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  • Una rovesciata di Florenzi apre il poker della Roma sul Genoa

    Una rovesciata di Florenzi apre il poker della Roma sul Genoa

    Un Genoa troppo sterile contro una Roma che domenica 12 Gennaio ha giocato una delle sue miglior partite di questo campionato. Gasperini “orfano” di Gilardino fermato dal Giudice Sportivo, cambia modulo e opta per un 3-5-2 n cui Bertolacci ha il compito di supportare Calaiò e Matuzalem che all’inizio però deve lavorare per due, aiutando a centrocampo e provando a tessere qualche trama per la manovra offensiva, ma già dopo 20 minuti va in cabina di regia al posto di Cabral.
    Al 25° la Roma passa in vantaggio, dopo una punizione ribattuta a Totti, una straordinaria rovesciata di Florenzi apre la strada al poker.

    Il Genoa accusa il colpo e dopo cinque minuti, subisce anche il goal del raddoppio, folata di Gervinho sulla destra che scarica per Totti, il capitano giallorosso fa partire un tiro di destro che viene “sporcato” in modo decisivo da Manfredini.
    Prima di rientrare negli spogliatoi per la fine del primo tempo, la Roma trova anche il terzo goal, al 43° su calcio d’angolo in favore del Genoa, parte il contropiede micidiale della Roma, Totti lancia in velocità Dodò che pesca sulla destra Florenzi, palla di prima in mezzo per Maicon che arriva da dietro, che con un tocco supera Perin in uscita.
    Dopo soli sette minuti dalla ripresa, la Roma va ancora in goal, questa volta con Benatia, calcio d’ angolo battuto da Totti, il marocchino tocca con la nuca e beffa ancora una volta Perin.

    Florenzi sblocca il risultato di Roma-Genoa in rovesciata | © Filippo / Getty Images
    Florenzi sblocca il risultato di Roma-Genoa in rovesciata | © Filippo / Getty Images

    Al 58° minuto le cose si mettono anche peggio per il Grifone, Matuzalem chiamato per un cambio, viene imbeccato dai tifosi giallorossi, e lui uscendo dal campo risponde agli stessi tifosi facendo con le mani il gesto “di più di più”, l’ arbitro tira fuori il secondo giallo per lui e quindi il rosso, facendo uscire dal campo anche Cofie che era subentrato al brasiliano.
    Di quanto avvenuto resta da capire, perché ancora non è chiarissimo, se la seconda ammonizione e quindi espulsione sia avvenuta a cambio già avvenuto o meno, perché nel caso sia stata data a sostituzione avvenuta, ci sarebbero per il Genoa gli estremi di chiedere la ripetizione della partita per “errore tecnico”.
    Al di la di questo, il Genoa a Roma si è arreso quasi subito evidenziando ancora una volta il mal di trasferta della squadra rossoblu.

    Roma-Genoa:   4-0

    ROMA: De Sanctis, Maicon (Jedvaj 38′ s.t.), Burdisso, Benatia, Dodò, Pjanic (Destro 26′ s.t.), Strootman, Nainggolan, Florenzi (Marquinho 33′ s.t.), Totti, Gervinho.
    A disposizione: Lobont, Skorupski, Torosidis, Taddei, Ricci, Caprari, Borriello. All.: Garcia.

    GENOA: Perin, Antonini, Manfredini, Marchese, Vrsaljko (De Maio 24′ s.t.), Matuzalem, Cabral, Biondini, Antonelli, Bertolacci (Cofie 17′ s.t.), Calaiò (Konaté 37′ s.t.).
    A disposizione: Bizzarri, Donnarumma, Sampirisi, Sturaro, Centurion, Stoian, Fetfatzidis. All.: Gasperini.

    Arbitro: Calvarese

    Marcatori: Florenzi (R) al 26′, Totti (R) al 30′, Maicon (R) al 43′ p.t.; Benatia (R) al 7′ s.t.

    Ammoniti: Matuzalem (G), Antonelli (G), Cofie (G).

