Mancano ormai poche ore all’appuntamento più atteso di sempre di tutti i tifosi dell’Udinese. Alle 20:45 lo stadio Friuli ospiterà il return match di Champions League tra l’undici di Guidolin e l’Arsenal con in palio la fase a girone della prossima Champions League (guida e griglia). Inutile dire che serve un impresa per batter i terribili Gunners orfani si di Fabregas e Nasri ma pure sempre un equipe esperto nell’affrontare questo tipo d’incontri e oltretutto in vantaggio di un gol grazie alla gara d’andata.
Senza Floro Flores e Domizzi, Guidolin dovrebbe partire con il 4-4-1-1 con Pinzi a sostegno di Di Natale e Isla ed Armero pronti all’inserimento sulle fasce. A partita in corso torneranno poi utili Denis, in partenza verso Bergamo e Fabbrini che grazie alla sua vivacità può stravolgere l’equilibrio dell’incontro.
Wenger recupera Van Persie ed affida la regia ancora una volta al giovane Ramsey, Rosicky con Gervinho e Walcott cercheranno di far male grazie alla loro velocità nelle ripartenze.
Vittoria per l’Arsenal di Arsene Wenger nella gara d’andata del turno preliminare di Champions, decide Walcott dopo appena 4’ ma la squadra di Francesco Guidolin esce a testa alta meritando ampiamente il pareggio che purtroppo non arriva. Tante assenze in casa Arsenal, squalificato Van Persie è out anche Wilshere con Wenger a guidare la squadra dalla tribuna causa squalifica subita la scorsa edizione nella partita contro il Barcellona. Guidolin schiera i nuovi Ekstrand e Neuton sulle fasce con Badu a guidare il centrocampo bianconero.
Partenza ad handicap per la squadra di Francesco Guidolin, al 4’ Ramsey da destra mette un gran cross per Walcott che insacca sul primo palo. Passano altri 4’ e su azione da calcio d’angolo è Jervinho che cicca da due passi davanti ad Handanovic che avrebbe potuto solamente raccogliere il pallone da dentro la rete. Passato lo shock, reagisce l’Udinese ed è Armero che ha l’occasione più grande, al 26’ il colombiano galoppa per 50 metri per poi sparare addosso a Szczezny. Al 37’ è Totò Di natale che conclude sbilanciato di sinistro toccando la parte esterna del palo con la palla che finisce sul fondo campo. La prima frazione finisce con i Gunners in vantaggio ma con la squadra del patron Pozzo assolutamente viva e dentro il match. La ripresa si apre con Djorou al posto dell’ammonito Gibbs ma è ancora l’udinese la squadra più pericolosa in campo con Di natale che, al 4’ è servito splendidamente davanti a Szczezny ma si fa inpotizzare dall’estremo difensore dei Gunners con la palla che finisce in calcio d’angolo. Ancora Udinese ed ancora con Totò Di natale che su calcio di punizione impegna severamente Szczezny con l’Arsenal che dimostra di temere la squadra friulana. Wenger fiuta il pericolo e risistema la squadra inserendo il ghanese Frimpong per Rosicky, il pressing dei gunners si fa èiù incisivo con il risultato naturale che è l’Arsenal a rendersi pericolosa con jervinho che al 90’ serve Walcott davanti ad Handanovic che risponde alla grande mantenendo intatte le speranze dei bianconeri per la gara di ritorno. Tutto aperto per il ritorno in terra friulana con l’Arsenal che recupererà alcuni preziosi elementi ma con l’udinese che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per superare il turno.
Sfida affascinante per la banda di mister Guidolin al cospetto dell’Arsenal di Arsene Wenger all’Emirates Stadium per l’accesso ai gironi di Champions League.
Entrambe le squadre sono uscite un po’ ridimensionate dal calciomercato con la squadra del Patron Pozzo che ha ceduto al Barcellona il gioiello Alexis Sanchez e sempre lo squadrone blaugrana che ha fatto ritornare a casa il figliol prodigo Cesc Fabregas ex capitano dei Gunners.
