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  • F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    Sebastian Vettel mette la sua firma anche sul secondo GP stagionale sul circuito di Sepang in Malesia. Il campione del mondo in carica mette a segno la sua 12esima vittoria in carriera bissando il successo di due settimane fa in Australia, completando un filotto di quattro vittorie consecutive considerando i successi di San Paolo e Abu Dhabi nella passata stagione.
    Alle spalle del tedesco la McLaren di Jenson Button, in una gara in cui non ha concesso acuti, ma bravo a sfruttare, dopo una prima parte di gara piena di difficoltà, la strategia del suo box che gli permette di guadagnare due posizioni rispetto alla partenza.
    Torna al podio dopo un digiuno di due anni, anche forzato a causa della sua assenza nel circus, Nick Heidfeld sulla Renault. Il tedesco conduce una gara sapiente e grazie al buon utilizzo degli pneumatici riesce ad arrivare sul gradino più basso del podio, frenando gli attacchi negli ultimi giri di Webber che aveva gomme più fresche. Cosi, dopo il terzo posto di Petrov in Australia, un altro ottimo risultato per la scuderia anglo-francese.
    Ai piedi del podio, dopo una gara non priva di difficoltà, Mark Webber, che cosi come era capitato in Australia soffre per l’eccessiva usura dei suoi pneumatici. L’australiano effettua quattro pit-stop ma la competitività della sua Red Bull gli consente di chiudere in quarta posizione, lottando negli ultimi giri per la terza posizione con Heidfeld.
    In quinta e sesta posizione troviamo le due Ferrari di Massa e Alonso. I piloti di Maranello hanno avuto una trasformazione rispetto alle qualifiche del sabato, e hanno mostrato un buon passo di gara lottando con le due McLaren e con la Red Bull “normale” di Mark Webber. Soprattutto lo spagnolo era arrivato ad un passo dalla terza posizione, ma un errore nel tenativo di sorpasso a Hamilton negli ultimi giri della corsa, lo costringe ad una sosta aggiuntiva per sostituire l’ala anteriore rovinatasi nel duello con l’inglese.
    Proprio Hamilton è stato il pilota più in difficoltà nel week-end malese. Scattato bene in partenza ha subito insidiato Vettel ma è stato poi sopravanzato alla prima curva dalla Renault di Heidfeld, restando attardato nel confronto con Vettel. Dopo una buona prima parte di gara subisce un’inspiegabile calo, forse dovuto al consumo eccessivo degli pneumatici, ed è costretto a rientrare forzatamente negli ultimi giri per il suo quarto pit-stop per il cambio gomme, dopo essere stato sverniciato da Heidfeld e Webber. Cosi, dopo i buoni pronostici del sabato ed una gara più che difficile, l’inglese chiude in settima posizione.
    Dietro i top-team, in ottava posizione, il samurai giapponese Kamui Kobayashi, bravo a gestire le gomme e a terminare davanti alla Mercedes di Michael Schumacher, ancora in difficoltà con la sua Mercedes, ma davanti al suo compagno di squadra Nico Rosberg soltanto 12esimo, e alla Force India di Paul Di Resta.

    La gara è stata fortemente condizionata dalla rapida usura delle gomme. Un problema abbastanza elevato se consideriamo che sul tracciato non si sono verificate le temperature torride tipiche del luogo. La tanta attesa pioggia annunciata nei giorni scorsi non è arrivata se non in qualche occasione sporadica nelle prime fasi del GP. Questo non ha permesso di rimescolare le carte, e, di conseguenza sono emersi i reali valori in campo delle monoposto. Neanche a dirlo, l’accoppiata Vettel-Red Bull sembra imbattibile, con il tedesco che è già in fuga avendo un vantaggio già di 26 punti (più di una gara) sul diretto inseguitore Jenson Button.

    Da segnalare anche il brutto incidente occorse al russo Vitaliy Petrov. Il pilota della Renault, uscito dalla doppie curve Klia perde il controllo della sua Renault andando fuori pista. Rientrando sul circuito la sua auto decolla su un dosso, e, atterrando subisce colpo di una tale violenza da rompere l’asse dello sterzo. Petrov riesce poi a limitare i danni, riuscendo a frenare per evitare danni più gravi. L’incidente ha portato alla memoria quello occorso ad Ayrton Senna ad Imola nel 1994. Per fortuna, in questo caso, tanta paura, ma nessuna conseguenza.

