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  • Milan-Udinese 2-1, Balotelli si sdoppia. Polemiche nel finale

    Milan-Udinese 2-1, Balotelli si sdoppia. Polemiche nel finale

    Nel posticipo della 23^ giornata di Serie A il Milan batte l’Udinese per 2-1 e avvicina ancora il terzo posto. Ora la distanza dei rossoneri dalla Lazio (ko a Genoa nel pomeriggio) è di soli tre punti. Il successo di ieri consente al Diavolo di agganciare anche l’Inter al quinto posto, con i nerazzurri ormai in caduta libera, sconfitti in trasferta dal Siena ultimo in classifica per 3-1. Quella di San Siro è stata la notte di Balotelli. Debutto migliore forse non l’avrebbe immaginato neanche lui alla vigilia. Perché se il gol all’esordio era comunque qualcosa di preventivabile, nessuno pensava che l’ex City potesse avere un impatto così importante fin dalla prima partita. Due gol, il secondo pesantissimo, che regalano ad Allegri l’ennesimo pezzo della rimonta iniziata a dicembre.

    Mario Balotelli si presenta così

    Non doveva nemmeno giocare dall’inizio. Allegri infatti aveva optato per l’impiego di Pazzini dal primo minuto, per poi far entrare Balotelli ad inizio secondo tempo. A scombussolare i piani del tecnico ci ha pensato lo stesso numero 11 del Milan, infortunandosi durante il riscaldamento all’adduttore della coscia destra. Via libera dunque per Supermario, il quale risponde alla grande. All’ex interista sono sufficienti 15 secondi per far venire i brividi al portiere Padelli. Trascorrono 25 minuti ed il pallone è in rete. Tanto è bastato a Balotelli per siglare il suo primo gol con la sua nuova squadra.

    Mario Balotelli dopo il rigore decisivo contro l'Udinese al debutto | ©Claudio Villa/Getty Images
    Mario Balotelli dopo il rigore decisivo contro l’Udinese al debutto | ©Claudio Villa/Getty Images

    La prima frazione di gioco è un monologo dei padroni di casa. Il tridente d’attacco delle creste anni ’90 regala da subito emozioni forti al pubblico rossonero. Su tutti si distingue Niang. Il francese mostra di aver trovato subito un grande feeling con Mario, ed insieme ad El Shaarawy è l’uomo in più di questo Milan giovane.

    Ma il peccato mortale per i rossoneri è quello di non chiudere la partita nella prima frazione di gioco. Nella ripresa infatti gli ospiti trovano il pareggio sfruttando un’altra disattenzione della retroguardia rossonera. E’ Pinzi ad impattare il punteggio sull’1-1 dopo soli dieci minuti dopo il rientro in campo.

    I rossoneri faticano a riorganizzarsi, anche se trovano la traversa con Niang. Nel finale convulso il jolly lo pesca il Milan. L’arbitro fischia un calcio di rigore per il fallo di Heurtaux su El Shaarawy. Decisione quantomeno discutibile, dal momento che il difensore colpisce prima il pallone e soltanto dopo l’attaccante. I giocatori in campo e la panchina dell’Udinese protestano accanitamente, ma Valeri è irremovibile sulla sua decisione. Sul dischetto si presenta Balotelli, bravo a freddare per la seconda volta Padelli.

    Le pagelle di Milan-Udinese 2-1

    Balotelli 8: sbarcato a Milanello nemmeno quattro giorni fa, è subito decisivo per la sua nuova squadra. Gol, assist, sacrificio. E’ un Balotelli a 360°.
    Niang 7: straripante prestazione del giovane francese, cresciuto in maniera incredibile in questi ultimi mesi. Solo la traversa gli impedisce di esultare.
    El Shaarawy 7: si procura il penalty nel finale di gara, regalando di fatto a Balotelli il gol. L’assist però lo aveva già confezionato, sempre al numero 45, per il primo gol della serata. In un modo o nell’altro il Faraone è indispensabile per questo Milan, anche ora che c’è Balotelli.
    Padelli 7: assente Brkic, l’estremo difensore friulano si esalta nella notte del B-day. Se avesse parato anche il rigore a Udine gli avrebbero costruito una statua.
    Di Natale 5: serata negativa per il capitano dei bianconeri, mai realmente pericoloso durante tutti i novanta minuti.

    Il tabellino

    Milan (4-3-3): Amelia 6, Abate 6,5, Bonera 6, Zapata 6, Constant 6, Flamini 6 (40′ st Traorè sv), Montolivo 6,5, Nocerino 6 (23′ st Bojan 6), Niang 7 (35′ st Robinho sv), Balotelli 8, El Shaarawy 7. Allenatore: Allegri
    Udinese (4-4-1-1): Padelli 7, Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 6, G. Silva 5, Basta 6,5, Pinzi 6,5 (35′ st Merkel sv), Allan 5,5, Lazzari 6, Muriel 6,5 (23′ st Pereyra 5,5), Di Natale 5,5. Allenatore: Guidolin

    Il video della partita

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  • Milan-Udinese, è la notte di Balotelli

    Milan-Udinese, è la notte di Balotelli

    Milan-Udinese, la genesi. Mario Balotelli è stato convocato da Allegri per il posticipo di questa sera a San Siro contro i friulani. Il tecnico rossonero non ha dunque perso tempo e con ogni probabilità vedremo da subito il nuovo acquisto del Milan in campo dal primo minuto. Il sacrificato sarà Pazzini, pronto comunque a subentrare durante il secondo tempo. E così l’attacco delle tre creste anni ’90 sarà il grande protagonista di questa sera. Un match però non semplice per i rossoneri. Storicamente infatti contro l’Udinese il Diavolo ha sempre sofferto. Inoltre i bianconeri di Guidolin attraversano uno stato di forma positivo, avendo vinto tre delle ultime quattro partite disputate in campionato (tutti in casa ndr). L’unico stop per Di Natale e compagni nel mese di gennaio è avvenuto allo Juventus Stadium, dove i padroni di casa hanno avuto la meglio con un perentorio 4-0. Riuscirà Mario Balotelli ad essere subito protagonista per la sua nuova squadra e a far cantare i tifosi milanisti?

