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  • Udinese Chievo 2-1, brillano Di Natale, Basta e Isla

    Udinese Chievo 2-1, brillano Di Natale, Basta e Isla

    Al termine della gara contro il Chievo, lo speaker del Friuli di Udine legge la classifica della serie A, dal basso verso l’alto, culminando la sua lettura con un urlo finale, più che mai significativo: “30 punti, Udinese”.

    La formazione di mister Francesco Guidolin, dopo la vittoria contro i gialloblu Veronesi, ed in attesa del posticipo del lunedì fra Roma e Juventus, è in vetta alla classifica, sopra la Juventus, sopra la vittoriosa Lazio di Lecce, sopra il Milan fermato a Bologna, centrando la settima vittoria casalinga in sette partite disputate, percorrendo un cammino assolutamente impressionante.

    Udinese-Chievo | © Dino Panato/Getty Images

    Una vittoria importante e convincente, per come è giunta e per come è stata costruita in campo, con determinazione e grinta, grazie ai gol del Super Capitano  Totò Di Natale, al 67′ e di Basta al 79′, che rendono inutile la rete – peraltro molto bella- firmata dal clivense Paloschi all’83’.

    A fine gara, finalmente sorridente il tecnico dei bianconeri friulani, Francesco Guidolin, solitamente molto pragmatico e dal low profile. In tale occasione, non si sbilancia più di tanto, ricordando che l’obiettivo dei suoi uomini dev’essere, in primis, raggiungere quota salvezza, ossia i fatidici “40 punti”, distanti solo dieci lunghezze, ma lasciando la porta aperta al sogno: “è un momento bello, magico, e proveremo a farlo durare il più a lungo possibile, vivendo il presente con grande continuità, serenità e gioia”. Un modo per dire, continuiamo a lavorare duramente, a testa bassa, senza farsi distrarre dai complimenti, ma non rinunciando a vivere le sensazioni positive che ruotano intorno al momento presente, assaporando in pieno l’entusiasmo della città e dell’ambiente, che si percepisce anche se lo Stadio Friuli non riesce mai a riempirsi.

    Le Pagelle dei protagonisti in campo:

    Migliore in campo assoluto il solito uomo-copertina dei friulani, ossia capitan Totò Di Natale, voto 7.5: brillante e pericoloso, sempre in partita, sbloccando la gara con un colpo di testa di assoluta precisione, e sfiorando più volte la personale doppietta.

    Importante anche la prestazione a centrocampo di Isla, voto 6.5, assist-man per Di Natale, ma fondamentale in fase di imostazione, facendo girare la squadra ed accendendo la luce in più circostanze.

    L’autore del secondo gol friulano, Basta, merita un 6.5 per la gara generosa disputata, proponendosi molto in fase di spinta, sulla fascia, e realizzando di testa il gol della sicurezza.

    Nel centrocampo friulano, ottime prestazioni anche per Armero e Asamoah, per entrambi voto 6.5, che spingono e recuperano, dominando in tutto e per tutto la metàcampo di gioco.

    In casa Chievo, la formazione di Mimmo Di Carlo aveva iniziato con buoni spunti la gara, provando in alcune occasioni ad impensierire la difesa friulana che, però, oggi regge alla perfezione ogni urto.

    Fra i gialloblu, il migliore si rivela Hetemaj, voto 6.5, che si rivela un prezioso collante fra centrocampo ed attacco, indispensabile nel rifornire gli attaccanti gialloblu e, soprattutto, Sergio Pellissier.

    Insufficiente, invece, il reparto arretrato del Chievo, specie con Frey, voto 5, che subisce molto la presenza di Armero in fase di spinta, e di Cesar, colpevole di lasciare Di Natale libero di colpire a rete in occasione dell’1 a o realizzato, che ha condizionato definitivamente l’andamento della gara.

