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  • Ucraina-Francia 0-2, Menez e Cabaye affondano gli ucraini

    Ucraina-Francia 0-2, Menez e Cabaye affondano gli ucraini

    Finisce con la vittoria per i ragazzi di Blanc il match tra Ucraina-Francia. Cominciato nei peggiori dei modi, l’incontro viene infatti sospeso dopo soli 4′ di gioco per il forte nubifragio che si è avventato sulla Donbass Arena e che ha tenuto negli spogliatoi i giocatori per oltre un’ora. Poi la partita è ripresa e la Francia è riuscita a conquistare un’importantissima vittoria mettendo a segno due reti ai danni degli ucraini, portandosi così a quota 4 punti in classifica e aprendo così le possibilità di passare il turno.

    LA PARTITA: Si apre con una Francia grintosissima il match tra i ragazzi di Blokhin e i francesi di Blanc ma a stroncare momentaneamente l’animo dei transalpini è la pioggia che si abbatte sullo stadio di Donetsk facendo necessariamente sospendere l’incontro. Dopo un’ora le squadre tornano in campo e il match riprende con una Francia sempre più convinta di potere e soprattutto dovere far sua la partita, cercando di bloccare l’Ucraina che vuole spingere con le ripartenze in contropiede.

    I ritmi alti visti nelle fasi iniziali finiscono però poco dopo, con il gioco che si fa lento e i giocatori che creano a loro volta poche occasioni importanti. L’Ucraina tenta di mettere la testa avanti con Shevchenko e Yarmolenko ma i due sciupano tre grandi occasioni; non da meno la Francia che arriva vicino alla rete con Mexes il quale prende perfettamente una palla di testa ma non riesce a superare Pyatov. Così il primo tempo si conclude sullo 0-0 con un match che si rivela equilibrato e con nessuna delle due che vuole cedere un minimo spazio all’avversaria.

    Cabaye © Ian Walton/Getty Images

    Nella ripresa Blokhin decide di inserire Devic al posto di Vorovin, cercando di dare una scossa ai suoi e di aiutare Shevchenko nella fase d’attacco. Le due squadre rientrano decise in campo creando buone occasioni ma al 53′ è la Francia che riesce ad insaccare la rete per prima con Menez che fa passare la palla sotto le gambe di Ribery e infila in porta la rete dello 0-1.

    Dopo essere passata in vantaggio la Francia si scatenata e, dopo soli 3 minuti arriva il raddoppio con Cabaye che, su passaggio di Benzema, supera Pyatov con un diagonale sinistro incrociato. L’ennesima rete francese spegne l’Ucraina che non tenta nemmeno più di avanzare, quasi impaurita di subire un’altra rete. Il match si conclude quindi con un 0-2 che regala alla Francia la possibilità di non essere completamente eliminata per il passaggio ai quarti di finale.

    Pagelle Ucraina-Francia

    Ucraina (4-4-2): Pyatov 7, Gusev 5.5, Khacheridi 5, Mykhalyk 5, Selin 4, Yarmolenko 6.5 (23′ st Aliyev), Nazarenko 5 (15′ st Milevskyy 5), Tymoshchuk 6, Konoplyanka 5; Shevchenko 7, Voronin 6 (1′ st Devic 6). All.: Blokhin

    Francia (4-3-3): Lloris 6, Debuchy 6, Rami 6.5, Mexes 7, Clichy 5.5, Diarra 7, Cabaye 7 (23′ st M’Villa), Menez 6 (28′ st Martin), Nasri 5.5, Ribery 6.5, Benzema 7.5 (31′ st Giroud). All.: Blanc.

    CLASSIFICA GRUPPO D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO UCRAINA-FRANCIA 0-2

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  • Euro 2012 Gruppo D, Francia e Inghilterra periocolo Ibra

    Euro 2012 Gruppo D, Francia e Inghilterra periocolo Ibra

    Ed eccoci al Gruppo D, l’ultimo di questi Campionati Europei. Si presenta come il girone più incerto, anche perché un vero padrone non c’è. Ucraina, Svezia, Francia e Inghilterra, saranno loro a giocarsi il passaggio ai quarti di finale. Sulla carta Francia e Inghilterra dovrebbero avere i favori del pronostico, considerando però gli ultimi anni e le vicende legate alle due Nazionali più blasonate, non ci mettiamo la mano sul fuoco. I transalpini sono lontani parenti rispetto agli stessi calciatori che contendevano negli anni 2000 titoli mondiali e continentali alle altre nazioni. L’Inghilterra invece è in una crisi tecnica imbarazzante, con Capello esonerato pochi mesi prima della partenza per gli Europei, e se non bastasse ci si è messa anche la sfortuna ad accanirsi contro la rosa di Roy Hodgson.

