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  • Un anno di sport: Hanyu e Boskovic i migliori del 2018

    Un anno di sport: Hanyu e Boskovic i migliori del 2018

    Il giudizio è stato emesso, i voti dei lettori de “Il Pallonaro” hanno decretato i migliori sportivi, i campioni di un anno di sport del 2018. I titoli di miglior sportivo e migliore sportiva sono stati assegnati ad Hanyu e Boskovic. 

    Oltre al pattinatore giapponese Yuzuru Hanyu e alla pallavolista serba Tijana Boskovic, i lettori de “Il Pallonaro” hanno eletto la nazionale francese di calcio come miglior squadra, la pallavolista Paola Egonu come miglior sportiva italiana ed il duo Francesco Molinari, Filippo Tortu come miglior sportivo italiano.

    Andiamo ad analizzare e celebrare coloro che, agli occhi dei nostri lettori, sono risultati i migliori.

    MIGLIOR SPORTIVO MASCHILE: YUZURU HANYU (pattinaggio artistico, Giappone)

    Yuzuru Hanyu | Foto Twitter

    Il fantastico pattinatore giapponese autore nel 2018 di uno straordinario Back to Back, andando a vincere l’oro olimpico di Pyeongchang dopo quello conquistato a Sochi, È stato menzionato nella sua dichiarazione, mostra e gamble tutto solo per vincere il campionato. ha ottenuto il 36% delle preferenze mettendosi alle spalle il calciatore francese campione del mondo Antoine Griezmann (21%) e lo sciatore austriaco Marcel Hirscher (15%).

    MIGLIOR SPORTIVA: TIJANA BOSKOVIC (pallavolo, Serbia)

    Tijana Boskovic | Foto Twitter

    La 21enne pallavolista serba, medaglia d’oro e miglior giocatrice del mondiale di Giappone 2018, è stata eletta come Miglior Sportiva dell’anno con il 30% dei voti. A completare il podio ci sono la tennista giapponese Naomi Osaka (22%) e la calciatrice norvegese Ada Hegerberg (19%).

    MIGLIOR SQUADRA: NAZIONALE DI CALCIO DELLA FRANCIA

    La Francia alza al cielo di Mosca la Coppa del Mondo | © FIFA.com

    La sfida per assegnare il titolo di Miglior Squadra del 2018 si è giocata sino all’ultimo tra Francia e Real Madrid ed ha spuntarla è stata la nazionale di Didier Deschamps, con il 32% dei voti, vincitrice del mondiale di calcio di Russia 2018. Le Merengues si sono dovute accontentare del secondo posto con il 28%. Al terzo posto si è piazzata la squadra di calcio femminile del Lione con il 20%.

    MIGLIOR SPORTIVO ITALIANO: FRANCESCO MOLINARI (Golf) e FILIPPO TORTU (atletica)

    Francesco Molinari e Filippo Tortu | Foto Twitter

    Il vincitore del titolo di Miglior Sportivo italiano in realtà sono due: il golfista Francesco Molinari, vincitore del British Open, e il velocista Filippo Tortu, nuovo primatista italiano e primo azzurro a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri di atletica leggera, hanno infatti ottenuto entrambi il 31% delle preferenze. Sul podio con loro si piazzano il pallavolista Simone Giannelli (15%) ed il motociclista Francesco “Pecco” Bagnaia (12%).

    MIGLIOR SPORTIVA ITALIANA: Paola Egonu (Pallavolo)

    Paola Egonu | Foto Twitter

    Il titolo di Miglior Sportiva italiana è stata una sfida che ha visto tre atlete giocarsela fino alla fine. La vittoria l’ha conquista l’opposto dell’Italvolley Paola Egonu, straordinaria protagonista del mondiale in Giappone, con il 30% dei voti. Appaiate al secondo posto, entrambe con il 26%, si sono piazzate la sciatrice Sofia Goggia e la campionessa di Short Track Arianna Fontana.

     

  • Un anno in sport: scegli tu i migliori del 2018

    Un anno in sport: scegli tu i migliori del 2018

    Il 2018 sta andando a concludersi e porterà con se grandi campioni dello sport, grandi successi, terribili sconfitte, ricordi dolci e amare delusioni, per questo abbiamo deciso di creare “Il Pallonaro Award” per premiare quegli atleti, quelle squadre che più hanno fatto emozionare nello sport nell’anno in corso.

    Non saremo noi a decidere il vincitore, bensì voi lettori de “Il Pallonaro” semplicemente rispondendo al sondaggio che vi proponiamo, decreterete il vincitore che sarà proclamato ad inizio del 2019.

    Si potranno votare il miglior atleta, la migliore atleta, la miglior squadra, il miglior sportivo italiano e la migliore sportiva italiana.

    Andiamo quindi ora a presentare i candidati a “Il Pallonaro Award” 2018.

    Miglior Sportivo 2018

    Lewis Hamilton (Gbr), automobilismo: il pilota della Mercedes ha bissato il successo dello scorso anno e dopo una lotta contro Sebastian Vettel, ha messo in bacheca il suo 5° mondiale di Formula Uno.

    Antoine Griezmann (Fra), calcio: vittoria dell’Europa League con l’Atletico Madrid con doppietta in finale, campione del Mondo con la Francia segnando 4 gol di cui uno in finale, conquista della Supercoppa Europea con l’Atletico, un gran 2018 per il Petit Diable.

    Yuzuru Hanyu (Jpn), pattinaggio di figura: oltre ai vari record nei punteggi, nel 2018 l’asso giapponese ha conquistato l’oro olimpico bissando quello di Sochi 2014, doppietta che nel pattinaggio di figura non si verificava dal 1952.

    Marc Marquez (Esp), motociclismo: nel 2018 il fenomeno spagnolo ha nuovamente dominato conquistando il 3° mondiale consecutivo in MotoGp, il 5° nella classe regina, il 7° in totale.

    Marchel Hirscher (Aut), sci alpino: nel 2018 ha conquistato la 7° coppa del mondo di sci alpino consecutiva, un record che sarà difficile da battere, ma non solo, ai giochi olimpici di Pyeongchang ha conquistato quel titolo che gli mancava, vincendo addirittura 2 medaglie d’oro.

    Novak Djokovic (Ser), Tennis: dopo un 2017 dove era stato limitato dagli infortuni, il campione serbo nel 2018 ha visto la propria rinascita con, tra l’altro, 2 successi nei tornei del Grande Slam: Wimbledon e Us Open.

     

    Miglior Sportiva 2018

    Michaela Shiffrin (Usa), sci alpino: la 23enne americana non smette mai di stupire, nel 2018 ha portato a casa la 2° coppa del mondo consecutiva, un oro olimpico e con il SuperG vinto a Lake Louise è diventata l’unica ad ottenere un successo in sei specialità diverse.

    Ester Ledecka (Cze), sci alpino/snowboard: alle olimpiadi invernali di Pyeongchang ha compiuto un’impresa storica nello sport, vincere l’oro in due discipline diverse: SuperG nello sci alpino e gigante parallelo nello Snowoard.

    Naomi Osaka (Jpn), tennis: nel 2018 ha conquistato il suo primo torneo del Grande Slam e lo ha fatto agli US Open battendo in finale Serena Williams.

    Tijana Bošković (Srb), pallavolo: se nel 2018 la Serbia ha conquistato l’oro ai mondiali di pallavolo, tanto merito va alla 21enne opposto che è stata anche eletta miglior giocatrice del torneo.

    Simone Biles (Usa), ginnastica artistica: l’asso americano della ginnastica, dopo gli ori olimpici a Rio 2016, nel 2018 ha conquistato 4 medaglie d’oro ai mondiali di Doha.