    Udinese Chievo video highlights
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  • Inter Udinese 0-1, le pagelle. Patatrak Pazzini

    Inter Udinese 0-1, le pagelle. Patatrak Pazzini

    Brutta prova offerta dall’Inter ieri sera davanti ai suoi tifosi: distratta in difesa, molle a centrocampo e con le polveri bagnate i nerazzurri hanno vanificato le vittorie in trasferta perdendo un importante scontro diretto per un posto nell’Europa che conta. I friulani, dal canto loro, hanno giocato l’ennesima partita di alto contenuto tecnico sfruttando la sua arma migliore che sono le fulminee ripartenze. Nella serata che Di Natale decide di star lontano dal gol a risolvere la partita ci pensa Isla autore del secondo centro consecutivo in campionato, il terzo stagione. Analizziamo adesso le pagelle di Inter Udinese:

    Disperazione Pazzini in Inter Udinese | ©OLIVIER MORIN/Getty Images

    Pagelle Inter
    Julio Cesar 6,5 Non può far nulla sul gol, respinge il rigore che tiene in partita l’Inter.

    Zanetti: 5 In coppia con Faraoni limita nel primo tempo Armero, nella ripresa le scelte di Ranieri lo costringono a sdoppiarsi perdendo lucidità e trovando il primo rosso della carriera in campionato.

    Ranocchia e Samuel 4,5 Mi piacerebbe sapere a che pensavano mentre Di Natale controllava indisturbato il pallone del vantaggio. Troppo distratti per esser veri.

    Chivu: 5,5 E’ il più “attento” della retroguardia, qualche diagonale ben fatta cerca di accompagnare l’azione d’attacco.

    Faraoni: 6 Dal suo piede arrivano bei cross, corre molto e tiene bene la fascia. Esce per crampi ma meriterebbe più fiducia come la meriterebbe Caldirola in difesa.

    Thiago Motta e Cambiasso: 5 Se la partita si giocasse in poltrona farebbero ancora la loro figura. Lenti e imprecisi danno sempre modo all’Udinese di recuperare la posizione.

    Alvarez: 4,5 Ostinarsi sul ragazzo forse non è giusto.Se Ranieri vuole un esterno non è lui il giocatore da schierare, lui però deve giocare di più con la squadra.

    Milito: 5 Ha il merito di procurarsi il rigore, poi? Chi l’ha visto.

    Pazzini: 4 Se non si calciano i rigori non si possono sbagliare, ma se ti prendi la responsabilità in un momento delicato devi aver la forza di non crollare. Speriamo che Prandelli se ne ricordi in Polonia e Ucraina.

    Nagatomo: 4 Sarà pure simpatico il giapponese ma per l’Inter può esser solo un investimento mediatico.

    Zarate: 4,5 Inizia con qualche buono spunto poi si perde.

    Stankovic: 4 Gioca pochissimo per meritare un voto, la piena insufficienza è però per l’errore nel finale inconcepibile per un giocatore della sua esperienza.

    Pagelle Udinese
    Handanovic: 6 Partita di ordinaria amnistrazione, Pazzini gli evita pure di rovinarsi la sua media da para rigori.

    Benatia: 7 Chi riesce a prenderlo fa un affare. Sicuro come un veterano si dimostra bravo anche nel far partire l’azione.

    Danilo: 7,5 Con tutto il rispetto per Zapata ma il brasiliano è di un altro pianeta. Maturo e leader della difesa si fa apprezzare sia nel gioco aereo che negli anticipi.

    Ferronetti: 5 La sua partita non è stata malvagia ma rovina tutto con le proteste che costringono l’Udinese in dieci.

    Basta: 6 Il suo ruolo da esterno è interessante. Copre bene e da profondità insieme ad Isla

    Isla: 7 In estate, quando Guidolin lo provò da interno mi lasciò perplesso. Il tecnico friulano invece ha avuto un altra grande intuizione, è un motorino a tutto campo e adesso segna pure gol importanti.

    Asamoah: 6,5 Giovane, atletico e scattante vince a mani basse il confronto con i centrocampisti nerazzurri.

    Pinzi: 6,5 Una spina nel fianco dei nerazzurri. La sua posizione dà fastidio.

    Torje: 6 Il Messi di Romania sta crescendo e a veder la fiducia che gli concede Guidolin presto ci farà divertire.

    Di Natale: 5 Serata decisamente non per il bomber. Distratto in attacco sbaglia pure il rigore della sicurezza. La nota lieta è però che l’Udinese dimostra di non esser Di Natale dipendente.

    Floro Flores 6,5 Buono il suo impatto sulla gara.