    Aggiornamento: il nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h37:39.832
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES +3.261
    3. HEIDFELD RENAULT +25.075
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +26.384
    5. MASSA FERRARI +36.958
    6. ALONSO FERRARI +37.248
    7. HAMILTON McLAREN MERCEDES +49.957
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:06.439
    9. SCHUMACHER MERCEDES +1:24.896
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:31.563
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:41.379
    12. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    15. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +1 GIRI
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17. PETROV
    RENAULT RIT
    18. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH RIT
    19. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH RIT
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI RIT
    22. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH RIT
    24. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1: a Sepang Vettel in pole beffa Hamilton, Alonso 5°

    F1: a Sepang Vettel in pole beffa Hamilton, Alonso 5°

    E’ stata una lotta sul filo dei millesimi ma alla fine a spuntarla è stato Sebastian Vettel che proprio all’ultimo tentativo delle qualifiche a Sepang dove domani si correrà il Gran Premio della Malesia ha beffato Lewis Hamilton, fin lì il pilota più veloce in pista, conquistando la seconda pole position stagionale su altrettanti GP e la 17esima in carriera. Il tedesco ha fatto meglio dell’inglese della McLaren di soli 104 millesimi e sono stati gli unici due piloti a scendere sotto il muro dell’1:35 (1:34.870 per Vettel e 1:34.974 per Hamilton).

    La Red Bull si è confermata ancora una volta la vettura da battere ma ha faticato più del dovuto a causa di una McLaren in perfetta forma e in netta crescita rispetto all’Australia anche sul giro secco. La Freccia d’Argento può così pensare al colpaccio domani potendo vantare anche un Jenson Button che, dalla quarta posizione in griglia, tallona da vicino il secondo pilota della scuderia austriaca Mark Webber, terzo, staccato solo di 21 millesimi.
    La superiorità, al momento, di Red Bull e McLaren è dimostrata anche dal fatto che entrambe le scuderie riescono ad essere altamente competitive anche con gomme a mescola dura preservando così un treno di coperture soft rispetto alle rivali e alla Ferrari che invece ha ancora evidenti problemi con le Pirelli.

    Dietro Red Bull e McLaren hanno fatto il vuoto: Fernando Alonso ha limitato i danni con una Ferrari in difesa e che domani farà la danza delle pioggia per poter aspirare al podio. Lo spagnolo ha chiuso le qualifiche con il quinto tempo, il massimo che poteva fare oggi, ma a ben un secondo da Vettel (1:35.802); il compagno di squadra Felipe Massa partirà dalla settima posizione in griglia dopo essersi beccato 5 decimi dallo spagnolo, tra le due Ferrari la Renault di Nick Heidfeld.

    Chiudono la top ten Vitaly Petrov, Nico Rosberg, Kamui Kobayashi. Eliminati in anticipo Michael Schumacher (11esimo), le due Williams, le due Force India e le due Toro Rosso. Domani per il Gran Premio, alle 10:00 ora italiana, è prevista pioggia, i monsoni potrebbero cambiare le carte in tavola e annullare il vantaggio enorme di cui godono ora Red Bull e McLaren.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:34.870
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:34.974 +0.104
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1:35.179 +0.309
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:35.200 +0.330
    5. ALONSO FERRARI 1:35.802 +0.932
    6. HEIDFELD RENAULT 1:36.124 +1.254
    7. MASSA FERRARI 1:36.251 +1.381
    8. PETROV RENAULT 1:36.324 +1.451
    9. ROSBERG MERCEDES 1:36.809 +1.939
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1:36.820 +1.950
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI Q2
    14. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    17. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    Libere 1 – Mark Webber si aggiudica le prime prove libere del GP di Malesia sul circuito di Sepang. Il pilota australiano fa segnare il miglior crono di 1:37.651 precedendo addirittura di oltre 1″ e mezzo la McLaren di Lewis Hamilton.
    Terzo tempo per Michael Schumacher su Mercedes staccato di 2″.
    Il compagno di squadra Sebastian Vettel, invece, è molto indietro nella classifica finale, soltanto 17esimo. C’è da dire che il pilota tedesco però si è concentrato sull’assetto da gara, e inoltre si è concentrato sull’uso del Kers, che in Australia non era stato utilizzato. Cosi è da spiegare il distacco di oltre 3″ dal suo compagno di squadra. Soltanto alla fine il campione del mondo ha cercato il tempo da qualifica, ma le bandiere gialle per l’incidente di D’Ambrosio lo hanno rallentato.

