Tag: francesco ruopolo

  • Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Il Pescara riparte da Padova. Incognita Immobile per Zeman

    Dopo il nefasto ultimo turno di campionato, con la morte del centrocampista del Livorno Piermario Morosini, è tempo di ritornare in campo per le squadre di Serie B. E a farlo sarà proprio la squadra che il 25enne giocatore bergamasco stava affrontando quando ha perso la vita, il Pescara, ospite di un Padova che necessità di punti in chiave play off. La squadra di Zeman però, dopo un periodo molto buio, proverà a risalire la china per non compromettere quanto di buono fatto sin qui e continuare a credere ancora nella promozione diretta in Serie A.

    Dal Canto avrà qualche problema di troppo: Legati sarà assente per squalifica mentre Cutolo, Milanetto, Hallenius e Jelenic saranno assenti causa infortunio. In porta andrà Perin. Davanti a lui difesa a quattro con Trevisan e Schiavi, quest’ultimo favorito su Portin, al centro della difesa, mentre Donati e Renzetti agiranno sugli esterni. Il trio davanti alla difesa sarà formato da Bovo, Italiano ed uno tra Marcolini e Jidayi, con l’italiano favorito. Bentivoglio poi giocherà in appoggio alle due punti che dovrebbero essere Ruopolo e Cacia, anche se Succi è in agguato.

    Ciro Immobile | © Claudio Villa/Getty Images

    Zeman dovrà invece rinunciare a Zanon causa un’infiammazione al ginocchio. Sempre in dubbio invece Immobile che in settimana ha rimediato una distorsione alla caviglia. Davanti ad Anania dunque difesa formata da Romagnoli e Capuano centrali, con Balzano spostato a destra e Bocchetti a sinistra. In mezzo al campo confermato il trio Nielsen, Verratti e Cascione mentre in avanti Sansovini e Insigne sono sicuri del posto mentre l’impiego di Immobile si deciderà all’ultimo anche se è probabile che il tecnico boemo si affidi a Caprari.

    Padova Pescara, le probabili formazioni:
    Padova (4-3-1-2): Perin; Donati, Schiavi, Trevisan, Renzetti; Bovo, Italiano, Marcolini; Bentivoglio; Ruopolo, Cacia. In panchina: Pelizzoli, Portin, Franco, Jidayi, Cuffa, Lazarevic, Succi. Allenatore: Dal Canto
    Pescara (4-3-3): Anania; Balzano, Romagnoli, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari, Sansovini, Insigne. In panchina: Ragni, Brosco, Kone, Togni, Gessa, Immobile, Maniero. Allenatore: Zeman.

  • Padova Varese 1-1. Ruopolo non basta ai biancoscudati

    Padova Varese 1-1. Ruopolo non basta ai biancoscudati

    Con un gol di De Luca allo scadere il Varese strappa un punto preziosissimo in casa del Padova rimanendo così ad una sola lunghezza in classifica dai bianco scudati. Un’altra beffa per la squadra di Dal Canto, che proprio un paio di giorni fa si è vista togliere dal giudice sportivo i tre punti conquistati con il Torino e che all’Euganeo ha visto evaporarne altri due proprio sul gong. Serve a poco dunque il gol messo a segno da Ruopolo che per lunghi tratti aveva permesso ai veneti di comandare l’incontro. Dal Canto schiera i suoi con un 4-3-1-2. Davanti a Perin retroguardia formata da Donati e Renzetti esterni, Legati e Trevisan centrali. A centrocampo ecco io trio formato da Bovi, Italiano e Cuffa con Bentivoglio ad agire dietro le due punte Cacia e Ruopolo. Solo panchina, almeno inizialmente, per Cutolo e Succi. Maran risponde con un classico 4-4-2. Davanti a Bressan difesa formata da Cacciatore e Grillo sulle corsie laterali, Terlizzi e Troest centrali. In mezzo al campo ci sono Pucino e Filipe mentre il compito di affondare sugli esterni è affidato a Zecchin e Nadarevic. In avanti accanto a De Luca c’è Granoche.

    Inizialmente si vede più Varese che Padova. Dopo una buona chance targata Cacciatore, rischia grosso Trevisan che commette fallo su De Luca. Calvarese estrae il giallo, ma il giocatore di casa ha rischiato qualcosa in più. Ci provano Cacciatore e Granoche che però non hanno fortuna mentre a fermare Pucino è Perin al 15’. Dopo un quarto d’ora di dominio lombardo ecco che il Padova si sveglia e alla prima vera occasione trova il vantaggio: angolo di Bentivoglio, Legati gira di testa per Ruopolo che da distanza ravvicinata insacca. Nel finale di tempo la reazione del Varese con De Luca prima e Zecchin poi, ma il risultato non cambia.

