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  • Montervino, 6 giornate di stop dopo Aversa

    Montervino, 6 giornate di stop dopo Aversa

    Stangata del giudice sportivo di Lega Pro per Francesco Montervino, centrocampista della Salernitana resosi protagonista nel derby contro l’Aversa Normanna di un increscioso episodio, che gli è costato sei giornate di squalifica. Dopo la sua rete decisiva per la vittoria della Salernitana, infatti, Montervino ha raggiunto la tribuna dove sedevano i tifosi avversari dell’Aversa ed ha iniziato a rivolgere al loro indirizzo, come si legge nel referto del giudice sportivo, “frasi ingiuriose, gesti volgari e sputi”: un atteggiamento ovviamente poco consono che, in un ipotizzato rapporto di causa-effetto, avrebbe surriscaldato gli animi all’interno dello stadio e provocando, di riflesso, incidenti tra le opposte tifoserie con il conseguente ferimento di tre carabinieri in servizio di sicurezza. Un comportamento irresponsabile che non poteva avere una minore punizione di sei turni di squalifica considerando che – a caldo – qualcuno aveva anche ipotizzato il Daspo per lui o, comunque, un “provvedimento durissimo” Non si è giunti a questo, ma la squalifica di sei giornate è comunque un provvedimento “importante”, aggravato anche dall‘ammenda di quindici mila euro per il club granata presieduto da Claudio Lotito: Francesco Montervino, quindi, potrà tornare in campo soltanto nel mese di Marzo ma, attorno alla sua posizione, crescono le polemiche e le considerazioni che coinvolgono anche Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori.

    Montervino, sei turni di stop per il dopo Aversa | © Maurizio Lagana/Getty Image
    Montervino, sei turni di stop per il dopo Aversa | © Maurizio Lagana/Getty Image

    L’ex giocatore della Roma ed attuale numero uno del sindacato calciatori, infatti, pur riconoscendo l’errore di Montervino rileva che il problema degli incidenti avvenuti tra tifosi nel corso della gara non può essere imputata interamente a Montervino, considerando che “il clima era già surriscaldato” con episodi di sputi (ebbene si) da parte dei sostenitori dell’Aversa all’indirizzo dei giocatori della Salernitana nel riscaldamento pre-gara, cui sarebbe poi seguita la “vendetta” di Montervino al momento del gol realizzato. In ogni caso, però, data la gravità dell’episodio, Damiano Tommasi sottolinea l’importanza di una seria riflessione sul comportamento del giocatore da parte dell’intera Assocalciatori, “lavorando sulla responsabilità in campo dei nostri associati”.   Per ora, prima della sentenza del giudice sportivo, erano giunte le parole di pentimento di Francesco Montervino, ma anche una parziale difesa del suo comportamento, con il centrocampista della Salernitana che aveva dichiarato di scusarsi con l’Aversa perchè “non volevo offendere, i fatti sono stati stravolti, non ho insultato nessuno“.

    Inoltre, alcune voci interne allo spogliatoio della Salernitana avevano fatto trapelare possibili ipotesi sul “movente” del comportamento di Montervino, che nel corso del primo tempo sarebbe stato oggetto di pesanti insulti personali da parte dei tifosi dell’Aversa, che lo avrebbero infastidito ancora di più considerando la presenza della sua famiglia in tribuna. Lo stesso Montervino, che nel corso della gara in questione ha poi subito un’espulsione per doppia ammonizione, ha voluto sottolineare ancora la sua “non scorrettezza” e la riprova del suo atteggiamento “corretto e sportivo” evidenziando che, al momento  della sua espulsione, i giocatori avversari gli avrebbero stretto la mano. Per ora, però, le sei giornate non sembrano in discussione nonostante la Salernitana ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la stangata del giudice sportivo.

    Video dell’esultanza “incriminata di Francesco Montervino durante il derby tra Salernitana e Aversa Normanna:

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  • Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    2641859In un’ intervista Sky, per la rubrica Spaccanapoli, Roberto Donadoni, nuovo allenatore del Napoli dopo l’esonero di Reja, fa il punto della situazione sul futuro della squadra.
    Sull’ambiente che ha trovato al suo arrivo dice: “C’è da conoscere, c’è da capire, è una fase di studio per me e anche per i giocatori. Si va avanti su questo tipo di discorso e poi la conoscenza darà indubbiamente qualche strumento in più per il futuro. L’aspetto più impellente e che va curato di più in questa fase è quello psicologico, perché quando la squadra viene da una serie di risultati non positivi, in cui fa fatica, subentrano paure e tensioni eccessive. È chiaro che questo aspetto va subito rivisto e migliorato. Sono ragazzi giovani, la gran parte di loro non ha molta esperienza e questo ha influito in maniera negativa. Adesso devono convincersi che si devono mettere tutto alle spalle e riprendere la marcia».Ancora dice: “Questa è una squadra che non può dipendere solo da Hamsik e Lavezzi, che sono sicuramente due giocatori di qualità, di talento e di prospettiva, ma ha necessità dell’apporto di tutti. È una squadra che deve fare affidamento su tutto l’organico”.
    Nelle ultime due gare la squadra partenopea ha raccolto solo due punti che però fanno ben sperare se non altro perchè qualche cambiamento in campo si è visto. Innanzitutto tra le fortune di Donadoni c’è sicuramente quella di aver potuto contare sull’apporto di Mannini che, senza nulla togliere al giovane Vitale, macina Km sulla fascia sinistra. Tra le novità proposte dal neo ct vi è il ritorno in campo di Grava, giocatore che con Reja non aveva trovato molto spazio anche a causa dell’ingombrante presenza di Maggio e Montervino.
    Anche il presidente Aurelio De Laurentis è soddisfatto da quanto fatto finora da Donadoni che guarda con sguardo ottimista al futuro.
    Si pensa infatti già al calciomercato, e tra i papabili spunta il nome dell’attaccante rossonero Marco Borriello anche se, spiega Marino: “Marco è un giocatore che ci piace però è prematuro parlarne ora – spiega il dg -. Credo che su Borriello il Milan abbia puntato molto e non credo che gli infortuni abbiano condizionato il giudizio della società nei suoi confronti”.