    INTER UDINESE 0-1 COMMENTO E VIDEO HIGHLIGHTS

  • Inter Udinese, Zarate o Milito al fianco di Pazzini?

    Inter Udinese, Zarate o Milito al fianco di Pazzini?

    Anticipo di lusso questa sera alle ore 20:45 sul campo di San Siro dove si affronteranno Inter e Udinese in un match che vorrà dire continuità per i nerazzurri e ulteriori conferme per la splendida Udinese di Guidolin.

    Mauro Zarate e Diego Milito | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Il tecnico interista Claudio Ranieri cerca di dare la scossa ai suoi, inseguendo dopo quella contro il Cagliari e contro il Siena, la terza vittoria consecutiva per dare un senso a una classifica assolutamente non da Inter. L’obiettivo oltre ai tre punti è anche ritrovare la vena realizzativa di bomber di razza come Pazzini e Milito da troppo tempo a digiuno sotto porta. Guidolin invece sembra molto preoccupato per il poco riposo concesso alla sua squadra reduce dal pareggio di mercoledì in Europa League contro il Rennes, non lesinando una polemica in stile mourinhano.

    INTER – Sono moltissimi i dubbi relativi alla formazione che Claudio Ranieri schiererà questa sera a San Siro. L’Udinese messa in campo da Guidolin è una squadra che corre moltissimo, riuscendo a chiudere ogni spazio e a realizzare ripartenze devastanti per qualsiasi squadra. Come evidenziato nelle ultime uscite stagionali, gli uomini di Ranieri sono assolutamente lontani dal bel gioco e da una condizione ottimale, condizioni necessarie per attuare un calcio veloce e di qualità. Difficile dunque dire quali saranno le scelte del tecnico ex Roma e Juve, che potrebbe schierare nuovamente un 4-1-4-1 dando una nuova chance a Alvarez e Zarate, oppure ripiegando sul classico 4-4-2 con il rombo a centrocampo e l’ipotesi dell’utilizzo di entrambe le prime punte di peso Pazzini e Milito. Nel dettaglio se sarà la stessa Inter di Siena, in difesa vedremo nuovamente le assenze di Maicon e Lucio sopperite da questo reparto arretrato: Samuel e Ranocchia al centro con l’aiuto sugli esterni di Nagatomo e capitan Zanetti; centrocampo con Thiago Motta solito play basso, con ai lati Stankovic e Cambiasso mentre più larghi sugli esterni agiranno Alvarez e Zarate a supporto dell’unica punta Pazzini. Ovviamente con l’altro modulo spazio a Milito – Pazzini e novità a centrocampo con alcune indicazioni che fanno presagire un possibile utilizzo di Faraoni come esterno di centrocampo.

    UDINESE – Aggressività e ritmi alti sono i marchi di fabbrica di questa favola Udinese. Ma come spiega Guidolin nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita, è un po’ inspiegabile la scelta di anticipare la partita a sabato sera, ragionando sul fatto che l’Inter debba giocare soltanto mercoledì, togliendo in questo modo un giorno di riposo che sarebbe stato importante per la propria squadra. L’ultima vittoria in campionato contro la Roma ha portato l’entusiasmo alle stelle, lanciando nei piani alti della classifica i friulani, per un sogno e una parola da non pronunciare mai che si chiama Scudetto. Guidolin per quanto riguarda l’aspetto tattico, dovrebbe scegliere il classico 3-5-2, dovendo però fare a meno di Abdi e Domizzi alle prese con gli infortuni, schierando in difesa Danilo, Benatia e Ferronetti proprio a sostituire Domizzi. Centrocampo solido e veloce grazie a Isla, Asamoah, Pinzi, Basta, e il devastante Armero sempre più sui taccuini degli osservatori dei principali club europei. Dubbi in attacco con l’inamovibile Totò Di Natale a quota 9 gol quest’anno (nonostante le statistiche parlino di un digiuno da gol in trasferta lungo 73 giorni), affiancato da Floro Flores o Torje, con il partenopeo leggermente favorito.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER UDINESE

    INTER (4-1-4-1): Julio Cesar; Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Zanetti; Cambiasso, Alvarez, Stankovic, Motta; Zarate, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Chivu, Obi, Coutinho, Poli, Castaignos, Milito.
    Allenatore: Ranieri.