    Espulsi: Matuzalem (G)

  • Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno

    Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno

    Un fallo di gioco può scatenare pesanti reazioni, in particolare se avviene tra ex compagni di squadra, giocatori tra i quali probabilmente c’è qualche “conto in sospeso” e, ancor di più, se l’episodio in questione viene ripreso anche sui social network come ha deciso di fare l’ex laziale Baronio. Nel calcio dei trasferimenti facili, dei cambi di maglia repentini, dei capitani che lasciano le proprie squadre a campionato in corso, non è una sorpresa che, subito dopo aver lasciato la Lazio per approdare al Genoa, Matuzalem si ritrovi a dover giocare proprio contro la sua ex squadra nella gara di campionato. Un match teso e tirato, combattuto soprattutto a centrocampo, caratterizzato dal fallo dello stesso brasiliano Matuzalem ai danni di Christian Brocchi: un intervento troppo duro, un tackle da dietro, che sembrava celare l’intento di “far male” anche e soprattutto per la dinamica con cui è accaduto. Christian Brocchi, così, è costretto a lasciare anzitempo in campo a causa del probabile infortunio subito, l’arbitro Tagliavento non espelle Matuzalem ma gli riserva soltanto un cartellino giallo e, come se non bastasse, il centrocampista brasiliano non si avvicina neppure per un secondo a Brocchi, nè tantomeno si preoccupa di scusarsi con lui.

    Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno | ©  Valerio Pennicino/Getty Images
    Matuzalem fallaccio su Brocchi, Baronio twit al veleno | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Un episodio realmente brutto, l’esatto contrario dello spirito di sportività, il tentativo di risolvere un problema personale (che probabilmente risale ai tempi della Lazio, quando Matuzalem era stato messo fuori rosa per problemi disciplinari e Brocchi si era opposto al suo reintegro in squadra, ndr) con un’entrata “killer” che potrebbe avere anche delle conseguenze per il malcapitato Brocchi.

    Ma, se in campo l’intervento di Matuzalem è finito “impunito”, sul web il suo gesto è stato ripreso e sottolineato da Roberto Baronio, ex centrocampista della Lazio e grande amico di Christian Brocchi, intervenuto sul suo profilo Twitter proprio in merito all’episodio: “entri da dietro da rosso, vedi un tuo ex compagno piangere dal dolore uscire in barella soffrendo, non chiedi nemmeno scusa?“, aggiungendo poi “le questioni personali risolvile da uomo” ed apostrofando, per tre volte, Matuzalem con un chiarissimo: sei una merda!”

  • Le follie di Preziosi, Merkel per Floro Flores. Vicino Matuzalem

    Le follie di Preziosi, Merkel per Floro Flores. Vicino Matuzalem

    Ennesima operazione di calciomercato incomprensibile da parte del Genoa, che cede la comproprietà di Merkel e Alhassan all’Udinese per garantirsi Floro Flores. Una decisione che farà sicuramente discutere e aprirà i processi sportivi contro il presidente del Grifone Enrico Preziosi e il nuovo direttore sportivo rossoblu Rino Foschi. Oltre al 50% dei due calciatori, il Genoa ha dovuto versare nelle casse friulane altri tre milioni di euro. La notizia è stata riportata questa mattina dal noto giornalista esperto di calciomercato Carlo Laudisa, che tramite il profilo personale di Twitter ha rivelato la trattativa tra i due club. Va aggiunto inoltre che Floro Flores non è l’unico rinforzo per la squadra allenata da Gigi Delneri. Da questa mattina infatti c’è un nuovo calciatore che si allena con i rossoblu.

    DI CHI STIAMO PARLANDO?– Di lui, Matuzalem. Il brasiliano della Lazio infatti inizierà a conoscere l’ambiente genoano a partire dalla giornata di oggi, dopo che è stato raggiunto ufficialmente l’accordo tra i presidenti Preziosi e Lotito.

    Genoa CFC v SSC Napoli - Serie A
    Da gennaio Merkel giocherà con l’Udinese. Al Genoa arriva Floro Flores | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    IL REGISTA CHE MANCAVA – Matuzalem è quel regista di qualità tanto desiderato da Delneri quanto necessario per la squadra rossoblu, che in questi mesi ha evidenziato palesi difficoltà nel proporre il suo gioco.