    LA STORIA – Apporto minimo quello dato dal Gruppo D all’albo d’oro degli Europei. Due trofei, entrambi vinti dalla Francia, nell’84 e nel 2000, grazie a due geni difficilmente reperibili nella storia mondiale, Platini da una parte e Zidane dall’altra. Dietro i transalpini il vuoto. Il migliore risultato dell’Inghilterra è stata la semifinale del ’96, persa malamente a Wembley contro la Germania alla lotteria dei rigori, nonostante i Leoni d’Inghilterra potessero contare su giocatori del calibro di Shearer, Sheringham e Gascoigne, oltre che giocare di fronte al proprio pubblico. Anche per la Svezia il miglior traguardo agli Europei arrivò dopo aver raggiunto una semifinale, più precisamente nel ’92, anche allora la Svezia era Paese ospitante. Venne estromessa dalla Germania di Sammer e Klinsmann. La Nazionale di calcio dell’Ucraina invece può vantare una storia inferiore ai 20 anni (prima era inglobata nell’Unione Sovietica). Fino ad oggi non ha mai ottenuto una qualificazione alla fase finale del torneo continentale, e quest’anno vi partecipa essendo, insieme alla Polonia, il Paese organizzatore.

    INGHILTERRA

    Wayne Rooney © Clive Mason/Getty Images

    QUANTI INFORTUNI – Da quando Roy Hodgson siede sulla panchina dell’Inghilterra, la Nazionale inglese ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni che potrebbero condizionarla pesantemente durante gli Europei. Fuori Lampard e Cahill, i due calciatori del Chelsea che avrebbero rappresentato una solida presenza all’interno della rosa anglosassone, senza dimenticare Barry. Oltre agli infortuni però, Hodgson è stato protagonista di alcune scelte quantomeno discutibili. Da una parte rimane un mistero l’esclusione di Rio Ferdinand, come dall’altra è piuttosto strana l’assenza sulla corsia di destra del Citizen Micah Richards. I due calciatori di Manchester non l’hanno presa di certo con filosofia. A sorpresa il club di Premier più presente all’Europeo sarà il Liverpool, con ben sei uomini selezionati. Da Andy Carroll al capitano Gerrard, fino ai due laterali di destra Kelly e Johnson. Anche quest’anno il big dei Leoni d’Inghilterra sarà Wayne Rooney. Con ogni probabilità avrà al suo fianco il suo compagno di squadra Ashley Young, sebbene la vera sorpresa potrebbe essere quella di Welbeck, altro United. Nel 4-4-2 di Hodgson avranno un ruolo fondamentale le fasce di gioco, con Milner da una parte e Downing dall’altra (per la coppia dell’Arsenal Walcott e Chamberlain si profila soltanto panchina). A centrocampo l’Inghilterra mostra una preoccupante carenza di giocatori, con i soli Gerrard, Henderson e Parker. Il motivo? Infortuni. Con Lampard infatti si è fatto male anche il mediano del City Gareth Barry, durante l’amichevole contro la Novergia. Al suo posto è stato convocato il difensore dell’Everton Phil Jagielka. In difesa rimane un rebus la coppia centrale titolare, vista l’incertezza palesata dal nuovo commissario tecnico nelle prime uscite con la squadra. Noi diciamo Terry-Lescott, anche perché le alternative non sono poi così elevate, se consideriamo che Phil Jones dovrebbe essere utilizzato più come difensore a destra, mentre ci rifiutiamo di credere che l’ultimo arrivato Jagielka si ritrovi con una maglia da titolare. In porta giocherà Joe Hart, uno dei migliori portieri di questi Europei.

    FRANCIA

    Francia © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    MINA VAGANTE – La Nazionale transalpina giocherà in Ucraina e Polonia con l’etichetta di mina vagante del torneo. A parte la difesa, con Mexes e Koscienly che non sembra offrire ampie garanzie al ct Blanc, il 4-3-3 dei francesi sulla carta è uno dei migliori schieramenti, uomini alla mano. Poche Nazionali infatti possono contare su un centrocampo guidato da M’Vila, con Nasri fantasista, mentre in attacco Ribery e Benzema non sono di certo gli ultimi arrivati. C’è da sottolineare poi come la Francia non perda da 19 incontri, e che nelle tappe di avvicinamento ad Euro 2012 ha dimostrato di essere particolarmente in palla. Merito della cura Blanc, che da due anni ha preso il comando delle operazioni sostituendo l’allenatore più odiato della storia del calcio (dagli stessi transalpini tra l’altro) Raymond Domenech. Alla situazione attuale sono i favoriti del Gruppo D. Il vero valore del gruppo transalpino verrà misurato dalle altre Nazionali dai quarti in poi, quando le sfide cominceranno a farsi difficili per tutti. Insieme alla Spagna, i francesi vantano il maggior numero di successi nella rassegna continentale (2), alle spalle della Germania, che comanda la speciale a quota tre. Dopo le due debacle degli ultimi 4 anni (eliminazione alla fase gironi di Euro 2008, identico risultato due anni dopo ai Mondiali del Sudafrica), al di là delle Alpi ci si aspetta finalmente una risposta da vera squadra. Anche perché per gente come Ribery e lo stesso Malouda, occasioni del genere potrebbero non ripresentarsi così spesso nel prossimo futuro.

