In casa Roma è iniziato l’ennesimo ritiro tribolato e senza facce nuove se si esclude la scommessa Guberti prelevato a parametro zero dal Bari. Spalletti lavora sull’entusiasmo e sulla voglia di riscatto dei tanti bravi giocatori che vestono la maglia giallorossa e spera di poter contare in maniera continuativa sul capitano Francesco Totti e non a singhiozzo come nella passata stagione. Per far partire il progetto di completamento dell’organico però sembra come ogni anno che sia necessario il sacrificio di un pezzo pregiato in modo da rallentare l’agonia di un club che ormai da troppo tempo si trascina verso il baratro. Se si riuscirà a respingere l’attacco a suon di milioni da parte del presidente madrileno Perez per Daniele De Rossi sembra che il sacrificato possa esser il montenegrino Mirko Vucinic che vanta tanti estimatori in Premier League disposti a pagare i 20/22 milioni di euro al presidente Sensi che li userebbe per far decollare il mercato. Sul forte attaccante, esploso defitivamente nelle ultime stagioni in giallorosso in un primo momento sembrava esserci il Manchester di Alex Ferguson ma con l’acquisto di Obertan e Valencia si è coperto in quel ruolo e adesso si è fatto forte l’interesse del Tottenham e del Liverpool di Benitez.
Gli Spurs stanno cercando di costruire una squadra per diventare finalmente competitivi nella Premier League (cercano anche Muntari dell’Inter) per innagurare al meglio la prossima apertura del nuovo stadio di proprietà e Vucinic sarebbe una buona cartina di tornasole. In casa Roma il mercato è bloccato si vocifera di un possibile arrivo di Iezzo o Robinho in porta e dell’esterno Jonas Gutierrez del Newcastle.
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Roma: l’ennesimo sacrificio. Vucinic destinato alla partenza
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Totti e la Roma insieme fino al 2014
Il capitano della Roma Francesco Totti dal ritiro di Riscone di Brunico dichiara che firmerà con la società giallorossa il prolungamento del contratto fino al 2014 al rientro del ritiro: “Il mio contratto? Prima di partire in ritiro ho parlato con Rosella Sensi. Abbiamo parlato e ci siamo detti che appena rientro dal ritiro firmerò il contratto. Il mio commercialista si incontrerà con la dirigenza. Prima dell’Europa league firmo – e aggiunge – Rimarrò per altri cinque anni alla Roma, fino al 2014“.
Totti inoltre è convinto che i giallorossi torneranno grandi e cercheranno di inserirsi per la lotta scudetto: “Non voglio dire che lottiamo per lo scudetto, ma la Roma è una pretendente. E’ ovvio che più campioni ci sono e meglio è per me. Il mister vorrebbe una punta di peso, sinceramente non so chi possano comprare ma se Spalletti ha fatto questa richiesta sarà accontentato“. -
Roma: Vincenzo Montella dà l’addio al calcio
Il volo dell’aereoplanino sui i prati verdi dei campi da gioco si conclude, Montella ha deciso di non seguire in ritiro a Brunico i giallorossi e di appender le scarpe al chiodo, un altro protagonista della Roma dello scudetto abbandona la squadra che adesso conta solo il capitano Francesco Totti. Montella comunque non lascerà Trigoria, la società infatti ha intenzione di affidargli una sqaudra delle giovanili. Montella lascia il calcio dopo aver giocato 382 partite con squadre di club e segnato 191 reti, l’aeroplanino vanta anche 20 presenze in nazionale con tre reti. I tifosi giallorossi lo adorano per l’attaccamento alla maglia e anche per lo storico poker agli odiati cugini laziali nella stagione 2001-2002.
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Spettacolo Juve, Iaquinta manda la Roma al tappetto
Strepitoso gol di Nedved che chiude la gara sul 4-1 finale
Nell’anticipo serale della 29 giornata di Serie A, una Juventus spietata demolisce una Roma incapace di reagire ai gol bianconeri. All’”Olimpico” di Roma, presenti oltre 57000 spettatori, il sipario cala sul 4-1 in favore degli uomini di Ranieri con doppietta di Iaquinta, Mellberg e Nedved, per i giallorossi in rete Loria.
con doppio Iaquinta, Mellberg e Nedved. Per la Roma in rete Loria.