    Francesco Ruopolo © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nella ripresa i ritmi calano, ma il Varese, nonostante sia senza allenatore a causa dell’allontamento di Maran per proteste, prova ad agguanta il pareggio. Al 15’ è il tirno di Nadarevic, subito dopo sostituito da Plasmati, ma Perin compie un altro ottimo intervento. Cutolo rileva Cacia tra i padroni di casa mentre tra gli ospiti le cose sembrano complicarsi quando al 28’ Pucino si becca il secondo giallo per un intervento su Bovo e lascia i suoi in dieci. Maran, seppur dalla tribuna, le prova tutte inserendo anche Rivas e Lepore per gli stanchi Granoche e Zecchin, mentre Dal Canto nei minuti finali cerca di spezzare il ritmo dando spazio a Marcolini e Succi al posto di Cuffa e Ruopolo. Ma al 1’ di recupero ecco il pareggio da parte del Varese: su un cross al limite dell’area bianco scudata, è Plasmati a saltare più in alto di tutti apparecchiando per De Luca il quale sfrutta al meglio una mezza dormita della retroguardia avversaria e di destro brucia Perin che dopo tanti ottimi interventi è costretto così a capitolare. Padova Varese finisce così 1-1. Nel complesso un pari più che meritato per il Varese che ha avuto diverse chance in più rispetto ad un Padova ancora frastornato dalle vicissitudine accadute in settimana.

    Padova Varese video highlghts
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  • Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    C’è anche il Padova per il salto diretto in Serie A. Al Granillo arriva una vittoria importantissima per la squadra di Dal Canto che nonostante infortuni e squalifiche piega una Reggina sempre più in crisi portandosi ad appena cinque lunghezze dal primo posto. La cura Gregucci non sembra funzionare e i quattro gol subiti danno l’idea di una squadra che anziché segnali di ripresa sembra barcollare sempre più. Un momentaccio per la squadra di Lillo Foti finita fuori dalla zona play off e che ha dovuto subire anche la contestazione dei tifosi della curva sud i quali hanno disertato il loro settore facendo ingresso dopo ben 20’ ed esponendo uno striscione in cui si legge “Stanchi di questa società, più rispetto per la nostra città“. Bene invece il Padova, capace di tramortire già nel primo tempo gli amaranto con Ruopolo e Cuffa e nonostante la perla di Viola nella ripresa non c’è stata storia con il solito Ruopolo e Hallenius.

    Reggina Padova | © Dino Panato / Getty Images

    Gregucci scioglie all’ultimo istante tutti i dubbi, considerando le pesanti assenze di Adejo, Emerson e Bonazzoli. In porta ci va P. Marino mentre in difesa accanto a Freddi e Cosenza c’è A. Marino, preferito ad Angella. A centrocampo De Rose vince il ballottaggio con Castiglia e D’Alessandro quello con Colombo. A completare il reparto Rizzo, N. Viola e Rizzato. In avanti il tandem formato da Campagnacci e Ceravolo. Dal Canto ha diversi problemi visto che deve fare a meno degli squalificati Bovo e Cacia e degli infortunati Milanetto, Italiano e Succi. In porta c’è l’ex di turno Pelizzoli. Nella linea a quattro di difesa agiscono poi, per vie centrali, Legati e Trevisan, quest’ultimo preferito a Schiavi, mentre sugli esterni ci sono Donati e Renzetti. A centrocampo ci sono Marcolini e Jidayi unitamente al sudamericano Cuffa. In avanti non c’è Cutolo ma Drame accanto a Ruopolo ed Hallenius.

    La squadra veneta parte subito con più aggressività mentre la Reggina, più attendista, si fa vedere per prima con il tiro di Campagnacci. Gli amaranto sembrano quasi rinunciatari mentre il Padova fa la partita e al 28’ trova anche il vantaggio: il portiere amaranto Marino esce a vuoto apparecchiando per Ruopolo che non deve far altro che insaccare. I biancoscudati non si fermano e al 43’ vanno vicinissimi al raddoppio: splendida azione personale di Drame il cui tiro fa la barba al palo. E’ il preludio del meritato raddoppio che arriva al 45’: sugli sviluppi di un corner l’argentino Cuffa ha tutto il tempo di mirare lo specchio della porta e insaccare. I padroni di casa, quasi a sorpresa, tornano in partita poco prima del fischio finale di primo tempo: è il 2’ di recupero quando Nicolas Viola trova un bel gol su punizione.