    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Ferronetti; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores, Di Natale.
    A disposizione: Padelli, Neuton, Badu, Battocchio, Pasquale, Fabbrini, Torje.
    Allenatore: Guidolin.

  • Udinese Rennes la qualificazione ad un punto

    Udinese Rennes la qualificazione ad un punto

    Buone notizie per l’Udinese di Francesco Guidolin impegnata in Europa League, dopo il prezioso pareggio conquistato ieri sera sul campo del Rennes, uno 0 a 0 che rende più agevole l’impegno contro gli scozzesi del Celtic tra due settimane allo stadio Friuli di Udine, quando basterà anche solo un pareggio per ottenere la matematica certezza della qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

    In campo, al contrario delle ultime uscite di Coppa con una squadra meno “sperimentale”, Udinese si è schierata con in attacco Floro Flores al fianco di Fabbrini, mentre Capitan Di Natale osservava dalla panchina una gara terminata a reti inviolate, ma mai noiosa, con buone occasioni da ambo le parti, ed in particolare con una traversa colpita da Benatia, al 26′, con un colpo di testa su punizione di Isla e un palo di Floro Flores a portiere battuto. I francesi invece hanno prodotto il maggiore sforzo nella ripresa impegnando in diverse circostanze Handanovic.

    Badu Rennes-Udinese, Europa League | © DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images

    Nel secondo tempo, poi, la gara si accende ulteriormente, con occasioni friulane al 40′ per Pinzi, ed al 43′ per Benatia, ed un brivido finale per i bianconeri friulani, con una papera del sempre impeccabile Handanovic che esce a vuoto – rischiando di compromettere il risultato – alla quale ha rimediato la difesa.

    Al termine della gara, dunque, Francesco Guidolin appare soddisfatto da quanto i suoi ragazzi hanno mostrato in campo, anche se si mantiene cauto nelle dichiarazioni, precisando che “meglio non dire niente e fare qualcosa”. Il tecnico dell’Udinese, infatti, preferisce volare basso, perchè consapevole delle difficoltà che il girone europeo ha, finora, riservato alla sua squadra, memore anche della pesante sconfitta di Madrid, connessa alla sua scelta di applicare un turnover massiccio contro un avversario molto forte, l’Atletico Madrid.

    Nel gruppo 1, quello dei friulani, la situazione di classifica è la seguente: l’Atletico Madrid ha già conquistato la certezza della qualificazione con il successo di ieri contro il Celtic, che gli ha consentito di salire a quota dieci punti, seguono, poi, Udinese ad otto punti, il Celtic a quota cinque, ed il Rennes a quota tre punti, già escluso dal discorso-qualificazione.

    Dopo la gara europea, per gli uomini di Guidolin, è già tempo di proiettarsi in clima campionato, alla delicata gara contro l’Inter di Claudio Ranieri.

  • Udinese – Roma, Luis Enrique con il dubbio Totti

    Udinese – Roma, Luis Enrique con il dubbio Totti

    Domani sera alle 20.45 scende in campo la Roma di Luis Enrique nell’anticipo del Friuli contro l’Udinese di Francesco Guidolin, dovendo fare i conti con due brutte tegole relative agli stop di Francesco Totti e Marco Borriello che, nell’allenamento di ieri, si sono fermati per due infortuni: il capitano, rientrato domenica scorsa contro il Lecce dopo uno stop di 40 giorni, si è fermato per un problema alla caviglia sinistra, conseguenza di una contusione subita in allenamento – probabile distorsione – mentre Borriello per un affaticamento ai flessori della coscia destra.

    Francesco Totti | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Luis Enrique sarà costretto a fare i conti con l’emergenza che riguarda anche le assenze già certe di Burdisso, Rosi, Pizarro e Borini. Al posto di Rosi, uscito anzitempo nella gara contro il Lecce per un problema alla caviglia, il tecnico spagnolo potrebbe schierare Taddei o Perrotta, oppure il brasiliano Cicinho, ma quest’ultima ipotesi appare meno probabile.