    Per la Ferrari ancora problemi di bilanciamento. Sia Massa che Alonso si sono concentrati sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche e hanno chiuso rispettivamente in sesta e nona posizione a quasi tre secondi da Webber. Per il pilota spagnolo da segnalare anche due escursioni fuori pista, a mostrare le difficoltà della Rossa.

    In difficoltà anche Jenson Button con l’altra McLaren. L’inglese accusa problemi di bilanciamento della sua monoposto e non va oltre la 15esima posizione.

    Bene invece Hulkenberg, test driver della Force India, in quarta posizione, e Pastor Maldonado sulla Williams, in quinta posizione. Il venezuelano è il pilota che ha girato di più in questo primo turno con 31 giri all’attivo e sembra essere a suo agio sulla pista malese.
    Buon turno anche per il nostro Jarno Trulli, in 16esima posizione.
    Male invece le Renault di Heidfeld e Petrov. Entrambi i piloti hanno accusato dei problemi all’impianto frenante che hanno reso difficoltose le loro qualifiche. Il tempo del tedesco nelle prime fasi di prova è stato comunque sufficiente a garantirgli la sesta posizione, mentre il russo chiude in ultima posizione. Pochi giri all’attivo per loro (sei per Heidfeld, quattro per Petrov).

    Classifica libere 1

    1. Webber Red Bull-Renault 1m37.651s 22
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m39.316s + 1.665 16
    3. Schumacher Mercedes 1m39.791s + 2.140 29
    4. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m40.377s + 2.726 23
    5. Maldonado Williams-Cosworth 1m40.443s + 2.792 31
    6. Massa Ferrari 1m40.453s + 2.802 22
    7. Heidfeld Renault 1m40.525s + 2.874 6
    8. Barrichello Williams-Cosworth 1m40.581s + 2.930 21
    9. Alonso Ferrari 1m40.601s + 2.950 23
    10. Rosberg Mercedes 1m40.646s + 2.995 29
    11. Sutil Force India-Mercedes 1m40.734s + 3.083 21
    12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m40.748s + 3.097 23
    13. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m40.770s + 3.119 24
    14. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m40.872s + 3.221 27
    15. Button McLaren-Mercedes 1m40.927s + 3.276 16
    16. Trulli Lotus-Renault 1m41.620s + 3.969 21
    17. Vettel Red Bull-Renault 1m41.627s + 3.976 18
    18. Perez Sauber-Ferrari 1m41.642s + 3.991 24
    19. Glock Virgin-Cosworth 1m42.154s + 4.503 18
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m42.540s + 4.889 20
    21. Valsecchi Lotus-Renault 1m44.054s + 6.403 18
    22. Liuzzi HRT-Cosworth 1m45.228s + 7.577 20
    23. Karthikeyan HRT-Cosworth 1m46.267s + 8.616 10
    24. Petrov Renault 1m47.932s + 10.281 4

    Libere 2 – Anche nel secondo turno l’australiano Mark Webber si conferma il più veloce facendo segnare il miglior tempo di giornata in 1:36.876.
    Questa volta però il dominio non è cosi netto come nella prima ora e mezza, e infatti è braccato da vicino dalle due McLaren di Button, staccato di soli 5 millesimi, e Hamilton, più lento soltanto di 1 decimo. Come in Australia sembra ripetersi il duello tra il team austriaco e quello inglese, considerando che al quarto posto a soli 2 decimi troviamo Sebastian Vettel che nel pomeriggio (malese) è riuscito a fare quello che non aveva fatto al mattino, cioè completare dei giri veloci da qualifica.

    Michael Schumacher si conferma ancora una volta il più veloce dietro Red Bull e McLaren. Il tedesco chiude quinto a 1″ e 2 decimi dal leader.
    Ancora indietro le Ferrari. Felipe Massa è più lento di un solo millesimo rispetto al 7 volte campione del mondo, mentre Fernando Alonso chiude ancora una volta nono ad 1″ e sette da Webber.
    Tra le due Ferrari troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Renault di Nick Heidfeld, che, risolti i problemi della mattinata, è riuscito a girare con continuità cosi come il compagno di squadra Vitaly Petrov, che però chiude più attardato in 13esima posizione.

