Beppe Signori nella conferenza stampa di lunedì ha rispedito al mittente ogni accusa dichiarandosi totalmente estraneo ai fatti e di esser finito in pasto ai giornali senza nessuna prova da parte degli inquirenti. Beppe gol immortalato dagli inquirenti all’uscita dello studio di Giannone insieme agli indagati confessò di aver rifiutato la proposta paventatagli di combine e “papello” rinvenuto in casa era solo un appunto sulla proposta fattagli. La verità di Signori cozza terribilemnte con quella di Giannone, commercialista di Signori, ieri risentito dal procuratore Di Martino ha sconfessato l’ex bomber sopratutto sugli sviluppi dell’incontro sopracitato. E’ chiaro che uno dei due mente e presto salterà fuori chi, nei prossimi giorni infatti verranno esaminati i tabulati telefonici di Paoloni. In queste momento sotto interrogatorio c’è Erodiani e come anticipato dal suo avvocato continua ad esser collaborativo con gli inquirenti raccontando la sua verità.
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Calcioscommesse 40 mila euro per Atalanta-Piacenza
Attenuatasi la fase di indiscrezioni e con essa la fuoriuscita di intercettazioni a tener banco adesso sono il contenuto dei verbali degli indagati davanti al pm. L’Atalanta, sin da subito tirata in ballo insieme al suo capitano Cristiano Doni, è nominata dall’ex giocatore Parlato, dal medico Pirani e dal commercialista Giannone ed in particolare sapevano della presunta combine tra Atalanta e Piacenza. Parlato confessa di aver ricevuto 40 mila euro ad un casello autostradale prima della partita, a darli è Antonio Santoni preparatore dei portieri al Ravenna e amico di Doni “In contanti. Circa una quarantina … Cercatemi di capire anche! Cercate di capirmi, non è che non voglio parlare, ho parlato fino adesso, però alcune domande magari aspetto che anche lei mi dice. Da chi riceve i soldi Santoni non lo so, non lo so veramente perché… io, però li prendo più o meno al casello di Modena, mi sembra, il giorno stesso della partita. Io ero con la mia Volkswagen e lui…Era già fermo con la macchina, era fuori”. Giannone invece confessa “Dalle informazioni che potevo avere, che in sostanza Atalanta-Piacenza era già una partita fatta…. L’avevano già stabilita. Mi avevano riferito che Doni è uno che nell’ambiente si sa, che è uno che gioca; gioca pesante e quant’altro. Quindi, la partita di fatto l’aveva fatta lui. L’idea che mi ero fatto io infatti era questa qua: che probabilmente l’Atalanta aveva parlato chiaramente con qualcuno del Piacenza e nel caso specifico credo con Gervasoni del Piacenza. Paoloni la stava vendendo come una partita fatta da lui, questa era l’idea che mi sono fatto io”. Lo stesso Pirani parla di Doni e lo definisce un giocatore incallito, uno di quelli capaci di aggiustare le partite “Di Doni, ecco, da quello che posso sapere io nel mondo del calcio io non è che conosco solo Giorgio Buffone nel mondo del calcio, ne conosco tantissimi di giocatori. Doni è uno che fa partite non a livello di Paoloni, ma quando c’è da fare una partita o le società, o le squadre avversarie o i giocatori si rivolgono a lui”. Calcioscommesse perchè rischia l’Atalanta dichiarazioni prese da goal.com
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Calcio scommesse, spuntano 400 mila euro che inguaiano Signori
Calcio Fan PageProcedono con una certa intensità gli interrogatori ai “protagonisti” dello scandalo calcio scommesse nel nostro calcio, ogni giorno emergono nuovi particolari della triste vicenda che ha visto coinvolti diversi giocatori in attività, ex calciatori, dirigenti e agganci estranei al mondo del calcio che costituivano una vera e propria organizzazione.Ieri è stato ascoltato dalla Procura di Cremona il commercialista Francesco Giannone, arrestato nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile della città lombarda, che durante il suo interrogatorio ha confessato agli inquirenti che lo studio bolognese dove praticava la sua attività insieme al socio Manlio Bruni, quest’ultimo agli arresti domiciliari, era il quartier generale da dove venivano pianificate le giocate insieme all’ex bomber di Lazio e della Nazionale Beppe Signori che sarebbe a capo dell’organizzazione ridenominata la “cricca dei bolognesi”.
Inoltre lo stesso commercialista ha rivelato anche che per evitare di lasciare “tracce” del denaro, le indicazioni sulle scommesse venivano impartite attraverso una rete di agganci verso gli emissari di Singapore da dove poi venivano effettuate le puntate vere e proprie. Proprio nel suo studio di Bologna sono stati ritrovati assegni e titoli per una cifra che ammonta a 400 mila euro destinati alle puntate che inchioderebbero Signori che in settimana dovrà comparire nuovamente in Procura e rispondere alle domande degli inquirenti. La situazione del bomber insomma non è delle migliori e il denaro ritrovato sarebbe la prova schiaccinate dell’esistenza dell’organizzazione che alterava diversi risultati tra Serie A, B e Lega Pro con lo scopo di arricchirsi.
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Calcio scommesse, i fischi a Paoloni e la ricetta di Pirani. Video
Dopo lo scoppio dello scandalo e gli arresti oggi è il giorno degli interrogatori a Cremona, attesissimo l’arrivo di Paoloni fischiato ed insultato dai tifosi della Cremonese, il portiere sarebbe l’uomo cardine dell’organizzazione ma a quanto pare si avarrà della facolta di non rispondere. Gli altri indagati però hanno comunicato di voler collaborare e spiegare la propria posizione all’interno dell’organizzazione.
Significativa l’incontro con Pirani, il fisioterapista che fece la ricetta a Paoloni per alterare la partita tra Cremonese e Paganese. Pirani ha parlato per circa 4 ore fornendo risposte interessanti per tutti i capi di imputazione e a quanto pare dalle sue parole si evince che le gare incriminate sono superiori alle 18 agli atti e riguarderebbero la serie A. Sembrano disposti a collaborare anche Massimo Erodiani e il il commercialista Francesco Giannone
L’arrivo di Paoloni
La ricetta di Pirani