Tag: formula 1

  • F1: le classifiche dopo il GP d’Ungheria. Webber e Red Bull spodestano Hamilton e McLaren

    F1: le classifiche dopo il GP d’Ungheria. Webber e Red Bull spodestano Hamilton e McLaren

    La vittoria di Webber e della Red Bull nel Gran Premio d’Ungheria [leggi l’articolo] consente al pilota australiano e alla scuderia austriaca di balzare in vetta alla classifica piloti e costruttori. Hamilton infatti è costretto al ritiro e non prende neanche un punto, Vettel, Alonso lo tallonano. La classifica è cortissima con 5 piloti racchiusi in soli 20 punti (la vittoria è 25).

    • Classifica piloti
    1. WEBBER RED BULL RENAULT 161
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 157
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 151
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 147
    5. ALONSO FERRARI 141
    6. MASSA FERRARI 97
    7. ROSBERG MERCEDES 94
    8. KUBICA RENAULT 89
    9. SCHUMACHER MERCEDES 38
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 35
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 30
    12. PETROV RENAULT 17
    13. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 17
    14. LIUZZI FORCE INDIA 12
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 10
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 7
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 312
    2. McLAREN MERCEDES 304
    3. FERRARI 238
    4. MERCEDES 132
    5. RENAULT 106
    6. FORCE INDIA MERCEDES 47
    7. WILLIAMS COSWORTH 40
    8. SAUBER FERRARI 23
    9. TORO ROSSO FERRARI 10
  • F1: l’extraterrestre Webber vince il GP d’Ungheria

    F1: l’extraterrestre Webber vince il GP d’Ungheria

    Straordinario, immenso. Mark Webber trionfa nel Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring a Budapest con una Red Bull perfetta e velocissima. La vittoria matura anche grazie ad una perfetta strategia dell’australiano che gli permette di prendere il comando della corsa e di non lasciarlo più fino alla fine. Per l’australiano si tratta della sesta vittoria in carriera e la quarta stagionale, nessuno ha vinto come lui quest’anno. E con il successo arriva anche il primato in classifica, sia per Webber per quanto riguarda la piloti che per la Red Bull nella costruttori.
    Al secondo posto Fernando Alonso, soddisfatto del piazzamento e per aver accorciato le distanze sui rivali rientrando a tutti gli effetti in corsa per il titolo piloti. Lo spagnolo ritrova una Ferrari performante e competitiva, importante per non far rimanere isolato il trionfo di sette giorni fa in Germania ad Hockenheim quando la scuderia di Maranello conquistò la doppietta.
    Sul gradino più basso del podio Sebastian Vettel, autore della pole position e in testa alla gara fino all’entrata in pista della safety car quando il tedesco verrà penalizzato con un drive through che gli farà perdere anche la seconda posizione.
    Ai piedi del podio Felipe Massa, un pò anonimo dopo la convincete prestazione di una settimana fa nonostante il quarto posto portato a casa oggi, a seguire l’ottimo Petrov in quinta posizione, al suo migliore piazzamento in Formula 1. Applausi anche per Hulkenberg e De La Rosa, sesto e settimo, a chiudere le prime dieci posizioni il deludente Button, il grandioso Kobayashi che recupera dall’ultima fila in griglia e il redivivo Barrichello che si “vendica” negli ultimi giri di Schumacher con un grosso brivido. Fuori Hamilton per un problema al cambio della sua McLaren.

    Alla partenza è buono lo spunto di Alonso che beffa Webber e si mette subito dietro negli scarichi di Vettel; Massa mantiene la sua posizione mentre Hamilton ne perde una a favore di Petrov poi riconquistata prontamente al giro successivo. La gara si delinea con Vettel che prende un buon margine di distacco dagli inseguitori ma è la safety car alla 16esima tornata a resettare tutto, anzi a stravolgere la testa della corsa: il tedesco della Red Bull rientra così come tutti gli altri, resta in pista invece Webber che con le gomme morbide farà incredibilmente 43 giri in totale e una trentina in cui farà registrare tempi record portandosi ad un vantaggio di circa 25 secondi che basteranno per conservare la prima posizione dopo il suo pit stop. Nel frattempo Vettel era stato penalizzato con un drive through dalla direzione di gara per aver lasciato troppa distanza fra se e Webber favorendo una fuga del compagno di squadra alla ripartenza dopo il rientro ai box della safety car, errore che gli costerà la seconda posizione; inutili infatti si rivelano gli attacchi del tedesco ad Alonso, marcato stretto per oltre metà gara dal pilota della Red Bull.