    Molto attardato Jarno Trulli che termina il turno in 20esima posizione a 5″ dalla vetta. Il pilota italiano fa da sparti acque tra i piloti “più veloci”, che si trovano a meno di 5″, e quelli più lenti a oltre 5″.

    Classifica libere 2

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m36.876s 24
    2. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m36.881s + 0.005 30
    3. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m37.010s + 0.134 23
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m37.090s + 0.214 30
    5. Michael Schumacher Mercedes 1m38.088s + 1.212 26
    6. Felipe Massa Ferrari 1m38.089s + 1.213 31
    7. Nico Rosberg Mercedes 1m38.565s + 1.689 25
    8. Nick Heidfeld Renault 1m38.570s + 1.694 16
    9. Fernando Alonso Ferrari 1m38.583s + 1.707 27
    10. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m38.846s + 1.970 31
    11. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m38.968s + 2.092 25
    12. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m39.187s + 2.311 30
    13. Vitaly Petrov Renault 1m39.267s + 2.391 17
    14. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m39.398s + 2.522 29
    15. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m39.603s + 2.727 34
    16. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m39.625s + 2.749 31
    17. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m39.809s + 2.933 28
    18. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m40.115s + 3.239 31
    19. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m40.866s + 3.990 24
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m41.890s + 5.014 19
    21. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m43.197s + 6.321 15
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m43.991s + 7.115 14
    23. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m44.886s + 8.010 4

    Per la qualifica il rischio pioggia è molto elevato. Questo potrebbe, come abbiamo visto l’anno scorso in molti GP ( Brasile, pole di Hulkenberg su Williams), rimescolare le carte e farci assistere ad una qualifica più appassionante. E chissà che le stesse condizioni non si ripetano in gara.

  • F1: Alonso carico e cauto per la Malesia

    F1: Alonso carico e cauto per la Malesia

    Dopo l’inaspettata prestazione di Melbourne al di sotto di ogni previsione, la parola d’ordine in casa Ferrari è prudenza. A predicarla pubblicamente è il due volte iridato Fernando Alonso che immediatamente dopo il GP d’Australia, che ha confermato la superiorità della Red Bull di Sebastian Vettel e messo in evidenza i limiti di una F-150th Italia minimamente ipotizzati durante i test invernali, ha cominciato a lavorare in ottica Malesia soggiornando sull’isola di Hamilton (in prossimità della costa est australiana ndr) per preparare fisicamente la gara nel migliore dei modi abituandosi al clima simile a quello malese e non perdere la giusta concentrazione di cui necessita un Gran Premio difficile come è quello che si correrà nei pressi della capitale Kuala Lumpur sul circuito di Sepang, da sempre incognita per via delle condizioni meteo proibitive.

    Infatti se da un lato i propulsori avranno enormi difficoltà a “respirare” per via del clima caldo umido che, come ogni anno, la Malesia riserva in questo periodo dell’anno alla Formula 1, dall’altro l’elevata probabilità di incorrere in tempeste monsoniche potrebbe cambiare le carte in tavola andando a stravolgere le reali forze in campo del Grande Circus. In più c’è da tenere in conto la variabile Pirelli: le nuove forniture sono state costruite appositamente dalla casa milanese per usurarsi maggiormente rispetto al normale e quindi ancora tutte da scoprire. E Alonso questo lo sa bene, per questo il pilota di Oviedo non si sbilancia troppo in previsioni e sta attento a non svelare eventuali assi nella manica e, anche se non lo dice, non vede l’ora di rimettersi al volante della sua Ferrari per riscattare la batosta subìta a Melbourne:

    Bisogna essere al massimo della forma fisica per affrontare nella maniera giusta questo weekend, essere al 100% potrebbe fare la differenza domenica pomeriggio perchè in gara si perdono tanti liquidi ed è molto impegnativo guidare in queste condizioni con tanta umidità. Anche sotto il profilo mentale è una gara molto particolare.
    Avremo qualcosina di nuovo sulla macchina ma nulla di particolarmente significativo, il fatto che le condizioni cambino così velocemente rende più stressante la fase di preparazione, improvvisamente si passa dal sole ad uno scroscio di pioggia fortissimo ed è necessario essere preparati ad ogni evenienza.
    Abbiamo riesaminato la prestazione di Melbourne e abbiamo parlato della preparazione di quello di Sepang. Sono convinto che dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro e cercare di capire come tirare fuori tutto il potenziale dalla F-150th Italia. Prima di riuscirci, è inutile star qui a fare previsioni su come andrà il weekend. Dobbiamo affrontarlo giorno dopo giorno“.