    Ada Hegerberg (Nor), calcio: l’attaccante norvegese nel 2018 ha conquistato, con il suo Lione, la 3° Champions consecutiva ed è stata la prima storica vincitrice del Pallone d’Oro in versione femminile.

     

    Miglior Squadra 2018 

    Nazionale Francia (Fra), calcio: dopo il successo casalingo del 1998, la Francia, guidata da Deschamps, vince il suo secondo mondiale di calcio battendo la Croazia nella finale di Russia 2018.

    Real Madrid (Esp), calcio: se già 2 Champions League di fila sembravano un’impresa, nel 2018 le merengues di Zidane hanno saputo far meglio mettendo in bacheca la terza Champions consecutiva.

    Mercedes (Ger), automobilismo: 5° mondiale piloti e costruttori consecutivi, nell’era della Power Unit è sempre stato il team tedesco a trionfare.

    Lione femminile (Fra), calcio: stesso discorso fatto per il Real Madrid, anche le ragazze della squadra francese sono entrate nella storia della Champions League con il 3° successo di fila, il 5° nelle ultime otto edizioni.

    Team Sky (Gbr), ciclismo: due grandi giri su tre conquistati (Giro con Froome e Tour con Thomas) oltre ad altri successi in gare a tappe, hanno reso il team britannico protagonista del 2018 ciclistico.

    Nazionale Irlanda (Eir), rugby: nel sei nazioni 2018 l’Irlanda è riuscita a conquistare il Grande Slam ovvero vincere tutte e 5 le gare del torneo.

     

    Miglior Sportivo Italiano 2018

    Francesco Bagnaia, motociclismo: 8 vittorie, 11 podi, un 2018 da sogno per “Pecco” che ha vinto il mondiale di Moto2 ed ha fatto il salto in MotoGp.

    Filippo Tortu, atletica leggera: che fosse un talento lo si sapeva ma nel 2018 il velocista azzurro è riuscito nell’impresa di battere il record di Pietro Mennea nei 100m ed esser il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi (9”99).

    Federico Pellegrino, sci nordico: il 2018 lo ha visto conquistare l’argento olimpico e la coppa del mondo di specialità nello sprint.

    Alessio Foconi, scherma: grande 2018 per lo schermidore azzurro che ai mondiali di Wuxi ha vinto l’oro nel fioretto individuale e nel fioretto a squadre.

    Simone Giannelli, pallavolo: prestazioni da veterano per il 22enne palleggiatore che nel 2018 ha disputato un gran mondiale con la maglia dell’Italia e ha vinto il mondiale per club con la sua Trentino, risultando miglior palleggiatore del torneo.

    Francesco Molinari, golf: nel 2018 è entrato nella storia del golf italiano come primo vincitore di un torneo Major, il prestigioso British Open. Ha anche recitato ruolo da protagonista nella squadra dell’Europa che ha vinto la Ryder Cup.

     

    Miglior Sportiva Italiana 2018

    Sofia Goggia, sci alpino: nel 2018 la sciatrice bergamasca ha vinto l’oro olimpico in discesa (prima volta per una azzurra) e la coppa del mondo di specialità, sempre in discesa libera.

    Arianna Fontana, short track: il tris di medaglie, un oro, un argento ed un bronzo, di Pyeongchang l’hanno fatta entrare nella storia dello sport italiano, facendole raggiungere quota 8 medaglie alle Olimpiadi invernali.

    Paola Egonu, pallavolo: con le sue schiacciate potenti e i suoi servizi micidiali, ha tenuto vivo il sogno iridato delle azzurre sino alla finale persa poi con la Serbia. Ha vinto il premio come miglior marcatore e come miglior opposto del mondiale 2018

    Simona Quadarella, nuoto: se nel 2017 si era rivelata nel mondo dello sport con il bronzo mondiale nei 1500 stile libero, nel 2018 è riuscita a vincere tre medaglie d’oro agli europei nei 400sl, 800sl e 1500 sl.

    Letizia Paternoster, ciclismo: la 19enne pistard azzurra nel 2018 ha saputo portarsi a casa due bronzi ai mondiali, un argento ed un bronzo agli europei ed un oro agli europei U23 .

    Tatiana Guderzo, ciclismo: l’esperta campionessa azzurra nel 2018 ha tenuto alto l’onore del ciclismo italiano conquistando il bronzo nella prova in linea ai mondiali di Innsbruck. Medaglia di bronzo mondiale anche in pista nell’inseguimento a squadre.

  • Russia 2018: la Francia è Campione del Mondo

    Russia 2018: la Francia è Campione del Mondo

    Non sarà stata bellissima da vedere, non avrà offerto un calcio champagne in questa finale, in queste partite però il risultato viene al di sopra di tutto, questo serviva e questo hanno ottenuto i ragazzi di Deschamps: la FRANCIA è Campione del Mondo.

    Un risultato, 4-2 alla fine, probabilmente troppo largo e troppo penalizzante per una Croazia che, specialmente nel primo tempo, ha fatto la partita ma è stata punita da un pizzico di sfortuna (autogol di Mandzukic) e da 5 minuti di blackout nella ripresa, nei quali la Francia ha trovato due gol, che hanno totalmente indirizzato la gara, con i tanto attesi Pogba e Mbappé.

    Un successo comunque meritato visto il cammino fatto dai francesi a Russia 2018: 6 vittorie ed un solo pareggio, ininfluente nella terza gara del girone, 14 gol fatti e solo 6 subiti, in svantaggio solo 9 minuti in tutto il torneo.

     

    Veniamo al racconto dell’ultimo atto, la Finale del Mondiale di Russia 2018, Francia-Croazia.

    La partenza è tesa, ovviamente equilibrata ma con una Croazia decisamente aggressiva, la Francia invece mantiene un atteggiamento molto attendista. Al 18° però, alla prima vera occasione la Francia passa in vantaggio, punizione velenosa di Griezmann, tocco involontario e sfortunato di Mandzukic e palla in rete. La Croazia reagisce e comincia a spingere, al 28° punizione dolce verso l’esterno, arriva una sponda per Mandzukic, il 17 a sua volta fa sponda, la palla arriva a Vida che l’appoggia a Perisic, quest’ultimo lascia partire una conclusione imprendibile per Lloris. Al 34° Matuidi svetta su corner, la palla sbatte sul braccio di Perisic e finisce sul fondo, Pitana lascia correre poi però viene richiamato al VAR e decide di assegnare il calcio di rigore. La squadra di Dalic però non molla e si ripropone all’attacco alla ricerca del pari. Pareggio che però non arriva, si va al riposo sul 2-1 per la Francia.

    Si riparte senza cambi nelle due squadre. Passano solo 2 minuti e Rebic, con un gran tiro da dentro l’area, costringe Lloris al salvataggio in corner. E’ una Croazia vogliosa, aggressiva, lucida, di fronte la Francia non sembra aver modificato il proprio atteggiamento. I Bleus però hanno Mbappè che al 52° si accende, supera Vida, che però lo ostacola, poi conclude con Subasic bravo a chiudere lo specchio. Al 59° Pogba inventa per Mbappé, il numero 10 va via in profondità mette la palla in mezzo con Griezmann che appoggia a Pogba, il centrocampista lascia partire il destro violento che viene ribattuto, il pallone però torna sul suo sinistro e stavolta non lascia scampo a Subasic. La Croazia accusa il colpo e al 65° Hernandez va via sulla sinistra, serve Mbappè al centro, l’attaccante controlla, prende la mira e col rasoterra batte Subasic. La Francia si rilassa e al 68° Lloris anziché rilanciare si distrae e si fa beffare da Mandzukic. I croati ritrovano un po’ di coraggio e si lanciano alla ricerca del gol che potrebbe render infuocato il finale. Il gol però non arriva, la squadra di Deschamps regge senza problemi e alla fine può esultare: la FRANCIA è Campione del Mondo.

