In una sessione caratterizzata dalle basse temperature ma disputata con condizioni di asciutto, Mark Webber conquista la sua seconda pole consecutiva, terza stagionale dopo quelle ottenute in Spagna e a Silverstone. Il pilota australiano con il tempo di 1:30.079 partirà dunque davanti a tutti domani al Nurburgring, teatro del Gran Premio di Germania, nona prova del mondiale di Formula1, accompagnato in prima fila da uno straordinario Lewis Hamilton, che a dispetto di una McLaren apparentemente in difficoltà realizza un giro capolavoro, fermandosi a soli 55 millesimi da Webber, vedendo svanire cosi proprio nel suo ultimo tentativo la possibilità di agguantare la sua prima pole stagionale, pole che ormai gli manca da troppo tempo, ben venti gare, dal GP del Canada dello scorso anno. In terza posizione partirà il leader del mondiale Sebastian Vettel che realizza, se cosi può definirsi, la peggiore qualifica dell’anno. Il campione del mondo in carica non riesce ad andare oltre l’1:30.216 e partirà per la prima volta in stagione dalla seconda fila.Alle sue spalle lo spagnolo Fernando Alonso, che delude rispetto alle aspettative del venerdi. Il ferrarista accusa oltre quattro decimi di ritardo dalla vetta, ma precede l’altra Ferrari di Felipe Massa di ben mezzo secondo. Il ritardo della Ferrari è forse da imputare alle basse temperature che non permettono ai due piloti del Cavallino di portare in temperatura le gomme. Domani comunque per la gara è prevista pioggia e tutte le carte potrebbere essere rimescolate. In sesta posizione si inserisce Nico Rosberg con la Mercedes, abile a piazzarsi tra la Ferrari di Massa e la McLaren di Button, molto deludente quest’oggi, settimo ad un secondo e due decimi dalla vetta. Il pilota della McLaren precede la Force India di Adrian Sutil e la Renault di Vitali Petrov. Chiude la top-ten la Mercedes dell’indiscusso padrone di casa Michael Schumacher, a quasi due secondi e mezzo dalla vetta. Non prenderà parte alla gara Jarno Trulli che dopo … anni di militanza sarà costretto a guardare la corsa dall’esterno. Il pilota abruzzese, nonostante il rinnovo con la Lotus, sarà sostituito dall’esordiente e pilota di riserva della Lotus Karun Chandhok, ufficialmente, secondo una nota del team, per dare la possibilità al pilota di riserva di disputare una gara. Sta di fatto che Jarno non parteciperà ad uno dei più prestigiosi GP del mondiale e a questo punto ci auguriamo che questo non segni la fine della sua carrioera in F1.
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F1: pole di Vettel a Montreal, ma la Ferrari c’è
Sebastian Vettel conquista la sua sesta pole position su sette a Montral,. teatro del Gran premio del Canada. Il tedesco della Red Bull riesce a ottenere il giro più veloce già al primo giro in Q3 in 1:13.012, due secondi e mezzo meglio del tempo fatto registrare l’anno scorso da Lewis Hamilton, ma questa volta il leader del mondiale ha dovuto faticare più del previsto, perchè le Ferrari di Alonso e Massa sembrano in palla come non mai quest’anno, e mettono pericolosamente pressione al campione del mondo rispettivamente a 1 e 2 decimi.
Quarto Webber che però non è mai stato veramente in lizza per la pole, ed è più staccato dai primi, precisamente a 4 decimi dalla vetta, cosi come Lewis Hamilton, che ha ragionato più in ottica gara che presumibilmente sarà bagnata e ha scelto una configurazione con più carico aerodinamico,scelta questa che però nelle qualifiche asciutte di oggi non ha pagato, e non è riuscito ad andare oltre la quinta posizione.