  • F1, Newey accusa la McLaren per gli scarichi copiati. Ma si ricorda dell’F-Duct?

    F1, Newey accusa la McLaren per gli scarichi copiati. Ma si ricorda dell’F-Duct?

    Il campionato di Formula 1 è iniziato solo da qualche giorno ma già gli animi cominciano a surriscaldarsi. Dopo le punzecchiature dei giorni scorsi di Lewis Hamilton che accusava la Red Bull di avere le ali che flettevano forse in maniera irregolare e ridimensionato il valore del campione del mondo Sebastian Vettel, oggi a parlare è stato il progettista della scuderia austriaca Adrian Newey. Il padre della RB7 ha accusato la McLaren di aver corretto la posizione degli scarichi rispetto alla fine dei test invernali copiandoli dalla Red Bull e ciò ha consentito alla Freccia d’Argento di compiere un notevole passo in avanti nello sviluppo e nelle prestazioni della monoposto: “In McLaren hanno fatto un enorme passo avanti copiando i nostri scarichi, questo va detto. Ma la cosa principale è che hanno fatto un enorme passo avanti. Sono sicuro che stanno lavorando molto duramente. Il nuovo sistema di scarichi funziona bene per noi e sembra che vada bene anche sulla McLaren; da un lato questa è una cosa di cui potremmo essere fieri , ma se poi ci battono grazie a quello non è certo bello“.

    Giuste considerazioni, ma in relazione all’ultima frase pronunciata bisognerebbe che qualcuno  dica a Newey, tra l’altro grande ex per i trascorsi nella scuderia di Woking, che l’anno scorso tutti i team, Red Bull compresa (a partire dal Gran Premio di Turchia ndr), copiarono dalla stessa McLaren il sistema F-Duct, il dispositivo abolito dal regolamento quest’anno e che permetteva di mandare in stallo l’alettone posteriore favorendone maggiori velocità di punta in rettilineo, il quale la scuderia austriaca lo ha perfezionato a tal punto che sul finire della passata stagione ne ha ricavato i maggiori benefici scavalcando nel momento cruciale della stagione proprio la McLaren che fino a quel momento era in testa nel Mondiale. Quando il bue dà del cornuto all’asino…

  • F1, Hamilton snobba Vettel: “Io e Alonso come Senna e Prost”

    F1, Hamilton snobba Vettel: “Io e Alonso come Senna e Prost”

    Tornato dall’Australia con un ottimo e, alla vigilia, sorprendente secondo posto, Lewis Hamilton è sorridente e mostra una buona dose di tranquillità che lo ha contraddistinto anche durante tutto l’inverno nonostante i test poco prolifici con una McLaren come al solito innovativa e, all’apparenza, ancora non performante come ci si aspettava.
    Il campione del mondo 2008, intervistato dal tabloid britannico Guardian, ha detto la sua sul Mondiale appena iniziato snobbando, forse con troppa superficialità, il dominatore di Melbourne nonchè trionfatore della stagione appena conclusa con la conquista del titolo iridato Sebastian Vettel. Il pilota inglese infatti vede come suo principale antagonista il ferrarista Fernando Alonso paragonando la loro rivalità a quella che ha contraddistinto la Formula 1 nella seconda metà degli anni ’80 e i primi anni ’90 tra Ayrton Senna e Alain Prost: “Penserò sempre che la mia nemesi e il mio avversario principale sarà sempre Fernando. Lo dice la mia storia. Se dovessi scegliere quale pilota mi piacerebbe essere, direi Senna. E lui sarebbe il mio Prost“.