    Hamilton deve fermarsi al giro 25 per la rottura del cambio mentre si trovava in quarta posizione, Button non pervenuto: il campione del mondo in carica non riesce a scrollarsi di dosso neanche la Sauber di Kobayashi che rimane incollato negli scarichi della sua McLaren: le Frecce d’Argento sono in calo di prestazioni e oggi perdono entrambe le leadership delle classifiche. Bisognerà lavorare tanto per ritrovare lo smalto della prima parte della stagione.

    Nel finale, a posizioni congelate, è la battaglia Barrichello – Schumacher a riavvivare la corsa in memoria dell’antica “amicizia” (ironia voluta): il pilota brasiliano, con gomme più fresche sulla sua Williams, attacca l’ex compagno ai tempi della Ferrari e sul rettilineo effettua il sorpasso. Schumi però non ci sta e per difendere la decima posizione stringe Barrichello che per un pelo non si schianta sul muro dei box. La manovra del tedesco, pericolosa, è attualmente sotto inchiesta dai commissari di gara che dovranno decidere se punire il sette volte campione del mondo o no.

    La Formula 1 ora va in vacanza: piloti e tecnici rompono le righe, le fabbriche rimarranno chiuse. Si torna il 29 agosto con il Gran Premio del Belgio sul circuito si Spa-Francorshamp.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. WEBBER RED BULL RENAULT 1h41’05”.571
    2. ALONSO FERRARI + 17”.821
    3. VETTEL RED BULL RENAULT + 19”.252
    4. MASSA FERRARI + 27”.474
    5. PETROV RENAULT + 1’13”.100
    6. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH + 1’16”.700
    7. DE LA ROSA SAUBER FERRARI + 1 giro
    8. BUTTON McLAREN MERCEDES + 1 giro
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI + 1 giro
    10. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1 giro
    11. SCHUMACHER MERCEDES
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI
    13. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES
    14. KOVALAINEN
    LOTUS COSWORTH
    15. TRULLI LOTUS COSWORTH
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    17. SENNA HISPANIA COSWORTH
    18. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH
    19. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH
  • F1: Ecclestone sta con la Ferrari. Quando il vero problema è il regolamento…

    F1: Ecclestone sta con la Ferrari. Quando il vero problema è il regolamento…

    Il polverone alzato in questi giorni dal caso Ferrari, ha fatto “scendere in pista” anche il boss della Formula 1 Bernie Ecclestone. Il padre padrone del Grande Circus, in merito a quanto successo nell’ultimo Gran Premio di Germania con il sorpasso di Alonso su Massa platealmente ordinato dal box, si è schierato apertamente con la Ferrari:

    • Gli ordini di scuderia? Devo confessare che sarei d’accordo con chi pensa che sarebbe il caso di abolirlo. Credo che ciò che fanno i componenti all’interno del team, e come gestire il loro team, spetti a loro“.

    La stampa mondiale nei giorni scorsi si era scagliata contro il comportamento della scuderia di Maranello, accusata di aver ridicolizzato la Formula 1. Tante le critiche piovute addosso, ma quello che ha sorpreso di più è stata l’accusa di un quotidiano spagnolo a Massa reo di aver macchiato la vittoria di Alonso con la sua manovra, passando così da vittima a carnefice.

    La regola, istituita a partire dal Gran Premio di Zeltweg del 2002 quando sul traguardo dell’A1 Ring Barrichello fece superare Schumacher, è facilmente aggirabile e per questo inutile anche perchè la pena inflitta in questa occasione alla Ferrari di 100 mila dollari, spiccioli in confronto a quanto si andrebbe a guadagnare con un piazzamento migliore in classifica costruttori, non ha sicuramente gli stessi effetti di come può averli una penalizzazione nell’ordine d’arrivo o in classifica piloti e costruttori. Quindi o vengono applicate pene severe oppure è meglio toglierla perchè diverrebbe una norma inutile.