Stesso discorso per l’altra McLaren di Button, settimo, beffato all’ultimo giro dalla Mercedes di Nico Rosberg, che nonostante sia riuscito a battere almeno una McLaren non è completamente soddisfatto della sua vettura.In ottava posizione troviamo l’altra Mercedes di Michael Schumacher, che ha deciso di risparmiare un treno di gomme morbide per la gara di domani. Scelta un pò azzardata quella del campione tedesco se, come si pensa, la gara di domani si svolgerà sul bagnato. Inversamente la sua scelta potrebbe rivelarsi azzeccata per conquistare qualche posizione nelle zone alte.
Chiudono la top-ten le due Renault di Heidfeld e Petrov.Deludenti le prestazioni delle Williams dopo dei buoni turni di prove. Maldonado è 12esimo al limite dei migliori dieci, mentre Barrichello è addirittura 16esimo. Il pilota brasiliano precede la Sauber del test driver della McLaren Pedro De La Rosa, sostituto dell’infortunato Sergio Perez e al debutto in questo campionato. Il pilota spagnolo è al limite con una vettura che non conosce e ha “baciato” più volte i muretti molto vicini alla pista rischiando l’incidente.
Per quanto riguarda gli italiani Trulli è 19esimo, mentre Tonio Liuzzi è 21esimo davanti soltanto a Glock e Karthikeyan. Jerome D’Ambrosio invece non è neanche riuscito a superare il limite del 107% rispetto al miglior tempo in Q1.
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Ferrari, la Red Bull ora è più vicina
Siamo arrivati alla settimana che porterà al Gran Premio di Spagna, terra di casa per Fernando Alonso, che dopo il buon risultato ottenuto in Turchia sul circuito di Istanbul park vuole continuare sulla strada intrapresa.
Analizzando i risultati delle prime quattro gare il team di Maranello pare abbia fatto il salto di qualità proprio nelle settimane di pausa antecedenti al GP turco, nelle quali lo spagnolo si è concentrato molto sullo sviluppo al simulatore di parti aerodinamiche, che pare abbiano funzionato al meglio.
Ma Fernando non vuole fermarsi qui, e difficilmente si accontenterà di piazzamenti per il resto della stagione, anche perchè, in fondo, la natura della Ferrari, storico marchio fondato da Enzo Ferrari, facente parte del Gruppo Fiat, è sempre stata quella di vincere .
In realtà, per suo stesso dire, i miglioramenti visti ad Istanbul non sono stati poi cosi netti in confronto ai GP precedenti, ma in Turchia si è capitalizzato al meglio un risultato che poteva già arrivare in Malesia.Nella settimana di pausa, in vista del Gran Premio di Spagna sul circuito di Barcellona, il team di Maranello si è concentrato sullo sviluppo di alcuni aggiornamenti da introdurre sulla 150 Italia per il prossimo week-end, svolgendo una sessione di test sul lungo rettilineo di Vairano. L’obiettivo del team è trovare una configurazione che permetta di essere più veloce in qualifica, perchè se è vero che sul passo gara il rendimento della Rossa non è stato poi cosi disastroso, sul giro singolo qualche problema di troppo lo si è evidenziato, non a caso nei primi tre GP su piste extraeuropee, la Ferrari beccava oltre un secondo dalla Red Bull.
Ora sembra colmato il gap con la McLaren, ma le lattine (soprattutto quella volante del campione del mondo in carica Sebastian Vettel) sono ancora lontane. In questa direzione si stanno muovendo gli ingegneri, che stanno sviluppando una soluzione degli scarichi che permetta di essere veloci sul giro singolo e che verrà introdotta già nelle libere del GP di Spagna il prossimo 22 Maggio.Il distacco dal leader della classifica Vettel è vero, è già molto ampio e con una Red Bull in questa condizioni, veloce, ma soprattutto affidabile rispetto agli anni scorsi, rimontare potrebbe essere un’impresa impossibile, ma basta pensare al campionato scorso per far sperare ai tifosi che anche quest’anno le possibilità di lottare per il titolo non mancheranno.
