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  • F1: le interviste dal paddock dopo il Gp d’Australia

    E’ quasi incredulo Button dopo la vittoria conquistata, la prima alla guida della McLaren, nel Gran Premio d’Australia per come è avvenuta. Il pilota inglese ha potuto usufruire di una strategia alternativa rispetto agli altri piloti che lo ha visto rientrare ai box quando l’asfalto era ancora umido traendo vantaggio una volta che la pista si asciugava:

    Mi sono fermato prima degli altri per cambiare le gomme e pensavo di aver compiuto un errore catastrofico perché la pit lane era davvero bagnata, invece credo che sia stata la miglior scelta possibile.
    E’ davvero speciale vincere per la prima volta con la McLaren. Francamente non pensavo di farcela così alla svelta
    “.

    Chi è entusiasta come se avesse vinto lui la gara è Kubica che ha raggiunto un risultato straordinario piazzando la sua Renault al secondo posto:

    Nelle ultime due edizioni avrei potuto finire facilmente sul podio se non fossi rimasto coinvolto in incidenti, stavolta ce l’ho fatta. Ma dobbiamo essere realisti in condizioni normali la Renault non è ancora da podio. Per questo il secondo posto costituisce un risultato importante per il team, sono davvero felice“.

    Nonostante una gara anonima, Massa è riuscito comunque a salire sul gradino più basso del podio per tale motivo il brasiliano della Ferrari è soddisfatto:

    Non ho mai iniziato una stagione così bene come quest’anno e so quanto sia importante poi in termini di campionato. Ovviamente non è stato il miglior gran premio della stagione, però sono stato autore di una partenza fantastica, ho visto che Alonso e Webber slittavano un po’ e io sono riuscito a passare. Ma ho comòpouto qulche errore anche per colpa delle gomme che faticavano ad andare in temperatura. Il team ha fatto un bel lavoro, evitando di fermarci per un secondo stop altrimenti non sarei riuscito a salire sul podio“.

    L’altro ferrarista Alonso riesce comunque a portare a casa un risultato positivo sebbene sia andato in testacoda alla prima curva con Button:

    Non si può certo parlare di gara noiosa anzi è stato molto divertente. Peccato per l’incidente al via, comunque un incidente di gara. Ma poi abbiamo fatto una gara solida e abbiamo preso punti su tutti i nostri rivali, da Hamilton a Schumacher“.

    Delusione invece per Hamilton, uno squalo in pista ma che alla fine deve accontentarsi soltanto del sesto posto:

    Io ci ho messo il cuore, ho guidato alla grande. Ma la strategia mi ha penalizzato. Penso di aver disputato una delle migliori gare della mia vita: sono partito undicesimo, ho recuperato in fretta. La strategia, però, non è stata corretta. Tutti i piloti davanti a me hanno effettuato una sola sosta. Per qualche motivo, io ne ho dovute fare due. Penso che avrei meritato più di quanto ho raccolto“.

    Chi è scuro in volto invece è Vettel, rimasto al comando della gara fino a quando la sua Red Bull non ha deciso di fermarsi per un problema all’impianto frenante:

    Tutto stava andando per il meglio, poi all’improvviso ho avvertito una vibrazione fortissima e ho perso la macchina. Si è rotto l’impianto frenante“.

  • F1, Gp Australia: vince Button, Vettel fuori. Ferrari sul podio con Massa

    F1, Gp Australia: vince Button, Vettel fuori. Ferrari sul podio con Massa

    Il campione del Mondo in carica Jenson Button ha vinto il Gran Premio d’Australia, il secondo impegno della stagione, in una gara incerta per la pioggia caduta sul circuito dell’Albert Park di Melbourne prima della partenza che ha reso l’asfalto viscido e possibile sorpassi e colpi di scena; il pilota della McLaren ha centrato così il suo ottavo successo in carriera avvantaggiandosi del ritiro di Vettel (fin li al comando del Gran Premio) precedendo sul traguardo la Renault di Kubica, balzato nelle prime posizione allo spegnimento del semaforo rosso e autore di una gara strepitosa con tempi sempre costanti e condotta da grande pilota, tenendosi dietro prima la McLaren di Hamilton e poi le Ferrari di Alonso e Massa. Quest’ultimo ha concluso il podio dopo una prestazione non esaltante. Poi in successione Alonso (quarto), Rosberg (quinto), Hamilton (sesto), Liuzzi (Force India), Barrichello (Williams), Webber (Red Bull) e Schumacher a chiudere le prime dieci posizioni.