    I giochi di squadra ci sono sempre stati: la McLaren, ai tempi di Hakkinen e Coulthard, ne ha beneficiato un paio di volte, lo stesso non si può dire quando Alonso ed Hamilton erano i compagni-rivali al volante delle Frecce d’Argento, la Ferrari è la scuderia che ne ha abusato di più con Barrichello costretto a cedere il passo al capitano Schumacher varie volte; in questo caso la cosa che ha fatto imbestialire di più è che non c’era nessun bisogno di avvantaggiare Schumi perchè il tedesco in quegli anni vinceva i campionati già a metà stagione.

    E allora il discorso è semplice: se le regole ci sono vanno rispettate, sia che siano a sfavore della Ferrari sia che lo siano per la McLaren, Red Bull e così via per non far perdere credibilità alla Formula 1. E soprattutto le accuse reciproche dei vari team non hanno ragione di esistere: tanto la questione è “oggi l’hai fatto tu, domani lo faccio io…“. Le polemiche che hanno investito la McLaren nelle settimane scorse, provenienti soprattutto dal team in rosso, ora stanno facendo il percorso inverso: la Formula 1 è una ruota che gira.
    Quello che chiediamo tutti alla Federazione Internazionale dell’Automobile sono regole precise che vengano rispettate e in caso di violazione delle stesse che vengano sanzionate con le giuste pene. Chiediamo troppo?

  • La stampa mondiale attacca la Ferrari

    La stampa mondiale attacca la Ferrari

    Non è piaciuto alla stampa mondiale l’ordine di scuderia evidente impartito dalla Ferrari che ha costretto Massa a lasciare strada al suo compagno di squadra Alonso, che poi è andato a vincere la gara, nell’ultimo Gran Premio disputato in Germania sul circuito di Hockenheim. La FIA, per l’accaduto, ha deciso sanzionare con una multa di 100 mila dollari la scuderia di Maranello per la violazione del paragrafo 39.1 del regolamento della Formula 1.
    Al contrario dei quotidiani italiani, che hanno difeso a spada tratta l’operato della Rossa, quella inglese ma soprattutto quella brasiliana vanno giù pesante.
    Una domenica di vergogna per Massa, per Alonso, per la Formula 1, per lo sport” con queste parole il giornalista del blog brasiliano Folha de Sao Paulo Fabio Seixas descrive il comando partito dai box a Massa. Seixas poi rincara la dose “Da parte della Ferrari e di Alonso, mancanza di sportività; da parte di Massa servilismo e mancanza di coraggio“.

    Fanno eco i tabloid britannici con il Sun in testa che scrive “La reputazione di Fernando Alonso scende di nuovo al minimo e la Ferrari trasforma la Formula 1 in una barzelletta“. Seguono a ruota il Daily MailFernando Alonso usurpa la vittoria a Felipe Massa“, il GuardianLa vittoria di Alonso e Massa al Gp di Germania è in dubbio” e il TelegraphGli “ordini di scuderia della Ferrari sono dannosi per la Formula 1“.
    Critiche, ma più contenute, dalla stampa spagnola: “Il modo in cui ha vinto Alonso rovina la doppietta della Ferrari” è la considerazione generale dei quotidiani iberici. El Pais bacchetta la Rossa scrivendo che “E’ stato un errore perchè lo spagnolo avrebbe superato Massa ugualmente considerato che era il più veloce in pista“.
    Presa di posizione diversa invece per El MundoRistabilito l’esatto ordine di gara in vista della corsa al titolo mondiale” e Marca che difendono le scelte della Ferrari. In particolare quest’ultimo attribuisce la colpa a Massa titolando “Un pastrocchio di Massa abbruttisce una vittoria di Alonso“. Mai come in questo caso è appropriato il detto popolare “cornuto e mazziato”….