    Non accostamenti che sarebbero improponibili e totalmente fuori luogo (Senna e Prost vengono ancora considerati da qualsiasi esperto di F1 piloti di calibro maggiore per lo spettacolo, unico, che hanno saputo regalare ai tanti appassionati in quei magnifici anni) ma una semplice analogia per far comprendere quanto sia realmente bella la rivalità, sportivamente parlando, che corre tra l’inglese e lo spagnolo cominciata nel 2007 quando i due, anche se per un solo anno, sono stati compagni di team in McLaren ricalcando le orme del Professore e di The Magic o, se preferite, il Mago della pioggia con Alonso nelle vesti di campione già affermato (Prost) ed Hamilton che ha come unico obiettivo vincere il mondiale a spese del pilota più forte in quel momento (Senna).

    Ma nell’epoca d’oro della F1 c’era anche un altro campione che di certo non stava a guardare Senna e Prost e che ha avuto i suoi successi che risponde al nome di Nigel Mansell. Anche qui Hamilton non risparmia frecciatine al tedesco: “Vettel il nuovo Mansell? No, non lo ritengo assolutamente all’altezza di Mansell. Non è un avversario vero. Certo, dovesse continuare ad avere una macchina come quella che ha oggi, forse, ma credo che a parità di passo vedremmo delle gare davvero combattute“.

  • F1: le pagelle del GP d’Australia. Vettel mostruoso

    F1: le pagelle del GP d’Australia. Vettel mostruoso

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio d’Australia

    Vettel 10 e lode: gara perfetta, senza sbavature. E’ consapevole di avere l’auto più forte tra le mani e non spreca l’occasione per vincere il suo primo GP d’Australia. E’ soltanto la prima gara, ma se il trend durante il corso della stagione dovesse essere questo, non ce n’è per nessuno.

    Hamilton 9: come sempre trae il meglio della sua McLaren in gara. E’ l’unico che rimane vicino a Vettel prima del pit-stop, poi un problema al fondo della vettura lo rallenta. Lo abbiamo visto stranamente nelle vesti di calcolatore, ruolo che regolarmente appartiene al suo compagno di squadra Button (voto 6: aggressivo come non mai, ma poco lucido in alcune situazioni, vedi sorpasso irregolare su Massa). Se la macchina dovesse crescere come ci ha abituati negli anni scorsi allora potrebbe dare davvero fastidio alla Red Bull.

    Petrov 9: beffa in partenza la McLaren di Button e la Ferrari di Alonso. Dopo il primo pit-stop fa fuori anche Webber, dopodichè amministra senza problemi e negli ultimi giri rintuzza gli attacchi di Alonso (che da Abu Dhabi vede nel russo il suo più grande incubo). Niente male per uno che era stato ingaggiato solo per portare gli sponsor.

    Perez 9: Sarà che voglia impressionare la Ferrari (sua prossima squadra nel 2012), sta di fatto che il messicano al suo esordio in una gara di F1 ha davvero sbalordito. Settimo al traguardo con una strategia di un solo pit-stop, il ragazzo spera di seguire le orme del suo ex collega Kimi Raikkonen, che era andato a punti nella sua prima gara in Sauber. La sua gioia però dura poco, il tempo di aver appreso la squalifica della sua Sauber da parte dei commissari per una irregolarità dell’alettone posteriore. In attesa di ricorsi, facciamo lo stesso i complimenti a questa giovane promessa.

    McLaren 8: nessuno prima del venerdi si aspettava un risultato simile. Il team di Woking d’altronde ci ha abituato a delle crescite di prestazioni improvvise quanto a cali altrettanto inspiegabili. Questa volta, però, la balena d’ argento (come è stata rinominata nel paddock) è ritornata ad assere squalo.

    Red Bull 8: è la media tra il 10 dell’auto di Vettel e il 6 di quella di Webber. Perfetta quella del tedesco, nervosa e poco veloce quella dell’australiano. Tuttavia pensiamo che il vero potenziale della vettura sia quello dimostrato da Vettel.

    Alonso 7.5: Parte male ed è costretto a rincorrere. L’auto non lo aiuta ed è penalizzato dalla strategia di tre pit-stop. Rimedia nel finale, quando con una rimonta risale fino ai piedi del podio insidiando Petrov per il terzo posto. Lui sembra esserci. La Ferrari deve crescere o anche quest’anno sarà costretto a rimontare. E le rimonte non sempre riescono.