    Al via Vettel ha mantenuto la prima posizione con Massa che, partito a razzo, è andato a girare alla prima curva in seconda posizione; Alonso invece è stato toccato sul retrotreno della sua Ferrari da Button andando in testacoda e dovendo cedere il passo a tutte le vetture per poi accodarsi in ultima posizione. Buono il via di Hamilton che, partito dall’11esima posizione si è ritrovato al settimo posto alle spalle di Button. Tra i due compagni di team è iniziata una lotta serrata che ha visto Lewis, nettamente più veloce, sopravanzare Jenson gettandosi all’assalto delle prime posizioni. Il campione in carica a quel punto ha deciso per una strategia rischiosa, entrando ai box per montare gomme slick con pista ancora umida, ma che alla fine è risultata decisiva: infatti dopo il primo giro tra i prati del circuito, Button ha cominciato a far registrare giri veloci su giri veloci. E’ stato quello il momento giusto per le altre vetture di cambiare le gomme intermedie con quelle d’asciutto.

    Dopo il primo pit stop Vettel ha conservato la prima posizione seguito da Button, Kubica, Rosberg e dal trio Massa – Hamilton – Webber che hanno dato vita ad una battaglia a suon di sorpassi. Ne è uscito vincitore Hamilton che è andato a riprendere Rosberg sorpassandolo e portandosi negli scarichi della Renault del polacco che gli ha resistito per una decina di giri. Poi l’inglese, insieme al team, ha preso la decisione sbagliata di rientrare per il secondo pit che, è vero che gli ha permesso di essere il pilota più veloce in pista ma che non ha portato ai risultati sperati con tutte le altre vetture che hanno rinunciato al cambio gomme. Alonso ha recuperato posizioni su posizioni riportandosi a ridosso del podio.

    Nel frattempo Vettel, ancora in testa, è costretto ad abbandonare la gara per un cedimento all’impianto frenante lasciando così via libera a Button che poi andrà a prendersi, in solitaria, la bandiera a scacchi.
    Le Ferrari, terza con Massa e quarta con Alonso, hanno resistito agli assalti di un Hamilton letteralmente scatenato e che, in dieci giri e con gomme fresche, è riuscito a “mangiare” i 16 secondi di ritardo dalle Rosse. Al penultimo giro, con Webber che ha approfittato dei problemi di pneumatici delle Ferrari per accodarsi, l’attacco di Hamilton ad Alonso con l’australiano della Red Bull che ha sbaglia la frenata tamponando la McLaren e mandando l’inglese fuori pista che, per sua fortuna, ha perso solo una posizione a scapito di Rosberg; Webber invece sarà nono al traguardo. Gloria per il secondo posto della Renault.

    Le Ferrari mantengono la testa di entrambe le classifiche con Alonso primo e Massa secondo, seguono le due McLaren di Button e Alonso. Vettel, al secondo problema meccanico della stagione, rimane fermo a 12 punti e poco vale se la Red Bull ha dimostrato di essere la vettura più performante perchè la vettura anglo austriaca manca di affidabilità, la prima caratteristica necessaria se si ha l’intenzione di conquistare i titoli iridati.

    ORDINE D’ARRIVO – GUARDA LE CLASSIFICHE PILOTI E COSTRUTTORI

    1. BUTTON McLAREN MERCEDES 1h33’35”.531
    2. KUBICA RENAULT + 12”.034
    3. MASSA FERRARI + 14”.488
    4. ALONSO FERRARI + 16”.304
    5. ROSBERG MERCEDES + 16”.683
    6. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 29”.898
    7. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES + 59”.847
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1’00”.536
    9. WEBBER RED BULL RENAULT + 1’07”.319
    10. SCHUMACHER MERCEDES + 1’09”.391
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. DE LA ROSA SAUBER FERRARI
    13. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    14. CHANDHOK HISPANIA COSWORTH



  • F1, Schumacher accusa Alonso: “Mi ha rallentato”

    Polemica al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Australia: Michael Schumacher, visibilmente nervoso, si è avvicinato ad Alonso, ancora nell’abitacolo della sua Ferrari, accusandolo platealmente di averlo penalizzato durante l’ultimo giro disponibile. Il tedesco dopo aver inveito contro lo spagnolo è poi salito in Direzione Gara per “denunciare” il torto subito:

    Mi ha rallentato all’ultima curva impedendomi di effettuare il mio ultimo giro lanciato disponibile, se non mi avesse ostacolato avrei potuto fare il quarto tempo“.