    Milan-Udinese, Balotelli pronto

    Mario Balotelli, la genesi | © Claudio Villa/Getty Images
    Mario Balotelli, la genesi | © Claudio Villa/Getty Images

    MILAN – Allegri ha convocato in tutto 24 giocatori. Nella lista manca De Sciglio, ancora infortunato, oltre allo squalificato Mexes. Difesa quindi che vedrà l’utilizzo di Bonera dal primo minuto al centro, con al fianco Zapata, apparso in ripresa nelle ultime usciti. Sulla corsia di destra titolare Abate (su cui le voci di un possibile trasferimento in Russia ancora non si sono spente), mentre sul versante di sinistra giocherà Constant, divenuto ormai titolare inamovibile della retroguardia rossonera. Solo panchina per il nuovo acquisto Zaccardo, escluso anche dalla lista Champions insieme al giovane Salamon. A centrocampo confermato Montolivo come regista. Ai suoi lati avrà Flamini e Boateng, chiamati a cercare gli inserimenti nella trequarti avversaria. In attacco il tridente con ogni probabilità sarà composto dalle tre creste, con Balotelli al centro, supportato da El Shaarawy e Niang.

    UDINESE – A sorpresa la squadra di Guidolin arriverà a San Siro con il 4-4-1-1. In porta ancora una volta giocherà Padelli, vista l’indisponibilità del titolare Brkic. La linea a quattro sarà invece composta dalla coppia centrale Danilo-Domizzi con Benatia nell’inedito ruolo di terzino destro e Pasquale sulla corsia di sinistra. A centrocampo Basta e Lazzari saranno gli esterni, con Pinzi e Allan chiamati a coprire la porzione centrale del campo. In avanti confermata la coppia d’attacco Muriel-Di Natale, che fin qui ha totalizzato complessivamente 14 centri.

    PRECEDENTI – In casa il Milan non batte l’Udinese dalla stagione 2009-2010, quando i rossoneri riuscirono a spuntarla per 3-2. I tifosi del Diavolo saranno confortati che l’ultima vittoria della loro squadra del cuore contro gli avversari di oggi sia giunta proprio nel mese di febbraio. Così come anche l’altra vittoria, al Friuli però, dello scorso anno, quando (sempre a febbraio ndr) il Milan piazzò una rimonta sensazionale con El Shaarawy e Maxi Lopez. I precedenti più recenti hanno visto invece un perfetto equilibrio (1-1 la scorsa stagione ed il pirotecnico 4-4 di due anni fa). Finirà in goleada anche oggi?

    Le probabili formazioni

    Milan (4-3-3): Abbiati, Abate, Bonera, Zapata, Constant, Montolivo, Flamini, Boateng, Niang, Balotelli, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Udinese (4-4-1-1): Padelli, Benatia, Danilo, Domizzi, Pasquale, Allan, Pinzi, Lazzari, Basta, Muriel, Di Natale. Allenatore: Guidolin

  • Pogba gioca da leader, la Juventus strapazza l’Udinese

    Pogba gioca da leader, la Juventus strapazza l’Udinese

    La prima vittoria del 2013 per la Juventus arriva contro l’Udinese per regalo di Paul Pogba che sblocca il risultato con una bomba dai 30 metri e spiana la strada ai suoi compagni con la seconda. Da stasera non si parlerà di altro che di questo giovane fenomeno “soffiato” a Ferguson, un giocatore completo di tecnica, talento e spregiudicatezza, un fuoriclasse che ieri sera non ha fatto rimpiangere l’assenza di un certo Pirlo.
    In piena emergenza infortuni, per Conte squadra rimaneggiata soprattutto a centrocampo a causa del forfait di Pirlo e Marchisio, senza Asamoah impegnato nella Coppa d’Africa e Quagliarella alle prese con un infortunio muscolare, la vittoria permette ai Campioni d’Italia di allungare a +5 sulla Lazio in attesa di un passo falso del Napoli impegnato nella difficile trasferta a Firenze.

    La Juventus parte subito forte e per l’Udinese, che ha rinunciato a schierare dal primo minuto Di Natale, è stata subito chiara la sensazione che avrebbe dovuto sudare per scippare punti ai padroni di casa. La prima occasione è proprio dei bianconeri e proprio su colpo di testa di Pogba; ci provano anche Giovinco e Vidal dalla distanza e Giaccherini che involato da Vucinic trova l’uscita di Padelli. Tante le occasioni dalla Juventus ma il gol tarda ad arrivare fino a quando Paul Pogba, al 41′, decide di salire in cattedra sparando con precisione un siluro di collo esterno dai 30 mt (101 Km/h) che fa esplodere lo Juventus Stadium. Primo Tempo che si chiude sul vantaggio dei bianconeri per 1-0.