    PERCHE’ PROPRIO MERKEL? – In ogni caso rimane incomprensibile la scelta di “perdere” Merkel, che in questi primi anni di Serie A aveva dimostrato di possedere i numeri giusti per fare bene in un campionato difficile come quello italiano. A sorridere è l’Udinese, che con Merkel può iniziare a ricostruire il proprio centrocampo dopo le partenze di Asamoah e Isla.

    CALCIOMERCATO GENOA – In queste ultime ore si parla anche di una possibile trattativa con il Napoli che vedrebbe Frey trasferirsi in azzurro in cambio di Rosati e la comproprietà di Vargas. Operazione mal digerita però dal presidente del Napoli De Laurentiis, che preferirebbe invece il giovane Perin e l’attaccante Ciro Immobile.

  • Lazio – Lecce 1-1, Bojinov gela l’Olimpico

    Lazio – Lecce 1-1, Bojinov gela l’Olimpico

    Per la Lazio di Edi Reja era una partita decisiva, o almeno così era stata definita alla vigilia dal tecnico friulano: decisiva per la qualificazione in Champions, naturalmente, e per dare un segnale alle dirette concorrenti, il Napoli in particolar modo, che Reja considera la squadra più temibile e più attrezzata. La Lazio, per una decina di minuti, ossia dal minuto 82 al minuto 91, era riuscita nell’ardua impresa, compiendo un importante balzo in avanti, assaporando il dolce gusto del terzo posto in tranquillità: il gol di Matuzalem, al suo primo centro stagionale, di testa, poteva essere l’episodio decisivo del match dell’Olimpico, ma così non è stato perchè, nei minuti di recupero, il Lecce di Cosmi, mai domo, è riuscito nella zampata del pareggio finale, con Bojinov, giunta al termine di un’azione realmente rocambolesca, fra batti e ribatti in area biancoceleste.

    Un pareggio che ha fatto esplodere di gioia Serse Cosmi,imitando il celeberrimo aeroplanino dell’ex giallorosso Vincenzo Montella, traendo spunto dalla sua mai nascosta fede romanista, proprio nello stadio colorato di bianconeleste: un punto importantissimo per il suo Lecce in chiave salvezza, soprattutto considerando il pesante stop del Genoa, fermato dal Siena in casa. Grande amarazza e rammarico, invece, in casa Laziale, recriminando per la sfortunata traversa colpita da Candreva con un tiro cross al 23′, e soprattutto per l’occasione gol, fallita dallo stesso centrocampista, al 37′, quando Candreva ha mandato a lato la ghiotta occasione sugli sviluppi di una respinta di Benassi su Rocchi.

    L'esultanza di Valeri Bojinov | © MONTEFORTE/Getty Images

    Anche il Lecce, però, prima del pari in extremis aveva avuto l’occasione di passare in vantaggio con la traversa colpita da Cuadrado al 50′, oltre che alcune ripartenze pericolose. Il ribaltone di Bojinov, entrato da pochi minuti, è stata, però, una vera  e propria doccia gelata per gli uomini di Reja, sia perchè giunta al miunuto 91, sia per la modalità in cui è maturata, nella totale confusione: tiro di Corvia, respinta di Marchetti, tocco di Cuadrado e poi il decisivo tiro di Bojinov che fissa il risultato sul definitivo 1 a 1. Il cammino per la qualificazione in Champion, dunque, è ancora lungo per i biancocelesti, mentre per i salentini il quart’ultimo posto occupato dal Genoa dista, ora, solo un punto.