Del resto la voglia di migliorare e vincere a tutto il team Ferrari non manca di certo. -
Le pagelle del GP della Malesia. La perfezione di Vettel
Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio della Malesia 2011.
Vettel 10 e lode: si nasconde il venerdi, poi mette a segno pole e vittoria. E’ veloce in tutte le condizioni, e dopo sole due gare ne ha già una di vantaggio sul secondo (Button). Se non è perfezione questa, poco ci manca.
Heidfeld 9: parte come un missile in partenza sverniciando gli avversari eccetto Vettel. Si piazza davanti ad Hamilton in seconda posizione facendo neanche troppa fatica a tenerlo dietro. Gestisce bene gli pneumatici e alla fine rintuzza gli attacchi di Webber. Ritorna al podio dopo due anni e replica la prestazione di Petrov in Australia.
Button 8: gara senza acuti, subisce sorpassi da Massa, Alonso, Webber ed Heidfeld. Risultato? Gestisce meglio di tutti le sue gomme e termina in seconda posizione, nemmeno troppo lontano da Vettel. Bravo Jenson.
Red Bull 8: Il potenziale della macchina è sconfinato. “Forse” ancora non abbiamo visto neanche il vero limite della vettura, e in più sembra essere più affidabile rispetto allo scorso anno. C’è da dire che, si, Webber ha mostrato di essere veloce, e anche con 4 soste è arrivato a lottare per il podio, ma questa Red Bull sembra essere stata costruita attorno al campione del mondo in carica. Tra le sue mani sembra essere un’auto perfetta.
Renault 8: Oltre che bella questa Renault sembra essere anche molto efficiente. Due terzi posti nei primi due Gran Premi con entrambi i piloti. Non si ha mai la controprova, ma se ci fosse stato Kubica…
Webber 6.5: come in Australia soffre l’eccessiva usura degli pneumatici, cosa che non si verifica sulla monoposto del suo compagno di squadra. Perde molte posizioni in partenza a causa del non funzionamento del Kers, ma non è colpa sua. E’ comunque bravo nella rimonta e alla fine arriva a giocarsi il podio con Heidfeld. Nota di merito, per lui il giro più veloce della gara.
Massa: 6.5: era da un pò di tempo che non vedevamo il brasiliano condurre una gara cosi. Sta con i primi per tutta la gara, infila sorpassi su Button e Webber, ma questa volta viene tradito dai suoi meccanici che al pit-stop sbagliano, facendogli perdere del tempo eccessivo.
Alonso 7: nessuno fino a ieri si sarebbe aspettato che sarebbe stato li a lottare per il podio con Hamilton. Gara sapiente e d’attacco, ma l’errore nel tentativo di superare l’inglese a pochi giri dalla fine, che gli avrebbe permesso di finire terzo, pesa eccome.
Hamilton 6: parte bene insidiando sul rettilineo Vettel, ma poi viene sopravanzato alla prima curva da Heidfeld che gli fa un pò da tappo. Bene per la prima parte di gara poi ha un calo alquanto inspiegabile forse anche a causa degli pneumatici. Comunque un passo indietro rispetto all’Australia.
Ferrari 7.5: Trasformata rispetto alle disastrose qualifiche del sabato mette in mostra un bel passo gara, vicino a quello della McLaren. L’unica pecca è quell’errore al pit-stop di Massa che gli avrebbe consentito di scalare qualche posizione. Per il resto i miglioramenti dovrebbero essere attuati sul giro secco. Comunque in crescita.
Mercedes 4: non basta avere l’appellativo di macchina più bella del circus, servono le prestazioni in pista. E fino a questo momento non ve ne è stata traccia.
Pirelli ?: il punto interrogativo è d’obbligo. Ancora non abbiamo capito quale sia la reale consistenza degli pneumatici milanesi perchè oggi in pista, più che in Australia, si sono evidenziati diversi problemi per i piloti di decadimenti della gomma dura alquanto inspiegabili (vedi Hamilton) che è durata solo poche tornate in più rispetto a quella di mescola morbida.