le proprie intenzioni alla società abruzzese ed ora attende sviluppi.

    Nel frattempo Vincenzo Montella è in stand-by e la candidatura dell’ex tecnico del Foggia potrebbe precludergli nuovamente la panchina giallorossa. Il tecnico campano era fino a pochi giorni fa il candidato principale a succedere a Luis Enrique ma sembra che nei tre incontri avvenuti tra Montella e Roma, le due parti abbiano trovato molte divergenze che hanno raffreddato i rapporti. Resta sempre in auge il nome di Andrè Villas Boas, che sembra non aver trovato l’accordo con il Liverpool e piace tanto ai dirigenti della Roma perchè è un tecnico giovane e vincente (esperienza Chelsea a parte).

  • Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Chiusa la stagione con una posizione di classifica che sa di fallimento, e con i tanti cari saluti a Luis Enrique, la Roma si rituffa con anticipo sul mercato, cercando di far ripartire un ‘progetto’ che ancora non ha mostrato i suoi frutti come molti speravano. In attesa di avere la conferma dell’ingaggio, e del ritorno dell’aeroplanino Vincenzo Montella come nuovo allenatore sulla panchina della Roma, la società proprio attraverso Sabatini sta iniziando a piazzare i primi colpi del prossimo mercato estivo. Destino particolare quello di Montella che dopo aver ‘assaggiato’ la panchina giallorossa, ha ottenuto il record di punti (quota 51) con il Catania, riconquistandosi il diritto a tornare a Roma con i risultati a parlare al posto suo. Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, apprezzatissimo nel suo lavoro è volato ieri mattina in Portogallo, a Lisbona per iniziare le grandi manovre in entrata.

    Rolando Fonseca © MIGUEL RIOPA AFP

    ROLANDO– L’obiettivo primario è il nazionale lusitano Rolando 27enne in forza al Porto, con un costo del cartellino che si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro. Proprio la difesa è stata in questa stagione il punto debole della squadra giallorossa, che ha palesato con l’infortunio di Burdisso una fragilità imbarazzante, con Kjaer troppo spesso capro espiatorio di un reparto arretrato inguardabile. Con il recupero dell’argentino ex Inter, e magari l’innesto di un top player come Rolando, Sabatini piazzerebbe un bel colpo. Oltre al centrale del Porto, il direttore sportivo giallorosso potrebbe puntare gli occhi anche su Ezequiel Garay, difensore argentino classe 1986 che gioca nel Benfica, eterna promessa ancora inesplosa dopo una breve parentesi nel Real Madrid. Garay sembra essere più una seconda scelta o meglio un’alternativa su cui puntare nel caso ci fosse l’impossibilità di arrivare a prendere Rolando.

    BALDINI– Sabatini prima di mettere a segno i primi colpi, deve attendere l’ok di Franco Baldini, volato direttamente negli Stati Uniti a Boston da Pallotta, per fare il punto della situazione e stabilire le prossime strategie della società. Bisognerà capire quanto gli azionisti americani vorranno investire per il prossimo mercato estivo, cercando di dotare il dirigente giallorosso di un budget adeguato a rinforzare o ripuntellare la rosa con almeno un innesto importante per reparto. Sabatini infatti si dovrebbe orientare oltre che per un gran rinforzo in difesa, anche per l’inserimento di un centrocampista di qualità e che possa recuperare molti palloni (con Fernando e Asamoah in pole), e l’obiettivo concreto di strappare l’attaccante argentino Palacio al Genoa di Preziosi.

    CENTROCAMPO- In mediana oltre alla sfida per Asamoah aperta con la Juventus che oltre a Verratti dal Pescara vuole strappare all’Udinese il centrocampista ghanese, la Roma potrebbe essere interessata (su consiglio del manager di Gago Marcelo Lombilla) al giovane argentino Manuel Lanzini 19enne, in prestito alla Fluminense, in possesso di passaporto italiano, e con il cartellino in mano al River Plate, società con la quale la Roma sembra avere un ottimo rapporto, e una corsia preferenziale dopo l’affare Erik Lamela chiuso meno di un anno fa. Insomma in attesa di vedere tornare a volare l’aeroplanino Montella da Catania a Roma, la dirigenza sembra avere le idee molto chiare, e l’immobilismo sul mercato è una parola non contemplata da Sabatini e Baldini.