     

    FRANCIA – CROAZIA 4-2 (18° aut. Mandzukic (C), 28° Perisic (C), 38° rig. Griezmann (F), 59° Pogba (F), 65° Mbappé (F), 68° Mandzukic (C))

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante (54° N’Zonzi), Pogba; Mbappé, Griezmann, Matuidi (73° Tolisso); Giroud (81° Fekir).

    Allenatore: Deschamps.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (81° Pjaca); Rakitic, Brozovic; Rebic (71° Kramaric), Modric, Perisic; Mandzukic.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Kante (F), Hernandez (F), Vrsaljko (C).

     

    LA ROSA DELLA FRANCIA CAMPIONE DEL MONDO 2018

    Portieri: Lloris, Mandanda, Areola

    Difensori: Pavard, Kimpembe, Varane, Umtiti, Rami, Sidibé, Hernandez, Mendy

    Centrocampisti: Pogba, Lemar, Tolisso, Kantè, Matuidi, N’Zonzi,

    Attaccanti: Griezmann, Giroud, Mbappé, Dembelé, Fekir, Thauvin.

     

     

  • Russia 2018: la testa di Umtiti porta la Francia in finale

    Russia 2018: la testa di Umtiti porta la Francia in finale

    Si attendevano le giocate di Griezmann, le accelerazioni di Mbappè, la potenza di Pogba ed invece a portare la Francia in finale di Russia 2018 è servito il colpo di testa vincente del difensore Samuel Umtiti. 

    Una rete che ha spezzato l’equilibrio ad inizio ripresa e che ha sostanzialmente indirizzato il match verso gli uomini di Deschamps che, in seguito, hanno avuto altre occasioni per raddoppiare. Da segnalare un’altra grande prestazione di Kante. 

    Al Belgio non è bastato il solito grandissimo Eden Hazard. Il numero 10 ha provato a trascinare i Diavoli Rossi al vantaggio prima, al pareggio poi, non è però bastato il suo talento, il sogno dei ragazzi di Martinez si è infranto proprio ad un passo dalla tanto sognata finale di Mosca.

     

    Veniamo al racconto della prima semifinale di Russia 2018, Francia-Belgio.

    La partenza vede il solito show di Mbappé a tutta velocità con la difesa del Belgio a difendersi con un po’ di difficoltà. Passato il momento difficile i Diavoli Rossi crescono e vanno vicini al gol con un diagonale insidioso di Hazard al 16°. Il Belgio insiste e al 22° serve una gran parata di Lloris sulla girata da centro area di Alderweireld. Al 31° si rivede la Francia con un tentativo di torsione di testa di Giroud, palla fuori. Al 40° Mbappé serve Pavard che prova la conclusione, bravissimo Courtois con il piede a metter in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e al 51° la Francia passa in vantaggio con il colpo di testa di Umtiti, sul primo palo, sul corner di Griezmann. La Francia cresce, in particolare si scatena Mbappé che con un colpo di tacco geniale mette in porta Giroud, il centravanti però si fa respingere il tiro. Martinez si gioca la carta Mertens, al 64° Fellaini ci prova di testa ma non inquadra il bersaglio. I Bleus cercano di gestire e sfruttano le accelerazioni del solito Mbappè. Al 81° ci prova Witsel da fuori, Lloris respinge con i due pugni. Al 92° Pogba innesca Griezmann, il tiro del numero 7 però è troppo debole, blocca Courtois. Il portiere belga si ripete toccando in corner un diagonale di Tolisso, su altro assist di Pogba. Finisce così, la Francia vola in finale di Russia 2018, per il Belgio il sogno s’infrange in semifinale.

     

    FRANCIA – BELGIO 1-0 (51° Umtiti)

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé, Griezmann, Matuidi (86° Tolisso); Giroud (84° N’Zonzi).

    Allenatore: Deschamps.

    Belgio (3-5-2): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Chadli (91° Batshuayi), Dembele (60° Mertens), Witsel, Fellaini (80° Carrasco), De Bruyne; Lukaku, E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Hazard (B), Alderweireld (B), Kante (F), Mbappè (F), Vertonghen (B).

  • Russia 2018: la Francia piega l’Uruguay, impresa Belgio

    Russia 2018: la Francia piega l’Uruguay, impresa Belgio

    Il Mondiale di Russia 2018 si trasforma in un mini campionato europeo, Francia e Belgio hanno eliminato le ultime due squadre sudamericane rimaste in corsa, Uruguay e Brasile. 

    La Francia ha sfruttato il fatto di affrontare un Uruguay impoverito dall’assenza di Cavani, ha trovato il vantaggio sul pezzo forte dei propri avversari, ovvero il calcio da fermo, poi grazie ad una papera di Muslera ha chiuso il match.

    I transalpini però non possono dormire sogni tranquilli perché in semifinale si troveranno contro un Belgio capace di eliminare il quotato Brasile. 

    Un autogol di Fernandinho ha aperto la strada ai diavoli rossi che poi si sono cimentati nella loro specialità, la ripartenza devastante, in una di queste è arrivato il 2-0 firmato De Bruyne. L’ingresso nella ripresa di Firmino, Douglas Costa e Renato Augusto ha dato un grande sprint ai verdeoro che hanno riaperto la partita, proprio con Renato Augusto, ed hanno più volte sfiorato il gol del 2-2 che però non è arrivato.

     

    Veniamo al racconto del primo quarto di finale odierno a Russia 2018, Uruguay-Francia.

    Partenza migliore dell’Uruguay che con una buona discesa di Laxalt cerca di rendersi pericoloso. La Francia prova ad affidarsi alle ripartenze veloci di Mbappé. La squadra di Tabarez con Godin costruisce un potenziale pericolo su azione da corner. Al 15° Mbappé si trova sulla testa un buon pallone ma colpisce controtempo e manda fuori. La partita è bloccata, nessuna delle due squadre vuole correre rischi. Al 40° Griezmann pennella un gran calcio di punizione per Varane che di testa tocca quanto basta per superare Muslera. L’Uruguay risponde con il colpo di testa di Caceres, su calcio di punizione, con la strepitosa parata di Lloris. Il primo tempo si chiude con i Blues avanti 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza cambi. Ci si aspetta un Uruguay all’assalto ed invece è la Francia a far gioco. La Celeste comincia a crescere dopo il 55° e crea qualche difficoltà alla retroguardia di Deschamps. Al 61° arriva il raddoppio francese, Pogba ruba palla, Griezmann si propone, riceve e va al tiro da fuori, non sembra impossibile ma arriva la papera di Muslera con il pallone che tocca i guantoni del portiere e beffardo s’infila. Al 73° gran giro palla francese con Tolisso che arriva al tiro dal limite ma mette alto. Gli uomini di Tabarez non riescono a creare niente mentre la Francia tiene in pugno il controllo del gioco. Finisce così, l’Uruguay saluta Russia 2018, la Francia invece vola in semifinale.

     

    URUGUAY – FRANCIA 0-2 (40° Varane, 61° Griezmann)

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Laxalt; Nandez (73° Urretavizcaya), Vecino, Torreira, Bentancur (59° Rodriguez); Suarez, Stuani (59° Gomez).

    Allenatore: Tabarez.