    Paul Pogba alla sua prima doppietta con la Juve | ©  Valerio Pennicino/Getty Images
    Paul Pogba alla sua prima doppietta con la Juve | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Nella ripresa è Giovinco che lascia posto a Matri mentre per Guidolin, che proprio contro la Juve festeggiava le 500 panchine, la soluzione è l’ingresso di Di Natale. Il cambio sembra dare un timido sprint ai friuliani che in avvio di ripresa provano a farsi vedere dalle parti di Buffon senza però mai rendersi davvero pericolosi.
    Al 60′ è Giaccherini a provare a chiudere il match con un tiro da fuori area bloccato da Padelli, opportunità non sfruttata neanche da Vidal qualche minuto dopo che ritardando la conclusione si fa controbattere il tiro da Heurtaux. Al 66′Pogba decide prendersi l’Oscar come miglior protagonista della serata con un altro tiro dalla trequarti che s’insacca alle spalle di Padelli. Strada spianata per i bianconeri di casa che con facilità segnano anche la terza rete con una girata non irresistibile di Vucinic che coglie impreparato Padelli e la quarta con Matri che sfruttando un assist del Montenegrino segna il suo quarto gol in campionato e chiude definitivamente il match.

    Juentus-Udinese le Pagelle

    Pogba 9: di questo giovane ormai abbiamo detto tutto. Indubbiamente è stato il vero colpo di Marotta e viene da pensare su come avrà “festeggiato” il suo ex allenatore Sir Alex Ferguson allo show offerto in campo dal suo ex giocatore…. Oltre ai due gioielli che hanno determinato la conquista dei 3 punti, la prova del francese è stata superlativa anche come uomo davanti alla difesa.

    Giaccherini 6,5: chiamato a fare il Marchisio di centrocampo, la sua prestazione è più che positiva anche se non segna alcuna rete delle 4 messe a segno dalla Juve, ma dai suoi piedi partono alcune delle palle più raffinate della serata

    Vucinic 7: Torna finalmente da titolare firmando il match con un gol e un assist per la rete definitiva di Matri. Conte può finalmente tirare un sospiro di sollievo sul recupero del montenegrino?

    Lazzari: 5 Guidolin da lui si aspetta esperienza e qualità nell’ultimo passaggio. L’ex Cagliari ci mette solo tanta volontà.

    Muriel: 5.5 Ogni volta che riesce a toccare il pallone si ha la sensazione che può far male. E’ però molto discontinuo e spesso solo contro la difesa bianconera.

    Juventus-Udinese 4-0 (1-0)

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5; Bonucci 6,5; Caceres 6.5; Lichtsteiner 6, Vidal 6.5 (33′ st Padoin sv), Pogba 9, Giaccherini 6.5, De Ceglie 6 (38′ st Isla sv); Giovinco 5.5 (1′ st Matri 6.5), Vucinic 7; (Rubinho, Storari, Garcia Tena, Peluso, Rugani, Kabashi, Marrone, Schiavone, Beltrame). All.: Conte
    Udinese (5-3-1-1): Padelli 5.5; Basta 6, Heurtaux 5, Danilo 5.5, Domizzi 6, Pasquale 5 (39′ st Gabriel Silva sv); Pinzi 5.5, Allan 5.5, Lazzari 5; Pereyra 5 (6′ st Di Natale 6); Muriel 5.5 (28′ st Maicosuel sv). (Pawlowski, Scuffet, Angella, Coda, Faraoni, Fabbrini, Merkel, Campos Toro, Ranegie). All.: Guidolin
    Arbitro: Banti di Livorno

  • Juventus-Udinese clima avverso e tante assenze. Anche Di Natale ko

    Juventus-Udinese clima avverso e tante assenze. Anche Di Natale ko

    Continua con la partitissima tra Juventus e Udinese allo Stadium la ventunesima giornata di campionato. I bianconeri vogliono cancellare le défaillance delle due ultime uscite che hanno portato un solo punto nel 2013 contro Sampdoria e Parma. Un nuovo stop dei Campioni d’Italia potrebbe definitivamente annullare le distanze con le due inseguitrici, Lazio e Napoli. La condizioni climatiche potrebbero minacciare la gara stessa, nel pomeriggio infatti sulla città piemontese è ricomparsa la neve, tuttavia lo scorso anno lo Juventus Stadium ha dimostrato di essere pronto ad emergenze di questo tipo, la stessa gara dello scorso anno tra le due formazioni si giocò sotto una fitta nevicata.

    Se la neve potrebbe non costituire un pericolo Conte si trova comunque costretto a dover gestire, oltre al calo di forma di alcuni dei suoi gioielli, anche le numerose e importanti assenze come quella di Claudio Marchisio che, contrariamente a quanto si sperava in settimana, non ha recuperato dall’infortunio rimediato nel match contro la Sampdoria; illustre assente anche Pirlo fermato da un affaticamento al polpaccio destro e, infine, forfait per Quagliarella, out per un problema al tendine dell’adduttore della coscia sinistra. Potrebbe invece recuperare Vidal anche se le sue condizioni non sono certamente al 100% e per questo potrebbe partire dalla panchina.
    Dunque Mister Conte potrebbe confermare l’amato 3-5-2 con Buffon tra i pali, Caceres nelle retroguardia ad affiancare Barzagli e Bonucci; a centrocampo sui lati Lichtsteiner e Padoin e in mezzo, se non dovesse farcela Vidal, Marrone con Giaccherini e Padoin. Coppia d’attacco formata da Giovinco e Vucinic che per l’occasione ritorna in campo dal primo minuto.