Partita attesissima sia da una parte che dall’altra,sentimenti contrapposti, filosofie di gioco a confronto, e’ stata “la sfida” degli anni ’80. In palio, oltre al blasone, ci sono però 3 punti pesantissimi, per non abbandonare il sogno scudetto, per la Juventus, per non ammainare i sogni di Champions League, per la Roma.
Entrambe le squadre hanno l’infermeria piena: De Rossi, Totti, Aquliani, Perrotta, Taddei, Juan, Pizarro, Cassetti, Cicinho e poi Amauri, Camoranesi, Zanetti, Trezeguet, Nedved, Sissoko, Legrottaglie, De Ceglie e Marchisio. Allora è la buona occasione per dare fiducia a quella linea verde invocata da molti per rilanciare il calcio italiano. Filipe fa il suo esordio dal primo minuto tra i giallorossi, Giovinco spedisce invece in panchina Nedved. Slitta la grande sfida tra i 2 capitani.
Iaquinta è in condizioni di forma strepitose e Ranieri gli dà fiducia affiancandolo in avanti a Del Piero mentre Spalletti manda in campo Baptista e Menez a supporto dell’unica punta Vucinic.
La Juve cerca sin da subito di fare la partita, la Roma rintuzza bene le iniziative bianconere e riparte pericolosamente in contropiede con verticalizzazioni improvvise: al 18’ Riise, su dormita di Grygera, si avventa su un pallone vagante rimasto in gioco sulla sinistra e crossa al centro per Tonetto che calcia a botta sicura ma Chiellini s’immola e salva la propria porta.
Del Piero e Giovinco vogliono dare la scossa alla partita e al 33′ Iaquinta , servito magnificamente dalla “Formica Atomica” realizza la rete del vantaggio con un bellissimo destro all’angolino, nulla può Doni. La Roma reagisce al 36’ con un diagonale basso di Menez da posizione defilata dentro l’area, che attraversa tutto lo specchio della porta bianconera senza incontrare deviazioni vincenti. Poi tocca a Vucinic spaventare Buffon con una gran girata rasoterra dal limite al 39’, respinta da Grygera. Allenta la pressione e respira la Juve con una conclusione a giro di Giovinco dal limite, da posizione angolata, che sorvola la traversa di Doni al 41’.
Ripresa che promette battaglia e infatti la Roma tira fuori gli artigli e perviene al pareggio: su un corner da sinistra tagliato di Menez e un velo di Tonetto, Loria trova la zampata vincente girando di controbalzo a rete da dentro l’area piccola che batte Buffon. Ma i giallorossi non hanno fatto i conti con lo scatenato Vincenzo Iaquinta che mantiene vivi i sogni di rimonta scudetto e riporta avanti i suoi al 55’: su un cross proveniente da destra Riise allunga la traiettoria del pallone, che spiove a campanile a centro area; l’attaccante bianconero si avventa sulla palla, anticipando Mexes e colpisce di testa da posizione ravvicinata: Doni è battuto per la seconda volta. Al 58’, dopo una rapida combinazione in duetto con Del Piero al limite dell’area, Giovinco ha sul destro il pallone del 3-1 ma, liberissimo, calcia centralmente senza troppa convinzione.
Al 61′ un errore che poteva costare caro alla Juventus: Iaquinta serve Del Piero che a porta sguarnita calcia a botta sicura ma è provvidenziale l’intervento di Riise che manda la sfera in calcio d’angolo.
Al 66’ la Juve fa il terzo gol con Mellberg che stacca imperiosamente di testa e manda la palla sul secondo palo su un corner dalla destra del capitano bianconero. Lo svedese si ripete all’Olimpico, dopo il gol segnato qualche mese fa contro la Lazio sempre di testa, sempre dallo stesso tiro dalla bandierina e sempre nella stessa porta. Poker bianconero al 75′ con un gol da cineteca di Nedved, entrato pochi minuti prima al posto di Tiago: il ceco calcia splendidamente al volo di sinistro dal limite dell’area giallorossa, trovando un fendente angolatissimo e imparabile per Doni che esalta le sue qualità balistiche.
Ranieri si gode la splendida vittoria, Spalletti si rammarica per la brutta sconfitta patita in casa.