    Il tecnico dei friulani Francesco Guidolin punterà, invece, sulla “squadra che perde”, cioè sulla medesima formazione schierata nella sconfitta del Tardini di Parma domenica scorsa, sempre schierata con il suo consolidato modulo 3-5-2. In avanti, spazio alla coppia napoletana Floro Flores – Di Natale, con Torje che partirà ancora dalla panchina, puntando sull’ottima vena realizzativa dell’attaccante ex Genoa contro i giallorossi. Confermato anche il trio difensivo formato da Benatia, Danilo e Domizzi che, nell’ultima uscita contro i gialloblu, hanno evidenziato molte distrazioni.

    Guidolin per tentare di far ripartire i suoi, punta proprio sulla voglia di riscatto di coloro che sono scesi in campo nella sconfitta di Parma, e che il mister ha strigliato a dovere già nel dopo partita, puntando il dito soprattutto sugli errori connessi all’approccio psicologico alla gara, troppo altezzoso e superbo e poco determinato.

  • Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Il Parma frena l’Udinese, Biabiany straripante

    Alla vigilia, il pari era considerato il risultato maggiormente probabile, bilanciando le volontà dell’Udinese di balzare al comando della classifica e la volontà del Parma di far bene in casa, dando maggiore continuità alle sue prestazioni.

    Sebastian Giovinco | © Dino Panato/Getty Images

    E’ arrivato, invece, il risultato che non ci si attendeva, con la sconfitta per gli uomini di Francesco Guidolin, per lunghi tratti troppo lontani dalle loro caratteristiche di gioco, dalla loro abituale coralità di espressione: al contrario, al Tardini, questo pomeriggio non hanno avuto la possibilità di esprimersi, bloccati nelle ripartenze, meno incisivi nei recuperi, lontano dalla forma fisica migliore, soprattutto nei sette uomini impegnati con le rispettive Nazionali, sfiancati dai viaggi transoceanici.

    L’inizio del match aveva dato l’illusione ai friulani, quest’oggi in maglia arancione, di una gara in discesa, ma – dopo un avvio positivo nei primi minuti – il Parma riesce a prendere le misure, e frenare le velleità friulane. Al 10′ il Parma si rende pericolosissimo con Galloppa che colpisce il palo su azione innescata da un’incursione di Biabiany, dopo il tentativo di parata di Handanovic, qualche minuto dopo, ci prova, invece, Sebastian Giovinco su punizione, ma la palla è alta.
    Solo sul finire del primo tempo, al 42′, si rende pericolosa l’Udinese con Totò Di Natale, ma la palla finisce alta sulla traversa: sarà questa, per l’Udinese, l’occasione più importante per i friulani nella gara di questo sfortunato pomeriggio.

    Nel secondo tempo, infatti, il Parma riesce a raccogliere quanto di buono aveva seminato nella prima frazione di gioco, con un Biabiany in grande spolvero, capace di accendere la luce delle ripartenza gialloblu, e di fare la differenza: è proprio del francese la rete che sblocca la gara, al 58′, su azione di calcio d’angolo, battendo di testa Handanovic anche se, in tale occasione, sono gravi le responsabilità della difesa Udinese, perchè l’esterno offensivo ducale è stato colpevolmente lasciato solo nell’area piccola.
    Un minuto più tardi, altra occasione per i padroni di casa gialloblu con Pellè che prova a girarsi per battere Handanovic anche se non riesce a tenere la palla bassa. Ad un quarto d’ora dalla fine altra straripante azione di spinta di Biabiany in contropiede, che termina in un’azione rocambolesca quanto sfortunata per i gialloblu: la difesa friulana riesce a sbrogliare sulla linea di porta, con Handanovic battuto, deviando in calcio d’angolo, mentre Sebastian Giovinco era pericolosamente in agguato a pochi passi dalla porta.
    La formica atomica, però, riesce a timbrare comunque il cartellino al 78′, su calcio di rigore concesso dal direttore di gara per ingenuo fallo di Basta sull’incontenibile Biabiany, battuto magistralmente, con freddezza e chirurgica precisione, spiazzando un “pararigori” come Handanovic e sigillando il risultato sul 2-0 definitivo.