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé (87° Dembele), Griezmann (92° Fekir), Tolisso (79° N’Zonzi); Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Hernandez (F), Bentancur (U), Rodriguez (U), Mbappé (F).

     

    Passiamo adesso all’altro quarto di finale di oggi ai Mondiali di Russia 2018, Brasile-Belgio.

    Si parte ed il Brasile costruisce una grande chance al 7° con Thiago Silva che s’inserisce su azione di corner, e colpisce il palo. Passano due minuti e su altro calcio d’angolo è Paulinho che non ha il riflesso giusto per colpire a botta sicura. Alla prima occasione però il Belgio passa, calcio d’angolo buttato in mezzo al 13°, tocco involontario di Fernandinho e palla nella propria porta. Il Brasile si lancia in attacco provando a chiudere i Diavoli Rossi nella propria metà campo. Il Belgio attende e riparte, al 31° Lukaku porta avanti la palla poi la serve a De Bruyne che dal limite lascia partire il tiro vincente. Gabriel Jesus avrebbe la chance per accorciare le distanze ma il suo colpo di testa da centro area, finisce fuori. Passano 2 minuti e Courtois in volo respinge in corner il tiro di Coutinho. Il primo tempo si chiude col Belgio avanti 2-0.

    Si riparte con Firmino al posto di Willian nel Brasile. La partenza è tutto un assedio brasiliano con al 54° la difesa belga e Courtois bravi a salvarsi. Al 61° gran contropiede del Belgio con la conclusione di Hazard fuori di nulla. I verdeoro ci provano con il tiro di Douglas Costa da fuori, Courtois salva. Al 76° si riapre la partita grazie al colpo di testa di Renato Augusto, su gran cross di Coutinho. Al 80° Renato Augusto va vicino alla doppietta, il suo tiro esce di niente con Courtois battuto. Il Brasile cresce e al 83° un gran assist di Neymar permette a Coutinho di andare al tiro, palla fuori di molto. Al 93° miracolo di Courtois che toglie da sotto la traversa un gran tiro di Neymar. Finisce così, il Brasile esce dal mondiale, il Belgio sogna e vola in semifinale contro la Francia. 

     

    BRASILE – BELGIO 1-2 (13° aut. Fernandinho (Br), 31° De Bruyne (Be), 76° Renato Augusto (Br))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Paulinho (72° Renato Augusto), Fernandinho; Willian (46° Firmino), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (58° Douglas Costa).

    Allenatore: Tite.

    Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Fellaini, Witsel, Chadli (83° Vermaelen); De Bruyne, Lukaku (87° Tielemans), E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Alderweireld (Be), Meunier (Be), Fernandinho (Br), Fagner (Br).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018: Mbappé e Cavani mandano a casa Messi e CR7

    Russia 2018: Mbappé e Cavani mandano a casa Messi e CR7

    Una prima giornata di ottavi nel mondiale di Russia 2018 davvero emozionante e con l’incredibile contemporanea doppia eliminazione dei due fenomeni Messi e Cristiano Ronaldo. 

    La Francia trascinata da uno straordinario Kylian Mbappé, che si è procurato il rigore del 1-0 ed ha messo a segno la doppietta che ha definitivamente indirizzato il match, ha eliminato con un pirotecnico 4-3 l’Argentina di Leo Messi, non certo brillantissimo, e del tecnico Sampaoli.

    Nella partita da segnalare anche due gol davvero di pregevole fattura, il momentaneo 1-1 di Di Maria ed il 2-2 siglato dal francese Pavard. 

    Salutato Messi, in serata ci si attendeva l’exploit di Cristiano Ronaldo ed invece anche il portoghese ha dovuto dire addio al sogno di conquistare il titolo mondiale.

    Tanto merito del successo dell’Uruguay e del conseguente k.o. del Portogallo, vanno al Matador Edinson Cavani che ha aperto le marcature su pregevole assist di Suarez ed ha riportato avanti i suoi, dopo il gol del 1-1 di Pepe, con un gran tiro a giro prima di lasciare il campo per infortunio.

     

    Veniamo al racconto del primo ottavo di finale di Russia 2018, Francia-Argentina.

    Partenza ottima per uno straordinario Mbappé che al minuto 8 con un’incursione centrale si conquista un bel calcio di punizione, batte Griezmann, Armani battuto, palla sulla traversa. Mbappè è in gran giornata ed al 12°con una ripartenza micidiale supera tutti gli argentini tranne Rojo che però lo stende in area, è rigore, stavolta Griezmann è più preciso e realizza il gol del vantaggio. Il numero 10 francese è incontenibile ed al 19° sfrutta un gran lancio di Pogba e si lancia verso la porta, Tagliafico deve fermarlo con il fallo appena fuori area, giallo e punizione, Pogba calcia alto. L’Argentina non riesce a costruire praticamente niente, la Francia dimostra di far paura con le ripartenze. Serve una gran giocata all’albiceleste per trovare il gol e infatti al 41° Di Maria riceve palla e da lontanissimo lascia partire un siluro imparabile per Lloris. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con un cambio nell’Argentina con Fazio che rileva Rojo. Al 48° l’Argentina trova un rocambolesco vantaggio, dopo un calcio di punizione la palla arriva a Messi che cerca il tiro sul secondo palo, sulla traiettoria c’è Mercado che la tocca quanto basta per spiazzare Lloris. La Francia prova a reagire ma l’Argentina con tanta grinta respinge. Al 55° Fazio ed Armani non si intendono e rischiano la frittata, Griezmann riesce a toccar palla ma mette sul fondo. Al 57° Hernandez dal fondo mette il cross in mezzo, la palla arriva a Pavard che colpisce al volo e prende l’angolo alto per il pareggio Blues. Al 63° ancora Hernandez, questa volta il cross è basso, prima conclude Matuidi, palla respinta poi arriva Mbappé che controlla e piazza la palla alle spalle di Armani. L’Argentina sembra accusare l’uno-due francese, Sampaoli prova a dare la scossa inserendo Aguero per Perez. Al 68° palla per Matuidi che vede libero Giroud, il centravanti innesca Mbappé che davanti ad Armani realizza la doppietta. L’Argentina è in tilt, al 70° Giroud ben servito da Pogba, spreca colpendo l’esterno della rete. Non c’è reazione, ci prova Messi con un’azione solitaria ma il suo destro è debole, blocca con facilità Lloris. Al 92° Messi piazza il cross perfetto per Aguero che incorna alle spalle di Lloris. Il gol da una piccola speranza ai sudamericani che però non riescono nell’impresa, vince la Francia, l’avventura di Messi e l’Argentina a Russia 2018 si chiude agli ottavi.

     

    FRANCIA – ARGENTINA 4-3 (13° rig. Griezmann (F), 41° Di Maria (A), 48° Mercado (A), 57° Pavard (F), 63°, 68° Mbappé (F), 92° Aguero (A))

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé (88° Thauvin), Griezmann (83° Fekir), Matuidi (75° Tolisso); Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Argentina (4-3-3): Armani; Mercado, Rojo (46° Fazio), Otamendi, Tagliafico; Perez (66° Aguero), Mascherano, Banega; Pavon (75° Meza), Messi, Di Maria.

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Rojo (A), Tagliafico (A), Mascherano (A), Banega (A), Matuidi (F), Paavrd (F), Otamendi (A), Giroud (F).

     

    Passiamo ora alla seconda sfida odierna degli ottavi di Russia 2018, Uruguay-Portogallo.