La Juve resta in scia dell’Inter riportandosi a -4, anche se l’Inter domenica pomeriggio si troverà di fronte la Reggina, fanalino di coda, avendo quindi la possibilità di riportare a 7 le lunghezze di vantaggio sui bianconeri.Guarda gli highlights della gara:
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Il tabellino
ROMA(4-2-3-1): Doni, Panucci , Loria (18’st Montella), Mexes , Riise, Felipe, Brighi, Tonetto, Baptista, Menez (36’st D’Alessandro), Vucinic (46’st Stojan). A disposizione: Artur, Brosco, Malomo, Crescenzi. All. Spalletti
JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro, Salihamidzic, Poulsen, Tiago (24’st Nedved), Giovinco (27’st Marchionni), Iaquinta, Del Piero. A disposizione: Chimenti, Zebina, Knezevic, Castiglia, Trezeguet. All. Ranieri
ARBITRO: Rocchi di Firenze (Ayroldi, Romagnoli)
MARCATORI: 33′ Iaquinta, 47′ Loria, 55′ Iaquinta, 66′ Mellberg, 75′ Nedved
NOTE: Serata serena e abbastanza fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 57000 circa di cui 4000 juventini. Ammoniti: Loria, Tiago, Mexes, Riise, Molinaro, Menez. Corner: 8-6. Recupero: 2′ pt, 2’st. -
Giovinco mette in crisi Ranieri. Spalletti si affida alla Primavera
Per far giocare la formica Ranieri potrebbe affidarsi al 4-3-3.
Il big match della 29° giornata è il match degli assenti. La Juve deve rinunciare a Legrottaglie, Marchisio, Camoranesi, Sissoko ed Amauri, la Roma ancora senza il suo capitano dovrà fare a meno anche di Cicinho, Cassetti, Juan, Taddei, Aquilani, Perrotta, e degli squalificati De Rossi, Diamoutene, Motta e Pizzarro. Spalletti in conferenza stampa si è comunque dimostrato fiducioso e consapevole che nelle difficoltà la sua Roma è capace di dare qualcosa in piu. Il centrocampo giallorosso è praticamente da reinventare, Brighi è l’unico di ruolo disponibile, Tonetto verrà ancora riproposto come interno sinistro per il ruolo di centrale il peso cadrà sul giovane primavera Filipe Gomes Riberio. Il giovane brasiliano hamesso in mostra un ottima personalità nei 25 minuti concessi da Spalletti contri il SIena e domani sarà alla prova del nove ma nell’ambiente giallorosso tutti hanno fiducia in lui. In difesa verrà rispolverato Loria al fianco di Mexes con Panucci sull’out destro, attacco con Vucinic, il polemico Baptista e il giovane Menez. La Juve recupera Trezeguet dall’infortunio diplomatico, ma il francese dovrebbe partire dalla panchina, e Nedved. Le ultime grandi prestazioni di Giovinco però mettono un pò in crisi Ranieri che per dar ancora fiducia alla formica atomica potrebbe modificare il suo caro e fidato 4-4-2, per dar spazio alla genialità di Giovinco alle spalle di Del Piero e Iaquinta. Visto l’importanza della partita non è escluso che il tecnico si giochi da subito il tidente sacrificando uno tra Tiago e Poulsen a centrocampo.
- Roma-Juventus sabato ore 20.30
Roma (4-3-2-1): Doni; Panucci, Loria, Mexes, Riise; Filipe, Brighi, Tonetto; Baptista, Menez; Vucinic. A disposizione: Artur, Brosco, Malomo, Crescenzi, Stojan, D’Alessandro, Montella. All. Spalletti Juventus (4-4-2): Buffon, Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Poulsen, Nedved; Giovinco, Iaquinta, Del Piero. A disposizione: Chimenti, Zebina, Knezevic, Ariaudo, Tiago Marchionni, Trezeguet. All. Ranieri.
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Del Piero vs Totti: chi vincerà?
[kaltura-widget wid=”05g8s6ac1k” width=”410″ height=”364″ addpermission=”2″ editpermission=”2″ /]I due capitani a confronto in una sfida che però potrebbe saltare
Sabato sera nel secondo anticipo della 29esima giornata andrà in scena la sfida tra due dei giocatori più rappresentativi del calcio italiano: stiamo parlando di Alessandro Del Piero e Francesco Totti che accenderanno gli animi dei tifosi bianconeri e giallorossi. Due capitani, due squadre e due obiettivi diversi: “Pinturicchio” cercherà per l’ennesima volta di dare l’assalto all’Inter capolista, “Er Pupone” proverà a caricarsi sulle spalle la squadra per portarla a quel quarto posto tanto desiderato da Spalletti e soci che vuol dire preliminari di Champions League.