    Mirko Vucinic  titolare contro l'Udinese | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Mirko Vucinic titolare contro l’Udinese | © Valerio Pennicino/Getty Images

    I friuliani stanno attraversando un buon momento di forma documentato dai 6 risultati positivi consecutivi tra cui le importanti vittorie contro Inter e Fiorentina. Unico dubbio per Guidolin riguarda l’impiego di Di Natale che, causa influenza, in settimana non si è allenato. Al suo posto il tecnico potrebbe decidere di affiancare a Muriel lo svedese Ranegie. Confermato il 3-5-1-1 con Padelli in porta e linea difensiva formata da Heurtaux, Danilo e Domizzi; sugli esterni Pasqual e Basta con Pinzi, Allan e Lazzari a completare il reparto.

    Juventus-Udinese Le probabili Formazioni

    Juventus (3-5-2): Buffon; Bonucci, Barzagli, Caceres; Lichtsteiner, Giaccherini, Pogba, Vidal De Ceglie; Giovinco, Vucinic
    A disp.: Storari, Rubinho, Rugani, Pol Garcia, Isla, Peluso, Marrone, Schiavone, Kabashi, Padoin, Matri. All.: Conte
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Pepe, Chiellini, Bendtner, Asamoah (Coppa d’Africa), Marchisio, Pirlo, Quagliarella

    Udinese (3-5-1-1): Padelli; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Allan, Lazzari, Pasquale; Muriel, Ranegie
    A disp.: Pawlowski, Scuffet, Coda, Angella, Faraoni, Silva, Campos Toro, Merkel, Pereyra, Fabbrini, Maicosuel, Di Natale. All.: Guidolin
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Brkic, Fabbrini, Benatia (Coppa d’Africa), Badu (Coppa d’Africa)

  • Di Natale e Muriel fanno arrabbiare Stramaccioni

    Di Natale e Muriel fanno arrabbiare Stramaccioni

    Otto punti in otto partite, una media da zona retrocessione che farebbe tremare qualsiasi panchina di serie A ma non quella di Andrea Stramaccioni. Il giovane tecnico romano gode infatti di una stima quasi inspiegabile che gli permette un credito con i cattivi risultati superiore a quello dei predecessori più esperti e illustri che negli ultimi anni si sono succeduti sulla panchina dell’Inter. A dir la verità Stramaccioni paga anche una rosa non ben amalgamata, tantissimi infortuni e soprattutto la mancanza di un vero regista a centrocampo capace di dettare i tempi di gioco e accelerare la manovra quando le squadre avversarie son ben chiuse evitando di fatto di mostrare il fianco alle ripartenza dell’Inter.

    La partita Il forfait di Milito convince Stramaccioni a rinforzare il centrocampo inserendo Guarin come trequartista e lasciando il peso dell’attacco sulle spalle di Antonio Cassano e Rodrigo Palacio. Guidolin conferma invece il mostruoso tandem d’attacco con capitan Di Natale a far da chioccia all’esplosivo Muriel.

    Antonio Di Natale mata l'Inter di Stramaccioni | ©Getty Images
    Antonio Di Natale mata l’Inter di Stramaccioni | ©Getty Images
    Il primo tempo scivola via senza particolari occasioni se non una protesta dell’Inter per un contatto sospetto tra Domizzi e Palacio in area di rigore e un siluro di Totò Di Natale su calcio piazzato che si stampa sulla traversa con Handanovic immobile. Nella ripresa l’Inter sembra aver la meglio in mediana confezionando due occasioni da gol sprecate però da Palacio e soprattutto da Jonathan. Nel momento migliore dei nerazzurri però Antonio Di Natale beffa Handanovic grazie ad un delizioso assist di Lazzari, passano 2′ e finisce la partita di Juan Jesus, costretto per la seconda volta a fermare col fallo da ammonizione la progressione di Muriel. L’Udinese adesso gioca sul velluto e trova sull’asse Basta Muriel la rete del raddoppio, entra anche Rocchi ma la partita è oramai compromessa e i restanti minuti servono solo a Di Natale per firmare la doppietta e ricevere la meritata standing ovation dei suoi tifosi.

    Stramaccioni fuorioso Il tecnico nerazzurro nel post partita elogia comunque la partita dei suoi ragazzi scagliandosi ancora una volta contro gli arbitri per l’atteggiamento riservato alla sua squadra “Non siamo fortunati con le decisioni arbitrali: su Palacio c’era rigore e Domizzi andava espulso. Non è possibile non assegnare un rigore del genere, è strano. Quell’episodio ha indirizzato in modo chiaro la partita: Palacio era davanti alla porta, Domizzi gli taglia la strada e lo sbilancia. Era rigore ed espulsione, invece abbiamo preso un’ammonizione per simulazione. Non ho sospetti sulla buonafede degli arbitri, loro fanno il loro lavoro, ma noi siamo sfortunati. È innegabile come abbiamo subito tante valutazioni sbagliate. Palacio è partito in fuorigioco? Se l’avesse fischiato sarebbe stato meglio. E poi noi abbiamo chiuso la partita con 4 cartellini gialli, mentre l’Udinese solo uno: com’è possibile non ammonire Allan per il fallo a piedi pari su Guarin nel primo tempo?”.