  • Luis Enrique addio Roma. Montella favorito su Villas Boas

    Luis Enrique addio Roma. Montella favorito su Villas Boas

    L’addio era nell’aria, ma l’ufficialità si è avuta solo ieri, con lo stesso Luis Enrique che ha salutato la squadra sul campo di Trigoria dopo l’allenamento, anche se condurrà la Roma nell’ultima gara di campionato contro il Cesena. Nella prossima stagione, dunque, il tecnico asturiano non siederà più sulla panchina giallorossa, e ne ha spiegato lui stesso i motivi, parlando con chiarezza alla squadra riunita al centro del campo di allenamento: un discorso durato circa dieci minuti, in cui si è assunto le colpe del fallimento di questa stagione, ritenendo di non aver dato il 100 % per valorizzare la squadra, considerando questa esperienza come “una sconfitta, ma non me la prendo con nessuno”.

    Eppure, l’addio del tecnico non può essere ricondotto a pressioni negative da parte dei vertici societari che, anzi, fino all’ultimo hanno difeso la loro scelta, con lo stesso Franco Baldini che – durante una contestazione all’Olimpico – aveva lasciato intendere in maniera provocatoria che, se fosse andato via Luis Enrique, avrebbe lasciato la Roma anche lui stesso. Una delusione, dunque, per lo stesso Baldini che ha osservato da una delle terrazze che dominano il campo di allenamento il saluto del tecnico spagnolo, anche se il d.g. romanista si è affrettato a ribadire che, nonostante tutto, “il progetto Roma non è assolutamente fallito anche perchè aveva come obiettivo proporre un certo tipo di gioco, che in alcune gare della stagione la squadra ha saputo mostrare”.

    Luis Enrique, dunque, dopo l’ultima di campionato tornerà con tutta probabilità ad allenare in Spagna, mentre la Roma dovrà trovare al più presto un successore, che sia in grado di restituire stimoli alla squadra e di condurla ai risultati che quest’anno non sono giunti: in pole position nella “volata panchina” potrebbe esserci, pertanto, un tecnico che – a differenza di Enrique, esordiente in serie A e non abituato alle pressioni del nostro calcio – conosce bene il campionato ed, in particolare, la piazza romanista e le sue esigenze.

    Luis Enrique | © AFP/GettyImages

    Il nome in questione è quello dell’ex aeroplanino Vincenzo Montella, attaccante della Roma scudettata di Capello, allenatore-traghettatore del post-Ranieri lo scorso anno, e tecnico rivelazione della stagione con il Catania, cui ha saputo conferire un ottimo gioco, ammirato da tutti ed in grado di valorizzare al massimo i talenti a sua disposizione, oltre che risultati importanti, che hanno condotto la squadra etnea ad una salvezza più che serena.

    Il Catania, però, secondo quanto espresso dallo stesso presidente Pulvirenti, non pare così intenzionato a lasciarsi scappare il tecnico campano, soprattutto alla luce del fatto che lo lega al club rossoazzurro un altro anno di contratto: pertanto, tutte gli accostamenti di Montella alla Roma, secondo il presidente catanese, sarebbero “solo chiacchiere”.

    L’alternativa, in caso di mancato approdo di Montella, potrebbe essere il portoghese Villas Boas, soprannominato Special Two: sulla questione, il suo manager Carlo Goncalves si è definito possibilista, anche se ha preferito rimandare eventuali dichiarazioni al termine del campionato, affermando che “solo dopo la fine del campionato prenderemo in considerazione le varie offerte che arriveranno”.

    L’ambiente giallorosso, però, sembra reagire in maniera molto fredda alla soluzione portoghese sulla panchina, preferendogli nettamente Vincenzo Montella: un modo per dire che il tempo degli “esperimenti” è finito.

  • Roma, torna Montella? Aeroplanino alternativa a Villas Boas

    Roma, torna Montella? Aeroplanino alternativa a Villas Boas

    Montella Roma , un binomio pronto a tornare in auge. Scaricato al termine della scorsa stagione, l’Aeroplanino è volato a Catania, accettando la corte del duo Pulvirenti-Lo Monaco. Dopo 12 mesi ha reso grande gli etnei, portandoli a sognare un piazzamento in Europa ad aprile inoltrato. Non meno di una settimana fa è stato il “killer” dei giallorossi, estromettendoli di fatto dalle competizioni europee (avvenimento che nella capitale non accadeva da 15 anni). Ha anche accelerato il processo attraverso il quale Luis Enrique ha preso consapevolezza della volontà di lasciare già da domenica prossima, certificando così il fallimento di un progetto che aveva fatto sognare i tifosi della Magica. Montella però dovrà superare la temibile concorrenza di Villas Boas.