Inoltre Nasri è pronto per firmare per il City di Roberto Mancini, Van Persie è squalificato, Diaby è infortunato,Wilshere non è al meglio e neppure Rosicky sta benissimo insomma, un occasione da non perdere per l’Udinese, per riuscire ad entrare nella storia del calcio che conta.
La grande delusione di Edi Reja, la gioia composta di Francesco Guidolin, dopo una partita ad alta tensione. Le due facce di un match tirato. Reja attribuisce parte delle responsabilità alla sfortuna, per il rigore sbagliato da Mauro Zarate e per il palo colpito di testa da Kozak, che avrebbe potuto portare al pareggio, ma sa bene che l’approccio della sua squadra alla gara non è stato dei migliori.
I Biancocelesti, infatti, a detta del tecnico Edi Reja, hanno peccato di attenzione e lucidità soprattutto nel primo tempo, commettendo troppi errori in fase difensiva, soprattutto sul secondo gol di Totò Di Natale, lasciandolo da solo in area libero di colpire a rete.
Inoltre, il rigore sbagliato da Mauro Zarate, secondo Edi Reja, è stato un errore molto pesante nell’economia del match, che nato da un errore di valutazione dell’attaccante argentino.
Il tecnico della Lazio, poi, ammette di non aver perso le speranze per la qualificazione in Champions League, assicurando che la Lazio proverà ad affrontare al meglio le ultime due gare rimanenti contro il Genoa ed il Lecce, dando il massimo nella speranza che l’Udinese possa frenare: il problema, però, secondo Reja sono stati i troppi punti persi in trasferta in questa stagione, soprattutto nei big match con Inter, Roma e Napoli.
In casa Udinese, Totò Di Natale, la punta di diamante, dedica la doppietta al compagno di squadra Andre Coda, infortunatosi domenica scorsa contro la Fiorentina ma che ha scelto di rimandare l’operazione per rimanere vicino alla squadra in un momento così importante e decisivo della stagione.
Il Capitano Totò Di Natale, poi, sottolinea che il suo personale obiettivo sarà il raggiungimento di quota ventinove gol (distante oggi solo una rete), ossia il suo record dello scorso anno, per conquistare per la seconda volta consecutiva il titolo di capocannoniere di serie A. Inviando, inoltre, qualche frecciatina ironica a coloro che, ad inizio stagione, erano dubbiosi sulla sua stagione in virtù della sua età, pronosticando erroneamente che non avrebbe segnato più di dieci gol.
Il suo allenatore Francesco Guidolin, però, seppur contento per aver rivisto la squadra che ha incantato per tutto il campionato, frena gli entusiasmi cercando di mantenere i piedi per terra.
Il tecnico elogia, però, i suoi soprattutto per l’atteggiamento mentale e per la maturità, nonostante l’età media dei suoi sia molto bassa (a parte Di Natale e Pinzi) che ha consentito di portare a casa un risultato così importante seppur in inferiorità numerica e contro una grande squadra come la Lazio. Francesco Guidolin, ora, vorrebbe aggiungere altre due perle nella volata finale, contro il Chievo in trasferta e contro il Milan, già campione d’Italia, allo stadio Friuli.
Un calendario, quindi, non troppo complesso per i bianconeri di Udine, soprattutto se, come si augura lo stesso tecnico dell’Udinese, nella gara di domani contro la Juventus, il Chievo conquistasse punti importanti allo stadio Olimpico di Torino, facendo risultato pieno: in tal caso, nella prossima gara contro i Friulani, il Chievo sarebbe quasi certamente salvo e potrebbe affrontare la gara in maniera meno agguerrita ed, allo stesso tempo, bloccherebbe definitivamente la Juventus nella lotta per il quarto posto, facendo indirettamente un favore all’Udinese stessa.