    SVEZIA

    Zlatan Ibrahimovic © BJOERN LARSSON ROSVALL/AFP/GettyImages

    IBRACADABRA – Fin troppo facile eleggere per la Svezia il big. Si tratta di lui, Zlatan Ibrahimovic, quello che tutto fa e tutto disfa. Se è in giornata è in grado di vincere una partita da solo. Al contrario, se decide di prendersi una pausa, per i compagni di squadra è notte fonda. La Nazionale del ct Erik Hamren può davvero creare più di un grattacapo a Francia e Inghilterra, anche perché non c’è solo l’attaccante del Milan a poter fare la differenza. Occhi puntati sulla stella del Psv Toivonen, che dovrebbe giocare alle spalle di Ibra, capace in questa stagione di segnare 18 reti in Eredivisie. Oltre al trequartista del Psv, la Svezia sarà spinta sulle fasce da Sebastian Larsson, il quale arriva da una brillante stagione in Premier con la maglia del Sunderland. Tutto finito? No, perché a centrocampo ci saranno due giocatori di talento come Kim Kallstrom e Rasmus Elm. Da giovane il primo era considerato come una delle più importanti promesse del calcio continentale. Negli anni successivi Kallstrom non è riuscito a confermare le grandi aspettative intorno a lui, attestandosi in ogni caso come un giocatore di buon livello tra le fila del Lione. I problemi cronici rimangono quelli della difesa. Olof Mellberg continua ad essere il titolare al centro, e già questo può definirsi un grosso problema per i tifosi della Svezia. Non ce ne voglia il colosso dell’Olympiakos, ma la lentezza e grosse lacune nel fondamentale della marcatura fanno di Mellberg un difensore facilmente superabile dagli avversari. L’unica nota positiva del reparto difensivo è il portiere del Psv Isaksson. Proprio quest’ultimo però fa crollare quello che sarebbe potuto essere un clamoroso record. Infatti qualora uno fra Toivonen e l’estremo difensore 30enne fosse mancato nella lista dei 23, la Svezia poteva fregiarsi di essere l’unica Nazionale all’Europeo con tutti i calciatori provenienti da società diverse. Non mancano infine vecchie e recenti conoscenze italiane. Oltre a Ibrahimovic infatti, troviamo i difensori Granqvist e Antonsson, senza trascurare Wilhellmsson, che i più attenti si ricorderanno come discreta ala destra della Roma qualche anno fa.

    UCRAINA

    Andrij Shevchenko © Richard Heathcote/Getty Images

    FARI SPENTI – Nonostante parta sfavorita nei pronostici, non ci sentiamo di dare l’Ucraina già fuori da questi Europei. L’elemento che più ci fa credere che non sia così indietro rispetto alle altre è il fattore casalingo, che per alcune nazioni può rappresentare quella molla in più capace di realizzare imprese memorabili. E se da una parte ci sarà un intero pubblico a spingere gli uomini di Oleg Blokhin, dall’altra c’è anche una grande incertezza generale riguardo le avversarie dei padroni di casa. La rosa dell’Ucraina si fonda principalmente su due blocchi, quello della Dinamo Kiev (9 giocatori) e dello Shakhtar (5 giocatori). L’icona della Nazionale è manco a dirlo Shevchenko, il calciatore ucraino più forte di sempre, ma che ormai all’età di 35 anni dovrebbe recitare un ruolo di secondo piano rispetto a qualche anno fa. Nel 4-2-3-1 del tecnico Blokhin le vere stelle saranno la coppia della Dinamo Milevsky-Yarmolenko con l’esperto Voronin trequartista. A centrocampo il calciatore più rappresentativo è Timoshchuk, capitano della spedizione e attualmente in forza al Bayern Monaco. La difesa sarà composta quasi interamente da calciatori della Dinamo Kiev, con la coppia centrale Khacheridi-Mykhalyk e a destra l’esterno offensivo Oleg Gusev. In porta invece regna il caos. Sulla carta il titolare dovrebbe essere il portiere dello Shakhtar Pyatov, ma non è da escludere la sorpresa Goryainov.

    SPECIALE EURO 2012

    ANALISI GRUPPO A
    ANALISI GRUPPO B
    ANALISI GRUPPO C 

  • Il Borussia Dortmund vince la Coppa di Germania

    Il Borussia Dortmund vince la Coppa di Germania

    Borussia Dortmund-Bayern Monaco 5-2.  Termina così la finale di Coppa di Germania. Risultato tennistico, umiliante, cinico. A Berlino sono nuovamente i gialloneri a fare festa dunque. Dopo il successo in campionato, gli uomini di Klopp, si aggiudicano anche la “DFb Pokal“. Una storica doppietta per i gialloneri, i quali quest’ anno hanno dimostrato un organizzazione di gioco fuori dal comune.

    Grinta, lucidità e freddezza. Sono questi gli aggettivi che riassumono la storica stagione giallonera. La finale di Berlino ha ben poco da raccontare. Partita a senso unico, senza storia. I Bavaresi, a 7 giorni di distanza dalla finale di Champions League contro il Chelsea, soccombono sotto i colpi degli uomini di Klopp fin dalle prime battute di gioco.