    Udinese-Inter 3-0 le pagelle
    Udinese (3-5-2): Brkic 6,5; Heurtaux 6, Danilo 6,5, Domizzi 6,5; Basta 7, Pereyra 6, Allan 6,5, Lazzari 6, Pasquale 6; Muriel 7,5 (36′ st Maicosuel sv), Di Natale 8 (43′ st Willians sv). A disposizione: Padelli, Pawlowski, Angella, Faraoni, Barreto, Ranegie, Coda, Gabriel Silva, Merkel, Zielinski. All.: Guidolin 7.
    Inter (3-5-2): Handanovic 5,5; Samuel 5, Cambiasso 5, Juan Jesus 4,5; Jonathan 4 (32′ st Rocchi sv), Zanetti 5, Gargano 5 (29′ st Duncan sv), Guarin 6, Pereira 4,5; Cassano 6 (36′ st Silvestre sv), Palacio 5. A disposizione: Belec, Di Gennaro, Mariga, Benassi, Mbaye, Bessa, Livaja. All.: Stramaccioni 5.
    Arbitro: Giannoccaro
    Marcatori: 18′ st, 34′ st Di Natale, 30′ st Muriel
    Ammoniti: Danilo, Allan, Maicosuel (U), Pereira, Palacio (I)
    Espulsi: 20′ st Juan Jesus (I) per doppia ammonizione

  • Udinese-Inter, Strama non vuole far scappare la Lazio

    Udinese-Inter, Strama non vuole far scappare la Lazio

    La 19°giornata di campionato è l’ultima del girone d’andata e la prima del nuovo anno, quindi smaltiti i veglioni e i panettoni è tempo di tornare in campo.
    Dopo gli anticipi tra Catania-Torino e Lazio-Cagliari, nel giorno dell’Epifania il lunch match è tutto per Udinese-Inter.
    Dopo il segnale lanciato dalla Lazio, vittoriosa contro il Cagliari nel posticipo serale,  i nerazzurri non possono commettere altri passi falsi per rimanere agganciati alla zona Champions,considerati i risultati delle ultime uscite.

    Guidolin dovrà fare a mene di Benatia e Badu  impegnati in Coppa d’Africa, in difesa, al suo posto del marocchino, dovrebbe essere favorito Angella con Danilo e Domizzi a completare il reparto, mentre Basta muoverà sulla corsia di destra e Pasquale su quella di sinistra. Allan con Pereyra e Lazzari a centrocampo con Muriel e Di Natale ad agire nel reparto offensivo.

    Cassano i pole per Udinese-Inter | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Cassano i pole per Udinese-Inter | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Stramaccioni è costretto a fare i conti con qualche assenza importante, soprattutto nel reparto difensivo in cui deve fare a meno di Ranocchia (fermato dal giudice sportivo)  e Chivu; out anche Nagatomo, Obi, Alvarez, Stankovic, Mudingayi e Coutinho, dubbi anche su Milito che potrebbe partire dalla panchina, per  Rocchi potrebbe arrivare il momento del debutto in maglia nerazzurra. Dunque il tecnico nerazzurro si affiderà al 3-5-2- con Handanocvic che ritorna dai suoi ex compagni, Samuel e Juan Jesus nelle retrovie con Cambiasso centrale; a centrocampo torna Guarin con Gargano Capitan Zanetti e Pereira. In attacco spazio per Cassano e Milito.

    PROBABILI FORMAZIONI UDINESE-INTER

    Udinese (3-5-2): Brkic; Angella, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Allan, Lazzari, Pasquale; Muriel, Di Natale.
    A disp.: Padelli, Pawlowski, Heurtaux, Coda, Faraoni, Ranegie, Zielinski, Merkel, Maicosuel, Gabriel Silva, Willians, Barreto. All.: Guidolin
    Squalificati: Pinzi (1)
    Indisponibili: Fabbrini, Badu e Benatia (coppa d’Africa)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Samuel, Cambiasso, Juan Jesus; Jonathan, Gargano, Guarin, Zanetti, Pereira; Cassano, Milito.
    A disp.: Belec, Di Gennaro, Mbaye, Silvestre, Mariga, Benassi, Duncan, Bessa, Rocchi, Palacio, Livaja. All.: Stramaccioni
    Squalificati: Ranocchia (2)
    Indisponibili: Stankovic, Obi, Castellazzi, Nagatomo, Coutinho, Alvarez, Mudingayi, Chivu

  • Sampdoria-Udinese 0-2, decidono Danilo e Di Natale

    Sampdoria-Udinese 0-2, decidono Danilo e Di Natale

    L’Udinese secondo Guidolin. La rinascita dei friulani si cristallizza quando il brasiliano Danilo la butta dentro. Uno che fino a qualche settimana era l’ombra di se stesso. E invece i bianconeri tornano a macinare gioco come ai tempi belli. Poco, pochissimo lo spazio lasciato agli avversari, poi le proverbiali ripartenze. Micidiali. Passando da lui, Antonio Di Natale, il capitano che invecchia come il vino. Buono da farti ubriacare. Certo, la Sampdoria, dopo tre risultati utili consecutivi, sembra essere ricaduta nel baratro dell’inconsistenza. Ma quanto pesa il rigore sbagliato da Pozzi?

    Toh, chi si rivede – Le partite, questo Guidolin lo sa, si vincono spesso con la fantasia. Con le scommesse giuste. Spazio quindi ad Angella ed Heurteaux, due difensori molto interessanti. Spazio anche al sorprendente Allan. Spazio a Dusan Basta, che pesca dal cilindro la partita del grande talento, inesauribile sulla fascia. La Samp invece, in attesa del miglior Maresca, e del rientro di Maxi Lopez, si coccola Mauro Icardi, un ’93 argentino che la Samp ha pescato per 400.00 euro nel Barcellona. E’ lui che si guadagna il rigore (poi sbagliato da Pozzi). E’ lui che prova ad allargare la difesa friulana. Ottimo il movimento da prima punta. Ma contro questa Udinese Icardi non basta.