    Al termine della gara, il tecnico dei friulani, Francesco Guidolin commenta la sconfitta attribuendo le responsabilità alla scarsa umiltà dei suoi, che hanno affrontato la gara con eccessiva sufficienza: con amarezza si dichiara “deluso”, sostenendo che i suoi – dopo quanto mostrato questo pomeriggio – non possono ambire a grandi traguardi, necessitando, invece, di “volare bassi” per non cadere nelle insidie che il campionato presenta. L’Udinese, infatti, ha mostrato poca cattiveria agonistica ed eccessiva leziosità, non supportata da una condizione fisica ottimale, aggravata soprattutto dalle non perfette condizioni di alcuni uomini chiave, soprattutto a centrocampo. Una leziosità che, secondo il mister dovrà essere corretta al più presto, con un approccio totalmente differente alle partite, e con maggiore cattiveria agonistica e concentrazione.

    Il Parma di Franco Colomba, invece, si proietta al sesto posto in classifica, dimostrando grande capacità di lettura del match, riuscendo a porre l’incontro sui binari giusti, quelli desiderati, ossia sfruttando i contropiedi e le ripartenze dei suoi uomini più rapidi, mettendo il luce Biabiany come il migliore in campo, e Sebastian Giovinco come punto di riferimento per i meccanismi di squadra, oltre che freddo e lucido nell’episodio del calcio di rigore.

  • Parma Udinese, Giovinco vs Di Natale

    Parma Udinese, Giovinco vs Di Natale

    Parma-Udinese, al Tardini, oggi pomeriggio alle 15, è la sfida fra due attaccanti “tascabili”, indiscussi protagonisti di questo avvio di stagione, Totò Di Natale, capitano dell’Udinese, e Sebastian Giovinco, formica atomica gialloblu. Il bomber napoletano è leader della classifica marcatori, mentre Giovinco lo segue a due reti di distanza, ma Sebastian, in piena fase di maturazione, sta riscoprendo una vena realizzativa invidiabile soprattutto grazie al ruolo ideato per lui da mister Colomba.

    I due, alla vigilia della sfida hanno parlato sia del match di campionato che del loro momento stagionale, ma anche delle prospettive future, individuali e di squadra. Di Natale ha, così, voluto ricordare gli obiettivi della sua Udinese, volando basso e non facendo voli pindarici, puntando, invece, l’attenzione sull’Europa League e sulla quota 40 punti, “soglia salvezza”, da raggiungere al più presto per poter dormire sonni tranquilli.

    Giovinco, invece, è sempre in bilico fra Torino e Parma, fra il ritorno a “casa”, in bianconero, e la conferma nella città ducale: nel mercato di Gennaio, stando alle ultime indiscrezioni,  Sebastian non si muoverà e, pertanto, la sua attenzione è fissa sul campionato dei Parmensi, con l’obiettivo di mettersi ulteriormente in luce, anche in chiave Nazionale.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images

    I due mini bomber saranno sicuramente in campo e potranno dare vita ad una sfida nella sfida di sicuro interesse: Giovinco in coppia con Pellè, anche  a causa dell’assenza di Floccari, mentre – in casa friulana – Di Natale agirà al fianco di Floro Flores, con il giovane Torje che partirà dalla panchina.

    Negli altri reparti, qualche dubbio per i tecnici Guidolin e Colomba legati alle condizioni degli infortunati e dai reduci dagli impegni di Nazionale.

    Franco Colomba, dovrebbe schierare un 4-4-1-1, con Mirante in porta, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Galloppa, Morrone, Valdes; Giovinco, Pellè.

    Francesco Guidolin, invece, sembra proiettato sul suo classico modulo 3-5-2, concedendo un turno di riposo ad Isla, schierando Handanovic in porta, Ferronetti, Danilo, Domizzi, Basta; Badu, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores, Di Natale.

    Al Tardini, arbitrerà Romeo di Verona.