    Borussia Dortmund © PATRIK STOLLARZ/AFP/GettyImages

    Parte forte il Borussia. Bastano solo 3 minuti a Kagawa  per siglare il goal del vantaggio giallonero. Il gioiellino giapponese timbra così un altro goal pesantissimo, stavolta sotto gli occhi di Ferguson, pronto a portarlo alla corte del suo Manchester United. Il Bayern prova a reagire. Al 23′ i Bavaresi usufruiscono di un calcio di rigore per fallo del portiere giallonero su Gomez. Robben dagli undici metri non sbaglia, siglando così il punto del pareggio. Il Borussia non si perde d’animo e avanza a testa bassa. Al 41′ altro episodio decisivo della gara. Boateng atterra in piena area Blaszczykowski. Per l’ arbitro non ci sono dubbi, calcio di rigore in favore del Borussia. Dagli undici metri Hummels non sbaglia, riportando così in vantaggio i gialloneri. Al 46′ Lewandowski , chiude la pratica sfruttando alla perfezione un delizioso assist del solito Kagawa .

    La ripresa vede un Bayern più motivato, ma poco incisivo. Di fatto al 58′ Grosskreutz firma il 4-1 con un missile di rara bellezza, che termina la sua corsa alle spalle di Neuer. Bayern in bambola, il Borussia prova a colpire ancora in contropiede. Ribery prova a riaccendere le speranze Bavaresi con una splendida giocata, che regala il goal del 4-2. Ma il finale è ancora di marca giallonera. Neuer si esibisce in un’ uscita disastrosa, Piszczek  ne approfitta siglando così il goal del 5-2 finale. Termina così. Applausi a scena aperta per i gialloneri. Bavaresi in gravi difficoltà a 7 giorni dal grande appuntamento targato Champions League.

  • Real Madrid – Bayern Monaco 2-1, rigori fatali a Mourinho

    Real Madrid – Bayern Monaco 2-1, rigori fatali a Mourinho

    Sarà il Bayern Monaco a sfidare il Chelsea nella finale di Champions League. Al Bernabeu infatti la squadra di Heynckes la spunta dopo i calci di rigore sul Real Madrid e può così festeggiare il raggiungimento della finale che si giocherà, ironia della sorte, all’Allianz Arena, proprio nell’impianto dei tedeschi dunque. Il tutto nonostante per i madridisti la strada verso la finalissima sembrava spianata già dopo un quarto d’ora grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo, ma i tedeschi sono rimasti aggrappati alla qualificazione grazie al gol di Robben. Da li in poi si è visto un match equilibrato che si è trascinato sino ai rigori dove decisiva è stata la segnatura di Schweinsteiger ma anche le parate del portiere Neuer, bravo a neutralizzare Cristiano Ronaldo e Kaka prima del clamoroso errore di Sergio Ramos.

    Nessuna sorpresa nei due undici iniziali. Il Real parte a razzo e al 5’ sblocca il punteggio: fallo di mani, dubbio, di Alabà in area di rigore e l’arbitro fischia un penalty che Cristiano Ronaldo realizza. Il portoghese però non si ferma qui visto che al quarto d’ora la difesa del Bayern si apre e lui ha la possibilità, servito da Ozil, di entrare facilmente in area di rigore e calciare a rete. Il 2 a 0 suona come una sveglia per i baveresi che con Robben mancano di poco il 2 a 1. Ma il giocatore olandese si rifà al 26’ quando l’arbitro assegna un penalty ai tedeschi: Gomez a centro area viene stretto da due Pepe e dal dischetto si presenta proprio Robben che insacca. Il Bayern si ringalluzzisce e poco dopo Gomez e Ribery mancano di poco il pareggio mentre Robben, proprio poco prima della chiusura della prima frazione si vede respingere una grande punizione da Casillas.

    Nella ripresa le squadre si dimostrano più guardinghe, quasi a non voler rischiare. E di conseguenza latitano le occasioni da rete. Intanto Mourinho si gioca la carta Kakà ma l’unica vera palla gol ce l’ha il Bayern con Gomez che, servito da Robben, spreca incredibilmente. Si va ai supplementari con Heynckes che prova a calare l’asso Muller al posto di Ribery ma accade poco. Solo nel secondo tempo supplementare Kakà perde una buona occasione per calciare a rete e il match si trascina via sino ai calci di rigori.

    Esultanza Bayern Monaco © CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    E qui il Real Madrid parte ad handicap visto con Neuer neutralizza sia i penalty di Cristiano Ronaldo che di Kaka. Tuttavia la risposta di Casillas non tarda ad arrivare su Kroos e Lahm. Ma il rigore che dovrebbe sancire la parità viene fallito da Sergio Ramos. Il tiro decisivo è sui piedi di Schweinsteiger che non lo sbaglia: il Bayern cosi vola in quella finale tanto sognata nel proprio stadio. Al Real Madrid, come consolazione, resta la Liga.