    Di Natale stende la Sampdoria, per lui gol e assist
    Un gol e un assist per Antonio Di Natale, nella partita in cui l’Udinese ritrova se stessa &copy Valerio Pennicino/Getty Images Sport

    Danilo, poi Totò – L’Udinese gioca e ricama calcio. Al 19’ Di Natale va al corner, Danilo salta da solo sul secondo palo e segna. La Samp in marcatura è uno scolapasta anni ‘60. Al 28’pt Badu tenta la progressione, Berardi tampona come può, ma sul rimpallo arriva il solito Totò che liquida la pratica blucerchiata insaccando una rete che, di fatto, chiude il match. Non è neanche la mezz’ora del primo tempo.

     Provaci ancora, Samp – Nella ripresa Ferrara passa al 4-4-2 e lancia nella mischia Pozzi. Dentro anche Estigarribia, che di emozioni ne regala meno che un panettone a ferragosto. Al netto di Icardi, e del rigore sbagliato, la Samp non morde mai. Poca roba per un’Udinese che a Marassi ha ritrovato se stessa.

    SAMPDORIA-UDINESE 0-2 (primo tempo 0-2)

    MARCATORI: 19’pt Danilo, 28’pt Di Natale.

    SAMPDORIA (4-5-1): Romero; Berardi (30’st Castellini), Gastaldello (8’st Estigarribia), Rossini, Costa; Soriano, Obiang, Maresca (1’st Pozzi), Poli, Tissone; Poli; Icardi. In panchina: Da Costa, Berni, De Silvestri, Poulsen, Renan, Austoni. Allenatore: Ferrara.

    UDINESE (3-5-1-1): Brkic; Heurteaux, Danilo, Angella; Basta, Pinzi (20’st Lazzari), Allan, Badu, Pasquale (29’st Armero); Pereyra; Di Natale (47’st Ranegie). In panchina: Padelli, Gabriel Silva, Domizzi, Faraoni, Willians, Zielinski, Barreto, Maicosuel, Fabbrini. Allenatore: Guidolin.

    ARBITRO: Gervasoni di Mantova

    LE PAGELLE

    Gastaldello 5 – Guida male la difesa, poco lucido in certe occasioni. Rimedia un cartellino che vale la squalifica per la prossima sfida a Catania.

    Obiang 6.5 – Il migliore dei suoi, è l’ultimo a tirare i remi in barca. Nel finale sfiora il gol con un tiro dalla distanza che esce di pochissimo.

    Icardi 6,5 – Pochi palloni a disposizione, lui nella ripresa tenta l’acuto. Manca la fortuna, ma le qualità ci sono.

    Basta 7.5 – Fondamentale per Guidolin, che lo ritiene inamovibile. Fa alla grande entrambe le fasi. Il migliore in campo.

    Di Natale 7.5 – Grandissima prestazione del capitano dell’Udinese. Protagonista nel secondo tempo, sfiora clamorosamente la doppietta personale.

    VIDEO SAMPDORIA-UDINESE 0-2

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  • Poker Udinese al Cagliari, sardi travolti al Friuli

    Poker Udinese al Cagliari, sardi travolti al Friuli

    Nel gelo dello stadio Friuli, Udinese e Cagliari nello scontro diretto di metà classifica che vedeva al calcio d’inizio entrambe le squadre veleggiare appaiate con 16 punti a testa, cercavano punti importanti per aprire al meglio il mese di dicembre ma soprattutto per arrivare alla sosta natalizia con un gruzzoletto di punti che poteva rendere tutti più felici e sereni in vista della ripresa del campionato nel nuovo anno.  Entrambe le formazioni non vincevano da un mese ed entrambe erano quasi  “costrette” alla vittoria, non a caso il tecnico del Cagliari Pulga prima della gara ha dichiarato che il match contro i bianconeri avrebbe rappresentato quasi una sorta di spartiacque sul campionato che il team sardo avrebbe dovuto percorrere al termine della partita “ Se dovessimo far risultato si potrebbe sperare in un campionato di mezza classifica, in caso contrario dovremmo stare attenti alle nostre spalle”.

     Dopo una prima mezz’ora di gioco abbastanza incoraggiante che ha lasciato senza dubbio ben sperare sia la società che gli stessi tifosi sardi, il team cagliaritano al primo vero affondo bianconero crolla, infatti al 33’ causa un errore del capitano rossoblu Conti, Pereyra ne approfitta fissando il momentaneo 1-0.

    Il Cagliari tenta la reazione con Avelar , ma gli ospiti non hanno neanche che soli sei minuti più tardi, Angella cerca, trova e firma il momentaneo 2-0, che spedisce la prima frazione di gioco agli archivi, che al tempo stesso rappresenta la terza rete in campionato del difensore bianconero.

    Nella ripresa il Cagliari  torna in campo con lo stesso 11 del primo tempo, ma dopo soli 3 minuti di gioco per il team padrone di casa arriva il 3-0 a firma di Danilo, il quale sfrutta al meglio un assista del capitano Di Natale. Cosi il tecnico rossoblu cerca di cambiare inerzia al match consentendo a Cossu di entrare sul terreno di gioco al posto di Ekdal, ma cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia, infatti al 21’ arriva il 4-0 per l’Udinese, Di Natale pur non segnando ma presente nelle azioni che hanno condotto alla 4 reti, avvia un contropiede, scarica a Fabbrini il quale a sua volta trova in Pasquale il finalizzatore dell’azione con  tanto di 4-0 a porta vuota. Al 35’ il Cagliari dimostra di esserci grazie alla rete di Dessena, che senza dubbio rende meno amara la sua personalissima gara ma non l’andamento del team in campionato.