  • Ferrari multata e deferita alla Fia

    Nessuna sanzione in termini di classifica iridata per la Ferrari, che se la cava con un deferimento al Consiglio della Fia e con 100mila dollari di multa per aver dato “ordini di scuderia illlegali”, secondo il paragrafo 39.1 del regolamento. La decisione presa dalla Federazione è destinata ad aumentare le polemiche ed il clima di tensione che già si respira nel paddock. Dopo le dichiarazioni di vari piloti e del boss della McLaren Whitmarsh, ecco che anche il capo della Red Bull Chris Horner getta benzina sul fuoco e lancia pesanti accuse alla scuderia italiana: Horner si dice “scioccato” per il sorpasso di Alonso su Massa in quanto il regolamento vieta ordini di scuderia, e rincara la dose affermando che dopo la manovra si sono addirittura scusati con il pilota brasiliano, gesto molto evidente di scorrettezza.

  • Alonso, trionfo e polemiche

    Subito dopo la gara corsa ad Hockenheim, le reazioni degli addetti ai lavori sul sorpasso “ordinato” dalla Ferrari a Felipe Massa per far vincere Fernando Alonso non si sono fatte attendere. Nel paddock c’è chi esprime il suo parere in modo cauto e chi interviene pizzicando la scuderia di Maranello, ma i più duri senza dubbio sono gli attacchi dei giornali brasiliani, che definiscono “immonda” la vittoria dello spagnolo per via dell’ordine via radio del team. Indubbiamente la gara di Massa era stata fin lì impeccabile, autore di una grande partenza e di un piccolo vantaggio ben amministrato nei confronti del compagno di squadra e del tedesco Vettel, e quasi sicuramente avrebbe concluso il Gran Premio al primo posto, cosa che sarebbe risultata fantastica per il pilota brasiliano, ad un anno esatto dal terribile incidente occorsogli in Ungheria. Come dicevamo, diverse le reazioni a fine gara di alcuni piloti e dei team: l’ex Barrichello non è affatto sorpreso dall’accaduto (essendo stato lui stesso in passato vittima di uno stesso sorpasso quando era il compagno di squadra di Michael Schumacher) e afferma che queste cose non sono nuove in casa Ferrari.
    Michael Schumacher invece tenta di “giustificare” il suo ex team dicendosi dispiaciuto per Felipe, ma solo uno alla fine può vincere il Mondiale ed è questa la cosa che conta di più.
    Duro invece Martin Whitmarsh, responsabile della McLaren, il quale dà merito alla Ferrari per la doppietta, ma preferisce non esprimersi su quello che è accaduto.
    Infine Jenson Button vorrebbe rivedere il sorpasso su Massa prima di esprimere il suo pensiero sulla vicenda.

  • F1, le classifiche dopo il GP di Germania. Alonso avvicina Hamilton

    F1, le classifiche dopo il GP di Germania. Alonso avvicina Hamilton

    Con la vittoria nel Gran Premio di Germania [leggi l’articolo], Fernando Alonso accorcia le distanze sui primi della classifica: ora Hamilton dista solo 34 punti. La coppia McLaren (Hamilton – Button) guida la graduatoria seguita da quella Red Bull con Vettel e Webber a pari punti (136 a testa) e Alonso a 123.
    Nella classifica costruttori guida sempre la McLaren Mercedes con 300 punti seguita da Red Bull con 272 e Ferrari che porta a casa il massimo con la doppietta conquistata salendo a 208.

    • Classifica piloti
    1. HAMILTON McLAREN MERCEDES 157
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES 143
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 136
    4. WEBBER RED BULL RENAULT 136
    5. ALONSO FERRARI 123
    6. ROSBERG MERCEDES 94
    7. KUBICA RENAULT 89
    8. MASSA FERRARI 85
    9. SCHUMACHER MERCEDES 38
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 35
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 29
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 15
    13. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 12
    14. PETROV RENAULT 7
    15. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 7
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    17. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 2
    • Classifica costruttori
    1. McLAREN MERCEDES 300
    2. RED BULL RENAULT 272
    3. FERRARI 208
    4. MERCEDES 132
    5. RENAULT 96
    6. FORCE INDIA MERCEDES 47
    7. WILLIAMS COSWORTH 31
    8. SAUBER FERRARI 15
    9. TORO ROSSO FERRARI 10
  • F1, GP Germania: trionfo rosso con giallo. Vince Alonso, secondo Massa