    Falso o vero che sia, Schumi non ha più la tranquillità che lo ha sempre contraddistinto in tutti i suoi anni di Formula 1 dimostrando di saper perdere le staffe troppo facilmente. Si sa, la vittoria aiuta a mantenere la serenità ma se poi non si riesce a vincere….

  • F1: le interviste dal paddock dopo le qualifiche del Gp Australia

    Raggiante più che mai Sebastian Vettel al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Australia in cui ha conquistato la pole position (la seconda in questa stagione) ed essendo l’unico pilota a scendere sotto il muro del 1’24” (record del giro):

    Un ottimo risultato per la squadra. Sono molto felice, vediamo come andrà domani, ho fatto un gran giro. Io in pole e Mark secondo è il massimo per il team. Sarà una gara lunga, sarà importante la gestione delle gomme e vedere cosa accadrà tra possibili incidenti e safety car in pista. Domani proverò a vincere, questo è chiaro“.

    Il compagno di squadra Webber, che partirà dalla prima fila nel Gran Premio di casa, è un pò deluso nonostante la seconda posizione in griglia. Il pilota australiano forse si aspettava di più dalla sua Red Bull:

    La seconda posizione è un bel risultato ringrazio il team per il bel lavoro fatto.
    Potevo essere in pole position, è una qualifica decente nel complesso, però ho fatto del mio meglio. Nel settore centrale sulla sesta e sulla nona è stato difficle bilanciare la macchina. Sarebbe stato bello il primo posto ma sono contento
    “.

    Resta fiducioso in vista della gara di domani Alonso, terzo nello schieramento. La Ferrari in questo weekend si è concentrata più sul passo gara che in cerca della prestazione sul giro:

    Le qualifiche sono andate bene per noi, il passo é buono, vediamo domani, la gara è lunga. Vediamo cosa succede nel caso di incidenti e dell’entrata della safety-car. Vedremo se sarò stato abbastanza veloce per poter vincere o no.
    Cosa farò in partenza? La priorità è finire la gara e fare punti, la seconda priorità è finirla nella migliore posizione possibile
    “.

  • F1, qualifiche Gp Australia: Vettel in pole, prima fila tutta Red Bull. Alonso terzo

    F1, qualifiche Gp Australia: Vettel in pole, prima fila tutta Red Bull. Alonso terzo

    Sebastian Vettel fa due su due. Il pilota della Red Bull conquista la sua seconda pole position stagionale (la settima in carriera) in Australia dopo quella del Bahrein girando con una performance straordinaria in 1’23”919, unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e 24”. Impressionante la qualifica del pilota tedesco che è stato il più veloce in tutte e 3 le sessioni. A completare la prima fila l’altra Red Bull dell’idolo di casa Mark Webber a 1 decimo di distacco, conferma che la scuderia anglo-austriaca è attualmente la vettura migliore in pista.

    Per quanto riguarda le Ferrari, bene Alonso, benino Massa: lo spagnolo è terzo alle spalle del duo di testa e pare l’unico in grado di contrastare il dominio Red Bull mentre il brasiliano è quinto ma con un ritardo in griglia di quasi un secondo. Il team di Maranello però nel weekend ha lavorato più sul passo gara che non sulla prestazione sul giro singolo.