    Le pagelle di Real Madrid Bayern Monaco:
    Casillas 6,5: Il suo lo fa sia in partita che ai calci di rigore. Ma non basta.
    Cristiano Ronaldo 6: Parte a mille con un rigore e un gol facile facile. Potrebbe essere la sua serata ma quel rigore fallito pesa come un macigno.
    Kakà 5: Entra per dare la scossa all’attacco madridista e invece spreca una clamorosa palla gol e sbaglia il rigore. Serata da dimenticare.
    Neuer 7: Decisivo con due rigori parati. Basta e avanza per portare i suoi in finale.
    Boateng 7: Gioca come centrale e lo fa con grande sicurezza, lasciando veramente pochissimi spazi agli avversari.
    Robben 7: Imprendibile. Riesce a creare tante palle gol, non sempre sfruttate a dovere, ma ha il merito di siglare il gol su rigore che porterà i suoi ai supplementari.

    Il tabellino:
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas 6,5; Arbeloa 5, Pepe 5,5, Sergio Ramos 5,5, Marcelo 6; Xabi Alonso 6, Khedira 5,5; Cristiano Ronaldo 6, Ozil 6 (6′ sts Granero 6), Di Maria 5 (30′ st Kakà 5); Benzema 5,5 (1′ sts Higuain sv). In panchina: Adan, Albiol, Coentrao, Callejon. Allenatore: Mourinho 5,5.
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 7; Lahm 6,5, Boateng 7, Badstuber 6, Alaba 6,5; Luiz Gustavo 6, Schweinsteiger 7; Robben 7, Kroos 6,5, Ribery 7 (5′ pts Mueller 6); Gomez 6. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Pranjic, Timoshschuk, Olic. Allenatore: Heynckes 7

    La video sintesi della partita:
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  • Real Madrid – Bayern Monaco per un posto in Paradiso. Tutti disponibili per Mourinho

    Real Madrid – Bayern Monaco per un posto in Paradiso. Tutti disponibili per Mourinho

    Un posto solo per due. In palio c’è la possibilità di sfidare il Chelsea e conquistare la Champions League nel prossimo mese di maggio. Real Madrid e Bayern Monaco stasera in campo per la semifinale di ritorno al Bernabeu. Si parte dal 2 a 1 dell’andata in favore dei tedeschi e proprio grazie a quel gol siglato proprio allo scadere il discorso qualificazione sembra essere molto aperto. Gli spagnoli, per approdare in finale, dovranno vincere. Ai tedeschi, dal canto loro, per centrare il passaggio e giocare la gara decisiva all’Allianz Arena, avranno a disposizione due risultati su tre, ma anche il ko di misura se questo sarà dal 3 a 2 in su. Un match che si preannuncia equilibrato e aperto dunque, con le due squadre quasi al completo.

    Josè Mourinho © DANI POZO/AFP/Getty Images

    Josè Mourinho in tal senso non ha problemi. Tutti a disposizione e 4-2-3-1 con Casillas tra i pali. Difesa formata da Pepe e Sergio Ramos centrali con Arbeloa e Marcelo laterali. Davanti alla difesa agiranno Xabi Alonso e Khedira con Di Maria, Ozil e Cristiano Ronaldo dietro l’unica punta Benzema, quest’ultimo preferito a Higuain. Occhio ai diffidati, che nel Real Madrid sono Sergio Ramos, Coentrao, Xabi Alonso e Higuain. Dall’altra parte Heynckes deve fare i conti con due assenze, quelle di Van Buyten e Breno. Nel suo 4-2-3-1 l’allenatore teutonico schiererà Neuer in porta, difesa com Boateng e Badstuber centrali mentre Lahm e Alab si sistemeranno sugli esterni. A protezione della difesa Luis Gustavo e Schweinsteiger con Robben, Kroos e Ribery alle spalle di Mario Gomez. Occhio anche qui ai diffidati che sono tanti: Lahm, Boateng, Badstuber, Alaba, Luiz Gustavo, Kroos e Muller.

    Real Madrid Bayern Monaco, le formazioni:
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, Cristiano Ronaldo; Benzema. In panchina: Adan, Albiol, Coentrao, Kakà, Granero, Callejon, Higuain. All. Mourinho
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Badstuber, Alaba; Luiz Gustavo, Schweinsteiger; Robben, Kroos, Ribéry; Mario Gomez. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Pranjic, Tymoschuk, Muller, Olic. Allenatore: Heynckes

  • Bayern Monaco – Real Madrid 2-1, Gomez punisce al 90′

    Bayern Monaco – Real Madrid 2-1, Gomez punisce al 90′

    Nella prima semifinale d’andata di Champions League, la quale vedeva opposte Bayern Monaco Real Madrid, ha dato vita ad un match di grande livello. Trionfano i bavaresi, grazie ai goal di Ribery e di Gomez, che allo scadere gela gli animi madrileni. I bavaresi ipotecano così  la finale del 19 Maggio, che si giocherà proprio all’ Allianz Arena.