    Pasquale e Di Natale
    Pasquale e Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    Dunque a conti fatti l’Udinese dopo un mese di digiuno torna al successo e può cominciare a pensare seriamente alla zona che conduce nuovamente in Europa, sempre che da qui alla sosta metta altro fieno in cascina e sempre che ad anno nuovo non abbia nuovi blackout, discorso diverso per il Cagliari che dovrà cominciare a pensare alla conquista dei punti che conducono alla salvezza, punti che i rossoblu dovranno già dalla prossima gara cominciare a raggranellare in classifica.

    Udinese (3-5-1-1): Brkic; Angella, Danilo, Heurtaux; Faraoni (39′ Maicosuel), Pereyra, Allan, Badu, Pasquale; Fabbrini (33′ st Willians); Di Natale (45′ st Zielinski). A disposizione: Padelli, Pawlowski, Coda, Gabriel Silva, Armero, Renegie, Barreto. Allenatore: Francesco Guidolin

    Cagliari (4-3-1-2): Avramov; Pisano, Astori, Ariaudo, Avelar; Dessena, Ekdal (17′ st Cossu), Conti; Nainggolan (40′ st Casarini); Nenè, Sau (23′ st Thiago Ribeiro). A disposizione: Carboni, Rossettini, Murru, Ibarbo Allenatore: Ivo Pulga

    Arbitro: Tommasi

    Marcatori: 33′ Pereyra, 38′ Angella, 3′ st Danilo, 23′ st Pasquale (U), 34’st Dessena (C)

    Ammoniti: Nenè, Ekdal, Dessena, Nainggolan (C), Angella (U)

    VIDEO UDINESE-CAGLIARI 4-1

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  • Lazio-Udinese 3-0, prova di forza biancoceleste

    Lazio-Udinese 3-0, prova di forza biancoceleste

    Lazio-Udinese era stata presentata alla vigilia come la sfida tra i due attaccanti delle due squadre, Miroslav Klose e Totò Di Natale ma, a giudicare dal risultato e dallo svolgimento del match, l’unica squadra che ha saputo incidere è stata quella biancoceleste dando vita ad un match assolutamente senza storia ed a senso unico. Le emozioni per i laziali sono giunte ben presto ed, infatti, già al minuto 10 del primo tempo giunge il primo episodio importante, con tocco di mano di Willians su un tacco di Radu, per il quale il direttore di gara assegna il calcio di rigore alla Lazio: se ne incarica Ledesma che, però, fallisce il penalty con grande intervento del portiere Brkic. Due minuti dopo arriva la risposta friulana con Di Natale, che su calcio di punizione colpisce la traversa. La Lazio, però, non si spaventa ed al 17′ giunge il primo gol dell’incontro, firmato da Gonzalez dopo una bella combinazione tra Ledesma e Mauri: 1-0.

    Alla mezzora arriva, poi, il raddoppio laziale a causa di una distrazione collettiva della difesa friulana che spalanca la porta ad uno che non perdona: Miroslav Klose realizza, così, il gol del 2-0, ed il suo personale ottavo centro in campionato. Il primo tempo si chiude, così, senza altre emozioni e la ripresa ricomincia sul filo conduttore della prima frazione di gioco: Lazio che fa la partita, Udinese incerta in fase difensiva e poco pungente in avanti dove Di Natale è troppo isolato. Guidolin inserisce, così, Ranegie a supporto del suo attaccante ma il discorso non cambia. In casa Lazio, invece, entra in campo Hernanes ed il suo impatto sul match è ottimale: al 59′ punizione magistrale del Profeta, e rete del 3-0 che mette in ghiaccio la partita ed il risultato. La Lazio vince così, in scioltezza, si porta al quinto posto a soli due punti di distanza dalla zona Champions League a conferma che, con l’atteggiamento umile predicato da Petkovic, può fare molta strada. L’Udinese, invece, ha mostrato troppe difficoltà difensive e poca lucidità complessiva confermando i “molto pensieri” di cui aveva parlato alla vigilia mister Guidolin.

    Lazio-Udinese, i biancocelesti celebrano la vittoria per 3-0
    Lazio-Udinese, i biancocelesti celebrano la vittoria per 3-0 | © Paolo Bruno/Getty Images

    Con il risultato ormai praticamente acquisito, l’attenzione si sposta dal campo agli spalti dove una parte della tifoseria laziale non cambia registro rispetto all’ultima gara casalinga con il Tottenham e continua sul filone antisemita, questa volta rivolgendo l’epiteto di “giudeo” all’ As Roma, definita “As Roma juden club”, e con un ulteriore striscione esposto in Curva Nord di solidarietà ad Antonino Speziale e Daniele Micale, i due ultras catanesi condannati con sentenza passata in giudicato per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti durante il derby Catania-Palermo del 2 Febbraio 2007. Un comportamento profondamente differente rispetto all’auspicio del presidente Lotito che, dopo i fatti di giovedì scorso, si era augurato un cambio di registro ed aveva promosso in prima persona l’iniziativa di indossare prima di Lazio-Udinese le magliette con la scritta “No Racism”.