    Nella ripresa sembra vedere in campo un’altra Reggina, tonica e pimpante, forse galvanizzata dal gol messo a segno a fine tempo. Ci prova subito Campagnacci, ma Pelizzoli, ex di turno gli dice di no. Dopo un’occasione a testa con Ceravolo e Drame ecco che sale in cattedra D’Alessandro ma sembra un predicatore nel deserto visto che in mezzo all’area nessuno approfitta dei suoi spunti. Gregucci prova a dare più qualità alla manovra inserendo Montiel al posto di De Rose quando sono passati 15’. Il Padova, più guardingo, agisce di rimessa ed è proprio su azione di contropiede che Hallenius avrebbe la palla del 3-1 ma dopo aver superato tre avversari manda altissimo. Lazarevic prende il posto di uno stanco Drame e al 26’ il Padova chiude i conti: merito ancora una volta di Ruopolo, stavolta con un gran tiro che non lascia scampo a Marino. Per la Reggina è notte fonda. Poco dopo Ragusa subentra a Rizzo, con Gregucci pronto a giocarsi il tutto per tutto. Ma di azioni pericolose non se ne vedono. Alessio Viola subentra a Campagnacci ma è il Padova a segnare: è il 36’ quando Hallenius calcia verso la porta difesa da Marino che ancora una volta si fa, colpevolmente, sorprendere. Dal Canto fa rifiatare il generoso Cuffa facendo entrare Osuji e sino alla fine la Reggina raccoglie due gialli per falli di frustrazione all’indirizzo di Freddi e Montiel e sfiora il gol con Nicolas Viola in pieno recupero. Ma è troppo tardi.

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  • Video highlights Modena – Atalanta. Il colpo dello scorpione di Ruopolo

    Video highlights Modena – Atalanta. Il colpo dello scorpione di Ruopolo

    L’Atalanta supera il Modena riprendendosi la vetta della classifica ipotecando quasi il ritorno in serie A. Le due squadre danno vita ad un secondo tempo intenso e spettacolare suggellato da un colpo straordinario di Ruopolo per il primo vantaggio bergamasco. (leggi il commento della partita)

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  • Bjelanovic, un gol per la A. L’Atalanta sbanca Modena

    Bjelanovic, un gol per la A. L’Atalanta sbanca Modena

    Va all’Atalanta il posticipo della 35° giornata grazie ad una rete a 2′ dalla fine di Sasà Bjelanovic su assist di Bonaventura. Una vittoria per l’undici di Colantuono che ha il sapore della serie A considerando gli 11 punti di vantaggio sul Novara a sette partite dalla fine del campionato. Un po’ di sfortuna per gli emiliani, che avrebbero probabilmente meritato il pareggio e hanno anche colpito un palo nel recupero con Diagouraga.

    Il Modena parte fortissimo imbrigliando la manovra della capolista con un gioco veloce e frizzante ma le occasioni latitano e l’Atalanta con il passare dei minuti allarga la morsa riconquistando campo, il primo tempo comunque non regala molte emozioni. Di tutt’altro tenore la ripresa, in avvio arriva il gol di Ruopolo con un pregevole tocco di tacco che non da scampo a Guardalben. I padroni di casa ci provano ma non inmpesieriscono mai la difesa bergamasca fino al 78′ quando Signori deposita in rete un assist di Peluso.

    Il pareggio potrebbe accontentare tutti ma Bjelanovic trova l’acuto vincente che proietta l’Atalanta verso la A e penalizza oltremodo il Modena.

  • Calciomercato: gli affari conclusi del 5 luglio

    Il colpo di giornata lo mette a segno il Brescia che riesce a soffiare al Torino Matteo Sereni affidandogli la porta per il ritorno in A. Il portiere ha firmato un contratto biennale con opzione per la terza stagione.

    Torna in Italia Rubens Olivera, il fantasista in scadenza di contratto con il Penarol riparte da Lecce. Per l’ex di Juve, Samp e Genoa un triennale.

    L’Atalanta ufficializza Giorgio Frezzolini e Francesco Ruopolo. Il portiere trentaquattrenne sarà chiamato a far da chioccia a Consigli. Chance in serie A per il ventisettenne attaccante di scuola Parma.

    L’Udinese continua nella sua politica di talent scout mettendo sotto contratto l’attaccante ceco Matej Vydra, proveniente dal Banik Ostrava, club nel quale il giocatore è cresciuto. Vydra, nato a Olomouc il 1° maggio 1992, ha già sostenuto con successo le visite mediche.

    Per il calcio estero colpo del Porto che acquista dallo Sporting Lisbona il centrocampista Joao Moutinho per 11 milioni di euro.