    PREDESTINATO – A volte il destino appare già come un libro scritto dove vige il divieto di utilizzare qualsiasi oggetto che abbia qualche similitudine con una gomma. Nove anni nella capitale, 194 presenze con la maglia della Roma, 83 reti segnate sotto la curva giallorossa. Pochi giorni dopo il ritiro di nuovo in campo, stavolta come tecnico dei Giovanissimi, sempre all’ombra del Colosseo. La promozione in Prima squadra nella stagione 2010-2011, un piazzamento in Europa League che può valere tanto e non valer nulla. La nuova proprietà americana propende più per la seconda ipotesi, salvo poi ricredersi con un anno di ritardo.

    vincenzo montella | © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    CATANIA – Lo sbarco in Sicilia viene visto con diffidenza dai critici. Ben presto però Montella riuscirà a convincere anche i più scettici riguardo le sue qualità. Spinge il Catania ben oltre le aspettative di inizio stagione, stupendo gli stessi dirigenti siciliani. Oltre ai risultati arriva anche il bel gioco, che fanno della squadra etnea una delle più belle sorprese di quest’anno. Il ds Lo Monaco non è intenzionato a perdere il suo tecnico già da quest’estate. Difficilmente però è ipotizzabile un rifiuto da parte dell’ex giallorosso qualora arrivasse una chiamata dalla sua vecchia società.

    VILLAS BOAS – L’Aeroplanino dovrà vincere la concorrenza di un altro allenatore accostato negli ultimi giorni alla panchina della Roma, ovvero il portoghese Andre Villas Boas. L’ex tecnico di Chelsea e Porto godrebbe infatti della stima del direttore generale Franco Baldini, che lo avrebbe già voluto la scorsa estate, salvo desistere a causa della costosa penale da pagare al club lusitano. Secondo quanto riportato dal sito Sportmediaset le quotazioni del portoghese sarebbero in forte ribasso, mentre prenderebbero decisamente quota quelle di Montella Roma. Destino già scritto?

  • Moggi querela le Iene nell’ambito del dossier Baldini

    Moggi querela le Iene nell’ambito del dossier Baldini

    Nella torbida vicenda del falso dossier ai danni del dirigente della Roma Baldini, entra in scivolata Luciano Moggi. L’ex direttore tecnico della Juventus è intenzionato a querelare Paolo Calabresi delle Iene, nota trasmissione serale di Italia Uno. L’attore avrebbe citato il nome di Moggi nell’ambito della truffa tentata contro la società capitolina, per via di un “insolito” incontro richiesto dall’ex bianconero nei giorni in cui lo stesso Calabresi stava realizzando i filmati decisivi che avrebbero svelato l’inganno perpetrato nei confronti di Baldini e Mauro Baldissoni, consigliere d’amministrazione della Roma.

    Cerchiamo di ripercorrere le tappe che hanno poi portato Moggi ad intraprendere un’azione legale per diffamazione contro Paolo Calabresi.

    MASSONE – Nell’ultimo periodo va di moda la parola massone, come se fosse diventato sport nazionale affibbiare a qualcuno l’etichetta di maestro venerabile o semplicemente massone. Ovviamente più la persona è importante maggiore è la resa dello scoop in termini economici. E’ quello che hanno fatto due presentatori radiofonici, Roberto Renga e Giuseppe Lomonaco, attualmente indagati dalla procura della Repubblica. Secondo quanto dichiarato dalla “iena” Calabresi, Renga lo avrebbe avvicinato chiedendogli se fosse interessato ad una storia di massoneria, che aveva come attore principale il direttore dell’area tecnica della Roma Franco Baldini. Calabresi, d’accordo con i propri capi, organizzò un successivo incontro, durante il quale Renga mostra all’attore documenti e sms che proverebbero l’appartenenza alla massoneria di Baldini, segnalando come fonte la Digos. Tesi confermata dal collega di Renga, Giuseppe Lomonaco.