    In ritardo le McLaren: sebbene Button abbia fatto registrare il quarto tempo, Hamilton è stato eliminato nella Q2 e domani partirà dall’11esima posizione, sintomo che qualcosa nella vettura del pilota inglese non va.
    In casa Mercedes ancora una volta Rosberg mette dietro Schumacher: il giovane talento è sesto mentre il pluricampione del mondo è subito dietro in settima posizione.
    Nella top ten anche la Williams di Barrichello, la Renault di Kubica e la Force India di Sutil mentre le due Lotus, Virgin e Hispania chiudono la griglia di partenza.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’23”919
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1’24”035
    3. ALONSO FERRARI 1’24”111
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’24”675
    5. MASSA FERRARI 1’24”837
    6. ROSBERG MERCEDES 1’24”884
    7. SCHUMACHER MERCEDES 1’24”927
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’55”672
    9. KUBICA RENAULT 1’25”372
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 1’26”036
    11. HAMILTON McLAREN MERCEDES Q2
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    17. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. PETROV RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    20. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. CHANDHOK HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1, Hamilton snobba Schumacher: “Rosberg è più veloce di lui”

    A pochi giorni dal Gran Premio d’Australia in programma questo weekend sul circuito dell’Albert Park di Melbourne, il secondo appuntamento della stagione 2010 di Formula 1, Lewis Hamilton dopo aver “snobbato” la Ferrari di Alonso e Massa indicando nella Red Bull di Vettel la vettura da battere, in un’intervista doppia insieme ad Ecclestone, rilasciata a Formula1.com, ha fatto intendere di ritenere Michael Schumacher inferiore al suo compagno di squadra Rosberg.

    Alcune persone non invecchiano, come Bernie e Michael. Non dimentichiamoci che Schumacher è un sette volte campione del Mondo, anche se in Bahrain non era esattamente al massimo. Ma Nico Rosberg è andato più veloce di lui per tutto il weekend. Si è visto chiaramente durante le qualifiche, quando non ci sono differenze di benzina e si tratta solo di velocità pura. Lì Nico è andato nettamente più forte“.

    Non è stato però dello stesso avviso il patron della Formula 1 Ecclestone che ha difeso Schumi:

    Di quanto è stato più lento Michael? Tre decimi? Tre decimi non sono nulla. Il ritorno di Michael è una cosa fantastica per la Formula 1. Ma la prima stagione di Lewis, quella immediatamente successiva al ritiro di Schumacher, è stata ugualmente fantastica. Con quella spettacolare battaglia contro Fernando Alonso nel suo anno da matricola, Lewis ha fatto dimenticare ai tifosi il vuoto lasciato da Schumacher“.

    I due protagonisti dell’intervista infine hanno espresso i loro pensieri sul Mondiale 2010 che si preannuncia più equlibrato e spettacolare che mai (anche se in Bahrein tutto questo spettacolo non si è visto): “Non ricordo di aver mai visto un gruppo di piloti migliore di quello di quest’anno – ha detto Ecclestone – In otto possono vincere il Mondiale, sicuramente non sarà una corsa a due come negli anni passati. Dopo un solo Gran Premio non si può dire chi sia il favorito, solo chi non potrà vincere: la Virgin“. Gli fa eco il pilota inglese della McLaren: “Mai dire mai ma sono d’accordo con Bernie. La differenza tra vecchi e nuovi arrivati è piuttosto significativa. Ma è bello vedere nuove squadre entrare in Formula 1: è un bene per il nostro sport“.

  • F1, Alonso è prudente: “Rimaniamo con i piedi per terra”

    In vista del secondo appuntamento della stagione 2010 di Formula 1 in programma domenica in Australia, Fernando Alonso non si esalta per la vittoria e la doppietta rossa conquistata in Bahrein predicando prudenza:

    A Melbourne si riparte da zero, dobbiamo rimanere con i piedi per terra perchè oltre a noi ci sono altri tre team (Red Bull, McLaren e Mercedes ndr) che ci daranno battaglia per la vittoria finale. Comunque siamo concentrati e fiduciosi“.

    Il pilota spagnolo, vincitore al debutto con la scuderia di Maranello, subito dopo il Gp del Bahrein è volato in Australia per prepararsi al meglio in vista del doppio impegno previsto dal calendario (settimana prossima c’è da affrontare il caldo Gran Premio della Malesia) e ammette di avere una certa confidenza con il circuito australiano:

    Sul tracciato dell’Albert Park mi trovo a mio agio, una pista veloce ma allo stesso tempo tecnica che presenta alcune curve abbastanza interessanti. I sorpassi non sono mai stati facili e diventa quindi ancora più importante, come del resto accade su tutti i tracciati cittadini, il risultato delle qualifiche. Dobbiamo lavorare sulle gomme e su come queste andranno ad incidere sul carico di benzina.
    L’atmosfera che si respira qui è incredibile, c’é un ambiente speciale e tutte le persone sembrano essere mobilitate per seguire questo evento. In pista c’é tanta azione ed è bello vedere le tribune piene di spettatori. Speriamo di potere offrire un bello spettacolo e di dare ai nostri tifosi ancora belle soddisfazioni
    “.