    La prima conclusione della gara arriva al 5° ed ha la firma di Cristiano Ronaldo, Muslera blocca. Passano due minuti, Cavani effettua un cambio di gioco perfetto per Suarez, il pistolero controlla, punta l’avversario poi lascia partire un cross perfetto per lo stesso Cavani che di testa batte Rui Patricio. La reazione dei lusitani è piuttosto caotica, Muslera non corre pericoli. Al 22° Suarez si procura e calcia una punizione che passa in mezzo alla barriera ma non riesce a sorprendere Rui Patricio. La Celeste contiene i tentativi portoghesi e nel recupero rischia pure il raddoppio con Cavani che controlla bene ma non riesce a trovare la porta. Il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 interpreti in campo. La partita prova a farla il Portogallo con un Uruguay attento che aspetta pazientemente. Al 55° su azione da corner Pepe, con un perfetto stacco, anticipa la disattenta difesa Celeste e con un gran colpo di testa pareggia. Il gol cambia l’inerzia della gara con il Portogallo più deciso ed un Uruguay più in sofferenza. I campioni però sanno fare la differenza e al 62° Cavani, su ottimo assist di Bentancur, lascia partire un tiro a giro che vale il 2-1. Al 70° Muslera in uscita perde il pallone, Bernardo Silva prova a coordinarsi ma mette alto. Al 73° l’Uruguay perde Cavani per infortunio. Il Portogallo spinge, la difesa di Tabarez fatica ma tiene. Il finale è un assedio portoghese ma l’Uruguay tiene ed ottiene i quarti di finale di Russia 2018, dopo Messi anche CR7 lascia i mondiali.

     

    URUGUAY – PORTOGALLO 2-1 (7°, 62° Cavani (U), 55° Pepe (P))

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Laxalt; Nandez (80° sanchez), Vecino, Torreira, Bentancur (63° Rodriguez); Suarez, Cavani (73° Stuani).

    Allenatore: Tabarez.

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Fonte, Guerreiro; Bernardo Silva, Carvalho, Adrien Silva (65° Quaresma), Joao Mario (85° M.Fernandes); Ronaldo, Guedes (73° André Silva).

    Allenatore: Fernando Santos.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Cristiano Ronaldo (P)

  • Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Russia 2018, Rojo salva l’Argentina nel finale

    Dalla delusione tremenda di un eliminazione alla gioia di una qualificazione quasi insperata agli ottavi di Russia 2018, tutto questo grazie al gol di Marcos Rojo al minuto 86° di Nigeria-Argentina.

    Nella serata in cui Messi è tornato al gol, è servito il colpo del difensore che ha riportato in vantaggio la squadra di Sampaoli con una conclusione al volo da centro area, riportando avanti i suoi dopo il momentaneo pareggio siglato da Moses dal dischetto.

    In caso di contemporaneo successo dell’Islanda la vittoria Argentina non sarebbe servita a molto. La squadra nordica però non è riuscita a trovare il vantaggio nel primo tempo ed anzi ad inizio ripresa è andata sotto per la rete di Badelj, nel finale il rigore segnato da Sigurdsson aveva riaperto una piccola porta verso gli ottavi, Perisic al 90° però l’ha richiusa siglando il gol del definitivo 2-1 per la Croazia.

    Nessuna sorpresa nelle gare del pomeriggio, Danimarca e Francia hanno messo in scena un noioso 0-0, il primo del torneo, che le ha qualificate entrambe agli ottavi di finale. Nell’altra gara, un coriaceo Perù ha cancellato ogni speranza di qualificazione dell’Australia battendo 2-0 i Socceroos.

    Francia-Argentina e Croazia-Danimarca saranno quindi gli scontri agli ottavi di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo C di Russia 2018, partendo da Australia-Perù.

    La partita inizia con ritmi blandi con gli australiani a cercare di tenere il pallino del gioco ma al 18° è il Perù a passare in vantaggio con un gran conclusione al volo di Carrillo su assist di Guerrero. Al 27° grande giocata per Rogic che arriva al tiro ma trova pronto Gallese alla risposta. L’Australia continua a spingere ma la difesa sudamericana riesce a cavarsela.

    Ci si attende un’Australia all’attacco ed invece al 49° arriva il raddoppio del Perù con la girata vincente a centro area del capitano Guerrero. Van Marwijk inserisce l’eterno Cahill ed il giovanissimo Arzani ma il Perù si chiude bene. Non accade molto altro, il Perù controlla agevolmente e porta a casa il primo successo del proprio torneo, con qualche rimpianto per le prime due gare. Delusione per l’Australia che oltre ad aver perso la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018, chiude ultima nel Gruppo C.

     

    AUSTRALIA – PERU’ 0-2 (18° Carrillo, 49° Guerrero)

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Mooy, Jedinak; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (58° Arzani); Juric (53° Cahill).

    Allenatore: van Marwijk.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Santamaria, Trauco; Tapia (63° Hurtado), Yotun (46° Aquino); Carrillo (79° Cartagena), Cueva, Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Jedinak (A), Yotun (P), Arzani (A), Rogic (A), Hurtado (P), Milligan (A).

     

    Veniamo ora all’altra gara del Gruppo C ovvero Danimarca-Francia. 

    La partita deve farla la Danimarca ed infatti nei primi 10 minuti si vede un Braithwaite imperversare in mezzo alla difesa transalpina. La notizia del vantaggio del Perù rende, se possibile, i ritmi ancora più bassi. Il comando del gioco lo prende la Francia ma sempre senza creare occasioni. Si va al riposo sullo 0-0.

    Al rientro in campo arriva la notizia del raddoppio peruviano che rasserena totalmente la Danimarca. Se nel primo tempo qualche potenziale occasione si era vista, nella ripresa si assiste veramente a poco almeno sino al 70° quando Fekir, appena entrato, lascia partire un tiro che finisce di poco fuori. L’unico a provarci è sempre Fekir che al 82° costringe Schmeichel alla parata. Finisce così, arriva il primo 0-0 del torneo che permette alla Francia di vincere il Gruppo C e di qualificarsi agli ottavi insieme alla Danimarca.

     

    DANIMARCA – FRANCIA 0-0

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney (92° Lerager), M.Jorgensen, Eriksen; Sisto (59° Fischer), Cornelius (75° Dolberg), Braithwaite.

    Allenatore: Hareide.

    Francia (4-2-3-1): Mandanda; Sidibé, Varane, Kimpembe, Hernandez (50° Mendy); Kanté, Nzonzi; Dembelé (78° Mbappé), Griezmann (69° Fekir), Lemar; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: M.Jorgensen (D).

     

    Passiamo adesso al Gruppo D, partendo dalla delicatissima sfida tra Nigeria ed Argentina.

    La tensione non aiuta l’Argentina all’inizio tant’è che si fa preferire la Nigeria. Al 14° palla geniale di Banega per Messi che controlla di coscia e poi lascia partire il destro vincente che non lascia scampo a Uzoho. Il gol scioglie gli argentini che approfittano di una non reazione della Nigeria e vanno vicini al raddoppio con l’inserimento di Higuain, bravo Uzoho in uscita bassa. Al 34° gran punizione di Messi ma il portiere nigeriano la sfiora quanto basta per metterla sul palo. La Nigeria prova a creare qualcosa ma la difesa argentina tiene. Si va al riposo sul 1-0 per Messi e compagni.