    Le pagelle di Lazio Lecce:

    Lazio:

    Marchetti 6 Attento quando viene chiamato in causa, ma viene trafitto dalla rete di Bojinov in un’autentica carambola nella sua area

    Scaloni 6.5 Prestazione positiva, con buona diligenza e determinazione: gioca d’esperienza contro Muriel e Di Michele

    Diakite 6.5 E’ prezioso nell’arginare la velocità di Muriel che, anche grazie al difensore Laziale, oggi rende meno del solito

    Biava 6 Attento e concentrato, non sbaglia nulla

    Garrido 6 Anche il suo compito appariva molto arduo, contro la velocità di Cuadrado: riesce a cavarsela

    Ledesma 6.5 Grintoso e determinato, buona sostanza

    Matuzalem 7 Prezioso in fase di corsa, prezioso in zona gol, con la rete del provvisorio vantaggio che aveva regalato alla Lazio l’illusione della vittoria

    Gonzles 6 Partita di grande dinamismo e duttilità

    Hernanes 5 Non è in perfette condizioni, e non incide mai sulla gara, costringendo Reja a sostituirlo, forse anche per un acciacco

    Candreva 6.5 Sta bene e si vede, anche se è sfortunato nel colpire la traversa e troppo “sciupone” nel mandare a lato una ghiottissima palla gol. Poi cala nella ripresa

    Rocchi 6 Gara di sacrificio, spende troppe energie lontano dall’area

    Lecce:

    Benassi 6 Il gol di Matuzalem non è responsabilità sua, per il resto è attento ed anche fortunato in occasione dell’errore di Candreva

    Oddo 6 Sulla sua fascia da sicurezza al reparto

    Esposito 6.5 Attento soprattutto nel gioco aereo

    Tomovic 6 Fisico imponente, interventi rudi ma importanti

    Cuadrado 6.5 Anche se non è la sua giornata migliore, risulta fra i protagonisti: dribbling, corsa, e mette lo zampino nel pari di Bojinov

    Delvecchio 6 Grinta  e determinazione a 360 gradi

    Giacomazzi 6 Non è in gran giornata, a volte la squadra ne risente

    Bertolacci 6 Partita di buona sostanza, ma viene sostituito da Bojinov (7) che, come si suol dire “toglie le castagne dal fuoco” realizzando il pari in extremis

    Brivio 5.5 Non incide particolarmente

    Di Michele 6 Conferma il buon momento di forma, corre molto e prova a costruire

    Muriel 5.5 La sua giornata è “no”, ma nonostante questo la difesa della Lazio lo teme molto

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  • Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Successo meritato, quello del Bologna, all’Olimpico di Roma. Tra gli emiliani in evidenza Gillet, Khrin e Diamanti: il primo blinda il punteggio, gli altri due invece regalano giocate eccezionale. Male la Laziom in particolare dietro, e gli unici a crederci sembrano essere Mauri e Klose.

    Lazio
    Diakitè 5: Un serata da dimenticare per lui: in costante difficoltà gli avversari gli sfuggono da tutte le parti.
    Garrido 5: Non ne combina una giusta, perde palloni importanti e in più non riesce a spingere in alcun modo.
    Matuzalem 4: Ingenuità gigantesca nel caso dell’espulsione. Con la squadra sotto di due gol, spegne ogni speranza con un’ora di anticipo.
    Mauri 6: Sebbene non giochi in una posizione a lui congeniale si adatta bene ed è l’unico dei suoi ad impensierire il portiere avversario Gillet..
    Gonzalez 4.5: Quando la squadra ricomincia a crederci lui spegne ogni speranza con un cartellino rosso che lascia i suoi in nove. Per il resto fa poco o nulla.
    Klose 6: Predica nel deserto: prova a fare qualcosa di buono ma gli arrivano pochi palloni giocabili.

    Alessandro Diamanti e Miroslav Klose © Paolo Bruno/Getty Images

    Bologna
    Gillet 7: Ancora una bella prova per il portiere francese che si esalta, in particolar modo, su Mauri nel corso della ripresa.
    Portanova 6.5: Giornata dove corre pochi pericoli e si toglie anche la soddisfazione di bucare la squadra per la quale da sempre fa il tifo.
    Khrin 7: Il suo gol permette al Bologna di mettere in cassaforte la vittoria, ma nel complesso dimostra tanta qualità distribuendo bei palloni all’indirizzo dei compagni di squadra.
    Ramirez 6.5: Si procura l’espulsione di un avversario e gioca una gara dove regala anche belle incursioni.
    Diamanti 7: E’ il trascinatore dei suoi. Realizza un gol a porta sguarnita, centra una traversa e con le sue giocate manda completamente in tilt la difesa di Edy Reja.