  • L’Udinese batte il Siena e vola in testa

    L’Udinese batte il Siena e vola in testa

    Sotto la pioggia del Friuli, l’Udinese prova a rialzarsi dopo la pesante sconfitta di Europa League, dando certezze al proseguio del suo campionato, dimostrando che la strada fatta finora non è casuale, che l’aggancio alla vetta della classifica è frutto di merito e di maturità, di determinazione e grinta.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images
    L’Udinese riscatta la prestazione di Giovedì con un avvio lampo dopo soli 48 secondi dal fischio d’inizio, realizzando il gol del vantaggio con Basta, al secondo gol in stagione, dando concretizzazione ad un pressing alto ed asfissiante innescato già dai primi secondi di gara, culminato nell’iniziativa di Di Natale sulla fascia, con cross raccolto dal centrocampista serbo. Al 12′ ancora brividi per Brkic su punizione di Di Natale, con un pallone che esce di poco, potenzialmente molto pericoloso per la presenza di Danilo in agguato, libero di saltare. Il Siena prova la reazione al 18′ del primo tempo, con un bel tiro di sinistro di Brienza dal limite, su assist di D’Agostino, sul quale il portiere Handanovic si supera, deviando sopra la traversa. Ancora Siena al 21′, sempre con tiro di Brienza deviato da Handanovic. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, calciato da D’Agostino, ancora qualche insidia per il portiere friulano che, però, sbroglia egregiamente la situazione. Al 24′ pericolo potenziale dell’Udinese con Asamoah, protagonista di una bella percussione in doppio passo, con tiro che, però, esce alto sopra la traversa. Al 41′ break del Siena che prova a chiudere la prima frazione in parità: potente tiro di Mattia Destro respinto da Handanovic, da distanza ravvicinata. Il primo tempo termina sull’1-o per i padroni di casa che al rientro dagli spogliatoi si rendondono ancora pericolosi con Floro Flores al 9′ che, con un pizzico di sfortuna, colpisce il palo della porta di Brkic e, sulla respinta, la palla non riesce ad essere raccolta da Di Natale, pur posizionato ottimamente, per un tapin che sarebbe molto semplice ma che, invece, termina a lato di poco. Al 13′ il Siena ci prova con Gaetano D’Agostino, ex dell’incontro che prova a sorprendere il suo ex compagno di squadra Handanovic su punizione ad effetto, il tiro esce sopra la traversa. Al 18′ Totò Di Natale decide di mettere in cassaforte il risultato con una splendida azione personale condita con tanto di accelerazione, dribbling e tiro perfetto sul quale nulla può il portiere Brkic: è 2-0 per i friulani, oltre che ottavo gol in campionato per Totò, capocannoniere solitario. Ad un quarto d’ora dalla fine, il Siena prova ad accorciare le distanze e realizza il 2-1 con Bolzoni che batte Handanovic, su assist di testa di Emanuele Calaiò. Il finale si svolge fra pericoli senesi, con D’Agostino in particolare, e difesa friulana che riesce a portare a casa una vittoria fondamentale, dopo 5′ di recupero. Una vittoria che vale tre punti, tre punti che regalano la vetta della classifica, in coabitazione con la Lazio, in attesa del recupero della gara della Juventus contro il Napoli. Una domenica da incorniciare per gli uomini di Francesco Guidolin che si mostrano completamente diversi rispetto alla gara di coppa di Giovedì e con un protagonista ritrovato, Capitan Di Natale: missione riscatto pienamente compiuta.