  • F1: per Hamilton è la Red Bull la vettura da battere

    Ma quale Ferrari…L’ex campione del Mondo Lewis Hamilton non è convinto che la scuderia di Maranello sia la più forte e indica la Red Bull e il suo pilota Sebastian Vettel il nemico numero uno da battere. L’inglese è rimasto particolarmente impressionato dalle velocità di punta fatte registrare durante il Gran Premio del Bahrein e folgorato dalla potenzialità della scuderia austriaca.

    La Red Bull è terribilmente più veloce di qualsiasi altra monoposto, sembra quasi che in rettilineo vada il doppio di quanto andiamo noi. L’anno scorso erano già velocissimi, ora sono ulteriormente migliorati, e hanno un vantaggio enorme su tutti gli altri. Dovrebbero essere molto più avanti in classifica“.

    In effetti la scuderia di Mateschitz ha dimostrato di essere la vettura più equilibrata durante tutto il weekend del Bahrein e solo a causa di una perdita di potenza del motore nell’ultima parte di gara ha fatto si che la Ferrari ottenesse la doppietta:

    Fernando (Alonso ndr) è stato molto veloce in gara ma la Red Bull era in grado di dare mezzo secondo al giro alla Ferrari“.

    Hamilton ha poi concluso col parlare della sua McLaren, secondo lui ancora non all’altezza della Red Bull:

    Siamo più o meno in grado di competere con la Mercedes. Forse in Bahrain siamo riusciti a fare un lavoro un po’ migliore rispetto al loro, ma siamo alla stesso livello. Vedremo ora chi riuscirà a migliorare più velocemente nel corso della stagione“.

    Strategia o pura ammissione di inferiorità?

  • Le 10 migliori monoposto di F1 della storia

    Le 10 migliori monoposto di F1 della storia

    Ferrari F2004 (2004)

    Non si esagerare se si pensa alla F2004 come alla migliore monoposto di F1 fin’ora costruita. La scalata al successo di questa vettura è stata aiutata dalla fortuna di godere dei servigi di Michael Schumacher, ma il modo e la facilità con cui vinse entrambi i titoli furono eccezionali. Dall’affidabilità quasi perfetta; dalla facilità di guida; dall’aerodinamica ineguagliabile; dalle ottime performance del suo propulsore alla perfetta sinergia delle sospensioni… non c’è crepa sulla F2004. Una monoposto tremendamente efficace sotto ogni aspetto.

    2) Lotus 49 (1967-70’)

    La Lotus 49 è una delle poche monoposto ad aver vinto al suo GP d’esordio, a Zandvoort nel 1967. Tale vittoria, conquistata da Clark dopo il ritiro del compagno di squadra Hill, valse anche la prima vittoria per il Cosworth.
    Questa monoposto fu la prima con motore posteriore a incorporare il propulsore come elemento portante della vettura stessa, comportando una maggiore rigidità e un notevole guadagno di spazio.
    Il titolo non arrivò subito a causa delle difficoltà iniziali ma nel 1968 Hill riuscì a vincere il mondiale. Grazie all’incredibile flessibilità di questa monoposto, non vi furono inoltre problemi ad adattarla all’introduzione degli alettoni e solo verso la fine degli anni ’70 si registrò un calo prestazionale che la mandarono in pensione. La Lotus 49 fu anche la prima vettura ad avere degli sponsor.

    Lotus 49

    3) Ferrari F2002

    Un altro capolavoro della casa di Maranello, solo di poco inferiore alla successiva F2004. Nelle mani di Schumacher regalò al pilota tedesco il quinto titolo mondiale (ad agosto) permettendogli di eguagliare il record di Fangio. Affidabile, permise inoltre alla Ferrari di vincere il quarto titolo costruttori di fila.