    Lazio-Bologna, le pagelle del match
    Lazio
    (4-2-3-1): Marchetti 5,5; Zauri 5 (1′ st Alfaro 5), Diakité 5, Dias 5, Garrido 5; Ledesma 5,5, Matuzalem 4; Gonzalez 4. 5, Hernanes 5,5 (42′ st Kozak sv), Mauri 6 (27′ st Candreva 5,5); Klose. In panchina: Bizzarri, Salustri, Sbraga, Zampa. Allenatore: Reja 5,5
    Bologna (3-4-2-1): Gillet 7; Raggi 6, Portanova 6,5, Antonsson 6; Garics 6, Krhin 7, Mudingayi 6, Rubin 6; Ramirez 6.5 (39′ st Taider sv), Diamanti 7 (22′ st Kone 6); Acquafresca 6,5 (32′ st Di Vaio sv). In panchina: Agliardi, Sorensen, Cherubin, Pulzetti. Allenatore: Pioli 7

    HIGHLIGHTS LAZIO – BOLOGNA 1-3

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  • Lazio – Bologna 1-3. Biancocelesti nervosi, gli emiliani volano

    Lazio – Bologna 1-3. Biancocelesti nervosi, gli emiliani volano

    Lazio Bologna 1-3. Continua il momento d’oro della squadra emiliana che dopo aver fermato la Juventus fa il colpaccio in casa della formazione di Lotito. Un tre a uno meritato per l’undici di Pioli, agevolato anche dalla doppia inferiorità numerica dei biancocelesti, che ritornano così sulla terra dopo la vittoria ottenuta nel derby. Un ko che tra l’altro non permette ai capitolini portarsi ad appena due punti dalla Juve e a sei lunghezze dalla capolista Milan. Bologna che ha dimostrato di essere in grandissima forma, agguantando il nono posto in classifica a quota 35 punti e di fatto mettendosi al sicuro per ciò che concerne la zona salvezza.

    Non presenta sorprese l’undici iniziale della Lazio: Reja infatti deve fare i conti con numerose assenze, specie nel reparto arretrato dove inizialmente trova spazio Zauri. Per il resto tutto secondo quanto previsto alla vigilia. Nel 4-2-3-1 infatti, davanti a Marchetti, trova spazio una difesa formata da Zauri e Garrido laterali, Diakitè e Dias centrali. Ledesma e Matuzalem davanti alla difesa, con il trio Gonzalez, Hernanes, Mauri dietro l’unica punta Klose. Tante le sorprese di Pioli invece: la maggiore è l’assenza dall’undici titolare di Di Vaio. Al suo posto Acquafresca. Fuori anche Pulzetti, mentre c’è dall’inizio Garics. Il 3-4-1-2 vede, davanti a Gillet, il trio Raggi, Portanova, Antonnson. A centrocampo Garics e Rubin sono i laterali, con Khrin e Mudingayi in mezzo. Ramirez e Diamanti giocano dietro Acquafresca.

    Esultanza Alessandro Diamanti © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    In avvio gli emiliani mettono subito le cose in chiaro, grazie ad un Diamanti che ispira l’intera manovra, ed è proprio lui che al 10’ soffia la palla a Garrido involandosi in contropiede ma Marchetti respinge il suo tiro. Appena 1’ dopo ecco il gol del vantaggio rossoblu: Acquafresca, servito da Raggi, calcia in porta trovando la respinta di Marchetti, sfera sui piedi di Portanova che solitario insacca per l’1-0. Al 18’ il Bologna potrebbe raddoppiare, ma Diamanti centra in pieno la traversa. La Lazio, frastornata, si fa vedere con il solo Mauri il quale chiama in causa per due volte Gillet. Al 28’ il raddoppio del Bologna: Marchetti anticipa Acquafresca e la palla termina, a porta sguarnita, sui piedi di Diamanti che non ha problemi ad insaccare. I biancocelesti potrebbero tornare subito in gara con Mauri ma Gillet risponde ancora presente, mentre Klose conclude a lato. Piove sul bagnato per la Lazio che al 42’ resta in dieci: Matuzalem rifilata una manata a Diamanti beccandosi un sacrosanto cartellino rosso.