    Si riparte con un’emozione, al 50° Mascherano trattiene Balogun, per Cakir è rigore, dopo molte proteste argentine Moses si presenta dal dischetto e realizza il pareggio. Il gol dà convinzione alla Nigeria e crea confusione nell’Argentina. L’albiceleste prova il forcing ma le super aquile in contropiede sanno far paura. Al 76° spavento per l’Argentina, Musa crossa verso Ighalo, Rojo tocca con il braccio, Ighalo va comunque al tiro ma calcia fuori Cakir però ha dei dubbi e va a verificare al VAR, alla fine decide di non assegnare il rigore. Al 80° grande occasione per Higuain ma il Pipita calcia alto da buona posizione. Al 84° gran punizione di Etebo ma la palla finisce sull’esterno della rete. Al 86° Rojo si fa trovare pronto con il perfetto inserimento e colpisce al volo per il nuovo vantaggio argentino. La sofferenza dura sino al 95° ma l’Argentina resiste e può festeggiare il passaggio agli ottavi di Russia 2018.

     

     

    NIGERIA – ARGENTINA 1-2 (14° Messi (A), 51° rig.Moses (N), 86° Rojo (A))

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Balogun, Ekong, Omeruo (90° Iwobi); Moses, Etebo, Obi Mikel, Ndidi, Idowu; Musa (92° Simy), Iehanacho (46° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Argentina (4-4-2): Armani; Mercado, Otamendi, Rojo, Tagliafico (80° Aguero); Perez (61° Pavon), Mascherano, Banega, Di Maria (72° Meza); Messi, Higuain.

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Balogun (N), Mascherano (A), Banega (A), Obi Mikel (N), Messi (A).

     

    Concludiamo con l’altra sfida del Gruppo D di Russia 2018, Islanda-Croazia.

    La partenza della gara è su ritmi soft, non si segnalano grandi occasioni. I minuti scorrono ed arriva la notizia del gol di Messi, l’Islanda si trova fuori dal mondiale e quindi comincia a fare la gara. Le occasioni vere e proprie arrivano nel finale, al 40° una gran conclusione di Finnbogason lambisce il palo e finisce sul fondo. Nel primo minuto di recupero Bjarnason è lesto a lanciarsi sulla corta respinta di pugno del portiere Kalinic ma la sua conclusione viene respinta, con i piedi, proprio dal portiere croato. Passa un minuto e Kalinic è nuovamente protagonista, questa volta su conclusione di Gunnarson, palla deviata in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e nel momento in cui arriva la notizia del pareggio della Nigeria, arriva il vantaggio della Croazia con Badelj che in mezzo al’area colpisce al volo la palla che rimbalza sul terreno e s’insacca. La reazione islandese è immediata e prima Ingason vede il suo colpo di testa salvato da Kalinic in corner e subito dopo ancora Ingason ma stavolta è la traversa a dirgli no. Al 73° Bjarnason spreca su una disattenzione della Croazia. Al 76° però l’Islanda trova il pareggio, fallo di mano di Lovren, Lahoz non ha dubbi è rigore, G.Sigurdsson trasforma. Al 90° Perisic si presenta in area e con la conclusione batte il portiere islandese per il gol che chiude la gara.

     

    ISLANDA – CROAZIA 1-2 (53° Badelj (C), 76° rig. G.Sigurdsson (I), 90° Perisic (C))

    Islanda (4-2-3-1): Halldorsson; Saevarsson, Ingason, R.Sigurdsson (70° Sigurdarson), Magnusson; Gunnarsson, Halfredsson; Gudmundsson, G.Sigurdsson, Bjarnason (94° Traustason); Finnbogason (85° A.Gudmundsson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Croazia (4-2-3-1): L.Kalinic; Jedvaj, Corluka, Caleta-Car, Pivaric; Modric (65° Bradaric), Badelj; Pjaca (70° Lovren), Kovacic (81° Rakitic), Perisic; Kramaric.

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Pjaca (C), Halfredsson (I), Finnbogason (I), Jedvaj (C), Saevarsson (I).

  • Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Russia 2018, disastro Argentina, trionfo Croazia

    Una serata dagli stati d’animo totalmente opposti, quella appena conclusasi ai Mondiali di Russia 2018, gioia per la Croazia che vola in paradiso, disperazione per l’Argentina che sprofonda all’inferno.

    Ci si aspettava la rinascita di Messi, dopo l’errore dal dischetto con l’Islanda ed invece anche contro la Croazia la pulce è stata una vera e propria delusione.

    Il via al disastro l’ha dato Caballero che, ad inizio ripresa, ha completamente sbagliato un tentativo di rinvio ed ha servito un cioccolatino a Rebic che al volo ha spinto la palla in rete.

    Di lì in poi non c’è praticamente stata reazione, la Croazia ha sfruttato due contropiedi ed ha chiuso con un 3-0 pesantissimo. Croazia agli ottavi, Argentina a forte rischio eliminazione.

    Nelle altre gare di giornata alla Francia, buona nel primo tempo, bruttina nel secondo, basta il gol di Mbappé per battere il Perù e volare agli ottavi.

    Australia e Danimarca si dividono la posta e rimangono in corsa per il secondo posto del girone, il Perù invece saluta i mondiali.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di oggi a Russia 2018.

    La partenza è davvero divertente e dopo due colpi di testa su calcio piazzato, uno per parte, finiti alti, la Danimarca passa al 6° minuto, palla in profondità per Jorgensen che tocca per l’accorrente Eriksen, il numero 10 calcia al volo e batte Ryan. L’Australia non ha una grande reazione e Sisto al 22° ha una buona occasione, blocca Ryan. Al 36° su azione di corner Leckie colpisce di testa, la palla sbatte sul braccio di Poulsen, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, riviste le immagini il direttore di gara assegna il rigore. Dal dischetto Jedinak trasforma. Al 41° gran riflesso di Ryan che salva sul tentativo di autogol di Sainsbury. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e la prima occasione ce l’ha al 51° Pione Sisto ma il suo tiro finisce fuori. La gara si mantiene sul filo dell’equilibrio, entrambe le squadre sembrano poter trovare il vantaggio ma sono solo occasioni potenziali, di concreto si vede poco. Al 72° non male il tiro di Rogic ma Schmeichel blocca. Risponde Sisto, tiro a giro che finisce sul fondo. L’Australia ci prova con un paio di occasioni nel finale ma Schmeichel è sempre attento. Finisce così, un 1-1 che sorride più alla Danimarca che mantiene sempre più viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    DANIMARCA – AUSTRALIA 1-1 (6° Eriksen (D), 38° rig. Jedinak (A))

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger Larsen; Delaney, Schone, Eriksen; Poulsen (59° Braithwaite), Jorgensen (68° Cornelius), Sisto.

    Allenatore: Hareide.

    Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (82° Irvine), Kruse (68° Arzani); Nabbout (75° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Poulsen (D), Sisto (D).

     

    Veniamo adesso al secondo incontro della seconda giornata del gruppo C di Russia 2018.

    Parte meglio il Perù che si crea una buona occasione al 6° con un gran tiro da lontano di Cueva che prova a sorprendere Lloris, palla fuori sopra la traversa. La risposta francese è sui piedi di Griezmann che si libera bene ma calcia male. La Francia cresce e crea occasioni con Pogba da lontano e con Varane di testa su azione da corner, il pallone esce sempre di poco. Dopo una bella parata di Gallese su Griezmann, si rivede al 31° il Perù con Guerrero che va al tiro da dentro l’area, si salva Lloris. Al 34° la Francia passa in vantaggio, palla filtrante di Pogba per Giroud, l’attaccante calcia ma un difensore sporca la conclusione, la palla scavalca Gallese, da due passi arriva Mbappé che deposita in gol. Il primo tempo si chiude con la Francia avanti 1-0.

    Si riparte con un doppio cambio nel Perù che va vicino al gol al 50° con un missile di Aquino, dalla distanza, che colpisce l’esterno dell’incrocio dei pali. E’ una Francia un po’ troppo rilassata mentre il Perù ci prova con più decisione. Al 68° buona occasione per Advincula ma il suo tiro esce non di molto. Dembelé entrato da poco prova a chiudere la partita al 81° ma il suo sinistro sfila sul fondo. Il Perù cala d’intensità, la Francia controlla agevolmente e porta a casa un importante successo che vale gli ottavi di Russia 2018. Eliminazione per i sudamericani.