    Webber 5: Avete presente la gara di Vettel? Bene, lui fa tutto il contrario. E’ nervoso, non riesce a guidare come vorrebbe, e quando uno dei suoi punti di forza dello scorso anno (il poco consumo degli pneumatici) diventa il principale problema del suo weekend sfortunato allora capisci che c’è qualcosa che non va. La Red Bull dell’idolo di casa non sembra essere neanche lontana parente della lattina volante del compagno di squadra, da cui le prende senza scusanti. A fine gara, subito dopo tagliato il traguardo, parcheggia la sua Red Bull nella corsia di uscita dei box: problemi tecnici, o segno di protesta contro la sua squadra?

    Ferrari 5: meglio in gara che in qualifica, dove beccava oltre 1″ e mezzo dalla Red Bull. Lo testimonia il fatto che i due migliori giri della gara sono “rossi”. Ma questo non basta per contrastare lo strapotere del binomio Vettel-Red Bull. Devono darsi da fare.

    Massa 4: ottimo spunto alla partenza dove guadagna 3 posizioni ma per il resto della gara è impalpabile.

    Buemi 7: tanto per cominciare è la prima volta nella sua carriera che raggiunge la Q3. In gara non può lottare con le grandi squadre, ma è sempre costante. Anche oggi aveva raccolto un buon punto per la squadra. La squalifica delle due Sauber gli da una mano cosi, in attesa di sentenze, guadagna altri tre punti.

    Mercedes sv: è stato un peccato non poter giudicare la scuderia tedesca che tanto bene aveva fatto durante i test. A fronte di una qualifica deludente con Rosberg partito dalla settima piazza e Schumacher dall’11esima, in gara entrambi i piloti sono stati messi ko da altrettanti incidenti: il primo tamponato da Barrichello, il sette volte campione del mondo per un contatto nelle prime fasi di gara con Alguersuari.

  • F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP d’Australia. Vettel subito in vetta

    F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP d’Australia. Vettel subito in vetta

    Un irresistibile Sebastian Vettel va a vincere con estrema facilità il Gran Premio d’Australia che apre il Mondiale 2011 Formula 1. Il tedesco campione del mondo in carica ha dominato per tutto il week-end ed ha preceduto sul traguardo Lewis Hamilton con un’ottima McLaren e il sorprendente Vitaly Petrov, primo pilota russo a salire sul podio in F1. Quarto Alonso, Massa termina nono ma guadagna due posizioni per la squalifica delle due Sauber.

    Classifica piloti

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 25
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 18
    3. PETROV RENAULT 15
    4. ALONSO FERRARI 12
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 10
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES 8
    7. MASSA FERRARI 6
    8. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 4
    9. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 2
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES 1
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 0
    12. HEIDFELD RENAULT 0
    13. TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    14. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    15. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH 0
    16. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 0
    17. ROSBERG
    MERCEDES 0
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT 0
    19. SCHUMACHER
    MERCEDES 0
    20. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 0
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI 0
    22. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI 0

    Classifica costruttori

    Pos. Team Pt.
    1. RED BULL RENAULT 35
    2. McLAREN MERCEDES 26
    3. FERRARI 18
    4. RENAULT 15
    5. TORO ROSSO FERRARI
    4
    6. FORCE INDIA MERCEDES
    3
    7. LOTUS RENAULT
    0
    8. VIRGIN COSWORTH
    0
    9. WILLIAMS COSWORTH
    0
    10. MERCEDES
    0
    11. SAUBER FERRARI
    0
  • F1: Sauber squalificate, Massa guadagna la 7a posizione

    F1: Sauber squalificate, Massa guadagna la 7a posizione

    Dura poco la gioia in casa Sauber dopo il sesto e settimo posto conquistato in Australia, nel Gran Premio d’apertura del Mondiale 2011, rispettivamente da Sergio Perez e da Kamui Kobayashi. Entrambe le vetture della scuderia elvetica sono state infatti squalificate dalla Fia per una violazione del regolamento: le consuete verifiche post gara hanno evidenziato una irregolarità dell’ala posteriore risultata non conforme alle regole. Una doccia gelata per il messicano, grande protagonista oggi sul tracciato dell’Albert Park al suo esordio in Formula 1, che vede vanifivati tutti i suoi sforzi. La Sauber comunque ha fatto sapere che farà ricorso contro questa decisione.

    Con la squalifica di Perez e Kobayashi cambia dunque l’ordine d’arrivo: se ne avvantaggia Felipe Massa che guadagna due posizioni a discapito dei due piloti balzando dalla nona alla settima posizione. Entrano nella zona punti anche le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta che raccoglie il suo primo punto iridato.