    Le pagelle di Lazio-Udinese:

    Mauri 7.5 E’ in uno stato di forma eccellente, regala due assist preziosissimi a Gonzalez e Klose

    Klose 7 Il solito cecchino in attacco, realizza la rete del 2-0, corre e dà profondità

    Brkic 7 Para il rigore di Ledesma ed evita una passivo più pesante rispetto al 3-0

    Coda 4.5 La difesa friulana non è mai entrata in partita: lui è il peggiore del reparto, responsabile sia sull’ 1-0 che sul 2-0 di Klose

    Tabellino di Lazio-Udinese: 

    Lazio (4-5-1): Marchetti 6, Cavanda7, Biava 6.5, Ciani 6.5, Radu 6.5, Candreva 7 (dall’81’ Lulic), Ederson 5.5 (dal 46’ Hernanes), Ledesma 6 (dal 65’ Cana), Mauri 7.5, Gonzalez 6.5, Klose 7.

    Udinese (3-5-1-1): Brkic 7, Coda 4.5 (dall’87’ Heurteaux), Danilo 5, Domizzi sv(dal 24’ Angella 5), Pereyra 5, Badu 5, Willians 5 (dal 46’ Ranegie), Allan 5, Armero 5, Maicosuel 5, Di Natale 5.5.

    Marcatori: 17’ Gonzalez, 31’ Klose, 59’ Hernanes

    Video di Lazio-Udinese:

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  • Lazio-Udinese, duello a distanza Klose-Di Natale

    Lazio-Udinese, duello a distanza Klose-Di Natale

    Lazio-Udinese concluderà l’anomala quattordicesima giornata “spezzatino” di serie A, iniziata sabato sera con il derby siculo tra Palermo e Catania e protrattasi fino a questa sera, proprio con il match dell’Olimpico delle ore 20.45 che vedrà una sfida a distanza tra due degli attaccanti più forti del campionato: Klose e Di Natale. 

    La Lazio di Vladimir Petkovic si presenta al suo pubblico dopo la discussa gara di Europa League con il Tottenham con vittoria biancoceleste e cori antisemiti della curva, cercando di lasciarsi alle spalle quell’increscioso episodio. Dal punto di vista delle questioni di campo, il tecnico biancoceleste sembra avere il dubbio Hernanes considerando che il Profeta non è al cento per cento e che Petkovic non vuole rischiarlo: per lui, dunque, è probabile un inizio del match dalla panchina, pronto a subentrare a gara in corso in caso fosse necessario anche se le sue quotazioni per un impiego dal primo minuto sembrano aumentate rispetto a ieri.

    In ogni caso, Petkovic sceglierà il modulo 4-5-1 per cercare di arginare con un nutrito centrocampo gli attacchi dell’Udinese ed, in particolar modo, del capitano dei friulani Totò Di Natale che lo stesso tecnico biancoceleste ha dichiarato di temere molto al punto da ritenere che contro di lui non c’è alcuna misura da prendere e che le uniche precauzioni possibili siano quelle di “non fargli arrivare il pallone”. In attacco, invece, in casa Lazio ritorna, appunto, il bomber Miroslav Klose dopo l’assenza dal match di Europa League contro il Tottenham per infortunio. Indisponibili, invece, saranno Brocchi ed il difensore Dias per infortunio. In ogni caso, l’intento di Petkovic è proprio quello di interrompere la tradizione negativa della Lazio contro l’Udinese, come lui stesso sottolinea, ma occorrerà una Lazio umile e con i piedi per terra, capace di “dominare sempre al cento per cento”.

    Petkovic, tecnico biancoceleste impegnato in Lazio-Udinese
    Petkovic, tecnico biancoceleste impegnato in Lazio-Udinese | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    L’Udinese di Guidolin, invece, si presenta a Roma alla ricerca di un po’ di fortuna così come ha sottolineato il tecnico, facendo riferimento ad un periodo complesso legato alla gestione della squadra a causa di infortuni che riguardano Basta, Muriel, Barreto ed anche Fabbrini, bloccato da una gastroenterite. Il mister friulano afferma di “aver tanti pensieri e problemi da risolvere” e cerca punti preziosi all’Olimpico perchè “la classifica non ci lascia tranquilli”, cercando di ripetere la buona prova (ed anche il risultato vincente, ndr) ottenuta contro la Roma di Zdenek Zeman, anche se non sarà un compito affatto semplice. L’Udinese si disporrà con il modulo 3-5-1-1 con Maicosuel che dovrebbe agire a supporto di Di Natale e con la difesa a tre composta da Coda, Danilo e Domizzi.

    Le probabili formazioni di Lazio-Udinese:

    Lazio (4-5-1): Marchetti, Konko, Biava, Ciani, Radu; Candreva, Gonzales, Ledesma, Hernanes, Mauri; Klose. A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Diakitè, Scaloni, Cavanda, Cana, Onazi, Lulic, Ederson, Kozak, Rocchi, Floccari. Allenatore: Vladimir Petkovic

    Udinese (3-5-1-1): Brkic, Coda, Danilo, Domizzi; Faraoni, Pereyra, Allan, Badu; Maicosuel; Di Natale. A disposizione: Padelli, Pawlowski, Heurtaux, Angella, Gabriel Silva, Armero, Willians, Reinthaller, Zielinski, Gerardi, Ranegie. Allenatore: Francesco Guidolin.

    Allo stadio Olimpico di Roma, Lazio-Udinese sarà diretta dal signor Gianpaolo Calvarese di Teramo, coadiuvato dagli assistenti Grilli e Vuoto, dai giudici di porta Guida e Pinzani e dal quarto uomo Giordano.