     

    FRANCIA – PERU’ 1-0 (34° Mbappé)

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba (89° N’Zonzi), Kantè; Mbappè (75° Dembelè), Griezmann (80° Fekir), Matuidi; Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Rodriguez (46° Santamaria), Trauco; Aquino, Yotun (46° Farfan); Carrillo, Cueva (82° Ruidiaz), Flores; Guerrero.

    Allenatore: Gareca.

    Arbitro: Hassan.

    Ammoniti: Matuidi (F), Guerrero (P), Aquino (P), Pogba (F).

     

    Arriviamo adesso all’ultima gara di giornata, la prima sfida della seconda giornata del Girone D di Russia 2018.

    La partenza è favorevole alla Croazia che, sfruttando un’Argentina non proprio concentrata e non nelle giuste posizioni, va al tiro con Perisic, Caballero si allunga e devia. Pian piano la squadra si Sampaoli cresce e si costruisce una buona occasione con Meza al 13°, palla respinta. Al 22° un cross sbagliato di Acuna mette i brividi ai tifosi croati, la palla infatti bacia la parte alta della traversa ed esce. Alla mezz’ora clamoroso pasticcio della difesa croata, la palla giunge a Perez che calcia a porta vuota, mette però clamorosamente sul fondo. La risposta croata arriva al 35° sulla testa di Mandzukic, il 17 croato effettua un inserimento perfetto ma colpisce male e spreca tutto. Nel finale grossa chance per Rebic che viene lanciato verso l’area argentina ma sbaglia il controllo e poi il seguente tiro finisce abbondantemente sul fondo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo e dopo una chance per Aguero, blocca Subasic, la Croazia sfrutta un incredibile errore di Caballero in disimpegno e con la conclusione al volo di Rebic passa in vantaggio. Per diversi minuti l’Argentina pare totalmente in tilt e priva di idee. Al 63° Higuain dal fondo mette un bel pallone dietro per Meza, arriva anche Messi ma Rakitic salva tutto. Passano 3 minuti e Vrsaljko serve a Mandzukic il pallone del 2-0 ma Tagliafico alla disperata ostacola il croato che non trova la porta. Sampaoli si gioca anche la carta Dybala ma è la Croazia ad avere più occasioni ed al 80° al termine di una ripartenza Modric punta Otamendi poi lascia partire un tiro da fuori che gonfia la rete alle spalle di Caballero. Al 86° Rakitic pennella una punizione che si schianta sulla traversa. Al 91° contropiede perfetto orchestrato da Rakitic che va al tiro, salva Caballero ma Kovacic è lesto a recuperare e a servire ancora Rakitic che facilmente cala il tris. Finisce così, è paradiso Croazia, inferno Argentina.

     

    ARGENTINA – CROAZIA 0-3 (53° Rebic, 80° Modric, 91° Rakitic)

    Argentina (3-4-3): Caballero; Mercado, Otamendi, Tagliafico; Salvio (56° Pavon), Mascherano, Perez (68° Dybala), Acuna; Messi, Aguero (54° Higuain), Meza.

    Allenatore: Sampaoli.

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Brozovic; Rebic (57° Kramaric), Modric, Perisic (82° Kovacic); Mandzukic (93° Corluka).

    Allenatore: Dalic.

    Arbitro: Irmatov.

    Ammoniti: Rebic (C), Mercado (A), Mandzukic (C), Vrsaljko (C), Otamendi (C), Acuna (C), Brozovic (C).

     

     

  • Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Russia 2018, Messi stecca, l’Islanda ferma l’Argentina

    Ieri era stata la notte di Cristiano Ronaldo, oggi al Mondiale di Russia 2018 doveva essere la giornata di Leo Messi ma l’argentino non è riuscito ad emulare il rivale portoghese.

    Nella gara dell’Argentina contro l’Islanda, la Pulce non è riuscito a trovare il gol ed ha pure fallito il calcio di rigore, parato da Halldorsson, che avrebbe dato il 2-1 ai suoi. Grande impresa dell’Islanda che è riuscita a fermare sul pareggio per 1-1 l’albiceleste portando a casa un prezioso punto.

    Prima dell’Argentina era scesa in campo la Francia che ha avuto l’onore di vedersi assegnato il primo rigore con il VAR ma ha fatto molta fatica per sconfiggere 2-1 l’Australia.

    Nelle altre gare della giornata uno sfortunato ed impreciso Perù è stato sconfitto per 1-0 da una Danimarca cinica in attacco e molto concentrata in difesa.

    In serata è stato il turno della Croazia che con un Mandzukic gran protagonista, autogol causato e rigore procurato, ha sconfitto per 2-0 la Nigeria.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa terza giornata dei mondiali di Russia 2018.

    Ci si aspetta una Francia d’assalto ed invece, dopo una buona occasione di Mbappe nei primissimi minuti, i Blues non riescono a rendersi praticamente mai insidiosi nella prima frazione. I francesi giocano ad un ritmo basso contro una Australia che si chiude ed al 18° avrebbe la grossa chance, Tolisso tenta di anticipare Sainsbury e devia nella propria porta, Lloris con un super intervento salva i suoi. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa è decisamente frizzante, al 57° Griezmann cade in area, l’arbitro fa proseguire ma viene richiamato dal VAR, il direttore di gara decide di andare a verificare al monitor ed assegna il primo storico rigore VAR. Dal dischetto Griezmann trasforma. I francesi avrebbero subito la palla del 2-0 ma la sprecano e al 62° Umtiti commette un ingenuo fallo di mano in area, è rigore per l’Australia, Jedinak spiazza Lloris e pareggia i conti. La partita sembra scivolare sul 1-1 ma al 81° Pogba e Giroud scambiano in velocità, il centrocampista arriva al tiro, Behich devia la conclusione che sbatte sulla traversa e rimbalza in rete con la Goal Line Technology che conferma. Finisce così, la Francia con sofferenza porta a casa i primi 3 punti a Russia 2018. 

     

    FRANCIA – AUSTRALIA 2-1 (58° rig. Griezmann (F), 62° rig. Jedinak (A), 81° Pogba (F))

    Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Tolisso (78° Matuidi), Kante, Pogba; Dembelé (70° Fekir), Mbappe, Griezmann (70° Giroud).

    Allenatore: Deschamps.

    AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (72° Irvine), Kruse (84° Arzani); Nabbout (64° Juric).

    Allenatore: van Marwijk.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Leckie (A), Risdon (A), Tolisso (F), Behich (A).

     

    Passiamo ora alla partita d’esordio dell’Argentina a Russia 2018.

    La partenza vede l’Argentina provarci su un paio di punizioni calciate in mezzo da Messi e l’Islanda rispondere con una buona palla calciata però a lato da posizione favorevole da Bjarnason. Al 19° l’Albiceleste la sblocca con Aguero che sfrutta una conclusione di Rojo e da dentro l’area trafigge il portiere Halldorson. La risposta islandese è immediata, la difesa di Sampaoli pasticcia e Finnbogason è lesto a lanciarsi sul pallone vagante in area e a calciarlo in rete per il pareggio. L’Argentina cerca di spingere per ritrovare il vantaggio, l’Islanda si chiude e nel finale ha pure la possibilità di trovare il 2-1 ma Caballero è bravo a respingere il diagonale di Gylfi Sigurdsson. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa è equilibrata con l’Argentina che con il passare dei minuti prende campo, al 63° Meza viene messo giù in area, Marciniak concede rigore, dal dischetto va Messi ma Halldorsson respinge. L’Albiceleste ci prova con un tiro di Messi, fuori di poco, ed un cross di Pavon, ben respinto da Halldorsson. Sampaoli inserisce anche Higuain a 5 minuti dalla fine ma l’Islanda tiene e porta a casa un pareggio pesante ed importante contro una deludente Argentina.