    Partono subito forte gli uomini di Heynckes, costringendo i “blancos” nella propria metà campo. Il match è comunque equilibrato. Il Real Madrid bada al possesso palla, mentre il Bayern si affida alle rapide ripartenze dei suoi esterni Ribery e Robben. Al 11′ Benzema, lanciato a rete da Ozil, prova ad ammutolire l’Allianz Arena con un destro in piena corsa, ma la sua conclusione è deviata prontamente  in angolo da Neuer. Al 17′ il primo colpo di scena della gara: il Bayern beneficia di un calcio d’angolo dalla sinistra, sui quali sviluppi, Ribery è lesto ad approfittare di una corta respinta di Sergio Ramos, portando così in vantaggio i bavaresi (goal viziato da una netta posizione in fuorigioco di Gustavo)! Il Real accusa il colpo. Ci prova C. Ronaldo su calcio piazzato, ma anche per il portoghese non sembra la migliore serata! Fine dei primi 45′ si va negli spogliatoi.

    Bayern Monaco – Real Madrid © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    La ripresa vede le due squadre affrontarsi a viso aperto. Il Real ci prova subito con Benzema, chiuso in angolo da J. Boateng. Al 52′ C. Ronaldo calcia addosso a Neuer, sulla quale respinta si avventa Benzema, cross in mezzo, tocco di prima di Ronaldo e tapin vincente di Ozil, 1-1! Azione fantastica, ma allo stesso tempo molto fortunata. Il Bayern Monaco si riversa nella metà campo ospite a caccia del nuovo vantaggio. Ci prova Gomez in due occasioni, prima di destro, poi su colpo di testa, ma in entrambe le occasioni Casillas risponde “presente”.

    Ma al 90′ il Bayern concretizza la superiorità dimostrata anche in questa ripresa. Lahm vola sulla destra, cross tagliato al centro sul quale si avventa Gomez, che in spaccata anticipa Coentrao, depositando alle spalle di Casillas per il nuovo vantaggio bavarese. Non c’è più tempo. Il Bayern Monaco supera meritatamente il Real Madrid 2-1, candidandosi fortemente alla finale del 19 Maggio.

    Le Pagelle:

    BAYERN MONACO

    Neuer 7: Il successo bavarese è gran parte merito suo. Sbatte la porta in faccia ad ogni tentativo madrileno. PROVVIDENZA

    Lahm 7: Solito corsaro sulla destra, fa vanti e indietro per tutta la gara. Decisivo l’assist per Gomez sul finale. PENDOLINO

    Ribery 7,5: Fa impazzire letteralmente i difensori avversari. Astuto nell’occasione del goal. SLALOM GIGANTE

    Gomez 7,5: Ancora lui, sempre lui! Nel goal del 2-1 mette in mostra tutte le sue qualità di bomber. CINICO

    REAL MADRID

    Casillas 6 : E’ l’ultimo ad arrendersi. Tenta in tutti i modi di sventare le offensive avversarie. DURO A MORIRE

    Sergio Ramos 5: Meglio come esterno che come centrale. Ingenuo nell’occasione del goal di Ribery. SPAESATO

    C. Ronaldo 5: Non è la sua miglior serata, e lo dimostrano le due punizioni calciate in malo modo. Lento e macchinoso, mai incisivo. DELUSIONE

    Bayern Monaco: Neuer 7; Lahm 7, J. Boateng 6,5, Badstuber 6, Alaba 6,5; Luiz Gustavo 6, Schweinsteiger 6,5 (16′ st Müller 6,5); Robben 6,5, Kroos 7, Ribery 7,5; Gomez 7,5. A disp.: Butt, Rafinha, Contento, Pranjic, Timoshschuk, Olic. All.: Heynckes

    Real Madrid: Casillas 6; Arbeloa 5,5, Pepe 5,5, Sergio Ramos 5, Coentrao 5; Kedhira 5,5, Xabi Alonso 5,5; Di Maria 6 (35′ st Granero s.v), Özil  6(24′ st Marcelo 5), Ronaldo 5; Benzema 6,5 (39′ st Higuain s.v). A disp.: Adan, Albiol, Varane, Kakà. All.: Mourinho

  • Champions League, Bayern Monaco in formazione tipo a Marsiglia

    Champions League, Bayern Monaco in formazione tipo a Marsiglia

    Da una parte un Marsiglia che va male in campionato ma capace di belle cose in Champions League, dove ha persino eliminato l’Inter agli ottavi di finale. Dall’altro un Bayern Monaco con in test una sola cosa: la finale che si giocherà a maggio nel proprio stadio. Questi i temi principali della bella sfida che si giocherà stasera in Francia e che potrebbe valere già buona parte della semifinale di Champions. In vista di questo appuntamento Didier Deschamps dovrà fare a meno del portiere Mandanda, espulso nel recupero contro l’Inter e dunque squalificato. Infortunato invece Diawara, che dunque non sarà della gara e che rappresenta un’altra assenza piuttosto pesante.