    F1, GP Germania: trionfo rosso con giallo. Vince Alonso, secondo Massa

    Una doppietta strameritata per la Ferrari ma che viene macchiata dall’ordine di scuderia che ha concesso ad Alonso di superare Massa, fin li in testa alla corsa, e di andare a vincere il Gran Premio di Germania sul circuito di Hockenheim, il secondo della stagione per il pilota spagnolo dopo il successo in Bahrain. Secondo, a completare la doppietta, Massa visibilmente deluso a fine corsa per aver dovuto cedere il passo al compagno di team che comunque in quel momento era il più veloce in pista. A completare il podio il pilota di casa Vettel con una Red Bull che è stata inferiore alla Rossa per tutti i 67 giri di Gran Premio così come lo è stato per la McLaren, alle prese con notevoli problemi di messa a punto della vettura per la durata di tutto il weekend tedesco.

    Un corsa dominata dalla Ferrari: Massa alla partenza trova il guizzo vincente per portarsi in testa alla gara beffando sia Vettel che Alonso; lo spagnolo sopravanza il tedesco dopo una manovra azzardata di quest’ultimo al via e insieme al brasiliano impongono un ritmo insostenibile per i rivali. Hamilton supera Webber in rettilineo portandosi in quarta posizione, Button rimane in sesta. Non succede praticamente nulla fino al primo pit stop in cui l’inglese campione del mondo in carica, ritardando la sua sosta, sopravanza l’australiano della Red Bull.

    Al giro 49 il “fattaccio” evidente, che alimenterà molte polemiche, che la Ferrari ha tentato “stupidamente” di nascondere nel dopo gara e per questo, personale opinione, mostrando una caduta di stile: Rob Smedley, ingegnere di pista di Massa, comunica a Felipe: “Alonso è più veloce di te, confermi?” Dall’abitacolo nessuna risposta del pilota che qualche tornata dopo, all’uscita di una curva, lascia spazio a Fernando. Chiaro che sia stato un ordine di scuderia. Confermato anche dallo stesso ingegnere qualche minuto più tardi che via radio si scuserà con il pilota brasiliano: “Ben fatto, sorry“, e dalla delusione di Massa che nelle interviste post gara risponderà all’inevitabile domanda: “C’è bisogno di commentare?“.
    Per carità, gli ordini dai box ci sono sempre stati e sempre ci saranno, forse è proprio il regolamento che andrebbe rivisto in questo senso. L’importante è saper tenere la bocca chiusa quando la vicenda ha riguardato e riguarderà anche altri team….

    Non dovrebbero esserci squalifiche o provvedimenti particolari in merito perchè il paragrafo 39.1 del regolamento vieta espressamente ordini di scuderia come questo ma non ne specifica al meglio le sanzioni da applicare. Si va da una possibile cancellazione dalla classifica del Gran Premio a quella più grave della squalifica dal campionato fino ad arrivare a quella più leggera, e quella che presumibilmente verrà applicata alla Ferrari, di una semplice multa.

    Alonso transita così per primo sotto la bandiera scacchi riaprendo il discorso Mondiale, seguito da Massa, Vettel, Hamilton, Button e Webber.
    La delusione del pubblico per lo scarso rendimento della scuderia di casa, la Mercedes, e del suo pilota più amato Schumacher: il sette volte campione del mondo chiude in nona posizione, il compagno di squadra Rosberg lo precede in ottava. Per la scuderia tedesca un Gran Premio di casa da dimenticare.
    Non c’è però il tempo per festeggiare perchè si vola subito per Budapest dove tra sette giorni si correrà il Gran Premio d’Ungheria nel quale la Ferrari cercherà di confermarsi.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. ALONSO FERRARI 1h28’38”.866
    2. MASSA FERRARI + 4”.196
    3. VETTEL RED BULL RENAULT + 5”.121
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 26”.896
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES + 29”.482
    6. WEBBER RED BULL RENAULT + 43”.606
    7. KUBICA RENAULT + 1 giro
    8. ROSBERG MERCEDES + 1 giro
    9. SCHUMACHER MERCEDES + 1 giro
    10. PETROV RENAULT + 1 giro
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI
    12. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH
    13. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH
    14. DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI
    15. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES
    17. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES
    18. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    19. SENNA HISPANIA COSWORTH
  • F1, qualifiche GP Germania: pole di Vettel, beffato Alonso di 2 millesimi