Ma il ginocchio destro di Totti continua a scricchiolare mettendo in dubbio la sua presenza nella super-sfida con il suo collega bianconero.
Del Piero e Totti hanno fatto la storia nei loro rispettivi club: tra campionato e coppe il primo ha collezionato 592 presenze con la maglia della “Vecchia Signora” realizzando 257 reti una più spettacolare dell’altra, il secondo conta 530 gettoni con la maglia della “Magica” segnando 213 gol di rara bellezza.
Negli scontri diretti tra Juve e Roma Del Piero ha violato la porta dei giallorossi per ben 11 volte mentre Totti ha punito i bianconeri per 6 volte (tra cui 4 a Buffon).
Statistiche a parte sono due campioni di notevole spessore: Alex è un fantasista dotato di classe eccelsa che gli permette di stoppare il pallone con estrema precisione e fornire assist per i suoi compagni di reparto. Ha grande abilità nell’uno due e nel dribbling ed è lo specialista numero uno nelle punizioni, riuscendo sempre a trovare l’incrocio dei pali scavalcando la barriera, oltre ad essere un ottimo rigorista.
Nei suoi primi anni alla Juventus la stampa sportiva e il pubblico diedero il nome ad un suo particolare tipo di gol, un tiro a rientrare a parabola dal vertice sinistro dell’area di rigore verso l’incrocio dei pali più lontano, realizzato molte volte in sequenza in diverse partite: “il gol alla Del Piero”.
Francesco è un trequartista ma da alcuni anni viene impiegato come prima punta fungendo da assist-man e da creatore di gioco. Dotato di grande tecnica, possiede una notevole visione di gioco, una precisione chirurgica nei passaggi e un tiro potentissimo sia di destro che di sinistro. Il rigore tirato centralmente e a parabola venne chiamato “er cucchiaio” in suo onore.
Insieme a Paolo Maldini, vengono considerati le ultime bandiere del nostro calcio, avendo indossato per 17 anni la maglia della Roma Totti e per 16 anni la maglia della Juve Del Piero.
Totti dovrà stringere i denti per essere della partita; tutti sperano in un suo recupero, tifosi giallorossi e non, perchè chi ama il calcio non può non tifare per questi grandi campioni.
E sabato sera,forse, potremmo rispondere alla domanda che ci assilla da tanto tempo: Totti o Del Piero? A voi due l’ardua sentenza… -
Dopo Mexes anche Totti verso il forfait
A poche ore dal fischio d’inizio di Roma-Arsenal giungono ancora notizie non confortevoli per la squadra giallorossa. Capitan Totti sembra sia improbabile scenda in campo, anche se il numero 10 proverà a farcela fino all’ultimo.
A passare sulla linea dei trequartisti quindi sarà Taddei, con inserimento in mezzo di uno tra Pizarro e Aquilani. Il prescelto andrebbe a collocarsi sulla linea Brighi e Tonetto. Spalletti quindi ritorna al 4-3-2-1 che a questo punto dovrebbe prevedere Vucinic con Baptista e Taddei alle sue spalle. -
Roma:Totti stringe i denti.Mexes è out!!!
Aquilani proverà fino alla fine.Altrimenti Tonetto con Brighi e Taddei…
Roma sfortunatissima, tanti troppi infortunati ma bisogna crederci. Spalletti dovrà inventarsi una Roma credibile in poche ore, Totti acciaccato ma ci sarà, con il capitano in avanti Vicinic e Baptista. A centrocampo i maggiori problemi per i giallorossi, con De Rossi squalificato, Perrotta indisponibile e Pizarro al massimo recuperabile per la panchina, proverà a stringere i denti Aquilani non del tutto recuperato dall’ennesimo infortunio. Brighi e Taddei saranno i sicuri titolari, in difesa è out anche Mexes notizia dell’ultimo minuto, al fianco dello scricchiolante Juan giocherà Diamoutene (Panucci-Spalletti far pace prima no eh?), sulle fascie il sempre positivo Motta e Riise. Wenger non recupera i suoi pezzi pregiati, Fabregas e Adebayor non saranno della partita, ma i giovani inglesi stanno sicuramente meglio dei giallorossi, disponendo di piu alternative.La parole di Wenger trasmettono fiducia”Vogliamo andare a Roma e fare noi la partita. Per noi sara’ importante pensare a segnare e attaccare perche’ anche loro sono molto bravi a farlo”.