    MARCIA INDIETRO – A questo punto però si verifica la clamorosa marcia indietro dello stesso Lomonaco, appena quest’ultimo si accorge che Calabresi in realtà stava filmando il tutto con una telecamera nascosta. Una retromarcia repentina che ha fatto cadere il castello di accuse false nei confronti della nuova dirigenza giallorossa, e che ha convinto la stessa “iena” a denunciare il fatto.

    luciano moggi | © PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

    MOGGI – Tra massoni, sms, documenti e leggende metropolitane ecco che spunta il nome di Luciano Moggi. Perché? Sempre Calabresi racconta di aver ricevuto una “strana” chiamata dall’ex dirigente della Juventus. In che senso strana? L’attore non si è ancora spiegato il motivo della telefonata, sopratutto perché Moggi non l’aveva mai cercato. L’unico incontro fra i due c’era stato nel 2007, quando Calabresi fece uno scherzo all’ex bianconero travestendosi da cardinale. Inoltre destò stupore agli occhi di Calabresi l’arco temporale in cui ricevette la telefonata, ovvero negli stessi giorni in cui era stato dal presentatore radiofonico Roberto Renga.

    QUERELA – Alla telefonata seguì poi un incontro nello studio legale di uno dei due avvocati di Moggi. Anche in questo caso Calabresi si domandò il motivo per il quale Moggi l’avesse voluto ricevere, sopratutto il perché della presenza dei suoi legali. La “iena” afferma che l’ex dirigente sportivo non ha accennato in alcun modo alla vicenda relativa al falso dossier nei confronti di Baldini, e sempre lo stesso Calabresi si è detto sorpreso per la domanda rivoltagli da Moggi in merito al suo figlio più giovane, che milita nelle giovanili della Roma. L’attore ha infine espresso i propri dubbi riguardo il comportamento di Moggi, insinuando un presunto coinvolgimento dello stesso ex bianconero nella vicenda Baldini. Di conseguenza Moggi ha chiesto ai suoi avvocati di intraprendere le vie legali nei confronti di Calabresi. Come andrà a finire?

    Leggi anche:
    Roma, falso dossier contro Baldini. C’è l’inchiesta della procura 

  • Roma e Walt Disney: partnership per sei anni

    Roma e Walt Disney: partnership per sei anni

    Le prossime vacanze natalizie i giocatori della Roma le trascorreranno al caldo sole della Florida: mica male verrebbe da dire, ancor di più se alla base c’è l’accordo commerciale appena siglato fra la Roma e Walt Disney, che porterà i giallorossi ad allenarsi presso l’Espn Wide world of sport di Orlando, presso la Walt Disney Resort, oltre che a svolgere alcune tournèes negli Stati Uniti, a seguito di un importantissimo accordo commerciale che accosterà il club giallorosso al colosso dell’entertainment. Un modo per esportare il marchio As Roma anche all’estero e, soprattutto, nella terra a stelle e strisce, completaando ancor di più l’ “americanizzazione” del club. In tal senso, infatti, l’ a.d. giallorosso Mark Pannes ha commentato l’operazione appena conclusa, sostenendo  che “il marchio Disney è una garanzia, in quanto si tratta di uno dei più importanti marchi al mondo”, e che tale operazione non è altro che “un primo spettacolare passo avanti negli Stati Uniti cui ne seguiranno molti altri”.

    La Roma, dunque, sarà protagonista di allenamenti presso il centro multidisciplinare Espn wide world of sport, una struttura dedicata allo sport, che ospita circa 350 eventi all’anno, sia ti stampo professionistico che amatoriale e soprattutto dedicati agli sport giovanili, sfruttando le immense opportunità che un centro tanto attrezzato può offrire, sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista dei ritorni di immagine, considerando che nel centro saranno presenti materiale pubblicitario ed insegne dell’As Roma.

    Franco Baldini | ©Paolo Bruno/Getty Images

    Oltre a considerare i benefici in termini di marketing e di visibilità che l’operazione può garantire, Franco Baldini, da “uomo di campo” – dopo la firma dell’accordo – ha voluto sottolineare in particolare la bontà dell’ operazione ed il vantaggio dal punto di vista prettamente sportivo che il club giallorosso potrà ricavare dall’opportunità di allenarsi in un posto “fantastico e con un clima fantastico” durante la sosta invernale.

    Tale partnership fra l’ As Roma ed il colosso dell’animazione mondiale prevede una durata di sei anni, e va ad aggiungersi al sodalizio che la Disney ha già stretto con altri importanti club sportivi: dal 2007, infatti, anche il Chelsea ha siglato un accordo in tal senso, così come gli Atlanta Braves di Baseball, i Tampa Bay Buccaneers, di football Usa, e gli Orlando Magic, di basket, che in Florida “giocano in casa”.