    Nel 4-2-3-1 dell’ex allenatore della Juventus trovano spazio in porta Andrade. Difesa formata da Azpiculeta e Morel esterni con Fanni e N’Kolou centrali. Davanti alla difesa agirà la coppia formata da Diarra e Mbia con il trio Amalfitano, Valbuena e A. Ayew alle spalle di Remi. Solo panchina dunque sia per Gignac che per l’eroe di San Siro Brandao, autore del gol qualificazione contro i nerazzurri.
    Heynckes dall’altro lato non ha squalificati ma non può contare sugli infortunati Breno e Van Buyten.

    bayern monaco | © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    Probabile anche due esclusioni eccellenti, ossia quelle di Schweinsteiger e Olic. Nel 4-2-3-1 speculare a quello dei francesi spazio a Neuer in porta, difesa formata da Lahm e Alaba esterni, J. Boateng e Badstuber centrali. Davanti alla difesa agiranno Luiz Gustavo e Kroos mentre il trio delle meraviglie Robben, Muller, Ribery giostrerà davanti all’unica punta, ossia il temibile Mario Gomez.

    Marsiglia Bayern Monaco, le probabili formazioni:
    MARSIGLIA (4-2-3-1): Andrade; Azpilicueta, Fanni, N’Kolou, Morel; A. Diarra, Mbia; Amalfitano, Valbuena, A. Ayew; Remy. In panchina: Bracigliano, Traore, Kabore, Cheyrou, Brandao, Gignac, J. Ayew. Allenatore: Deschamps
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Badstuber, Alaba; Luiz Gustavo, Kroos; Robben, Muller, Ribery; Mario Gomez. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Tymoschuk, Pranjic, Schweinsteiger, Olic. Allenatore: Heynckes

  • Bundesliga: Bayern, vittoria al fotofinish, Dortmund bloccato sul pari

    Bundesliga: Bayern, vittoria al fotofinish, Dortmund bloccato sul pari

    Un pari per il Borussia Dortmund che è indolore per la classifica ma che brucia per come è avvenuto. I gialloneri, in vantaggio con Hummels, vengono raggiunti ad un minuto dal termine dal Magonza con una rete di Sliskovic che fissa il punteggio sull’1-1 finale. Il Bayer Leverkusen ha così la possibilità domani di portarsi a -7 dalla squadra guidata da Jurgen Klopp ma c’è da superare lo scoglio Schalke del neo tecnico Rangnick, che ha preso il posto di Felix Magath, galvanizzato dall’accesso ai quarti di Champions League.
    Un gol allo scadere di Ribery consente al Bayern Monaco di uscire vittorioso dallo scontro di Friburgo e portare a casa 3 punti importanti per non perdere di vista il terzo posto. Infine Amburgo travolgente, 6 reti al Colonia con tripletta di Petric, Werder Brema corsaro a Norimberga (3-1), l’Eintracht Francoforte supera il St. Pauli e l’Hannover liquida con un 2-0 l’Hoffenheim. Domani, come dicevamo, chiudono la 27esima giornata di Bundesliga Bayer Leverkusen – Schalke e Stoccarda – Wolfsburg, scontro decisivo per la salvezza.

    Risultati e marcatori 27 Giornata Bundesliga

    AMBURGO – COLONIA 6-2
    12′ Petric (A), 32′ Ben Hatira (A), 38′ Petric (A), 43′ Petric (A), 50′ Jajalo (C), 52′ Kacar (A), 59′ rig Ze Roberto (A), 63′ Podolski (C)
    BORUSSIA MONCHENGLADBACH – KAISERSLAUTERN 0-1
    61′ aut Bailly (B)
    EINTRACHT FRANCOFORTE – ST. PAULI 2-1
    34′ rig Gekas (E), 42′ Takyi (S), 78′ Gekas (E)
    FRIBURGO – BAYERN MONACO 1-2
    9′ Gomez (B), 18′ Cissè (F), 89′ Ribery (B)
    HANNOVER – HOFFENHEIM 2-0
    38′ Konan, 53′ Abdellaoue
    NORIMBERGA – WERDER BREMA 1-3
    27′ rig Wagner (W), 30′ Gundogan (N), 50′ Pizarro (W), 90′ rig Wagner (W)
    BORUSSIA DORTMUND – MAGONZA 1-1
    8′ Hummels (B), 89′ Sliskovic (M)

    domani
    BAYER LEVERKUSEN – SCHALKE
    STOCCARDA – WOLFSBURG

    Classifica

    1. BORUSSIA DORTMUND 62 27
    2. BAYER LEVERKUSEN 52 26
    3. HANNOVER 50 27
    4. BAYERN MONACO 48 27
    5. MAGONZA 44 27
    6. NORIMBERGA 42 27
    7. AMBURGO 40 27
    8. FRIBURGO 37 27
    9. HOFFENHEIM 36 27
    10. SCHALKE 33 26
    11. COLONIA 32 27
    12. WERDER BREMA 32 27
    13. KAISERSLAUTERN 31 27
    14. EINTRACHT FRANCOFORTE 31 27
    15. STOCCARDA 28 26
    16. ST. PAULI 28 27
    17. WOLFSBURG 26 26
    18. BORUSSIA MONCHENGLADBACH 23 27
  • Pagelle Bayern Monaco – Inter 2-3, Pandev croce e delizia

    Pagelle Bayern Monaco – Inter 2-3, Pandev croce e delizia

    Pagelle Inter

    Eto 8 Nemmeno inizia la partita e lui per ricordare a tutti qual è la cosa che sa fare meglio mette la palla in rete al 4’ minuto, portandosi a quota 8 gol in Champions League e a 32 reti stagionali. Lotta in tutte le zone del campo, e veste le panni dell’assist man servendo il passaggio decisivo del 2 a 2 di Sneijder. Nel finale mette giù una palla impossibile, la controlla in area, attira su di sé tre uomini e serve un pallone perfetto sui piedi di Pandev. Il macedone ringrazia segnando e regalando la qualificazione all’Inter.