     

    ARGENTINA – ISLANDA 1-1 (19° Aguero (A), 23° Finnbogason (I))

    Argentina (4-2-3-1): Caballero; Tagliafico, Otamendi, Mascherano, Rojo; Salvio, Biglia (54° Banega); Di Maria (75° Pavon), Meza (84° Higuain), Messi; Aguero.

    Allenatore: Sampaoli.

    Islanda (4-5-1): Halldorsson; Saevarsson, R.Sigurdsson, Arnason, Magnusson; Gudmundsson (65° Gislason), G.Sigurdsson, Gunnarsson (76° Skulason), Hallfredsson, Bjarnason; Finnbogason (88° Sigurdarson).

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Marciniak.

     

    Passiamo ora alla seconda gara del girone C di Russia 2018.

    Le due squadre sentono la pressione del match e partono piano poi al 13° una conclusione di Carrillo costringe Schmeichel alla grande parata. Al 29° ancora pericoloso il Perù ma Kjaer è bravo a deviare il tentativo di Farfan. Al 44° diventa protagonista il VAR che segnala al direttore di gara di verificare il contatto in area Poulsen-Cueva. Viste le immagini l’arbitro assegna il rigore, dal dischetto va lo stesso Cueva che calcia altissimo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa si apre senza cambi e senza emozioni, almeno sino al 57° quando il Perù non riesce a sfruttare una buona giocata di Cuevas, con Flores che conclude a lato da buona posizione. Al 59° però è la Danimarca che passa: ripartenza di Eriksen, il Perù è posizionato male, Poulsen si presenta davanti a Gallese e lo batte sul primo palo. La risposta sudamericana è immediata e serve un super Schmeichel per salvare sul tiro di Flores. Il Perù va vicino più volte al pari ma in ogni occasione per un po’ di imprecisione la palla non entra in porta. Al 79° gran colpo di tacco di Guerrero, palla fuori di niente. Al 84° ancora Schmeichel con un super riflesso è pronto a dire no a Farfan. Sull’altro fronte Gallese nega ad Eriksen il gol del 2-0. Finisce così, la Danimarca batte il Perù 1-0.

     

    PERU’ – DANIMARCA 0-1 (59° Poulsen)

    Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Rodriguez, Ramos, Trauco; Tapia (87° Aquino), Yotun; Carrillo, Cueva, Flores (62° Guerrero); Farfan (85° Ruidiaz).

    Allenatore: Gareca.

    Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen (81° M. Jorgensen), Stryger Larsen; Kvist (35° Schone), Eriksen, Delaney; Poulsen, N.Jorgensen, Sisto (67° Braithwaite).

    Allenatore: Hareide.

    Arbitro: Gassama.

    Ammoniti: Tapia (P), Delaney (D), Poulsen (D).

     

    Arriviamo adesso all’ultima sfida di questa intensa terza giornata di Russia 2018.

    Non molte emozioni nella prima parte di gara, le squadre non creano molto se non un bel tiro di Perisic, su sponda di Mandzukic, alto non di molto. Al 32° la Croazia passa in vantaggio, su azione di corner Mandzukic colpisce di testa, la palla sbatte su Etebo e finisce in gol. Non si assiste ad una reazione nigeriana, anzi è Kramaric a sfiorare il 2-0. Si va al riposo con i croati avanti 1-0.

    La ripresa vede una Nigeria più propositiva ma senza grosse occasioni nel primo quarto d’ora. Al 70° Ekong, su un calcio d’angolo, trattiene Mandzukic in area, l’arbitro non ha dubbi, è rigore che Modric trasforma. La Nigeria tenta una d’orgoglio che però non crea grossi grattacapi alla difesa croata. Finisce 2-0, la Croazia vola in testa al gruppo D di Russia 2018.  

     

    CROAZIA – NIGERIA 2-0 (32° aut. Etebo, 71° rig. Modric)

    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic (78° Kovacic), Kramaric (60° Brozovic), Perisic; Mandzukic (86° Pjaca).

    Allenatore: Dalic.

    Nigeria (4-2-3-1): Uzoho; Shehu, Balogun, Ekong, Idowu; Ndidi, Etebo; Moses, Obi Mikel (88° Simy), Iwobi (62° Musa); Ighalo (73° Iheanacho).

    Allenatore: Rohr.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Rakitic (C), Ekong (N), Brozovic (C).

  • Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Con Star Sixes il calcio a sei indoor ha riportato diverse leggende del calcio su un campo di calcio, seppur in formato ridotto, fondendo così nostalgia e spettacolo.

    120 stelle per 12 Nazioni

    Dal 13 al 16 Luglio. alla O2 Arena di Londra, in Star Sixes si sono visti nuovamente giocare a livello agonistico calciatori del calibro di Alessandro Del Piero, Roberto Carlos, Rivaldo, Fabrizio Ravanelli, Steven Gerrard, Dida, Juninho, Chris Sorensen Sebastien Frey, Youri Djorkaeff, Vincent Candela, Fernando Couto, Nuno Gomes, Carles Puyol.

    Questi ed altri campioni, tutte vecchie glorie, si sono sfidati giocando in 12 nazioni, oltre alla nostra Italia sponsorizzata dal brand di gaming online StarCasinò, hanno partecipato  Spagna, Brasile, Germania, Francia, Inghilterra, Portogallo, Nigeria, Scozia, Messico, Cina, Danimarca.

    Il Cammino dell’Italia

    Il torneo ha messo in mostra contenuti di valore, unendo atletismo, sfida e spettacolo. La formazione Italiana, accompagnata ufficialmente da StarCasinò, motivo per cui il torneo in Italia ha assunto la denominazione ufficiale di Star Sixes ¦ StarCasinò, capitanata da Alex Del Piero ha purtroppo dovuto cedere il passo, nei quarti di finale, alla Francia che si è successivamente laureata campione del torneo. Le speranze di una vittoria finale non erano poche, infatti dopo un ottimo girone eliminatorio, dove la nostra compagine ha subito solo la sconfitto all’esordio contro il Brasile, a cui sono poi seguite due nette vittorie contro la Nigeria prima e la Cina dopo. Purtroppo l’incontro con la risvegliata Francia che si era qualificata dopo un girone eliminatorio non esaltante e soltanto di diritto per la differenza reti, ha spento ogni speranza.

    L’orgoglio Francese

    Si sa che i Francesi non demordono facilmente, così nella fase ad eliminazione diretta è venuto fuori l’orgoglio che li ha portati a battere prima appunto l’Italia, subito dopo la Spagna, che tra l’altro fino a quel momento era favorita insieme al Brasile in quanto uniche imbattute, per poi ritrovarsi in finale e giocare per la seconda volta contro la Danimarca, che appunto aveva eliminato i verdeoro, compagna del girone eliminatorio con cui aveva pareggiato, e batterla in finale per 2 a 1.

    Il torneo ha avuto una ampia copertura televisiva, trasmesso in italia dal canale FOX SPORT sul satellite di Sky, ma gli highlights del match e i contenuti più esclusivi, con la collaborazione del team di Serie A operazione Nostalgia, sono disponibili sul sito Star Sixes e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di StarCasinò.

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