  • Roma, falso dossier contro Baldini. C’è l’inchiesta della procura

    Roma, falso dossier contro Baldini. C’è l’inchiesta della procura

    Un falso dossier contro Franco Baldini, Walter Sabatini, Mauro Baldissoni e la Roma. E’ questo quanto venuto fuori dalle indagini portante avanti dalla Digos che ha disposto accertamenti e perquisizioni al fine di smascherare un tentativo di diffamazione e truffa nei confronti di dirigenti e società giallorossa. E non è escluso che a tali reati si aggiunga anche quello di estorsione. L’inchiesta, portata avanti dal procuratore Giancarlo Capaldo, vede tra gli indagati, sino al momento, il giornalista Roberto Renga, firma de “Il Messaggero” attualmente in pensione, il figlio Francesco, lo speaker radiofonico Mario Corsi e il suo collaboratore Giuseppe Lomonaco. Corsi tra l’altro, detto Marione, è un ex militante dei Nar con diversi precedenti penali, ex capo del gruppo ultrà Boys, da anni voce radiofonica del programma “Centro Suono Sport” e nel 2010 condannato per alcune affermazioni offensive nei confronti di un giocatore della Juventus.

    Franco Baldini © Claudio Villa/Getty Images

    Il caso è nato dopo una denuncia fatta da Franco Baldini il quale ha appreso la losca storia da un inviato del programma televisivo “Le Iene”, Paolo Calabresi. Romanista e amico di Mario Corsi, Calabrese viene contattato dal gruppo attualmente indagato che punta a vendergli la storia, ma lui non si fida e si rivolge a Franco Baldini spiegandogli la situazione. Partono così le indagini della Digos e alcune riprese con una telecamera nascosta fatte dalla “iena” Calabresi e che coinvolgono Renga e Corsi sono diventate tema d’indagine. E non è escluso che nei prossimi giorni o nelle prossime settimane possano essere coinvolte altre persone. Baldini, intanto, si trova ad Orlando, in Florida, per chiudere un accordo con la Disney. Tornato alla Roma nel mese di ottobre, Baldini ha un ruolo molto attivo nella nuova società giallorossa dopo aver prestato servizio all’interno della stessa, per tanti anni, ai tempi della gestione Sensi. Poi il passaggio prima al Real Madrid e poi alla Nazionale inglese insieme con Fabio Capello. Adesso questa triste vicenda, fortunatamente smascherata in anticipo.

  • Roma Villas Boas? Inter occhio a Baldini

    Roma Villas Boas? Inter occhio a Baldini

    E’ un momento decisamente delicato in casa Roma. In una settimana è successo un po’ di tutto: l’esclusione di De Rossi, con conseguente fragorosa sconfitta, in quel di Bergamo, il ko nel derby giocato quasi per intero in inferiorità numerica, l’infortunio che comprometterà la restante parte di stagione del difensore Juan e quello di Pjanic che dovrà rimanere fuori per almeno tre settimane, le pesanti critiche dei tifosi all’indirizzo di Luis Enrique, reo di aver fallito ancora una volta un appuntamento fondamentale dell’annata calcistica. E come se non bastasse, nelle ultime ore, ecco la notizia del contatto, risalente ad un mese fa, tra Andrè Villas Boas e il dg dei giallorossi Franco Baldini. Una rivelazione che complica ancora di più il rapporto con Luis Enrique e che chiama in causa anche l’Inter, da diverso tempo interessata all’allenatore portoghese.

    Franco Baldini © Claudio Villa/Getty Images

    L’incontro tra Baldini e l’ex allenatore del Chelsea sarebbe avvenuto il mese scorso, e i due a cena vicino alla residenza londinese dell’ex dirigente del Real Madrid, avrebbero parlato del futuro della squadra giallorossa. L’interesse per il trainer portoghese però risalirebbe all’estate scorsa, ma l’elevata clausola rescissoria fissata dal Porto, pari a 15 milioni di euro, fece saltare il tutto e la dirigenza capitolina virò decisa su Luis Enrique. Il quale, a quanto pare, non avrà vita troppo lunga nella capitale. Per questo l’incontro con Villas Boas, il quale si sarebbe detto entusiasta di sedere la panchina della Roma dalla prossima estate, rilanciandosi cosi dopo l’esperienza, non troppo convincente, in Inghilterra. Di certo una notizia accolta come una doccia fredda da parte del presidente dell’Inter Massimo Moratti, che vede nel tecnico portoghese il successore di Ranieri e l’erede perfetto di Jose Mourinho. Come l’ha accolta invece Luis Enrique? Di sicuro non troppo bene, ma i risultati sinora sono stati assai deludenti. Va bene pensare al futuro, ma prima c’è da guardare al presente. Sempre se, per lo spagnolo, ci sarà un domani in giallorosso.