    Questo il nuovo ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h29:30.259
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES +22.297
    3. PETROV RENAULT +30.560
    4. ALONSO FERRARI +31.772
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +38.171
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +54.300
    7. MASSA FERRARI +1:25.186
    8. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    9. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    11. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    12. HEIDFELD
    RENAULT +1 GIRO
    13. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    14. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    15. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +9 GIRI
    16. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    17. ROSBERG
    MERCEDES RIT
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT RIT
    19. SCHUMACHER
    MERCEDES RIT
    20. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI SQ
    22. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI SQ

  • Alonso, dai sorrisi alla delusione. Vettel fa paura

    Alonso, dai sorrisi alla delusione. Vettel fa paura

    A poche ore dal termine delle qualifiche del primo appuntamento stagionale con il Mondiale 2011 di Formula 1 a Melbourne, in casa Ferrari si prova ad analizzare a mente fredda i perchè di una sessione al di sotto di ogni aspettativa. Per carità, Il quinto posto di Alonso non è da buttare via ma il team di Maranello non fa mistero di aver ambito ad una posizione in griglia migliore per domani, magari strappare una prima fila.
    Chi non cela tutta la sua delusione è proprio Fernando. Il due volte campione del mondo è passato in men che non si dica dai sorrisi e dall’ottimismo, più che giustificato, di ieri guardando i tempi delle libere ad una preoccupazione seria post qualifica. Ciò che allarma maggiormente il ferrarista è il gap ampio, potremmo dire abissale, che lo separa da Sebastian Vettel: 1″ e 4 decimi che stanotte sicuramente non farà fare sonni tranquilli allo spagnolo: “Non sono contento anche se la quinta posizione non è male. Il vero problema è il distacco dalla pole, abbiamo perso competitività dobbiamo capire cosa è successo perchè non ci aspettavamo un distacco dal primo del genere“.

    Meno grattacapi invece sulle McLaren: nonostante accusi un ritardo da Lewis Hamilton di ben 7 decimi, Alonso è sicuro di poter dare battaglia alle due Frecce d’Argento sulle quali dice “Nelle prove non hanno fatto più di 12 giri consecutivi, mentre la gara è di 58 tornate“. In effetti ha ragione, il team di Woking è risultato veloce sul giro secco ma potrebbe continuare a portarsi appresso diversi problemi di affidabilità manifestati, e forse ancora non risolti, durante i test invernali.

    Domani Alonso cercherà di dare il tutto per tutto e ricorda come le gare siano nettamente diverse dall’andamento delle qualifiche: “Domani il nostro obiettivo è il podio, credo che avremo una gara con molte emozioni e con l’entrata della safety-car in più c’è la variabile gomme (la nuova Pirelli ndr). L’anno scorso la Red Bull ha fatto tante pole ma non altrettanti punti in gara“.

    Gli fa eco Felipe Massa reduce, finora, da un pessimo week-end: il brasiliano, che si è reso anche protagonista di un testacoda nel Q3, è ottavo, non è mai stato in grado di lottare con i migliori e accusa un ritardo di ben 2 secondi, impensabile fino a qualche giorno fa: “Siamo stati meno competitivi di quello che ci potessimo aspettare, su questo non ci sono dubbi. Sicuramente non pensavo di lottare per la pole ma speravo di essere in grado di piazzarmi più avanti“.

    Siamo delusi, dobbiamo capire perché non siamo riusciti a tirare fuori il potenziale della nostra macchina su questo tracciato, almeno sul piano della prestazione assoluta – dice il responsabile della gestione sportiva di Maranello Stefano Domenicali sulla stessa lunghezza d’onda dei suoi due piloti – Per quello che abbiamo visto nei test invernali e nelle libere il nostro passo di gara non è male e cercheremo di sfruttarlo nella maniera migliore domani“.

    Ma è strano come la Ferrari, in particolare con Alonso come ha anche affermato lui stesso “Meglio del previsto, la macchina sembra incollata all’asfalto“, sia risultata ieri forse la più costante e la più equilibrata ottenendo con entrambe le mescole fornite dalla Pirelli, la soft e la hard, tempi altamente competitivi e invece oggi ha riscontrato notevoli problemi di grip derivanti da quelle stesse gomme. C’è qualcosa che non torna.