FORMAZIONI:
ROMA(4-3-2-1):Roma: Doni; Motta, Diamoutene, Juan, Riise; Brighi , Aquilani; Taddei, Vucinic , Baptista; Totti.
ARSENAL(4-4-2): Almunia; Sagna, Gallas, Tourè, Clichy; Nasri, Denilson, Ebouè, Diaby, Van Persie; Bendtner.
ARBITRO:Manuel Mejuto González (ESP) STADIO:OLIMPICO ore 20:45 -
La Roma fallisce l’aggancio al quarto posto
Questa volte le proteste sono friulane.Un rigore netto non fischiato per mani di Mexes
La Roma nervosissima rischia di capitolare sotto i colpi dell’Udinese e deve ancora una volta ringraziare Vucinic che appena entrato trova il gol del pareggio e limita cosi i “danni” in chiave Champions League. Il primo tempo della partita è abbastanza deludente, dopo pochi minuti un occasione per Taddei, che non riesce a inquadrare lo specchio in spaccata dopo una dormita della difesa bianconera, poi poco o nulla. La manovra e’ lenta e prevedibile, l’Udinese chiude bene e riparte altrettanto prontamente. Anche dalle parti di Doni non ci sono grossi pericoli, solo qualche tiro senza molte pretese di Floro Flores. Ma sul finale del tempo c’era un occasionissima per l’Udinese, Inler anticipa Mexes, ma il francese allunga il braccio e ferma l’azione dei friuliani, rigore evindentissimo che solo Tagliavento non vede.
Nel secondo tempo Spalletti(oggi in tribuna per squalifica) con Montella per vivacizzare l’attacco giallorosso,l’aereoplanino entra al posto di uno sfortunato Pizarro che esce dal campo sconsolato consapevole che l’infortunio gli farà saltare la Champions.Montella si mette subito in evidenza, ma ad andare in vantaggio è l’Udinese su calcio d’angolo al 54′, Felipe sfrutta una dormita colossale della difesa romanista e insacca di testa.I giallorossi gettano nella mischia Vucinic al posto di uno spento Menez,il montenegrino in pochi minuti ristabilisce la parità. Adesso i giallorossi sembrano aver il controllo della partita, ma De Rossi scioccamente si fa espellere per proteste, la partita cosi scivola con occasione da un lato e dall’altro, le piu clamorosi vengono fallite da Felipe sull’ennesiomo calcio d’angolo e da Montella che tira debolmente a tu per tu con Handanovic. Brutta tegola per la Roma in vista dell’Arsenal perde anche Pizarro oltre allo squalificato De Rossi e con Aquilani ancora sulla via del recupero. Mentre in vista del prossimo turno di campionatò non avrà De Rossi, Pizarro e Mexes che diffidato si è fatto ammonire incosciamente.IL TABELLINO:ROMA-UDINESE 1-1
MARCATORI: 54′ Felipe (U), 60′ Vucinic (R) ROMA (5-2-3-1): Doni 5; Motta 6, Mexes 5,5, Panucci 6, Riise 5,5; De Rossi 5, Pizarro 6 (42′ Montella 6,5); Taddei 5, Brighi 5,5, Menez 5 (57′ Vucinic 7); Baptista 5 (73′ Cicinho sv). In panchina: Arthur, Tonetto, Juan, Cicinho, Diamoutene. All.: Spalletti 5,5
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Zapata 4,5, Coda 6, Felipe 6,5, Pasquale 6; Inler 6, D’Agostino 5, Asamoah 6; Pepe 6, Floro Flores 5,5 (40′ Quagliarella sv), Di Natale 6 (70′ Sanchez 5,5). In panchina: Belardi, Obodo, Sala, Zimling, Vujadinovic. All.: Marino 5,5ARBITRO: Tagliavento 5
AMMONITI: Di Natale (U), Mexes (R), Panucci (R), Pepe (U), Vucinic (R), D’Agostino (U), Sanchez (U)
ESPULSO: 67′ De Rossi (R)