  • Caso De Rossi, Luis Enrique lo esclude per ritardo

    Caso De Rossi, Luis Enrique lo esclude per ritardo

    L’esclusione di De Rossi da parte di Luis Enrique nella sfortunata gara di Bergamo contro l’Atalanta ha diviso i tifosi giallorossi. La società si è schierata al fianco dell’allenatore, sebbene la scelta dello spagnolo abbia lasciato spaesati gli stessi giocatori che non si aspettavano un trattamento del genere nei confronti del loro compagno di squadra.

    Lo stesso Luis Enrique è sembrato piuttosto confuso nella motivazione della propria scelta, venendo smentito poco dopo dalle dichiarazioni di Baldini. La sconfitta della Roma non è passata inosservata e il ds Sabatini ha mostrato la propria delusione per il cammino altalenante della squadra.

     

    L’ESCLUSIONE – Uno sconsolato De Rossi ha assistito alla debacle contro la formazione allenata da Colantuono dalla tribuna, impotente difronte al naufragio della barca giallorossa. E’ costato caro il ritardo di alcuni minuti alla tradizionale riunione tecnica prima del match. Una violazione alla regola che è stata punita con l’esclusione immediata dalla partita. Non è la prima volta che un giocatore della Roma infrange il “codice etico” imposto da Luis Enrique in accordo con la società capitolina. Un’identica situazione era capitata alla punta Osvaldo nella trasferta di Firenze, quando l’oriundo era stato escluso dopo il pugno rifilato al compagno di squadra Lamela.

    luis enrique | © Marco Luzzani/Getty Images

    CONSEGUENZE – L’assenza di De Rossi si è dimostrata pesantissima. Orfana di Francesco Totti, la Roma non è riuscita ad opporsi alla furia dei nerazzurri, che hanno dato una lezione di calcio agli avversari offrendo un grande spettacolo ai propri tifosi. Già in passato i giallorossi avevano disputato prestazioni mediocri quando il centrocampista della Nazionale azzurra era fuori per infortunio, e la trasferta di Bergamo ha elevato all’ennesima potenza tale situazione.

    Luis Enrique era perfettamente a conoscenza delle difficoltà a cui sarebbe andata incontro la squadra con l’esclusione di De Rossi, e nonostante ciò ha applicato in maniera ferrea il regolamento.
    Forse considerando l’importanza del match, anche in vista del derby in programma domenica, la presenza in campo di Capitan futuro avrebbe cambiato il corso del match e consentito ai giallorossi di mantenere invariato il distacco dalla zona Champions League, viste le vittorie di Udinese e Lazio nei posticipi.

    CONFUSIONE – Durante le interviste del post-partita ha destato più di una perplessità il comportamento dell’allenatore spagnolo, che ha cercato di tacere il reale motivo della presenta in tribuna di Daniele De Rossi alludendo ad una problema di natura fisica, salvo poi tornare sui suoi passi affermando che i grandi giocatori debbano dare sempre l’esempio ai compagni di squadra. Quasi in contemporanea è arrivata la smentita ufficiale da parte della società attraverso la figura di Baldini, il quale ha precisato come il motivo per il quale De Rossi non ha preso parte al match è stato esclusivamente per natura disciplinare, riferendosi al lieve ritardo del centrocampista alla riunione tecnica.

    SABATINI – Infine questa mattina è arrivata una violenta sferzata di Walter Sabatini a tutto il gruppo giallorosso, affermando che la sconfitta subita contro l’Atalanta non è da attribuirsi in alcun modo alla presenza di molti giovani nell’undici titolari (alludendo così all’assenza di uomini di esperienza come Totti e De Rossi). Il ds giallorosso ha chiesto alla squadra di rimboccarsi le maniche e ripartire da capo per affrontare nel migliore dei modi il derby contro gli odiati cugini biancocelesti.
    Parlando poi di Luis Enrique ha affrontato il tema Barcellona, con l’ipotesi che si sta facendo largo negli ultimi giorni che vede lo spagnolo in pole position per sostituire Pep Guardiola in caso di addio alla panchina blaugrana. Sabatini si è detto fiducioso del fatto che il tecnico onorerà il contratto fino alla sua naturale scadenza dell’estate 2013.