    Sneijder 7,5 Splendida la sua partita. È la chiave del centrocampo nerazzurro. Sembra avere gli occhi anche dietro la testa quando serve assist tagliando l’intero campo, con giocate  a cercare i compagni a memoria. Entra anche lui nella lista dei marcatori trovando gloria da fuori area con un gran tiro indirizzato nell’angolino basso della porta di Kraft.

    Julio Cesar 6 Il voto mente. Avrebbe potuto macchiare la mancata qualificazione dell’Inter con due errori imperdonabili. All’andata aveva regalato il gol a Mario Gomez. Forse innamorato del bomber tedesco decide di concedergli il bis, facendosi scappare dalle mani una palla innocua di Robben. Viene punito anche dal pallonetto di Muller con un’uscita infelice. Poi si ricorda di essere il numero 1, e chiude la porta a Ribery, congelando il risultato. Nella ripresa si rende protagonista con almeno un paio di interventi decisivi e si fa perdonare per gli erroracci commessi. Ringrazi Pandev per il gol altrimenti staremo parlando di altro

    Ranocchia 6 Discorso simile a Julio Cesar per Ranocchia, con una partita a due facce, da Jekyll e mr. Hide. Primo tempo in costante difficoltà, dove non riesce proprio a prendere le misure agli attaccanti del Bayern e soffre moltissimo come tutti i suoi compagni del reparto difensivo. Diventa decisivo nel finale soprattutto con un paio di chiusure su Ribery e su Gomez negli ultimi minuti.

    Pandev 6,5 il tifoso nerazzurro lo odia e lo maledice per tutta la partita e poi nel finale realizza il gol qualificazione e fa impazzire di gioia tutti! I compagni che fino ad un attimo prima gli avrebbero messo volentieri le mani addosso (vedere le imprecazioni di Sneijder quando gli mura il tiro indirizzato a rete), lo riempiono di abbracci e di complimenti. Questo è il calcio.

    Pagelle Bayern


    Robben7 Devastante. Chivu non lo vede mai, e nemmeno con l’aiuto di Cambiasso e Thiago Motta lo riescono a fermare. È lui insieme a Ribery l’arma in più del Bayern. Poi non si capisce perché, forse per un problema fisico(altrimenti sarebbe stato un puro suicido tattico) Van Gaal lo sostituisce e inevitabilmente il Bayern cala in maniera evidente.

    Ribery 6,5 Benissimo nel primo tempo, bene nella prima parte del secondo, poi prova troppo a giocare da solo e affonda insieme al resto della squadra. Resta comunque il fatto che abbia giocato una buona partita e se il Bayern avesse vinto il voto sarebbe stato sicuramente diverso.

    Muller 7 Cosa c’è da aggiungere su questo giovane talento tedesco? Nell’ultimo mondiale aveva dimostrato di essere un vero campione negli inserimenti e nella capacità di segnare. Stasera lo ricorda a tutti quando entra in area con il tempo perfetto e scavalca Julio Cesar con un pallonetto d’esterno delizioso.

    Gomez 6,5 Ancora una volta in gol con la complicità del portiere nerazzurro. O sono amanti segreti o semplicemente gli porta fortuna giocare contro Julio Cesar. Resta il fatto che anche stasera non deve far niente altro che aspettare l’occasione buona per metterla dentro facile facile. Davanti al numero uno nerazzurro stasera quando arriva lui si sente quasi la musichetta tanto famosa del “ti piace vincere facile?” Bom sci bom sci bom bom bom….

  • Jennifer Thompson l’escort che inguaia Rooney

    Jennifer Thompson l’escort che inguaia Rooney

    Altro sexygate nel mondo del calcio, il testimone questa volta lo prende l’inglese Wayne Rooney costretto ad ammettere una relazione con l’escort da 1000 sterline a notte Jennifer Thompson.

    Il talento del Manchester United ammette gli incontri “La mia vita è rovinata, sono stato così stupido… Coleen questa volta non mi perdonerà: sono certo che ci lasceremo”.

    A far scoppiare l’ennesimo scandalo è l’escort ventunenne in con una intervista al Mirror “Ho SIM card piene di suoi messaggi, ci sentivamo anche su Skype e i nostri incontri avvenivano nello stesso albergo”.

    Dopo Benzema e Ribery e lo spilungone Crouch tocca al pupillo di Ferguson far i conti con i desideri di trasgressione che molto probabilmente lo costringeranno alla separazione. Da quanto svela il Mirror gli incontri avvenivano sempre nello stesso albergo anche nel periodo in cui la moglie Coleen era in dolce attesa.

    LA FOTOGALLERY DI JENNIFER THOMPSON