    F1, qualifiche GP Germania: pole di Vettel, beffato Alonso di 2 millesimi

    Di un niente, solo 2 millesimi! Questo quanto basta a Sebastian Vettel per strappare la pole position ad Alonso e domani nel Gran Premio di Germania ad Hockenheim partirà davanti a tutti. Il pilota tedesco di casa beffa Fernando nell’ultimo settore mentre lo spagnolo stava per assaporare la sua prima pole stagionale. E invece con un terzo intermedio strepitoso Vettel si prende la prima posizione girando in 1’13″791 conquistando l’11esima pole in carriera, la sesta stagionale ma soprattutto la terza di fila dopo Valencia e Silverstone.

    Alle sue spalle, dicevamo, Fernando Alonso, ottimo in questa qualifica e che per una questione davvero di centimetri partirà in seconda posizione in griglia. Ma la cosa importante per la Rossa è che i progressi sperati sono stati raggiunti confermati anche dal terzo posto di Massa che precede l’altra Red Bull di Webber di pochissimo. In ogni caso Vettel e Alonso sembrano irraggiungibili per la gara di domani (sono oltre 5 i decimi di distacco tra piloti della prima fila e della seconda).

    Subito dietro l’accoppiata Red Bull – Ferrari, le due McLaren che sembrano essere tagliate fuori per la corsa: Button è quinto, Hamilton sesto ma le vetture, in affanno per tutto il weekend, non sono competitive sul circuito di Hockenheim. Chiudono la top ten Kubica, Barrichello, Rosberg e Hulkenberg.

    Delusione per Michael Schumacher, l’idolo di casa su una vettura tutta tedesca: il sette volte campione del mondo, eliminato nel Q2, viene beffato dai connazionali Rosberg e Hulkenberg e domani partirà dall’11esima posizione in griglia.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’13”791
    2. ALONSO FERRARI 1’13”793
    3. MASSA FERRARI 1’14”290
    4. WEBBER RED BULL RENAULT 1’14”347
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’14”427
    6. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’14”566
    7. KUBICA RENAULT 1’15”079
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’15”109
    9. ROSBERG MERCEDES 1’15”179
    10. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’15”339
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. PETROV RENAULT Q2
    14. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    20. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    21. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    22. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q1
    23. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1
    24. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
  • F1: Vettel il più veloce nelle libere del sabato a Hockenheim

    La migliore prestazione nelle ultime libere prima delle qualifiche ufficiali del Gran Premio di Germania è di Sebastian Vettel. Il pilota della Red Bull ha fatto registare il tempo di 1’15”103, la migliore nell’arco di tutto il weekend, seguito da Alonso e dal compagno di squadra Webber.

    Il ferrarista è stato molto vicino a Vettel, solo pochi decimi di differenza tra i due tempi. La scuderia di Maranello ha lavorato bene e potrebbe lottare per la vittoria finale. Ancora dietro le McLaren, in netta difficoltà fino a questo momento: Hamilton ha chiuso sesto ma ha accusato un ritardo di oltre un secondo da Vettel, il campione del mondo in carica Button addirittura 13esimo.
    Tra qualche minuto tuti in pista alla caccia della pole. Sarà ancora Red Bull?

    I tempi delle prove libere del sabato

    1. Vettel (Red Bull Renault) 1:15.103
    2. Alonso (Ferrari) 1:15.387
    3. Webber (Red Bull Renault) 1:15.708
    4. Massa (Ferrari) 1:15.854
    5. Rosberg (Mercedes) 1:16.046
    6. Hamilton (McLaren Mercedes) 1:16.207
    7. Schumacher (Mercedes) 1:16.473
    8. Barrichello (Williams Cosworth) 1:16.481
    9. Kubica (Renault) 1:16.646
    10. Hulkenberg (Williams Cosworth) 1:16.743
    11. Kobayashi (Sauber Ferrari) 1:16.882
    12. Buemi (Toro Rosso Ferrari) 1:16.990
    13. Button (McLaren Mercedes) 1:17.03