    Ad inizio ripresa Reja si gioca la carta Alfaro al posto di Zauri. Sembra però che nulla cambi sino al 11’ quando Rubin compie una leggerezza servendo Gillet al momento fuori dai pali. Autogol e Lazio di nuovo in partita. Ma l’illusione dura poco visto che al 13’ Gonzalez viene espulso dopo aver fermato Ramirez in contropiede. Lazio in nove e sotto di due gol visto che sulla susseguente punizione del limite il tiro di Diamanti incoccia la barriera con Khrin che è bravo a riprendere la respinta e siglare il gol. Il Bologna da li in poi amministra, e i cambi dei laziali, con Candreva e Kozak in campo, servono a poco. Pioli può essere soddisfatto: il suo Bologna è una delle squadre più in forma del momento. Per la Lazio invece una brusca frenata dopo la vittoria nel derby.

  • Matuzalem, arriva la stangata. Lucio salta il derby

    Matuzalem, arriva la stangata. Lucio salta il derby

    Come prevedibile il giudice sportivo Tosel avvalendosi della prova tv ha squalificato per tre turni il centrocampista della Lazio Francelino Matuzalem per una gomitata rifilata a Jimenez durante il match contro il Cesena.

    Il comportamento di Matuzalem, già graziato nel derby per una scarpata a Totti, inguaia Eddy Reja che in vista della sfida Champions League contro il Napoli al San Paolo dovrà reinventarsi la mediana vista la contemporanea assenza di Ledesma.

    Matuzalem dovrà saltare quattro turni di campionato tornando disponibile solo alla 35° giornata quando la Lazio incontrerà la Juventus. Saranno fermi per un turno invece Mareco del Brescia, Conti del Cagliari, Lauro del Cesena, Llama del Catania, Lucio dell’Inter, Giacomazzi del Lecce, Pinzi dell’Udinese e ben tre giocatori del Parma: Dzemaili, Giovinco e Valiani.

  • Serie A 8 Giornata: highlights Lazio – Sampdoria 1-1 [video]

    Pazzini illude la Sampdoria ma ci pensa Matuzalem a riportare i blucerchiati con i piedi per terra. Partita ostica e combattuta tra le due squadre con tanti errori arbitrali e qualche gemma di Antonio Cassano.

  • Europa League: poker della Lazio a Sofia

    La Lazio si rialza a Sofia, gli uomini di Ballardini con una prestazione sontuosa non hanno lasciato scampo al Levski Sofia recuperando cosi il passo falso fatto all’esordio. Quattro a zero il risultato finale con due reti per tempo e la firma di Matuzalem, Zarate nel primo tempo il francese Meghni e il capitano Rocchi nella ripresa.
    Tabellino:
    Levski Sofia-Lazio 0-4
    22′ Matuzalem, 46′ pt Zarate, 67′ Meghni, 73′ Rocchi
    Levski Sofia (4-2-3-1): Dimitrov; Topuzakov (46′ Miliev), Benzoukane, Rabeh, Minev; Sarmos, Bardon; Ze’ Soares, Tasevski (46′ Tabakov), Joaozinho; Hristov (72′ Yovov). A disposizione: Vasilev, Lucio Wagner, Dimitrov, Baltanov. All.: Dostanic.

    Lazio (4-3-1-2): Bizzarri; Lichtsteiner, Cribari, Radu, Perpetuini; Meghni, Baronio (54′ Dabo), Eliseu; Matuzalem (74′ Mauri); Zarate (62′ Foggia), Rocchi. A disposizione: Muslera, Cavanda, Luciani, Sevieri. All.: Ballardini.
    Arbitro: Ivanov (RUS)
    Ammoniti: Benzoukane, Bardon (Le) Lichtsteiner (La)