    4) McLaren MP4-13 (1998)

    E’ la vettura meglio riuscita della seconda metà degli anni ’90. La McLaren MP4-13 si adattò molto bene al nuovo regolamento introdotto nel 1998 che imponevano carreggiate strette e gomme scanalate divenendo il capolavoro di Newey e Mercedes. Regalò il titolo costruttori alla casa inglese e il primo titolo piloti a Mika Hakkinen, battendo su tutti i fronti i rivali di Maranello.

    5) Williams FW14B (1992)

    Tale monoposto era così avanti rispetto alle avversarie che solo nel 2002 Schumacher riuscì a ripeterne i risultati. Mansell vinse il titolo in agosto e poco più tardi la Williams si aggiudicò anche il costruttori. I rivali dovettero accontentarsi quell’anno delle briciole.
    Aerodinamica di Newey, motore Renault, sospensioni computerizzate e cambio semi-automatico fecero in sostanza di questa monoposto la migliore della prima metà degli anni ’90.

    6) McLaren MP4/2 (1984-’86)

    In tre stagioni la MP4/2 raccolse 22 vittorie e ben 5 titoli sui 6 disponibili. La forza di tale monoposto nasceva dall’ottima coesione tra telaio e motore che la rese una delle vetture più competitive dell’epoca. Non sempre si rivelò la più veloce in pista, ma il suo V6 Porsche, affidabile e dai consumi ridotti, le permetteva di arrivare sempre in zona punti. Diede a Lauda il suo terzo e ultimo titolo e a Prost il primo dei suoi quattro mondiali.

    McLaren MP4/2

    7) Maserati 250F (1954-’60)

    La Maserati 250F era adorata dai piloti per bilanciamento e guidabilità. Diede a Fangio il quinto e ultimo mondiale nel 1957, anno in cui conquistò la sua più grande e famosa vittoria sul vecchio circuito del Nürburgring, nel Gp di Germania.

    Maserati 250F

    8) Renault R25 (2005)

    La Renault R25 diede alla casa francese sia il titolo costruttori sia il titolo piloti, conquistato per il primo anno da Fernando Alonso. Era indubbiamente la vettura meglio riuscita dell’anno e seppe ben sfruttare il cambio di regolamento imposto dalla Federazione (cambio gomme vietato e nuove regole sull’aerodinamica). Fece dell’affidabilità il suo punto di forza: stracciò la Ferrari, mal riuscita, e non si fece intimorire nemmeno dalla McLaren, veloce ma poco affidabile.

    renault R25

    9) Lotus 72 (1970-’75)

    Capolavoro di Chapman, vinse entrambi i titoli alla stagione d’esordio. La Lotus 72, a differenza di altre monoposto, nacque partendo dall’aerodinamica e non da un corpo già esistente. Il muso affilato fu reso possibile dallo spostamento del radiatore sulle fiancate mentre un’ulteriore innovazione furono i freni anteriore on-board. Con 20 GP vinti e le imprese di Peterson e Fittipaldi, tale vettura è entrata di merito nella storia della F1.
    Purtroppo però, diede tragicamente la morte a Rindt, a Monza nel 1970.

    10) Cooper T51/T53 (1969-’62)

    Sono gli anni della rivoluzione in F1. John Cooper costruì questa vettura senza minimamente sapere che avrebbe cambiato per sempre il volto della F1. Egli mostrò come, mettendo il propulsore dietro al pilota, si potesse guadagnare molto in guidabilità, frenata e grip. I due titoli vinti con Jack Brabham nel 1959 e nel 1960 aprirono gli occhi agli altri costruttori e ben presto tutte le monoposto furono costruite con motore posteriore.

  • F1, il Gp Italia a Monza fino al 2016. E Roma?

    Ora è ufficiale: il Gran Premio d’Italia resterà a Monza. Accordo raggiunto tra Sias, la società che gestisce l’autodromo brianzolo, e il patron della Formula 1 Ecclestone che hanno firmato il prolungamento del contratto fino al 2016.
    Ora ci si chiede cosa ne sarà del Gp di Roma che secondo Ecclestone doveva entrare ufficialmente nel calendario di Formula 1 a partire dalla stagione 2013 visto che il regolamento in vigore non prevede la disputa di 2 Gran Premi nella stessa nazione (a dire il vero ci sono Barcellona e Spagna ma quest’ultimo è stato nominato il Gp d’Europa).