  • Udinese-Siena, probabili formazioni. Di Natale per dimenticare l’Atletico

    Udinese-Siena, probabili formazioni. Di Natale per dimenticare l’Atletico

    Archiviare la brutta pagina di Europa League, questo l’imperativo per l’Udinese di Francesco Guidolin in campo contro il Siena alle 15, cercando di dimenticare in fretta quanto accaduto ritrovando capitan Totò Di Natale.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images
    La gara contro l’Atletico, alla vigilia del match di campionato, appare come uno spettro che aleggia ancora su entrambe le squadre: sui bianconeri friulani perchè, per ovvie ragioni, con la pesante sconfitta rischiano di aver perso una fetta delle sicurezze acquisite; ma anche per i bianconeri senesi, perchè – con le dichiarazioni del loro mister Giuseppe Sannino – appare chiaro e palpabile il timore della reazione d’orgoglio dei friulani. Oltre che per l’ orgoglio ferito, per i friulani la gara contro il Siena sarà una grande chanche per tentare il sorpasso in classifica ai danni della capolista Juventus – che questa sera avrebbe dovuto affrontare la delicata trasferta di Napoli, rinviata per maltempo – nonostante Guidolin alla vigilia abbia focalizzato l’attenzione soprattutto sulla difficoltà degli impegni ravvicinati, proponendo che le squadre impegnate di Giovedì in Europa League, giochino di lunedì in posticipo. Il Siena, invece, è settimo in classifica con tredici punti, frutto di un grande inizio di campionato, con grandi meriti proprio per il tecnico Sannino, capace di compattare il gruppo “orfano” di Conte, e di fornirgli le giuste motivazioni. Una gara che presenta spunti interessanti e che in campo vedrà i seguenti undici. Per l’Udinese, formazione schierata con modulo 3-5-2, con Handanovic in porta, Ekstrand, Danilo, Domizzi; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores e Di Natale di punta, ritrovando, così, la coppia-gol campana. Il Siena, invece, sarà schierato con un modulo 4-4-2, con Brkic in porta, Vitiello, Rossettini,  Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Calaiò, Destro. Al Friuli di Udine arbitrerà Russo di Nola.

  • Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Francesco Guidolin manda avanti le sue idee e non rinuncia al solito turnover europeo neanche in una partita importantissima come quella di stasera che potrebbe regalare la qualificazione aritmetica all’Udinese. Se infatti i friulani dovessero battere l’Atletico Madrid e tornare vittoriosi con i 3 punti dal Vicente Calderon nella quarta giornata valida per la fase a giorni di Europa League, otterrebbero l’accesso ai sedicesimi della competizione continentale con ben due giornate d’anticipo, un traguardo inaspettato e impensabile all’inizio vista la forte competitività del girone nel quale sono presenti, oltre ai colchoneros, anche Celtic e Rennes.

    Francesco Guidolin | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dicevamo del turnover che il tecnico friulano non vuole abbandonare. Guidolin, che sta dosando le forze dei suoi uomini, ha completa fiducia nella sua squadra e si permette il lusso di rinunciare ancora una volta a Totò Di Natale, rimasto ad Udine e non partito alla volta di Madrid. Il tecnico di Castelfranco Veneto sta gestendo in maniera ottimale il capitano bianconero e anche se qualcuno storce il naso, fino a prova contraria, i risultati, sia in ambito europeo che nei confini nazionali, gli stanno dando ragione. In attacco quindi ci sarà spazio ancora una volta per Floro Flores che farà coppia con Fabbrini (Torje non è stato inserito nella lista Uefa e Barreto è ancora infortunato), folto centrocampo a 5 con Pereyra, Badu, Abdi, Doubai e Neuton, solita difesa a 3 con Benatia, Danilo e Ekstrand davanti ad Handanovic. Finiscono in panchina, e pronti a subentrare a partita in corso in caso di emergenza, Domizzi, Basta, Armero, Isla e Asamoah. In casa Atletico si respira un’aria piuttosto pesante non solo per la sconfitta rimediata due settimane fa al Friuli che ne hanno complicato il cammino europeo e i risultati non esaltanti in campionato legati ad una situazione di classifica non propriamente gratificante, ma anche per il caso Reyes: l’attaccante ex Arsenal e Real Madrid non è stato convocato per la gara dopo il battibecco avuto con il tecnico Manzano per una sostituzione che, a quanto pare, non è stata affatto gradita. A guidare l’attacco dei colchoneros sarà il capocannoniere della scorsa edizione di Europa League, con il Porto, Radamel Falcao che sarà appoggiato da Adrian. Centrocampo con gli ex Juventus Tiago e Diego mentre sulle fasce spingeranno Pizzi, a destra, e Arda Turan, a sinistra. In difesa Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis con Courtois a difendere i pali. Solo panchina per Godin e Antonio Lopez. Probabili formazioni Atletico Madrid – Udinese (ore 21:05) ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis; Pizzi, Tiago, Diego, Arda Turan; Falcao, Adrian. Panchina: Asenjo, Godin, Antonio Lopez, Mario, Gabi, Koke, Salvio. Allenatore: Manzano. UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Ekstrand; Pereyra, Abdi, Doubai, Badu, Neuton; Floro Flores, Fabbrini. Panchina: Padelli, Domizzi, Basta, Armero, Battocchio, Isla, Asamoah. Allenatore: Guidolin.